Regione Toscana
Mozione 1 agosto 2018, n. 1288
In merito alla previsione di interventi regionali per il mantenimento dell’occupazione ed a favore della promozione e tutela del lavoro di qualità.
B.U.R. 12 settembre 2018, n. 37

IL CONSIGLIO REGIONALE

Premesso che:
- la crisi economica continua a mostrare i suoi effetti negativi anche in Toscana, con la permanenza di diverse crisi aziendali, spesso relative agli indotti di alcuni grandi gruppi industriali, che generano situazioni di grave sofferenza per i lavoratori e le lavoratrici;
- le situazioni di crisi, sinora, sono state perlopiù affrontate con il ricorso a strumenti emergenziali.
Ritenuto necessario:
- sviluppare soluzioni estranee alla logica della concorrenza tra i territori e tra i lavoratori, come quelle che fanno ricorso a strumenti di tipo fiscale, favorendo piuttosto processi cooperativi;
- superare lo scontro storico che vede contrapposti ambiente e sicurezza da una parte e lavoro dall’altra, a favore di un modello di sviluppo in cui tutela dell’ambiente, sicurezza per chi lavora e tutela del posto di lavoro siano allo stesso modo prioritari e non opposti e concorrenti;
- disincentivare le politiche aziendali centrate sulla riduzione del costo del lavoro, sulla continua precarizzazione contrattuale e sul massiccio utilizzo degli appalti e subappalti, cui consegue un ulteriore abbassamento delle tutele e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici;
- sviluppare l’economia regionale ed il nostro tessuto produttivo promuovendo il lavoro di qualità, inteso non solo come garanzia di contratti regolari, giusti salari, condizioni di piena sicurezza sui luoghi di lavoro, assoluto rispetto della normativa di tutela della salute dei lavoratori, ma anche come responsabilità sociale dell’impresa ed adozione, da parte dei datori di lavoro, di pratiche socialmente responsabili, nell’interesse delle comunità locali.
Ritenuto che:
- nelle azioni e negli strumenti già adottati o da adottare a livello regionale (quali i protocolli, gli accordi di programma o le misure d’incentivazione alle imprese), debba essere inserito il lavoro di qualità, cosi come sopra descritto, quale criterio sostanziale e vincolante;
- la Regione Toscana debba dotarsi, analogamente ad altre regioni italiane, di nuove norme legislative che prevedano la promozione del lavoro di qualità quale parte integrante dello sviluppo regionale, non solo industriale. Considerato che, sempre più spesso, in caso di crisi industriali, i lavoratori propongono forme di workers buyout, ossia l’acquisizione delle aziende attraverso la trasformazione dell’impresa in forma cooperativa, al fine di recuperare realtà produttive, che altrimenti sarebbero costrette a chiudere, e di evitare la scomparsa di posti di lavoro e la dispersione di grandi patrimoni di competenze acquisite;
Tenuto conto che, tra i principali aspetti delle operazioni di trasformazione dell’impresa in forma di cooperativa di lavoro, oltre al mantenimento dei livelli occupazionali dell’impresa interessata, vi è l’importante presa di responsabilità diretta da parte dei lavoratori impegnati nel mantenimento sul territorio del patrimonio aziendale e del know-how produttivo;
Ricordato che l’interesse del legislatore al fenomeno d trasformazione dell’impresa in forma di cooperativa di lavoro è in crescita e che, comunque, già con legge 27 febbraio 1985, n. 49 (Provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure urgenti a salvaguardia dei livelli di occupazione), cosi detta “legge Marcora”, era stata prevista sia l’istituzione di un fondo di rotazione per finanziare progetti presentati da cooperative, sia di un fondo statale speciale per gli interventi a salvaguardia dei livelli occupazionali tramite nuove iniziative imprenditoriali in forma cooperativa;
Ricordata la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo il 2 luglio 2013 relativa al contributo delle cooperative al superamento della crisi, che ha posto particolare attenzione proprio al fenomeno del workers buyout;
Ricordato che la legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019), ha previsto per il 2018 il rifinanziamento del fondo agevolato ex decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 dicembre 2014, per il 2017 ed il 2018, ed introdotto la possibilità di utilizzare nuovi strumenti finanziari a supporto delle cooperative di lavoratori, come il prestito subordinato ed il prestito partecipativo;
Ricordate le mozioni 11 aprile 2017, n. 762 (In merito alla crisi che ha investito l’azienda Rational s.r.l. di Massa), e 18 aprile 2018, n. 1196 (In merito al permanere della situazione critica della TMM di Pontedera e ai possibili sbocchi), che prevedono l’impegno, anche finanziario, da parte della Regione in caso di rilevamento delle aziende da parte dei lavoratori e conseguente trasformazione delle imprese in cooperative di lavoro;
 

IMPEGNA
LA GIUNTA REGIONALE

a prevedere che i prossimi protocolli ed accordi di programma contemplino il lavoro di qualità, con le caratteristiche sopra descritte, quale criterio sostanziale, valutando e verificando la possibilità di integrare e modificare in tal senso anche i protocolli e gli accordi già esistenti;
a dotarsi, analogamente a quanto fatto da altre regioni, di una normativa che preveda il criterio del lavoro di qualità quale parte integrante dello sviluppo regionale;
a favorire strutturalmente lo sviluppo delle iniziative di trasformazione delle imprese in crisi in cooperative di lavoro, prevedendo la possibile implementazione delle risorse finanziarie già stanziate e favorendo l’utilizzazione degli strumenti finanziari, ora previsti a supporto delle cooperative di lavoratori, come il prestito subordinato ed il prestito partecipativo, anche attraverso Fidi Toscana.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell’articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale ai sensi dell’articolo 18, comma 1, della medesima l.r. 23/2007.
 

Il Presidente
Eugenio Giani