Categoria: 2020
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Tipologia: Protocollo Nazionale per l'adozione nei luoghi di lavoro delle imprese ceramiche di misure preventive anti-contagio idonee a garantire la ripresa in sicurezza dell'attività produttiva
Data firma: 16 aprile 2020
Parti: Confindustria Ceramica e Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal, Fesica-Confsal
Settori: Chimici, Ceramica
Fonte: fesicaconfsal.it


Protocollo Nazionale per l'adozione nei luoghi di lavoro delle imprese ceramiche di misure preventive anti-contagio idonee a garantire la ripresa in sicurezza dell'attività produttiva

Il 16 aprile 2020, tra: Confindustria Ceramica e Ugl Chimici, Failc Confail, Fialc Cisal e Fesica Confsal, in qualità di Parti stipulanti il CCNL per gli addetti all’Industria delle piastrelle di ceramica, di ceramica sanitaria, dei materiali refrattari, di porcellane e ceramiche per uso domestico e ornamentale, di ceramica tecnica, di tubi in grés, si è svolto un incontro in modalità telematica per assumere orientamenti comuni sulle misure da adottare negli ambienti di lavoro, nella prospettiva di coniugare la ripresa delle attività produttive con la fondamentale necessità di garantire ai lavoratori adeguati livelli di protezione, quando il Governo ne determinerà la possibilità e le condizioni.

Premesso che
- le imprese ceramiche italiane realizzano all’estero l’85% del fatturato (5.000 milioni di euro) su mercati molto competitivi nei quali operano concorrenti spagnoli, polacchi, cechi, turchi, indiani, cinesi, russi ecc. che non hanno limitazioni e possono garantire la pronta soddisfazione della domanda sostituendo i prodotti ceramici italiani;
- le misure di contenimento e di contrasto alla diffusione del COVID-19 disposte dal Governo sull’intero territorio nazionale hanno determinato, a partire dal 23 marzo u.s. p.v., la sospensione delle attività produttive di tutti i comparti rientranti nella sfera di applicazione del CCNL, con la correlata attivazione di ammortizzatori sociali per 21.295 addetti;
- in questo momento critico per il Paese le parti sono convinte che collaborare sia meglio che competere e che i problemi si risolvano meglio insieme attraverso il rafforzamento delle consolidate relazioni sindacali in ceramica;
- il presente Protocollo si propone pertanto l’obiettivo di coniugare la prossima ripresa delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative quando il Governo decreterà possibilità, modalità e tempi;
- le caratteristiche dimensionali e spaziali degli ambienti di lavoro in ceramica consentono di organizzare al meglio le adeguate condizioni di precauzione e di protezione dei lavoratori; le produzioni sono fortemente automatizzate, le fabbriche si sviluppano in lunghezza e i lavoratori sono distanti anche 15- 20 metri gli uni dagli altri. Inoltre, per le lavorazioni che possono comportare un maggior rischio di non osservanza del distanziamento personale, gli addetti sono già muniti dei necessari dispositivi di protezione individuale (casco, occhiali, mascherine), la cui fornitura sarà comunque rafforzata e garantita in occasione della ripartenza;
- il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro promosso dal Governo e sottoscritto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil in data 14 marzo u.s. (d’ora in poi Protocollo 14.3.2020) contiene linee guida per l’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio, già in larga misura implementate all’interno delle imprese. Tuttavia, con la presente intesa, le parti intendono rafforzarne ulteriormente il valore e la diffusione tra le imprese e i lavoratori; inoltre, come definito nel Protocollo 14.3.2020, il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. Anche il presente protocollo contiene, quindi, misure che seguono la logica della precauzione e seguono e attuano le prescrizioni del legislatore e le indicazioni dell’Autorità sanitaria;
- accanto alle azioni di pertinenza delle imprese per la scrupolosa implementazione delle misure di contenimento è essenziale la cura dei comportamenti positivi dei singoli addetti che potranno essere indirizzati mediante un’intensificazione della cartellonistica informativa e con altri idonei strumenti nonché con rinnovata responsabilizzazione dei RLS.
Tutto quanto sopra premesso e fatto salvo ogni obbligo già previsto o di prossima emanazione da parte delle Autorità di Governo (Nazionale e/o Regionale) e delle Istituzioni Sanitarie, le parti concordano di raccomandare l’adozione delle seguenti misure anti-contagio nei luoghi di lavoro.
a) ricercare il confronto preventivo sulle modalità della ripresa dell’attività produttiva con le rappresentanze sindacali unitarie presenti nei luoghi di lavoro e/o le OO.SS territoriali, tenendo conto della specificità di ogni singola realtà produttiva, per l’efficace e costruttiva applicazione delle presenti misure;
b) valutare la possibilità di stipulare assicurazioni per covid-19 a tutte le maestranze;
c) incentivare il lavoro agile per tutte le categorie di lavoratori la cui prestazione possa essere svolta attraverso tale modalità e, soprattutto, nei casi in cui l’organizzazione degli ambienti di lavoro non consenta il rispetto delle misure di distanziamento indicate (almeno 1 metro);
d) proseguire nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali per tutto il personale la cui prestazione non sia pienamente esigibile nella fase di graduale ripresa delle attività produttive, anche per ragioni di mercato; previamente consentire per tale categoria di lavoratori, su base volontaria, l’utilizzo delle ferie e dei permessi maturati alla data del 31 marzo 2020 al fine di evitare abbattimenti retributivi rilevanti;
e) verificare la possibilità di organizzare un piano di turnazione dei dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti;
f) organizzare l’accesso ai locali produttivi e la prestazione lavorativa nel rispetto delle misure di distanziamento raccomandate (almeno 1 metro) e, ove ciò non sia possibile, dotare i lavoratori dei dispositivi di protezione individuale in conformità alle indicazioni dell’Oms e delle norme vigenti;
g) raccomandare ai lavoratori la stretta osservanza delle indicazioni di precauzione disposte dalle autorità competenti nella mobilità lungo il tragitto casa-lavoro;
h) prestare particolare attenzione, con il coinvolgimento del medico competente aziendale, all’organizzazione delle condizioni di lavoro delle persone affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita;
i) contingentare l’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano;
j) garantire la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con idonei detergenti igienizzanti, degli ambienti e degli strumenti di lavoro;
k) limitare al minimo indispensabile gli spostamenti all’interno del sito aziendale che dovranno comunque avvenire nel rispetto delle indicazioni aziendali;
l) privilegiare il collegamento a distanza per l’effettuazione di incontri e riunioni. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali; ivi compreso, quando avverrà la ripresa produttiva, l'impegno di favorire lo svolgimento delle assemblee sindacali con modalità compatibili con le esigenze di precauzione;
m) favorire, dove possibile, orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa);
n) individuare procedure di ingresso, transito e uscita per l’accesso di fornitori esterni, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti;
o) gestire la presenza di una persona sintomatica in azienda nel rispetto delle indicazioni contenute nel Protocollo 14.3.2020 e di quelle diramate dal Governo e dalle Istituzioni Sanitarie competenti;
p) tenere aggiornata la documentazione addizionale al DVR dedicata alle misure di contenimento del COVID-19; proseguire nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori, secondo le indicazioni del medico competente; le misure di precauzione oggetto del presente protocollo potranno essere oggetto di confronto anche nell’ambito delle riunioni periodiche tra RSPP, RLS e medico competente;
q) prevedere punti in cui posizionare gel di sanificazione e verificare la possibilità di fornire le mascherine protettive conformi alle indicazioni di legge e delle Istituzioni Sanitarie a tutti i lavoratori anche laddove siano garantite le misure di distanziamento;
r) incrementare la cartellonistica informativa sulle opportune misure comportamentali ed igieniche e vigilare sul loro rispetto da parte di tutti.
In relazione a quanto previsto ai punti precedenti, le Parti si impegnano a favorire tra le imprese e tra i lavoratori la più ampia diffusione, conoscenza e rispetto dei contenuti del presente protocollo, per sua natura cedevole rispetto a successive intese migliorative interconfederali o indicazioni governative (Nazionale e/o Regionale) che dovessero intervenire, e conseguentemente a promuovere il recepimento delle presenti linee guida attraverso l’adozione di protocolli aziendali anti-contagio che potranno essere integrate con altre misure equivalenti o più incisive, eventualmente validate e rese disponibili dalle Istituzioni Sanitarie competenti (ad es. test sierologici), secondo la peculiarità di ciascuna organizzazione.

Letto, confermato e sottoscritto