AODV²³¹
Associazione dei Componenti degli Organismi di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
“Attività dell'ODV e reati di cui all’art. 25-septies D.Lgs 231/2001 - Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”
EDIZIONE 1.0 – 22 febbraio 2016
Sommario
PREMESSA
CAPITOLO I: ART. 25-SEPTIES D.LGS. 231/2001: LA RESPONSABILITÀ DEGLI ENTI E LA SALUTE E SICUREZZA SUL
LAVORO.
1.1 I REATI COLPOSI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E IL D.LGS. 231/2001
1.1.1 L’introduzione nel D.Lgs. 231/2001
1.1.2 Reati e sanzioni ex D.Lgs. 231/2001
1.1.3 L’art. 25-septies
1.1.4 Omicidio colposo e lesioni personali colpose gravi e gravissime
1.2 IL REATO COLPOSO E LA COLPA IN ORGANIZZAZIONE
1.3 LE FIGURE TIPICHE PREVISTE DALLA NORMATIVA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA E LE RELATIVE POSIZIONI DI GARANZIA
1.3.1 Le figure previste dal Testo Unico Sicurezza
1.3.2 Le principali figure previste da altre normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro
1.3.3 La delega di funzioni
1.3.4 Figure della sicurezza e Posizioni rilevanti ex art. 5 D.Lgs. 231/2001
1.3.5 Figure della sicurezza nei Gruppi societari
1.4 INTERESSE E VANTAGGIO, COMPATIBILITÀ CON I DELITTI DI OMICIDIO E LESIONI PERSONALI COLPOSE
CAPITOLO II: IL MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA PREVENZIONE DEI DELITTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
2.1 IL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. 231/2001 E IL MODELLO EX ART. 30 DEL D.LGS. 81/2008
2.1.1 Premessa
2.1.2 Rapporti tra le due normative
2.1.3 Linee Guida UNI INAIL e BS OHSAS 18001
2.1.4 Linee Guida delle Associazioni di Categoria
2.2 REQUISITI MINIMI DEL MODELLO “SICUREZZA” EX D.LGS. 231/2001
2.3 LA VIGILANZA PREVISTA DALL’ART. 16 DEL D.LGS. 81/2008
2.4 I MODELLI PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
2.5 SOSTEGNO ALLE IMPRESE
2.6 I “MODELLI SICUREZZA” NEI GRUPPI DI IMPRESE
CAPITOLO III L’ORGANISMO DI VIGILANZA E L’ART. 25-SEPTIES: INDIVIDUAZIONE, RUOLO, COMPITI E RESPONSABILITÀ
3.1 NATURA DELL’ODV E ATTIVITÀ DI VIGILANZA RICHIESTA PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
3.1.1 Premessa
3.1.2 Vigilanza sul sistema e non sugli aspetti specifici – la necessità di non sovrapporsi alle altre funzioni
3.1.3 Verifiche sul “disegno” del Modello – l’efficacia
3.1.4 Verifiche sull’applicazione del Modello – l’attuazione
3.2 LA DOCUMENTAZIONE PRODOTTA PER LA GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA E SUA UTILITÀ PER L’ODV
3.3 IL NECESSARIO CONTENUTO DEL PIANO DI VIGILANZA IN TEMA DI SICUREZZA SUL LAVORO
3.4 LE PECULIARITÀ DEI FLUSSI INFORMATIVI RELATIVI AI TEMI DI SSL
3.4.1 I flussi informativi verso l’ODV
3.4.2 I flussi informativi dall’ODV verso i soggetti apicali
3.5 L’INFORMAZIONE E FORMAZIONE SUI TEMI DI SSL DEL MODELLO
3.6 L’ORGANISMO DI VIGILANZA NEI GRUPPI DI IMPRESE
FONTI BIBLIOGRAFICHE
GIURISPRUDENZA
© Tutti i diritti riservati – AODV231
Fonte: aodv231.it