Regione Marche
Deliberazione della Giunta Regionale 15 maggio 2020, n. 581
Approvazione protocollo lavoro-sicurezza tra la regione e le parti sociali “Impegni per garantire in sicurezza la ripresa lavorativa e misure di contenimento del contagio delle attività produttive, commerciali e dei servizi

LA GIUNTA REGIONALE

VISTO il documento istruttorio riportato in calce alla presente deliberazione Servizio Attività produttive, lavoro e istruzione dal quale si rileva la necessità di adottare il presente atto;
RITENUTO, per motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di deliberare in merito;
VISTA la proposta del dirigente del Attività produttive, lavoro e istruzione che contiene il parere ai sensi dell'articolo 16 bis della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 sotto il profilo della legittimità e della regolarità tecnica e dal quale risulta che dal presente provvedimento non derivano né possono derivare oneri a carico del Bilancio regionale;
VISTO l'articolo 28 dello Statuto della Regione;
Con la votazione, resa in forma palese, riportata nell'allegato “Verbale di seduta”
 

DELIBERA

- Di approvare il Protocollo Lavoro-Sicurezza “Impegni per garantire in sicurezza la ripresa lavorativa e misure di contenimento del contagio delle Attività Produttive, Commerciali e dei Servizi”.
- Di autorizzare il Presidente della Regione, o persona da lui delegata, a sottoscrivere il protocollo d'intesa, apportando alla stessa le modifiche di natura non sostanziale eventualmente necessarie in sede di firma.
 

IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA
(Deborah Giraldi)

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA

(Luca Ceriscioli)

 

DOCUMENTO ISTRUTTORIO

Normativa di Riferimento
- Delibera del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020 recante “stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”;
- Decreto del Capo del Dipartimento della protezione civile rep. n. 414 del 7 febbraio 2020 recante: “Nomina del soggetto attuatore del Ministero della salute per la gestione delle attività connesse alla gestione dell'emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;
- Decreto del Capo Dipartimento protezione civile n. 628 del 27 febbraio 2020 con il quale viene nominato il Presidente della Regione Marche Soggetto Attuatore degli interventi emergenziali;
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio 2020, recante "Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19." che adotta misure urgenti di contenimento del contagio;
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 febbraio 2020, recante "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19";
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° marzo 2020, recante "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19";
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 recante "Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID - 19, applicabili sull'intero territorio nazionale";
- Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, recante "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da CORONAVIRUS-19" che, tra l'altro, all'art. 4, prevede misure per potenziare la capacità di intervento del Sistema Sanitario;
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 aprile 2020 "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale";
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020 "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale
- Circolare del Ministero della Salute 22 febbraio 2020 n. 5443;
- Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto dalle parti sociali il 14 marzo 2020 su invito del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro dell'economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, come integrato dalle stesse parti sociali il 24 aprile 2020;
- Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione, INAIL, aprile 2020;
- Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche ed integrazioni (testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro);
- Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive del contagio da Sars - CoV nel settore della ristorazione dell'INAIL e dell'ISS del 12/05/2020:
Motivazione e Proposta
La Regione Marche è stata una delle regioni che ha dovuto affrontare un grado di diffusione della pandemia Covid 19 tra i più alti d'Italia. Da questa situazione, dagli ultimi dati le Marche risultano la best performer tra le regioni italiane. Il tasso di contagio è sceso sotto il 30% e sembra tendere a ridursi ulteriormente, per avvicinarsi allo zero. Si tratta di un dato ampiamente migliore di tutte le regioni italiane.
Con questa situazione la riapertura delle attività economiche avviata il 4 maggio e gradualmente estesa ai settori più delicati in termini di rischio di contagio, sulla base di specifici protocolli di sicurezza, può avvenire in un clima di relativa fiducia. Naturalmente, va mantenuta la massima cautela perché tutte le organizzazioni sanitarie e scientifiche evidenziano il rischio di una possibile ripresa della pandemia.
La situazione economica nazionale, la riduzione del PIL e, conseguentemente, la riduzione del potere di acquisto delle famiglie e della liquidità delle imprese, il potenziale aumento della disoccupazione rischiano di determinare una crisi sociale di grave portata per il Paese e per la nostra regione.
Alla luce di ciò, per la ripresa delle attività economiche e del lavoro in sicurezza, è condizione essenziale l'attività di prevenzione e controllo e diventa ancor più necessario il confronto e il dialogo tra le istituzioni e le parti sociali.
In data 24 Aprile, è stato aggiornato, e poi richiamato ed allegato al DPCM del 26 aprile, il Protocollo anti-contagio del 14 Marzo 2020 del Governo nazionale con le Parti sociali, in particolare per ciò che attiene il confronto preventivo con le rappresentanze sindacali presenti nei luoghi di lavoro e/o le rappresentanze territoriali; le parti si impegnano a darvi piena applicazione, sottolineato che sul tema dei controlli e sull'esecuzione delle misure contenute nel decreto, il ruolo viene attribuito ai Prefetti che si avvalgono delle forze di Polizia e per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell'Ispettorato nazionale del lavoro e del comando carabinieri, nonché ove occorra delle forze armate, nonché delle Aziende Sanitarie Locali, nell'ambito delle rispettive competenze.
In questa prospettiva, la Regione, con ASUR, ANCI e le parti sociali ha voluto promuovere questo protocollo per costruire una linea di azione condivisa per perseguire congiuntamente l'obiettivo di riattivare l'economia e la generazione di reddito e di occupazione in un contesto di tutela della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Per la ripresa della nostra regione serve una forte intesa istituzionale, una convergenza tra i diversi attori e una azione di continua e sistematica azione di informazione e sensibilizzazione per garantire il mantenimento di comportamenti corretti e resposnsabili di tutti i lavoratori e datori di lavoro. E' da questa interlocuzione che è stato sviluppato il presente protocollo.
Il sottoscritto, in relazione alla presente deliberazione, dichiara, ai sensi dell'art. 47 D.P.R. 445/2000, di non trovarsi in situazioni anche potenziali di conflitto di interesse ai sensi dell'art. 6 bis della L. 241/1990 e degli artt. 6 e 7 del D.P.R. 62/2013 e della DGR 64/2014.
In riferimento a quanto sopra esposto propone l'adozione del presente atto.
Il sottoscritto, in relazione alla presente deliberazione, dichiara, ai sensi dell'art. 47 D.P.R. 445/2000, di non trovarsi in situazioni anche potenziali di conflitto di interesse ai sensi dell'art. 6 bis della L. 241/1990 e degli artt. 6 e 7 del D.P.R. 62/2013 e della DGR 64/2014.
In riferimento a quanto sopra esposto propone l'adozione del presente atto.

 

IMPEGNI PER GARANTIRE IN SICUREZZA LA RIPRESA LAVORATIVA E MISURE DI CONTENIMENTO DEL CONTAGIO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIALI E DI SERVIZI
 

LE PARTI

CONSIDERATA la perdurante criticità della situazione generata dall'Emergenza Covid-19, e la necessità di favorire una ripresa, che avverrà nei tempi e le modalità definite dalle normative nazionali, che garantisca sia le imprese che i lavoratori sul fronte della salute e dei servizi, attraverso lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive, commerciali e di servizi,
CONSIDERATO quanto previsto dal DPCM del 26 aprile 2020 di cui il Protocollo anti-contagio condiviso dal Governo con le Parti sociali aggiornato in data il 24 Aprile costituisce parte integrante e che le parti si impegnano a darvi piena applicazione, sottolineato che sul tema dei controlli e sull'esecuzione delle misure contenute nel decreto, il ruolo viene attribuito ai Prefetti che si avvalgono delle forze di Polizia e per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dell'Ispettorato nazionale del lavoro e del comando carabinieri, nonché ove occorra delle forze armate,
CONSIDERATO altresì che la ripresa o la prosecuzione delle attività lavorative può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e adeguati livelli di protezione personale, e che la mancata attuazione del Protocollo determina la sospensione dell'attività lavorativa fino al ripristino delle condizioni di sicurezza,
IN CONFORMITA' al DPCM 194 del 10 Aprile circa le eventuali sospensioni di attività attualmente in esercizio (Artt. 1 e 3) e contestualmente il ruolo che Regione, in accordo con le Parti Sociali, svolge a tutela del lavoro e della salute, in ottemperanza agli obblighi di prevenzione contemplati dal D.Lgs. 81/2008, ed alle disposizione previste dal D.Lgs. 196/2003 così come integrato dal D.Lgs. 101/2018 (Regolamento UE 2016/679),
PRESO A RIFERIMENTO il Protocollo anti-contagio condiviso dal Governo con le Parti sociali il 14 Marzo 2020 aggiornato in data 24 Aprile, in particolare per ciò che attiene il confronto preventivo con le rappresentanze sindacali presenti nei luoghi di lavoro e/o le rappresentanze territoriali, come previsto dagli accordi interconfederali, affinché ogni misura possa essere condivisa, alla costituzione in azienda del Comitato di applicazione e verifica delle regole del Protocollo stesso con la partecipazione delle rappresentanze sindacali e del RLS/RLST, valutato il ruolo riconosciuto dal medico competente, particolarmente rilevante nell'attuale momento di emergenza pandemica, cui spetta la collaborazione con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione alla valutazione dei rischi, alla predisposizione ed attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori già richiamate nel protocollo del 24 aprile e come per altro evidenziato nella circolare del Ministero della Salute,
RICHIAMATO il protocollo di intesa sottoscritto dalle Associazioni Artigiane con le Organizzazioni Sindacali regionali nell'ambito della pariteticità (ex art. 51 D.Lgs. 81/08) che le imprese aderenti al sistema bilaterale adottano per assolvere a quanto previsto nei richiamati dispositivi di legge, ivi compreso il ruolo dell'OPRAM (Organismo Paritetico Regionale dell'Artigianato delle Marche) nella trasmissione dei protocolli aziendali Anticontagio. Al presente protocollo potranno fare riferimento eventuali futuri accordi di settore in particolare nel terziario e dal turismo,
PRESO ATTO che L'Azienda Sanitaria Unica Regionale e nell'ambito del dipartimento di Prevenzione specificamente i Servizi di Prevenzione Sicurezza ambienti di Lavoro-SPSAL hanno tra i loro obiettivi quello di svolgere nei luoghi di lavoro attività di prevenzione, controllo e vigilanza di quanto disposto dalla normativa vigente in tema di tutela della Salute e della Sicurezza dei Lavoratori nonché quello di promuovere la salute dei medesimi, anche fornendo assistenza, formazione ed informazione,
PRESO ATTO che il Prefetto assicura l'attuazione delle misure per il contenimento del contagio e vengono raccomandate intese tra organizzazioni datoriali e sindacali avvalendosi, come indicato dal DPCM 26/04/2020 e circolare del Ministero dell'interno N. 15350/117 del 2 maggio 2020, delle Forze Armate, dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dei VVFF nonché delle Aziende Sanitarie Locali, nell'ambito delle rispettive competenze,
VALUTATO il ruolo fondamentale degli Enti locali sul piano della programmazione dei servizi territoriali,
 

CONCORDANO I SEGUENTI IMPEGNI

REGIONE MARCHE cui compete la politica sanitaria favorisce e promuove la mappatura del contagio anche tramite il ricorso ai test sierologici validati e quindi affidabili sotto il profilo del valore predittivo positivo e negativo, l'utilizzo dei quali nelle popolazioni lavorative sarà regolato da apposita delibera regionale,
ASUR mette a disposizione la piattaforma web MarchePrevenzione al fine di raccogliere, nel rispetto dei vincoli relativi alla sicurezza informatica ed alla privacy (L. 241/90 e D.Lgs. n. 33/13) segnalazioni nei cui confronti vanno prioritariamente indirizzate le attività di controllo e di vigilanza, con particolare riguardo all'attività dei Comitati Territoriali di cui al punto 13 del Protocollo Nazionale; tale piattaforma, accessibile alle parti, dovrà raccogliere anche i Protocolli Aziendali Anticontagio che le imprese dovranno inviare direttamente o secondo le modalità stabilite negli eventuali accordi sindacali di settore, contenenti le misure di prevenzione e di contenimento del virus da parte delle imprese e comunque oggetto di confronto con le rappresentanze sindacali presenti nei luoghi di lavoro e/o le rappresentanze territoriali, esonerando le imprese senza lavoratori dipendenti,
ASUR fornisce attività di assistenza ed informazione attraverso sportelli informativi dedicati, privilegiando modalità di interlocuzione a distanza e tramite il proprio sito istituzionale mettendo a disposizione materiali informativi rivolti a tutti i stakeholders impegnati nella prevenzione per affrontare in sicurezza la “Fase 2” dell'emergenza epidemica COVID 19,
Nella Piattaforma dovranno altresì essere riportate e rese accessibili alle parti, nei limiti previsti dalla legge, le risultanze delle attività di vigilanza e controllo effettuate dai Dipartimenti di Prevenzione dell'ASUR,
REGIONE MARCHE, approva un piano straordinario di rafforzamento e potenziamento degli organici degli SPSAL delle AA.VV. al fine di potenziare l'attività di prevenzione e di controllo da realizzare attraverso un adeguato programma, da definire entro 15 giorni dalla firma del presente accordo. Tale piano verrà proposto da ASUR Marche, che si impegna a coinvolgere le Organizzazioni Sindacali e Datoriali nella fase redazionale, sulla organizzazione del servizio e sul suo adeguamento alle rinnovate esigenze anche in relazione alla necessità di rispondere ai bisogni dei lavoratori e delle aziende che ne usufruiscono e nel rispetto di tutte le misure a garanzia della salute e sicurezza,
REGIONE MARCHE, nel quadro dei contributi a favore del sistema economico, si impegna a destinare risorse a sostegno dei costi aggiuntivi in favore delle imprese per le misure di contenimento del COVID,
ANCI promuove la sensibilizzazione degli Enti locali sul tema dei servizi che supportano le famiglie promuovendo la loro organizzazione e rimodulazione in base alle nuove regole in collaborazione con le parti sociali interessate, in rappresentanza dei lavoratori e degli Enti gestori attraverso specifici incontri nei singoli territori (ATS o Unione dei Comuni),
LE PARTI SOCIALI informano le imprese ed i lavoratori circa le prescrizioni di carattere igienico- sanitario, sviluppano in ogni settore e in ogni territorio tavoli di monitoraggio, di verifica e di confronto con i servizi territoriali attingendo alle informazioni della piattaforma web MarchePrevenzione e in sinergia con le Istituzioni a partire dai Prefetti, e comprendendo le azioni e le attività in essere ed i relativi apporti tecnici degli Organismi Paritetici ex art. 51 del D.Lgs. 81/08, promuovono progetti pilota per categorie prossime alla riapertura,
LE PARTI ravvisano la necessità di istituire un tavolo di monitoraggio in relazione al trasporto pubblico locale che, di concerto che le OO.SS. di categoria e Datoriali programmino e organizzino il servizio, adeguandolo alle rinnovate esigenze ed ai bisogni degli utenti che ne usufruiscono, tenendo conto di quanto previsto dal DPCM del 26 aprile 2020, nel rispetto di tutte le misure a garanzia della salute e della sicurezza, anche con riferimento al richiamato in premessa protocollo siglato tra le Parti il 7 maggio 2020 ed alle attività in esso contenute e previste attraverso OPRAM,
LE PARTI ritengono fondamentale garantire sul territorio una gestione dei servizi e prestazioni socio-assistenziali, nelle forme e nelle modalità che la situazione e le condizioni sanitarie consentono, in condizioni di sicurezza per gli operatori e operatrici, e che consentano di favorire la ripresa dell'attività lavorativa conciliando i tempi di vita e di lavoro,
Di particolare rilievo sono i servizi infanzia, non autosufficienza e disabili rispetto ai quali sarà opportuno che negli Ambiti Sociali ne venga riprogettate l'organizzazione anche predisponendo nuove modalità di sostegno alle famiglie e coinvolgendo le Organizzazioni Sindacali di categoria e gli Enti gestori.

Letto, firmato e sottoscritto in modalità digitale

Ancona, data
 

REGIONE MARCHE
Il Presidente Luca CERISCIOLI
ASUR MARCHE
Il Direttore generale Nadia STORTI
ANCI MARCHE
Il Presidente Maurizio MANGIALARDI
CGIL MARCHE
La Segretaria Generale Daniela BARBARESI
CISL MARCHE
Il Segretario Generale Sauro ROSSI
UIL MARCHE
Il Segretario Generale Graziano FIORETTI
CONFARTIGIANATO
Il Presidente regionale Giuseppe MAZZARELLA
C.N.A.
Il Presidente regionale Gino SABATINI
CONFAPI
Il Presidente regionale Giorgio GIORGETTI
CONFESERCENTI
Il Presidente regionale Alfredo MIETTI
CONFCOMMERCIO
Il Direttore regionale Massimiliano POLACCO
CLAAI
Il Segretario regionale Adolfo GIAMPAOLO
CASARTIGIANI
Il Presidente regionale Claudio MASSA
LEGA COOPERATIVE
Il Presidente regionale Gianfranco ALLERUZZO
CONFCOOPERATIVE
Il Presidente regionale Massimo STRONATI
A.G.C.I.
Il Presidente regionale Stefano BURATTINI
COLDIRETTI
La Presidente regionale Maria Letizia GARDONI
CIA
La Presidente regionale Mirella GATTARI
CONFAGRICOLTURA
Il Presidente regionale Giovanni MANZOTTI
COPAGRI
Il Presidente regionale Giovanni BERNARDINI