Regione Toscana
Deliberazione 25 marzo 2019, n. 386
Modifica delle linee guida amianto approvate con deliberazione di Giunta Regionale n. 378 del 9/4/2018.
B.U.R. 3 aprile 2019, n 14

LA GIUNTA REGIONALE

Vista la legge 27 marzo 1992, n. 257 (Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto);
Visto il DM del 6 settembre 1994 “Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto”;
Vista la legge regionale 19 settembre 2013, n. 51 “Norme per la protezione e bonifica dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto e promozione del risparmio energetico, della bioedilizia e delle energie alternative” così come recentemente novellata dalla l.r. 5 ottobre 2017, n. 55;
Visto che con deliberazione di Giunta Regionale n. 378 del 9/4/2018 sono state approvate le Linee guida regionali sull'amianto, che si applicano dalla data di pubblicazione sul BURT ai sensi dell'articolo 9 bis, ultimo comma della l.r. 51/2013, avvenuta in data 18/4/2018;
Dato atto che le linee guida regionali sull'amianto rivestono carattere di trasversalità di competenze che riguardano vari settori delle politiche regionali, e che la loro redazione ha richiesto l'attivazione delle competenze connesse, oltre che prioritariamente, all'Ambiente e alla Sanità, anche allo sviluppo economico ed alle politiche per l'edilizia scolastica;
Visto in particolare che il capitolo 4.1 delle predette linee guida contiene la procedura per la rimozione di amianto domestico e conferimento al gestore.
Visto che in seguito ad incontri con i gestori di rifiuti urbani e con le ATO sono state formulate richieste di modifica delle Linee Guida approvate con la deliberazione della Giunta regionale 378/2018, utili al rendere il servizio di comunicazione sul sistema SISPC e gli adempimenti amministrativi per il trasporto dell'amianto più agevoli per il Gestore;
Visto che tali modifiche alle Linee Guida sono state concordate con gli Enti interessati allo specifico argomento quali il Settore sanità, con ASL, con ARPAT, ANCI nonché con le ATO e i gestori stessi;
Dato atto che le Linee Guida approvate con la deliberazione della Giunta regionale 378/2018 erano state condivise anche con il Consorzio Lamma;
Dato atto che il Consorzio Lamma è stato coinvolto anche nel procedimento di modifica delle Linee Guida sopra riferito;
Ritenuto di modificare le linee guida, come indicato dal Consiglio regionale con la MOZIONE n. 1422 approvata nella seduta del 26 settembre 2018, apportando contestualmente alcune piccole modifiche e aggiornamenti emersi dal gruppo di lavoro regionale, consistenti in particolare:
- La modalità di comunicazione della necessità di rimozione dell'amianto sul sistema operativo SISPC;
- I documenti amministrativi di trasporto da parte del gestore pubblico;
- Precisazioni sulla chiusura del pacco ai fini della consegna al gestore;
- Eliminazioni di specifiche riguardo ai costi”;
Ritenuto di dover procedere a sostituire l'intero capitolo 4.1 delle linee guida di cui alla deliberazione della Giunta regionale 378/2018;
Visto il parere favorevole espresso dal Comitato di Direzione in data 14 marzo 2019;
A voti unanimi
 

DELIBERA

- di revocare il capitolo 4.1 approvato con deliberazione di Giunta Regionale n. 378 del 9/4/2018;
- di provvedere alla contestuale sostituzione del capitolo 4.1 delle “Linee Guida sull'amianto riportate di cui all'Allegato A) della presente delibera;
- di provvedere alla pubblicazione sul BURT del capitolo 4.1 approvato con la presente deliberazione ai sensi di quanto stabilito dall'articolo 9 bis, comma 3 della l.r. 51/2013;
- di dare atto che il capitolo 4.1. approvato con la presente deliberazione sostituirà il precedente capitolo
4.1 e si applicherà dalla data di pubblicazione sul BURT, ai sensi di quanto stabilito nell'articolo 9 bis della l.r. 51/2013 sopra citato.
Il presente atto è pubblicato integralmente sul BURT ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell'art. 18 della l.r. 23/2007.

Segreteria della Giunta
Il Direttore Generale
Antonio Davide Barretta
 

Allegato A
4.1 Criteri per il servizio di rimozione e smaltimento amianto da utenze domestiche (raccolta e micro-raccolta)

1) NORMATIVA DI RIFERIMENTO E FINALITÀ GENERALI
Le presentì linee guida sono redatte in ottemperanza all'articolo 9 bis della L.R. 55/2017 che ne stabilisce finalità e contenuta, fra i quali quelli di dettare criteri con i quali gli enti locali attivano servizi per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto proveniente da utenze domestiche, nell'ambito dei contratti di servizio stipulati per la raccolta dei rifiuti oppure ricorrendo a specifiche convenzioni.
Le linee guida per la rimozione e lo smaltimento di modeste quantità Materiali Contenenti Amianto (MCA) derivanti da utenze domestiche si ripropongono le seguenti finalità:
• evitare l'abbandono di amianto sul territorio e la conseguente esposizione al rischio della popolazione e contaminazione delle matrici ambientali;
• fornire indicazioni adeguate per la corretta gestione del MCA attraverso l'individuazione dei requisiti minimi e delle condizioni che devono essere presenti ai fini della rimozione di modeste quantità di MCA;
• contenere i costi della rimozione e successivo smaltimento;
• assicurare che vi sia un omogeneo recepimento e si determini una omogenea applicazione delle regole per la rimozione e lo smaltimento di MCA nel territorio regionale.
Gli elementi che favoriscono la dismissione corretta e scoraggiano l'abbandono di MCA sono costituiti, essenzialmente, da facili modalità di accesso al servizio, da adeguate informazioni per attuare in sicurezza la rimozione e confezionamento in proprio, da un supporto tecnico per eventuali problematiche che il cittadino si trova ad affrontare e infine da costì calmierati.
In tale ottica, le presentì linee guida vogliono mettere in condizione i privati cittadini di provvedere direttamente alla rimozione di modeste quantità di MCA da utenze domestiche definite nella successiva tabella di cui al punto 2.
Laddove, invece, le operazioni possano presentare rischi per l'incolumità delle persone o non vi siano condizioni di sicurezza, o comunque non si possono rispettare i requisiti indicati di seguito, è necessario provvedere alla rimozione attraverso ditte specializzate.

2) REQUISITI PER LA RIMOZIONE DIRETTA DI MCA DA UTENZE DOMESTICHE DA PARTE DEI CITTADINI
I cittadini possono procedere direttamente alla rimozione dei materiali contenenti amianto, nel rispetto dei principi di sicurezza contenuti, in particolare, nel D.M. 6 settembre 1994 che, per quanto disciplinato nelle presentì linee guida, è la normativa tecnica di riferimento.
Le operazioni di rimozione possono essere svolte a condizione che non si determini dispersione di fibre di amianto nell'aria, che siano rispettate le regole di sicurezza riportate nel suddetto decreto e che l'attività venga svolta nel rispetto dei requisiti riguardanti gli MCA da rimuovere, il cittadino che rimuove e gli strumenti da utilizzare, di seguito indicati.
2.1 - MCA che possono essere rimossi
1. Possono essere rimossi esclusivamente manufatti, in matrice cementizia o resinoide, in buono stato di conservazione e integri;
2. possono essere effettuati unicamente interventi di rimozione/raccolta di modeste quantità di manufatti e comunque entro i limiti massimi elencati nella tabella seguente:
 

Tipologia di materiale

Quantità massime

Pannelli, lastre piane e/o ondulate

30 m² di superficie complessiva coperta del fabbricato, ovvero una superficie strutturalmente continua, con copertura omogenea, appartenente a un solo proprietario. Sono esclusi interventi relativi a più strutture, fra loro adiacenti, appartenenti a più proprietari (es. box condominiali posti in sequenza), che per la loro natura comportano l'impianto di un cantiere avente un impatto significativo nel contesto ove sono posti.

Serbatoi per acqua

Capacità massima di 500 litri (senza necessità di rottura)

Altri manufatti (canne fumarie, cappe, etc.)

Max 300 kg

Pavimenti in piastrelle viniliche

Max 30 m² se non presente amianto nella colla, da certificare con specifica analisi


L'utente potrà conferire sino a tre volte all'anno rispettando per ogni conferimento i quantitativi massimi indicati nella tabella sopra riportata.
3. i manufatti da rimuovere devono essere facilmente raggiungibili attraverso l'impiego di idonee attrezzature, quali scale e trabattelli; nel caso della rimozione delle coperture in cemento-amianto va tenuto presente il rischio di caduta dall'alto sia per sfondamento, in quanto le lastre non sono calpestabili, sia per caduta dai lati prospicienti il vuoto;
4. possono essere effettuati interventi su coperture in cui vi siano lastre, cassoni e colonne in cemento - amianto installate ad una altezza non superiore a 3 m e tale che la persona che procede alla rimozione possa operare da un'altezza massima (misurata ai piedi) di due metri dal piano di campagna.

2.2 - Soggetto che può effettuare la rimozione di modeste quantità di MCA
1. Possono procedere alla rimozione i proprietari di unità abitative nel cui ambito siano presentì manufatti in cemento-amianto in matrice compatta e che possano effettuare personalmente la rimozione, raccolta e confezionamento di modeste quantità di MCA indicate in tabella 1;
2. i manufatti possono essere rimossi anche dai soggetti facenti parte del nucleo familiare del proprietario, mentre non può partecipare alle operazioni personale ove si possa configurare un rapporto di subordinazione così come previsto dall'art. 3 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. (nemmeno un soggetto legato da amicizia con il proprietario);
3. il proprietario richiedente deve essere iscritto nei ruoli TARI.

2.3 - Modalità di rimozione dei MCA
1. Deve essere utilizzato un kit contenente i dispositivi di protezione individuale (DPI) e i materiali idonei per l'imballaggio del manufatto rimosso, con le istruzioni per l'uso, fornito dal gestore pubblico;
2. in caso di interventi all'aperto, questi devono avvenire in condizioni meteoclimatiche ormali (assenza di pioggia, vento, neve e simili).

2.4 - Casi nei quali non è consentita la rimozione diretta da parte del cittadino
Non è possibile effettuare da parte del cittadino interventi di rimozione e/o raccolta in situazioni disagevoli o particolari, che non permettono di rispettare i requisiti sopra indicati. In questi casi l'intervento dovrà essere effettuato da imprese specializzate autorizzate, come stabilito dall'art. 256 del D.Lgs. 81/2008 e dall'art. 212 del D.Lgs 152/2006.
Non è possibile effettuare da parte del cittadino interventi di rimozione e/o raccolta di manufatti contenenti amianto in matrice friabile quali coibentazioni di tubazioni e caldaie, guarnizioni, coibentazioni di soffiò, polverino in amianto, pannelli in cartone-amianto, e manufatti contenenti amianto in matrice compatta, cementizia o resinoide, la cui rimozione si rende necessaria a seguito di eventi che ne abbiano compromesso la funzione/struttura, quali incendi, allagamenti o altre cause.
Non è possibile effettuare da parte del cittadino interventi di rimozione e/o raccolta di serbatoi dell'acqua in quei casi che richiedono inevitabilmente la rottura del serbatoio stesso (ad esempio serbatoi montati in sottotetti o scantinati al momento della costruzione dell'edificio e che, a causa delle loro dimensioni, non riescano a passare dalla porta o dalla botola di accesso al locale che li ospita).
Non è possibile effettuare da parte del cittadino interventi di rimozione e/o raccolta di manufatti che si trovano ad una altezza superiore a3m e tale che la persona che procede alla rimozione debba operare da un'altezza superiore (misurata ai piedi) ai due metri dal piano di campagna.
Non è possibile effettuare da parte del cittadino interventi di rimozione e/o raccolta di vinil- amianto (c.d. linoleum) nel caso in cui sia presente amianto nella colla utilizzata per la posa delle mattonelle; l'esclusione dovrà essere certificata tramite specifica analisi. Negli interventi di rimozione e/o raccolta di vinil-amianto, il kit potrà essere consegnato al cittadino solo previa presentazione di certificato di analisi attestante l'assenza di amianto nella colla.
L'elenco dei laboratori qualificati per l'effettuazione delle analisi è disponibile sul sito del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/portale/temi/documenti/sicurezzaChimica/liste/toscana.pdf).
Quando non è possibile effettuare la rimozione diretta da parte del cittadino, la bonifica deve essere obbligatoriamente condotta da un'impresa specializzata secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/08 e s.m.i..

3) CARICO E TRASPORTO DEL MATERIALE
Il materiale rimosso, adeguatamente confezionato, potrà essere consegnato al gestore del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani o a soggetto da quest'ultimo incaricato al ritiro per il trasporto all'impianto di smaltimento.
Il posizionamento del materiale per il successivo ritiro dovrà garantire accesso agevole al Gestore e la necessaria sicurezza durante le operazioni di movimentazione.
Prima del carico sarà cura di chi effettua il trasporto verificare il corretto confezionamento e l'integrità del contenitore.
La ditta di trasporto dovrà essere iscritta all'Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti in Categoria 5 - CER 17.06.05 -

4) PROCEDURA AMMINISTRATIVA PER L'ATTIVAZIONE DELSERVIZIO DI RITIRO E SMALTIMENTO
Il privato cittadino che vuole rimuovere e smaltire MCA e che rispetta i requisiti indicati al punto 2 deve seguire la seguente procedura:
• provvedere in proprio o tramite il Gestore all'inserimento dei dati nel sistema SISPC per l'effettuazione della notifica ai sensi dell'art. 250 del D.Lgs 81/2008;
• SISPC provvede a rendere disponibili al Comune competente le informazioni riguardanti la notifica per eventuali riscontri/controlli;
• al termine dei lavori il cittadino dà immediata comunicazione al gestore per concordare la data del ritiro, secondo le modalità previste da quest'ultimo;
• in attesa del ritiro, il materiale deve rimanere imballato e confezionato presso la sede della rimozione, in zona protetta;
• il materiale confezionato e verificato viene caricato sul mezzo autorizzato che, completato il carico ed espletati gli adempimenti amministrativi previsti (compilazione formulario, ecc...), si avvia all'impianto di destinazione;
a) ritirare un nuovo Kit presso il gestore, a proprie spese, e ripetere l'intervento;
b) rivolgersi a ditta specializzata per effettuare l'intervento.
• Il mancato ritiro deve essere registrato su SISPC, al fine anche di successivi controlli sull'effettivo conferimento;
• Durante il trasporto, il formulario riporterà nello spazio produttore/detentore il gestore del servizio pubblico in quanto il ritiro del rifiuto contenente amianto viene effettuato alle Utenze domestiche iscritte a ruolo, avendo cura di riportare tra le annotazioni il percorso e i dati del cittadino.
• Il FIR riguarderà sia il materiale contenente amianto che i DPI contaminati.
In fase transitoria, in attesa dell'adeguamento operativo del sistema SISPC, il gestore pubblico, su delega del cittadino, trasmette la notifica al comune e, in attesa della definizione di un modello su SISPC dedicato al cittadino, provvede con modulistica propria.

5) ISTRUZIONI OPERATIVE, ATTREZZATURE E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PERSONALE
Il kit fornito dal gestore al cittadino che ha ricevuto il consenso per la rimozione diretta contiene i DPI e alcuni materiali per la messa in sicurezza e confezionamento dei rifiuti prodotti dalla rimozione, come di seguito elencati:
• 1 mascherina FFP3 conchiglia con valvola;
• 1 tuta monouso con cappuccio tipo 5-6 Cat. III;
• 2 paia guanti da lavoro in pelle da smaltire a fine intervento con il resto dei DPI;
• 2 paia di sovrascarpe;
• 1 flacone di incapsulante tipo D in quantitativo adeguato rispetto alla superficie da trattare;
• Big-bag o plate-bag o teli in polietilene di spessore minimo 0,2 mm;
• 1 sacco idoneo per lo smaltimento dei DPI utilizzati;
• 5 etichette adesive con scritta "R" e 5 etichette adesive "pericolo amianto";
• nastro da pacchi adesivo in plastica possibilmente con scritta "Attenzione Amianto"
• 1 spruzzatore/nebulizzatore.
Il cittadino si deve premunire di uno o più pallet se necessario per appoggiare il materiale rimosso, le eventuali attrezzature manuali, scale e trabattelli da utilizzare.
Prima di procedere alla rimozione o raccolta dei manufatti devono essere eseguite le sottoelencate operazioni preliminari:
■ se la zona di intervento è soggetta al passaggio di terzi, deve essere impedito l'accesso delimitando l'area con nastro bicolore o appositi cartelli;
■ indossare scarpe idonee, la tuta, la maschera FFP3, il cappuccio della tuta, le sovrascarpe e per ultimo i guanti da lavoro (come previsto nella successiva Fase 1);
■ preparare la soluzione incapsulante di tipo D fornita da spruzzare sulla copertura o sui manufatti da rimuovere. Un litro di preparato è sufficiente per spruzzare circa 10 m² di superficie;
■ tutte le operazioni devono essere eseguite riducendo al massimo la produzione di polvere, evitando di rompere o tagliare i manufatti, di lasciarli cadere, di trascinarli;
■ predisporre sul pavimento il big-bag o il plate-bag o il telo in polietilene;
■ raccogliere, previa bagnatura con il prodotto incapsulante, gli eventuali materiali contenenti amianto caduti a terra;

Fase 1 - Vestizione con indumenti protettivi
A - Indossare prioritariamente la tuta monouso avendo l'accortezza di non lacerare il tessuto con altri indumenti sottostanti quali borchie di cinture, cerniere e relativi zip od altre protuberanze laceranti.
Si consiglia di aprire totalmente la tuta protettiva abbassando quasi completamente la cerniera di chiusura, e, partendo dall'inserimento dei piedi nelle apposite uscite inferiori, cominciare a sollevare la tuta fino al raggiungimento del cavallo dei pantaloni, quindi, inserire le braccia una per volta nelle relative maniche, infine, piegandosi leggermente sulle ginocchia, facilitare l'aderenza del resto della tuta alla propria schiena. In piedi, chiudere quindi la cerniera fino all'altezza del collo.
Non indossare assolutamente in questa fase il cappuccio della tuta.
B - Indossare la maschera FFP3 ed aggiustare la linguetta di alluminio che sovrasta il naso per adattarla alla propria conformazione facciale. Se la maschera è dotata di regolazione degli elastici, procedere al loro adattamento. Si ricordi che la maschera è senza dubbio il pezzo del Kit più importante per la salvaguardia delle vie respiratorie dalle polveri di amianto, e quindi, è opportuno adattarla perfettamente alla propria faccia nel modo più aderente possibile senza tuttavia deformarla con un eccessivo schiacciamento al volto. Per una migliore indossabilità e funzionalità si raccomanda una perfetta rasatura del volto.
C - Dopo avere indossato la maschera, indossare il cappuccio della tuta facendola aderire fino alle guance. (Gli elastici traenti dovranno essere sempre e comunque essere coperti dal cappuccio della tuta).
D - Indossare le sovrascarpe e i guanti forniti facendoli aderire perfettamente alle dita in modo da ottenere la massima prensilità. (Gli elastici alle maniche della tuta dovranno quindi essere posizionati a copertura dei guanti che se ben indossati dovranno raggiungere i polsi).

Fase 2 -Trattamento dei manufatti in cemento-amianto
Il prodotto incapsulante ha lo scopo di non far disperdere le eventuali fibre di amianto durante la rimozione dei manufatti, che potrebbe avvenire per involontario scorticamento, per raschiatura o per attrito, e quindi una buona irrorazione riduce quasi totalmente i rischi della volatilità delle fibre.
Il prodotto fornito dovrà essere spruzzato con l'apparecchio nebulizzante fornito con il kit.
La superficie dei manufatti deve essere spruzzata uniformemente su tutte le superfici dei manufatti. Terminare tutte le operazioni prima dell'essiccazione del prodotto.

Fase 3 - Rimozione dei manufatti
a) Rimozione lastre di copertura in cemento-amianto in quota (max 3 m di altezza dal piano campagna, superficie massima 30 m²)
L'area sottostante la copertura da rimuovere deve essere sgombrata da mobili e suppellettili eventualmente presentì, così come intorno al perimetro del fabbricato (si consiglia di tagliare anche l'eventuale vegetazione per evidenziare meglio i frammenti che possono cadere a terra).
Le attrezzature ingombranti che non possono essere spostate devono essere completamente ricoperte con fogli di polietilene e sigillate con nastro adesivo. Sigillare inoltre condizionatori, canne fumarie e altre aperture nelle pareti.
Per il confezionamento del materiale, preparare il telo di polietilene, di idonee dimensioni, in un'area non frequentata da veicoli e persone.
Spruzzare le lastre su tutta la superficie a vista, sopra e sotto, con il prodotto incapsulante, per evitare il sollevamento di polvere.
Smontare le lastre con molta cura, tranciando con idonee cesoie (o svitando con strumenti manuali) gli ancoraggi metallici.
Non devono essere utilizzati strumenti da taglio anche a bassa velocità direttamente sul manufatto o sulle lastre di cemento amianto.
Completare la spruzzatura anche sull'altra faccia e sui sormonti.
Calare le lastre a terra una ad una ripetendo la fase precedente;
Disporre le lastre sul telo preparato e proseguire impilando il materiale trattato.
Pulire la zona di lavoro, le strutture portanti ed eventuali grondaie, raccogliendo con cura frammenti e residui polverulenti bagnandoli frequentemente da insaccare insieme ai manufatti. Pulire gli attrezzi usati con acqua e stracci umidi da smaltire con i MCA.
Chiudere il pacco con i lembi del telo ripiegandolo "a caramella" e sigillare il pacco con il nastro adesivo e apporre sul pacco le etichette autoadesive a norma (l'adesivo "R" e l'adesivo "Pericolo Amianto").
Togliere i DPI come previsto nella Fase 4 - SVESTIZIONE.
Sigillare il sacco con i DPI con il nastro adesivo e apporre sul sacco le etichette autoadesive a norma (l'adesivo "R" e l'adesivo "Pericolo Amianto").
Trasportare il pacco con gli MCA e il sacco con i DPI e adagiarli sul pallet preparato precedentemente.
La zona prescelta per l'accantonamento temporaneo dei rifiuti contenenti amianto, correttamente confezionati, deve essere individuata in modo tale da non arrecare pericolo al transito di persone e di materiali; deve essere delimitata con nastro bicolore e segnalata.

b) Lavori di rimozione/raccolta di materiali in amianto a terra (quantità massima 300 Kg)
Per il confezionamento del materiale, preparare il telo di polietilene, di idonee dimensioni, in un'area non frequentata da veicoli e persone.
Spruzzare i materiali ed il terreno circostante su tutta la superficie a vista con il prodotto incapsulante, per evitare sollevamento di polvere.
Raccogliere i materiali e posizionarli sul telo. I frammenti più piccoli devono essere inseriti in un sacco e dopo averlo sigillato adagiarlo sul telo accanto ai frammenti già posizionati.
Pulire gli attrezzi usati con acqua e stracci umidi da smaltire con i MCA.
Chiudere il pacco con i lembi del telo ripiegandolo "a caramella" e sigillare il pacco con il nastro adesivo e apporre sul pacco le etichette autoadesive a norma (l'adesivo "R" e l'adesivo "Pericolo Amianto").
Togliere i DPI come previsto nella Fase 4 - SVESTIZIONE.
Sigillare il sacco con i DPI con il nastro adesivo e apporre sul pacco le etichette autoadesive a norma (l'adesivo "R" e l'adesivo "Pericolo Amianto").
Trasportare il pacco con gli MCA e il sacco con i DPI e adagiarli sul pallet preparato precedentemente.
La zona prescelta per l'accantonamento temporaneo dei rifiuti contenenti amianto, correttamente confezionati, deve essere individuata in modo tale da non arrecare pericolo al transito di persone e di materiali; deve essere delimitata con nastro bicolore e segnalata.

c) Lavori di rimozione di canne fumarie e tubazioni in MCA (quantità massima 300 Kg e altezza di lavoro max 3 m)
La rimozione di canne fumarie e tubazioni è consentita solo se tali manufatì possono essere sfilati senza essere demoliti.
Per il confezionamento del materiale, preparare il telo di polietilene, di idonee dimensioni, in un'area non frequentata da veicoli e persone.
Spruzzare le tubazioni su tutta la superfìcie a vista con il prodotto incapsulante, per evitare sollevamento di polvere.
Rimuovere il collare metallico e cercare di sfilare la tubazione dal bicchiere di innesto, evitando le rotture volontarie della tubazione o della canna fumaria. Nel caso in cui la tubazione si innesta nel solaio, le macerie prodotte per liberare il manufatto dovranno essere rimosse come materiale contenente amianto; tale operazione dovrà essere effettuata previa abbondante bagnatura. Raccogliere i materiali e posizionarli sul telo. I frammenta più piccoli e le eventuali macerie prodotte devono essere inseriti in un sacco e dopo averlo sigillato adagiarlo sul telo accanto ai frammenti già posizionati.
Pulire gli attrezzi usati con acqua e stracci umidi da smaltire con i MCA.
Chiudere il pacco con i lembi del telo ripiegandolo "a caramella" e sigillare il pacco con il nastro adesivo e apporre sul pacco le etichette autoadesive a norma (l'adesivo "R" e l'adesivo "Pericolo Amianto").
Togliere i DPI come previsto nella Fase 4 - SVESTIZIONE.
Sigillare il sacco con i DPI con il nastro adesivo e apporre sul pacco le etichette autoadesive a norma (l'adesivo "R" e l'adesivo "Pericolo Amianto").
Trasportare il pacco con gli MCA e il sacco con i DPI e adagiarli sul pallet preparato precedentemente.
La zona prescelta per l'accantonamento temporaneo dei rifiuti contenenti amianto, correttamente confezionati, deve essere individuata in modo tale da non arrecare pericolo al transito di persone e di materiali; deve essere delimitata con nastro bicolore e segnalata.

d) Lavori di rimozione di cassoni o serbatoi per acqua in MCA (capacità massima 500 litri)
Per il confezionamento del materiale, preparare il telo di polietilene di idonee dimensioni, in un'area non frequentata da veicoli e persone.
Stendere un telo in polietilene a terra vicino al cassone di adeguate dimensioni per il confezionamento.
Se necessario recidere le tubazioni collegate al serbatoio in modo da evitare lo svitamento dell'elemento innestato sul MCA.
Spruzzare su tutta la superficie a vista il prodotto incapsulante, per evitare il sollevamento di polvere.
Togliere dalla sede il cassone e poggiarlo delicatamente sul foglio di polietilene già predisposto e terminare di incapsularlo sulle facce non precedentemente raggiungibili. Provvedere al confezionamento del cassone stesso nella sua integrità, mediante il telo di polietilene chiudendolo "a caramella", sigillandolo con il nastro adesivo e apponendo sul pacco le etichette autoadesive a norma (l'adesivo "R" e l'adesivo "Pericolo Amianto").
Raccogliere previo incapsulamento gli eventuali frammenti e le eventuali macerie prodotte in un sacco e dopo averlo sigillato adagiarlo sul telo accanto ai frammenti già posizionati.
Se presente il coperchio incapsularlo e confezionarlo come previsto per il cassone.
Pulire gli attrezzi usati con acqua e stracci umidi da smaltire con i MCA.
Togliere i DPI come previsto nella Fase 4 - SVESTIZIONE.
Sigillare il sacco con i DPI con il nastro adesivo e apporre sul pacco le etichette autoadesive a norma (l'adesivo "R" e l'adesivo "Pericolo Amianto").
Trasportare il pacco con gli MCA e il sacco con i DPI e adagiarli sul pallet preparato precedentemente.
La zona prescelta per l'accantonamento temporaneo dei rifiuti contenenti amianto, correttamente confezionati, deve essere individuata in modo tale da non arrecare pericolo al transito di persone e di materiali; deve essere delimitata con nastro bicolore e segnalata.

e) Lavori di rimozione di pavimenti in piastrelle in PVC in amianto (superficie max. 30 mq)
Per il confezionamento del materiale, preparare il telo di polietilene, di idonee dimensioni, in un'area non frequentata da veicoli e persone.
Prima di procedere alla rimozione dei pavimenti, le partì non spostabili (termosifoni, bancali delle finestre, eventuali attrezzature, ecc.) devono essere rivestite con teli di polietilene. I pavimenti devono essere accuratamente bagnati e puliti (in questa fase non occorre spruzzare l'incapsulante). Il sollevamento delle piastrelle deve avvenire esclusivamente con strumenti manuali, tipo spatola, cercando di sollevare le piastrelle una ad una, evitando di romperle.
Una volta sollevata, la mattonella dovrà essere irrorata con soluzione incapsulante e subito inserita in un sacco di polietilene. A sacco saturo lo stesso deve essere sigillato e adagiato sul telo di polietilene precedentemente preparato.
Al termine della rimozione delle mattonelle tutta la pavimentazione deve essere pulita con stracci umidi che previo insaccamento verranno smaltiti insieme ai sacchi delle mattonelle.
Pulire gli attrezzi usati con acqua e stracci umidi da smaltire con i MCA.
Togliere i DPI come previsto nella Fase 4 - SVESTIZIONE.
Sigillare il sacco con i DPI con il nastro adesivo e apporre sul pacco le etichette autoadesive a norma (l'adesivo "R" e l'adesivo "Pericolo Amianto").
Trasportare il pacco con gli MCA e il sacco con i DPI e adagiarli sul pallet preparato precedentemente.
La zona prescelta per l'accantonamento temporaneo dei rifiuti contenenti amianto, correttamente confezionati, deve essere individuata in modo tale da non arrecare pericolo al transito di persone e di materiali; deve essere delimitata con nastro bicolore e segnalata.

Fase 4 - Svestizione
Terminata tutta la procedura di rimozione, ma sempre sul posto, si provvede alla propria svestizione seguendo la procedura sottostante:
1) preparare il sacco per contenere gli indumenti;
2) togliere le sovrascarpe ed inserirle nel sacco;
3) liberare la testa dal cappuccio della tuta, aprire la cerniera in maniera totale e, liberate le braccia dalle maniche, avvolgere la tuta superiore su sé stessa in modo continuativo (si dovrà ottenere una specie di lungo rotolo in cui la parte esterna della tuta risulta ripiegata verso l'interno), quindi avvolta la tuta tino al bacino, liberate le gambe, si continui con l'arrotolamento della parte residuale della tuta ed inserirla nel sacco;
4) togliersi i guanti di protezione ed inserirli nel sacco;
5) solo adesso rimuovere la mascherina FFP3 ed inserirla nel sacco.

AVVERTENZA:
Non si deve mai salire sulle lastre di cemento-amianto che sono molto fragili e si rompono con facilità. Non usare assolutamente attrezzi di fortuna per operare in altezza, quali, a puro titolo di esempio, sedie o sgabelli.
Ai tini antinfortunistici, la rimozione di lastre in opera deve essere effettuata dal basso, con l'uso di un piano di calpestio a norma (es. trabattello);
Se le dimensioni e l'ubicazione del manufatto da rimuovere sono tali da rendere difficile e insicura l'esecuzione delle operazioni descritte, si ritiene opportuno fare intervenire una ditta specializzata. Non usare trapani o altri strumenti/attrezzature ad alta velocità per il taglio degli ancoraggi del MCA.

6) COMPETENZE DEI GESTORI E DEGLI ENTI COINVOLTI
AATO, COMUNI E GESTORI
Al fine di garantire la corretta applicazione delle presentì linee guida e l'uniformità attuativa a scala territoriale, le AATO possono promuovere la sottoscrizione di apposito Protocollo con i soggetti gestori del servizio dei rifiuti urbani, COMUNI, ARPAT e ASL.
AATO, Comuni e Gestori del servizio rifiuti urbani si impegnano a garantire la massima diffusione delle presentì linee guida presso la popolazione dei rispettivi territori ed a garantire che il servizio di trasporto dei MCA, rimossi e confezionati conformemente a quanto indicato nelle presentì linee guida, avvenga gratuitamente per il cittadino.
Si impegnano altresì a diffondere le istruzioni per attivare la procedura informatizzata SISPC riguardante la compilazione della notifica.

ASL
Effettua controlli a campione prima e durante l'esecuzione dei lavori. Da ritenersi di particolare in-teresse la verifica dei lavori che prevedono la rimozione di vinil-amianto.

ARPAT
Effettua controlli a campione della classificazione e dello smaltimento dei rifiuti tenendo conto di eventuali segnalazioni di anomalie da parte del Gestore, della ASL, del Comune o dei cittadini.

ISPRO
Effettua il monitoraggio annuale delle quantità rimosse di MCA da utenze civili sul territorio regionale.