San Gimignano, 20 marzo 2018

Protocollo d'intesa per la promozione della salute, sicurezza ed ergonomia nelle lavorazioni agricole in appalto nelle aziende agricole associate al Consorzio della Denominazione di San Gimignano
 

Protocollo d'intesa diretto a programmare, ferme restando le specifiche competenze di ogni soggetto, interventi di prevenzione congiunti e finalizzati a garantire la tutela e la promozione della salute, ergonomia, sicurezza e igiene del lavoro, nonché finalizzato a garantire la corretta e trasparente gestione dei rapporti di lavoro, nelle lavorazioni agricole in appalto

TRA

Il Consorzio della Denominazione di San Gimignano, il Comune di San Gimignano, il POLO per la Promozione della Salute, Sicurezza ed Ergonomia nelle PMMI della Provincia di Siena, l'Azienda USL Toscana Sud Est, la Direzione Territoriale INAIL di Arezzo-Siena, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni dei Datori di Lavoro.
 

PREMESSO

- che il presente protocollo si ispira al testo già validato nel 2012 dalla Commissione Consultiva Permanente Nazionale per la Buona Prassi “La Buona Pratica di Casole d'Elsa” (http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/salute-e-sicurezza/focus-on/Buone-prassi/Documents/Buone-prassi-22022013-CasoleElsa.pdf);
- che si dovrà privilegiare ogni azione tesa a garantire il massimo rispetto dei diritti e della partecipazione dei lavoratori;
- che si intende promuovere un modello che possa garantire il rispetto delle normative e della sostenibilità economica.
- che l'obiettivo primario delle parti firmatarie del presente protocollo è garantire il miglior livello di sicurezza ed igiene del lavoro per i lavoratori con particolare attenzione anche alle differenze di genere, età e nazionalità;
- che per raggiungere i migliori risultati in termini di promozione della salute e della sicurezza sul lavoro è fondamentale sia fornire un'adeguata formazione ai soggetti impiegati nel lavoro che effettuare un puntuale monitoraggio dell'applicazione del presente protocollo;
- che è fondamentale che ogni lavoratore sia adeguatamente addestrato e formato prima di essere addetto allo svolgimento dei compiti lavorativi; pertanto la formazione e l'addestramento dovranno riguardare la specifica attività lavorativa, gli aspetti di tutela della salute e la conoscenza delle norme di sicurezza;
- che, per quanto sopra, si ritiene indispensabile la collaborazione e l'assistenza dell'Azienda USL Toscana Sud Est, del POLO per la Promozione della Salute, Sicurezza ed Ergonomia nelle PMMI della Provincia di Siena e dell'INAIL di Siena;
- che rappresenta reciproco interesse, nonché identico obiettivo la promozione di qualsiasi iniziativa tesa a combattere il lavoro irregolare;
 

PRESO ATTO

della fondamentale importanza di favorire la corretta applicazione delle norme vigenti in materia di promozione della salute dei lavoratori negli appalti, allo scopo di garantire la regolarità delle applicazioni contrattuali e della normativa sulla prevenzione degli infortuni, stante il rapporto di stretta connessione che intercorre tra lavoro abusivo e irregolare, concorrenza sleale tra imprese e tutela delle condizioni di igiene e sicurezza dei lavoro in appalto,
che in data 26.5.2016 presso il Ministero dell'agricoltura è stato firmato il protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura e che analogo protocollo è stato firmato dalla regione Toscana in data 26.10.2016;
Vista la normativa di materia ed in particolare la Legge 29/10/2016 n° 199 "Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.
 

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

1) l'Azienda USL Toscana Sud Est, il POLO per la Promozione della Salute, Sicurezza ed Ergonomia nelle PMMI della Provincia di Siena, l'INAIL di Siena, fermi restando i propri compiti di vigilanza e di controllo sul rispetto delle norme di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro si impegnano a:
o fornire assistenza ed informazione alle aziende, ai lavoratori e a tutti i soggetti impegnati nelle lavorazioni, anche per gli aspetti relativi all'adozione di corretti stili di vita;
o elaborare i dati raccolti e quindi preparare una relazione conclusiva;
o fornire a tutti i soggetti firmatari un adeguato supporto a tutte le iniziative di informazione e formazione dei lavoratori sia in materia di formazione professionale che sugli aspetti di prevenzione infortuni ed igiene del lavoro.
2) l'Azienda USL Toscana Sud Est si impegna a rendere disponibile agli aderenti alla Denominazione di San Gimignano, presso la UF PISLL della Zona Val d'Elsa, un ambulatorio rivolto ai coltivatori diretti, ai soci di società semplice e i rispettivi collaboratori familiari, a cui potranno accedere direttamente tramite appuntamento;
3) i firmatari del presente protocollo si impegnano a diffondere e promuovere l'adozione del presente protocollo anche per il miglioramento della qualità delle produzioni e per il rispetto dei principi di tutela dei lavoratori e promozione del loro benessere; il Consorzio della Denominazione di San Gimignano si impegna inoltre a raccogliere in un apposito registro (vedi allegato 4), le informazioni sintetiche delle aziende che eseguono lavori in appalto e operanti nel territorio di competenza.
4) le parti firmatarie del protocollo si impegnano a garantire il monitoraggio delle informazioni raccolte e dei risultati raggiunti prevedendo incontri periodici, con cadenza almeno annuale e comunque su richiesta dei firmatari del protocollo.
Per quanto riguarda la gestione degli appalti in agricoltura i firmatari si impegnano a definire una procedura che costituirà parte integrante del presente protocollo in quanto valido strumento per la promozione della salute nei luoghi di lavoro che tenga conto anche delle situazioni di rischio, nelle lavorazioni all'aperto, svolte a temperature estreme.
Nell'ambito di tali attività è prevista anche una collaborazione con i referenti del progetto Horizon 2020 (HeatShiedl) che forniranno un sistema previsionale indirizzato ai lavoratori al fine di salvaguardare la loro salute dai rischi connessi al caldo. Alcune aziende aderenti al Consorzio Denominazione di San Gimignano collaboreranno ai casi studio previsti nell'ambito del progetto HeatShield per la valutazione dei rischi da caldo e finalizzati in particolare alla salvaguardia della salute dei lavoratori ed al contenimento delle perdita di produttività connesse a condizioni meteo-climatiche avverse.
5) In particolare le parti contraenti dei contratti di lavoro in appalto si impegnano al rispetto dei seguenti punti :
a) Tessera individuale di riconoscimento
L'impresa agricola Committente si impegna a verificare che ogni lavoratore dipendente delle aziende appaltatrici impegnate nelle lavorazioni agricole sia dotato di tessera individuale di riconoscimento (allegato 1).
b) Il committente si impegna a richiedere e acquisire dalla ditta appaltante l'elenco dei lavoratori assunti riportante altresì gli estremi relativi all'assunzione, alla sorveglianza sanitaria effettuata, alla formazione effettuata (vedi allegato 2).
c) ogni committente dovrà inviare, alla stipula del contratto di appalto, al Consorzio della Denominazione di San Gimignano le informazioni sintetiche indicate nel registro allegato (allegato 4).
d) Scambio di informazioni e redazione DUVRI ( ove necessario).
6) L'impresa agricola committente si impegna a seguire le sotto riportate indicazioni per la gestione dell'appalto:
a) nella scelta delle ditte esecutrici dei lavori dovranno essere presi in considerazione, oltre ai criteri d'idoneità tecnico-professionale previsti all'art. 26 del D.L.vo 81/08, anche l'organizzazione per la prevenzione delle stesse ditte richiedendo in visione la documentazione prevista dal D.L.vo 81/08 (allegato 3).
b) con tutte le imprese in appalto e lavoratori autonomi dovrà essere stipulato un contratto di appalto che, oltre a contenere gli impegni o gli obblighi dei contraenti, dovrà contenere una clausola di risoluzione del contratto sia in caso di impiego di manodopera non in regola con gli obblighi contributivi, che di non rispetto delle norme di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Resta inteso che ogni sub-appalto dovrà essere preventivamente autorizzato dal Committente e prima della stipula del contratto ad ogni impresa dovrà essere consegnata copia del DUVRI, se necessario;
c) il DUVRI dovrà essere redatto seguendo i criteri indicati dal D.L.vo 81/08 e che dovrà almeno contenere adeguate informazioni su:
-utilizzo nelle lavorazioni in appalto di macchine e attrezzature agricole a norma e rischio d'interferenza con i mezzi del committente;
-le sostanze chimiche sia direttamente utilizzate che già presenti sulle colture oggetto dell'appalto; -l'organizzazione del pronto soccorso e dell'emergenza;
-l'utilizzo dei servizi igienico-assistenziali; in particolare i committenti dovranno mettere a disposizione delle aziende appaltatrici adeguati locali da adibire all'assistenza e ai primi interventi di pronto soccorso, al servizio refettorio, servizi igienici, spogliatoi, docce e quant'altro necessario per il supporto dell'attività produttiva, ove presenti;
d) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza dell'azienda committente (RLS/RLST) ove presente dovrà visionare il DUVRI;
e) qualora il DUVRI non fosse necessario dovranno essere raccolte almeno le seguenti informazioni relative ad ogni impresa appaltatrice:
• nominativo delle ditte con l'organico impegnato nelle diverse fasi operative;
• schede contenenti le informazioni essenziali (vedi allegato 2) per ogni azienda impegnata nelle lavorazioni;
f) organizzazione del sistema di pronto soccorso, in cooperazione e coordinamento tra tutti i datori di lavoro e/o lavoratori autonomi presenti in azienda. In particolare, tra l'altro, dovrà essere previsto:
1) il raccordo con le strutture di emergenza-urgenza dell'Azienda USL, anche attraverso la definizione di punti di accesso dei mezzi di soccorso e/o di raccolta dei lavoratori infortunati;
2) la presenza di mezzi di comunicazione adeguati per attivare l'emergenza ;
3) la presenza costante durante il lavoro di almeno una persona formata nella gestione del primo soccorso e facilmente individuabile da tutti i lavoratori;
4) la presenza ed efficienza dei presidi necessari al primo soccorso;
5) l'informazione a tutti i lavoratori delle aziende appaltatrici delle procedure che riguardano il primo soccorso e dei nominativi degli addetti all'emergenza;
g) favorire l'introduzione di misure che facilitino l'adozione di corretti stili di vita oltre che verificare che in tutta l'azienda, comprese le mense e refettori aziendali, vengano rispettate le normative relative all'uso di alcolici, al divieto di fumo e all'impiego di sostanze stupefacenti;
h) i lavoratori della ditta committente dovranno essere comunque informati sulla presenza e sulle operazione svolte dalle ditte appaltatrici ed in caso di interferenza delle lavorazioni dovranno essere adeguatamente informati/formati sulle conseguenti misure di prevenzione da adottare.
7) Le aziende appaltatrici garantiscono il rispetto dei seguenti indirizzi:
a) che la redazione del documento di valutazione dei rischi sia conforme ai criteri indicati dal D.L.vo 81/08 e che tenga conto delle differenze di genere, età e nazionalità dei lavoratori impegnati nelle lavorazioni;
b) consegna di autocertificazione (allegato 3) di possesso del documento di valutazione dei rischi al Committente prima dell'inizio dei lavori;
c) riconoscimento ai lavoratori, indipendentemente dal loro numero, del diritto di eleggere con apposita assemblea sindacale un proprio rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, al quale si estendono i diritti già previsti dalla legge e dal CCNL;
d) tutti i lavoratori impegnati nei lavori in appalto dovranno essere in possesso del certificato di idoneità alla mansione specifica rilasciato dal medico competente dell'azienda di appartenenza. Ogni lavoratore neo assunto dovrà essere sottoposto sia a visita medica preventiva, prima di essere avviato al lavoro, sia ai successivi controlli sanitari con periodicità definita in base alla natura ed entità dei rischi professionali a cui è esposto; delle stesse garanzie e tutele, ai sensi dell'art. 21 del D.L.vo 81/08, potranno beneficiare anche i lavoratori autonomi e i componenti delle imprese familiari che lavorano in appalto. Per i lavoratori stagionali che lavorano presso l'azienda per non più di 50 giornate all'anno e i lavoratori occasionali che svolgono prestazioni di lavoro accessorio valgono le indicazioni contenute nel Decreto Interministeriale del 23 marzo 2013; questi lavoratori, se non esposti a rischi lavorativi specifici, potranno essere visitati dal Medico Competente della propria azienda o, su richiesta del datore di lavoro, dal Dipartimento di Prevenzione della USL. Il certificato di idoneità verrà consegnato sia al lavoratore che al datore di lavoro (vedi allegato 2). Il medico competente comunicherà per iscritto al datore di lavoro, al RSPP e al RLS i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria effettuata (art. 25, lettera i) del D.lgs. 81/08); inoltre dovrà trasmette ai servizi competenti per il territorio, le informazioni elaborate relative ai dati collettivi aggregati sanitari e di rischio del lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria (art. 40 D.lgs. 81/08). I firmatari del presente protocollo si impegnano a collaborare alla realizzazione di iniziative per garantire a tutti i lavoratori una corretta sorveglianza sanitaria correlata ai rischi presenti sul luogo di lavoro.
e) registrazione della consegna ai lavoratori dei DPI che questi dovranno usare, ove necessario, durante il lavoro (vedi allegato 2);
f) tutti i lavoratori, compresi i lavoratori autonomi, prima di essere impiegati nelle varie lavorazioni, dovranno essere adeguatamente formati sui rischi e sulle misure di sicurezza adatte al comparto dell'agricoltura ed in particolare alla specifica attività da svolgere. Le modalità di formazione dei lavoratori dovranno garantire una formazione tale da metterli in grado di svolgere bene i propri compiti e soprattutto di svolgerli in sicurezza con particolare riferimento anche alle diversità di nazionalità e di lingua. Questi obiettivi saranno perseguiti attraverso la predisposizione di un percorso formativo che preveda una preparazione di base, da effettuare prima dell'inizio dei lavori in azienda, ed eventuali successivi interventi di aggiornamento e di verifica delle conoscenze e abilità acquisite. Particolare attenzione dovrà essere posta alla formazione degli addetti al pronto soccorso. Per quanto concerne la sicurezza sui luoghi di lavoro le Aziende impegnate nella realizzazione dei lavori dovranno certificare l'avvenuta formazione a termini di legge dei lavoratori (vedi allegato 2), per i quali va prevista comunque una iniziativa informativa adeguata all'inizio dell'attività, e all'inizio di ogni nuova fase lavorativa. Per la formazione professionale e per la formazione sulla sicurezza di cui sopra si concorda di utilizzare anche la collaborazione dell'Azienda USL Toscana Sud Est, del POLO per la Promozione della Salute, Sicurezza ed Ergonomia nelle PMMI della Provincia di Siena e dell'INAIL.
L'INAIL, in particolare, visto il ruolo affidato dal D.Lgs 81/2008 e s.m.i. in termini di impegno formativo aggiuntivo qualificato, garantirà la distribuzione di materiale informativo, consistente in brochures ed opuscoli, relativo alle operazioni di vendemmia e produzione di vino da effettuare in sicurezza e a fornire statistiche specifiche riguardanti indicatori infortunistici in agricoltura nella provincia di Siena.
8) il Consorzio della Denominazione di San Gimignano si impegna a:
a) diffondere e promuovere l'adozione del presente protocollo anche per il miglioramento della qualità delle produzioni e per il rispetto dei principi di tutela dei lavoratori e promozione della salute nei luoghi di lavoro;
b) raccogliere in un apposito registro (vedi allegato 4) le informazioni sintetiche delle aziende che eseguono lavori in appalto e operanti nel territorio di competenza; verrà valutata la possibilità di inserire le stesse informazioni nel data base delle buone pratiche gestito dal POLO per la Promozione della Salute, Sicurezza ed Ergonomia nelle PMMI della Provincia di Siena;
c) inserire negli eventi pubblici organizzati (almeno 1 per anno) iniziative per la Promozione della salute nei luoghi di lavoro in collaborazione con la Azienda USL Sud Est e del ENWHP nell'ambito del Programma regionale di promozione della salute nei luoghi di lavoro 2016/2018 di cui alla Delibera della regione Toscana n. 1078 del 2.11.2016 e al Decreto n. 1565 del 15.2.2017;
d) collaborare con i firmatari del presente protocollo alla realizzazione di iniziative di ricerca, formazione e informazione per il miglioramento dell'utilizzo in sicurezza delle macchine agricole, con particolare riferimento alle trattrici agricole.
9) Il Comune di San Gimignano, attraverso la Polizia Municipale, si impegna a intensificare i controlli sui mezzi di trasporto dei lavoratori agricoli nei periodi dell'anno con maggior attività lavorativa (vendemmia, potatura secca e verde, stralciatura, ecc.

Allegati


Fonte: vernaccia.it