Provincia Autonoma di Trento
Delibera 14 maggio 2020
Emergenza sanitaria Covid-19 - Applicazione nell'ambito delle attività del commercio al dettaglio della disposizione di cui all'art. 34 della legge provinciale 13 maggio 2020 n. 3
 

Il Relatore comunica: a seguito della dichiarazione dell'Organizzazione mondiale della sanità del 30 gennaio 2020 con cui l'epidemia da COVID-19 è stata valutata come un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, il Consiglio dei Ministri con delibera del 31 gennaio 2020 ha dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
Successivamente alla dichiarazione dello stato di emergenza, sono state adottate una serie di disposizioni normative, sia a livello nazionale sia a livello provinciale, con lo scopo di contenere e contrastare il diffondersi del contagio da COVID-19.
Tali disposizioni, per le quali si rimanda alle varie fonti normative di riferimento (vedasi decreti legge, decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, ordinanze emergenziali del Presidente della Provincia autonoma di Trento ecc.), hanno introdotto misure restrittive necessarie al contenimento del contagio, ma hanno altresì inciso sia sui comportamenti delle persone sia sullo svolgimento delle attività produttive industriali e commerciali.
In questo momento, le misure di contenimento adottate nella prima fase di sviluppo dell'epidemia, sul territorio provinciale così come nelle altre Regioni d'Italia, hanno contribuito in misura determinante all'appiattimento della curva epidemica con riduzione dei nuovi casi e conseguente alleggerimento della risposta assistenziale a carico del servizio sanitario.
Tuttavia dette misure, sebbene abbiano permesso di superare la fase emergenziale più acuta, stanno producendo conseguenze economiche e sociali non sostenibili nel medio-lungo periodo.
Pertanto, la Provincia autonoma di Trento, come del resto altri enti territoriali in ambito nazionale, tramite la ricerca di un sempre ragionevole equilibrio nel bilanciamento dei principi di tutela della salute, che resta ovviamente prevalente, e della tutela del tessuto socio-economico territoriale, si appresta ad allentare le misure di contenimento a favore di una progressiva e graduale ripresa delle attività economiche.
In questa prospettiva, si richiama quanto testualmente previsto dall'art. 34 della legge provinciale 13 maggio 2020 n. 3, ossia: “Per consentire la ripresa delle attività economiche, incrementando nel contempo la sicurezza di operatori e clienti, la Giunta provinciale può dettare prescrizioni di carattere organizzativo e sanitario anche ulteriori rispetto a quelle individuate nell'ambito dei protocolli condivisi di regolamentazione sottoscritti tra il Governo o i ministeri e le parti sociali. Queste prescrizioni non possono derogare ai principi e alle linee generali dei suddetti accordi e sono adottate, previa valutazione dell'evoluzione dell'epidemia sul territorio, sentite le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, anche per consentire la riapertura di determinate attività in modo anticipato rispetto a quanto previsto dalla disciplina statale.”.
In questa fase, considerato che la normativa statale emergenziale ha sospeso l'esercizio delle attività commerciali al dettaglio di cui alla categoria del Codice ATECO 47 (“Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati”, comprensivo di tutti i gruppi, classi, categorie e sottocategorie in cui lo stesso si articola), ad eccezione di quelle attività commerciali espressamente consentite dai vari DPCM e decreti ministeriali in materia, si ritiene opportuno sul territorio provinciale consentire l'esercizio di tutte le attività, nessuna esclusa, rientranti nella predetta categoria del Codice ATECO 47, anche nell'ambito dei mercati.
Tale decisione è altresì confortata dal miglioramento di alcuni indici significativi che attestano un decremento costante dell'epidemia sul territorio provinciale, dopo la fase più critica registrata nella seconda metà di marzo.
A tal proposito, si rimanda al contenuto del documento dell'Azienda provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia autonoma di Trento dal titolo “REPORT COVID-19: LA MALATTIA - aggiornamento al 12 maggio 2020” (allegato quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione), che evidenzia il costante trend di rallentamento dell'epidemia nell'ultimo periodo, analizzando l'evoluzione della stessa, in considerazione di sei profili di valutazione indicativi:
1) Sezione 1 - andamento epidemia,
2) Sezione 2 - andamento ricoveri;
3) Sezione 3 - andamento RSA;
4) Sezione 4 - guarigione;
5) Sezione 5 - test effettuati;
6) Sezione 6 - personale contagiato.
Tornando alle attività commerciali al dettaglio, nell'ambito della regolamentazione emergenziale in atto, non sussistono o non sono stati ancora attivati protocolli specifici a livello nazionale per le attività di cui alla categoria del Codice ATECO 47 (in realtà, per gli esercizi commerciali, il DPCM del 10 aprile 2020 aveva previsto delle misure specifiche nell'allegato 5, poi soppresso nel successivo DPCM del 26 aprile 2020).
Viceversa, a livello provinciale, si è avviato un tavolo di confronto con le parti sociali e gli enti competenti al fine dell'adozione di un protocollo di salute e sicurezza sul lavoro nel settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio.
Tale protocollo è stato adottato in data 8 maggio 2020 con il titolo “ Protocollo di Salute e Sicurezza sul Lavoro - Gestione rischio COVID19 Linee di indirizzo per la Gestione del rischio da Sars Cov2 nel settore COMMERCIO all'ingrosso e al dettaglio” ed è conforme ai principi e alle linee guida attualmente adottate a livello nazionale per le attività economiche in generale (si veda il contenuto del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 e poi integrato il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali di cui all'allegato 6 del DPCM 26 aprile 2020).
Le imprese la cui attività, su tutto il territorio nazionale, non è stata sospesa in virtù dei vari DPCM succedutesi in materia hanno potuto operare previo rispetto del contenuto del Protocollo condiviso sottoscritto il 14 marzo 2020 e poi integrato il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali di cui oggi all'allegato 6 del DPCM 26 aprile 2020; la mancata attuazione di detto protocollo che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
Pertanto, in via congrua e proporzionata, appare ragionevole nell'ottica di quel bilanciamento di interessi di cui sopra consentire in ambito provinciale, in questa fase calante dell'epidemia, il riavvio di tutte le attività commerciali al dettaglio attualmente sospese su gran parte del territorio nazionale di cui alla categoria del Codice ATECO 47, in aggiunta a quelle già consentite dai vari DPCM e decreti ministeriali, in quanto le caratteristiche dei locali, anche all'aperto, l'interazione tra persone nello svolgimento di tali attività, le peculiarità delle stesse attività di commercio/vendita sono similari a quelle oggi consentite.
Tra l'altro tutte le attività commerciali si caratterizzano per un rischio contagio da Covid-19 meno marcato di altri settori economici/produttivi (quali ad es. quelli della ristorazione e dei servizi alla persona), per i quali, a livello nazionale, si sono apprestati o si stanno per apprestare protocolli di contrasto e contenimento specifici che dettagliano maggiormente le misure di protezione rispetto al predetto Protocollo condiviso il 14 marzo 2020 e poi integrato il 24 aprile 2020 per generici ambienti di lavoro.
Inoltre, una disamina a parte va fatta per i centri commerciali al dettaglio di cui alla legge provinciale n. 17 del 2010, ove si condividono spazi comuni in grado di veicolare più facilmente il contagio da COVID 19 e per i quali appare opportuno dettare il rispetto di un ulteriore e aggiuntivo protocollo definito “Protocollo per la riapertura dei centri commerciali”, anch'esso allegato quale parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione.
In data 13 maggio 2020, sono state sentite le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sull'intenzione di adottare una deliberazione dal presente contenuto.
Tutto ciò premesso,

 

LA GIUNTA PROVINCIALE

- udita la relazione;
- sentite le Strutture di competenza;
- visto l'art. 34 della legge provinciale 13 maggio 2020 n. 3;
- visto il “REPORT COVID-19: LA MALATTIA - aggiornamento al 12 maggio 2020” dell'Azienda provinciale per i Servizi Sanitari;
- visto il Protocollo di Salute e Sicurezza sul Lavoro di data 8 maggio 2020; condiviso a livello locale;
- visto il Protocollo per la riapertura dei centri commerciali;
- visto il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 e poi integrato il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali di cui all'allegato 6 del DPCM 26 aprile 2020;
- a voti unanimi espressi nelle forme di legge,
 

DELIBERA

1. di prendere atto e fare proprio il contenuto denominato “REPORT COVID-19: LA MALATTIA - aggiornamento al 12 maggio 2020” dell'Azienda provinciale per i servizi Sanitari della Provincia autonoma di Trento, allegato quale parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione;
2. di consentire, a partire da venerdì 15 maggio 2020, l'esercizio sul territorio provinciale di tutte le attività commerciali al dettaglio di cui al Codice ATECO 47 (“Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati”, comprensivo di tutti i gruppi, classi , categorie e sottocategorie in cui lo stesso si articola), anche nell'ambito dei mercati, comprese quelle attività fino ad oggi sospese da disposizioni nazionali per l'emergenza Covid-19;
3. di disporre il rispetto sul territorio provinciale, da parte di tutte le attività commerciali aperte di cui al Codice ATECO 47 (“Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati”, comprensivo di tutti i gruppi, classi , categorie e sottocategorie in cui lo stesso si articola), di quanto previsto dal Protocollo di data 8 maggio 2020 con il titolo “ Protocollo di Salute e Sicurezza sul Lavoro - Gestione rischio COVID19 Linee di indirizzo per la Gestione del
rischio da Sars Cov2 nel settore COMMERCIO all'ingrosso e al dettaglio”, allegato anch'esso quale parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione;
4. di disporre, in aggiunta, il rispetto sul territorio provinciale, da parte dei gestori dei centri commerciali al dettaglio e di tutte le attività commerciali in essi operanti, del contenuto dell'ulteriore “Protocollo per la riapertura dei centri commerciali”, allegato anch'esso quale parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione;
5. di disporre, a cura degli organi di controllo competenti, la sospensione di quelle attività e/o centri commerciali che, non attuando il contenuto dei protocolli di cui ai punti 3 e 4., non assicurino adeguati livelli di protezione per le persone;
6. di dare atto che il contenuto dei protocolli di prevenzione potrà essere continuamente aggiornato alla luce di migliori evidenze tecniche di prevenzione del contagio;
7. di dare atto che, nel caso in cui il costante monitoraggio dei indici di diffusione del contagio da COVID 19 dovessero rilevare un nuovo trend negativo per la salute pubblica, gli organi competenti conservano sempre la potestà di sospendere l'esercizio delle attività riaperte con la presente deliberazione;
8. di disporre la comunicazione della presente deliberazione al Commissario del Governo per la Provincia autonoma di Trento e a tutti i Comuni;
9. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento;
10. di dare atto che contro la presente deliberazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.

Elenco degli allegati parte integrante
001 All.to 1 - APSS- Report COVID-19 LA MALATTIA (aggiornamento 11 mag 2020)
002 All.to 2 - Protocollo di Salute e Sicurezza sul Lavoro di data 8 maggio 2020
003 All.to 3 - Protocollo per riapertura centri commerciali