Tipologia: Protocollo di sicurezza aziendale anticontagio a seguito emergenza Coronavirus (COVID-19)
Data: 4 maggio 2020
Settori: Servizi, Cooperative, Consorzio Equo Società Cooperativa Sociale
Fonte: consorzioequo.org


Protocollo di sicurezza aziendale anticontagio a seguito emergenza Coronavirus (COVID-19)

1. Premessa
L'azienda Consorzio Equo - Società Cooperativa Sociale, con sede legale e operativa in Via Fornacino n° 154/8 nel comune di Leinì in provincia di Torino, in relazione alle situazioni di pericolo venutesi a creare con la diffusione del COVID-19 ed in conformità alle recenti disposizioni legislative, adotta tutte le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del nuovo virus negli ambienti di lavoro, disciplinando con il presente piano tutte le misure di sicurezza che devono essere adottate dai propri dipendenti
Il presente protocollo si è reso necessario a seguito dell'emergenza sanitaria in atto dovuta al diffondersi del Corona Virus (Covid -19).
Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione.
I lavoratori presenti in azienda in conformità alle recenti disposizioni legislative e indicazioni dell'Autorità sanitaria, adottano tutte le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del nuovo virus presso l'azienda ospitante, disciplinando con il presente piano tutte le misure di sicurezza che devono essere adottate dai lavoratori.
In un momento di particolare emergenza, dettato dall'elevata rapidità di sviluppo del contagio, l'azienda ha deciso di adottare misure specifiche volte a:
• Prevenire il rischio di contagio per i lavoratori al fine di permettere la prosecuzione dell'attività ma nel rispetto della loro sicurezza;
• Intervenire tempestivamente su eventuali casi di infezione.
La presente procedura integra quanto previsto dal Protocollo di Intesa del 14 marzo 2020, così come aggiornato il 24 aprile 2020.
Tali misure, scaturite da una attenta valutazione del rischio da parte degli Enti Sanitari in questo scenario di pandemia dichiarato dall'OMS, riportano nell'incipit del medesimo protocollo, quanto segue:
"L'obiettivo del presente protocollo condiviso di regolamentazione è fornire indicazioni operative finalizzate a incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l'efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l'epidemia di COVID-19. Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. Il presente protocollo contiene, quindi, misure che seguono la logica della precauzione e seguono e attuano le prescrizioni del legislatore e le indicazioni dell'Autorità sanitaria."
In buona sostanza possiamo affermare che:
• il rischio da Corona Virus è un rischio generico e non un rischio specifico e neanche un rischio generico aggravato per tutte le attività non sanitarie;
• le norme di Igiene Pubblica, in caso di una epidemia/pandemia sono sovraordinate a quelle di Igiene Occupazionale e, quindi, nelle aziende non sanitarie, come previsto nel Protocollo sopraindicato, si applicano così come impartite e calate all'interno delle specificità dell'azienda;
• se l'azienda non è nelle condizioni operative, tecniche, gestionali, organizzative, dimensionali, di poter applicare per intero le indicazioni del protocollo, dovrà sospendere le attività lavorative fino al termine degli effetti del DPCM 11/03/2020;
La prosecuzione dell'attività lavorativa è vincolata al rispetto delle condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione.
Il presente documento di attuazione e gestione delle misure anticontagio su rischio nazionale, è pertanto da intendersi disposto ai sensi dell'art. 7 del DPCM 11/03/2020 e quale strumento attuativo di quanto stabilito nel Protocollo di Intesa del 14/03/2020 così come aggiornato il 24 aprile 2020.
Si evidenzia che il DPCM dell'11 marzo 2020 prevede l'osservanza di misure restrittive nell'intero territorio nazionale, specifiche per il contenimento del COVID - 19 e che per le attività di produzione tali misure raccomandano:
• sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
• siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
• siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
• assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
• siano incentivate le operazioni di pulizia dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali;
• per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti all'interno dei siti e contingentato l'accesso agli spazi comuni;
• si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali;
• per tutte le attività non sospese si invita al massimo utilizzo delle modalità di lavoro agile.
Si adottano pertanto le procedure indicate a seguire allo scopo di realizzare le misure richieste in relazione al Protocollo di Intesa del 14/03/2020. Il presente documento viene allegato ai Documenti di Valutazione del Rischio aziendali e ai Piani di Emergenza o procedure di Emergenza.

2. Obiettivo del protocollo
Obiettivo del presente piano è rendere l'azienda un luogo sicuro in cui i lavoratori possano svolgere le attività lavorative. A tal riguardo, vengono forniti tutti gli accorgimenti necessari che devono essere adottati per contrastare la diffusione del COVID-19.
Tali misure dovranno essere applicate dall'impresa appaltatrice nonchè da tutte le ditte sub appaltatrici, fornitori e sub-fornitori.

3. Riferimenti
DPCM 26 Aprile 2020
Integrazione al Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro - 24 Aprile 2020
DPCM 10 Aprile 2020
Decreto Legge 23/2020 (decreto salva-imprese) 8 Aprile 2020 n. 23
DPCM 1 Aprile 2020
Decreto Legge 19/202 del 25 Marzo 2020 n. 19
Decreto CuraItalia del 25 [17] Marzo 2020 n. 18
DPCM 22 Marzo 2020
Decreto legge 17 marzo 2020, n. 18
Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro - 14 marzo 2020
DPCM 11 marzo 2020
Decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6

4. Definizione del virus - Informativa preliminare
4.1 Aspetti Generali

I coronavirus (CoV) sono un'ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratorysyndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratorysyndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.
I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l'uomo per poi diffondersi nella popolazione. Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato provvisoriamente all'inizio dell'epidemia 2019-nCoV, non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina a dicembre 2019.
Nella prima metà del mese di febbraio l'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.), ha assegnato al nuovo coronavirus il nome definitivo: “Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2” (SARSCoV-2). Ad indicare il nuovo nome sono stati un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
Il nuovo nome del virus (SARS-Cov-2) sostituisce quello precedente (2019-nCoV).
Sempre nella prima metà del mese di febbraio (precisamente l'11 febbraio) l'OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. La nuova sigla è la sintesi dei termini CO-rona VI-rus D-isease e dell'anno d'identificazione, 2019.
4.2 Sintomatologia
I sintomi più comuni di un'infezione da coronavirus nell'uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. In particolare:
I coronavirus umani comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo. I sintomi possono includere: o naso che cola o mal di testa o tosse o gola infiammata o febbre o una sensazione generale di malessere.
Come altre malattie respiratorie, l'infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale.
Febbre e dispnea sono presenti come sintomi di esordio rispettivamente nell'86% e nell'82% dei casi esaminati.
Altri sintomi iniziali riscontrati sono tosse (50%), diarrea ed emottisi (5%).
4.3 Trasmissione
Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
• la saliva, tossendo e starnutendo;
• contatti diretti personali;
• le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi.
In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L'OMS considera non frequente l'infezione da nuovo coronavirus prima che sviluppino sintomi.
Il periodo di incubazione varia tra 2 e 12 giorni; 14 giorni rappresentano il limite massimo di precauzione.
La via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate. è comunque sempre utile ricordare l'importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani. Anche l'uso di detergenti a base di alcol è sufficiente a uccidere il virus. Per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all'1% (candeggina).
4.4 Trattamento
Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. Il trattamento è basato sui sintomi del paziente e la terapia di supporto può essere molto efficace. Terapie specifiche sono in fase di studio.
Attualmente, le criticità più rilevanti riguardano la gestione delle polmoniti interstiziali e della conseguente insufficienza respiratoria che queste determinano. Nei casi in cui questa sintomatologia si palesi ha reso necessario, per gran parte dei contagiati ricoverati in regime di terapia intensiva, la necessità di ventilazione assistita con ossigeno-terapia.

5. Informazione
L'azienda Consorzio Equo informa tutti i suoi lavoratori e tutti i lavoratori delle aziende denominate Feramiu scs e Tutti Insieme - Laboratorio di legalità - Società Cooperativa Sociale in quanto aziende appaltatrici che lavorano presso questo sito e chiunque entri in azienda circa le disposizioni di sicurezza, consegnando e affiggendo all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants e infografiche informative (allegate al presente protocollo).
In particolare, le informazioni riguardano:
• l'obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l'autorità sanitaria;
• la consapevolezza e l'accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere in azienda e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all'ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, temperatura, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, ecc.);
• l'impegno a rispettare tutte le disposizioni delle autorità e del datore di lavoro nel fare accesso in azienda (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell'igiene);
• l'impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti.
L'azienda fornisce una informazione adeguata sulla base delle mansioni e dei contesti lavorativi, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi in particolare sul corretto utilizzo dei DPI per contribuire a prevenire ogni possibile forma di diffusione di contagio
5.1 Informazione alle persone
Seguendo quanto previsto dalle disposizioni nazionali, si decide di farsi promotori dell'informazione attraverso:
1. Diffusione delle informazioni provenienti dalle istituzioni e inerenti l'individuazione di sintomi. Questo avviene mediante affissione del cartello su tutti gli accessi. Viene precisato che, in presenza di sintomi, l'operatore deve rimanere a casa;
2. Riferimenti da contattare in presenza di condizioni di rischio;
3. Norme igieniche volte a ridurre il rischio di diffusione, in particolare, all'interno di tutti i servizi igienici, mediante affissione dell'infografica;
4. Norme igieniche volte a ridurre il rischio di diffusione, durante la fruizione dei locali spogliatoio mediante affissione del cartello;
5. Misure adottate cui il personale deve attenersi, con particolare attenzione all'uso dei DPI, per contenere il contagio.
L'informazione riguarda anche tutti gli esterni che, a qualsiasi titolo, accedono alle strutture aziendali. L'azienda, sempre nell'ottica della corretta comunicazione e informazione, mette a disposizione di tutti la mail dell'RSPP e dei Medici Competenti che si sono resi disponibili per rispondere ad eventuali dubbi e domande in merito all'organizzazione scelta per contenere il rischio.
5.2 Modalità di trasferimento delle informazioni e validità del presente documento
Dato lo scenario attuale di emergenza, in alternativa alla modalità cartacea, tutti gli scambi informativi, i riesami, le verifiche e le approvazioni delle decisioni intraprese dall'azienda, avverranno preferibilmente in modo informatico, per evitare di agevolare qualsiasi forma di aggregazione spontanea. Eccezione può essere fatta solo per i lavoratori ove non è disponibile uno strumento di validazione informatica, nel rispetto delle regole distanziometriche.
Per la registrazione della ricezione della presente procedura, si dispone la sottoscrizione del modello un lavoratore per volta, rispettando la distanza interpersonale di 1m.
Ove i lavoratori abbiano necessità di chiarimenti, potranno richiederli, con i medesimi strumenti informatici, incluso l'uso del cellulare, provvedendo a contattare i responsabili di sede, l'RSPP, i Medici Competenti oppure il RLS.
Il presente protocollo viene trasmesso anche alle aziende appaltatrici al fine di rendere i lavoratori delle stesse edotti delle norme finalizzate alla riduzione del rischio di contagio.

6. modalità di ingresso in azienda
Il personale, prima dell'accesso in azienda potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l'accesso ai luoghi di lavoro.
Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell'accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'OMS2. Per questi casi si fa riferimento al Decreto legge n. 6 del 23/02/2020, art. 1, lett. h) e i).
L'ingresso in azienda di lavoratori già risultati positivi all'infezione da COVID-19 dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.
Qualora, per prevenire l'attivazione di focolai epidemici, nelle aree maggiormente colpite dal virus, l'autorità sanitaria competente disponga misure aggiuntive specifiche, come ad esempio, l'esecuzione del tampone per i lavoratori, il datore di lavoro fornirà la massima collaborazione.

7. Modalità di accesso dei fornitori esterni
Per l'accesso di fornitori esterni è stata individuata e segnalata una zona di stazionamento adiacente all' ingresso aziendale, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente in azienda.
Per quanto più possibile gli autisti dei mezzi di trasporto vengono fatti rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l'accesso agli uffici, servizi igienici e altri locali eventualmente per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro.
Anche lo scambio della documentazione consegnate in azienda (bolle, fatture...) deve avvenire tramite l'utilizzo di guanti monouso (qualora non disponibili, lavare le mani con soluzione idroalcolica).
Viene ridotto, per quanto possibile, l'accesso ai visitatori; qualora fosse necessario l'ingresso di visitatori esterni, gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole aziendali messe in atto, ivi comprese quelle per l'accesso ai locali di cui al precedente punto.
L'azienda committente è tenuta a dare, alle imprese appaltatrici denominate Feramiu scs e tutti insieme - laboratorio di legalità - società cooperativa sociale ed alle eventuali e future aziende committenti, completa informativa dei contenuti del Protocollo aziendale e deve vigilare affinché i lavoratori della stessa o delle aziende terze che operano a qualunque titolo nel perimetro aziendale, ne rispettino integralmente le disposizioni.

8. Pulizia e sanificazione in azienda
L'azienda Consorzio Equo, ha aggiunto alle normali attività di pulizie, una sanificazione straordinaria (fatta da azienda esterna qualificata) degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, ai sensi della circolare 5443 del 22 febbraio 2020.
Si riportano di seguito indicazioni pratiche su cosa si intenda con i termini di “pulizia” e “sanificazione” e come raggiungerne i requisiti, prendendo come riferimenti seguenti documenti:
• Norma UNI 10585:1996 (ritirata nel 2009)
• D.M. n. 274 del 7 Luglio 1997
Circ. 5443 del 22/2/2020 del Ministero della Salute
Rapporto ISS COVID-19, n. 5/ 2020 del 23 Marzo 2020
Per PULIZIA si intende il complesso di procedimenti ed operazioni atti a rimuovere polvere e/o materiale non desiderato e/o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti in genere ed il loro trattamento con materiali protettivi. La fase di pulizia è considerata preparatoria rispetto a quelle successive e necessaria per una loro corretta efficacia.
Per DISINFEZIONE si intende il complesso di procedimenti ed operazioni atti a ridurre il numero dei microrganismi patogeni in fase vegetativa a livelli prestabiliti di sicurezza igienica.
Per SANIFICAZIONE si intende il complesso di procedimenti ed operazioni atti a rendere sani determinati ambienti sia mediante l'attività di pulizia e/o di disinfezione, sia mediante il controllo ed il miglioramento delle condizioni del microclima (temperatura, umidità e ventilazione). Essa dunque non è altro che un insieme di operazioni che riguardano la pulizia e la successiva disinfezione. Pulizia e disinfezione possono essere svolte separatamente oppure essere condotte con un unico processo utilizzando però prodotti che abbiano duplice azione; è importante rimuovere lo sporco o i residui di sporco che possono contribuire a rendere inefficace l'intero processo. A tale scopo, il Ministero della Salute suggerisce che è necessario utilizzare, sempre dopo la pulizia con acqua e sapone o altro detergente neutro, una soluzione di ipoclorito di sodio (cioè candeggina) allo 0,5% di cloro attivo per i servizi igienici e allo 0,1% per tutte le altre superfici (N.B.: le candeggine in commercio hanno in genere un contenuto di cloro attivo che varia dal 5% al 10%). Per le superfici che possono essere danneggiate dall'ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo (alcol etilico) al 70% dopo pulizia con un detergente neutro. È anche possibile utilizzare altri detergenti professionali equivalenti come campo di azione (pulizia + disinfezione), in genere classificati come presidi medico chirurgici.
La pulizia giornaliera richiesta dal Protocollo avrà come oggetto, in particolare, tutte le superfici toccate più di frequente (ad esempio porte, maniglie, finestre, tavoli, interruttori della luce, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, tasti, tastiere, telecomandi, ecc.).
La sanificazione periodica, viene effettuata con cadenza stabilita dal Datore di Lavoro in relazione alle caratteristiche ed agli utilizzi dei locali.
L'azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all'interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione.
È garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tutte le attrezzature utilizzate giornalmente in azienda con adeguati detergenti, in tutti i reparti produttivi.
L'azienda in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute secondo le modalità ritenute più opportune, può organizzare interventi particolari/periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali (anche in deroga).
Si raccomanda, durante le operazioni di pulizia giornaliera con prodotti chimici, di assicurare la adeguata ventilazione degli ambienti.
In allegato 9 riporta la scheda per la registrazione delle pulizie e sanificazioni giornaliere.
8.1. Misure di pulizia specifiche attuate in azienda
Alla luce delle recenti evidenze epidemiologiche, a causa della possibile sopravvivenza del virus nell'ambiente per diverso tempo, in accordo con le disposizioni del Ministero della Salute si ritiene opportuno ribadire la necessità di garantire una idonea pulizia dei luoghi e delle aree frequentati da pubblico e personale con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. In particolare sono risultati efficaci nell'abbattere la carica virale l'effettuazione di un primo passaggio con detergente neutro ed un secondo passaggio con ipoclorito di sodio 0,1% o, per le superfici che possono essere danneggiate dall'ipoclorito di sodio, con etanolo al 70%.
Viene raccomandata durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, di assicurare la adeguata ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia vengono condotte da personale che indossa i DPI individuati nel documento di valutazione dei rischi. La pulizia riguarda con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali maniglie, superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.
Dal momento che la situazione epidemiologica ed il quadro legislativo sono in rapida evoluzione, si sottolinea la necessità di adottare le indicazioni che le competenti autorità e la direzione del Ministero di volta in vota disporranno nelle specifiche situazioni a necessaria integrazione di quanto indicato.

9. Precauzioni igieniche personali
È obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani e inoltre:
• evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
• evitare abbracci e strette di mano;
• igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
• evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri;
• non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
• coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
L'azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani. E' raccomanda a tutti i lavoratori la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone.
I lavoratori sono obbligati a lavarsi le mani con tale soluzione prima dell'ingresso in azienda, prima e dopo le pause pranzo e all'ingresso e all'uscita dai servizi igienici.

10. Dispositivi di protezione individuale
L'adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente Protocollo è fondamentale e, vista l'attuale situazione di emergenza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio.
Per questi motivi:
a) le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell'articolo 16 del decreto 17 marzo 2020, n. 18 e dell'Organizzazione mondiale della sanità;
b) data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall'autorità sanitaria e del citato articolo;
c) è favorita la preparazione da parte dell'azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell'OMS: (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide to Local Production.pdf).
Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è comunque necessario per tutti i lavoratori l'uso di mascherine conformi quanto meno alle disposizioni dell'articolo 16 del decreto 17 marzo 2020, n. 18 e delle autorità scientifiche e sanitarie e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, ecc.).
Senza tali misure di sicurezza deve essere vietata la lavorazione.
Il datore di lavoro mette, a disposizione dei lavoratori, dispositivi di protezione individuale come protezione per il contagio da Covid-19.
• l'adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel presente Protocollo di Regolamentazione è di fondamentale importanza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio dei predetti dispositivi;
• le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità;
• data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall'autorità sanitaria;
• è favorita la predisposizione da parte dell'azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell'OMS;
• qualora la lavorazione da eseguire in azienda imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l'uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, ecc.) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie; in tali evenienze, in mancanza di idonei DPI, le lavorazioni dovranno essere sospese con il ricorso se necessario alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) ai sensi del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, per il tempo strettamente necessario al reperimento degli idonei DPI;
• il datore di lavoro provvede a rinnovare a tutti i lavoratori gli indumenti da lavoro prevedendo la distribuzione a tutte le maestranze impegnate nelle lavorazioni di tutti i dispositivi individuali di protezione anche tute usa e getta;
• il datore di lavoro si assicura che in azienda sia attivo il presidio sanitario e, laddove obbligatorio, l'apposito servizio medico e apposito pronto intervento.
10.1 Procedura d'uso delle mascherine
Operazione da svolgere prima di entrare in azienda ove necessario o come descritto nel presente protocollo, quando obbligatorio prima di iniziare la propria mansione.
Scelta della mascherina
1) scegliere la tipologia di mascherina in base all'attività da svolgere e ai rischi correlati;
2) verificare lo stato della mascherina, che non vi siano lacerazioni, fori ecc.;
3) verificarne la data di scadenza, se presente;
4) segnalare al proprio responsabile qualsiasi anomalia rilevata nel corso dell'attività di verifica;
5) in caso di difformità della mascherina, provvedere a riconsegnarlo al proprio responsabile.
Indossare la mascherina
Per indossare la mascherina, seguire i seguenti passi:
1) adattare la forma della maschera al proprio viso usando i dispositivi presenti (es. stringinaso);
2) rimuovere momentaneamente occhiali e cappelli;
3) in caso di capelli lunghi, legarli a coda;
4) indossare la maschera facendo in modo che l'elastico inferiore passi dietro la nuca;
5) posizionare l'elastico superiore in modo che formi, con quello inferiore, un angolo di circa 45°;
6) stringere la zona nasale, in modo da ridurre l'area di possibile passaggio degli inquinanti.
In allegato 5 riporta la scheda di consegna DPI

11. Gestione aree di lavoro e spazi comuni
Durante l'esecuzione delle lavorazioni, è assolutamente necessario rispettare la distanza minima tra le persone di almeno 1 metro.
L'accesso agli spazi comuni, è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone che li occupano. Se necessario, al fine di evitare assembramenti in azienda sarà valutata la possibilità di adibire più spazi per la zona pausa ristoro.
Sono stati favoriti orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, ecc.).
E' necessario il rispetto del distanziamento sociale, anche attraverso una rimodulazione degli spazi di lavoro, compatibilmente con la natura dei processi produttivi e con le dimensioni dell'azienda. Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi potrebbero, per il periodo transitorio, essere posizionati in spazi ricavati.
Per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente vengono assunti protocolli di sicurezza anti-contagio (es. separatori di plexiglass) e, laddove non fosse possibile, in relazione alle lavorazioni da eseguire, rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, siano adottati strumenti di protezione individuale.
Nell' azienda in esame non sono previste una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali in quanto non è stato possibile attuare questa procedura, ma è stata garantita la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.
È garantita la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti dei locali utilizzati dai lavoratori.
11.1. Misure di sicurezza per prevenire il contagio in azienda
• Durante l'esecuzione delle lavorazioni, è assolutamente necessario rispettare la distanza minima tra le persone, prevista all'art. 2 del DPCM 8 marzo 2020 e confermata dai DPCM 9 e 11 marzo 2020, di almeno 1 metro.
• Nel caso in cui per casi “limitati e strettamente necessari” per le attività da eseguirsi in azienda, sia inevitabile la distanza ravvicinata tra due operatori, gli operatori dovranno indossare guanti e mascherina del tipo FFP2 o FFP3. Senza tali misure di sicurezza è vietata la lavorazione, secondo il disposto dei DPCM.
• Ogni azienda esterna presente in loco dovrà garantire per i suoi operai, sub appaltatori e lavoratori autonomi la sanificazione degli ambienti ufficio/spogliatoio/mensa-ristoro e wc (come indicato in Allegato 1 del DPCM 8/3/2020): le superfici dovranno essere pulite, almeno quotidianamente, con disinfettante a base di cloro o alcool. È ritenuto efficace un primo passaggio con detergente neutro ed un secondo passaggio con ipoclorito di sodio 0,1% o con etanolo al 70%.
• Ogni ditta presente in azienda deve garantire per i suoi operai, sub appaltatori e lavoratori autonomi la disponibilità di soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
• I lavoratori sono obbligati a lavarsi le mani con tale soluzione all'ingresso in azienda, prima e dopo le pause pranzo e all'ingresso e all'uscita dai servizi igienici.
• Gli attrezzi manuali come tastiera, mouse, ecc. vengono usati quanto più possibile da un solo lavoratore mentre attrezzi di uso comune come stampanti, fotocopiatrici ecc. di uso comune vengono utilizzati con i guanti usa e getta o vengono igienizzate le mani prima e dopo l'utilizzo. Si è previsto alla loro igienizzazione, almeno quotidiana, con soluzione idroalcolica. In particolare si è provveduto a renderlo obbligatorio e con maggiore frequenza giornaliera in caso si preveda un uso promiscuo da parte delle maestranze.
• Non viene valutato il rischio di contagio relativo alla pausa pranzo, in quanto viene effettuata fuori dall'azienda.
• L'attività della consegna di merci e materiali in azienda avverrà posizionando gli stessi nell'apposita area di scarico prevista dal Datore di Lavoro. Tali operazioni dovranno avvenire sempre garantendo la distanza di almeno 1 mt tra le persone, nel caso in cui ciò non sia possibile è necessario dotarsi di mascherine idonee. Lo scambio della documentazione delle merci consegnate in azienda (bolle, fatture, ecc.) dovrà avvenire tramite l'utilizzo di guanti monouso (qualora non disponibili, lavare le mani con soluzione idroalcolica).
• Andranno altresì stampate ed affisse sulle pareti all' interno dell'azienda le disposizioni dell'allegato 1 del DPCM 8 marzo 2020, e riportate in Allegato 3 del presente documento.
• In azienda verranno conservate a scopo precauzionale, nella cassetta di pronto soccorso o nelle immediate vicinanze, una o più mascherine FFP2 o FFP3, in base al numero dei lavoratori presenti.
• Nel caso in cui un lavoratore presentasse sintomi di infezione respiratoria e più di 37,5 di febbre, dovrà dotarsi immediatamente di una delle suddette mascherine, non dovrà entrare in contatto con nessun altro lavoratore aziendale, avviserà (eventualmente per il tramite degli addetti al Primo Soccorso) gli operatori di Sanità Pubblica per attivare le procedure necessarie facendo riferimento ai numeri di emergenza previsti:
• il numero 1500 del Ministero della salute, attivo 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20;
• il numero di emergenza nazionale 112;
• i numeri verdi regionali, di cui si riporta un elenco in Allegato 5. La Regione Piemonte, ad esempio, risponde al 800 333 444.

12. Organizzazione generale
L'azienda Consorzio Equo e le imprese appaltatrici Feramiu scs e tutti insieme - laboratorio di legalità - società cooperativa sociale, che lavorano tutte presso lo stesso stabilimento, attualmente hanno deciso di continuare per quanto più possibile il lavoro in modalità smart working, scaglionando il lavoro in sede a giorni alterni tra i lavoratori.
Ha definito per i lavoratori in loco, degli ingressi, uscite e fruizione dei locali aziendali, al fine di ridurre la commistione tra lavoratori appartenenti a gruppi facilmente individuabili in base alla commessa per la quale lavorano.
Vengono definiti, per ogni gruppo e/o lavoratore singolo:
a) P di accesso separate;
b) Aree break con orario diverso tra lavoratori.
Vengono adottati anche i seguenti interventi:
Modalità di ingresso in azienda:
• Eventuale misurazione della temperatura all'ingresso utilizzando termometro a Infrarossi che non richiede il contatto. In caso di positività, verrà impedito l'accesso e il lavoratore dovrà tornare al suo domicilio e contattare il proprio medico. Verrà chiaramente indicato al lavoratore di non recarsi al Pronto Soccorso ma di andare a casa, ricontrollare la propria temperatura corporea e, in caso di positività, chiamare il proprio medico curante. Nel controllo della temperatura, si imporrà la distanza di un metro tra un lavoratore e l'altro, in fila per entrare, e tra il lavoratore e l'operatore incaricato della misurazione. Il risultato della misurazione non verrà divulgato, se non al lavoratore, e non verrà registrato da nessuna parte;
• Orari differenziati per scaglionare gli ingressi e per ridurre un eventuale rischio di assembramento;
• Organizzazione degli accessi e uscite in modo da differenziarli per gruppi omogenei evitando la commistione
• Presenza di igienizzante per le mani ad ogni ingresso e uscita dall'azienda;
• Annullamento di tutti gli accessi superflui da parte di visitatori esterni, clienti, consulenti ecc.
Organizzazione del tempo e spazio in azienda
• Riduzione dei trasferimenti all'interno del singolo sito mediante definizione di aree di trasferimento che permettano di lasciare il materiale in una zona neutra senza che un lavoratore di un reparto acceda all'altro reparto;
• Prediligere l'assegnazione personale di attrezzature di lavoro. Quando non fosse possibile, garantire la presenza di detergente per pulire le parti a contato quali sedili, pulsantiere, volanti e comandi in genere del mezzo per le consegne presso i clienti;
• Evitare l'accesso ai reparti da parte degli impiegati prediligendo comunicazioni via telefono tra il reparto e gli uffici;
• Regolare la disposizione delle postazioni di lavoro per evitare il lavoro a distanza inferiore a 1 metro;
• Sono state previste barriere di separazione tra postazioni attigue;
• Sono previste barriere di separazione tra postazioni attigue;
• Consegna di mascherine protettive a tutti i lavoratori per i quali non è possibile garantire il rispetto della distanza di 1 metro;
• Sono annullate tutte le riunioni in presenza;
• Sono annullati tutti i corsi di formazione e qualsiasi altro evento;
• In tutte le aree dove i lavoratori condividono spazi comuni, gli stessi indossano mascherina chirurgica marcata CE in base alla norma EN 14683 o autorizzate dall'ISS. Non sono ammesse, in questi casi, maschere comunitarie ovvero prive di certificazione o autorizzazione straordinaria.
Organizzazione degli spazi comuni e di servizio
• L'accesso agli spazi comuni (es. zone break, ecc.) viene contingentato definendo il numero massimo di persone che possono accedervi contemporaneamente e definendo il tempo massimo di stazionamento al loro interno;
• In tutte le aree dove i lavoratori condividono spazi comuni, gli stessi indossano mascherina chirurgica marcata CE in base alla norma EN 14683 o autorizzate dall'ISS. Non sono ammesse, in questi casi, maschere comunitarie ovvero prive di certificazione o autorizzazione straordinaria;
• All'interno degli spazi comuni vige il divieto di avvicinarsi a meno di 1 metro uno dall'altro;
• Pause mensa e break differenziate come orario e informazione sulle modalità corrette di uso dei distributori automatici mediante affissione di apposita informativa;
• TUTTE LE ATTIVITA' LAVORATIVE, SVOLTE IN QUALSIASI MOMENTO, DEVONO RISPETTARE LA DISTANZA INTERPERSONALE DI 1 METRO MINIMO, compreso pause, break, uso servizi igienici, passaggi, camminamenti, ecc.;
• Qualsiasi altro locale aziendale che non consente il rispetto delle distanze minime di 1m, viene chiuso, oppure, se necessario alla attività da svolgere, si disporrà l'accesso esclusivamente tramite impiego di idonee mascherine (es. FFP2/FFP3), guanti antiallergici usa e getta, occhiali paraschizzi, tuta intera, in base alle indicazioni dei Medici competenti, degli Enti Sanitari e dell'OMS;
• È stata garantita la pulizia periodica con appositi detergenti di tutte le attrezzature di uso collettivo;
• Occorre garantire una pulizia periodica con appositi detergenti dei distributori di bevande e snack e tutte le superfici e attrezzature di uso collettivo;
• È stata indicata una porta di entrata nonché di uscita dall'azienda ed è stata garantita la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni;
• Gli spostamenti all'interno dell'azienda sono stati limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali;
Organizzazione delle situazioni di contatto con pubblico o esterni:
• Per le postazioni di rapporto con utenti (interni od esterni, fattorini, visitatori ecc.) è stata garantita che il lavoratore che li accoglie sia ad almeno 1 metro di distanza. Se necessario verrà indicato a terra, con una striscia colorata, il limite invalicabile;
• Nei pressi della cassa, se necessario verranno apposte a terra strisce colorate poste ad una distanza minima di 1 metro l'una dall'altra per garantire il rispetto delle distanze in attesa del proprio turno;
• Pulizia di ogni spazio condiviso delle sedi aziendali con l'uso di detergenti dopo gli orari di ingresso e di uscita dei lavoratori;
• Pulizia di ogni spazio condiviso delle sedi aziendali con l'uso di detergenti dopo gli orari di ingresso e di uscita dei lavoratori
• Come già disposto, le riunioni con personale terzo sono totalmente sospese “di persona” (visitatori esterni, clienti, consulenti ecc.) e sono effettuabili esclusivamente nella modalità a distanza con strumenti informatici;
• Come specificato, è vietato l'ingresso agli uffici a terzi se non per stretta necessità.
• Fornitura nei servizi igienici e/o sugli accessi di igienizzante per le mani;
• Le aziende appaltatrici ricevono informazioni in merito alle misure messe in atto e i comportamenti che i loro lavoratori devono tenere per ridurre il rischio di contagio. Le aziende appaltatrici e subappaltatrici devono segnalare immediatamente alla committenza casi di positività e mettersi a disposizione delle autorità sanitarie.
Raggiungimento del posto di lavoro:
• Viene valutato dall'azienda su eventuale richiesta scritta del lavoratore, sulla rimodulazione degli orari di accesso/uscita in azienda, per chi usa mezzi pubblici, per evitare le fasce a maggior afflusso

13. Gestione entrata e uscita dei lavoratori
Si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, ecc.)
Nell' azienda in esame non sono previste una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali in quanto non è stato possibile attuare questa procedura, ma si è reso obbligatorio l'utilizzo della mascherina di protezione sia in entrata che in uscita dall'azienda, in modo da prevenire eventuali contatti involontari ravvicinati.
L'azienda ha messo nelle vicinanze della porta di entrata/uscita dell'azienda la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni.

14. Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione
Gli spostamenti all'interno aziendale sono stati limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali.
Non sono consentite le riunioni in presenza. Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza, nell'impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un'adeguata pulizia/areazione dei locali.
Sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora l'organizzazione di impresa lo permetta, effettuare la formazione a distanza.
Il mancato completamento dell'aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all'emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporta l'impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (a titolo esemplificativo: l'addetto all'emergenza, sia antincendio, sia primo soccorso, può continuare ad intervenire in caso di necessità).

15. Gestione di una persona sintomatica in azienda
Nel caso in cui una persona presente in azienda sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all'ufficio del personale dell'impresa, si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell'autorità sanitaria e a quello degli altri presenti dai locali, l'impresa procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il COVID-19 forniti dalla Regione o dal Ministero della Salute.
L'azienda collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. Ciò al fine di permettere alle autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. Nel periodo dell'indagine, l'impresa potrà chiedere agli eventuali possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente l'attività, secondo le indicazioni dell'Autorità sanitaria.
Il lavoratore, al momento dell'isolamento, deve essere subito dotato ove già non lo fosse, di mascherina chirurgica
15.1 Procedura di gestione in caso di positività ai test
La procedura prevista dalle istituzioni, richiede che il singolo cittadino che presenti sintomi o che sia stato esposto a possibile contagio, debba comunicarlo al proprio medico di famiglia o al numero 1500. Questi, in base alle procedure applicate, decideranno se sottoporre la persona a tampone o meno o a provvedimento di quarantena cautelare.
Nel caso in cui venga comunicata all'azienda la positività di un proprio operatore, si procederà applicando i seguenti punti.
Le eventuali aziende appaltatrici devono comunicare qualsiasi caso di positività di lavoratori che hanno operato presso l'azienda committente. In questo caso, committente e appaltatore collaboreranno con l'autorità sanitaria.
15.2 Interventi di primo soccorso all'interno dell'azienda
Qualora un lavoratore dovesse riferire un malore, a prescindere dai sintomi, salvo che non sia a rischio la sua salute e sicurezza, questi dovrà abbandonare precauzionalmente il lavoro e recarsi presso il proprio domicilio; il lavoratore dovrà essere informato circa la necessità di contattare al più presto il proprio medico.
Qualora questo non fosse possibile, l'operatore dovrà recarsi all'interno dell'infermeria o di un locale chiuso, e l'azienda provvederà alla chiamata dei soccorsi. Una volta che il lavoratore avrà abbandonato il locale, questo dovrà essere sanificato, adottando tutte le precauzioni previste per gli interventi di sanificazione.
Qualora sia strettamente necessario intervenire immediatamente sul lavoratore, il soccorritore dovrà prima indossare maschera, visiera e guanti, presenti all'interno della cassetta di primo soccorso.
Tutti i presidi utilizzati vanno poi chiusi in un sacchetto e gettati come rifiuti speciali pericolosi. Durante l'intervento, dovranno essere presenti solo i soccorritori nel numero strettamente necessario all'intervento. Una volta terminato l'intervento, i soccorritori dovranno segnalare il contatto con il possibile soggetto e, salvo che questi risultasse negativo, dovranno abbandonare il posto di lavoro e rimanere in quarantena per il periodo necessario.
15.3 Misure immediate di intervento
Fatto salvo quanto previsto al punto 15.1, l'azienda adotta i seguenti interventi precauzionali:
a. Immediata richiesta cautelativa, a tutti i lavoratori che hanno lavorato negli ultimi 15 giorni in postazioni immediatamente adiacenti al lavoratore risultato positivo, di rimanere a casa;
b. Interdizione, fino all'avvenuta igienizzazione, dei locali di cui alla lettera c, fatto salvo le aree di transito;
c. Immediata sanificazione di, in questo ordine cronologico:
i. Delle zone di passaggio comuni quali scale, con particolare attenzione al corrimano, corridoi, porte, servizi igienici, ascensori;
ii. Postazione/i di lavoro del lavoratore e di tutti i lavoratori della medesima area di lavoro, comprese le attrezzature di lavoro;
iii. Area break utilizzata dal lavoratore, comprese le attrezzature presenti (distributori automatici, frigo, forno ecc.).
La sanificazione deve essere effettuata nel rispetto di quanto previsto dalla Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020. Per ottenere questo, l'azienda invia all'impresa di pulizie una richiesta di intervento in base al modello allegato.
15.4 Rientro di persona risultata positiva
La presente procedura è stata redatta dal Servizio di Prevenzione e Protezione in accordo con l'ufficio personale ed il Datore di Lavoro. Al fine della sua corretta attuazione, copia della stessa procedura è stata consegnata alle parti interessate le quali, con la firma posta nella casella che segue, formalizzano la presa di conoscenza della procedura stessa e provvedono ad attuare quanto previsto al suo interno.

16. Sorveglianza Sanitaria/Medico Competente/RLS

La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cd. decalogo).
Vanno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia.
La sorveglianza sanitaria periodica non va interrotta, perché rappresenta una ulteriore misura di prevenzione di carattere generale: sia perché può intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, sia per l'informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori per evitare la diffusione del contagio.
Nell'integrare e proporre tutte le misure di regolamentazione legate al COVID-19 il medico competente collabora con il datore di lavoro e il RLS aziendale.
Il medico competente segnala all'impresa situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti e l'azienda provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy il medico competente applicherà le indicazioni delle Autorità Sanitarie.

17. Aggiornamento del protocollo di regolamentazione
Nell'azienda in esame, è stato costituito un Comitato finalizzato all'applicazione e verifica delle regole previste all'interno di questa procedura.
Il comitato è composto da responsabili delle principali funzionali aziendali presenti presso la specifica unità produttiva e dalle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza.
Il comitato è stato costituito mediante il verbale allegato n.7 alla presente. In fase di costituzione, è stato definito il presidente, nella figura del responsabile di sede, e il segretario, nella figura del responsabile risorse umane della sede.
Le attività del comitato sono:
1) Analisi dettagliata della presente procedura e richiesta di eventuali aggiornamenti;
2) Analisi dettagliata delle condizioni presenti nella sede al momento e individuazione delle misure da mettere in atto per colmare il gap. Questo può essere fatto usando la checklist allegata (denominata Mod. 01);
3) Adozione, nel limite delle proprie funzioni, degli interventi necessari volti ad eliminare il gap di cui al punto 2;
4) Interfaccia preferenziale per i lavoratori della sede, circa dubbi o preoccupazioni in merito alla condizione in corso;
5) Verifica del mantenimento delle condizioni di rispetto delle procedure mediante compilazione, giornaliera, della checklist allegata, aggiungendo, nelle caselle al fondo, qualsiasi indicazione utile al miglioramento del sistema di prevenzione del contagio;
6) Richiesta di intervento, per le funzioni non di competenza della sede, all'organo centrale.
Alle riunioni di comitato si applicano le regole previste all'interno della procedura, finalizzate alla riduzione del rischio da contagio.

18. Prevenzione
È possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti:
Proteggi te stesso:
• Lavati spesso le mani con acqua e sapone o con soluzione alcolica (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo).
• Non è raccomandato l'utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi.
Proteggi gli altri:
• Se hai una qualsiasi infezione respiratoria copri naso e bocca quando tossisci e/o starnutisci (gomito interno/fazzoletto monouso);
• Se hai usato un fazzoletto monouso buttalo dopo l'uso;
• Lavati le mani dopo aver tossito/starnutito.
• L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus.
• Se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in Cina o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria segnalalo al numero gratuito 1500, istituito dal Ministero della salute o al numero di emergenza nazionale 112, o i numeri verdi istituiti presso le Regioni riportati in Allegato 5.
• Ricorda che esistono diverse cause di malattie respiratorie e il nuovo coronavirus può essere una di queste. Se hai sintomi lievi e non sei stato recentemente in Cina o non sei stato in contatto con persone contagiate in Italia o non sei stato in zone ad alta diffusione del contagio, contatta il MMG (Medico di Medicina Generale) e rimani a casa fino alla risoluzione dei sintomi applicando le misure di igiene, che comprendono l'igiene delle mani (lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche) e delle vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani).
• Sono vietate situazioni di aggregazione, sia sul lavoro (pausa caffè o altre situazioni di pausa collettiva) sia fuori dal lavoro (cinema, stadio, museo, teatro ecc.), fino a quando l'emergenza in Italia non sarà rientrata.
• Se presenti sintomi come quelli descritti, informa immediatamente il Datore di lavoro se ti trovi al lavoro.
• Altrimenti fai una telefonata in azienda prima di andare al lavoro, se ti trovi a casa.
• Ne conseguirà che il lavoratore avrà l'obbligo privato di segnalare tale condizione al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio o al Medico di Medicina Generale (MMG), ai fini dell'adozione, da parte dell'autorità competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

19. Misure da adottare in “caso sospetto”
La definizione di “caso sospetto” secondo il Ministero della Salute è la seguente:
Persona con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) che ha richiesto o meno il ricovero in ospedale e nei 14 giorni precedenti l'insorgenza della sintomatologia, ha soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:
• storia di viaggi in Cina;
oppure
• contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da SARS-CoV-2;
oppure
• ha lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezione da SARS-CoV-2.
In accordo con la circolare 03.02.2020 del Ministero della Salute, qualora il personale nel corso dell'attività lavorativa (es. durante le operazioni di primo soccorso), venga a contatto con un soggetto che risponda alla definizione di caso sospetto (così come definito dall' art. 1 della circolare Ministero della Salute 22.02.2020): si dovrà provvedere direttamente o nel rispetto di indicazioni fornite a contattare i servizi sanitari segnalando che si tratta di caso sospetto per CoV-2.
Nell'attesa dell'arrivo dei sanitari:
• se disponibile, fornirla di una maschera di tipo FFP2 o FFP3;
• lavarsi accuratamente le mani. Prestare particolare attenzione alle superfici corporee che sono venute eventualmente in contatto con i fluidi (secrezioni respiratorie, urine, feci) del malato;
• far eliminare in sacchetto impermeabile chiuso i fazzoletti di carta utilizzati.
Si raccomanda di fornire agli addetti al primo soccorso tali specifiche informazioni

20. Segnaletica
La segnaletica proposta è la seguente:
• Dieci comportamenti da seguire
• Accesso consentito solo con mascherina
• No assembramento
• Evitare affollamenti in fila
• Mantenere la distanza di 1 metro
• Uso ascensore
• Lavare le mani
• Igienizzare le mani
• Indicazione soluzione igienizzante per le mani
• Coprire la bocca e il naso
• No abbracci e strette di mani
• Disinfettare le superfici
• Informativa sul lavaggio delle mani con acqua e sapone
• Informativa da posizionare sugli accessi aziendali
• Segnaletica ingresso spogliatoi
• Segnaletica zona carico e scarico
• Segnaletica luogo misurazione temperatura
• Informazioni generali ai lavoratori
• Informazioni igienico-sanitarie indicate ai lavoratori
• Soccorsi
• Segnaletica varia
Nel documento allegato al presente protocollo aziendale, viene riportata la segnaletica per l'applicazione del presente protocollo che può essere stampata e utilizzata secondo necessità.

21. Elenco allegati
Allegato 1: Facsimile Auto-Dichiarazione per lo spostamento dei lavoratori
Allegato 2: Facsimile Auto-Dichiarazione provenienza da Regioni diverse
Allegato 3: Elenco misure igienico-sanitarie di cui all'Allegato 1 del DPCM 14/04/2020
Allegato 4: Indicazioni per la preparazione di soluzione alcolica secondo le indicazioni OMS
Allegato 5: Scheda di consegna DPI
Allegato 6: Modello di autocertificazione per ingresso del dipendente sul luogo di lavoro
Allegato 7: Modello di verbale di costituzione del comitato
Allegato 8: Modello di richiesta intervento di sanificazione a seguito caso positività Covid-19
Allegato 9: Modelli per la pulizia e sanificazione giornaliera
Allegato 10: Check List protocollo aziendale