ISPESL
Circolare 5 agosto 1998 Prot. n. 009752
NOTA TECNICA
Ponti mobili sviluppabili su carro con sistema meccanico ad aste per il livellamento del cestello.
 

In riferimento a segnalazioni pervenute circa incidenti occorsi su ponti mobili sviluppabili su carro equipaggiati con sistema di livellamento “a parallelogramma” realizzato mediante aste con tirante recante vite di registro, si esprime quanto segue.
Tali incidenti si sono verificati su macchine in servizio da diversi anni, e quindi immesse sul mercato antecedentemente all'entrata in vigore del DPR 459/96, a causa della rottura della vite di registro posta all'estremità dell'asta del parallelogramma (vedi allegato 1).
Queste rotture, poiché hanno interessato l’asta determinante la stabilità del cestello, hanno provocato il rovesciamento dello stesso con caduta dell'operatore.
La rottura di tale elemento, più che riconducibile a carenze di resistenza strutturale, sembrerebbe dovuta agli effetti delle vibrazioni a cui è sottoposta l'asta o a eventuali piccole deformazioni locali che possono generare cricche in zone con intagli (barra filettata) e quindi particolarmente influenzate da fenomeni di cedimenti per fatica.
Tanto premesso, in considerazione che anche una manutenzione straordinaria, con sostituzione della vite di registro, può non eliminare il ripresentarsi del rischio ed in considerazione che, la presenza di tale vite di registro è prevista dal costruttore per ottenere la lunghezza di progetto dell’asta (recupero delle tolleranze di carpenteria) per il livellamento corretto del cestello e quindi non più necessaria successivamente, si ritiene opportuno dare delle indicazioni al fine di cercare di eliminare il potenziale rischio.
Al riguardo, una soluzione che alcune aziende che effettuano interventi di manutenzione e di revisioni di macchine del tipo sopra indicato hanno già adottata e che è risultata di facile realizzazione e di sufficiente affidabilità à quella di rendere continuo il collegamento tra l'asta ed il terminale sovrapponendo piatti di acciaio saldati, secondo lo schema esemplificativo riportato nell'allegato 2, in modo da non affidare più alla sola barra filettata la funzione di resistenza.
Pertanto si raccomanda ai destinatari della presente nota informativa di darne la massima diffusione affinché i soggetti interessati possano prendere gli opportuni provvedimenti.
 


ALLEGATO 1


 

ALLEGATO 2