CONVENZIONE
TRA
INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via Bufalini n. 7, rappresentata dal dott. Giovanni Asaro, *** nella sua qualità di Direttore Regionale di INAIL Toscana
E
UNIVERSITÀ DI PISA - DIPARTIMENTO DI RICERCA TRANSLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA con sede legale in Lungarno Pacinotti n. 43 e sede amministrativa in via Savi n. 10 CAP 56126 Pisa, rappresentato dal prof. Gaetano Pierpaolo Privitera, *** nella sua qualità di Direttore del Dipartimento
PREMESSO CHE
- INAIL - Direzione Regionale per la Toscana e l'università di Pisa hanno stipulato in data 04.04.2016, in fase di rinnovo, un Protocollo d'Intesa finalizzato alla più ampia collaborazione per la realizzazione di molteplici iniziative tra le quali anche la predisposizione e attuazione di progetti di ricerca applicata, formazione universitaria e post universitaria di alta formazione nelle aree di comune interesse da realizzarsi anche in collaborazione con soggetti terzi rispetto alle parti finalizzate alla creazione di alte professionalità;
- Che le parti sopra richiamate sono fortemente impegnate nello sviluppo di una sinergica cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro;
- è interesse di tutte le parti potenziare ulteriormente le strategie di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori, assegnando particolare rilievo alla crescita professionale di coloro che lavoreranno su tali tematiche;
- è interesse comune mantenere e rafforzare la collaborazione al fine di rendere più efficiente la politica della prevenzione nell'ambito della formazione.
TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO E CONSIDERATO, LE PARTI
CONVENGONO DI
stipulare il seguente accordo finalizzato alla attivazione del progetto "Formazione qualificata e percorsi terapeutici multimediali in materia di patologie stress lavoro correlato" che ha come obiettivo l'applicazione sperimentale di nuovi percorsi terapeutici per il reinserimento del disabile psichico da causa lavorativa e la qualificazione specifica dei professionisti incaricati di valutazione in ambito di contenzioso giudiziale.
I termini dell'accordo sono di seguito indicati.
Art. 1
Le premesse al presente accordo costituiscono parte integrante dello stesso in uno con l'allegato.
Art. 2
Le Parti concordano di individuare congiuntamente gli ambiti di intervento, in riferimento ai quali si impegnano ad attuare, sulla base delle specifiche competenze, delle professionalità possedute e dell'esperienza, una forma qualificata di collaborazione per realizzare il progetto "Formazione qualificata e percorsi terapeutici multimediali in materia di patologie stress lavoro correlato" il cui contenuto forma parte integrante del presente atto ed è allegato sub A).
La realizzazione del progetto prevede attività di informazione, sperimentazione e formazione destinate ai lavoratori affetti da patologie stress lavoro correlato ed ai professionisti che esercitino incarichi di consulenti tecnico d'ufficio dei tribunali.
Art. 3
In particolare, per avviare concretamente un intervento congiunto, le Parti forniranno la propria collaborazione per l'idoneo svolgimento delle attività necessarie alla realizzazione del progetto così come evidenziate nel testo del medesimo e si impegnano anche a contribuire all'attività didattica autorizzando il proprio personale dipendente, individuato sulla base di competenze specifiche e altamente qualificate inerenti i temi del percorso, allo svolgimento di contributi didattici seminariali e pratici.
Ad ogni buon conto le parti ritengono indispensabili per il progetto,
• organizzazione e partecipazione alla rete regionale INAIL per il monitoraggio e lo studio delle patologie da costrittività organizzative
• assistenza e sviluppo di percorsi per il reinserimento del disabile psichico da causa lavorativa con tecnologia di realtà virtuale ....
• organizzazione di un corso di perfezionamento in tema di patologie da costrittività organizzative rivolto a professionisti che svolgono attività di consulente tecnico di parte e d'ufficio;
• organizzazione di un evento congressuale a valenza nazionale divulgativo delle attività svolte e realizzazione di pubblicazioni scientifiche.
Art. 4
L'INAIL- Direzione Regionale per la Toscana L'INAIL e Università di Pisa comparteciperanno per la realizzazione del progetto con un contributo al Dipartimento di Ricerca Translazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia. L'oggetto del contributo è strettamente connesso con l'attività istituzionale, è da ritenersi fuori campo applicazione IVA ai sensi degli artt. 1 e 4 del DPR n. 633/72 e s.m.i.
L'importo, per anno di riferimento, è dettagliato e articolato nel piano finanziario al quale si rimanda contenuto negli allegati B.1 e B.2 che formano parte integrante del presente atto. Tale importo è comprensivo delle spese di gestione per lo svolgimento dell'attività di cui al citato allegato e delle coperture assicurative e sarà corrisposto in due tranches.
L'importo relativo alla prima tranche (pari alle spese previste per il primo anno) di pagamento avverrà dopo la relazione di avvio dell'attività con individuazione del team e della selezione campione su cui applicare l'esperienza, la seconda a conclusione della prima parte dello studio con il report dei risultati ottenuti. La prima e seconda tranche per il secondo anno di riferimento saranno erogate secondo step, intermedio di verifica ed a conclusione del progetto.
Art. 5
Le Parti valutano insieme l'opportunità di procedere al deposito di eventuali brevetti concernenti i risultati o le invenzioni frutto del progetto collaborativo, fatti salvi i diritti di proprietà intellettuale e quelli derivanti dallo sfruttamento dell'invenzione, che sono disciplinati dalle leggi vigenti in materia.
In ogni caso la proprietà intellettuale relativa alle metodologie ed agli studi, frutto del progetto collaborativo, sarà riconosciuta a ciascuna Parte.
Le Parti si impegnano ad assicurare la riservatezza nei riguardi di terzi in relazione a dati, notizie ed informazioni eventualmente trasmesse dai docenti, nonché tra le Parti.
Art. 6
Le parti assumono tutti gli oneri relativi all'applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro già di proprietà anche nei confronti del personale esterno ospitato.
Art. 7
La collaborazione tra le Parti viene gestita per l'intera durata dell'accordo da un Comitato di coordinamento.
Il Comitato, i cui membri saranno individuati e nominati all'avvio del progetto con atto a parte, si avvarrà del supporto amministrativo e tecnico delle strutture dei soggetti firmatari e curerà tra l'altro l'attività di monitoraggio e verifica dei risultati delle attività previste dal presente accordo.
Per ogni ambito di intervento individuato il Comitato definirà piani operativi.
Le parti, sentito il Comitato di Coordinamento, potranno estendere il coinvolgimento, per la realizzazione del progetto, ad altri soggetti, pubblici e privati, con competenze nel campo della salute e sicurezza sul lavoro.
Art. 8
Le parti si danno atto dell'esigenza di tutelare e promuovere l'immagine dell'iniziativa comune e quella di ciascuna di esse.
In particolare il logo dei sottoscrittori saranno utilizzati nell'ambito delle attività comuni oggetto del presente accordo.
L'utilizzazione del logo delle Parti, straordinaria o estranea all'azione istituzionale corrispondente all'oggetto di cui all'art. 2 del presente accordo, richiederà il consenso della Parte interessata.
Art. 9
Per le finalità che si intendono perseguire con l'iniziativa di cui al presente accordo si prevede che il progetto abbia una durata di due anni previa verifica annuale ed intermedie semestrali, all'esito delle quali potranno essere riviste modalità operative, impegno e oneri in relazione al buon esito del progetto.
Art. 10
Qualora l'attività non sia svolta in modo soddisfacente per il raggiungimento degli obiettivi programmati di cui ai precedenti artt. 2 e 3 è previsto il recesso dal presente accordo erogando all'università di Pisa - Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia il compenso per l'attività svolta, da determinarsi con riguardo al risultato utile che ne sia derivato all'istituto stesso.
Art. 11
Foro competente in caso di controversie sarà quello di Firenze, rinunziando espressamente fin da ora le Parti alla competenza di qualsiasi altra sede.
Il presente accordo decorre dalla data della sua stipula.
Letto, confermato e sottoscritto digitalmente, ai sensi dell'art. 15, comma 2 bis (così come modificato dall'art. 6, comma 2, Legge n. 221/2012) della L. n. 241/1990 e ss. mm. ii.
Per l'INAIL |
Per l'università |
ALLEGATO A
Collaborazione all'interno della Convenzione fra Inail Regione Toscana e Università di Pisa per la realizzazione di una rete regionale INAIL per lo studio delle patologie da costrittività organizzative, per il reinserimento lavorativo e per la consulenza di lavoratori con disabilità psichica da parte del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia
Premesso che
In questi ultimi anni la patologia professionale ha subito un'evoluzione che ha obbligato il medico a confrontarsi con la gestione di malattie che richiedono sia l'approccio multidisciplinare, sia la valutazione di una causalità multifattoriale. Infatti, ai rischi tradizionali, pressoché esclusivi dell'ambiente di lavoro, si sono progressivamente accompagnati, se non sostituiti, rischi comuni anche all'ambiente di vita. Ciò ha determinato un aumento delle patologie che non sono facilmente inquadrabili nella tradizionale nozione di malattia professionale, dato che la componente lavorativa risulta fattore concorrente, ma non esclusivo.
I rischi che più recentemente hanno suscitato l'interesse degli organismi deputati al controllo della salute nei luoghi di lavoro, sono quelli riconducibili a fattori psicosociali ed organizzativi.
Le patologie stress lavoro correlate, sull'onda delle esperienze scandinave e tedesche, si sono perciò affacciate prepotentemente alla ribalta, ottenendo attenzione crescente sia nella società, sia nell'ambiente sanitario.
In Europa il 25 % dei lavoratori sostiene di soffrire di stress legato all'attività lavorativa per tutto o per la maggior parte dell'orario di lavoro ed una percentuale simile riferisce che l'attività lavorativa rappresenta un rischio per la propria salute (EU-OSHA 2014)
L'importanza del fenomeno è tale che in Europa ed anche in Italia, la legislazione in tema di lavoro ha iniziato ad affrontare la problematica, basta ricordare la risoluzione del Parlamento Europeo del 2001, la Direttiva emanata nel 2004 dal dipartimento della Funzione Pubblica e della Presidenza del Consiglio, i richiami all'art. 28 del D.Lgs 81/2008, che richiede la valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori comprendendo anche quelli dello stress lavoro correlato.
La risposta in termini previdenziali a livello europeo presenta situazioni disomogenee, che vanno dall'offrire soluzioni differenti per i vari quadri psicopatologici di origine lavorativa.
In questo contesto anche l'Inail ha dovuto affrontare il problema, assumendo chiare posizioni sulla tipologia di rischio tutelato, rappresentato dalla costrittività organizzativa e dal mobbing strategico (Delibera del C.d.A n° 473/2001 e circolare n° 71/03).
Si ricorda infine che il Decreto 27/009/2014, contenente il nuovo elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia ex-art. 139 del T.U., include le malattie psichiche e psicosomatiche da disfunzione dell'organizzazione del lavoro nel gruppo 7 della lista II (Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità).
In Italia negli ultimi dieci anni l'INAIL ha riportato una media di denunce per malattie psichiche e psicosomatiche variabile da 500 a 600 casi all'anno.
Il Centro per il Disadattamento Lavorativo dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana rappresenta per la regione Toscana un punto di osservazione privilegiato delle patologie da costrittività organizzative. Dal 2008 al 2018 sono stati esaminati 1039 casi di pazienti provenienti da questa regione che richiedevano una valutazione per psicopatologia da disfunzioni dell'organizzazione del lavoro.
Rilevato che
l'esperienza acquisita nella trattazione di quest'emergente patologia non appare ancora consolidata,
Si stabilisce
1. Di stipulare una Collaborazione fra il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia e l'Inail Regionale nell'ambito della Convenzione fra Università di Pisa e la Direzione Regionale Inail al fine di realizzare e sviluppare le seguenti aree di formazione e assistenza, e più oltre descritte:
Rete Regionale Inail per il Monitoraggio e lo Studio delle Patologie da Costrittività Organizzative
• Il Prof. Alfonso Cristaudo e il Dr Rodolfo Buselli e altri specialisti esperti, Prof. Rudy Foddis e Dott.ssa Poupak Fallahi, forniscono le loro prestazioni specialistiche e la loro attività di consulenza in maniera concordata con tutte le altre strutture coinvolte nel progetto.
2. Di istituire un Gruppo di lavoro Regionale presso la Direzione Regionale Inail, composto dal Sovrintendente Medico Regionale con la funzione di coordinatore del progetto, da due Dirigenti Medici dello stesso Istituto assicuratore e da due Medici del Lavoro del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell'università di Pisa e un Dirigente Medico in rappresentanza della Rete Regionale per lo stress lavoro correlato della Regione Toscana che saranno nominati con atto a latere all'avvio del progetto e che dovrà:
■ occuparsi degli aspetti formativi e informativi nell'ambito delle proprie ed altrui conoscenze,
■ predisporre una corretta analisi organizzativa (metodologia istruttoria) di riferimento, in stretto rapporto con le esperienze dei principali centri d'ascolto regionali,
■ analizzare i dati dopo un adeguato periodo d'osservazione e di monitoraggio (minimo un anno),
■ predisporre misure per arginare il fenomeno rendendo pubbliche le osservazioni e le conclusioni attraverso un documento da presentare a tutte le parti interessate,
■ promuovere iniziative d'informazione e d'assistenza, quindi di prevenzione, rivolte a tutte le figure coinvolte (datori di lavoro, dirigenti, consulenti, medici, assistenti sociali, patronati).
Le attività istituzionali di medicina del lavoro rivolte ai pazienti inviati dall'Inail saranno gestite in accordo con l'UO Medicina Preventiva del Lavoro, Ambulatorio per il Disadattamento Lavorativo dell'AOUP, sulla base delle tariffe del nomenclatore tariffario della Regione Toscana.
Reinserimento del disabile psichico da accertata o possibile causa lavorativa, attraverso l'assistenza e lo sviluppo di percorsi di Terapia Cognitivo- Comportamentale (CBT) con tecnologia di Realtà virtuale
3. L'intervento personalizzato su ogni lavoratore con disabilità psichica ha l'obiettivo di ridurre i livelli di stress lavoro-correlato, trattare eventuali patologie psichiatriche, elaborare strategie individualizzate per il reinserimento lavorativo.(esiste una letteratura specifica che tratta la psicoterapia CBT, RIVA G. 2005, e il supporto all'impiego, Smith MJ et al. 2019, in ambiente di realtà virtuale)
Le tecniche cognitivo-comportamentali sono ampiamente utilizzate per la gestione dello stress occupazionale e il trattamento delle sindromi ansiose e depressive da disadattamento lavorativo. L'obiettivo della presente azione è di implementare i protocolli di riabilitazione oggi disponibili, con i vantaggi offerti dalla tecnologia avanzata di esposizione in ambiente di realtà virtuale. Attraverso l'utilizzo di specifici scenari virtuali è possibile potenziare le tecniche cognitivo-comportamentali rendendole più sicure e meno costose rispetto all'esposizione in vivo: ciò permetterebbe al paziente di interagire con la situazione stressogena in un ambiente sicuro e al terapeuta di condividere l'esperienza, monitorandone lo svolgimento, graduandone l'intensità e in ultimo elaborando un modello valido e adattativo di comportamento per il paziente.
La creazione di scenari virtuali ad hoc e la valutazione in tempo reale di parametri psicofisiologici stress-sensibili (come ad es. la frequenza cardiaca, la pressione, la variabilità RR) consentirà di misurare per ogni singolo caso i livelli di stress reattivo a diverse situazioni lavorative ricavando informazioni sull'idoneità allo svolgimento di precise mansioni e strategie per il reinserimento lavorativo di quei lavoratori con patologie psichiatriche da stress lavoro-correlato. (Il reclutamento dei pazienti avverrà secondo le modalità contenute nel progetto sottoposto ad approvazione del Comitato Etico dell'università di Pisa in accordo con la Dichiarazione di Helsinki (1996) e la partecipazione sarà formalizzata con la raccolta del consenso scritto informato: Si stima che saranno interessati al protocollo diagnostico circa 150-200 pazienti e circa il 10% di essi sarà sottoposto a un percorso CBT in realtà virtuale e un numero equivalente a CBT con metodica tradizionale).
Corso di Perfezionamento per Consulenti Tecnici d'Ufficio e di Parte in tema di patologie da costrittività organizzative
4. Le consulenze tecniche in materia di malattie professionali da costrittività organizzative rappresentano un settore di attività particolarmente delicato e complesso nell'ambito più ampio della consulenza medico-legale.
Il corso di perfezionamento proposto e progettato dalla Medicina del Lavoro dell'università di Pisa in collaborazione con professionisti INAIL (l'informazione sull'iniziativa sarà diffusa e prevederà il coinvolgimento di magistrati per riportare la loro posizione sul tema anche in qualità di docenti)sarà articolato in diverse aree dove specialisti di diversa estrazione medica e giuristi affronteranno i temi d'interesse per la consulenza tecnica sulle Malattie Professionali da costrittività organizzative in ambito civile, assicurativo e penale, con l'obiettivo di proporre un approccio valutativo multidisciplinare, qualificando un gruppo di consulenti con speciale interesse professionale e culturale per la materia e si svolgerà presso l'Università di Pisa con durata di 1 anno.
Area Giuridica: interventi di magistrati civili e penali e di esperti INAIL
Area Assicurativa: interventi di esperti INAIL
Area Sicurezza del Lavoro: interventi di specialisti dei Servizi di Prevenzione e Protezione della Regione Toscana e di esperti INAIL
Area Valutativa: interventi degli specialisti del Centro per il Disadattamento Lavorativo
Sintesi Medico Legale: intervento conclusivo in cui vengono ricomposti, ai fini della stesura della consulenza, gli elementi trattati nelle aree specifiche secondo i metodi propri della medicina legale.
Aspetti organizzativi del Progetto Regionale oggetto della presente Collaborazione
Il progetto avrà la durata di due anni, con avvio dal momento in cui sarà operativo il presente progetto di collaborazione con verifiche intermedie a 6 mesi.
Gli incontri del Gruppo di Lavoro Regionale, di cui sopra, si terranno con cadenza orientativamente trimestrale ed avranno la funzione formativa, di socializzazione delle informazioni e di delineare una metodologia condivisa di esame e di trattazione dei casi.
Il Gruppo di Lavoro Regionale, a valle dell'iter diagnostico, prendendo spunto dai casi esaminati i risultati degli accertamenti, la diagnosi clinica di malattia, la documentazione sanitaria ed amministrativa acquisita, lavorerà per la definizione di una criteriologia valutativa
globale, condivisa, ferma restando la titolarità istituzionale dell'INAIL normativamente prevista sotto il profilo della diagnostica medico-legale di propria pertinenza (sussistenza del nesso causale, accertamento delle conseguenti menomazioni permanenti all'integrità pisco-fisica)
Il Gruppo di Lavoro Regionale è integrabile, di volta in volta, con le figure professionali (ispettore, avvocato, psicologo, etc.) che risultino utili al migliore inquadramento dei temi affrontati.
Dopo un congruo periodo d'attività il Gruppo di Lavoro Regionale procederà all'analisi dei dati emersi dalle attività di studio e di monitoraggio; le osservazioni e le conclusioni saranno rese pubbliche a tutte le parti coinvolte, al fine di offrire opportuni suggerimenti per una corretta organizzazione aziendale ed un proficuo utilizzo delle risorse umane.
Al termine di un primo periodo prototipale, acquisita la necessaria esperienza procedurale e valutativa, si potrà valutare l'opportunità di realizzare un processo di ricerca attiva integrata sul territorio, in analogia a quanto sta già avvenendo per altre patologie che assumono un ruolo sempre più rilevante ed emergente nel vasto capitolo delle MP multifattoriali.
L'esperienza condotta con il percorso riabilitativo del disabile psichico di origine lavorativa, in linea con i progetti integrativi di ergonomia adattativa e partecipativa nella Circolare 51, può fornire le basi per una risposta assistenziale da parte dell'INAIL al lavoratore in cui il quadro psicopatologico sia il risultato dell'esposizione a disfunzioni dell'organizzazione del lavoro ma anche di un trauma psichico di natura infortunistica.
Allegato B. 1
per il progetto di reinserimento del disabile psichico con patologia di origine lavorativa attraverso l'assistenza e lo sviluppo di percorsi di Terapia Comportamentale in Realtà virtuale- Per il Corso di Perfezionamento rivolto a Laureati in Medicina e Chirurgia, specialisti e consulenti tecnici d'ufficio e di parte in tema di patologie da costrittività organizzative ( n. 10 )
Allegato B. 2
per il progetto di reinserimento del disabile psichico con patologia di origine lavorativa attraverso l'assistenza e lo sviluppo di percorsi di Terapia Comportamentale in Realtà virtuale
Fonte: inail.it