Presidenza del Consiglio dei Ministri
Comunicato
Attività antincendio boschivo per il 2019. Raccomandazioni operative per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti.
G.U. 5 aprile 2019, n. 81
 

Al Sen. Matteo Salvini
Ministro dell'interno

Alla dott.ssa Elisabetta Trenta
Ministro della difesa

Al Sen. Gian Marco Centinaio
Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo

Al Gen. Sergio Costa
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare

Al Sen. Danilo Toninelli
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

Al dott. Alberto Bonisoli
Ministro per i beni e le attività culturali

Alla Sen. avv. Erika Stefani
Ministro per gli affari regionali e autonomie

Ai Presidenti delle regioni e delle province autonome

e, p.c. Al Presidente dell'Unione delle province italiane

Al Presidente dell'Associazione
nazionale dei comuni italiani

 

A seguito della campagna del 2017, il sistema antincendio boschivo e quello di protezione civile, ai diversi livelli di responsabilità, hanno approfondito e posto in essere importanti azioni volte al superamento delle criticità riscontrate, mantenendo costantemente alta l'attenzione anche durante la stagione antincendio boschivo del 2018.
Con le precedenti raccomandazioni operative, pubblicate nelle Gazzette Ufficiali del 9 marzo 2018, n. 57 e del 15 giugno 2018, n. 137, sono state date specifiche indicazioni per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti e le Amministrazioni regionali, pienamente responsabili della materia antincendio boschivo ai sensi della legge del 21 novembre 2000, n. 353, stanno curando l'adeguamento dei propri sistemi di risposta agli incendi boschivi, nei tre ambiti della previsione, prevenzione e lotta attiva, in relazione alle specificità dei relativi contesti ambientali e territoriali.
La campagna antincendio boschivo estiva del 2018 ha fatto registrare una forte riduzione del numero di incendi boschivi e di superfici boscate percorse dal fuoco, per effetto delle condizioni climatiche e vegetazionali in generale poco favorevoli agli incendi. Il concorso della flotta aerea antincendio di Stato ha fatto registrare una riduzione di circa il 90% delle richieste da parte delle regioni e province autonome ed un aumento degli interventi all'estero per effetto delle significative anomalie termiche registrate nel nord Europa.
Pur in presenza di una campagna antincendio boschivo del 2018 al di sotto della media dell'ultimo decennio, rimane comunque necessario che i sistemi regionali e quelli statuali deputati, mantengano un'adeguata capacità di programmazione e risposta, ai diversi livelli di responsabilità, in considerazione della ciclicità delle condizioni predisponenti gli incendi boschivi. Per finalizzare il raggiungimento di tali obiettivi, il Dipartimento della protezione civile cura annualmente un'analisi congiunta delle azioni che ogni singola componente mette in campo allo scopo. Per il 2018, l'analisi condotta nel mese di dicembre con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali competenti, ha evidenziato un generale miglioramento dei sistemi di risposta rispetto al 2017, facendo comunque emergere aspetti, collegati al ricambio del personale impiegato ed all'efficienza dei mezzi operativi, che potrebbero in un prossimo futuro ridurre l'efficacia di alcuni settori. Al riguardo, si auspica che le SS.LL. conducano specifiche azioni di verifica delle proprie organizzazioni al fine di programmare le eventuali azioni di medio-lungo periodo che consentano di far trovare preparato il sistema in occasione dei prossimi eventi, attesa la ciclicità del fenomeno.
Durante la predetta attività di analisi, tutti gli attori istituzionali hanno rivalutato e aggiornato le proposte migliorative emerse dal debriefing del 2017, verificandone lo stato di implementazione in ciascuna Regione e raccogliendo gli spunti e le proposte emersi dai lavori del Tavolo tecnico interistituzionale nel settore antincendio boschivo, istituito presso il Dipartimento della protezione civile. Lo scorso 30 gennaio tali proposte migliorative sono state inviate dal Dipartimento della protezione civile ai Presidenti delle regioni e province autonome ed ai vertici delle amministrazioni centrali competenti nel settore, per incentivare il prosieguo delle attività di implementazione della capacità di risposta delle varie strutture coinvolte, in vista della stagione antincendio boschivo del 2019.
Ciò premesso, si auspica pertanto che i Presidenti delle regioni e delle province autonome, titolari della competenza ai sensi della legge n. 353/2000, siano attivi nell'organizzare, per il corrente anno 2019, i propri sistemi antincendio boschivo, sia in termini di risorse umane che di mezzi terrestri ed aerei, nell'ottica della maggior efficienza possibile, al fine di garantire adeguati livelli di risposta, avendo prioritaria la salvaguardia della vita, dell'integrità fisica, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell'ambiente in generale. Analogo auspicio è rivolto anche ai Ministri in indirizzo, a vario titolo competenti nel settore, affinché promuovano le attività dei dipendenti Corpi di polizia, dei Vigili del fuoco, delle Forze armate e delle Prefetture - Uffici territoriali di Governo verso azioni mirate a migliorare l'efficacia del sistema Paese nelle sue diverse componenti.
In particolare, al fine di meglio predisporre tutte le attività per la prossima campagna antincendio boschivo 2019, si invitano le SS.LL., ciascuna per gli ambiti di rispettiva competenza, a voler promuovere le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi come descritto nel seguito.
Per quanto riguarda l'attività di previsione delle condizioni di suscettività all'innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi, questa è focalizzata a valutare con adeguato anticipo le condizioni predisponenti gli incendi, per allertare il sistema regionale antincendio boschivo e quello di protezione civile, nonché i fornitori e gestori delle infrastrutture del Paese.
Dove attuato, ciò consente infatti una modulazione dell'organizzazione secondo le condizioni di pericolo attese, con la possibilità di rinforzare le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento ed allarme, nonché quelle di spegnimento degli incendi boschivi e di protezione civile ai vari livelli territoriali. Si auspica, pertanto, che in ciascuna Regione le azioni sul settore della previsione siano orientate verso tali obiettivi, con estensione dei Bollettini regionali di previsione anche ai gestori di servizi pubblici, in particolare della viabilità e delle reti energetiche, quali parti attive nel sistema, nonché ai cittadini. Al riguardo il Dipartimento della protezione civile garantisce la previsione delle condizioni di suscettività all'innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi attraverso il Bollettino nazionale di previsione del pericolo incendi.
Per quanto riguarda le attività di prevenzione, in particolare quella non strutturale, considerato che gli incendi boschivi sono causati prevalentemente dall'azione dell'uomo ed il territorio potenzialmente interessato è estremamente vasto per essere efficacemente monitorato, si richiama l'attenzione sulla necessità di proseguire e potenziare l'azione di sensibilizzazione dei cittadini, delle associazioni di categoria, come ad esempio quelle degli agricoltori e degli allevatori, promuovendo la cultura di protezione civile e le corrette norme di comportamento per la salvaguardia dell'ambiente. Parallelamente è doveroso rimarcare l'importanza dell'azione che i comuni possono condurre nelle attività di prevenzione sui propri territori, attraverso l'istituzione ed il successivo aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco, la redazione dei piani di protezione civile per gli incendi di interfaccia e l'emissione di specifiche ordinanze per attività di prevenzione. Al riguardo le amministrazioni regionali, anche in raccordo con l'Arma dei carabinieri e con l'Associazione nazionale dei comuni italiani, per quanto di rispettiva competenza, vorranno prevedere azione di monitoraggio e di supporto tecnico alle amministrazioni comunali.
La capacità del sistema antincendio boschivo regionale dipende, tra l'altro, dalle attività di prevenzione strutturale che, per essere efficaci, necessitano di essere pianificate ed attuate con adeguato anticipo rispetto al periodo di massima pericolosità. Al riguardo, si invitano le SS.LL., ognuna per gli ambiti di rispettiva competenza, a voler disporre affinché le operazioni silvicolturali di gestione, di pulizia e di manutenzione del bosco, così come gli interventi di riduzione della massa combustibile, tra l'altro lungo le reti viarie e ferroviarie, siano attuate in tempi compatibili con la stagione antincendio boschivo, anche durante i momenti esercitativi dedicati a tale materia. In considerazione infine della rilevanza e del valore del patrimonio culturale nazionale, si auspica che vengano curate specifiche azioni di protezione dei siti di interesse archeologico e culturale, in particolare quelli a maggiore afflusso turistico.
Infine, per quanto riguarda la lotta attiva contro gli incendi boschivi, si rammenta l'importanza delle disposizioni di cui all'art. 3 della legge n. 353 del 2000 che prevede la revisione annuale del piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, strumento di riferimento per tutte le attività nel territorio regionale. Nello stesso piano, inoltre, potranno essere incluse le attività di monitoraggio e di presidio del territorio, da condurre, con operazioni coordinate tra le risorse locali regionali, anche di tipo volontario, e le componenti statuali presenti sul territorio.
Si ritiene, pertanto, necessario che, prima dell'avvio della campagna antincendio boschivo, in particolare quella estiva, siano previste attività formative ed esercitative, anche congiunte, tra tutte le componenti del sistema regionale di risposta agli incendi boschivi e, laddove possibile, coinvolgendo anche i gestori di servizi pubblici così che, eventuali criticità possano emergere in tempi utili per una loro rapida risoluzione.
Tutte le attività fino ad ora esposte dovranno trovare finalizzazione nell'adeguamento delle capacità di risposta sia terrestre che aerea delle singole regioni, in tempo utile per garantire interventi efficaci, tarando il proprio sistema rispetto agli eventi attesi sul territorio ed alla consistenza dei beni ambientali da tutelare. A tal fine, si ricorda l'importanza delle flotte aeree regionali nel garantire interventi tempestivi e mirati così che l'impiego dei mezzi della flotta antincendio di Stato sia residuale e solo in concorso ai mezzi regionali. Solo la disponibilità di adeguate risorse regionali potrà garantire un efficace concorso della flotta antincendio di Stato, riducendo i casi di indisponibilità di assetti per impiego su altri fronti spesso dovuti alla presenza di elevate richieste di intervento provenienti da regioni non adeguatamente attrezzate, ovvero, in diversi casi, per l'assenza di mezzi aerei regionali.
In ultimo, preme ricordare l'importanza che a tutti gli operatori antincendio, siano essi personale impiegato a terra che operante in volo, siano garantite le migliori condizioni di sicurezza che dovranno essere assicurate non solo attraverso la formazione e l'ausilio di adeguati dispositivi di protezione individuale, così come stabilito dalla norma, ma anche attraverso lo scambio di informazioni fra i vari soggetti che operano sul territorio.
Si confida nella tempestiva e puntuale attuazione delle presenti raccomandazioni, con il concorso di tutte le diverse componenti istituzionali competenti nelle attività di antincendio boschivo, per garantire il coordinamento della risposta organizzativa ed operativa nella campagna antincendio boschivo del 2019. Il Dipartimento della protezione civile continuerà ad assicurare il concorso dei mezzi della flotta antincendio di Stato, su richiesta delle Sale operative unificate permanenti a supporto dei mezzi terrestri ed aerei, comunque messi in campo dalle strutture regionali, nonché a svolgere il monitoraggio e la vigilanza delle situazioni emergenziali, al fine di garantire, per quanto di competenza, ogni necessaria forma di collaborazione ed assistenza. Il Dipartimento della protezione civile curerà, infine, l'organizzazione di specifiche riunioni tecniche per fare il punto sull'attuazione delle presenti raccomandazioni.
Roma, 1° aprile 2019

Il Presidente del Consiglio dei ministri Conte