Tipologia: Protocollo di intesa
Data firma: 10 settembre 2007
Parti: Asl 8 Arezzo, Confindustria Arezzo, Inail, Cgil, Cisl, Uil
Fonte: Comune di Bibbiena

Sommario:

 Premessa
Finalità dell'adozione di un sistema di sicurezza aziendale congiuntamente definito e condiviso
 Allegato al protocollo di intesa del 10 Settembre 2007
Modalità operative per la realizzazione del progetto sicurezza nei luoghi di lavoro

Protocollo di intesa Asl 8, Confindustria Arezzo, Inail, Cgil, Cisl e Uil per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Premessa
In considerazione della necessità di intraprendere alcune iniziative sperimentali per verificare la possibilità di conseguire maggiori livelli di protezione dei lavoratori, quale impegno condiviso tra gli organi di controllo, datori di lavoro e lavoratori, con la presente proposta si vuole dare risalto a quelle azioni che possano condurre ad una maggiore responsabilizzazione, nei riguardi della sicurezza, di tutti gli attori del sistema produttivo, valorizzando le attività già intraprese sul tema da parte delle aziende private e con la partecipazione in un ruolo attivo della Asl 8.
Tali azioni, si possono sintetizzare come implementazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) sulla base delle indicazioni contenute nelle linee guida Uni-Inail accompagnata da adeguate ed efficaci iniziative di formazione ed informazione che prevedono la centralità della persona nel sistema prevenzione.
Le Linee Guida per un SGSL sono state redatte, su iniziativa dell'Uni e dell'Inail, dalle istituzioni competenti e dalle più rappresentative parti sociali del nostro Paese, interessate alla sicurezza ed all'igiene del lavoro quali: Inail, Ispesl, Uni, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, Cna, Cgil, Cisl, Uil.
La politica di gestione della sicurezza, gli obiettivi di miglioramento a valle della valutazione dei rischi, l'organizzazione e le risorse tecniche ed economiche finalizzate alla realizzazione del. sistema ed al conseguimento degli obiettivi di miglioramento devono rimanere nell'ambito delle attribuzioni e delle responsabilità esclusive dell'imprenditore.
Le attività di assistenza espletate dalla Az. Asl 8 rientrano nell'ambito delle funzioni previste dal D.Lgs. 626/94, che comprendono anche la formazione, l'informazione e la vigilanza.

Finalità dell'adozione di un sistema di sicurezza aziendale congiuntamente definito e condiviso
Tutte le aziende rappresentate da Confindustria possono beneficiare dell'adozione del Sistema indipendentemente dalla dimensione, settore di attività, numero di dipendenti, fatturato.

Il requisito più importante è la disponibilità e volontà da parte della Direzione Aziendale di perseguire il miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori, in modo sistematizzato, condiviso e partecipato, anche in modo graduale.
Il principio della volontarietà è fondamentale, si tratta infatti di uno strumento nuovo nel campo della salute e sicurezza sul lavoro da sperimentare, con numerose implicazioni di ordine tecnico, organizzativo e procedurale, la cui eventuale imposizione dall'esterno attraverso schemi organizzativi uguali per tutti o obblighi di certificazione comporterebbe tra l'altro difficoltà di gestione con riferimento a tipologie, dimensioni e caratteristiche delle differenti
realtà aziendali.
È per questa ragione che se ne propone l'adozione a titolo sperimentale ad un gruppo di imprese aderenti al sistema
L'adozione di un SGSL può comportare importanti benefici come:
- l'aumento del livello di sicurezza aziendale;
- la riduzione dei costi diretti e indiretti legati agli infortuni e alle malattie professionali;
- il riconoscimento dell'adozione di buone pratiche aziendali nella gestione della politica della prevenzione e sicurezza;
- la possibilità di ottenere agevolazioni economiche (ad es. riduzione del premio di tariffa Inail finanziamenti di progetti di sviluppo, ecc.);
- un diverso rapporto con gli Enti Istituzionali e gli Organi di Controllo, valorizzando i loro compiti di assistenza e promozione della salute e sicurezza sul lavoro, per un maggior sviluppo del sistema di prevenzione;
- un miglior clima aziendale;
- un maggior controllo e garanzia del lavoro dei consulenti esterni;
- un miglioramento dell'immagine esterna dell'azienda.
L'implementazione di un sistema gestionale concordato e formalizzato assicura una visione politica e strategica della materia, consente di predisporre gli strumenti organizzativi e i supporti gestionali adeguati, offre una metodologia per valutare lo stato di fatto, pianificare e programmare le azioni correttive e di miglioramento, assicura la gestione dei flussi comunicativi, formativi e relazionali, formalizza e garantisce il sistema dei controlli interni e l'attenzione dell'alta direzione, evitando di introdurre ulteriori procedure relative ai processi produttivi, bensì integrando quelle esistenti, ai fini della salute e sicurezza sul lavoro.
Il Progetto si articolerà secondo le modalità e le fasi operative indicate nell'allegato che fa parte integrante del presente protocollo.
Arezzo, 10 Settembre 2007

Asl 8
Confindustria Arezzo
Inail
Cgil
Cisl
Uil


Allegato al protocollo di intesa del 10 Settembre 2007
Modalità operative per la realizzazione del progetto sicurezza nei luoghi di lavoro

Il primo passo previsto è la formazione di un Comitato di Coordinamento costituito da un rappresentante effettivo e uno o due supplenti di
Azienda Asl 8;
Inail;
Confindustria Arezzo;
Cgil Cisl Uil.
Inoltre si intende procedere a:
• realizzazione di un corso di formazione sulla gestione dei sistemi di sicurezza aziendale rivolta a operatori ASL, rappresentanti dei SPP aziendali e Rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza interessati;
• individuazione e definizione del Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL) da adottare.
• applicazione graduale del Progetto per la cui fase di avvio, in assenza di un sistema aziendale di riferimento, si prevede l'adozione di interventi partecipati e condivisi secondo il seguente schema per il quale dovrà essere obbligatoriamente realizzato almeno uno tra i seguenti interventi:
1 Sezione Formazione
1a Attuazione di una procedura che garantisca una corretta e costante formazione dei lavoratori.
1b Regolare e costante verifica del grado di apprendimento raggiunto da ciascun lavoratore in materia di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
1c Attuazione di interventi finanziati dall’Inail per l'informazione e formazione dei lavoratori. Dovranno altresì essere realizzati almeno altri due interventi a scelta, uno per ciascuna delle due Sezioni sottoindicate:
2 Sezione Prevenzione e Protezione:
2a Partecipazione attiva del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza alla valutazione dei rischi fornendo il proprio contributo per l'elaborazione del relativo documento.
2b Coinvolgimento dei lavoratori, anche applicando specifiche procedure, alle fasi di individuazione, valutazione e gestione dei rischi.
2c Visita del medico competente agli ambienti di lavoro almeno due volte l'anno e redazione di un verbale di sopralluogo, anche congiuntamente al servizio di prevenzione e protezione e al Rappresentante dei lavoratori alla sicurezza e della relazione sanitaria collettiva e anonima sullo stato di salute dei lavoratoli.
3 Sezione Attrezzature Macchine e Impianti:
3a Sostituzione programmata e preventiva delle parti di macchine o impianti la cui usura o malfunzionamento può dar luogo ad incidenti.
3b Raccolta e analisi in maniera sistematica delle informazioni su tutti gli incidenti con particolare riferimento a quelli avvenuti sulle macchine, gli impianti e le singole attrezzature.
3c Stipula di un contratto con una ditta specializzata per la manutenzione programmata di attrezzature, macchine o impianti.
Ulteriori interventi previsti per il Comitato di coordinamento:
• definizione dei necessari indicatori di risultato;
• individuazione delle aziende partecipanti;
• costituzione di gruppi di lavoro composti da rappresentanti delle aziende partecipanti (SPP, RLS, ecc.) e dai rappresentanti zonali dell'Azienda Usl 8;
• individuazione di possibili riconoscimenti e/o agevolazioni per il sostegno al progetto nelle sue varie articolazioni.
• individuazione delle procedure per la eventuale certificabilità del sistema adottato.
La fase operativa vera e propria prevede:
- la somministrazione di un questionario mirato al monitoraggio dell'organizzazione della sicurezza aziendale;
- la raccolta di dati relativi allo stato di salute dei lavoratori (infortuni, malattie professionali, ecc.); - l'organizzazione dell'attività di verifica periodica (Audit);
- l'individuazione delle criticità nell'organizzazione e nelle attività aziendali e la formulazione di ipotesi di miglioramento;
- la comunicazione dei risultati.
È previsto un primo avvio, in modalità sperimentale, con l'adesione volontaria di un numero limitato di aziende (10/15) che abbiano preferibilmente già adottato un sistema di gestione di qualità e selezionate in modo da avere un campione significativo per quanto riguarda:
- la dimensione aziendale;
- la distribuzione geografica in ambito provinciale;
- il settore di attività.


Arezzo, 10 Settembre 2007