Regione Toscana
Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale 27 maggio 2020, n. 60
Contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Ulteriori misure per la Fase 2
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Visti gli articoli 32 e 117, comma 3, della Costituzione;
Visto lo Statuto della Regione Toscana;
Visto l’articolo 117, comma 1 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112, in base al quale le regioni sono abilitate ad adottare provvedimenti d’urgenza in materia sanitaria;
Vista la legge regionale 29 dicembre 2003 n.67 (Ordinamento del sistema regionale di protezione civile e disciplina della relativa attività);
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante “Istituzione del servizio sanitario nazionale” e, in particolare, l’articolo 32;
Vista la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanità del 30 gennaio 2020 con la quale l’epidemia da Covid -19 è stata valutata come un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;
Vista la successiva dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanità dell’11 marzo con la quale l’epidemia da Covid-19 è stata valutata come pandemia in considerazione dei livelli di diffusività e gravita raggiunti a livello globale;
Preso atto della delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 con la quale è stato dichiarato, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;
Vista l’Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020, recante “Primi interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili” e seguenti recanti ulteriori interventi urgenti in relazione all'emergenza in corso;
Richiamato altresì il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile rep. n. 630 del 27.02.2020 con cui il sottoscritto è nominato soggetto attuatore ai sensi della citata OCDPC n. 630/2020;
Vista l’Ordinanza del Presidente della Giunta regionale n.7 del 04 marzo 2020 avente ad oggetto “Definizione delle strutture organizzative per la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Revoca ordinanza n. 4/2020”;
Visto il decreto legge 23 febbraio 2020, n.6 recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19”, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n.13, successivamente abrogato dal decreto legge 25 marzo 2020, n.19, ad eccezione dell’articolo 3, comma 6bis, e dell’articolo 4;
Visto il decreto legge 25 marzo 2020, n.19 recante “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”, che ai sensi dell’articolo 2, comma 3 fa salvi gli effetti prodotti e gli atti adottati sulla base dei decreti e delle ordinanze emanati ai sensi del decreto legge 23 febbraio 2020, n.6;
Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020 "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”, le cui disposizioni, in sostituzione di quelle del DPCM 10/04/2020, sono efficaci fino al 17 maggio 2020;
Visti i rapporti ISS COVID-19 n.19/2020; n.5/2020; n.21/2020 relativi all'effettuazione delle operazioni di pulizia, disinfezione e igienizzazione e aerazione;
Visto il Decreto Legge 16 maggio 2020 n.33 (Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid 19);
Visto il DPCM del 17/05/2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”, che definisce la tempistica per la ripresa delle attività economiche, produttive e sociali, sospese ai sensi del DPCM 26 aprile 2020, e individua le attività di cui ancora non è consentita la riapertura;
Vista l’ordinanza del Presidente della Giunta regionale n.57 del 17 maggio 2020 - Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Avvio della Fase 2 - con la quale:
- è stata disposta, a partire dal 18 maggio, la riapertura di tutte le attività economiche, produttive e sociali nel rispetto dei settori e della tempistica indicata dal governo nel DPCM del 17 maggio 2020 e delle misure previste nelle Linee guida di cui all’allegato 17 del DPCM 17 maggio 2020;
- sono state confermate le ordinanze del Presidente della Giunta Regionale: n. 40 del 22.4.2020; n. 48 del 3.5.2020; n. 53 del 6.5.2020, con cui sono state definite le misure di contenimento per tutti gli ambienti di lavoro, per gli esercizi commerciali, per i cantieri e per gli studi radiotelevisivi, fino al termine dello stato di emergenza sanitaria in corso;
- visto anche il limitato tempo intercorso fra la diffusione del testo definitivo del DPCM e la data di entrata in vigore dell’ordinanza 57/2020, è stata prevista la possibilità di successivi aggiornamenti;
Considerato che come indicato nello stesso DPCM, le indicazioni riportate nelle singole schede tematiche di cui all’Allegato 17, devono intendersi come integrazioni alle disposizioni fondamentali di distanziamento sociale e igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione del virus COVID -19 in tutti i contesti di vita e sociali;
Vista l’ordinanza del Presidente della Giunta regionale n.59 del 22 maggio 2020 - Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Avvio della Fase 2;
Viste Linee guida per la riapertura delle Attività economiche e produttive adottate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in data 25 maggio;
Ritenuto di recepire le Linee guida sopra richiamate di cui all’allegato 1 alla presente ordinanza con riferimento a ristorazione, strutture ricettive, servizi alla persona (acconciatori, estetisti, tatuatori e piercing), piscine, palestre, manutenzione del verde, informatori scientifici del farmaco, aree giochi per bambini, circoli culturali e ricreativi, strutture termali e centri benessere;
Considerato di riservarsi la possibilità di emanare successivi aggiornamenti delle Linee guida di cui sopra mediante l’adozione di linee guida o protocolli regionali per specifici settori e attività;
Ritenuto opportuno definire ulteriori linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio con riferimento a specifici settori, nel rispetto dei principi di tutela della salute;
Dato atto che il quadro epidemiologico in Toscana presenta una evoluzione positiva tale da poter consentire, con il rispetto di specifiche misure di prevenzione e contenimento del contagio di cui all’allegato 1, la riapertura dei circoli culturali e ricreativi e delle strutture termali e dei centri benessere;
Visto l'articolo 1, comma 1 lettera q) del DPCM del 17 maggio 2020 che ha confermato la sospensione in presenza dei corsi professionali e delle attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilita' di svolgimento di attività formative a distanza;
Considerato che il quadro epidemiologico nel territorio della Toscana presenta una evoluzione positiva tale da poter consentire, con il rispetto di specifiche misure di prevenzione e contenimento del contagio, e analogamente alla ripresa dei tirocini non curriculari disposta con ordinanza 57/2020, la realizzazione in presenza delle attività pratiche previste dai percorsi formativi erogati dai soggetti pubblici e privati, indicati nell'allegato 5 alla presente ordinanza, a condizione che tali attività non siano realizzabili a distanza, nonché l'effettuazione in presenza dell’esame conclusivo;
Dato atto che con la ripresa delle attività produttive è necessario garantire lo svolgimento dei corsi di formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed in particolar modo lo svolgimento della parte pratica che non è realizzabile con modalità a distanza;
Preso atto dell'opportunità di dettagliare nell'allegato 6 i tempi dell'isolamento preventivo (quarantena) dei materiali librari, archivistici e documentari oggetto di prestito e consultazione nelle biblioteche e negli archivi, indicando quanto previsto dal Rapporto ISS n. 25 e circolare del Ministero della Salute n. 17644 del 22 maggio avente ad oggetto “/Indicazioni per l’attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento”;
Ritenuto pertanto di sostituire l'allegato 3 all'ordinanza n. 59 del 22 maggio 2020;
Richiamate le ordinanze n.23/2020, n.39/2020 e n.54/2020, mediante le quali sono state individuati in ragione del maggior rischio espositivo e della esigenza di tutela della salute pubblica, nonché della disponibilità dei test, i soggetti inerenti alcuni ambiti di gruppo o individuale, cui dare priorità per la esecuzione dei test sierologici rapidi;
Tenuto conto delle “Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del COVID-19 in materia di trasporto-nautica da diporto”, che nel paragrafo “Linee guida sul servizio degli assistenti bagnati”, al punto 2 della sezione “Disciplina del servizio di assistenza bagnanti presso strutture balneari in emergenza rischio di contagio da virus Covid-19.” qualifica gli assistenti bagnanti quali operatori di primo soccorso, prevedendo per gli stessi la sottoposizione preventiva (prima dell’assunzione in servizio) e periodica al test di controllo della positività al CoVid-19 (tampone o test sierologico), il cui esito dovrà essere reso noto al proprio Datore di lavoro;
Ritenuto, pertanto, opportuno integrare gli ambiti di soggetti, di cui alle predette ordinanze n.23, 39 e 54, con l’ulteriore categoria degli assistenti bagnanti, prevedendo che per gli stessi i test sierologici rapidi siano effettuati con oneri a carico delle Aziende sanitarie, trattandosi di iniziativa di sanità pubblica;
Ritenuto comunque che in relazione alle attività per le quali non sussistano specifiche linee guida o protocolli trovano, comunque, applicazione i principi e le misure di cui all'ordinanza del Presidente della Giunta regionale n.48/2020, n.57/2020 i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale per la riapertura dei relativi settori di riferimento o per ambiti analoghi; in tale ultimo caso, le misure adottate nella gestione delle attività dovranno essere adeguate al contesto specifico, secondo criteri di proporzionalità e adeguatezza, con particolare riferimento alle misure di cui agli allegati 10, 12 e 16 del DPCM 17/5/2020;
Ritenuto che il potere di ordinanza regionale, in specie ai fini dell’adozione di misure di contenimento rigorosamente funzionali alla tutela della salute trovi tuttora fondamento negli articoli 32 e 117, comma 3, della Costituzione oltre che negli articoli 32 della l.833/1978 e 117 del d.lgs n. 112/1998;
ORDINA
ai sensi dell’articolo 32, comma 3 della legge 23 dicembre 1978, n.833 in materia di igiene e sanità pubblica le seguenti misure:
1. di recepire le Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive adottate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in data 25 maggio 2020 con riferimento a ristorazione, strutture ricettive, servizi alla persona (acconciatori, estetisti, tatuatori e piercing), piscine, palestre, manutenzione del verde, informatori scientifici del farmaco, aree giochi per bambini, circoli culturali e ricreativi, strutture termali e centri benessere, di cui all’allegato 1;
2. in relazione alle attività per le quali non sussistano specifiche linee guida o protocolli trovano, comunque, applicazione i principi e le misure di cui all'ordinanza del Presidente della Giunta regionale n.48/2020, n.57/2020 i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale per la riapertura dei relativi settori di riferimento o per ambiti analoghi; in tale ultimo caso, le misure adottate nella gestione delle attività dovranno essere adeguate al contesto specifico, secondo criteri di proporzionalità e adeguatezza, con particolare riferimento alle misure di cui agli allegati 10, 12 e 16 del DPCM 17/5/2020;
3. di confermare, che laddove è previsto il distanziamento interpersonale di almeno un metro è raccomandato il distanziamento di almeno 1,8 metri e che l’utilizzo della mascherina protettiva è obbligatorio in spazi chiusi, pubblici e privati aperti al pubblico, oltre che nei mezzi di trasporto pubblico locale, nei servizi non di linea taxi e noleggio con conducente, nonchè in spazi aperti, pubblici o aperti al pubblico, nel caso non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale;
Disposizioni per specifiche attività
4. Al fine di fornire linee guida ed indicazioni operative finalizzate a incrementare l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento di cui alle Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive adottate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 25 maggio di disporre, in coerenza con i principi contenuti nelle linee guida nazionali e nelle ordinanze regionali:
Disposizioni per strutture ricettive all’aria aperta
5. che le attività delle strutture ricettive all’aria aperta sono esercitate nel rispetto, delle misure idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio definite nelle specifiche linee guida regionali di cui all’allegato 2;
Disposizioni per parchi tematici e di divertimento
6. che le attività delle strutture per parchi tematici e di divertimento sono esercitate nel rispetto delle misure idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio definite nelle specifiche linee guida regionali di cui all’allegato 3;
Disposizioni per stabilimenti balneari
7. che le attività degli stabilimenti balneari sono esercitate nel rispetto, delle misure idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio definite nelle specifiche linee guida regionali di cui all’allegato 4;
Disposizioni per circoli culturali e ricreativi
8. è consentita la riapertura dei circoli culturali e ricreativi nel rispetto delle misure idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio definite nelle specifiche linee guida di cui al punto 1 ;
Disposizioni per strutture termali e centri benessere
9. è consentita la riapertura delle strutture termali e dei centri benessere nel rispetto delle misure idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio definite nelle specifiche linee guida di cui al punto 1;
Disposizioni per percorsi di formazione
10. è consentito ai soggetti pubblici e privati che erogano i percorsi di formazione, indicati nell’allegato 5 alla presente ordinanza, di realizzare in presenza la parte pratica prevista dai percorsi stessi a condizione che tali attività non siano realizzabili a distanza. Rientrano in tale fattispecie, a titolo esemplificativo, le attività da svolgere in laboratorio o altro ambiente, anche all’aperto, con l’utilizzo di macchinari e/o attrezzature e/o strumenti, e gli stage che riguardano attività economiche e produttive non sospese;
11. la parte pratica prevista dal percorso formativo, se realizzata all’interno degli spazi a disposizione del soggetto formativo di cui al punto 10, deve essere svolta nel rispetto delle misure idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio definite nelle specifiche linee guida regionali di cui all’allegato 5;
12. lo stage o la parte pratica che si svolge presso un soggetto diverso dal soggetto formativo deve essere svolto nel rispetto delle indicazioni tecniche e operative definite nelle linee guida o nei protocolli nazionali e/o regionali previsti per il settore e per lo specifico luogo di lavoro ove si realizza l’attività;
13. è consentito lo svolgimento, interamente in presenza, della formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nel caso in cui non sia possibile erogare l'attività formativa in videoconferenza o nel caso in cui il percorso formativo preveda una parte pratica-addestrativa. Per l’erogazione della formazione in presenza il soggetto responsabile delle attività formative deve garantire il rispetto delle misure idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio definite nelle specifiche linee guida regionali di cui all’allegato 5;
14. è consentito ai soggetti di cui al punto 10 che erogano i percorsi di formazione, indicati nell’allegato 5, di svolgere in presenza gli esami finali dei percorsi formativi stessi, ivi compresi quelli di cui all’Accordo in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 21 maggio 2020 recante “Individuazione dei casi e dei criteri per lo svolgimento di esami a distanza relativi ai corsi di formazione obbligatoria”, nel rispetto delle misure indicate nell’allegato sopra citato;
15. in ogni caso l’organizzazione delle attività di cui ai punti 10, 11, 12, 13 e 14 deve tener conto delle specifiche esigenze delle persone con disabilità, di cui al “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” pubblicato dall’INAIL;
Disposizioni per biblioteche e archivi
16. che l’attività di biblioteche e archivi sono esercitate nel rispetto delle misure idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio definite nelle specifiche linee guida regionali di cui all’allegato 6;
Disposizioni per aree giochi per bambini
17. che le disposizioni di cui all’allegato 1 relative alle aree giochi per bambini si applicano con riferimento alle aree giochi per bambini in spazi privati aperti al pubblico;
18. che per quanto riguarda le aree gioco collocate in spazi pubblici, i comuni potranno regolamentare, con proprie disposizioni, l’utilizzo di suddette aree adeguandole alle esigenze particolari in linea con i criteri generali di cui all’allegato 1.
19. di integrare gli ambiti di soggetti, di cui alle ordinanze n.23/2020, 39/2020 e 54/2020, con l’ulteriore categoria degli assistenti bagnanti, prevedendo che per gli stessi i test sierologici rapidi siano effettuati con oneri a carico delle Aziende sanitarie, trattandosi di iniziativa di sanità pubblica;
DISPOSIZIONI FINALI
Cessa di avere efficacia l’Allegato 3 dell’ordinanza n.59 del 22 maggio 2020 - Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Avvio della Fase 2 relativo all’attività di biblioteche e archivi;
La presente ordinanza entra in vigore il 27 maggio 2020, ed è valida, salvo modifiche, fino alla data finale dello stato di emergenza sanitaria.
Con riferimento ai paragrafi 10, 13 e 14 la presente ordinanza è valida, salvo modifiche, fino all’adozione di disposizioni che prevedano il graduale ripristino della formazione in presenza;
La presente ordinanza, per gli adempimenti di legge, è trasmessa:
al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Salute;
ai Prefetti;
ai Sindaci;
Il mancato rispetto delle misure di cui alla presente Ordinanza è sanzionato secondo quanto previsto dall’articolo 2 del d.l.33/2020 e dall’articolo 4 del d.l.19/2020;
Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.
Il presente provvedimento è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della legge regionale n. 23/2007 e nella banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell’articolo 18 della medesima legge.
Il Presidente
Allegato 1
RISTORAZIONE*
Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell'ambito delle attività ricettive, all'interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l'attività di catering (in tal caso, se la somministrazione di alimenti avviene all'interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).
Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
È necessario rendere disponibili prodotti per l'igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all'entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
Eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo.
Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l'accesso tramite prenotazione, mantenere l'elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all'interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l'ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra le sedute.
Laddove possibile, privilegiare l'utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
La consumazione a buffet in modalità self-service non è consentita. È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per i clienti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l'obbligo del mantenimento della distanza e l'obbligo dell'utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.
Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).
Favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell'Istituto Superiore di Sanità.
La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non sono seduti al tavolo.
Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di pulizia e disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non disinfettabili (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l'uso, oppure cartacei a perdere.
* La Regione Campania ritiene che la distanza di un metro vada calcolata dal tavolo.
STRUTTURE RICETTIVE E LOCAZIONI BREVI
Le presenti indicazioni si applicano alle strutture ricettive alberghiere, complementari (es. extra-alberghiere, locazioni brevi), e alloggi in agriturismo.
■ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
■ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
■ Nelle aree comuni è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno 1 metro. Pertanto, è necessario promuovere e facilitare il rispetto di tale misura e favorire la differenziazione dei percorsi all'interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Si suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, palline, nastri segnapercorso, ecc.).
■ Il distanziamento interpersonale non si applica ai membri dello stesso gruppo familiare o di conviventi, né alle persone che occupano la medesima camera, né alle persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggetti al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).
■ La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa, il personale dovrà indossare la mascherina in tutte le occasioni di contatto con gli utenti. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile.
■ L'addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.
■ Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni chiuse. Negli ambienti comuni all'aperto, la mascherina deve essere indossata quando non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro, mentre il personale dipendente è tenuto all'utilizzo della mascherina sempre in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.
■ Garantire un'ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l'igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche in varie postazioni all'interno della struttura, promuovendone l'utilizzo frequente da parte dei clienti e del personale dipendente. Eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo.
■ Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all'ospite, dovrà essere disinfettato prima della consegna all'ospite.
■ L'utilizzo degli ascensori dev'essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare, conviventi e persone che occupano la stessa camera, né alle persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggetti al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).
■ Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).
■ Favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell'Istituto Superiore di Sanità.
■ Alle locazioni brevi devono essere applicate le misure di cui alla presente scheda, per le parti compatibili. Si raccomanda, al cambio ospite, l'accurata pulizia e disinfezione di ambienti, arredi, utensili e, laddove fornita, biancheria.
■ Per le attività di ristorazione, si applica quanto previsto nella specifica scheda.
SERVIZI ALLA PERSONA (acconciatori, estetisti e tatuatori)
Le presenti indicazioni si applicano al settore della cura della persona: servizi degli acconciatori, barbieri, estetisti e tatuatori.
■ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
■ Consentire l'accesso dei clienti solo tramite prenotazione, mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
■ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
■ La permanenza dei clienti all'interno dei locali è consentita limitatamente al tempo indispensabile all'erogazione del servizio o trattamento. Consentire la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale (vd. punto successivo).
■ Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti.
■ L'area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
■ Nelle aree del locale, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l'igiene delle mani dei clienti e degli operatori, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani. Eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo.
■ L'operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l'espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l'operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, etc., associati a rischi specifici propri della mansione).
■ In particolare per i servizi di estetica e per i tatuatori, nell'erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata, l'operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola.
■ L'operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente) e utilizzare camici/grembiuli possibilmente monouso per gli estetisti. I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale.
■ Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori. Disinfezione delle postazioni di lavoro dopo ogni cliente. Assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici.
■ Favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell'istituto Superiore di Sanità.
■ Sono inibiti, dove presenti, l'uso della sauna, il bagno turco e le vasche idromassaggio.
■ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione soluzione idroalcolica per l'igiene delle mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
PISCINE
Le presenti indicazioni si applicano alle piscine pubbliche, alle piscine finalizzate a gioco acquatico e ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.). Sono escluse le piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale.
■ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione. I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti. Il gestore dovrà prevedere opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi attraverso monitor e/o maxi-schermi, per facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica.
■ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
■ Divieto di accesso del pubblico alle tribune. Divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.
■ Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile prevedere percorsi divisi per l'ingresso e l'uscita.
■ Privilegiare l'accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
■ Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d'uso alternate o separate da apposite barriere).
■ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l'uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
■ Dotare l'impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all'entrata, prevedendo l'obbligo di frizionarsi le mani già in entrata. Altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, nell'area solarium o in aree strategiche in modo da favorire da parte dei frequentatori l'igiene delle mani
■ La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Per le aree solarium e verdi, assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone; tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell'impianto in base agli indici sopra riportati.
■ Al fine di assicurare un livello di protezione dall'infezione assicurare l'efficacia della filiera dei trattamenti dell'acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 - 1,5 mg/l; cloro combinato < 0,40 mg/l; pH 6.5 - 7.5. Si fa presente che detti limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei controlli sul posto dei parametri di cui sopra è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell'approssimarsi del valore al limite tabellare.
■ Prima dell'apertura della vasca dovrà essere confermata l'idoneità dell'acqua alla balneazione a seguito dell'effettuazione delle analisi di tipo chimico e microbiologico dei parametri di cui alla tabella A dell'allegato 1 all'Accordo Stato Regioni e PP.AA. 16.01.2003, effettuate da apposito laboratorio. Le analisi di laboratorio dovranno essere ripetute durante tutta l'apertura della piscina al pubblico a cadenza mensile, salvo necessità sopraggiunte, anche a seguito di eventi occorsi in piscina, che possono prevedere una frequenza più ravvicinata.
Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina: prima di entrare nell'acqua di vasca provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo; è obbligatorio l'uso della cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.
Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).
Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. Diversamente la disinfezione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Evitare l'uso promiscuo di oggetti e biancheria: l'utente dovrà accedere alla piscina munito di tutto l'occorrente.
Le piscine finalizzate a gioco acquatico in virtù della necessità di contrastare la diffusione del virus, vengano convertite in vasche per la balneazione. Qualora il gestore sia in grado di assicurare i requisiti nei termini e nei modi del presente documento, attenzionando il distanziamento sociale, l'indicatore di affollamento in vasca, i limiti dei parametri nell'acqua, sono consentite le vasche torrente, toboga, scivoli morbidi.
Per piscine ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive (es. pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc.) valgono le disposizioni del presente documento, opportunamente vagliate e modulate in relazione al contesto, alla tipologia di piscine, all'afflusso clienti, alle altre attività presenti etc.
Si raccomanda ai genitori/accompagnatori di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igienico-comportamentali compatibilmente con il loro grado di autonomia e l'età degli stessi.
Le vasche che non consentono il rispetto delle indicazioni suesposte per inefficacia dei trattamenti (es, piscine gonfiabili), mantenimento del disinfettante cloro attivo libero, o le distanze devono essere interdette all'uso. Pertanto si suggerisce particolare rigoroso monitoraggio nei confronti delle vasche per bambini.
Tutte le misure dovranno essere integrate nel documento di autocontrollo in un apposito allegato aggiuntivo dedicato al contrasto dell'infezione da SARS-CoV-2.
Per quanto riguarda le piscine alimentate ad acqua di mare, ove previsto, mantenere la concentrazione di disinfettante nell'acqua, nei limiti raccomandati e nel rispetto delle norme e degli standard internazionali, preferibilmente nei limiti superiori della portata. In alternativa, attivare i trattamenti fisici ai limiti superiori della portata o il massimo ricambio dell'acqua in vasca sulla base della portata massima della captazione.
PALESTRE
Le presenti indicazioni si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi (senza contatto fisico interpersonale).
■ Predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare.
■ Redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
■ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
■ Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d'uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l'accesso agli stessi.
■ Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l'accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza:
o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica,
o almeno 2 metri durante l'attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa).
■ Dotare l'impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili, prevedendo l'obbligo dell'igiene delle mani all'ingresso e in uscita.
■ Dopo l'utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati.
■ Gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati.
■ Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell'ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio atra un turno di accesso e l'altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata.
■ Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro.
■ Utilizzare in palestra apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo.
■ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l'uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
■ Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell'aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:
■ garantire periodicamente l'aerazione naturale nell'arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l'esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d'aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell'aria;
■ aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell'aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
■ in relazione al punto esterno di espulsione dell'aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l'insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
■ attivare l'ingresso e l'estrazione dell'aria almeno un'ora prima e fino ad una dopo l'accesso da parte del pubblico;
■ nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l'intero orario di lavoro;
■ per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell'edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l'assembramento di persone, adottando misure organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
■ negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell'aria;
■ Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
■ le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
■ evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
■ Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l'uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
MANUTENZIONE DEL VERDE
■ La consegna a domicilio del cliente di piante e fiori per piantumazioni deve avvenire nel rispetto delle indicazioni fornite in relazione al trasporto dei prodotti. Se il personale effettua la consegna del prodotto, vige l'obbligo di mascherina (se non è possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro) e di guanti.
■ Tutte le operazioni di pulizia devono essere effettuate indossando dispositivi di protezione (mascherina, guanti, occhiali) e aerando i locali chiusi, individuando il personale dedicato (lavoratori della stessa azienda o personale esterno).
■ Le operazioni di pulizia di tutte le superfici (in particolare all'interno dei locali spogliatoi, dei servizi igienici e negli altri luoghi o spazi comuni) dovranno avere cadenza giornaliera utilizzando comuni detergenti; mezzi di trasporto, macchine (trattori con uomo a bordo o senza uomo a bordo, PLE) e attrezzature dovranno avere cadenza giornaliera utilizzando comuni detergenti.
■ Le operazioni di disinfezione periodica devono interessare spogliatoi, servizi igienici e spazi comuni, comprese le macchine e le attrezzature (PLE, motoseghe, decespugliatori, rasaerba, scale, forbici) con particolare attenzione se a noleggio.
■ L'azienda dovrà mettere a disposizione idonei mezzi detergenti, dovrà inoltre rendere disponibile all'interno dei locali e degli automezzi utilizzati per raggiungere i cantieri i dispenser di gel idroalcolici per le mani.
■ Deve essere regolamentato l'accesso agli spazi comuni (quali, ad esempio, spogliatoi, zona pausa caffè) limitando il numero delle presenze contemporanee ed il tempo di permanenza, con il rispetto in ogni caso del criterio della distanza di almeno 1 metro fra le persone.
■ Relativamente alla protezione delle mani, in considerazione del rischio aggiuntivo derivante da un errato impiego di tali dispositivi, si ritiene più protettivo consentire di lavorare senza guanti monouso e disporre il lavaggio frequente delle mani con soluzioni idroalcoliche secondo opportune procedure aziendali (fatti salvi i casi di rischio specifico associati alla mansione specifica o di probabile contaminazione delle superfici).
■ Allestimento del cantiere: i lavoratori in tutte le fasi di delimitazione del cantiere, apposizione segnaletica, scarico materiali e attrezzature devono mantenere le distanze di sicurezza. Il distanziamento attraverso l'apposizione di idonea segnaletica e/o recinzione di cantiere deve essere garantito anche nei confronti di committenti e/o cittadini.
■ Operazioni di potatura o abbattimento alberi: l'operatore alla guida del trattore o macchine semoventi cabinate deve trovarsi da solo, sia durante le fasi di spostamento sia durante le fasi di lavorazione. Evitare se possibile l'uso promiscuo di macchine semoventi cabinate o, preliminarmente, effettuare la pulizia e disinfezione della cabina e delle superfici della macchina. Anche nel caso di uso promiscuo delle attrezzature, ad esempio motoseghe, si consiglia, preliminarmente, la disinfezione delle parti che possono veicolare il contagio.
■ Attività di sfalcio, piantumazione, creazione e cura di aree verdi: evitare se possibile l'uso promiscuo di trattorini o macchine semoventi quali escavatori, preliminarmente effettuare la pulizia e la disinfezione delle superfici delle attrezzature.
INFORMATORI SCIENTIFICI DEL FARMACO
Per tutti gli informatori, si applicano le disposizioni/protocolli della struttura/azienda presso cui si recano per la loro attività.
Il professionista informatore dovrà sempre provvedere ad adeguata igiene delle mani e all'utilizzo della mascherina a protezione delle vie aeree.
Favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni al termine dell'incontro.
Dovranno essere privilegiate le attività da remoto e di contatto a distanza.
L'eventuale attività di persona dovrà avvenire sempre previo appuntamento preventivamente concordato, individuando specifici orari per evitare, dove possibile, intersezioni con altri utenti o pazienti anche negli spazi d'attesa.
Dovrà sempre essere rispettata la distanza interpersonale tra informatore e operatore sanitario.
Evitare l'utilizzo promiscuo di oggetti nell'attività informativa.
AREE GIOCHI PER BAMBINI
Le presenti indicazioni si applicano a zone attrezzate con giochi per bambini, presenti all'interno di aree pubbliche e private, comprese quelle all'interno di strutture ricettive e commerciali.
■ Predisporre per genitori, bambini, accompagnatori ed eventuale personale una adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare. Prevedere segnaletica, con pittogrammi e affini, idonea ai minori, comprensibile anche ad utenti stranieri, in particolar modo per aree a vocazione turistica.
■ Invitare il personale e i genitori all'auto-monitoraggio delle condizioni di salute proprie e del proprio nucleo familiare, ed informarli circa i comportamenti da adottare in caso di comparsa di sintomi sospetti per COVID-19.
■ Per bambini e ragazzi devono essere promosse le misure igienico-comportamentali con modalità anche ludiche, compatibilmente con l'età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.
■ Riorganizzare gli spazi per di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale.
■ La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da genitori, accompagnatori ed eventuale personale, e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età. Privilegiare mascherine colorate e/o con stampe.
■ Mettere a disposizione idonei dispenser di soluzione idroalcolica per la frequente igiene delle mani in tutti gli ambienti, in particolare nei punti di ingresso e di uscita.
■ Garantire una approfondita pulizia giornaliera degli ambienti con detergente neutro. Le superfici toccate più frequentemente andranno inoltre disinfettate regolarmente almeno una volta al giorno.
■ Nel caso di aree al coperto, favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell'istituto Superiore di Sanità.
CIRCOLI CULTURALI E RICREATIVI
Le presenti indicazioni si applicano ai luoghi di ritrovo di associazioni culturali, circoli ricreativi, club, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età.
■ Garantire un'adeguata informazione e sensibilizzazione degli utenti sulle misure igieniche e comportamentali utili a contenere la trasmissione del SARS-CoV-2, anche facendo appello al senso di responsabilità individuale. I messaggi devono essere comprensibili ad eventuali utenti di altra nazionalità e possono essere veicolati attraverso apposita segnaletica e cartellonistica, invio di informative agli iscritti, promozione e rinforzo del rispetto delle misure igieniche da parte del personale addetto.
■ Riorganizzare gli spazi, i percorsi e il programma di attività in modo da assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro (2 metri in caso di attività fisica). Sono fatte salve le eccezioni previste dalle normative vigenti, la cui applicazione afferisce alla responsabilità dei singoli. Potrà essere valutata una diminuzione della capienza massima dei locali.
■ Privilegiare, laddove possibile, lo svolgimento di attività all'aria aperta, garantendo comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale.
■ Privilegiare attività a piccoli gruppi di persone, garantendo sempre il rispetto della distanza interpersonale anche durante le attività di tipo ludico. Per le attività che prevedono la condivisione di oggetti (es. giochi da tavolo, biliardo, bocce), adottare modalità organizzative tali da ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti, ad esempio predisponendo turni di gioco e squadre a composizione fissa, e obbligare comunque all'uso della mascherina e alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco. In ogni caso, i piani di lavoro, i tavoli da gioco e ogni oggetto fornito in uso agli utenti devono essere disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo. È vietato l'utilizzo di strumenti di gioco per i quali non è possibile una disinfezione ad ogni turno (es. carte da gioco).
■ L'utilizzo di mascherine a protezione delle vie respiratorie è obbligatorio in tutti i locali chiusi accessibili al pubblico e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale, fatte salve le eccezioni previste dalle disposizioni vigenti (bambini di età inferiore a 6 anni, soggetti con disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina e soggetti che interagiscono con i predetti).
■ È necessario mettere a disposizione degli utenti e degli addetti distributori di soluzioni disinfettanti per le mani da dislocare in più punti, in particolare vicino agli ingressi delle stanze. Si ricorda che i guanti non sostituiscono la corretta igiene delle mani e devono essere cambiati frequentemente e comunque ogni volta che si sporcano o si danneggiano. I guanti già utilizzati, una volta rimossi, non devono essere riutilizzati e devono essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati.
■ Potrà essere rilevata la temperatura corporea all'ingresso, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
■ Mantenere un registro delle presenze giornaliere da conservare per una durata di 14 giorni, garantendo il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.
■ Le postazioni dedicate al ricevimento degli utenti possono essere dotate di barriere fisiche (es. schermi).
■ La disposizione dei posti a sedere dovrà garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, sia frontalmente che lateralmente.
■ Garantire la frequente pulizia di tutti gli ambienti e con regolare disinfezione delle superfici toccate con maggiore frequenza (es. banchi, tavoli, piani d'appoggio, corrimano, interruttori della luce, pulsanti, maniglie di porte e finestre, attrezzature, giochi, servizi igienici, docce, spogliatoi ecc.).
■ Favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell'istituto Superiore di Sanità.
■ Per quanto riguarda le misure organizzative e di prevenzione specifiche per le varie tipologie di attività (es. somministrazione di alimenti e bevande, attività motoria e sportiva, attività formative, conferenze, dibattiti, spettacoli) si rimanda alle schede tematiche pertinenti.
STRUTTURE TERMALI E CENTRI BENESSERE
Le presenti indicazioni si applicano alle strutture termali e ai centri benessere, anche inseriti all'interno di strutture ricettive, e alle diverse attività praticabili in tali strutture (collettive e individuali) quali: fangoterapia, fango- balneoterapia, balneoterapia (vasca singola o piscina), irrigazioni vaginali, cicli di cura della sordità rinogena (insufflazioni), prestazioni idrotermali rivolte a pazienti affetti da vasculopatie periferiche, cure inalatorie (inalazioni, nebulizzazioni, aerosol, humages), terapia idropinica, cicli di cura della riabilitazione neuromotoria e della rieducazione motoria del motuleso e della riabilitazione della funzione respiratoria, prestazioni di antroterapia (grotte e stufe), trattamenti accessori (massoterapia, idromassaggio, sauna, bagno turco).
Prima della riapertura dei centri e dell'erogazione delle prestazioni termali, è necessario eseguire adeguate opere di prevenzione e controllo del rischio di contaminazione del sistema idrico (es. contaminazione da Legionella).
Le presenti indicazioni vanno integrate, in funzione dello specifico contesto, con quelle relative alle piscine, alle strutture ricettive e ai servizi alla persona.
INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE
■ Garantire un'adeguata informazione e sensibilizzazione degli utenti sulle misure igieniche e comportamentali utili a contenere la trasmissione del SARS-CoV-2, anche facendo appello al senso di responsabilità individuale, e coinvolgendo, se presenti, il Direttore Sanitario e/o il Medico Termalista. I messaggi devono essere comprensibili ad eventuali utenti di altra nazionalità e possono essere veicolati attraverso apposita segnaletica e cartellonistica, consegna di informative, promozione e rinforzo del rispetto delle misure igieniche da parte del personale addetto.
■ Prima dell'accesso alle strutture termali o centri benessere, potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura > 37,5 °C. Per i pazienti, la misurazione viene effettuata nel corso della visita medica di accettazione.
■ Redigere un programma il più possibile pianificato delle attività per prevenire eventuali condizioni di aggregazioni e regolamentare i flussi negli spazi comuni, di attesa e nelle varie aree del centro per favorire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro (ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale). Se possibile prevedere percorsi divisi per l'ingresso e l'uscita.
■ Privilegiare l'accesso alle strutture e ai singoli servizi tramite prenotazione e mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
■ Dotare l'impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l'igiene delle mani dei frequentatori/clienti/ospiti in punti ben visibili all'entrata e in aree strategiche per favorirne il loro utilizzo, prevedendo l'obbligo di frizionarsi le mani all'ingresso. Eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo.
■ La postazione dedicata alla cassa e alla reception può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione soluzione idroalcolica per l'igiene delle mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione. L'addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature check-in e check-out ove possibile.
■ Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni al chiuso, mentre il personale è tenuto all'utilizzo della mascherina sempre in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.
■ Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (ad esempio prevedere postazioni d'uso alternate o separate da apposite barriere). In tutti gli spogliatoi o negli spazi dedicati al cambio, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l'uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
■ Per i servizi termali che lo richiedono in base alle normative vigenti, in sede di visita medica di ammissione alle cure, porre particolare attenzione ad eventuale sintomatologia sospetta per COVID-19. Per le visite mediche e le visite specialistiche eventualmente effettuate all'interno delle strutture termali si rimanda alle indicazioni per l'erogazione in sicurezza delle prestazioni sanitarie.
Regolamentare la disposizione delle attrezzature (sedie a sdraio, lettino) attraverso percorsi dedicati in modo da garantire la distanza di almeno 1,5 metri tra le attrezzature e favorire un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi. Le attrezzature vanno disinfettate ad ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso, la disinfezione deve essere garantita ad ogni fine giornata.
Evitare l'uso promiscuo di oggetti e biancheria: l'utente dovrà accedere al servizio munito di tutto l'occorrente, preferibilmente fornito dalla stessa struttura. Per tutte le attività nei diversi contesti prevedere sempre l'utilizzo del telo personale per le sedute.
Dovrà essere perseguito il maggiore distanziamento possibile tra eventuali ombrelloni previsti per il solarium e per le distese dedicate e, comunque, nel rispetto del limite minimo di distanza tra ombrelloni della stessa fila e tra file che garantisca una superficie minima ad ombrellone di 10 mq a paletto. In caso di utilizzo di altri sistemi di ombreggio andranno comunque garantite aree di distanziamento equivalenti a quelle garantite dal posizionamento degli ombrelloni.
Si rammentano le consuete norme di sicurezza igienica in acqua di piscina e nel centro benessere, cosi come prima di ogni trattamento alla persona: prima di entrare provvedere ad una accurata doccia saponata su tutto il corpo.
Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti), con particolare attenzione ad oggetti e superfici toccate con più frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.).
Provvedere ad adeguata formazione del personale della struttura.
Per le attività di ristorazione si rimanda alla scheda tematica specifica. Non è consentito comunque il consumo di alimenti negli ambienti termali o del centro benessere che non consentano un servizio corrispondente a quello previsto per le attività di ristorazione.
Per tutti gli ambienti chiusi, favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell'istituto Superiore di Sanità.
TRATTAMENTI ALLA PERSONA (es. fango-balneoterapia, massoterapia)
■ L'operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l'espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l'operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale aggiuntivi associati a rischi specifici propri della mansione). In particolare per i servizi che richiedono una distanza ravvicinata, l'operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola.
■ L'operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani e comunque sempre prima e dopo ogni servizio reso al cliente; per ogni servizio deve utilizzare camici/grembiuli possibilmente monouso. I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale.
■ E' consentito praticare massaggi senza guanti, purché l'operatore prima e dopo ogni cliente proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell'avambraccio e comunque, durante il massaggio, non si tocchi mai viso, naso, bocca e occhi. Tale raccomandazione vale anche in caso di utilizzo di guanti monouso.
■ Per tutti i trattamenti personali e comunque per la fangoterapia é raccomandato l'uso di teli monouso. I lettini, così come le superfici ed eventuali oggetti non monouso, devono essere puliti e disinfettati al termine del trattamento.
■ La stanza/ambiente adibito al trattamento deve essere ad uso singolo o comunque del nucleo familiare o di conviventi che accedono al servizio (ad eccezione dei trattamenti inalatori, di cui ai punti seguenti). Le stanze/ambienti ad uso collettivo devono comunque essere di dimensioni tali da garantire il mantenimento costante della distanza interpersonale di almeno 1 metro sia tra i clienti che tra il personale durante tutte le attività erogate.
■ Tra un trattamento e l'altro, areare i locali, garantire pulizia e disinfezione di superfici e ambienti, con particolare attenzione a quelle toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.).
■ Il cliente deve utilizzare mascherina a protezione delle vie aeree durante il trattamento (tranne nella doccia di annettamento e nel caso di applicazione del fango sul viso) e provvedere a corretta igiene delle mani prima di accedere e al termine del trattamento.
PISCINE TERMALI
■ Prevedere piano di contingentamento degli accessi alle piscine con particolare attenzione agli ambienti interni e agli spazi chiusi. Prevedere, dove possibile, percorsi obbligati di accesso e uscita dalle piscine e dalle aree verdi per favorire il distanziamento.
■ La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona per le piscine dove le dimensioni e le regole dell'impianto consentono l'attività natatoria; qualora non sia consentita l'attività natatoria, è sufficiente calcolare un indice di 4 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell'impianto.
■ Favorire le piscine esterne per le attività collettive (es. acquabike, acquagym) e limitare l'utilizzo di spazi interni. Durante le attività collettive, limitare il numero di partecipanti al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri, con particolare attenzione a quelle che prevedono attività fisica più intensa. Negli ambienti interni, attendere almeno 1 ora tra un'attività collettiva e la seguente, arieggiando adeguatamente il locale.
■ Le vasche o le zone idromassaggio che non possono rispettare le superfici di acqua per persona come al punto precedente dovranno essere utilizzate da un solo bagnante, fatta eccezione per appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi, persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
■ L'attività di idrokinesiterapia deve essere effettuata quanto più possibile in vasche dedicate, che permettano all'operatore di indicare i movimenti al paziente rimanendo fuori dall'acqua, ad eccezione dei casi in cui la presenza dell'operatore in acqua sia indispensabile (es. assistenza ad un paziente disabile). In tal caso, se possibile, l'operatore e il cliente devono indossare la mascherina per la protezione delle vie respiratorie. Al termine di ogni seduta, eventuali strumenti devono essere disinfettati.
■ Ove previsto, mantenere la concentrazione di disinfettante nell'acqua, nei limiti raccomandati e nel rispetto delle norme e degli standard internazionali, preferibilmente nei limiti superiori della portata. In alternativa, attivare i trattamenti fisici ai limiti superiori della portata o il massimo ricambio dell'acqua in vasca sulla base della portata massima della captazione.
CENTRI BENESSERE
■ Prevedere il contingentamento degli accessi nei locali per mantenere il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri in tutti gli ambienti chiusi, salvo gli appartenenti allo stesso nucleo familiare, conviventi, persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
■ Inibire l'accesso ad ambienti altamente caldo-umidi (es. bagno turco) e alla sauna. Potrà essere consentito l'accesso a tali strutture solo se inserite come servizio esclusivo per le camere per gli ospiti.
■ Per i clienti, uso della mascherina obbligatorio nelle zone interne di attesa e comunque secondo le indicazioni esposte dalla struttura.
TRATTAMENTI INALATORI
■ Relativamente alle terapie inalatorie ricomprese nei LEA, finalizzate al trattamento di patologie otorinolaringoiatriche e respiratorie e che siano individuali, gli stabilimenti dovranno garantire, oltre ad un'anamnesi molto accurata e specifica relativamente alla presenza di sintomi COVID-19 correlati ed eventuali contatti noti con casi di COVID-19, le seguenti misure:
o tutte le terapie siano effettuate nel rispetto delle distanze interpersonali (da garantire anche con l'occupazione alterna delle postazioni).
o le postazioni vengano sanificate accuratamente tra l'erogazione della prestazione a un paziente e il successivo, definendo protocolli di verifica dell'efficacia della sanificazione.
o i locali devono essere dotati di efficiente ricambio d'aria, come previsto dalla vigente normativa e dalle indicazioni in materia dell'ISS, al fine di garantire sia la circolazione dell'aria che gli opportuni ricambi.
Sono inibiti i trattamenti inalatori in forma collettiva, l'antroterapia in stufa o grotta, le inalazioni a getto di vapore, a meno che lo stabilimento disponga di postazioni singole isolate e si provveda alla sanificazione completa dell'ambiente fra un paziente e il successivo.
ALLEGATO 2
LINEE DI INDIRIZZO PER STRUTTURE TURISTICO - RICETTIVE ALL'APERTO
(VILLAGGI TURISTICI E CAMPEGGI)
Premessa
Le indicazioni operative che seguono sono fornite in applicazione dell'art. 10 del D. Lgs. 81/2008, ovvero nell'ambito di un'attività di informazione e di assistenza, e non esimono il datore di lavoro dall'effettuazione di proprie specifiche valutazioni dei rischi e, pertanto, dalla definizione di interventi volti alla tutela della salute dei lavoratori ed al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro degli stessi a livello aziendale.
Si richiama in toto quanto previsto:
- dal D. Lgs. n. 81 del 2008 e s.m.i.;
- dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio e dalle parti sociali il 24 aprile 2020, allegato 6 del DPCM 26 aprile 2020 (di seguito “Protocollo”), che contiene disposizioni condivise tra le Parti per agevolare le imprese nell'adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio;
- dalle “Indicazioni operative relative all'attività del medico competente nel contesto delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro e nella collettività”, emanate dal Ministero della Salute il 29 aprile 2020.
- dalle Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive redatte e approvate dalla Conferenza delle Regioni.
Resta fermo quanto disposto dall'Ordinanza del Presidente della Regione Toscana n° 48 del 03/05/2020, per quanto riguarda la gestione degli spazi e delle procedure di lavoro.
Resta fermo l'obbligo per i datori di lavoro, coadiuvati dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione del singolo istituto e in accordo con il medico competente e il/i RLS, previo confronto con le RSU/RSA, di adottare un protocollo anticontagio coerente con le presenti linee guida.
CRITERI DI PROTEZIONE GENERALI
1. E' confermata, in conformità a quanto previsto nelle disposizioni nazionali, la distanza interpersonale minima di almeno un metro, salvo che per lo svolgimento delle attività sportive, raccomandando tuttavia per una migliore tutela della salute propria e della collettività, in presenza di più persone, di adottare un distanziamento interpersonale di almeno 1,80 metri.
2. Durante l'attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa) è necessario mantenere una distanza interpersonale di almeno 2 metri.
3. E' confermato, in presenza di più persone, l'utilizzo obbligatorio della mascherina, in spazi chiusi pubblici o aperti al pubblico.
4. E' confermato l'utilizzo obbligatorio della mascherina, in spazi aperti pubblici o aperti al pubblico, nel caso non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale.
5. E' confermato che, fermo restando il rispetto del mantenimento delle misure di distanziamento interpersonale, alle disposizioni relative all'obbligo di indossare le mascherine non sono soggetti i bambini al di sotto dei sei anni, i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina, nonché i soggetti che se ne prendono cura.
6. Le persone appartenenti allo stesso nucleo, che occupano le stesse tende, roulotte, camper o altri mezzi di pernottamento autonomi e mobili, nella disponibilità del cliente, non sono obbligate, tra loro, al mantenimento della distanza interpersonale e all'uso di mascherina.
7. Ove necessario, al fine di garantire il distanziamento interpersonale, inserire perimetrazioni delle diverse aree di attività ed installare dispositivi di separazione.
8. Alla reception, ove possibile, si raccomanda di posizionare pannelli di separazione tra i lavoratori e l'utenza; il personale deve indossare mascherina e guanti oppure avere a disposizione gel igienizzante per le mani, venendo a contatto con denaro o carte elettroniche, documenti, documentazione.
9. E' opportuno incentivare le operazioni di check in da remoto, on line o tramite app.
10. E' privilegiata la modalità di pagamento elettronica, evitando quanto più possibile il contatto con moneta o banconote.
11. E' necessario contingentare il numero di persone presenti contemporaneamente nei locali e negli spazi comuni, in modo da garantire il mantenimento della distanza interpersonale, anche mediante posizionamento di adeguata segnaletica per delimitare gli spazi ed indicare i percorsi in sicurezza.
12. Adottare, se possibile, vie separate di ingresso/uscita dalla struttura, o in alternativa adottare modalità per limitare le occasioni di contatto nelle zone di ingresso/uscita.
13. Chiunque acceda alla struttura, sia lavoratore, fornitore o cliente, potrà essere sottoposto alla misurazione della temperatura corporea, secondo le modalità stabilite dal gestore e nel rispetto della normativa sulla privacy.
14. E' raccomandata la frequente e accurata pulizia delle mani con acqua e sapone o in alternativa con gel igienizzante. All'ingresso, in un punto visibile, deve essere disponibile il gel igienizzante per le mani. I dispenser con gel igienizzante devono essere posizionati in più punti della struttura, per esempio nei punti di ingresso ai locali, uffici, aree comuni.
15. L'accesso dei fornitori deve essere organizzato evitando le sovrapposizioni tra le consegne/ ritiri, se del caso, anche ampliando le fasce orarie di consegna/ritiro. Limitare allo stretto necessario gli spostamenti all'interno della struttura da parte dei fornitori esterni, definendo idonee e chiare procedure di ingresso, transito e uscita.
INFORMAZIONE
Sono rese disponibili a lavoratori e clienti le informazioni relative alle disposizioni anti-contagio delle Autorità, attraverso cartellonistica, segnaletica, informative cartacee e online, siti web.
Ai lavoratori e clienti stranieri, le informazioni devono essere rese comprensibili.
Le informazioni per il personale riguardano:
• l'obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali (tosse, difficoltà respiratorie) e di chiamare il proprio medico di Medicina generale e l'Autorità sanitaria,
• la consapevolezza e l'accettazione di non poter fare ingresso o permanere sul luogo di lavoro - ossia di doverlo dichiarare tempestivamente - quando sussistano sintomi di influenza o temperatura corporea oltre 37.5°.
• l'obbligo di avvisare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro dell'insorgere di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti,
• l'obbligo di adozione delle misure cautelative di accesso nella struttura e, in particolare, durante il lavoro:
- mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 m (laddove possibile, è consigliato il mantenimento di una distanza interpersonale di 1,8 m);
- rispettare il divieto di assembramento;
- osservare le regole di igiene delle mani;
- utilizzare i DPI.
Le ditte fornitrici di servizi, operanti all'interno della struttura, devono osservare le regole del distanziamento sociale e le altre misure preventive, a partire dall'utilizzo di adeguati dispositivi di sicurezza (mascherine e guanti), forniti dalla struttura/ditta di appartenenza.
In ogni caso, in presenza di cooperative, ditte o società in appalto, è necessario includere questo personale nelle procedure inerenti le misure di tutela riportate nelle presenti linee guida, integrando, se necessario, in modo specifico il DUVRI, ed informare i fornitori delle procedure adottate, affinché i lavoratori delle imprese che operano a qualunque titolo nel perimetro dell'Ente, ne rispettino le indicazioni.
PIAZZOLE DEI CAMPEGGI
Il gestore avrà cura di porre in essere le condizioni per garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, per persone non appartenenti allo stesso nucleo.
Devono essere previste le seguenti condizioni minimali di esercizio:
• Delimitazione del limite della piazzola, mediante segnaletica o delimitazioni fisiche;
• I mezzi mobili di pernottamento degli ospiti (es. tende, roulotte, camper) dovranno essere posizionati all'interno di piazzole delimitate, in modo tale da garantire il rispetto delle misure di distanziamento tra i vari equipaggi, comunque non inferiore a 3 metri tra i due ingressi delle unità abitative, qualora frontali. Il distanziamento di almeno 1,5 metri dovrà essere mantenuto anche nel caso di utilizzo di accessori o pertinenze (es. tavoli, sedie, lettini, sedie a sdraio). E' possibile derogare alle suddette distanze qualora siano posizionati pannelli di separazione.
• Raccomandazione agli occupanti della piazzola di pulire e disinfettare gli arredi esterni oltre a quelli interni.
PULIZIA E SANIFICAZIONE
La pulizia e la disinfezione sono azioni fondamentali che, insieme al distanziamento interpersonale, possono evitare la diffusione del virus.
Per la pulizia, disinfezione e sanificazione e aerazione degli ambienti comuni occorre fare riferimento alle indicazioni contenute rispettivamente nei rapporti ISS COVID-19 n.19/2020; n.5/2020; n.21/2020.
La pulizia del bungalow, casa mobile, tenda glamping o altre struttura installate dal gestore, dovrà essere effettuata con diverse modalità, a seconda che sia già occupata da ospiti o che sia destinata a nuovi ospiti. Nel primo caso la stanza sarà pulita con le normali operazioni di pulizia previste dalla struttura ricettiva. Nel secondo caso la stanza dovrà essere sottoposta a igienizzazione e disinfezione, prevedendo la pulizia accurata di tutte le superfici che sono venute a contatto con i clienti (comodini, scrivania, sedie, suppellettili, telecomando, frigobar, armadi, cassetti, ecc..), e comunque di tutte le superfici orizzontali e verticali, e disinfettando con prodotti a base di alcool e ipoclorito di sodio.
E' preferibile che l'intervento di manutentori/dipendenti all'interno di bungalow, case mobili, tende glamping o altre strutture installate dal gestore, avvenga in assenza degli ospiti; qualora ciò non sia possibile, tutti i presenti dovranno indossare mascherina e dovrà essere garantito il distanziamento sociale di almeno un metro (raccomandato 1,8 m).
Alla fine di ogni turno di lavoro (ad esempio alla fine del turno dell'addetto al servizio di ricevimento), si dovrà provvedere alla pulizia degli spazi, piani di lavoro e attrezzature utilizzate da ciascun lavoratore.
Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all'ospite, dovrà essere disinfettato prima e dopo di ogni utilizzo.
BAGNI COMUNI
Vista la peculiarità delle strutture ricettive all'aperto, per i bagni comuni devono essere previsti i seguenti requisiti minimi:
• il gestore garantisce le condizioni di distanza interpersonale di almeno un metro (raccomandato 1,8 m).
• viene inserita perimetrazione, ove necessaria, e adeguata separazione dei flussi in entrata e uscita.
• qualora non siano presenti pannelli di separazione, deve essere garantito il distanziamento interpersonale nell'uso dei lavelli e di ogni altra dotazione;
• è pianificata regolare pulizia e disinfezione degli spazi, dei locali chiusi e delle aree antistanti ai bagni, assicurando un riciclo d'aria adeguato e costante ed un controllo dei sistemi di aerazione/ventilazione.
• sono introdotti interventi di pulizia da effettuare almeno 2 volte al giorno. In ragione di una maggiore affluenza degli ospiti, nel caso di occupazione superiore al 70% delle piazzole sprovviste di servizi igienici presenti nella struttura (escludendo quindi casemobili, bungalow e piazzole con servizi privati), la pulizia e la disinfezione sarà effettuata almeno 3 volte al giorno. La frequenza di pulizia dovrà comunque tenere conto delle peculiarità di carattere strutturale, del numero degli ospiti che utilizzano i bagni e della effettiva frequenza di utilizzo. Le operazioni di pulizia devono essere ordinariamente registrate da parte del gestore, su supporto cartaceo o informatico, con auto-dichiarazione.
RISTORANTI / BAR / SUPERMERCATI / PISCINE
Per tutte le ulteriori attività interne a campeggi e villaggi turistici si rinvia alle rispettive indicazioni di riferimento.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
Posto che le misure tecniche ed organizzative collettive sono le più efficaci nel ridurre al minimo l'esposizione al rischio di contagio, l'uso corretto dei DPI può essere necessario, ma non deve comunque sostituirsi ad altre strategie di prevenzione.
Esempi di utilizzo:
- è previsto, per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, l'utilizzo di una mascherina chirurgica, come del resto normato dal DL n. 9 (art. 34) in combinato con il DL n. 18 (art 16 c. 1).
- qualora l'attività imponga una distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l'uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc...) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.
Gli addetti alle attività di pulizia quotidiana degli ambienti devono correttamente seguire le procedure, i protocolli, le modalità, e indossare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).
FORMAZIONE
Deve essere data evidenza dell'avvenuta formazione/informazione/addestramento dei lavoratori relativamente al rischio Covid19, da effettuarsi in orario di lavoro e con il supporto dei Comitati paritetici dove presenti, e secondo la delibera Giunta Regionale Toscana n. 536/2020, avente ad oggetto "Approvazione Indicazioni per i datori di lavoro riguardo la formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro relativamente al periodo dell'attuale emergenza epidemiologica COVID-19".
APPLICAZIONE E VERIFICA DELLE MISURE ANTI-CONTAGIO
Si richiama quanto previsto dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 24 aprile 2020, in merito alla costituzione in azienda di un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS/RLST.
Si segnala l'opportunità di individuare un referente interno per la gestione della problematica COVID-19, che possa da un lato raccogliere osservazioni e predisporre modifiche in corso d'opera delle procedure gestionali, dall'altro monitorare la continua evoluzione del fenomeno epidemiologico e le frequenti modifiche tecnico-normative.
I servizi PISLL della Regione Toscana, nel periodo attuale di emergenza sanitaria, garantiscono la partecipazione ai suddetti comitati e coerentemente con il D.Lgs. 81/08, indirizzano principalmente la propria attività all'informazione e assistenza - ai sensi dell'art. 10 dello stesso decreto - alle imprese, ai lavoratori, alle loro rappresentanze ed alle associazioni di categoria per l'applicazione di corrette misure di tutela della salute dei lavoratori; verificano l'adozione da parte dei datori di lavoro di adeguate procedure di sicurezza anti-contagio in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il Medico Competente e il RLS/RLST, in conformità alle presenti linee di indirizzo, ai protocolli richiamati in premessa ed alle linee di indirizzo specifiche emanate dalla Regione Toscana su singoli settori.
ALLEGATO 3
PARCHI TEMATICI E DI DIVERTIMENTO
Le presenti indicazioni si applicano a parchi divertimenti permanenti, parchi tematici, parchi acquatici, parchi avventura, e ad altri eventuali contesti di intrattenimento in cui sia previsto un ruolo interattivo dell'utente con attrezzature e spazi.
• E' confermata, in conformità a quanto previsto nelle disposizioni nazionali, la distanza interpersonale minima di almeno un metro, salvo che per lo svolgimento delle attività sportive, raccomandando tuttavia per una migliore tutela della salute propria e della collettività, in presenza di più persone, di adottare un distanziamento interpersonale di almeno 1,80 metri.
• Durante l'attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa) è necessario mantenere una distanza interpersonale di almeno 2 metri.
• E' confermato, in presenza di più persone, l'utilizzo obbligatorio della mascherina, in spazi chiusi pubblici o aperti al pubblico. Tale indicazione per i visitatori non si applica ai parchi acquatici, nei momenti di utilizzo di piscine o di attrazioni con acqua.
• E' confermato l'utilizzo obbligatorio della mascherina, in spazi aperti pubblici o aperti al pubblico, nel caso non sia possibile mantenere il distanziamento interpersonale. Tale indicazione per i visitatori non si applica ai parchi acquatici, nei momenti di utilizzo di piscine o di attrazioni con acqua.
• E' confermato che, fermo restando il rispetto del mantenimento delle misure di distanziamento interpersonale, alle disposizioni relative all'obbligo di indossare le mascherine non sono soggetti i bambini al di sotto dei sei anni, i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina, nonché i soggetti che se ne prendono cura.
• Le persone appartenenti allo stesso nucleo familiare non sono obbligate, tra loro, al mantenimento della distanza interpersonale e all'uso di mascherina.
• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l'ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica, sia ricorrendo a sistemi audio, video ed al personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso.
• Garantire un sistema di prenotazione, pagamento tickets e compilazione di modulistica preferibilmente on line, al fine di evitare assembramenti, e mantenere, se possibile, un registro delle presenze e comunque l'elenco con i nominativi di almeno una persona per gruppo, per una durata di 14 giorni.
• Mettere in atto provvedimenti gestionali ed organizzativi al fine di ridurre gli assembramenti e garantire il distanziamento interpersonale (ad esempio, potrà essere valutata l'apertura anticipata della biglietteria).
• La postazione dedicata alla cassa, laddove non già dotata di barriere fisiche (es. schermi), dovrà essere eventualmente adeguata. Il personale deve indossare mascherina e guanti oppure avere a disposizione gel igienizzante per le mani, venendo a contatto con denaro o carte elettroniche, documenti, documentazione. Prevedere percorsi obbligati di accesso e uscita dalle aree/attrazioni e, ove possibile, modificare i tornelli o sbarre di ingresso ed uscita per permetterne l'apertura senza l'uso delle mani.
• Chiunque acceda alla struttura, sia lavoratore, fornitore o cliente, potrà essere sottoposto alla misurazione della temperatura corporea, secondo le modalità stabilite dal gestore e nel rispetto della normativa sulla privacy. Non sarà consentito l'accesso alla struttura in caso di temperatura corporea superiore a 37, 5° o presenza di altri sintomi influenzali.
• È necessario rendere disponibili prodotti per l'igiene delle mani per gli utenti e per il personale all'ingresso della struttura e in più punti delle aree, prevedendo l'obbligo di utilizzo da parte degli utenti prima dell'accesso ed all'uscita di ogni area, attrazione, biglietteria, servizi igienici, ecc. Per i parchi acquatici si ribadiscono le disposizioni già rese obbligatorie dalle norme igienico-sanitarie delle piscine.
• Riorganizzare gli spazi per garantire l'accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone (anche nelle code di accesso alle singole aree/attrazioni) e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti (raccomandato 1,8 m), ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Qualora venga praticata attività fisica (es. nei parchi avventura) la distanza interpersonale durante l'attività dovrà essere di almeno 2 metri.
• Garantire l'occupazione di eventuali posti a sedere delle attrazioni in modo da favorire il distanziamento minimo di almeno 1 metro (raccomandato 1,8 m), salvo nuclei familiari. Con particolare riferimento alle attrezzature dei parchi acquatici, utilizzare gommoni/mezzi galleggianti singoli ove possibile; per i gommoni multipli consentirne l'utilizzo a nuclei familiari o conviventi.
• Garantire la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, e attrazioni etc., comunque associata a disinfezione dopo la chiusura al pubblico. Le operazioni di pulizia devono essere ordinariamente registrate da parte del gestore, su supporto cartaceo o informatico, con auto-dichiarazione.
• Le attrezzature (es. lettini, sedie a sdraio, gonfiabili, mute, audioguide etc.), gli armadietti, ecc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e comunque ad ogni fine giornata.
• Con particolare riferimento ai parchi avventura si applicano le linee guida generali secondo le disposizioni di legge in materia di impianti sportivi. Prima di indossare i dispositivi di sicurezza (cinghie, caschi, ecc.) il cliente deve disinfettare accuratamente le mani. Le imbragature di sicurezza vanno indossate evitando contatto con la cute scoperta, quindi il cliente deve avere un abbigliamento idoneo. Particolare attenzione andrà dedicata alla pulizia e disinfezione dei caschetti di protezione a noleggio: dopo ogni utilizzo il caschetto, prima di essere reso disponibile per un nuovo noleggio, deve essere oggetto di detersione (con sapone neutro e risciacquo) e successiva disinfezione con disinfettante PT1 adatto al contatto con la cute (sono indicati prodotti a base di ipoclorito di sodio 0,05% o alcool etilico 70%). Il disinfettante deve essere lasciato agire per un periodo di almeno 10 minuti.
• Per i servizi di ristorazione, di vendita di oggetti (es. merchandising/souvenir, bookshop), per eventuali spettacoli nonché per le piscine, aree solarium attenersi alle specifiche schede tematiche.
ALLEGATO 4
ATTIVITÀ TURISTICHE (stabilimenti balneari e spiagge)
Le presenti indicazioni si applicano agli stabilimenti balneari, alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere.
• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l'accompagnamento all'ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.
• È necessario rendere disponibili prodotti per l'igiene delle mani per i clienti e per il personale all'ingresso e in più punti dell'impianto.
• Privilegiare l'accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
• Chiunque acceda alla struttura, sia lavoratore, fornitore o cliente, potrà essere sottoposto alla misurazione della temperatura corporea, secondo le modalità stabilite dal gestore e nel rispetto della normativa sulla privacy. Non sarà consentito l'accesso alla struttura in caso di temperatura corporea superiore a 37,5° o presenza di altri sintomi influenzali.
• La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); il personale deve indossare mascherina e guanti oppure avere a disposizione gel igienizzante per le mani, venendo a contatto con denaro o carte elettroniche, documenti, documentazione. E' privilegiata la modalità di pagamento elettronica, evitando quanto più possibile il contatto con moneta o banconote.
• Riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro (raccomandato 1,8 m) di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l'entrata e per l'uscita.
• Favorire, per quanto possibile, l'ampliamento delle zone d'ombra per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde.
• Al fine di contenere il numero delle presenze presso bar e ristoranti è consentita la consumazione di alimenti e bevande presso le zone d'ombra e gli ombrelloni, garantendo comunque il rispetto delle norme igienico - sanitarie e il distanziamento interpersonale.
• Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m² per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
• Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.
• Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, comunque assicurata quotidianamente.
• La pulizia delle cabine dovrà essere effettuata con diverse modalità, a seconda che sia già occupata da ospiti o che sia destinata a nuovi ospiti. Nel primo caso la cabina sarà pulita con le normali operazioni di pulizia previste. Nel secondo caso la cabina dovrà essere sottoposta a igienizzazione e disinfezione, prevedendo la pulizia accurata di tutte le superfici che sono venute a contatto con i clienti, e comunque di tutte le superfici orizzontali e verticali, e disinfettando con prodotti a base di alcool e ipoclorito di sodio.
• Relativamente ai bagni comuni sono introdotti interventi di pulizia da effettuare almeno 2 volte al giorno. In ragione di una maggiore affluenza degli ospiti, nel caso di occupazione superiore al 70% degli ombrelloni, la pulizia e la disinfezione sarà effettuata almeno 3 volte al giorno. La frequenza di pulizia dovrà comunque tenere conto delle peculiarità di carattere strutturale, del numero degli ospiti che utilizzano i bagni e della effettiva frequenza di utilizzo. Le operazioni di pulizia devono essere ordinariamente registrate da parte del gestore, su supporto cartaceo o informatico, con auto-dichiarazione.
• Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e in ogni caso almeno una volta al giorno, ad inizio giornata.
• È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.
• Per le aree gioco per bambini valgono le specifiche disposizioni di cui all'allegato 1.
• Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach¬volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.
ALLEGATO 5
Linee guida regionali relative alle misure di prevenzione e riduzione del rischio di contagio da adottare in materia di formazione professionale e di formazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro
Le indicazioni contenute nelle presenti Linee di indirizzo regionali si pongono in continuità con le indicazioni di livello nazionale, approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 22 maggio 2020, ai sensi dell'art. 1 comma 14 del decreto-legge n. 33/2020 e le integrano.
Le presenti indicazioni si applicano alle attività formative da realizzare nei diversi contesti (aula, laboratori e imprese) compresi gli esami finali (teorici e/o pratici), le attività di verifica, di accompagnamento, tutoraggio e orientamento in gruppo e individuali tra i quali, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo:
• percorsi di istruzione e formazione professionale anche in modalità duale, finalizzati al conseguimento di qualifica e diploma professionale, sia presso le Scuole della formazione professionale che presso gli Istituti Professionali Statali in regime di sussidiarietà;
• percorsi di formazione superiore nell'ambito del sistema educativo regionale (ITS, Ifts ecc.);
• percorsi di formazione e attività di orientamento per gli inserimenti e il reinserimento lavorativo degli adulti;
• percorsi di educazione degli adulti e formazione permanente;
• percorsi di formazione regolamentata erogati nell'ambito del sistema educativo regionale;
• percorsi di formazione continua erogati nell'ambito del sistema educativo regionale.
• percorsi di formazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
Si precisa che per sistema educativo regionale si intende l'insieme delle attività nelle quali si articola l'offerta formativa regionale, i cui progetti sono stati approvati con decreto direttoriale.
■ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione adottate dalla singola organizzazione, comprensibile anche per gli utenti di altra nazionalità.
■ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in aula o alla sede dell'attività formativa in caso di temperatura > 37,5 °C;
■ Rendere disponibili soluzione idroalcolica per l'igiene delle mani per utenti e personale anche in più punti degli spazi dedicati all'attività, in particolare all'entrata e in prossimità dei servizi igienici, e promuoverne l'utilizzo frequente.
■ Mantenere l'elenco dei soggetti che hanno partecipato alle attività per un periodo di 14 giorni, al fine di consentire alle strutture sanitarie competenti di individuare eventuali contatti.
■ Privilegiare, laddove possibile, l'organizzazione delle attività in gruppi il più possibile omogenei (es. utenti frequentanti il medesimo intervento; utenti della stessa azienda) e solo in subordine organizzare attività per gruppo promiscui.
■ Nel caso di soggetti minori (età 14-17), il rispetto delle norme di distanziamento e il mantenimento della distanza interpersonale sono obiettivi che possono essere applicati solo compatibilmente con il grado di autonomia e di consapevolezza e in considerazione dell'età degli stessi. Pertanto, sulla base di tali considerazione, le attività dovranno essere modulate in ogni contesto specifico.
■ Laddove possibile, con particolare riferimento alle esercitazioni pratiche, privilegiare l'utilizzo degli spazi esterni.
■ Gli spazi destinati all'attività devono essere organizzati in modo da osservare la distanza raccomandata di 1,80 metri o comunque da garantire il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti; tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
■ Tutti gli utenti (docenti, discenti, tutor d'aula, componenti della commissione di esame ecc.), considerata la condivisione prolungata del medesimo ambiente, dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie per tutta la durata delle attività e procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche. Nel caso dei docenti, è possibile fare ricorso ad una visiera trasparente. Resta inteso che nelle attività pratiche dovranno essere utilizzati, se previsti, gli ordinari dispositivi di protezione individuale associati ai rischi della singola attività. Durante l'espletamento dell'esame orale, il candidato può togliersi la mascherina, mantenendo la distanza minima interpersonale.
■ Dovrà essere garantita la regolare pulizia e disinfezione degli ambienti, in ogni caso al termine di ogni attività di un gruppo di utenti e alla fine di ogni sessione di esame, con particolare attenzione alle superfici più frequentemente toccate, ai servizi igienici e alle parti comuni (es. aree ristoro, tastiere dei distributori automatici di bevande e snack);
■ Eventuali strumenti e attrezzature dovranno essere puliti e disinfettati ad ogni cambio di utente; in ogni caso andrà garantita una adeguata disinfezione ad ogni fine giornata. Qualora la specifica attività o attrezzatura preveda l'utilizzo frequente e condiviso da parte di più soggetti (a titolo esemplificativo nel caso di cucine industriali e relative attrezzature specifiche), sarà necessario procedere alla pulizia e disinfezione frequente delle mani o dei guanti;
■ Favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell'Istituto Superiore di Sanità.
■ Per le attività di laboratorio e per la realizzazione delle prove pratiche, i docenti e le persone che affiancano o esaminano l'allievo devono utilizzare una visiera trasparente se non riescono a mantenere la distanza minima di un metro.
■ Per gli allievi in stage presso terzi, si applicano le disposizioni/protocolli della struttura/azienda ospitante. In presenza di più stagisti presso la medesima struttura/azienda e in attuazione di detti protocolli potrà essere necessario articolare le attività di stage secondo turni da concordare con l'allievo, il responsabile dell'azienda/struttura ospitante e/o tutor aziendale.
■ Il calendario di convocazione dei candidati all'esame finale deve essere cadenzato temporalmente, in modo che il candidato possa rimanere presso la sede dell'esame il tempo strettamente necessario. Gli orari devono essere distanziati in modo da non creare assembramento fuori dai locali tra persone in attesa di essere esaminate; il candidato deve lasciare la sede subito dopo l'espletamento della prova.
■ La presenza di pubblico durante lo svolgimento della sessione di esame deve essere limitata al massimo. Per la prova orale, può esserci un solo accompagnatore per candidato. Per alunni con disabilità, l'accompagnatore può assistere all'esame. Per disabilità particolari, può essere valutato caso per caso, anche l'esame a distanza. Lo svolgimento delle prove d'esame dovrà evitare attività di intersezione tra gruppi di classe diversi.
Allegato 6
Documento di indirizzo per la riapertura di biblioteche e archivi in Toscana nella fase 2 dell'emergenza sanitaria da COVID-19. Indicazioni operative e raccomandazioni
INDICE
- Premessa
- Paragrafo 1) La prevenzione dei rischi per lo staff e per gli utenti
1.1) Sanificazione degli impianti di aerazione, degli ambienti e degli arredi ad uso consecutivo
1.2) Gestione degli spazi fisici in regime di distanziamento e dell'accesso agli spazi
1.3) Gestione dei dispositivi individuali per lo staff e per gli utenti
1.4) Indirizzi e indicazioni organizzative per i dipendenti a contatto con il pubblico
- Paragrafo 2) Il trattamento e la movimentazione dei materiali
2.1) Trattamento e sanificazione dei materiali che rientrano dal prestito
2.2) Trattamento dei materiali in uscita per il prestito
2.3) Trattamento dei materiali in consultazione
2.4) Trattamento dei materiali per il prestito interbibliotecario
- Paragrafo 3) La gestione dei servizi
3.1) La gestione degli orari di apertura
3.2) I servizi digitali
3.3) I servizi di back office in smart working o in sede
3.4) I servizi di front office
- Paragrafo 4) Le attività culturali e di promozione
4.1) Attività in modalità digitale
- Paragrafo 5) Gli appalti dei servizi
- Paragrafo 6) Applicazione e verifica delle misure anti-contagio
- Bibliografia di riferimento
Premessa
Il presente documento di indirizzo a carattere regionale affronta il tema della riapertura delle biblioteche e degli archivi in Toscana, dopo la chiusura disposta con DPCM dell'8 marzo - riconfermata nel DPCM del 26 aprile - e la conseguente gestione dei servizi, delle attività e dell'utenza nella fase 2 dell'emergenza sanitaria da COVID19. La riapertura è stata disposta con Decreto Legge n. 33 del 16 maggio e relativo D.P.C.M. attuativo del 17 maggio, ed avverrà all'insegna della gradualità e della massima tutela della salute pubblica e sicurezza per lavoratori e utenti.
L'obiettivo del documento è fornire indicazioni operative, sulla base di quanto disposto dai D.P.C.M. e dalle ordinanze della Regione Toscana, che consentano di tenere un atteggiamento il più possibile uniforme nei confronti degli utenti delle biblioteche e degli archivi in Toscana. Tali indicazioni saranno modificate qualora vengano emanate diverse disposizioni.
Il fenomeno è comunque complesso e articolato. Prima di tutto le misure di sicurezza da adottare nelle biblioteche e negli archivi riguardano tali istituti come luoghi di lavoro e, al contempo, come luoghi di accesso a collezioni, servizi e attività da parte del pubblico, con facili rischi di assembramento e di mancanza di rispetto delle regole di distanziamento fisico. Inoltre, riteniamo opportuno differenziare le problematiche relative alla riapertura delle biblioteche pubbliche e di altre biblioteche aperte al pubblico, che riguardano soprattutto la gestione dei materiali e del prestito locale e, in modo graduale, l'apertura al pubblico degli spazi, l'accesso alle collezioni, la consultazione in sede e lo svolgimento di attività culturali, da quelle delle biblioteche speciali, di conservazione e dagli archivi, istituti nei quali la ripartenza coincide, pressoché in via esclusiva, con i servizi di consultazione in sede e di accesso alle sale studio. Nel documento, dunque, diamo conto di queste diverse realtà, proponendo raccomandazioni a volte diversificate, a seconda che si tratti di una biblioteca pubblica/aperta al pubblico o di un istituto di cultura chiuso al pubblico. Localmente, poi, ogni biblioteca e archivio declinerà operativamente e organizzativamente tali raccomandazioni, tenendo conto della propria specificità, a partire dalla logistica e dalle dimensioni degli spazi, e dalla gestione del personale in servizio, sempre nel rispetto della normativa di sicurezza dei luoghi di lavoro. I riferimenti sono, oltre al D.P.C.M del 17 maggio e relativi allegati, in specie gli allegati n. 12 “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione COVID-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali” e n. 17 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020 ”, le ordinanze regionali n. 48 del 3 maggio “Misure di contenimento sulla diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro. Revoca della ordinanza n. 38/2020 e nuove disposizioni”, n. 57 del 17 maggio “Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Avvio della Fase 2” e n. 58 del 18 maggio “Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 - Disposizioni per la fase 2”.
Resta fermo l'obbligo per i datori di lavoro, coadiuvati dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione del singolo istituto e in accordo con il medico competente e il/i RLS, previo confronto con le RSU/RSA, di adottare un protocollo anticontagio coerente con le presenti linee guida, di aggiornare il documento di valutazione dei rischi e di informare tutti i propri lavoratori ed utenti circa le disposizioni vigenti, predisponendo, consegnando e/o affiggendo all'ingresso, negli uffici, nelle sale accessibili al pubblico e nei locali maggiormente visibili e frequentati della biblioteca e archivio, apposita cartellonistica e materiale informativo, oltre che a provvedere alla comunicazione specifica su siti web e canali social.
Questo documento è il risultato di un gruppo di lavoro, promosso e coordinato dal competente ufficio regionale della Regione Toscana (Settore Patrimonio culturale, Siti Unesco, Arte contemporanea, Memoria), a cui hanno partecipato i bibliotecari e gli archivisti impiegati negli Istituti bibliotecari e archivistici che coordinano le 12 reti documentarie toscane, i colleghi della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, AIB e ANAI. Professionalità, serietà e competenza sono stati i nostri alleati più forti e dopo questa esperienza, la cooperazione toscana risulta rafforzata ulteriormente, anche tra biblioteche e archivi. Rinnoviamo quindi il messaggio “che si vince solo facendo rete”, riprendendo il titolo di quel lontano seminario di studi - “Vincere facendo rete” - organizzato a Empoli nel febbraio 2004 dalla Regione Toscana, con la collaborazione dell'AIB.
TAVOLO DI LAVORO REGIONALE
- Francesca Navarria, Settore Patrimonio culturale, Siti Unesco, Arte contemporanea, Memoria della Regione Toscana;
- Lorenzo Valgimogli, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana
- Monica Armanetti, AIB Toscana
- Caterina Del Vivo, ANAI Toscana
- le Reti documentarie toscane nelle persone di:
- Elisa Boffa, Rete documentaria aretina (Comune di Arezzo-Istituzione Biblioteca Città di Arezzo)
- Carlo Ghilli, Rea.Net - Biblioteche lungo l'Elsa e l'Arno (Comune di Empoli-Biblioteca comunale di Empoli, FI)
- Francesca Gaggini e Marco Pinzani, SDIAF - Sistema Documentario Integrato dell'Area Fiorentina (Ufficio Sdiaf del Comune di Firenze)
- Roberto Elefante, Sistema bibliotecario territoriale Mugello ed Alto Mugello (Unione Montana dei Comuni del Mugello, FI)
- Anna Bonelli e Patrizia Guidi, Sistema documentario integrato grossetano (rispettivamente Comune di Grosseto-Biblioteca Chelliana di Grosseto e Comune di Castiglione della Pescaia-Biblioteca comunale di Castiglione della Pescaia)
- Cristina Luschi e Valeria Cioni, Sistema documentario del Territorio livornese (Comune di Livorno-Biblioteca Labronica di Livorno)
- Barbara Bertacchini e Devid Panattoni, Rete delle biblioteche e degli archivi della Provincia di Lucca (rispettivamente Provincia di Lucca e Comune di Altopascio-Biblioteca comunale di Altopascio)
- Susanna Dal Porto e Monica Armanetti, Re.Pro.Bi - Rete delle Biblioteche della Provincia di Massa-Carrara (rispettivamente Comune di Massa-Biblioteca civica di Massa e Comune di Carrara-Biblioteca civica di Carrara)
- Massimo Gabbrielli, Rete documentaria Bibliolandia della Provincia di Pisa (Unione Valdera);
- Maria Stella Rasetti, Rete Documentaria della Provincia di Pistoia (Comune di Pistoia- Biblioteca San Giorgio di Pistoia)
- Sistema Bibliotecario provinciale pratese (Comune di Prato-Istituto culturale e di documentazione “A. Lazzerini” di Prato)
- Annalisa Pezzo, Rete documentaria senese (Biblioteca comunale degli Intronati di Siena, Istituzione del Comune di Siena).
Si ringraziano per il loro contributo anche Antonella Lamberti, referente della Commissione nazionale AIB-Sezione Biblioteche e Servizi per ragazzi e IFLA StandingCommittee Libraries for Children and Young Adults, Grazia Asta direttrice della rivista “Bibelot” di AIB Toscana e Susanna Vannocci.
Paragrafo 1) La prevenzione dei rischi per staff e utenti
1.1) La sanificazione degli impianti di aerazione, degli ambienti e degli arredi ad uso consecutivo
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.P.C.M. del 17-5-2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”
In particolare gli allegati:
- n. 12 “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione COVID-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali”
- n. 17 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020” (pagine 119-120 “Musei, archivi e biblioteche”) https://www.gazzettauffìciale.it/eli/id/2020/05/17/20A02717/sg
Ordinanza della Regione Toscana n. 48 del 3-5-2020 “Misure di contenimento sulla diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro. Revoca della ordinanza n.38/2020 e nuove disposizioni” https://www.regione.toscana.it/-/ordmanze-della-regione-toscana
Istituto Superiore di Sanità
- Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020. Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV
(in particolare le pagine 6-9 “Misure generali per gli ambienti lavorativi”) https://www.iss.it/documents/20126/0/Rapporto+ISS+COVID-19+n.+5_2020+REV.pdf
- Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020. Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell'attuale emergenza COVID-19: presidi medico chirurgici e biocidi https://www.iss.it/rapporti-covid-19/-/asset_publisher/btw1J82wtYzH/content/id/5356387
Ministero per i Beni e le Attività culturali e del turismo
- Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro, Linee guida per le operazioni di sanificazione e disinfezione degli ambienti di Archivi e Biblioteche e per la gestione delle loro collezioni, al fine di contenere il rischio di contagio da Coronavirus (COVID-19) http://www.saf-icpal.beniculturali.it/covid-19-linee-guida-per-archivi-e-biblioteche/
- Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, Misure di contenimento per il contagio da Coronavirus. Verifica delle compatibilità con le esigenze di tutela e conservazione del patrimonio culturale
http://www.icr.beniculturali.it/pagina.cfm?usz=1&uid=182&idnew=731
Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Misure di contenimento per la prevenzione dal contagio da coronavirus. Verifica della compatibilità di sanificazione degli ambienti con le esigenze di Tutela e Conservazione del Patrimonio Culturale.
https://dger.beniculturali.it/wp-content/uploads/2020/05/753581420200001443-P.pdf-opd.pdf
BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO
Associazione Italiana Biblioteche-AIB
- COVID-19 e tutela della salute in biblioteca. Rassegna delle fonti e alcune raccomandazioni sul trattamento dei materiali e la gestione degli ambienti (a cura di Vittorio Ponzani e Rosa Maiello) https://www.aib.it/attivita/2020/80418-covid-19-e-tutela-della-salute-in-biblioteca/
- Disegnare la fase due: progettare la riapertura delle biblioteche pubbliche (a cura della Commissione nazionale Biblioteche pubbliche) https://www.aib.it/attivita/2020/81918-disegnare-la-fase-due-progettare-la-riapertura-delle-biblioteche- pubbliche/
Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche-AICRAB,
Seminario Coronavirus: la gestione del materiale archivistico e librario nella fase 2 https://www.aicrab.org/coronavirus-la-gestione-del-materiale-archivistico-e-librario-nella-fase-2- video/?fbclid=IwAR0mlgxoCvCjenSmZh8ahSEYM0LC7uxJ0rF6xFyMF9EQssQsafNhgeztYkc
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - Per definire la frequenza e le modalità delle operazioni di pulizia e delle operazioni di disinfezione giornaliera degli ambienti di uso comune e/o di passaggio e delle aree di lavoro aperte al pubblico, tenere conto degli orari e servizi di apertura al pubblico della biblioteca/archivio, oltre che dei turni di lavoro e dell'affluenza del pubblico. Per la sanificazione e disinfezione degli ambienti delle biblioteche e degli archivi, fare riferimento alle Lineeguida dell'Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro citate in bibliografia.
2 - La pulizia/disinfezione - mediante detersione con etanolo a concentrazioni pari al 70% o ad altri prodotti disinfettanti ad attività virucida (ad esempio prodotti a base di cloro come l'ipoclorito di sodio)
- deve riguardare anche le superfici toccate più di frequente, come porte, maniglie, finestre, vetri, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, tasti, tastiere, telecomandi, stampanti. Si consiglia per i servizi igienici l'utilizzo di copri-tavoletta in carta, se la biblioteca/archivio è in grado di fornirli, e di inibire gli asciugatori ad aria preferendo l'utilizzo di carta usa e getta. Gli adempimenti in materia di pulizia/disinfezione devono essere ordinariamente registrati da parte del datore di lavoro o suo delegato, su supporto cartaceo o informatico, con auto-dichiarazione.
3 - Laddove non fosse possibile assicurare una idonea disinfezione di elementi destinati all'uso consecutivo da parte degli utenti - dopo ogni utilizzo - come i tavoli con le barriere in plexiglas, le postazioni PC e Internet, i tablet al pubblico, le postazioni di autoprestito, i distributori automatici di bevande e alimenti, gli armadietti/locker per gli utenti, i servizi igienici, gli ascensori etc., si suggerisce di non consentirne l'utilizzo, o di limitarne l'uso a condizioni strettamente necessarie e comunque sempre regolamentato e con guanti monouso. In particolare, l'uso degli ascensori, dove possibile, limitarlo e riservarlo a persone con disabilità fisica.
4 - Laddove siano presenti impianti di areazione si raccomanda di eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell'aria condizionata per evitare l'eventuale trasporto di agenti patogeni nell'aria. Negli edifici dotati di specifici impianti di Ventilazione Meccanica Controllata, si raccomanda di fare riferimento alle indicazioni contenute nel documento “Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Qualità dell'aria indoor. Indicazioni ad per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 5/ 2020)”. Le prese e le griglie di ventilazione sono pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75% asciugando successivamente. Negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione (Ventilazione Meccanica Controllata, VMC) che movimentano aria attraverso un motore/ventilatore e consentono il ricambio dell'aria di un edificio con l'esterno, detti impianti devono mantenere attivi l'ingresso e l'estrazione dell'aria 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Nel caso di locali senza finestre (es. spogliatoi, bagni, locali di servizio, ecc.) dotati di ventilatori/estrattori questi devono essere mantenuti in funzione per tutto il tempo di permanenza per ridurre le concentrazioni di virus e batteri nell'aria. Negli edifici dotati di impianti di riscaldamento/raffrescamento (es. pompe di calore, fancoil, o termoconvettori), tenere spenti gli impianti per evitare che, il possibile ricircolo del virus SARS-CoV2 in aria. Se non è possibile tenere fermi gli impianti, pulire settimanalmente in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Le porte tra gli ambienti interni e le finestre siano tenute, laddove possibile aperte, nel rispetto dei microclimi a tutela dei materiali librari, archivistici e documentari.
5 - Si procede alla sanificazione, come prevista dalla circolare del Ministero della salute n. 5443 del 22 febbraio 2020 nelle ipotesi di:
• presenza di una persona con COVID-19 confermato, secondo le indicazioni della circolare 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute. E' necessario procedere alla sanificazione dell'ambiente, mediante interventi di detergenza e successiva disinfezione, si procede alla pulizia prima con acqua e sapone e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% oppure con alcool etilico al 70% per superfici che possono essere danneggiate dall'ipoclorito di sodio;
• indicazione del medico competente, che può altresì disporre una opportuna periodicità, con riguardo anche alla tipologia degli spazi.
6 - I guanti monouso e le mascherine si smaltiscono come rifiuti ordinari, in maniera indifferenziata. Si consiglia di collocare contenitori per i rifiuti anche in prossimità delle uscite.
7 - Si richiama particolare attenzione alla gestione degli spazi e dei materiali relativi alle sezioni "Emeroteca" e "Bambini e Ragazzi" (cfr. paragrafo 1.2 per l'accesso; paragrafo 2.1-2.2 per il prestito e paragrafo 2.3 per la consultazione).
1.2) La gestione degli spazi fisici in regime di distanziamento e dell'accesso agli spazi
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.P.C.M. del 17-5-2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”
In particolare gli allegati:
- n. 8 “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia. Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell'emergenza COVID-19 “
- n. 11 “Misure per gli esercizi commerciali”
- n. 12 “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione COVID-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali”
- n. 17 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020” (pagine 119-120 “Musei, archivi e biblioteche”)
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/17/20A02717/sg
Ordinanza della Regione Toscana n. 48 del 3-5-2020 '“Misure di contenimento sulla diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro. Revoca della ordinanza n.38/2020 e nuove disposizioni” https://www.regione.toscana.it/-/ordinanze-della-regione-toscana
Istituto Superiore di Sanità, Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020. Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV (in particolare le pagine 6-9 “Misure generali per gli ambienti lavorativi”) https://www.iss.it/documents/20126/0/Rapporto+ISS+COVID-19+n.+5_2020+REV.pdf
BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO
Associazione Italiana Biblioteche-AIB
- COVID-19 e tutela della salute in biblioteca. Rassegna delle fonti e alcune raccomandazioni sul trattamento dei materiali e la gestione degli ambienti (a cura di Vittorio Ponzani e Rosa Maiello) https://www.aib.it/attivita/2020/80418-covid-19-e-tutela-della-salute-in-biblioteca/
- Disegnare la fase due: progettare la riapertura delle biblioteche pubbliche (a cura della Commissione nazionale Biblioteche pubbliche) https://www.aib.it/attivita/2020/81918-disegnare-la-fase-due-progettare-la-riapertura-delle-biblioteche- pubbliche/
Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche-AICRAB, Seminario Coronavirus: la gestione del materiale archivistico e librario nella fase 2 https://www.aicrab.org/coronavirus-la-gestione-del-materiale-archivistico-e-librario-nella-fase-2- video/?fbclid=IwAR0mlgxoCvCjenSmZh8ahSEYM0LC7uxJ0rF6xFyMF9EQssQsafNhgeztYkc
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - La distanza di sicurezza interpersonale per la prevenzione del contagio da COVID-19 è di 1 metro. Laddove possibile si raccomanda di mantenere una distanza di 1,8 metri.
2 - L'ingresso in biblioteca e in archivio da parte degli utenti avviene:
a) mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale;
b) esclusivamente con mascherina protettiva, che copra naso e bocca;
c) obbligatoriamente dopo avere sanificato le mani o con l'utilizzo di guanti monouso; laddove possibile è preferibile per le mani l'adozione di entrambe le misure (cfr. paragrafo 1.3), ma nel caso della consultazione dei materiali in sede è obbligatorio l'utilizzo di guanti monouso forniti all'utente da parte della biblioteca/archivio, altrimenti il materiale consultato è soggetto ad isolamento preventivo (cfr. paragrafo 2.3).
3 - Laddove sia possibile, l'ingresso in biblioteca e in archivio avviene dopo la verifica della assenza di febbre (temperatura superiore a 37,5°): gli utenti potranno essere, pertanto, sottoposti a misurazione della temperatura corporea da parte del personale addetto.
4 - Per ogni spazio e ambiente al pubblico, la biblioteca/archivio riorganizza gli spazi, gli allestimenti, la segnaletica e i flussi di ingresso in base alle prescrizioni sulla distanza di sicurezza interpersonale, verificando anche la presenza di postazioni al pubblico per studio o uso di strumenti da parte degli utenti. In tale senso si potranno adottare diverse modalità organizzative per creare i percorsi per gli utenti e per evidenziare aree, come ad esempio il posizionamento di sedie alle distanze previste, la separazione virtuale degli spazi con scotch adesivo colorato, l'installazione di tramezzi in plexiglas come barriere fisiche anti-respiro, la segnaletica sul pavimento, facendo sempre attenzione a predisporre percorsi che siano accessibili a persone portatrici di disabilità.
5 - L'accesso agli spazi delle biblioteche e degli archivi deve essere regolamentato e scaglionato nella quantità e nella frequenza secondo le seguenti modalità:
a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie per evitare assembramenti, quando il numero degli operatori in servizio lo renda possibile (cfr. paragrafo 3.1);
b) attraverso orari di apertura differenziati e creazione di finestre temporali speciali per determinati tipologie di utenti, con una particolare attenzione alle persone portatrici di disabilità e ai loro accompagnatori;
b) in funzione degli spazi disponibili, delle dimensioni dei locali del numero e della dislocazione dei bagni, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita;
c) attraverso un sistema multicanale di prenotazioni (mail, telefono, web);
d) stabilendo e comunicando il numero massimo di utenti che possono essere presenti negli spazi della biblioteca/archivio (per una valutazione del numero di utenti si suggerisce, come per gli esercizi commerciali, 1 persona ogni 40 mq oltre a 2 operatori, secondo quanto indicato nell'Allegato 11 “Misure per gli esercizi commerciali”, punto 7-lettera b del DPCM del 17-5-2020 e nell'ordinanza della Regione Toscana n. 48 del 3-5-2020, punto a).
6 - Laddove possibile, è preferibile dotare i banconi destinati alle operazioni al pubblico (reference, prestito etc.), e altre aree di contatto tra staff e utenti, di una protezione in plexiglas, come barriera fisica anti-respiro per prevenire il contagio tramite droplet, considerando la difficoltà di effettuare tali operazioni mantenendo la distanza di sicurezza interpersonale tra utente e staff.
7 - Per quanto riguarda le biblioteche pubbliche e altre biblioteche aperte al pubblico, si raccomanda una gradualità nella riapertura dei servizi e nell'accesso agli spazi (in particolare negli istituti di piccole dimensioni con dotazione organica limitata e nelle one-person libraries).
Si partirà con l'accesso alla biblioteca esclusivamente per il prestito locale, per consentire in un secondo momento, l'accesso agli spazi di lettura e studio, alle collezioni, allo scaffale aperto e ad altre aree adibite al pubblico (tra cui la sezione "Bambini e Ragazzi"¹ e l'“Emeroteca”), per poi arrivare - solo in una fase ancora successiva e quando le condizioni epidemiologiche lo consentiranno - alla organizzazione di attività in presenza (cfr. paragrafo 4).
Qualora la biblioteca pubblica decida di attivare da subito il servizio di consultazione in sede del materiale (incluso il materiale della sezione “Emeroteca”), si raccomanda di limitarlo esclusivamente ad esigenze di studio, ricerca e lavoro che presentino carattere d'urgenza e non derogabili, secondo le modalità e la procedura indicate al paragrafo 2.3. Si valuti sempre la possibilità di riproduzione fotografica dei documenti da consultare da parte degli utenti, in tutti i casi in cui sia possibile per osservanza del diritto di autore e della normativa sulla privacy, e l'utilizzo del servizio di accesso all'Edicola digitale di DigiToscana-MediaLibraryOnline o di altre piattaforme.
____
¹ Riguardo alla possibilità di utilizzare questi spazi e altri della biblioteca per attività ludico-ricreative per bambini di età superiore ai 3 anni e gli adolescenti, con la presenza di operatori addetti alla loro conduzione, si rimanda alle disposizioni contenute nell’allegato 8 del D.P.C.M. del 17-5-2020 “Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento per le politiche della famiglia. Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19“
8 - Nell'individuare la migliore soluzione organizzativa e logistica per la gestione del servizio di prestito locale, si raccomanda di tenere separati gli spazi di restituzione del materiale preso in prestito (cfr. paragrafo 2.1) da quello di consegna del materiale dato in prestito (cfr. paragrafo 2.2), differenziando gli utenti in entrata e in uscita.
Per maggiore sicurezza e per evitare assembramenti, si suggerisce l'attivazione di un servizio di prenotazione del prestito - sia in uscita che in entrata - per esempio per fasce orarie o per ordine alfabetico del cognome degli utenti o con altre modalità, e di intensificare l'uso di dispositivi di autoprestito da parte degli utenti, laddove siano disponibili e sia garantita una idonea sanificazione trattandosi di uno spazio ad uso consecutivo da parte degli utenti (cfr. paragrafo 1.1. punto 3).
9 - Qualunque sia il piano/programma degli accessi predisposto dalla biblioteca/archivio (giorni e orari di apertura, numero massimo di persone, sistema di prenotazione etc...). si raccomanda di adottare la soluzione migliore in grado di verificare:
a) la controllabilità della situazione, anche in termini di assembramento;
b) il mantenimento del rispetto dei comportamenti individuali con servizio di sorveglianza da parte del personale, dedicando nelle biblioteche pubbliche e aperte al pubblico particolare cura e attenzione al pubblico dei bambini e ragazzi. Qualora la sezione “Bambini e Ragazzi” sia resa accessibile già alla riapertura della biblioteca, si raccomanda di consentire l'ingresso a bambini e ragazzi minori solo nel caso in cui siano accompagnati da un adulto e di vigilare attentamente che non si formino gruppi;
c) la sanificazione dei materiali (cfr. paragrafo 2).
10 - Per quanto riguarda le biblioteche speciali, storiche e per gli archivi, la cui riapertura coincide per
10 più con l'accesso alle sale di studio e quindi con il servizio di consultazione in sede del materiale (compreso il materiale della sezione “Emeroteca”), si raccomanda la definizione di un piano/programma di accesso regolamentato e scaglionato, secondo quanto indicato ai punti precedenti 2, 5 e 9. Si valuti sempre anche la possibilità di riproduzione fotografica dei documenti da consultare da parte degli utenti, in tutti i casi in cui sia possibile per osservanza del diritto di autore e della normativa sulla privacy, e l'utilizzo del servizio di accesso all'Edicola digitale di DigiToscana- MediaLibraryOnline o di altre piattaforme.
11 - Si raccomanda di dotare la biblioteca/archivio di cartellonistica adeguata per spiegare chiaramente i percorsi e le regole e modalità di accesso e fruizione della biblioteca/archivio sia per l'area esterna che interna, e di comunicare il piano e programma di accesso e fruizione anche tramite i canali informativi della biblioteca/archivio (sito web, social, newsletter, comunicato stampa).
12 - Se è presente un guardaroba, si suggerisce di consegnare sacchi di plastica per inserire abbigliamento e accessori. In presenza di armadietti/locker provvedere alla disinfezione della maniglia/ serratura, da parte di un operatore, dopo ogni prelievo o in alternativa prevedere l'utilizzo di guanti monouso. Nel caso di guardaroba tradizionale si suggerisce di far consegnare il sacco riempito e chiuso al personale dedicato, mantenendo la distanza di sicurezza o prevedere contenitori in cui depositare/prelevare i sacchi.
13 - Le caffetterie e i luoghi/punti di ristorazione all'interno delle biblioteche e dei degli archivi dovranno seguire le regole generali previste per questa tipologia di attività commerciali.
1.3) La gestione dei dispositivi individuali per lo staff e per il pubblico
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.P.C.M. del 17-5-2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”
In particolare gli allegati:
- n. 12 “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione COVID-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali”
- n. 16 “Misure igienico-sanitarie”
- n. 17 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020” (pagine 119-120 “Musei, archivi e biblioteche”) https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/17/20A02717/sg
Ordinanza della Regione Toscana n. 48 del 3-5-2020 “Misure di contenimento sulla diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro. Revoca della ordinanza n.38/2020 e nuove disposizioni” https://www.regione.toscana.it/-/ordinanze-della-regione-toscana
Istituto Superiore di Sanità, Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020. Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV (in particolare le pagine 6-9 “Misure generali per gli ambienti lavorativi”) https://www.iss.it/documents/20126/0/Rapporto+ISS+COVID-19+n.+5_2020+REV.pdf
Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro, Linee guida per le operazioni di sanificazione e disinfezione degli ambienti di Archivi e Biblioteche e per la gestione delle loro collezioni, al fine di contenere il rischio di contagio da Coronavirus (COVID-19) http://www.saf-icpal.beniculturali.it/covid-19-linee-guida-per-archivi-e-biblioteche/
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - Tutti i lavoratori delle biblioteche e degli archivi che condividono spazi comuni devono indossare una mascherina chirurgica. Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di 1 metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l'uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie. Laddove possibile, è consigliato il mantenimento di una distanza interpersonale di 1,8 metro. La frequente e minuziosa pulizia delle mani è raccomandata in più momenti e fasi dell'attività lavorativa, insieme alle altre norme igienico-sanitarie indicate nell'Allegato 6 “Misure igienico-sanitarie” del D.P.C.M. del 17-5-2020.
2 - All'ingresso della biblioteca/archivio, nelle aree più grandi, nelle zone dove sono collocate le postazioni PC, le postazioni di autoprestito, Internet point, tablet al pubblico, accanto a tastiere, schermi touch screen, fotocopiatrici etc., è necessario garantire il più ampio e capillare accesso a sistemi per la disinfezione delle mani, ed eventualmente alla disponibilità di guanti monouso qualora la biblioteca/archivio adotti entrambi le misure di sanificazione delle mani. Nel caso specifico del servizio di consultazione dei materiali in sede la biblioteca/archivio fornisce direttamente all'utente i guanti monouso da utilizzare (cfr. paragrafo 2.3).
3- Si raccomanda la massima accortezza nel ricordare sempre agli utenti, tra le buone pratiche e i comportamenti da adottare, di maneggiare i libri e altri documenti delle collezioni della biblioteca/archivio, indossando i dispositivi di protezione individuale prescritti per legge e dopo avere comunque pulito le mani con gel disinfettante, senza bagnarsi le dita con la saliva per voltare le pagine, evitando di tossire e starnutire sui materiali.
4 - E' necessario che i datori di lavoro forniscano idonee istruzioni al personale al momento della consegna dei Dispositivi di Protezione individuale e sui comportamenti collettivi.
1.4) Indirizzi e indicazioni organizzative per i dipendenti a contatto con il pubblico
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Ordinanza della Regione Toscana n. 39 del 19-4-2020 “Ulteriori indirizzi e raccomandazioni per la esecuzione dei test sierologici rapidi, in relazione alla emergenza pandemica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell'art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”
Ordinanza della Regione Toscana n. 54 del 6-5-2020 “Ulteriori disposizioni in merito ai test sierologici rapidi connessi all'emergenza pandemica da COVID-19”
https://www.regione.toscana.it/-/ordinanze-della-regione-toscana
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - Riguardo alla possibilità per il personale di biblioteche e archivi, di eseguire test sierologici rapidi, in relazione alla emergenza pandemica da COVID19, si rimanda alle ordinanze della Regione Toscana n. 39 del 19-4-2020 e n. 54 del 6-5-2020 che contengono indirizzi, raccomandazioni e disposizioni in merito.
2 - Si suggerisce di impiegare il personale maggiormente a rischio (anziani, affetti da patologie, conviventi con persone affette da patologie, etc.) in attività e aree che non comportino il contatto con il pubblico e di valutare sempre lo smart-working come prima misura di contenimento.
3 - Si tenga conto che alcune attività svolte dal personale della biblioteca e dell'archivio non prevedono un contatto nemmeno saltuario con il pubblico, ma soltanto occasionale con colleghi (inventariazione e riordino di fondi, preparazione di strumenti di accesso inventariale on line, catalogazione, digitalizzazione etc...) e quindi non pongono problemi particolari dal punto di vista della gestione in sicurezza degli spazi.
Paragrafo 2) Il trattamento e la movimentazione dei materiali
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.P.C.M. del 17-5-2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”
In particolare l'allegato n. 17 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020” (pagine 119-120 “Musei, archivi e biblioteche”) https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/17/20A02717/sg
Ministero della Salute, Circolare n. 17644 del 22 maggio 2020 “Indicazioni per l'attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento”
http ://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativaNuovoCoronavirus.j sp
Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo
- Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro, Linee guida per le operazioni di sanificazione e disinfezione degli ambienti di Archivi e Biblioteche e per la gestione delle loro collezioni, al fine di contenere il rischio di contagio da Coronavirus (COVID-19) http://www.saf-icpal.beniculturali.it/covid-19-linee-guida-per-archivi-e-biblioteche/
Istituto Superiore di Sanità, Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020. Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell'attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento.
https://www.iss.it/rapporti-covid-19/-/asset_publisher/btw1J82wtYzH/content/id/5392909
Ordinanza della Regione Toscana n. 58 del 18 maggio 2020 “Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 - Disposizioni per la fase 2” https://www.regione.toscana.it/-/ordinanze-della-regione-toscana
BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO
Associazione Italiana Biblioteche-AIB
- COVID-19 e tutela della salute in biblioteca. Rassegna delle fonti e alcune raccomandazioni sul trattamento dei materiali e la gestione degli ambienti (a cura di Vittorio Ponzani e Rosa Maiello) https://www.aib.it/attivita/2020/80418-covid-19-e-tutela-della-salute-in-biblioteca/
- Disegnare la fase due: progettare la riapertura delle biblioteche pubbliche (a cura della Commissione nazionale Biblioteche pubbliche) https://www.aib.it/attivita/2020/81918-disegnare-la-fase-due-progettare-la-riapertura-delle-biblioteche- pubbliche/
Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche-AICRAB, Seminario Coronavirus: la gestione del materiale archivistico e librario nella fase 2 https://www.aicrab.org/coronavirus-la-gestione-del-materiale-archivistico-e-librario-nella-fase-2- video/?fbclid=IwAR0mlgxoCvCjenSmZh8ahSEYM0LC7uxJ0rF6xFyMF9EQssQsafNhgeztYkc
Chin A.W. H. et al, Stability of SARS-CoV-2 in differente environmental conditions, The Lancet Microbe
https://www.thelancet.com/journals/lanmic/article/PIIS2666-5247(20)30003-3/fulltext
EBLIDA - European Bureau of Library, Information and Documentation Associations, Guidelines on access policies, personnel security, social distancing and sanitation of collections, Editorial, by Ton van Vlimmeren, President EBLIDA https://mailchi.mp/75d312f57c24/eblida-newsletter-4155369?e=cf0fcc37d0
G. Kampf et al., “Journal of Hospital Infection”, 104 (2020), n. 3, Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and their inactivation with biocidal agents https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0195670120300463
Abstract : https://www.journalofhospitalinfection.com/article/S0195-6701(20)30046-3/abstract
Neeltje van Doremalen et al., Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS- CoV-1, “New England Journal of Medicine”, 17 mar. 2020. https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMc2004973
Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Misure di contenimento per la prevenzione dal contagio da coronavirus. Verifica della compatibilità di sanificazione degli ambienti con le esigenze di Tutela e Conservazione del Patrimonio Culturale.
https://dger.beniculturali.it/wp-content/uploads/2020/05/753581420200001443-P.pdf-opd.pdf
CRITERI GENERALI
“Posizione attualmente prevalente nella comunità scientifica sulla persistenza di COVID-19 sulle superfici è quella espressa dall'autorevolissimo “New England Journal of Medicine”: fino a 4 ore sul rame, fino a 24 ore sul cartone e fino a 72 ore su plastica e acciaio.
Neeltje van Doremalen et al., Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS- CoV-1, “New England Journal of Medicine”, 17 mar. 2020
Una spiegazione in italiano (e una infografica) è presente sul sito “Medical facts” del prof. Roberto Burioni: Coronavirus: quanto resiste sulle varie superfici (16 mar. 2020)
Diversa è la posizione espressa sul “Journal of Hospital Infection”, che segnala che il ceppo endemico di coronavirus umano può rimanere attivo a temperatura ambiente su diverse superfici inanimate come metallo, vetro o plastica tra 2 ore e 9 giorni. Tale indagine è relativa a tutti i coronavirus, compresi SARS e MERS, non solo al COVID-19.
G.Kampf et al., Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and their inactivation with biocidal agents, “Journal of Hospital Infection”, 104 (2020), n. 3”²
__
² AIB, COVID-19 e la tutela della salute in biblioteca https://www.aib.it/attivita/2020/80418-covid-19-e-tutela-della-salute-in-biblioteca/
Questa ultima posizione è sostenuta ed adottata anche dall'Istituto Centrale di Patologia per gli Archivi e per il Libro del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, che nelle proprie Linee guida per le operazioni di sanificazione e disinfezione degli ambienti di Archivi e Biblioteche e per la gestione delle loro collezioni, al fine di contenere il rischio di contagio da Coronavirus (COVID-19), indica una durata della quarantena pari a 10 giorni per i materiali archivistici e librari, facendo riferimento alla circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020. Conferma tale durata anche l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze nel documento, Misure di contenimento per la prevenzione dal contagio da coronavirus. Verifica della compatibilità di sanificazione degli ambienti con le esigenze di Tutela e Conservazione del Patrimonio Culturale.
A questa documentazione si aggiungono le raccomandazioni dell'Istituto Superiore di Sanità riguardo all'igiene delle superfici, ambienti interni, abbigliamento e qualità dell'aria negli ambienti, in particolare il Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020. Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell'attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento del 15 maggio, oggetto della Circolare del Ministero della Salute n. 17644 del 22 maggio 2020 “Indicazioni per l'attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento”.
Il Rapporto n. 25 dell'ISS riporta i risultati di un recente studio relativamente alla persistenza del COVID-19 sui vari materiali (Chin A. W.H. et al, Stability of SARS-CoV-2 in differente environmental conditions, The Lancet Microbe), come indicato nella seguente tabella che differenzia la permanenza per tipologie di superfici:
Superfici |
Particelle virali infettanti rilevate fino a |
Particelle virali infettanti non rilevate dopo |
carta da stampa e carta velina |
30 minuti |
3 ore |
tessuto |
1 giorno |
2 giorni |
legno |
1 giorno |
2 giorni |
banconote |
2 giorni |
4 giorni |
vetro |
2 giorni |
4 giorni |
plastica |
4 giorni |
7 giorni |
acciaio inox |
4 giorni |
7 giorni |
mascherine chirurgiche strato interno |
4 giorni |
7 giorni |
mascherine chirurgiche strato esterno |
7 giorni |
non determinato |
INDICAZIONI OPERATIVE GENERALI
1 - Il materiale di biblioteche e archivi che arrivi da flussi esterni alla biblioteca/archivi non controllati in termini di sicurezza o che venga in contatto con gli utenti in modalità non conforme a quanto indicato nel paragrafo 2.3, deve essere sottoposto ad isolamento preventivo (quarantena).
La durata della quarantena, a cui sottoporre i materiali librari, archivistici e documentari, corrisponde a quella indicata nella tabella sopra riportata che differenzia la durata della permanenza del COVID-19 sulle diverse superfici (3 ore per la carta da stampa e carta velina, 2 giorni per il tessuto, 7 giorni per la plastica e acciaio inox, etc...) ed è dunque quella che garantisce maggiore sicurezza in relazione al rischio di contagio e diffusione da COVID-19, considerato che non è possibile sottoporre detto materiale a procedure di disinfezione poiché dannose per lo stesso.
2 - Si raccomanda la massima sorveglianza e accortezza affinché le fasi del lavoro interno che riguardano la manipolazione dei materiali (movimentazione, messa in quarantena etc...) siano controllate in termini di sicurezza e tutela dei singoli lavoratori.
3 - Tra i comportamenti da adottare da parte degli utenti per maneggiare i materiali di biblioteche e archivi, ricordare sempre di non bagnarsi le dita con la saliva per voltare le pagine, di non tossire o starnutire sui documenti, oltre ad indossare i dispositivi protettivi individuali (mascherina e guanti monouso laddove prescritto).
2.1) Trattamento e sanificazione dei materiali che rientrano dal prestito
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - Si raccomanda di adottare la prescrizione della quarantena per tutto il materiale che:
a) rientra in biblioteca dal prestito esterno;
b) rientra in biblioteca dal prestito interbibliotecario con relativi imballaggi;
c) la biblioteca acquisisce per dono;
d) la biblioteca acquista.
Per la durata si veda l'indicazione operativa generale indicata al punto 1.
2 - Per l'isolamento del materiale rientrato dal prestito e soggetto alla quarantena, si raccomanda di collocare il materiale in quarantena (in buste o scatole) in uno spazio appositamente individuato e ben areato della biblioteca.
2.2) Trattamento dei materiali in uscita per il prestito
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - Si raccomanda la massima cautela e attenzione nella gestione dei materiali in uscita dalla biblioteca, verificando che siano stati all'interno della stessa, così da essere fruibili all'esterno senza dover essere sottoposti a quarantena. In caso contrario i materiali rientrano nella casistica di cui al paragrafo 2.1.
2 - Per la Sezione “Bambini e Ragazzi”, si invita a prestare particolare attenzione alla presenza di libri in stoffa (0-3 anni), giochi in scatola, pupazzi, giocattoli e arredi particolari come tappeti e cuscini.
Si consiglia, nella fase di riapertura, di togliere dalla sezione tappeti, cuscini, pupazzi e giocattoli, e di escludere dal prestito i libri in stoffa e i giochi. Qualora invece tali materiali siano oggetto di prestito, per la durata della quarantena al momento del rientro, si rinvia all'indicazione operativa generale indicata al punto 1, mentre per la sanificazione degli arredi si rimanda al Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020. Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell'attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento del 15 maggio.
2.3) Gestione e trattamento dei materiali in consultazione
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - La consultazione in sede del materiale delle biblioteche e degli archivi (compreso il materiale della sezione “Emeroteca”) avviene seguendo la seguente procedura:
- per accedere alla consultazione gli utenti devono essere muniti di dispositivi di protezione individuale (mascherina e guanti monouso forniti dallo stesso istituto, biblioteca o archivio), evitando di bagnarsi le dita con la saliva per voltare le pagine, di tossire e starnutire sui materiali;
- un addetto della biblioteca o dell'archivio (munito di dispositivi di protezione individuale) preleva il documento per darlo in consultazione in un locale possibilmente dotato di arredi "moderni" che possono essere facilmente puliti e disinfettati;
Qualora il materiale venga consultato senza utilizzo di guanti monuso si raccomanda di sottoporre il materiale consultato ad isolamento preventivo (quarantena) secondo l'indicazione operativa generale di cui al punto 1, riponendolo in buste o scatole di contenimento all'interno del locale precedentemente individuato, come indicato al paragrafo 2.1. Il materiale consultato sarà quindi fruibile solo dopo l'isolamento preventivo.
2 - Nel caso specifico delle biblioteche pubbliche o aperte al pubblico, si raccomanda di limitare la consultazione in sede dei materiali (incluso il materiale della sezione “Emeroteca”) esclusivamente ad esigenze di studio, ricerca e lavoro che presentino carattere d'urgenza e non derogabili, e regolamentando l'accesso secondo le modalità indicate al paragrafo 1.2. La procedura per consultare il materiale è quella indicata al precedente punto 1.
3 - Si raccomanda di promuovere, come servizio alternativo da remoto, l'accesso alla Edicola digitale sulla piattaforma DigiToscana-MediaLibraryOnline (MLOL) o su altre piattaforme come Indaco (cfr. paragrafo 5). Per l'accesso a tale sezione cfr. paragrafo 1.2.
4 - Si raccomanda di incentivare il più possibile la riproduzione fotografica dei documenti da parte degli utenti, in tutti i casi in cui sia possibile per osservanza del diritto di autore e della normativa sulla privacy (ad esempio documenti di archivio).
5 - Si consiglia di valutare la possibilità di includere nel circuito del prestito locale anche il materiale di deposito o in consultazione delle biblioteche, laddove sia possibile, in modo tale da rendere maggiormente fruibile e accessibile il patrimonio della biblioteca.
6 - E' raccomandabile potenziare i processi di digitalizzazione del materiale, anche con riferimento alla valorizzazione e fruizione delle collezioni storiche delle biblioteche e dei documenti d'archivio, promuovendo il servizio di accesso e consultazione digitale delle risorse.
2.4) Trattamento dei materiali per il prestito interbibliotecario
1 - La gestione del prestito interbibliotecario - che avviene tramite corriere o altri mezzi di trasporto - presenta problemi di sanificazione dei materiali circolanti, legati alla quarantena e ai diversi flussi a cui è sottoposto, e quindi comporta un forte appesantimento organizzativo e logistico per le biblioteche nella prima fase di riapertura. Per questa ragione, si consiglia di rinviarne l'attivazione ad una fase successiva e si raccomanda invece di incentivare il servizio di prestito locale, valutando di estenderlo ai materiali di deposito o consultazione, laddove sia possibile.
Paragrafo 3) La gestione dei servizi
Le indicazioni che seguono riguardano i servizi bibliotecari e archivistici che al momento della ripartenza è possibile gestire in massima sicurezza, tenendo conto delle norme e misure per la prevenzione del rischio di contagio sia per il personale che per il pubblico.
Sarà quindi premura delle biblioteche e degli archivi garantire servizi in presenza per il prestito locale e servizi digitali e a distanza, con accesso alle raccolte da remoto. Alcuni di questi servizi potranno essere gestiti dai lavoratori sia in modalità smart working che in sede.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.P.C.M. del 17-5-2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”
In particolare gli allegati:
- n. 12 “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione COVID-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali”
- n. 16 “Misure igienico-sanitarie”
- n. 17 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020” (pagine 119-120 “Musei, archivi e biblioteche”)
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/17/20A02717/sg
BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO
Associazione Italiana Biblioteche, Disegnare la fase due: progettare la riapertura delle biblioteche pubbliche (a cura della Commissione nazionale Biblioteche pubbliche) https://www.aib.it/attivita/2020/81918-disegnare-la-fase-due-progettare-la-riapertura-delle-biblioteche- pubbliche/
INDICAZIONI OPERATIVE GENERALI
1 - Si raccomanda di organizzare una riapertura graduale e progressiva dei servizi delle biblioteche pubbliche, in particolare negli istituti di piccole dimensioni con dotazione organica limitata e nelle one- person libraries (cfr. paragrafo 1.2).
2 - Si valuti di rinviare ad una fase successiva alla riapertura, la riattivazione dei servizi bibliotecari mobili e decentrati nel territorio, in quanto la loro gestione comporta un appesantimento organizzativo e logistico per garantire il rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie, a partire dalla sanificazione dei materiali circolanti.
3 - Riguardo specificatamente al prestito a domicilio, si suggerisce di valutare l'opportunità di attivarlo per le persone anziane, sole e con patologie, o impossibilitate a muoversi, sempre nel rispetto di quanto indicato sul trattamento di sanificazione del materiale.
4 - Nelle biblioteche si raccomanda particolare attenzione al “reference”. Si individuino modalità alternative di erogazione del servizio di accesso diretto allo scaffale, ad esempio potrebbero essere potenziati il reference a distanza con modalità multicanale (tramite mail, telefono e web), l'assistenza anche diretta, ma in remoto tramite software, e tutte quelle attività bibliografiche e di supporto fruibili in digitale e a distanza (servizi all'utenza web-oriented), magari da organizzare anche a livello di Rete. Qualunque siano le modalità individuate, questi servizi devono soddisfare il più possibile la richiesta di consultazione delle collezioni storiche e moderne da parte degli utenti.
5 - Si richiama infine l'attenzione sull'importanza della comunicazione ai cittadini e agli utenti riguardo la riapertura di biblioteche e archivi nella fase 2 dell'emergenza sanitaria da COVID-19.
Si ritiene fondamentale pianificare - a livello di Rete e di singola biblioteca/archivio - una campagna di comunicazione informativa da realizzarsi tramite newsletter e social network, ma anche rendendo disponibili e affiggendo cartellonistica, materiali informativi negli spazi della biblioteca/archivio.
Tale campagna sarà rivolta a tutti i cittadini, in particolare agli utenti iscritti che saranno invitati anche a restituire i documenti presi in prestito prima della chiusura della biblioteca.
Il messaggio sicuramente da veicolare ai cittadini e agli utenti è che, nonostante la necessità di distanziamento fisico e di tutte le misure anticontagio, le biblioteche e gli archivi sono pronti a riaprire in modo graduale e progressivo, garantendo condizioni di sicurezza e un accesso regolamentato.
3.1) La gestione degli orari di apertura
INDICAZIONI OPERATIVE
1- Se attuabile rispetto al numero degli operatori in servizio e alla organizzazione della biblioteca/archivio nella fase di riapertura, si consiglia di mantenere lo stesso orario di apertura vigente prima dell'emergenza COVID-19, o quanto meno che il nuovo orario non si discosti da quello normalmente in uso.
2 - Qualunque sia la scelta adottatta nella gestione degli orari di apertura al pubblico, sia di mantenere l'orario pre-vigente che eventualmente ampliarlo o riarticolarlo, si raccomanda la soluzione migliore in grado di regolamentare e scaglionare l'accesso alla biblioteca/archivio, tenendo conto di quanto già indicato (cfr. paragrafo 1.2) e anche delle esigenze del pubblico (conciliazione tempi di vita e di lavoro).
3.2) I servizi digitali
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - Si raccomanda di potenziare i servizi bibliotecari e archivistici all'utenza in modalità web-oriented - eventualmente anche coordinati all'interno della Rete - per snellire, quanto più possibile nella fase di emergenza sanitaria da COVID19, la distribuzione diretta dei materiali e per evitare potenziali assembramenti degli utenti (questo soprattutto nelle biblioteche pubbliche), ma anche per garantire il massimo accesso all'informazione e al patrimonio disponibile.
2 - Si raccomanda di implementare le modalità di fruizione online del catalogo di Rete e delle biblioteche da parte degli utenti, per promuovere le collezioni e l'accesso ad esse. Potranno essere potenziate le attività di reference e di assistenza alla ricerca da remoto, la realizzazione di vetrine e bibliografie in formato digitali, di booktrailer (cfr. paragrafo 3.3). Ugualmente per gli archivi, potranno essere potenziate modalità di fruizione online di inventari e guide, banche dati.
3 - Si raccomanda particolare attenzione nel potenziare l'attività di formazione/aggiornamento lungo tutto l'arco della vita, in modalità a distanza e online, promuovendone la fruizione non solo da parte degli utenti ma anche dello staff.
4 - Si suggerisce di implementare i servizi di supporto e assistenza digitale per sostenere famiglie, insegnanti e cittadini nell'apprendimento delle nuove tecnologie e nell'alfabetizzazione informativa.
5 - Si raccomanda, in particolare, di potenziare il servizio di Biblioteca digitale Toscana- MediaLibraryOnline (MLOL) e di altre piattaforme digitali (come Indaco):
a) incrementandone i patrimoni, per aumentare accesso e prestito;
b) investendo maggiormente nella promozione e conoscenza delle varie collezioni digitali (edicola digitale, ebook, audiolibri, film etc.) da parte degli utenti ma anche dello staff;
c) promuovendone l'uso mediante corsi a distanza di alfabetizzazione all'uso della piattaforma MLOL (sia per gli utenti che per lo staff). Si fa presente che la Rete SDIAF e l'Istituto culturale “A. Lazzerini” di Prato che sono gli istituti che coordinano il servizio MLOL a livello regionale (promosso dalla Regione Toscana), hanno realizzato materiali informativi e promozionali e anche video-tutorial che è possibile richiedere (
6 - Laddove possibile e nel rispetto della normativa vigente in materia di diritto d'autore e della privacy, si suggerisce di incrementare l'attività di digitalizzazione attraverso la scansione dei materiali librari e archivistici, anche su richiesta degli utenti.
7 - Si invita a rendere maggiormente accessibili online i materiali già digitalizzati della biblioteca/archivio, valutando anche di incrementare attività come il riordino e l'inventariazione del materiale archivistico e la catalogazione del materiale bibliografico, in quanto propedeutiche alla digitalizzazione e quindi ad una successiva fruibilità del materiale online (cfr. paragrafo 5).
8 - Si potenzi anche la fruizione dei documenti digitalizzati disponibili nelle banche dati e nei portali delle principali biblioteche pubbliche/specialistiche e di archivi.
3.3) I servizi di back office in smart working o in sede
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - Si raccomanda di valutare la possibilità di svolgere alcune delle attività di back-office in sede o anche in modalità in smart working.
Si riportano tali attività a titolo esemplificativo:
a) Gestione delle attività di catalogazione e trattamento del materiale (IN SEDE e SMART-WORKING).
b) Gestione delle prenotazioni attive da scaffale e predisposizione dei documenti richiesti, con il loro posizionamento nello scaffale delle prenotazioni (IN SEDE).
c) Gestione dei documenti rientrati dal prestito su cui gravano prenotazioni: dopo il termine della quarantena prevista, i documenti sono nuovamente disponibili per il prestito (IN SEDE).
d) Gestione dei documenti rientrati dal prestito senza prenotazioni: dopo il termine della quarantena prevista, i documenti vengono ricollati a scaffale (IN SEDE).
e) Gestione dei solleciti telefonici (e altro) a partire dai documenti non rientrati e che hanno una prenotazione (IN SEDE e SMART-WORKING).
f) Gestione del supporto agli utenti che chiedono di prenotare, rilascio copie delle credenziali, risposta alle mail pervenute con richieste relative al patrimonio bibliografico, etc. (cfr. paragrafo 3.4. - IN SEDE e SMART-WORKING).
g) Gestione di un servizio di reference desk virtuale (multicanale, mediante e-mail o telefonico), che potrà essere coordinato e gestito anche a livello di rete o da più biblioteche (IN SEDE e SMART-WORKING).
h) Gestione di un servizio di reference specifico per le opere di consultazione o per altro materiale non accessibile al prestito (cfr. paragrafo 5 - IN SEDE).
i) Gestione di un servizio di assistenza all'uso dei cataloghi online della Rete e delle biblioteche da parte degli utenti o degli inventari e guide agli archivi (cfr. paragrafo 3 indicazione generale 3 - IN SEDE e SMART-WORKING).
j) Gestione di corsi e attività a distanza di alfabetizzazione informativa, informatica e digitale e per l'accesso alle risorse digitali della piattaforma DigiToscana MLOL e di altre, come Indaco (cfr. paragrafo 5 - IN SEDE e SMART-WORKING).
k) Gestione delle attività formative e di aggiornamento online da parte dello staff e degli utenti (IN SEDE e SMART-WORKING).
l) Gestione di attività di comunicazione mediante il sito web, canali social e newsletter della biblioteca/ archivio. In particolare potrà essere programmata una campagna informativa per la ripartenza del prestito e degli altri servizi (cfr. Paragrafo 3 indicazione generale 4 e paragrafo 3.4. - IN SEDE e SMART-WORKING).
3.4) I servizi di front office
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - Si raccomanda particolare attenzione alla gestione del prestito locale, in particolare a quei documenti rientrati e destinati alla ripartenza (cfr. paragrafo 2.1), e a quanto già detto al paragrafo 1.2.
2 - Si dia particolare attenzione alla distribuzione e affissione di materiali informativi sui servizi e modalità di accesso alla biblioteca/archivio. A tale proposito, si ritiene fondamentale pianificare - a livello di Rete e di singola biblioteca/archivio - una campagna di comunicazione informativa per la riapertura di biblioteche e archivi, rivolta a cittadini e agli utenti (cfr. paragrafo 3 indicazione 4).
3 - I tradizionali servizi di front office della biblioteca/archivio (reference e assistenza al pubblico) potranno essere, nella prima fase di riapertura, limitati e ridotti a causa delle misure di sicurezza prescritte per l'emergenza sanitaria da COVID-19 (accessi regolamentati, distanza interpersonale di sicurezza da mantenere, servizi non del tutto accessibili, spazi chiusi etc...).
Sarà cura della biblioteca/archivio attivarsi per fornire agli utenti gli stessi servizi da remoto e in modalità multicanale (cfr. paragrafo 3.3).
4) Le attività culturali e di promozione
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.P.C.M. del 17-5-2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”
In particolare gli allegati:
- n. 8 “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia. Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell'emergenza COVID-19“
- n. 12 “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione COVID-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali”
- n. 16 “Misure igienico-sanitarie”
- n. 17 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020” (pagine 119-120 “Musei, archivi e biblioteche”) https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/17/20A02717/sg
BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO
Associazione Italiana Biblioteche, Disegnare la fase due: progettare la riapertura delle biblioteche pubbliche (a cura della Commissione nazionale Biblioteche pubbliche) https://www.aib.it/attivita/2020/81918-disegnare-la-fase-due-progettare-la-riapertura-delle-biblioteche- pubbliche/
INDICAZIONI OPERATIVE GENERALI
1 - In questa prima fase di riapertura delle biblioteche e degli archivi saranno favorite tutte le attività in grado di assicurare la massima sicurezza, quindi prevalentemente fruibili a distanza e in digitale.
2 - Laddove sia possibile e quando le condizioni epidemiologiche lo consentiranno, l'organizzazione delle attività in sede potrà essere gradualmente riattivata, assicurando il distanziamento interpersonale di sicurezza e una fruizione regolamentata, e privilegiando l'utilizzo degli spazi all'aperto.
3 - Riguardo alla possibilità di utilizzare la sezione “Bambini e Ragazzi” delle biblioteche pubbliche e altri spazi delle biblioteche/archivi per attività ludico-ricreative per bambini di età superiore ai 3 anni e gli adolescenti, con la presenza di operatori addetti alla loro conduzione, si rinvia alle disposizioni contenute nell'allegato 8 “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia. Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell'emergenza COVID-19“ del D.P.C.M. del 17-5-2020.
4.1) Attività in modalità digitale
INDICAZIONI OPERATIVE
1 - Si raccomanda di proseguire la programmazione di tutte quelle attività culturali della Rete e della biblioteca/archivio che sia possibile offrire in modalità digitale, cercando di trasferire quanto più possibile i percorsi di promozione del libro e della lettura, di divulgazione, di alfabetizzazione informativa, informatica e digitale dagli spazi fisici a quelli digitali. Si raccomanda attenzione particolare al pubblico dei bambini e ragazzi.
3 - Per quanto riguarda le liberatorie per le letture digitali si rimanda all'informativa presente sul sito web della SIAE:
- https://www.siae.it/it/iniziative-e-news/emergenza-covid-19-le-misure-adottate-dal-consiglio-di- gestione-siae-favore-degli
- https://www.siae.it/it/iniziative-e-news/gli-interventi-di-emergenza-deliberati-dal-consiglio-di- gestione-il-31-marzo-2020
e al riepilogo delle tariffe per l'utilizzazione di opere letterarie: http://www.siae.it/sites/default/files/TARIFFE%20SPERIMENTALI%20ONLINE%20LETTURE.pdf
Inoltre si rinvia al comunicato AIB in merito agli oltre 300 titoli di opere liberamente utilizzabili, grazie anche alla collaborazione con AIE: https://www.aib.it/attivita/2020/80481-video-letture-delle-biblioteche-libere-in-rete/
Paragrafo 5) Gli appalti dei servizi
BIBLIOGRAFIA DI APPROFONDIMENTO
Associazione Italiana Biblioteche-AIB, Comunicato del 16 marzo 2020 su Esternalizzazioni ai tempi del Corona virus
https://www.aib.it/attivita/2020/79988-estemalizzazioni-covid19/
1 - Si raccomanda particolare attenzione ai contratti in essere riguardanti la gestione di attività e servizi in biblioteche e archivi, al fine di evitare penalizzazioni che possano derivare da sospensioni o decurtazioni pesanti degli stessi contratti.
A tale fine, si valuti accuratamente la possibilità di sostituire le attività al momento non eseguibili - causa disposizioni e misure per contenere la diffusione e il contagio da COVID-19 - con attività e servizi digitali, a distanza, attività di bonifica dei cataloghi, etc.., che possono essere svolti anche in modalità smart working, oltre che in sede.
In ogni caso, in presenza di cooperative, ditte o società in appalto, includere questo personale nelle procedure inerenti le misure di tutela riportate, integrando, se necessario, in modo specifico il DUVRI ed informare i fornitori delle procedure adottate affinché i lavoratori delle imprese che operano a qualunque titolo nel perimetro dell'Ente, ne rispettino le indicazioni.
Paragrafo 6) Applicazione e verifica delle misure anti-contagio
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
D.P.C.M. del 17-5-2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”
In particolare l'allegato n. 12 “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione COVID-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali” https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/17/20A02717/sg
Si richiama quanto previsto dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 24 aprile 2020, in merito alla costituzione in azienda di un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione con la partecipazione delle RSU/RSA e del/i RLS/RLST.
Si segnala l'opportunità di individuare un referente interno per la gestione della problematica COVID- 19, che possa da un lato raccogliere osservazioni e predisporre modifiche in corso d'opera delle procedure gestionali, dall'altro monitorare la continua evoluzione del fenomeno epidemiologico e le frequenti modifiche tecnico-normative.
I servizi PISLL della Regione Toscana, nel periodo attuale di emergenza sanitaria, garantiscono la partecipazione ai suddetti comitati e coerentemente con il D.Lgs. 81/08, indirizzano principalmente la propria attività all'informazione e assistenza - ai sensi dell'art. 10 dello stesso decreto - alle imprese, ai lavoratori, alle loro rappresentanze ed alle associazioni di categoria per l'applicazione di corrette misure di tutela della salute dei lavoratori; verificano l'adozione da parte dei datori di lavoro di adeguate procedure di sicurezza anti-contagio in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il Medico Competente e il RLS/RLST, in conformità alle presenti linee di indirizzo, ai protocolli richiamati in premessa ed alle linee di indirizzo specifiche emanate dalla Regione Toscana su singoli settori.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Normativa
DECRETO LEGGE 16 maggio 2020, n. 33 “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 maggio 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19”
In particolare di nostro interesse gli allegati:
- n. 8 “Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia. Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell'emergenza COVID-19“
- n. 11 “Misure per gli esercizi commerciali”
- n. 12 “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione COVID-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali”
- n. 16 “Misure igienico-sanitarie”
- n. 17 “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 16 maggio 2020” (pagine 119-120 “Musei, archivi e biblioteche”)
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/05/17/20A02717/sg
Regione Toscana
- Ordinanza n. 39 del 19 aprile 2020 “Ulteriori indirizzi e raccomandazioni per la esecuzione dei test sierologici rapidi, in relazione alla emergenza pandemica da COVID-19. Ordinanza ai sensi dell'art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”
- Ordinanza n. 48 del 3 maggio 2020 “Misure di contenimento sulla diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro. Revoca della ordinanza n.38/2020 e nuove disposizioni”
- Ordinanza n. 54 del 6 maggio 2020 “Ulteriori disposizioni in merito ai test sierologici rapidi connessi all'emergenza pandemica da COVID-19”
- Ordinanza n. 57 del 17 maggio 2020 “Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Avvio della Fase 2”
- Ordinanza n. 58 del 18 maggio 2020 “Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 - Disposizioni per la fase 2” https://www.regione.toscana.it/-/ordinanze-della-regione-toscana
INAIL, Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/pubbl-rimodulazione- contenimento-covid19-sicurezza-lavoro.html
Istituto Superiore di Sanità
- Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020. Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV https://www.iss.it/documents/20126/0/Rapporto+ISS+COVID-19+n.+5_2020+REV.pdf
- Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020. Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell'attuale emergenza COVID-19: presidi medico chirurgici e biocidi https://www.iss.it/rapporti-covid-19/-/asset_publisher/btw1J82wtYzH/content/id/5356387
- Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020. Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell'attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento https://www.iss.it/rapporti-covid-19/-/asset_publisher/btw1J82wtYzH/content/id/5392909
Ministero della Salute, Circolare n. 17644 del 22 maggio 2020 “Indicazioni per l'attuazione di misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 attraverso procedure di sanificazione di strutture non sanitarie (superfici, ambienti interni) e abbigliamento”
http ://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativaNuovoCoronavirus.j sp
Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo
- Istituto Centrale per la Patologia degli Archivi e del Libro, Linee guida per le operazioni di sanificazione e disinfezione degli ambienti di Archivi e Biblioteche e per la gestione delle loro collezioni, al fine di contenere il rischio di contagio da Coronavirus (COVID-19) http://www.saf-icpal.beniculturali.it/covid-19-linee-guida-per-archivi-e-biblioteche/
- Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, Misure di contenimento per il contagio da Coronavirus - Verifica delle compatibilità con le esigenze di tutela e conservazione del patrimonio culturale
http://www.icr.beniculturali.it/pagina.cfm?usz=1&uid=182&idnew=731
Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Misure di contenimento per la prevenzione dal contagio da coronavirus. Verifica della compatibilità di sanificazione degli ambienti con le esigenze di Tutela e Conservazione del Patrimonio Culturale.
https://dger.beniculturali.it/wp-content/uploads/2020/05/753581420200001443-P.pdf-opd.pdf
Per approfondire
Associazione Italiana Biblioteche-AIB
- Comunicato del 16 marzo 2020 su Esternalizzazioni ai tempi del Corona virus https://www.aib.it/attivita/2020/79988-esternalizzazioni-covid19/
- COVID-19 e tutela della salute in biblioteca. Rassegna delle fonti e alcune raccomandazioni sul trattamento dei materiali e la gestione degli ambienti (a cura di Vittorio Ponzani e Rosa Maiello) https://www.aib.it/attivita/2020/80418-covid-19-e-tutela-della-salute-in-biblioteca/
- Disegnare la fase due: progettare la riapertura delle biblioteche pubbliche (a cura della Commissione nazionale Biblioteche pubbliche) https://www.aib.it/attivita/2020/81918-disegnare-la-fase-due-progettare-la-riapertura-delle-biblioteche- pubbliche/
Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche-AICRAB, Seminario Coronavirus: la gestione del materiale archivistico e librario nella fase 2 https://www.aicrab.org/coronavirus-la-gestione-del-materiale-archivistico-e-librario-nella-fase-2- video/?fbclid=IwAR0mlgxoCvCjenSmZh8ahSEYM0LC7uxJ0rF6xFyMF9EQssQsafNhgeztYkc
Chin A.W.H. et al, Stability of SARS-CoV-2 in differente environmental conditions, The Lancet Microbe (2 aprile 2020) https://www.thelancet.com/journals/lanmic/article/PIIS2666-5247(20)30003-3/fulltext
Confcultura, Linee guida per la prevenzione e il controllo del COVID-19 nei luoghi di cultura http://www.confcultura.it/pdf/Linee_Guida_Covid19.pdf
EBLIDA - European Bureau of Library, Information and Documentation Associations, Guidelines on access policies, personnel security, social distancing and sanitation of collections, Editorial, by Ton van Vlimmeren, President EBLIDA https://mailchi.mp/75d312f57c24/eblida-newsletter-4155369?e=cf0fcc37d0
G. Kampf et al., Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and their inactivation with biocidal agents, “Journal of Hospital Infection”, Volume 104 (2020), Issue 3 https://www.journalofhospitalinfection.com/article/S0195-6701(20)30046-3/abstract
IFLA, COVID-19 and the Global Library Field: https://www.ifla.org/covid-19-and-libraries
Antonella Lamberti, Biblioteche in sicurezza, “Bibelot” n. 1 di gennaio-aprile 2020: https://riviste.aib.it/index.php/bibelot
Politecnico di Torino, Rapporto “Emergenza COVID19: Imprese aperte, lavoratori protetti” http://www.impreseaperte.polito.it/i_rapporti/imprese_aperte_lavoratori_protetti
N. Van Doremalen, T. Bushmaker, D.H. Morris et al.: Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. New England Journal of Medecine 2020, n. 382, April https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMc2004973
Una spiegazione in italiano (e una infografica) è presente sul sito “Medical facts” del prof. Roberto Burioni: Coronavirus: quanto resiste sulle varie superfici (16 mar. 2020)