Regione Basilicata
Deliberazione 23 luglio 2019, n. 486
Approvazione del documento avente ad oggetto "RADON: Linee Guida regionali per risanamento e prevenzione".
B.U.R. 1° agosto 2019, n. 26
 

VISTA la LR n. 12/1996 c successive modifiche ed integrazioni concernente la riforma dell’organizzazione amministrativa regionale;
VISTO il D.Lgs. 165/2001 recante norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la DGR n. 11/1998 con cui sono stati individuati gli atta rientranti in via generale nelle competenze della Giunta Regionale;
VISTA la DGR n. 539 2008 di modifica alla DGR n. 637/2006 concernente la disciplina dell’iter procedurale delle proposte di deliberazione della Giunta Regionale e dei provvedimenti di impegno e liquidazione di spesa;
VISTA la DGR n. 1340/2017 recante la modifica della DGR n. 539/2008 concernente la disciplina dell'iter procedurale delle determinazioni e disposizioni dirigenziali della Giunta Regionale;
VISTA la DGR n. 227 del 19/02/2014, concernente la denominazione e la configurazione dei Dipartimenti regionali relativi alle Aree istituzionali “Presidenza della Giunta” e “Giunta Regionale”;
VISTA la DGR n. 231 del 19/02/2014 avente per oggetto “Conferimento dell’incarico di Dirigente Generale del Dipartimento Politiche della Persona”;
VISTE:
- la L.R. 13 marzo 2019 n. 2 (“Legge di Stabilità Regionale 2019”);
- la L.R. 13 marzo 2019 n. 3 (“Bilancio di Previsione finanziano per il triennio 2019 2021”);
- la L.R. 13 marzo 2019 n. 4 (“Ulteriori disposizioni urgenti in vari settori d’intervento della Regione Basilicata”);
- la DGR n. 169 del 15/03/2019 “Ripartizione in capitoli dei titoli, delle tipologie e delle categorie delle entrate e delle missioni, dei programmi, dei titoli e dei macroaggregati delle spese del Bilancio di Previsione finanziario per il triennio 2019 2021”);
VISTA la DGR n. 693 del 10/06/2014, con la quale l’esecutivo ha provveduto a ridefinire la configurazione dei dipartimenti regionali relativi alle Aree istituzionali “Presidenza della Giunta” e “Giunta Regionale”, a parziale modifica della DGR n. 227/2014;
VISTA la DGR n. 694 del 10/06/2014 (“Dimensionamento e articolazione delle strutture e delle posizioni dirigenziali delle Aree istituzionali della Presidenza della Giunta e della Giunta regionali. Individuazione delle strutture c delle posizioni dirigenziali individuali e declaratoria dei compiti loro assegnati”);
VISTA La DGR n. 695 del 10/06/2014 avente ad oggetto “Dirigenti Regionali a tempo indeterminato Conferimento incarichi di direzione delle strutture dirigenziali dei Dipartimenti Regionali dell’Area Istituzionale della Presidenza della Giunta e della Giunta”;
VISTA la DGR n. 689 del 22/05/2015 avente ad oggetto “Dimensionamento e articolazione delle strutture e delle posizioni dirigenziali delle Aree istituzionali della Presidenza della Giunta e della Giunta regionali. Modifiche alla DGR n. 694/2014”;
VISTA la DGR n. 691 del 26/05/2015 (“DGR n. 689/2015 di ridefimzione dell’assetto organizzativo dei Dipartimenti delle Aree istituzionali “Presidenza della Giunta” e “Giunta Regionale”. Affidamento incarichi dirigenziali”);
VISTA la DGR n. 771 del 09/06/2015 (“DGR n. 689/2015 c DGR n. 691/2015. Rettifica”);
VISTA la DGR n. 624 del 07/06/2016 da modifica della DGR n. 689/2015 relativa al dimensionamento ed articolazione delle strutture e delle posizioni dirigenziali delie Aree istituzionali della Presidenza della Giunta e della Giunta Regionale;
VISTA la DGR n. 674 del 30/06/2017, recante determinazioni sugli incarichi dirigenziali in scadenza al 30/06/2017;
VISTO il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 prorogato al 31/12/2019 con la DGR. n. 723/2018;
DATO ATTO:
- che la pianificazione regionale in materia di prevenzione contempla - tra l’altro - anche attività che possano incidere sul rapporto ambiente/salute;
- che tra le attività al punto precedente è prevista la definizione di linee guida per la protezione dall’esposizione a radon in edifici sia esistenti che di nuova costruzione) ricadenti in aree identificabili come aree a rischio, atteso che:
 il radon (gas radioattivo naturale, che si forma per decadimento del radio) è classificato dall’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tra 1 cancerogeni del gruppo 1 (quelli cioè per i quali vi e massima evidenza di cancerogenicità) ed è la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo di tabacco secondo quanto accertato dalla stessa OMS;
 il radon tende ad accumularsi negli ambienti chiusi e la presenza di esso negli edifici è dovuta principalmente alle sue esalazioni dal terreno, dipendenti per entità in primis dalla concentrazione di radio nel sottosuolo, ma anche dalla porosità e dal grado di fratturazione del sottosuolo, tanto che il deflusso di radon trova maggiori resistenze in presenza di terreni compatti quali limi e argille;
 le indicazioni nazionali raccomandano che gli strumenti urbanistici (piani regolatori, regolamenti edilizi, etc.) degli enti preposti alla pianificazione/controllo del territorio dispongano la prescrizione di semplici ed economici accorgimenti costruttivi finalizzati a ridurre l’ingresso del radon e l’impianto ex post di sistemi di rimozione del radon, prevedendo analoghe misure per gli edifici soggetti a lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria che coinvolgano in modo significativo le parti a diretto contatto con il terreno;
- che per la definizione delle linee guida in questione - ritenute necessarie per quanto su esposto il Dipartimento Politiche della Persona si è avvalso della collaborazione della Fondazione Ambiente Ricerca Basilicata (FARBAS), che ha tra le proprie finalità quella di sostenere e promuovere attività coincidenti con priorità strategiche di tutela individuate dalla programmazione regionale;
- che la suddetta Fondazione, in collaborazione con l’ARPAB - Centro Regionale di Radioattività (CRR), ha predisposto nel corso del 2018, e successivamente presentato al Dipartimento Politiche della Persona, il documento avente ad oggetto: “RADON: Linee Guida regionali per risanamento e prevenzione”, che allegato alla presente deliberazione ne costituisce parte integrante e sostanziale;
che tale documento consta:
1) di una prima parte introduttiva, riportante l’inquadramento normativo, le metodiche di misura del radon nonché l’indagine conoscitiva dei livelli di concentrazione di radon indoor in edifici scolastici ed in alcuni luoghi di lavoro di diverso tipo effettuata dall’ARPAB - CRR, corredata quest’ultima di una prima mappa indicativa dei “rischio radon relativo” per i comuni;
2) di una seconda parte riguardante i meccanismi d’ingresso del radon negli edifici, con particolare riferimento: ai materiali da costruzione, che possono rappresentare una sorgente significativa di radon indoor, alle caratteristiche di edifici/siti a rischio radon ed alle valutazioni preliminari dei siri;
3) di una terza ed ultima parte inerente alle tecniche di prevenzione e mitigazione del rischio di cui trattasi, sia in caso di nuova edificazione (tecniche di prevenzione ex ante) che in caso di edilizia esistente (tecniche di prevenzione ex post - risanamento), corredata di n. 14 schede esplicative;
- che le linee guida in questione intendono rappresentare uno strumento operativo per le amministrazioni pubbliche, per i progettisti, per i costruttori di edifici e per tutti i soggetti interessati, fornendo indicazioni c suggerimenti utili a ridurre l’esposizione al radon;
RITENUTO pertanto di approvare l’allegato documento;
RITENUTO opportuno che il Dipartimento Politiche della Persona Ufficio Prevenzione Primaria, di concerto con la FARBAS e con l’ARPAB - CRR, presenti il documento che si approva con la presente deliberazione ai soggetti interessati (amministrazioni pubbliche, ordini professionali etc.) e proceda alla sua divulgazione;
SU proposta dell’Assessore alle Politiche della Persona;
AD unanimità di voti;
 

DELIBERA

per quanto su esposto, che qui s’intende integralmente assunto:
di approvare il documento dal titolo “RADON: Linee Guida regionali per risanamento e prevenzione", che allegato alla presente deliberazione ne costituisce parte integrante e sostanziale;
di stabilire che il Dipartimento Politiche della Persona Ufficio Prevenzione Primaria, di concerto con la FARBAS e con l’ARPAB - CRR, presenti il documento che si approva con la presente deliberazione ai soggetti interessati (amministrazioni pubbliche, ordini professionali etc.) e proceda alla sua divulgazione.

Allegato