MINISTERO DELL’INTERNO
DIREZIONE GENERALE DELLA PROTEZIONE CIVILE E DEI SERVIZI ANTINCENDI
SERVIZIO TECNICO CENTRALE
Ispettorato insediamenti civili, commerciali, artigianali ed industriali

 

Lettera Circolare
Prot. n° P724/4105 sott. 92/A

Roma, 04 giugno 2001


OGGETTO: Linee guida per la concessione di deroghe alle disposizioni del D.M. 24 novembre 1984, in caso di alimentazione di utenze tramite carro bombolaio non alloggiato in apposito box.


Come noto, con lettera circolare prot. P643/4105 sott. 92/A del 1 maggio 1999 questa direzione generale ha fornito chiarimenti in merito all’alimentazione con carri – bombolai di utenze sia civili che industriali nei casi in cui, pur essendo stati predisposti gli impianti per l’alimentazione con gas naturale (metano), tuttavia dette utenze non risultano ancora allacciate alla rete di trasporto e distribuzione (metanodotto) sia per ritardi nell’ultimazione che per difficoltà esistenti nella realizzazione.
Poiché l’attuale formulazione del D.M. 24/11/1984 prevede che lo stazionamento del carro-bombolaio (ad eccezione dei rifornimenti di emergenza) avvenga in apposito box in calcestruzzo armato sono state rappresentate dalle associazioni di categoria difficoltà nella realizzazione dei predetti box per l’esistenza di vincoli ambientali, paesaggistici o urbanistici.
Ciò premesso, e tenendo conto dell’incidenza presumibilmente limitata dei casi concreti, si ritiene che la problematica sopra esposta debba essere affrontata ricorrendo all’istituto della deroga (art. 6 del DPR RL 3198) prevedendo, in alternativa ai box, idonee misure impiantistiche che possano garantire un equivalente livello di sicurezza.
Pertanto al fine di fornire ai Comitati Tecnici Regionali di Prevenzione Incendi un ausilio, ai fini della formulazione del parere tecnico, sono state elaborate in seno al Comitato Centrale Tecnico Scientifico per la Prevenzione Incendi, le linee guida riportate in allegato, che comunque costituiscono un riferimento non cogente.
Si ribadisce infine che il ricorso all’autorizzazione in deroga dovrà limitarsi ad installazioni temporanee in attesa della fornitura diretta tramite metanodotto ed comprova di ciò dovrà essere acquisita apposita documentazione.
Allegato alla lettera – circolare prot. n. P724/4105 del 04/06/2001
Linee guida per la concessione di deroghe alle disposizioni del D.M. 24/11/1984, in caso di alimentazione di utenze tramite carro-bombolaio non alloggiato in apposito box.

Caso a) – Alimentazione diretta e continuativa della rete utente
Il carro-bombolaio durante l’alimentazione della rete utente deve sostare in un’area predeterminata, delimitata da recinzione alta 2,50 m costituita da rete alta almeno 2,00 m posta su cordolatura di altezza non inferiore a 0,50 m.
Quanto sopra non è richiesto qualora l’area dell’utente risulti già recintata con le caratteristiche sopra indicate: in tal caso l’area di sosta deve essere ben identificata, munita di idonea segnaletica conforme al D.Lgs. 493/96 e delimitata da transenne e/o funi colorate.
Il pavimento della zona di sosta, ed una fascia larga 2,00 m oltre la proiezione verticale del carro-bombolaio, deve essere in battuto di cemento o ghiaiato inerte compattato, mentre la restante area, ricompresa ,all’interno del perimetro della zona di sosta deve essere diserbata.
Il carro-bombolaio, all’interno dell’area adibita alla sosta, dovrà essere monitorato tramite sistema di rilevamento di fughe di gas e incendio, collegati a dispositivi di segnalazione ottica ed acustica (sirena e lampeggiatore) realizzata a regola d’arte.
Lo stazionamento del carro bombolaio durante l’alimentazione della rete utente deve rispettare le distanze di sicurezza previste nella parte seconda, sezione 3a, punto 3.8, del D.M. 24/11/1984 per i depositi di 3a categoria con sicurezza di 2° grado.
L’alimentazione della rete utente deve avvenire tramite impianto di riduzione di 1° salto, conforme alla parte prima, sezione 4a, punto 4.1 del D.M. 24/11/1984, aggiungendo, nella parte di tubazione collegata al carro-bombolaio (alta pressione), due valvole di sicurezza tarate ad una pressione pari al 110% della pressione di esercizio del carro-bombolaio, con scarichi opportunamente convogliati nel rispetto delle distanze di sicurezza interne dal carro-bombolaio e dagli altri elementi pericolosi dell’impianto e ad altezza non inferiore 3 m dal piano di campagna.
La piazzola di sosta del carro-bombolaio deve essere protetta con un impianto automatico di raffreddamento attivabile anche tramite comando manuale, ed almeno un idrante UNI 45. Detti impianti devono essere in grado di garantire, per almeno 30 minuti le prestazioni idrauliche, in termini di portata e di pressione residua previste nella parte seconda, sezione 2a punto 2.14, del D.M. 24/11/1984.

Caso B) – Scarico presso gli utenti in stoccaggio interrato e/o fuori terra
In tale configurazione il carro-bombolaio viene utilizzato per il riempimento di stoccaggi interrati e/o fuori terra senza alimentare direttamente la rete. Pertanto lo stazionamento del carro-bombolaio presso gli utenti deve essere limitato al tempo strettamente necessario ad eseguire le operazioni di travaso del gas naturale che devono svolgersi sotto il controllo permanente del personale addetto.

1 – Scarico in stoccaggio interrato
Il carro-bombolaio deve essere posizionato in un’area predeterminata nei pressi dello stoccaggio interrato protetta con un idrante UNI 45 in grado di garantire, per almeno 30 minuti le prestazioni idrauliche, in termini di portata e di pressione residua, previste nella parte seconda, sezione 2a punto 2.14, del D.M. 24/11/1984. Il riempimento deve essere effettuato attraverso idoneo impianto di decompressione. Attorno al carro-bombolaio deve essere lasciata un’area libera di 5 m delimitata da birilli colorati.
Lo stazionamento del carro-bombolaio durante le operazioni di travaso nello stoccaggio deve rispettare le distanze di sicurezza previste nella parte seconda sezione 3a punto 3.8 del D.M. 24/11/84 per i depositi di 3a categoria con sicurezza di 2° grado.

2 – Scarico in stoccaggio fuori terra
Oltre alle prescrizioni del precedente punto l, si dovrà interporre uno schermo di protezione, ove non già esistente, in pannellatura prefabbricata in calcestruzzo o in mattoni a due teste o terrapieno tale da defilare il carro-bombolaio e lo stoccaggio, oppure, in alternativa, potrà essere realizzato un impianto automatico di raffreddamento conforme a quanto specificato per il caso A).

C) disposizioni comuni
Nei casi sopradescritti devono essere rispettate anche le seguenti condizioni:
- l’impianto elettrico deve essere realizzato in conformità alla legge 1 marzo 1968, n° 186;
- tutte le apparecchiature, le tubazioni e le strutture metalliche dei carro-bombolaio devono essere collegate ad un impianto di terra, mediante presa interbloccata.