Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome


Decreto Legislativo 81/2008
Titolo VIII, Capo IV e s.m.i.
Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici
Indicazioni operative


in collaborazione con:
INAIL – Istituto Nazionale Istituto Superiore di Sanità per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ISS - Istituto Superiore di Sanità

Revisione 01: approvata dal gruppo di lavoro Agenti Fisici il 18/03/2019
approvata dall'Area Prevenzione e Sanità Pubblica della Commissione Salute il 20/06/2019

 

INDICE
 

SEZIONE A EFFETTI SULLA SALUTE E SORVEGLIANZA SANITARIA
Coordinatore Alessandro Polichetti
A.1 Quali sono gli effetti sulla salute e sulla sicurezza che si vogliono prevenire?
A.2 Quali sono i soggetti particolarmente sensibili al rischio/esposti a rischi particolari?
A.3 Cosa si intende per eventuali effetti a lungo termine dei CEM e perché questi sono esclusi dall’ambito di applicazione del D.lgs 81/08 e s.m.i.?
A.4 E’ possibile verificare la sussistenza di controindicazioni specifiche all’esposizione da parte del RSPP/Datore di Lavoro senza ricorrere al Medico Competente?
A.5 Quali misure di tutela specifiche possono essere applicate per la donna in gravidanza esposta per motivi professionali e per altri soggetti particolarmente sensibili, esclusi i portatori di Dispositivi Medici?
A.6 Come si valuta il rischio per portatori di di protesi, altri dispositivi medici impiantati passivi, inclusi metallici es. schegge, piercing etc.?
A.7 Come si valuta il rischio per portatori di pacemaker ed altri dispositivi medici impiantati attivi (DMIA)?
A.8 Come si valuta il rischio per lavoratori con dispositivi medici portati sul corpo
A.9 In quali casi attivare la sorveglianza sanitaria?
SEZIONE B METODICHE E STRUMENTAZIONE PER LA MISURA DEI CEM
Coordinatrice Rosaria Falsaperla
B.1 Quali requisiti deve avere la strumentazione di misura?
B.2 Con quale periodicità deve essere tarata la strumentazione di misura?
B.3 Come si tiene conto della variabilità spaziale dell’intensità del campo? In quante e quali posizioni va verificato il rispetto dei valori di azione?
B.4 Come si tiene conto della variabilità temporale dell’intensità di campo? Quale deve essere la durata delle misure ai fini del confronto con i valori di azione?
B.5 Quali indicazioni si possono dare per le esposizioni in presenza di segnali complessi?
B.6 Che cosa sono gli indici di esposizione e perché sono forniti spesso come valori percentuali?
B.7 Quando e come valutare le correnti di contatto?
B.8 Si possono utilizzare i misuratori personali?
B.9 Come si stima l’incertezza di misura?
B.10 Come tenere conto dell’incertezza di misura nel confronto con i differenti valori limite?
SEZIONE C VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Coordinatrice Sandra Bernardelli
C.1 Quali fonti sono utilizzabili per la valutazione del rischio?
C.2 Quali sono le condizioni nelle quali la valutazione del rischio può concludersi con la “giustificazione” secondo cui la natura e l’entità dei rischi non rendono necessaria una valutazione più dettagliata?
C.3 È disponibile un elenco di situazioni lavorative per le quali è necessario procedere sempre ad una valutazione dettagliata (situazioni non “giustificabili”)?
C.4 Quali sono le esposizioni di carattere professionale?
C.5.1 Come comportarsi nel caso di esposizioni non professionali a sorgenti gestite dal datore di lavoro?
C.5.2 Come comportarsi nel caso di esposizioni non professionali a sorgenti non gestite dal datore di lavoro?
C.6 È sempre necessario effettuare misurazioni specifiche di esposizione ai fini della valutazione del rischio CEM?
C.7 Le attrezzature per le quali esiste una certificazione di compatibilità elettromagnetica possono essere “giustificate”?
C.8 Quali metodi numerici utilizzare per l’eventuale confronto con i VLE?
C.9 Con quali valori confrontarsi per gli effetti diretti e indiretti del campo magnetico statico?
C.10 Come confrontarsi con la valutazione rischio incendi / esplosioni dovuti a scintille prodotte da campi indotti, correnti di contatto o scariche elettriche?
C.11 In quali situazioni il rischio di campo elettrico statico può essere rilevante? Come confrontarsi con i pertinenti VA?
SEZIONE D GESTIONE DEL RISCHIO
Coordinatrice Silvia Goldoni
D.1 Cosa si intende per “personale qualificato” e quali requisiti deve avere ai fini della valutazione del rischio CEM ?
D.2 Come deve essere strutturata e che cosa deve riportare la Relazione Tecnica di supporto al documento di valutazione del rischio CEM?
D.3.1 In quali casi è necessario effettuare specifica informazione / formazione ?
D.3.2 Quali sono i contenuti della informazione / formazione?
D.4 Quali misure di tutela è necessario attuare se si rispettano i valori di azione?
D.5 Come comportarsi all’esito della valutazione ?
D.6 Come e quando effettuare la zonizzazione con l’uso della segnaletica?
D.7 Esistono Dispositivi di Protezione Individuale per i CEM?
SEZIONE E VIGILANZA
Coordinatore Oscar Argentero
E.1 In quali casi sussiste l’obbligo di comunicare all’organo di vigilanza territorialmente competente il superamento del VA inferiori o dei VLE relativi agli effetti sensoriali?
E.2 Quali dati e informazioni utili ai fini della valutazione dei rischi derivanti da esposizione a CEM i fabbricanti sono obbligati a fornire?
E.3 Come deve essere gestito il rischio derivante da “campi elettromagnetici” nell’ambito della valutazione dei rischi all’interno dei cantieri (POS e PSC) e dei rischi interferenti (DUVRI)?
E.4 Quali informazioni deve chiedere il datore di lavoro in fase di acquisto di nuovi macchinari – attrezzature che emettono CEM?