Provincia Autonoma Trento
Delibera 3 giugno 2020, n. 739
Emergenza sanitaria Covid-19 - adozione dei Protocolli predisposti in seno al Comitato di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento e finalizzati alla riapertura dei servizi socio educativi pubblici e privati per la prima infanzia e delle scuole dell'infanzia provinciali, equiparate e paritarie, nonché dei Protocolli nell'ambito della attività delle biblioteche, dei musei e delle aziende in generale
 

Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta
Nell'ambito dell'emergenza sanitaria Covid 19, la Provincia autonoma di Trento ha gradualmente disposto la riapertura delle attività economiche, produttive e sociali sulla scorta della normativa statale e provinciale via via succedutasi.
Tali riaperture a livello provinciale sono state condizionate al rispetto di Protocolli sulla sicurezza predisposti, seguendo i criteri e i principi declinati progressivamente a livello statale (vedasi i diversi DPCM succedutisi e le varie indicazioni pervenute dagli organi competenti quali INAIL e ISS), nell'ambito del Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento, del Dipartimento di Prevenzione della APSS e richiamando altresì, per quelle attività non dotate di linee guida e protocolli, l'applicazione del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 e poi integrato il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali di cui all'allegato 6 del DPCM 26 aprile 2020 e, da ultimo, riportato nel DPCM 17 maggio 2020, allegato 12.
A tal proposito si richiamano le deliberazioni di Giunta provinciale n. 608/2020 in tema di commercio al dettaglio, n. 656/2020 in tema di ristorazione e di servizi alla persona, n. 689/2020 in tema di ulteriori attività economiche, n. 725/2020 in tema di impianti a fune, nonché l'ordinanza del Presidente della Provincia di data 1 giugno 2020 prot. n. 296859/1 in tema servizi socio educativi pubblici e privati per la prima infanzia e delle scuole dell'infanzia provinciali.
In questa sede, va richiamata innanzitutto la deliberazione di Giunta provinciale n. 689/2020 con la quale tra l'altro, a partire dal 18 maggio 2020, è stato dato atto che musei e biblioteche operano, nelle more dell'eventuale adozione di protocolli di sicurezza da parte del Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza, secondo quanto prevede la scheda tecnica “Musei, archivi e biblioteche” di cui all'Allegato 17 del DPCM 17 maggio 2020.
Con la stessa deliberazione n. 689/2020, è stato adottato il protocollo “Indirizzi per la gestione dell'emergenza covid-19 nelle aziende - Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro” (rev.3 - 30 aprile 2020).
Successivamente, il predetto Comitato provinciale ha predisposto:
- il “Protocollo di sicurezza sul lavoro per la gestione del rischio da sars cov2 nelle biblioteche” (ver. 1 - 1 giugno 2020);
- il “Protocollo di sicurezza sul lavoro per le attività museali, dei castelli e delle fortificazioni della prima guerra mondiale” (ver.1 - 01 giugno 2020);
- il protocollo “Indirizzi per la gestione dell'emergenza covid-19 nelle aziende - Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro” (rev.5 - 03 giugno 2020).
Inoltre, in questa sede, va altresì richiamata l'ordinanza del Presidente della Provincia di data 1 giugno 2020 prot. n. 296859/1 in tema servizi socio educativi pubblici e privati per la prima infanzia e delle scuole dell'infanzia provinciali, con la quale, a decorrere dall'8 giugno 2020, è ammessa la ripresa dei predetti servizi.
Lo svolgimento di tali servizi è stato subordinato al puntuale rispetto delle Linee di indirizzo per la tutela della salute e sicurezza, connesse all'emergenza da Covid-19, predisposte in collaborazione con APSS ed adottate con deliberazione della Giunta provinciale.
A tal fine, il Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza (all'interno del quale operano rappresentanti dell'APSS), ha predisposto:
- il “Protocollo salute e sicurezza nelle scuole - covid -19 nidi d'infanzia e micro-nidi (0 - 3 anni) e servizio tagesmutter - nidi familiari” (ver.1 - 03 giugno 2020);
- il “Protocollo salute e sicurezza nelle scuole - covid - 19 scuole dell'infanzia (3 - 6 anni)” (ver.1 - 03 giugno 2020).
Tutto ciò premesso,
 

LA GIUNTA PROVINCIALE

- udita la relazione;
- sentite le Strutture di competenza;
- visto l'art. 34 della legge provinciale 13 maggio 2020 n. 3;
- visti i documenti citati in premessa;
- visto il documento dell'APSS: “Analisi andamento Epidemia Covid 19: aggiornamento al 1 giugno 2020”;
- a voti unanimi espressi nelle forme di legge,
 

DELIBERA

1) di adottare, ai fini della deliberazione di Giunta provinciale n. 689/2020, in materia di attività delle biblioteche il “Protocollo di sicurezza sul lavoro per la gestione del rischio da sars cov2 nelle biblioteche” (ver. 1 - 1 giugno 2020), predisposto dal Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento, quale All.to 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, in sostituzione della scheda tecnica “Musei, archivi e biblioteche” di cui all'Allegato 17 del DPCM 17 maggio 2020;
2) di adottare, ai fini della deliberazione di Giunta provinciale n. 689/2020, in materia di attività museali, dei castelli e delle fortificazioni della prima guerra mondiale il “Protocollo di sicurezza sul lavoro per le attività museali, dei castelli e delle fortificazioni della prima guerra mondiale” (ver.1 - 01 giugno 2020), predisposto dal Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento, quale All.to 2 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, in sostituzione della scheda tecnica “Musei, archivi e biblioteche” di cui all'Allegato 17 del DPCM 17 maggio 2020;
3) di adottare, ai fini della deliberazione di Giunta provinciale n. 689/2020, per l'attività nelle aziende il protocollo “Indirizzi per la gestione dell'emergenza covid-19 nelle aziende - Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro” (rev.5 - 03 giugno 2020), predisposto dal Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento, quale All.to 3 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, in sostituzione dell'All.to 14 della medesima deliberazione di Giunta provinciale n. 689/2020;
4) di adottare, ai fini dell'ordinanza del Presidente della Provincia di data 1 giugno 2020 prot. n. 296859/1, il “Protocollo salute e sicurezza nelle scuole - covid -19 nidi d'infanzia e micro-nidi (0 - 3 anni) e servizio tagesmutter - nidi familiari” (ver.1 - 03 giugno 2020), quale All.to 4 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
5) di adottare, ai fini dell'ordinanza del Presidente della Provincia di data 1 giugno 2020 prot. n. 296859/1, il “Protocollo salute e sicurezza nelle scuole - covid - 19 scuole dell'infanzia (3 - 6 anni)” (ver.1 - 03 giugno 2020), quale All.to 5 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
6) di dare atto che, ai sensi dell'art. 1 comma 15 del Decreto legge 16 maggio 2020 n. 33, il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida di cui ai punti precedenti che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza;
7) di dare atto che il contenuto dei protocolli di prevenzione potrà essere continuamente aggiornato alla luce di migliori evidenze tecniche di prevenzione del contagio;
8) di dare atto che, nel caso in cui il costante monitoraggio dei indici di diffusione del contagio da COVID 19 dovessero rilevare un nuovo trend negativo per la salute pubblica, gli organi competenti conservano sempre la potestà di sospendere l'esercizio delle attività di cui alla presente deliberazione;
9) di dare atto che l'adozione della presente deliberazione non incide sull'efficacia delle disposizioni/prescrizioni contenute nelle ordinanze del Presidente della Provincia adottate nell'ambito dell'emergenza Covid-19;
10) di disporre la comunicazione della presente deliberazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Commissario del Governo per la Provincia autonoma di Trento e a tutti i Comuni;
11) di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento;
12) di dare atto che contro la presente deliberazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.

Elenco degli allegati parte integrante
All.to 1 - protocollo biblioteche
All.to 2 - protocollo musei castelli eventi collegati
All.to 3 - protocollo generale nelle aziende rev 5
All.to 4 - protocollo 0-3 anni Nidi e micronidi
All.to 5 - protocollo 3-6 anni Scuole infanzia
 

Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento
Protocollo di sicurezza sul lavoro per la Gestione del rischio da Sars Cov2 nelle BIBLIOTECHE

Ver. 1 - 1 giugno 2020
Documento utile ai fini dell'aggiornamento dei rischi e dei documenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro secondo quanto indicato dal D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81
 

Premessa
Il presente documento è rivolto alle biblioteche aderenti al SBT. L'obiettivo è quello di stabilire modalità operative, organizzative e processuali applicabili alle varie realtà operanti sul territorio provinciale, al fine di contenere/mitigare il rischio di trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV- 2, così da consentire la ripresa controllata dei servizi bibliotecari erogati al pubblico.
Il presente documento attiene ai compiti preliminari degli enti proprietari in merito alla gestione del rischio, comprese le misure di prevenzione e protezione di lavoratori ed utenti, nonché la igienizzazione e disinfezione dei luoghi di lavoro, di attrezzature e materiale documentario e in generale le modalità di erogazione e fruizione dei servizi bibliotecari. Per ogni punto vengono stilate le direttive minime e necessarie da rispettare e far rispettare.
Il presente documento potrà subire ulteriori modifiche e/o implementazioni in relazione all'evoluzione dello stato di emergenza e di eventuali decreti o ordinanze emanati a livello nazionale e provinciale
 

1. Campo di applicazione e definizioni
Campo di applicazione
Il presente Protocollo trova applicazione con riferimento alle biblioteche pubbliche e private.
Definizioni
Ai fini del presente Protocollo:
a. LAVORATORE è definito come colui/colei che, a qualunque titolo, presta stabilmente la propria attività nel luogo ove trovano applicazione le misure di codesto Protocollo, compresi i dipendenti delle imprese, anche cooperative, con incarichi di fornitura di servizi, gli operatori didattici, i ricercatori, lavoratori del “Progettone” o dell'”Intervento 19” dipendenti da cooperative convenzionate con la Provincia.
b. FORNITORE designa una persona fisica, o una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, ivi compreso il gruppo europeo di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, diverso dal lavoratore di cui al punto precedente, che offra, in modo temporaneo nel luogo ove trovano applicazione le misure di codesto Protocollo, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
c. UTENTE è qualunque fruitore di un servizio erogato dalla biblioteca. Ai fini delle regole di distanziamento, le persone conviventi (due o più persone che vivono insieme) sono considerate come un unico utente.
 

2. Valutazione del rischio Covid-19
Il Documento di valutazione dei rischi deve essere aggiornato rispetto alle misure di prevenzione e protezione adottate per far fronte al rischio Covid-19.
Per approfondimenti si rimanda al cap. 1“Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” contenuti nel Protocollo Generale SSL emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.
In caso di affidamento lavori all'interno del contesto lavorativo, o di accesso di fornitori, è necessario rispettare le modalità di gestione riportate nel citato documento Prot. Generale SSL.


3. Misure di sicurezza con riferimento al personale: informazione, formazione, addestramento
3.1 Informazione

La corretta informazione del personale rappresenta elemento fondante per l'attuazione ed il rispetto di ogni buona prassi adottata per far fronte al rischio in trattazione. È, di conseguenza, un aspetto cruciale nella gestione della ripresa lavorativa, specie nel lungo periodo, quando la “tensione” iniziale si sarà allentata e gli atteggiamenti di disattenzione e sottovalutazione potrebbero portare al mancato rispetto di alcune norme, anche di buona pratica. Una comunicazione adeguata è inoltre indispensabile anche per contrastare le “fake news” ed evitare lo stigma sociale sulle persone che potrebbero contrarre o aver contratto il virus. Al fine di garantire il corretto rispetto delle misure anti-contagio adottate e l'attiva e consapevole partecipazione di tutti i lavoratori, si raccomanda quindi di programmare le necessarie attività di informazione, contenute nel protocollo generale SSL.


3.2 Formazione
L'attività formativa dei lavoratori dovrà riguardare:
• gli aspetti inerenti i cambiamenti organizzativi adottati ai sensi del protocollo (al solo personale coinvolto);
• le modalità di svolgimento di eventuali misure di monitoraggio attuate ai sensi del protocollo, es. misurazione della temperatura (al solo personale incaricato), compilazione di autocertificazioni (a tutto il personale coinvolto);
• il rispetto delle procedure igienico-sanitarie introdotte (a tutto il personale).
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL


3.3 Addestramento
L'addestramento dovrà riguardare:
• il corretto utilizzo dei DPI (mascherine, guanti etc.) compresi quelli indicati dal protocollo generale SSL a tutto il personale per cui ne è previsto l'uso;
• le modalità di svolgimento delle operazioni di igienizzazione/disinfezione giornaliera della propria postazione di lavoro del personale eventualmente interessato.
Di tutta l'attività informativa, formativa e di addestramento dovrà essere conservata adeguata documentazione di riscontro.
L'organizzazione, nel programmare le proprie attività formative/informative/di addestramento, deve individuare e superare gli ostacoli o le barriere (barriere linguistiche, di alfabetizzazione, fragilità cognitive, ecc.) che possono inficiare l'efficacia dell'attività formativa.
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.
 

4. Referente Covid-19
Come previsto dall'Ordinanza del 15 aprile 2020 del Presidente della Giunta Provinciale, il datore di lavoro della biblioteca può individuare il referente Covid-19, preferibilmente all'interno della propria organizzazione. In relazione alle funzioni richieste è opportuno che tale figura sia identificata in un soggetto che riveste un ruolo con competenze in materia di salute e sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/08. Il referente Covid-19 può altresì coincidere con il datore di lavoro. Il referente Covid-19 deve frequentare un apposito corso attivabile al seguente indirizzo https://www.apss.tn.it/-Zaggiornamenti-covid-ambienti-di-lavoro.
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.
 

5. Appalti endo-aziendali: presenza di lavoratori con appalto di servizi
Nel caso di presenza in biblioteca di lavoratori di imprese con appalto di servizi, il datore di lavoro committente fornisce ai datori di lavoro appaltatori dettagliate informazioni sulle misure adottate per la gestione dell'emergenza Covid-19 in relazione alla propria realtà, affinché ne diano adeguata informazione ai propri dipendenti.
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.


6. Principali Dispositivi di protezione individuale (DPI)
Lo scopo dei Dispositivi di prevenzione individuale (DPI) è quello di proteggere dal contagio all'interno degli ambienti di lavoro. L'uso e la combinazione dei DPI va previsto in osservanza degli obblighi di legge e attuato, previa analisi del rischio correlato all'attività dell'Ente/Azienda. Devono essere scelti i DPI tenendo conto del tipo di attività svolta e/o della situazione da gestire e delle indicazioni specifiche contenute in questo documento, con particolare attenzione al concetto di protezione personale e sociale. Per garantire la messa a disposizione dei DPI, si effettua una analisi e previsione delle quantità necessarie per soddisfare i fabbisogni all'interno delle varie realtà.
L'Ente potrà individuare, compatibilmente con i propri mezzi e struttura organizzativa e sulla base delle valutazioni dei rischi effettuate, soluzioni organizzative ulteriori, idonee a prevenire il rischio di contagio.
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.


7. Misure di sicurezza con riferimento alla struttura.
7.1 Pulizia, areazione, igienizzazione, disinfezione e sanificazione dei luoghi di lavoro e di erogazione del servizio

L'ente proprietario della biblioteca organizza internamente o con eventuali imprese esternalizzate interventi di pulizia, igienizzazione, disinfezione ed eventuale sanificazione, definendo le modalità e la frequenza.
Attenzione particolare sarà posta alla gestione dell'aerazione di tutti i locali, archivi e magazzini compresi.
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL comprensivo dell'allegato 1 sulla ventilazione e aerazione degli ambienti di lavoro.


7.2 Postazioni di lavoro del personale ed attrezzature condivise
Per garantire la sicurezza dei lavoratori è necessario che ciascun operatore in biblioteca, in presenza di colleghi o di utenti, sia dotato di idonei DPI e rispetti la distanza interpersonale di almeno un metro.
In caso di operatore addetto al servizio di prestito e di restituzione dei documenti, verificare la possibilità di installazione sulla postazione di appositi schermi protettivi.
Lo stesso operatore deve avere a disposizione dispenser igienizzante da utilizzare prima e dopo le operazioni e lo scambio con l'utente di documenti, tessere, ecc.
 

7.3 Zone specifiche con potenziale affluenza d'utenza a turno e utilizzo condiviso di attrezzature
In queste zone si provvederà alle attività di pulizia/detersione e disinfezione:
• degli arredi ed attrezzature ad ogni “cambio utente (postazione pc, postazione studio, ecc)”;
• dei servizi igienici in base all'affluenza: può essere necessario contingentare l'accesso (anche attraverso segnalatori libero/occupato); assicurare una periodica pulizia/disinfezione; predisporre comunicazione che indichi la frequenza del servizio di pulizia (es: questo bagno è stato pulito alle ore ... del .../.../2020); predisporre segnaletica adeguata alla tipologia di utenza (bambini, ragazzi, adulti) che rinnovi le precauzioni e le buone prassi di igiene;
• della zona ristoro: nel caso vengano rese accessibili aree con distributori di bevande, le stesse devono essere adeguatamente regolamentate evitando assembramenti (distanza sociale, segnaletica adeguata, se possibile vie di accesso e di uscita separate); sulla base dell'affluenza si provvede ad intensificare gli interventi di pulizia/disinfezione; deve essere messo a disposizione un dispenser igienizzante da utilizzare prima e dopo la consumazione.
• dell'area d'accesso alla biblioteca ed eventuali spazi comuni esterni con relative attrezzature : box restituzione libri, scale, ascensore, maniglie portoni e porte, corrimano ed altre eventuali superfici di maggior contatto.


8. Utenti: ingresso in biblioteca
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.


8.1 Contingentamento degli accessi
Deve essere redatto un programma degli accessi pianificato (es. con prenotazione online o telefonica) che preveda il numero massimo di utenti presenti e regolamenti gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazione.
I flussi all'entrata sono controllati e monitorati con sistemi adeguati (ad es: a turno, con prenotazione di ingresso, ecc). Il personale preposto al controllo è opportunamente formato e posizionato in prossimità degli accessi per garantire il distanziamento tra le persone.


8.2 Controlli e informazione degli utenti all'entrata
L'accesso degli utenti in biblioteca deve rispettare le misure di contenimento del rischio (distanziamento e utilizzo di mascherine).
Nel caso in cui l'utente risulti privo di mascherina, l'addetto all'accoglienza gli chiederà di indossarla e qualora l'utente ne fosse sprovvisto non potrà accedere alla biblioteca; all'ingresso gli è chiesto di igienizzare le mani con gel idro-alcolico.
Viene predisposta adeguata segnaletica informativa circa le buone pratiche di igiene e le misure di sicurezza da adottate in biblioteca per la prevenzione del contagio.
L'informazione sulle buone pratiche di igiene contiene il principio che “ognuno protegge tutti” in un'ottica di prevenzione del contagio; il divieto di entrare in biblioteca in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e l'obbligo di contattare il proprio medico curante e l'azienda sanitaria; questo vale anche nel caso che l'ingresso sia già avvenuto e insorgano sintomi simil- influenzali; l'obbligo di rispettare tutte le disposizioni contenute (rispetto delle distanze di sicurezza previste, osservanza delle regole per quanto riguarda l'utilizzo corretto dei dispositivi di prevenzione del contagio e d'igiene delle mani e dell'igiene in generale); deve essere raccomandato il lavaggio frequente delle mani, di non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, di starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nella piega del gomito e sono fornite indicazioni su come smaltire correttamente fazzoletti, mascherine, guanti in contenitori chiusi, apribili con pedale.
Tali informazioni sono ripetute nel corso della fruizione dei servizi bibliotecari attivati, con qualsiasi modalità ritenuta idonea (video, locandine appese in punti strategici e di passaggio - presso i servizi igienici e in corrispondenza dei punti di erogazione dei gel per l'igienizzazione delle mani) e leggibile a distanza, senza dover toccare il supporto. È opportuno che le informazioni siano tradotte nelle principali lingue straniere.


8.3 Servizi attivati presso la biblioteca e condizioni di fruizione
Agli utenti viene fornita una specifica informazione in merito ai servizi attivati dalla biblioteca e alle modalità di fruizione; ciascuna biblioteca, in base al contesto, stabilisce quali servizi attivare con garanzia di sicurezza. Le regole adottate dalla biblioteca sono da intendersi prescrittive: vanno rispettate dagli utenti e il personale della biblioteca vigila in tal senso.
Va definito uno specifico piano di accesso per i visitatori (giorni di apertura, orari, numero massimo di visitatori, sistema di prenotazione, ecc.) che va esposto e ampiamente comunicato (es. canali social, sito web, comunicati stampa, ecc).


8.4 Modalità e condizioni di accesso alla biblioteca
Viene predisposta un'area pre-ingresso per informare e verificare la dotazione di mascherine obbligatorie per l'utente. In tutti i locali è necessario mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per la disinfezione delle mani.
Gli utenti possono accedere nei locali della biblioteca a condizione che indossino la mascherina.
Deve essere garantito personale dedicato al controllo del rispetto del distanziamento, qualora l'afflusso di utenti lo richieda.
Se possibile e funzionale, viene predisposto un percorso a senso unico, ovvero una via di accesso ed una via di uscita separati per evitare avvicinamenti e assembramenti.
La biblioteca definisce, in base alle caratteristiche ambientali e alla distanza minima di un metro tra le persone, il numero massimo di utenti da servire al bancone e ne dispone la regolazione degli accessi, mettendo in atto misure adeguate a garantire il distanziamento tra utenti e tra utenti ed operatore. In particolare, predispone accesso individuale controllato, segnaletica a pavimento (o con altra modalità) se necessaria in prossimità del bancone.


8.5 Servizi bibliotecari all'utenza
La singola biblioteca ha la possibilità di attivare tutti i servizi di seguito elencati, previa valutazione della effettiva capacità logistica, strumentale, organizzativa e della predisposizione/applicazione rigorosa delle misure di sicurezza minime di seguito indicate per ciascun servizio.
L'operatore al bancone/bibliotecario, ove non fossero presenti barriere divisorie, indossa sempre la mascherina e mantiene il distanziamento fisico necessario. Disinfetta spesso le mani e ogni qualvolta risulti necessario.
o Restituzione: L'utente che restituisce documenti li deposita in apposito contenitore posto in prossimità dell'ingresso della biblioteca. Sul contenitore viene apposta la data in cui i documenti sono stati restituiti; il contenitore, con il relativo contenuto, viene collocato in ambiente riservato, per un periodo di tempo adeguato al tipo di materiale, prima di essere lavorato dal personale bibliotecario, facendo riferimento alle informazioni ed evidenze scientifiche disponibili (con il criterio precauzionale di maggior tutela). In alternativa è possibile l'utilizzo di metodi di disinfezione certificati, se disponibili; v. all.to 2 Prot.Generale SSL); le biblioteche già dotate di box per l'autorestituzione dispongono che il recupero dei documenti venga effettuato con l'uso di guanti e che vengano trattati come sopra previsto.
o Prestito con prenotazione e ritiro in sede: il prestito dei documenti è effettuato preferibilmente previo accordo telefonico o via mail; l'operatore con guanti e mascherina predispone al prestito i documenti e la consegna può essere effettuata anche con modalità “da asporto” o “a distanza” per evitare avvicinamenti.
o Prestito a domicilio: l'utente che intenda usufruire del servizio offerto dalla biblioteca chiede con mail o tramite telefono i/il documento di suo interesse; il bibliotecario, con le protezioni DPI adeguate, predispone il pacco da “asporto”, lo consegna agli addetti (volontari, ecc) che si occupano del recapito a domicilio o presso luogo convenzionato.
o Richiesta di un documento al bibliotecario senza accesso diretto alle collezioni: l'utente esprime la propria richiesta ed attende, in prossimità del bancone, che il bibliotecario recuperi il documento dallo scaffale.
o Ricerca autonoma a scaffale: la biblioteca che, valutato il proprio contesto, ritiene di proporre il servizio deve accertarsi che l'utente preventivamente utilizzi il gel idro-alcolico; prevede inoltre che l'attività di ricerca autonoma a scaffale per ciascun utente non si prolunghi per un tempo tale da pregiudicare l'affluenza di altro utente, stabilendo una durata massima da comunicare nelle informazioni rese prima dell'ingresso in biblioteca.
o Accesso alle sale o postazioni studio: la biblioteca che, valutato il proprio contesto, ritiene di rendere disponibili i servizi di accesso alle sale e alle postazioni studio, provvede a disporre le postazioni a distanza di 3 metri, salvo misure tecniche (ad es. barriere distanziatrici in plexiglas o analoghe) o altre misure organizzative o di protezione (con mascherina la distanza si riduce ad 1 metro); la capienza massima di ciascuna sala viene comunicata all'utenza, anche tramite web, affinché l'utente possa eventualmente verificare preventivamente la disponibilità di un posto.
o Accesso alle postazioni PC e multimediali: la biblioteca che, valutato il proprio contesto, ritiene di rendere disponibile l'utilizzo delle postazioni informatiche e multimediali, provvede a distanziare le postazioni nel rispetto delle disposizioni ad almeno 1 metro con mascherina o misure tecniche (ad es. barriere distanziatrici); prevede che le postazioni possano essere rese disponibili su prenotazione; comunica il numero massimo di postazioni utilizzabili e la durata di ciascuna sessione; prevede, e ne dà preventiva comunicazione all'utenza, che l'utilizzo sia consentito solo se in possesso di mascherine, con disinfezione con gel idro-alcolico delle mani e con eventuale utilizzo di cuffie audio personali (di proprietà dell'utente).
o Accesso alla zona bambini - allattamento: la biblioteca che, valutato il proprio contesto, ritiene di rendere accessibile all'utenza la zona bambini e/o l'area allattamento dispone un dispenser gel idroalcolico dedicato presso le attrezzature ed i giochi. La biblioteca rende disponibile per il servizio attrezzature, arredi e giochi solo se igienizzabili/disinfettabili; prevede l'accesso con preventiva prenotazione e per un periodo definito; determina la capienza massima con un rapporto di al massimo 2 bambini per un adulto, salvo in caso di conviventi; prevede la disponibilità limitata di libri e giochi per consentirne il ricambio alla fine di ciascun turno; al termine di ciascun turno provvede a raccogliere libri e giochi in apposito contenitore, riportante la data di deposito, che viene riposto in locale riservato in attesa per un periodo di tempo adeguato al tipo di materiale, facendo riferimento alle informazioni ed evidenze scientifiche disponibili (con il criterio precauzionale di maggior tutela), prima di renderli nuovamente disponibili nella zona bambini. In alternativa è possibile l'utilizzo di metodi di disinfezione certificati, se disponibili (v.all.to 2 Prot.Generale SSL); alla fine di ciascun turno provvede alla pulizia/disinfezione degli arredi.
o Servizio di stampa e fotocopie la biblioteca che, valutato il proprio contesto, ritiene di proporre il servizio lo rende disponibile secondo la propria prassi consolidata.
o Accesso ad attività di promozione della lettura o altre attività di partecipazione collettiva: la biblioteca che, valutato il proprio contesto, ritiene di proporre il servizio provvede al contingentamento dei posti in aree individuate della biblioteca per garantire distanza fisica di almeno un metro, con utilizzo della mascherina; procede con prenotazione e conferma della disponibilità del posto; fornisce indicazioni sull'orario di arrivo per evitare assembramenti. Medesime indicazioni sono da seguire per l'organizzazione di attività rivolte a scolaresche o gruppi. L'eventuale presenza di persone conviventi consente la riduzione del distanziamento fisico. Tali persone di un unico gruppo convivente possono essere identificate con elementi comuni per facilitare il controllo del rispetto della distanza sociale. In caso che dette attività si svolgano in altre strutture o all'aperto si fa rinvio al protocollo di SSL sugli eventi culturali.


9. Servizio di Prestito Interbibliotecario
Il servizio di prestito interbibliotecario, gestito direttamente dalla Provincia, sarà riattivato, in accordo con le biblioteche del Sistema aderenti al servizio e a seguito della verifica delle condizioni organizzative ed operative adeguate e necessarie per garantire il servizio in sicurezza e comunque nel rispetto delle prescrizioni dettate per ciascuna delle fasi che costituiscono il servizio PI.


10. Disposizioni per i fornitori/trasportatori/altro personale esterno
Per quanto riguarda le Disposizioni per i fornitori/trasportatori/altro personale esterno si fa riferimento al Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro.
In particolare per i fornitori vanno individuate procedure/istruzioni di ingresso, transito e uscita che prevedono modalità, percorsi e tempistiche predefinite, allo scopo di ridurre le occasioni di contatto con i lavoratori/visitatori presenti. Gli autisti dei mezzi, se possibile, rimangono a bordo. Le attività di carico e scarico vanno gestite nel rispetto delle regole date e comunque garantendo sempre la distanza minima di un metro e l'uso della mascherina chirurgica.


11. Contatti e numeri utili Emergenze 112
PAT - Dipartimento Salute - numero verde dedicato 800 867 388 + Nazionale 1500
PAT - Dipartimento Salute - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
APSS - Dipartimento di Prevenzione - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
APSS - UOPSAL Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0461 904502/45
Supporto Psicologico 800833833
 

Proposte a cura del GdL del Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia autonoma di Trento
Dott. Claudio Martinelli - Servizio Attività Culturali - PAT
Dott.ssa Sara Guelmi - Uff. per il Sistema Bibliotecario Trentino - PAT
Gruppo permanente di consultazione dei bibliotecari:
dott. Baldi Gianmario; dott.ssa Brocero Paola; dott. Carrara Vittorio; dott.ssa Corradini Elena; dott. Demartin
Alessandro; dott.ssa Gabrielli Orietta; dott. liriti Rolando; dott.ssa Juricich Margarete; dott.Liboni Marcello; dott.ssa
Lorengo Sara; dott.ssa Lucianer Alessandra; dott.ssa Mariech Mariarosa; dott.Mazza Enrico; dott. Paissan Matteo; dott.Venturato Claudio.
A cura del sottogruppo COVID19 - Comitato prov. Coord. SSL
Dott. Marcello Cestari - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Dipartimento Salute PAT (Coordinamento)
Dott. Francesco Torre - Serv.Prof.Sanitarie - Dipartimento di Prevenzione (collaborazione APSS)
Dott.ssa Barbara Battistello - rappresentanza settore agricoltura
Dott. Arch.Raffaella Giannini - Serv. Antincendi e Protezione Civile -PAT
Manuela Faggioni - CGIL Trento- rappresentanza sindacale
Dott.ssa Sandra Cainelli - Serv. Lavoro PAT
Dott.Dario Uber - Uopsal - Dip. Di Prevenzione - APSS
Dott.Ing. Paolo Angelini - Ass.Artigiani Trento - rappresentanza datoriale
Dott.Ing. Alfonso Piccioni - INAIL Trento
Dott. Azelio De Santa - rappresentanza Medici Competenti

VER.1MCE01062020


Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento
PROTOCOLLO SI SICUREZZA SUL LAVORO PER LE ATTIVITÀ MUSEALI, DEI CASTELLI E DELLE FORTIFICAZIONI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
VER.1 - 01 giugno 2020
 

1. Premessa
Il presente documento regola il settore dei musei, dei castelli e delle fortificazioni della Prima Guerra mondiale.
L'obiettivo è quello di stabilire modalità operative, organizzative e procedurali applicabili alle varie realtà operanti sul territorio provinciale, al fine di contenere il rischio di trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2.
Il processo di valutazione del rischio è lo strumento indispensabile per garantire misure di prevenzione. Una corretta valutazione del rischio deve tenere conto della fotografia strutturale e tecnologica delle varie realtà, nonché dell'organizzazione che la contraddistingue e dei sistemi di sorveglianza adottati. Si è altresì tenuto in considerazione il documento redatto dal Politecnico di Torino - versione 2 di data 20/04/2020 - Emergenza Covid-19. Sono stati altresì integrati i contributi pervenuti dagli esponenti del settore museale.
Per tutte le attività o le misure di sicurezza non citate si fa rinvio al Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il presente documento potrà subire ulteriori modifiche e/o implementazioni in relazione all'evoluzione dello stato di emergenza e di eventuali decreti, ordinanze emanati a livello nazionale e provinciale


2. Campo di applicazione, esclusioni e definizioni
Campo di applicazione
Il presente Protocollo trova applicazione con riferimento alle attività di gestione degli utenti nei musei, nei castelli e nelle fortificazioni della prima guerra mondiale.
Per le attività di ristorazione e bar connesse alle attività oggetto del presente protocollo, si osservano le disposizioni del Protocollo SSL per le attività di ristorazione.
Definizioni
Ai fini del presente Protocollo:
a) UTENTE è qualunque fruitore di un servizio di cui al presente protocollo. Ai fini delle regole di di¬stanziamento, le persone conviventi (due o più persone che vivono insieme) sono considerate co¬me un unico utente.
b) LAVORATORE è definito come colui/colei che, a qualunque titolo, presta stabilmente la propria attività nel luogo ove trovano applicazione le misure di codesto protocollo, compresi i dipendenti delle imprese, anche cooperative, con incarichi di fornitura di servizi, gli operatori didattici, i ricercatori, lavoratori del “Progettone” o dell'”Intervento 19” dipendenti da cooperative convenzionate con la Provincia.
c) FORNITORE designa una persona fisica, o una persona giuridica, o un ente senza personalità giuridica, ivi compreso il gruppo europeo di interesse economico (GEIE) costituito ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1991, n. 240, diverso dal lavoratore di cui al punto precedente, che offra, in modo temporaneo nel luogo ove trovano applicazione le misure di codesto protocollo, rispettivamente, la realizzazione di lavori o opere, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
 

3. Misure di sicurezza
3.1 Valutazione del rischio COVID-19

Il Documento di valutazione dei rischi deve essere aggiornato rispetto alle misure di prevenzione e protezione adottate per far fronte al rischio Covid-19.
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” contenuti nel Protocollo Generale SSL emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.
In caso di affidamento lavori all'interno del contesto lavorativo, o di accesso di fornitori, è necessario rispettare le modalità di gestione riportate al citato documento Prot. Generale SSL.


3.2 Misure di sicurezza con riferimento al personale: informazione, formazione, addestramento
Informazione

La corretta informazione del personale rappresenta elemento fondante per l'attuazione e il rispetto di ogni buona prassi adottata per far fronte al rischio in trattazione. È, di conseguenza, un aspetto cruciale nella gestione della ripresa lavorativa, specie nel lungo periodo, quando la “tensione” iniziale si sarà allentata e gli atteggiamenti di disattenzione e sottovalutazione potrebbero portare al mancato rispetto di alcune norme, anche di buona pratica. Una comunicazione adeguata è inoltre indispensabile anche per contrastare le “fake news” ed evitare lo stigma sociale sulle persone che potrebbero contrarre o aver contratto il virus. Al fine di garantire il corretto rispetto delle misure anti-contagio adottate e l'attiva e consapevole partecipazione di tutti i lavoratori, si raccomanda quindi di programmare le necessarie attività di informazione, contenute nel protocollo generale SSL.


Formazione
L'attività formativa dei lavoratori dovrà riguardare:
• gli aspetti inerenti i cambiamenti organizzativi adottati ai sensi del protocollo (al solo personale coinvolto);
• le modalità di svolgimento di eventuali misure di monitoraggio attuate ai sensi del protocollo, es. misurazione della temperatura (al solo personale incaricato), compilazione di autocertificazioni (a tutto il personale coinvolto);
• il rispetto delle procedure igienico-sanitarie introdotte (a tutto il personale).
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.


Addestramento
L'addestramento dovrà riguardare:
• il corretto utilizzo dei DPI (mascherine, guanti etc.) compresi quelli indicati dal protocollo generale SSL a tutto il personale per cui ne è previsto l'uso;
• le modalità di svolgimento delle operazioni di igienizzazione/disinfezione giornaliera della propria postazione di lavoro del personale eventualmente interessato.
Di tutta l'attività informativa, formativa e di addestramento dovrà essere conservata adeguata documentazione di riscontro.
L'organizzazione, nel programmare le proprie attività formative/informative/di addestramento, deve individuare e superare gli ostacoli o le barriere (barriere linguistiche, di alfabetizzazione, fragilità cognitive, ecc.) che possono inficiare l'efficacia dell'attività formativa.
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.


4. Referente COVID-19
Come previsto dall'Ordinanza del 15 aprile 2020 del Presidente della Giunta Provinciale, il datore di lavoro dei musei, dei castelli e delle fortificazioni della Prima Guerra mondiale può individuare il referente Covid-19, preferibilmente all'interno della propria organizzazione. In relazione alle funzioni richieste è opportuno che tale figura sia identificata in un soggetto che riveste un ruolo con competenze in materia di salute e sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/08. Il referente Covid-19 può altresì coincidere con il datore di lavoro. Il referente COVID-19 deve frequentare un apposito corso attivabile al seguente indirizzo https://www.apss.tn.it/-/aggiornamenti-covid-ambienti-di-lavoro.
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.
 

5. Appalti endo-aziendali: presenza di lavoratori con appalto di servizi
Nel caso di presenza nei musei, nei castelli e nelle fortificazioni della Prima Guerra mondiale di lavoratori di imprese con appalto di servizi, il datore di lavoro committente fornisce ai datori di lavoro appaltatori dettagliate informazioni sulle misure adottate per la gestione dell'emergenza Covid-19 in relazione alla propria realtà, affinché ne diano adeguata informazione ai propri dipendenti.
Per approfondimenti si rimanda al “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.


6. Principali Dispositivi di protezione individuale (DPI)
Lo scopo dei Dispositivi di prevenzione individuale (DPI) è quello di proteggere dal contagio all'interno degli ambienti di lavoro. L'uso e la combinazione dei DPI va previsto in osservanza degli obblighi di legge e attuato, previa analisi del rischio correlato all' attività dell'Ente/Azienda. Devono essere scelti i DPI tenendo conto del tipo di attività svolta e/o della situazione da gestire e alle indicazioni specifiche contenute in questo documento, con particolare attenzione al concetto di protezione personale e sociale. Per garantire la messa a disposizione dei DPI, si effettua una analisi e previsione delle quantità necessarie per soddisfare i fabbisogni all'interno delle varie realtà.
L'Ente potrà individuare, compatibilmente con i propri mezzi e struttura organizzativa e sulla base delle valutazioni dei rischi effettuate, soluzioni organizzative ulteriori, idonee a prevenire il rischio di contagio.
Per approfondimenti si rimanda agli“Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL.


7. Informazioni sulle buone pratiche di igiene e sulle misure di sicurezza adottate dall'Ente/Azienda
Per quanto riguarda Informazioni sulle buone pratiche di igiene e sulle misure di sicurezza adottate dall'Ente/Azienda si fa riferimento al Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro.
In particolare ciascuna persona all'interno dell'Ente/Azienda (lavoratori, visitatori, clienti occasionali, fornitori) deve essere informata in merito alle buone pratiche di igiene da adottare e sulle misure di sicurezza adottate dall'Ente/Azienda per la prevenzione del contagio. L'informazione sulle buone pratiche di igiene ha indicativamente i seguenti contenuti: deve ribadire il principio che “ognuno protegge tutti” in un'ottica di prevenzione del contagio; l'obbligo di non entrare in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi simil-influenzali e di contattare il proprio medico curante e l'azienda sanitaria; questo vale anche nel caso che l'ingresso sia avvenuto e si ravvisino sintomi simil-influenzali; l'obbligo di rispettare tutte le disposizioni contenute (rispetto delle distanze di sicurezza previste, osservanza delle regole per quanto riguarda l'utilizzo corretto dei dispositivi di prevenzione del contagio e d'igiene delle mani e in generale dell'igiene);
è raccomandato il lavaggio frequente delle mani prima e dopo l'accesso al proprio posto di lavoro o l'incontro con altri lavoratori e/o visitatori, ogni qualvolta sia opportuno o necessario; di non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nella piega del gomito; sono fornite indicazioni su come smaltire correttamente fazzoletti, mascherine, guanti negli appositi contenitori, apribili con pedale.
L'informazione circa le buone pratiche di igiene e le misure di sicurezza messe in campo dall'Ente/Azienda viene fornita all'entrata e nel corso della fruizione dell'esperienza culturale museale, con qualsiasi modalità ritenuta idonea. Ad esempio, tramite video, depliants, locandine da appendere in punti strategici e di passaggio, da consultare/leggere senza la possibilità di essere toccate. Tutta l'informazione va tradotta nelle principali lingue straniere. Detta informazione è prevista presso i servizi igienici e in corrispondenza dei punti di erogazione dei gel per l'igienizzazione delle mani.
 

8. Indicazioni sulla gestione dei flussi di utenti, degli spazi e sul trattamento degli elementi ivi presenti.
Contingentamento degli accessi

Va previsto un numero massimo di presenze in rapporto alla superficie disponibile e nel rispetto del distanziamento minimo di un metro. La capienza deve tener conto anche della presenza del personale delle strutture, delle guide e degli altri operatori museali.
In una simile configurazione si propone una capienza di 4 persone su una superficie di 10 mq. Nelle sale inferiori a 10 mq la capienza massima è di 3 persone (la concreta presenza in dette sale può arrivare a 4 persone se conviventi).
Considerare la superficie delle sale, escludere corridoi, servizi, spazi tecnici ed arredi. Si deve comunque prevedere l'uso di mascherina. Al raggiungimento della massima capienza, gli ingressi vanno contingentati. I flussi all'entrata dovranno essere controllati e monitorati con sistemi adeguati quali ingressi separati, l'ingresso scaglionato o a turni, la prenotazione degli ingressi. Per le strutture che prevedono afflussi rilevanti si raccomanda la gestione con prenotazione per fasce orarie che può evitare la possibilità di assembramenti esterni.
Il personale preposto al controllo viene opportunamente formato e si posiziona in prossimità degli accessi al fine di prevenire affollamenti indesiderati, garantendo il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro.
Ove possibile, privilegiare sistemi digitalizzati di gestione degli accessi in sostituzione ai tornelli e alle timbratrici.
 

Controlli ed accoglienza, in entrata dei visitatori
All'accesso dei visitatori al museo/castello/fortificazioni il personale preposto verifica il rispetto delle misure di contenimento del rischio (distanziamento tra le persone e utilizzo di mascherine) e fornisce informazioni circa le buone pratiche d'igiene e le misure di sicurezza adottate dall'Ente/Azienda.
Possono essere previsti la verifica della temperatura. Visto che i DPCM prevedono in capo al cittadino la responsabilità di non uscire di casa in condizioni di salute precarie (febbre e sintomi simil-influenzali) proprie e dei suoi conviventi, le strutture ricordano e informano gli utenti di tale responsabilità, in fase di prenotazione.
L'addetto al pagamento alla cassa/accoglienza, ove non fossero presenti barriere divisorie, indossa sempre la mascherina chirurgica e mantiene il distanziamento di almeno un metro. Igienizza le mani prima e dopo lo scambio di oggetti (documenti d'identità, carte di pagamento, chiavi, tessere etc) con il cliente e ogni qualvolta risulterà necessario. L'addetto all'accoglienza è adeguatamente formato a fornire indicazioni al cliente rispetto alle procedure attuate dall'Ente/Azienda per la prevenzione del contagio da Covid 19. Viene incoraggiato l'utilizzo di carte di credito e bancomat in alternativa al denaro contante.
In caso in cui l'utente risulti privo di mascherina, l'Azienda/Ente non permette l'accesso all'utente.


Gestione degli spazi
Si prevede un'analisi della struttura dei locali considerando la tipologia (ingressi/uscite, uffici, aree comuni, servizi igienici, percorsi, corridoi, aree di transito/collegamento, sale con destinazioni varie, ecc.) e il tipo di transito (le persone transitano senza fermarsi; sosta breve: max 15 minuti; sosta prolungata: oltre i 15 minuti, a lungo, molte ore). Per ogni locale è valutato il numero di persone che vi possono transitare o stazionare in relazione allo spazio disponibile (grandezza del locale in m2) e nel rispetto della distanza minima di un metro tra le persone, come sopra previsto. In tutti i locali va garantito il massimo della areazione in osservanza delle indicazioni per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da SARS- CoV-2 report ISS e del Protocollo generale SSL allegato 1.
Sono favoriti percorsi unidirezionali in modo da evitare il più possibile assembramenti e incroci di persone. I percorsi di visita vanno controllati e gestiti con cura per evitare affollamenti in singole sale (in particolare gruppi e scolaresche).
Ove possibile allestire barriere fisiche per la prevenzione del contagio.
Nei luoghi a maggiori aree di transito (corridoi, scale, biglietteria e servizi igienici) si prevede una maggiore densità di occupazione, garantendo tuttavia il distanziamento minimo e l'uso di mascherine. In aree di sosta cosiddette “critiche” (luoghi dove non si indossa la mascherina come area fumatori e area ristoro) va garantito il distanziamento minimo di 1 metro e pianificati gli accessi dei visitatori e dei lavoratori al fine di prevenire gli assembramenti.
All'ascensore vanno preferite le scale e garantito il distanziamento di almeno un metro tra le persone che le utilizzano. L'uso dell'ascensore va presidiato al fine di evitare potenziali affollamenti.
Per il servizio guardaroba l'ente o azienda garantisce il distanziamento sociale tra cliente e personale addetto che indossa i DPI mascherine chirurgiche e guanti; la procedura prevede la gestione di effetti personali terzi al fine di ridurre eventuali contaminazioni come l'utilizzo di rivestimenti/teli che sono consegnati al visitatore/cliente all'arrivo e all'uscita vanno tolti e riposti in contenitori dedicati apribili con pedale. Sono possibili eventuali altre procedure di analoga efficacia.


Monitoraggio e controlli
Il controllo del rispetto delle misure di sicurezza previste dall'Ente/Azienda avviene attraverso il presidio costante e continuo di personale preposto ed addestrato. Ove possibile soprattutto in realtà medio grandi, sono utilizzate tecnologie digitali quali telecamere e webcam, sistemi di tracciamento della posizione e app di alert per avvertenza di assembramenti nei vari luoghi.
È opportuno adottare dispositivi non invasivi e prevedere la possibilità di segnalare le condizioni di salute di lavoratori e visitatori, nel rispetto della privacy.
È necessario predisporre delle procedure per l'identificazione e la gestione dei possibili casi (visitatori o dipendenti sintomatici) all'interno della struttura come da Protocollo Generale SSL. In particolare per le strutture culturali, la persona interessata viene isolata temporaneamente in un locale naturalmente areato, in attesa delle indicazioni medico sanitarie ed organizzative sul rientro al proprio domicilio (medico di base, Servizio di Continuità Assistenziale APSS). Il locale utilizzato dalla persona sintomatica, successivamente dovrà essere opportunamente sanificato prima di poter essere utilizzato. Nessun visitatore può entrare nella stanza occupata dalla persona sintomatica. Eventuali contatti andranno spostati in altro luogo. Per approfondimenti si rinvia al Protocollo generale SSL.
Flussi in uscita dei visitatori
L'uscita dei visitatori va gestita con le stesse modalità previste per i flussi di visitatori in entrata.
Materiale informativo, postazioni internet/di ricarica/ interattive
Il materiale informativo cartaceo viene consegnato a richiesta del visitatore e non viene lasciato in libera consultazione. Si suggerisce di utilizzare strumenti digitali per l'informazione agli utenti. Eventuali postazioni internet, postazioni interattive o punti ricarica a disposizione degli utenti, sono accessibili, solo previa autorizzazione da parte di un responsabile dell'Ente/Azienda per assicurare la disinfezione della postazione tra un utente e l'altro.
Sono privilegiati l'utilizzo di sistemi informativi alternativi quali pannelli a messaggio variabile oppure tag QR code che consentano l'acquisizione delle informazioni direttamente su smartphone.
Consultazione dei libri nei musei.
Si fa rinvio al protocollo generale SSL e delle biblioteche.


9. Pulizia e sanificazione
L'ente proprietario della struttura organizza internamente o con eventuali imprese esternalizzate interventi di pulizia, igienizzazione, disinfezione ed eventuale sanificazione, definendo le modalità e la frequenza.
Attenzione particolare viene posta alla gestione dell'aerazione di tutti i locali archivi e magazzini compresi.
Per approfondimenti si rimanda agli “Indirizzi per la gestione dell'emergenza Covid-19 nelle aziende” Protocollo Generale emanato dal Comitato di Coordinamento Provinciale SSL comprensivo dell'allegato 1 sulla ventilazione e aereazione degli ambienti di lavoro e allegato 2 su pulizia, disinfezione sanificazione.
In particolare tali attività dovranno essere stabilite da apposita procedura/istruzione che preveda in modo puntuale e dettagliato tempi, modi, frequenza, materiali e attrezzature impiegati, prodotti utilizzati con specifica di come, quando, dove e in che quantità questi prodotti andranno utilizzati, chi effettuerà la pulizia/disinfezione e quali DPI andranno indossati anche nel caso di ditta esterna (la ditta esterna dovrà attenersi alle indicazioni date e rispettarle/applicarle). La procedura/istruzione dovrà prevedere anche la gestione della pulizia/sanificazione di quei locali/spazi frequentati o con presenza di persone positive o che sono entrate in contatto con persone positive. A tal riguardo si rinvia al Protocollo generale SSL. Opportuno tenere un registro delle operazioni di pulizia e sanificazione fatte (al bisogno, quotidiane, settimanali, mensili, in occasione di avvenuta presenza negli ambienti di persone contagiate, ecc.).


10. Disposizioni per i lavoratori
Per quanto riguarda le Disposizioni per i lavoratori si fa riferimento al Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro.
In particolare si evidenzia che il personale deve attenersi ai Protocolli di sicurezza previsti dall'Ente/Azienda. Tutto il personale deve misurarsi la temperatura a casa prima di entrare nella struttura, tranne diversa prescrizione del datore di lavoro.
Per i lavoratori che svolgono un'attività stanziale e condividono il luogo di lavoro con altri colleghi, va garantito il distanziamento minimo di 1 metro. Per gli uffici si fa rinvio alle misure previste dal Protocollo generale SSL. Ove necessario l'ufficio sarà ri-organizzato adottando sistemazioni degli arredi diverse, installando opportune divisorie e prevedendo l'uso di mascherina chirurgica. I lavoratori che svolgono la loro attività in modo dinamico dovranno tenere la distanza di almeno 1 metro fra i colleghi e i visitatori.
L'uso promiscuo di attrezzature ed apparecchiature va minimizzato e laddove non è possibile deve essere previsto un costante sistema di disinfezione delle stesse;
Per la consegna e il ritiro di materiali di vario genere è da prediligere la modalità concordata (luogo e ora di consegna) per ridurre gli stazionamenti in zone di potenziale assembramento e i contatti interpersonali.


11. Disposizioni per i fornitori/trasportatori/altro personale esterno
Per quanto riguarda le Disposizioni per i fornitori/trasportatori/altro personale esterno si fa riferimento al Protocollo generale per la sicurezza sul lavoro.
In particolare per i fornitori vanno individuate procedure/istruzioni di ingresso, transito e uscita che prevedono modalità, percorsi e tempistiche predefinite, allo scopo di ridurre le occasioni di contatto con i lavoratori/visitatori presenti. Gli autisti dei mezzi, se possibile, rimangono a bordo. Le attività di carico e scarico vanno gestite nel rispetto delle regole date e comunque garantendo sempre la distanza minima di un metro e l'uso della mascherina chirurgica. Se possibile ai fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno sono dedicati servizi igienici diversi (anche bagni chimici) da quelli dei lavoratori e dei visitatori o, in alternativa, un'adeguata pulizia/disinfezione giornaliera.


12. Contatti e numeri utili   Emergenza 112
PAT - Dipartimento Salute - numero verde dedicato 800 867 388 + Nazionale 1500
PAT - Dipartimento Salute - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
APSS - Dipartimento di Prevenzione - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
APSS - UOPSAL Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0461 904502/45
Supporto Psicologico 800833833
Proposte a cura del GdL del Servizio Attività culturali - Dip..Istruzione e Cultura della Provincia autonoma di Trento
Dott. Claudio Martinelli - Servizio Attività Culturali - PAT
Wilma Veronesi - Servizio attività culturali - PAT
Dott. ssa Laura Dalprà - Museo del Castello del Buonconsiglio
Dott. Adriano Conci - Museo del Castello del Buonconsiglio
Dott. Miche Lanzinger - Museo delle scienze
Dott. Gabriele Devigili . Museo delle scienze
Dott. Nicola Angeli - Museo delle scienze
Dott. Roberto Dallacosta - Museo delle scienze
Dott. Gianfranco Maraniello - MART
Dott. Diego Ferretti - MART
Dott.ssa Vanessa. Vacchini - MART
Dott. Giovanni Kezich - Museo degli usi e costumi della gente trentina
Dott. Giuseppe Ferrandi - Fondazione Museo storico del Trentino
Dot.ssa Patrizia Marchesoni - Fondazione Museo storico del Trentino
Dott. Franco Marzatico - Soprintendenza Beni culturali
Dott. Franco Nicolis - Soprintendenza Beni culturali
Dott. Marco Odorizzi - Museo Casa A. De Gasperi
Arch. Domenica Primerano - Museo Diocesano tridentino
Dott. Francesco Frizzera - Museo italiano della guerra di Rovereto
Dott.ssa Alessandra Cattoi - Fondazione Museo storico di Rovereto
Dott. Matteo Rapanà - Museo dell'Alto Garda
Dott. Tommaso Dossi - Palazzo Magnifica Comunità di Fiemme
Dott.ssa Chiara Bassetti - Trentino Marketing
A cura del sottogruppo COVID19 - Comitato prov. Coord. SSL
Dott. Marcello Cestari - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Dipartimento Salute PAT (Coordinamento)
Dott. Francesco Torre - Serv.Prof.Sanitarie - Dipartimento di Prevenzione (collaborazione APSS)
Dott.ssa Barbara Battistello - rappresentanza settore agricoltura
Dott. Arch.Raffaella Giannini - Serv. Antincendi e Protezione Civile -PAT
Manuela Faggioni - CGIL Trento- rappresentanza sindacale
Dott.ssa Sandra Cainelli - Serv. Lavoro PAT
Dott.Dario Uber - Uopsal - Dip. Di Prevenzione - APSS
Dott.Ing. Paolo Angelini - Ass.Artigiani Trento - rappresentanza datoriale
Dott.Ing. Alfonso Piccioni - INAIL Trento
Dott. Azelio De Santa - rappresentanza Medici Competenti

VER.1MCE01062020


Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento
INDIRIZZI PER LA GESTIONE DELL’EMERGENZA COVID-19 NELLE AZIENDE
PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.5 - 03 giugno 2020

 

L'obiettivo del presente documento, destinato prioritariamente a tutti soggetti aventi ruoli e responsabilità in tema di tutela della salute nei luoghi di lavoro ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, è fornire indicazioni operative da attuare nel rispetto dei principi di precauzione e proporzionalità e finalizzate a implementare l'efficacia delle misure di contenimento adottate in tutti i luoghi di lavoro per contrastare l'epidemia di COVID-19 e mitigarne gli effetti.


Introduzione
Il quadro epidemiologico nazionale delle infezioni da COVID-19 è in continuo cambiamento. E' noto che nel contesto trentino la situazione è in rapida evoluzione, anche se la fase di massima emergenza sembra essere superata, ma è altrettanto probabile che si verificheranno casi di positività all'interno della popolazione e, di conseguenza, anche tra i lavoratori presso le nostre aziende, durante la cosiddetta fase 2.
Tale documento recepisce anche il Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro di data 14.03.2020, come modificato dal protocollo del 24 aprile 2020, ed ha l'obiettivo di supportare la valutazione e la gestione del rischio-coronavirus all'interno dei diversi ambienti di lavoro, fornire raccomandazioni sul modello organizzativo dedicato al rischio in questione nonché gestire eventuali casi positivi di lavoratori all'interno delle aziende che possono operare sulla base della normativa nazionale e provinciale vigente (DPCM 22.03.20 e s.m. e ordinanze PAT,) con la finalità di salvaguardare la salute pubblica senza interrompere, nel limite del possibile, l'attività lavorativa e la conseguente produzione.
In prospettiva di fornire indicazioni per l'attuazione della fase 2 si è fatto anche riferimento al Documento Tecnico INAIL del 23 aprile 2020.
La mancata attuazione del presente protocollo che non assicuri adeguati livelli di protezione determina la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.


Aggiornamenti rispetto alla versione precedente lasciare evidenze nel testo delle parti nuove inserite
1. Modifica definizione lavoratori fragili


Sommario

1. Valutazione dei rischi e Covid-19
2. Indicazioni per il datore di lavoro
3. Referente Covid-19
4. Dispositivi di Protezione Invividuale (DPI)
5. Formazione dei lavoratori
6. Modalità di accesso in azienda
Rilevazione della temperatura e normativa sui dati personali (PRIVACY)
7. Uffici amministrativi pubblici, uffici aperti al pubblico, studi professionali
8. Gestione appalti endo-aziendali
9. Modalità di accesso dei fornitori esterni e visitatori
10. PULIZIA DEGLI AMBIENTI
Pulizia di ambienti non sanitari e servizi igienici
11. Comportamento in caso di riscontro positivo in azienda
12. La collaborazione del medico competente
Gestione dei lavoratori "fragili"
13. Indicazioni igieniche e di comportamento necessarie a proteggersi dall'infezione da Coronavirus
14. Contatti e numeri utili
15. Frequently Asked Questions (FAQ)
16. FONTI
17. ALLEGATI
Allegato 1 Ventilazione ... Aerazione
Allegato 2 Pulizia ... Sanificazione
ALLEGATO 2 Continua definizioni
Continua definizioni ALLEGATO 2 Trattamenti definizioni e riconoscimento
Continua ALLEGATO 2 Buone pratiche
Tabella 1 per preparare diluizioni per igienizzazione/decontaminazione ambienti:
Tabella 2. Principi attivi per la disinfezione delle superfici suggeriti da Organismi nazionali e internazionali e derivanti dai PMC attualmente autorizzati
Tabella 3. Modalità di sanificazione in ambienti di rilevante valore storico
Tabella 4 Tempo di decadenza del Virus
Tabella 5 Principi attivi e biocidi
ALLEGATO 3 Gestione rifiuti
ALLEGATO 4 Scelta ed utilizzo delle mascherine
ALLEGATO 5 Uso corretto dei guanti
ALLEGATO 6 Formazione - schema sedute aula senza tavoli con tavoli
ALLEGATO 7 - Riepilogo delle classi di rischio e aggregazione sociale

 

1. Valutazione dei rischi e Covid-19
Il contagio da Covid-19 può avvenire anche all'interno dei luoghi di lavoro o comunque per motivi di lavoro. Il datore di lavoro, attraverso l'adozione di misure di prevenzione e protezione dettate da provvedimenti speciali, a tal fine emanati dal Governo, è parte attiva al fine di contenere la diffusione dell'infezione.
Il Covid-19, appartenendo alla famiglia dei coronavirus, è un agente biologico attualmente classificato nel gruppo 2 dell'Allegato XLVI del D.Lgs. 81/08.
Le condizioni di esposizione al microrganismo, possono essere:
di tipo specifico: ovvero tipico dell'attività lavorativa svolta, come ad es. al personale sanitario del pronto soccorso, di reparti di degenza, di laboratorio. In tale circostanza la valutazione dei rischi è specificamente disciplinata.
di tipo generico: in cui il rischio è presente ma non è direttamente riconducibile alla natura intrinseca della mansione esercitata o del compito svolto, e non necessita di particolare misure precauzionali nel documento di valutazione dei rischi (es. comune influenza). Si pensi alle attività nelle scuole, negli ambienti industriali, alle attività commerciali, alle attività di trasporto.
A fronte della rilevanza sociale ed economica che sta assumendo il problema legato al Covid-19, si ritiene tuttavia di precisare che, per quelle attività dove l'esposizione è di tipo generico, la valutazione del rischio andrà svolta principalmente in funzione di specifiche disposizioni legislative e loro eventuali successive modifiche, in particolare per quelle condizioni lavorative in cui la probabilità di esposizione al rischio di contagio può essere particolarmente rilevante.
L'aggiornamento del documento deve essere realizzato ad esempio inserendo in appendice una specifica sezione che riassuma le misure adottate per l'emergenza nelle singole aziende. La stessa potrà costituire uno strumento "snello", utile a gestire il rischio anche in relazione ai mutamenti della situazione epidemiologica che dei relativi provvedimenti che dovessero essere adottati. Con la stessa modalità, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture ad impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, il datore di lavoro procederà alla valutazione dei rischi in cui vengono indicate le ulteriori misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze, promuovendo la cooperazione e il coordinamento con l'impresa appaltatrice.
Le piccole e medie imprese e le aziende agricole potranno essere in merito supportate dalle associazioni di categoria nella definizione di modelli standard che possano facilitare il processo di valutazione.
Il protocollo di gestione del rischio di contagio da Covid-19 deve essere verificato in concreto attraverso un apposito comitato interno, con la partecipazione di RSA/RLS dove presenti, al fine di controllare e garantire il pieno rispetto delle regole di prevenzione e di protezione.
Laddove, per la particolare tipologia di impresa e per il sistema delle relazioni sindacali, non si desse luogo alla costituzione di comitati aziendali, verrà istituito un Comitato territoriale composto dagli organismi Paritetici per la salute e la sicurezza, laddove costituiti, con il coinvolgimento degli RLS-T e dei rappresentanti delle parti sociali.
Inail ha elaborato un "Documento tecnico sulle possibili rimodulazioni delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e relative strategie di prevenzione", utile al Governo e alle Regioni e Province autonome al fine di programmare, in presenza di indicatori epidemiologici compatibili, il passaggio dalla cosidetta FASE 1 (lockdown) alla successiva FASE 2, caratterizzata da un ritorno progressivo al lavoro con modalità che garantiscano adeguati livelli di tutela della salute e sicurezza di tutti i lavoratori/ici.
Il documento, approvato dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Protezione Civile nazionale, classifica il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro secondo tre variabili:
• Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (es. settore sanitario e sociosanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc.);
• Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio) per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità;
• Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre ai lavoratori dell'azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo, alberghiero, istruzione, ecc.).
Le attività produttive con rischio basso o medio-basso hanno avuto, correttamente, priorità nel processo graduale di rimodulazione delle misure contenitive. Le attività del settore manifatturiero e delle costruzioni, infatti, presentano per le tre variabili considerate, un indice di rischiosità complessivo mediamente basso che può ulteriormente essere migliorato con attente e puntuali misure organizzative e di prevenzione e di protezione. Analoghe valutazioni, pur nella necessità di considerare l'impatto sulla mobilità di terzi e di garantire il distanziamento sociale, possono essere fatte per alcuni settori del commercio e dei servizi.
Inail propone una attenta riflessione su quei settori lavorativi che comportano intrinsecamente aggregazioni che possono veicolare il contagio come, ad esempio, la scuola.
Inail consiglia di consolidare l'incentivazione del lavoro a distanza, potenziando le forme di supporto organizzativo anche con strumenti di coaching e di formazione che permetterebbero, soprattutto nel settore della pubblica amministrazione ma anche nel settore dei servizi, di contenere il rischio di contagio senza pregiudicare sostanzialmente la produttività del sistema economico.
L'analisi del rischio proposta fa anche emergere che molti dei settori più pericolosi sono tra quelli rimasti aperti in quanto essenziali. Da ultimo, propone l'utilizzo di questa analisi al fine di tutelare maggiormente i cosidetti "lavoratori fragili", non solo dalla malattia ma anche dal rischio di esclusione sociale.


METODOLOGIA DI VALUTAZIONE INTEGRATA
Viene di seguito illustrata una matrice di rischio elaborata sulla base del confronto di scoring attribuibili per ciascun settore produttivo per le prime due variabili con le relative scale:
• Esposizione
0 = probabilità bassa (es. lavoratore agricolo);
1 = probabilità medio-bassa;
2 = probabilità media;
3 = probabilità medio-alta;
4 = probabilità alta (es. operatore sanitario).
• Prossimità
0 = lavoro effettuato da solo per la quasi totalità del tempo;
1 = lavoro con altri ma non in prossimità (es. ufficio privato);
2 = lavoro con altri in spazi condivisi ma con adeguato distanziamento (es. ufficio condiviso);
3 = lavoro che prevede compiti condivisi in prossimità con altri per parte non predominante del tempo (es. catena di montaggio);
4 = lavoro effettuato in stretta prossimità con altri per la maggior parte del tempo (es. studio dentistico).
Il punteggio risultante da tale combinazione viene corretto con un fattore che tiene conto della terza scala:
• Aggregazione
1.00 = presenza di terzi limitata o nulla (es. settori manifatturiero, industria, uffici non aperti al pubblico);
1.15 (+15%) = presenza intrinseca di terzi ma controllabile organizzativamente (es. commercio al dettaglio, servizi alla persona, uffici aperti al pubblico, bar, ristoranti);
1.30 (+30%) = aggregazioni controllabili con procedure (es. sanità, scuole, carceri, forze armate, trasporti pubblici);
1.50 (+50%) = aggregazioni intrinseche controllabili con procedure in maniera molto limitata (es. spettacoli, manifestazioni di massa).
Il risultato finale determina l'attribuzione del livello di rischio con relativo codice colore per ciascun settore produttivo all'interno della matrice seguente.

Matrice di rischio: verde = basso; giallo = medio-basso; arancio = medio-alto; rosso = alto
Viene presentata di seguito Allegato 6 le tabelle che illustrano le classi di rischio per alcuni dei principali settori lavorativi e partizioni degli stessi, nonché il relativo numero degli occupati.


2. Indicazioni per il datore di lavoro
Al fine di contrastare e contenere la diffusione del virus COVID-19 vengono di seguito riportate le principali azioni che devono essere seguite in tutte le tipologie di attività economiche e professionali, con esclusione dei contesti sanitari ove le misure precauzionali sono strettamente disciplinate.
1. Valutare in relazione alle caratteristiche del luogo di lavoro, dell'attività svolta e dell'affollamento, la possibilità di mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro. Qualora non fosse possibile, dovranno essere messe a disposizione mascherine chirurgiche che alla luce dell'art. 16 del DL 18/2020 sono a tutti gli effetti considerati dispositivi di protezione e altri dispositivi (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.), indicandone le modalità di impiego e corretto utilizzo, come vadano indossati conformemente alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie e tenuto anche conto della mansione affidata. Al fine del loro smaltimento dovranno essere predisposti nei locali dei luoghi di lavoro contenitori destinati alla raccolta (rifiuto indifferenziato in doppio sacchetto).
2. Informare lavoratori e utenti (fornitori, clienti, visitatori) con apposite comunicazioni (poster, infografiche, ecc.) sulle modalità di trasmissione, sintomi e norme di igiene per evitare diffusione e il contagio.
Attenzione
Le mascherine monouso dovrebbero essere cambiate almeno tutti i giorni, in particolare se utilizzate continuativamente, e devono essere indossate correttamente (aderenti e sufficientemente strette); Il loro uso deve essere il più possibile continuativo (evitando quindi il continuo "togli e metti" che va a scapito della loro efficacia protettiva).
I guanti devono essere cambiati frequentemente e NON sostituiscono il lavaggio delle mani che deve essere effettuato anche prima e dopo il loro uso.

NB. La percezione di sicurezza indotta dall'utilizzo di questi dispositivi potrebbe abbassare la nostra attenzione nell'osservare le comuni regole igieniche ed assumere atteggiamenti che ci espongono al contagio.

3. Assicurare la disponibilità di mezzi detergenti per il lavaggio delle mani (prodotti specifici o sapone) e altri prodotti a base di cloro e/o alcool per la disinfezione delle mani.
4. Intensificare le misure di igienizzazione di locali e mezzi di trasporto, nonché delle postazioni di lavoro a contatto con lavoratori o utenza esterna, prevedendo anche un programma di disinfezione periodica nei luoghi di lavoro che rimangono operativi (es. servizi essenziali, di pubblica utilità, filiera alimentare, commercio, logistica, energia ecc.).
5. Favorire il ricambio di aria negli ambienti chiusi e arieggiare i locali frequentemente.
6. Limitare i contatti tra le persone riducendo le occasioni di aggregazione:
• Favorire la modalità di lavoro a distanza e limitare le trasferte;
• Evitare incontri collettivi in ambienti chiusi privilegiando le comunicazioni a distanza (webcam,
videoconferenze, ecc.) e in caso non sia possibile, organizzare gli incontri nel rispetto del criterio di distanza minima (almeno 1 metro di distanza tra i presenti);
• Regolamentare l'accesso agli spazi comuni (mense, aree relax, spogliatoi, corridoi, scale ecc.)
programmando il numero di accessi e il rispetto della distanza minima anche con indicazioni segnaletiche e/o barriere provvisorie; qualora non sia possibile rispettare la distanza minima di 1 metro è obbligo indossare le mascherine;
7. Favorire la fruizione di congedi ordinari e ferie nonché l'utilizzo di altri strumenti integrativi previsti dalla contrattazione collettiva nonché dai decreti emanati dal governo;
8. Dare indicazioni al personale di rimanere presso il proprio domicilio in caso di sintomatologia febbrile o da infezione respiratoria propria o dei conviventi, raccomandando di limitare i contatti sociali e contattando il medico curante;
9. Ridefinire se possibile l'articolazione del lavoro con orari differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze contemporanee nel luogo di lavoro; allo stesso scopo è inoltre possibile differenziare gli orari di entrata e uscita;
10. Divulgare i riferimenti telefonici utili per comunicare in modo tempestivo con le Autorità Sanitarie locali della PAT (N. verde 800867388 e 112 per emergenze).
11. I servizi igienici sono una zona di particolare rischio di contagio e quindi vanno gestiti in maniera attenta di conseguenza evitando gli assembramenti e l'avvicinamento tra le persone. Ad esempio se l'accesso ai servizi igienici è gestito con chiave o tessere magnetiche esse devono essere disinfettate ad ogni uso.


3. Referente Covid-19
Al fine di supportare il datore di lavoro nella fase di riavvio dell'attività, è fortemente raccomandata all'interno della propria organizzazione, l'individuazione della figura del referente Covid-19.
In relazione alle funzioni richieste è opportuno sia identificata in un soggetto che riveste un ruolo con competenze in materia di salute e sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/08. Il referente Covid-19 può altresì coincidere con il datore di lavoro in particolare nei casi in cui lo stesso svolga direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione.
In particolare il referente Covid-19 rappresenta per le aziende un punto di contatto con le strutture del Sistema sanitario provinciale (Dipartimento di Prevenzione, UOPSAL, Igiene Pubblica, ecc) con il compito di supportare il datore di lavoro (al quale rimangano in capo le relative responsabilità) nelle attività di prevenzione del rischio covid.
La figura del referente Covid-19 dovrà frequentare specifico corso di formazione curato da UOPSAL i cui contenuti riguarderanno-i seguenti argomenti:
• Conoscenza dei protocolli nazionali e provinciali e definizione di misure di sicurezza per il controllo del rischio Covid-19;
• Modalità di monitoraggio del rispetto delle misure di prevenzione e protezione e in generale del proprio sistema di gestione Covid-19.
• Modalità di sensibilizzazione, informazione e formazione del personale in merito al punto precedente;
Il corso si concluderà con relativa prova di valutazione a seguito del quale sarà rilasciata apposita attestazione che servirà per costituire un'anagrafe dedicata. Tale percorso rappresenta la formazione minima per il referente Covid-19 che potrà essere ampliata e sviluppata in relazione ai propri bisogni e/o complessità aziendali.
In relazione alla complessità aziendale il datore di lavoro potrà implementare, individuandole fra i soggetti del secondo capoverso del presente punto, le figure di referenza e/o individuare e definire ruoli e compiti deputati all'attuazione e verifica delle misure di prevenzione e contenimento del contagio individuate.
Nella individuazione del referente ed in relazione alle misure di prevenzione intraprese dovrà essere consultato e informato il RLS/RLST.
Si evidenzia che attualmente il referente Covid-19 fa parte di una raccomandazione contenuta nell'ordinanza del Presidente della Provincia del 15 aprile 2020.
Si ricorda che i sintomi che caratterizzano inizialmente la malattia sono la febbre (anche poche linee), la tosse secca, raffreddore e mal di gola, dolori muscolo/articolari, qualche caso di nausea fino a vere e proprie difficoltà respiratorie. Qualora i lavoratori presentassero uno di questi sintomi devono essere invitati a lasciare immediatamente il lavoro per recarsi a domicilio ed avvertire il proprio medico curante.
 

4. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
Rinvio all' Allegato 4 Scelta ed utilizzo delle mascherine pag.37 e Allegato 5 Uso dei Guanti pag. 40


5. Formazione dei lavoratori
Ai sensi del DPCM del 17 maggio 2020, fino al 14 giugno 2020, nell'intero territorio nazionale, analogamente alle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, sono sospesi i corsi professionali e le attività formative svolte da enti pubblici (anche territoriali) e soggetti privati. Coerentemente con le previsioni normative relative all'emergenza in premessa, si ritiene che il mancato completamento dell'aggiornamento della formazione professionale e/o abilitante entro i termini previsti per tutti i ruoli/funzioni aziendali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dovuto all'emergenza in corso e quindi per causa di forza maggiore, non comporti l'impossibilità a continuare lo svolgimento dello specifico ruolo/funzione (a titolo esemplificativo:
L'addetto all'emergenza, per esempio primo soccorso, può continuare ad intervenire in caso di necessità; il carrellista può continuare ad operare come carrellista). In tale eventualità, l'aggiornamento dovrà essere tempestivamente completato dopo la cessazione dell'efficacia delle misure restrittive di cui ai provvedimenti di livello nazionale, una volta ripristinate le ordinarie attività formative nelle forme consentite dalla normativa vigente. Si precisa che tale indicazione non si applica al caso del mancato completamento della formazione iniziale o di base; in tal caso, l'operatore privo della dovuta formazione non può essere adibito per nessun motivo alla mansione a cui la formazione (anche abilitante) si riferisce.
In ogni caso, resta ferma la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, modalità che si ritiene applicabile anche alla formazione obbligatoria prevista dall'articolo 37 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e disciplinata dagli Accordi in sede di Conferenza Stato-Regioni. Pertanto, fino al termine dell'emergenza, l'eventuale formazione a distanza effettuata mediante collegamento telematico in videoconferenza tale da assicurare l'interazione tra docente e discenti (ciascuno in solitaria, essendo esclusa qualsiasi forma di aggregazione in tale ambito) si ritiene equiparata a tutti gli effetti alla formazione in presenza. Con queste modalità, la registrazione delle presenze in entrata e uscita avverrà mediante registro elettronico o sotto la responsabilità del docente, così come l'effettuazione del test finale di apprendimento, ove previsto.
La formazione mediante collegamento telematico potrà inoltre essere incentivata anche in relazione alla necessità di aggiornamento sull'evoluzione delle misure da adottare per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid. La presenza di lavoratori stranieri sul territorio provinciale, attesa in particolare nel settore agricolo in supporto ad alcune attività necessarie a completamento del ciclo produttivo (diradamento, raccolta e conferimento) renderà inoltre necessario rendere disponibili modalità di somministrazione che consentano comunque di raggiungere l'obiettivo formativo (iconografie, sottotitoli, traduzione ecc.).
Nel momento in cui sarà permessa nuovamente l'erogazione di corsi formativi in presenza, si dovranno osservare l'uso di mascherina e il distanziamento sociale adottando le seguenti modalità (si rimanda all'ALLEGATO 7 per schema di postazioni in aula):
• Le distanze tra le postazioni di una stessa fila dovranno essere di almeno 1 metro al netto della seduta;
• La distanza tra le file, al netto delle sedute, dovrà essere di almeno 1,50 metri;
• Le postazioni delle file dovranno essere sfalsate in modo da garantire lo spazio libero di fronte ad ogni discente;
• La distanza tra la postazione del docente e la prima fila dei discenti dovrà essere almeno, tra tavolo del docente e seduta del discente, 2,00 metri. Si raccomanda ai docenti, se in piedi di non fare lezione a stretto contatto con i corsisti, mantenendo la distanza di almeno 1 metro;
• All'ingresso dell'aula nonché sul tavolo del docente dovranno essere posizionati dispenser di soluzione idroalcolica;
• Il materiale didattico, eventualmente fornito all'inizio o alla fine del corso, dovrà essere inviato in forma digitale. Si sconsiglia la fornitura di materiale cartaceo, ma se questo non fosse possibile si dovranno rispettare i tempi di decadenza del virus, previsti nell'allegato 2, consegnando il materiale, direttamente al discente e per uso strettamente personale, previa accurata igienizzazione delle mani;
• Al momento dell'esecuzione del test di verifica finale la consegna del materiale cartaceo dovrà essere attuata nello stesso modo del punto precedente. Si dovrà prevedere una modalità per il ritiro del test evitando qualsiasi forma di contatto diretto (ad es. un raccoglitore posizionato in prossimità dell'uscita dall'aula, in cui il discente a fine test potrà consegnare l'elaborato). Qualora sia necessaria la correzione immediata del test, l'esaminatore dovrà consegnare il materiale cartaceo dopo accurata igienizzazione delle mani e in seguito alla consegna degli elaborati dovrà correggere i test indossando anche i guanti;
• All'ingresso delle aule dovranno essere esposte le infografiche sulle buone pratiche da osservare;
• Si consiglia di prevedere una pausa ogni ora di lezione, che consenta il totale ricambio naturale dell'aria all'interno dello spazio. Per il corretto uso degli impianti di ventilazione meccanica si rimanda all'allegato 1;
• Durante le pause sarà consentito l'accesso all'eventuale area ristoro nel rispetto inderogabile del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, solo il tempo necessario per l'accesso e il ritiro;
• Per le modalità di accesso al corso (ogni lezione) si rimanda al capitolo 4 "Modalità di accesso in Azienda";
• Per la pulizia dei servizi igienici si rimanda al paragrafo Pulizia dei servizi igienici.
• Per la pulizia e igienizzazione delle aule e dei servizi igienici nonché degli spazi comuni in generale si rimanda al capitolo 2 "Indicazioni del datore di lavoro" e all'allegato 2;
I moduli formativi che prevedono la fase di addestramento pratico già ad oggi permessi (quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la parte pratica dei corsi per addetti al primo soccorso o la formazione abilitante) dovranno essere organizzati nel rispetto delle misure di prevenzione previste per il contagio e la diffusione del virus Covid19 (numerosità dei partecipanti congrua ad assicurare il distanziamento sociale, il lavaggio o disinfezione delle mani e dei mezzi o attrezzatura utilizzata per l'addestramento, uso di mascherine e guanti). Si consiglia l'organizzazione dei moduli di addestramento pratico all'aperto o in spazi coperti piuttosto che in luoghi chiusi.
Si consiglia comunque di contemplare altre modalità di erogazione dei corsi sviluppando per esempio progetti di digitalizzazione e di organizzazione di aule all'aperto, purché possano soddisfare le misure di prevenzione anti-contagio.


6. Modalità di accesso in azienda
A chiunque è richiesto di:
• rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare /'Autorità sanitaria o dopo aver informato e consultato il proprio medico di famiglia;
• tenere sotto controllo e comunicare le proprie condizioni di salute relativamente all'assenza di febbre e sintomatologia suscettibile di Covid-19 al proprio datore di lavoro;
• non accedere o non permanere in azienda se sopravvengono condizioni di pericolo quali sintomi influenzali, febbre, provenienza da zone a rischio o contatto stretto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, ecc.
• Informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro delle condizioni di pericolo di cui sopra e della manifestazione di qualsiasi sintomo influenzale durante l'espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti;
• Rispettare le indicazioni dell'Autorità Sanitaria di rimanere al proprio domicilio nei casi previsti;
Le condizioni di cui sopra, anche se sopravvenute, vanno comunicate all'Autorità Sanitaria, subito dopo aver informato e consultato il medico di base.
1. Tali indicazioni si estendono alle aziende in appalto che possono organizzare sedi e cantieri permanenti e provvisori all'interno dei siti, delle aree produttive e degli altri luoghi di lavoro.
2. Chiunque (lavoratore, datore di lavoro, ecc.), prima dell'accesso al luogo di lavoro potrà (salvo indicazioni più restrittive previste nei singoli documenti di settore) essere sottoposto al controllo della temperatura corporea e comunica la mancanza dei sintomi anche per i conviventi. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l'accesso ai luoghi di lavoro. In questi casi le persone - nel rispetto delle indicazioni riportate in nota - saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine e non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni;
3. Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell'accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell'OMS;
4. Per questi casi si fa riferimento al Decreto legge n. 6 del 23/02/2020, art. 1, lettera h) e i);
5. Devono essere favoriti orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa, corridoi, scale ecc.);
6. Dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni;


Rilevazione della temperatura e normativa sui dati personali (PRIVACY)
La rilevazione in tempo reale della temperatura corporea costituisce un trattamento di dati personali e, pertanto, deve avvenire ai sensi della disciplina privacy vigente. A tal fine si suggerisce di:
1) rilevare a temperatura e non registrare il dato acquisto. È possibile identificare l'interessato e registrare il superamento della soglia di temperatura solo qualora sia necessario a documentare le ragioni che hanno impedito l'accesso ai locali aziendali;
2) fornire l'informativa sul trattamento dei dati personali. Si ricorda che l'informativa può omettere le informazioni di cui l'interessato è già in possesso e può essere fornita anche oralmente. Quanto ai contenuti dell'informativa, con riferimento alla finalità del trattamento potrà essere indicata la prevenzione dal contagio da COVID-19 e con riferimento alla base giuridica può essere indicata ''implementazione dei protocolli di sicurezza anti-contagio ai sensi dell'art. art. 1, n. 7, lett. d) del DPCM 11 marzo 2020 e con riferimento alla durata dell'eventuale conservazione dei dati si può far riferimento al termine dello stato d'emergenza;
3) definire le misure di sicurezza e organizzative adeguate a proteggere i dati. In particolare, sotto il profilo organizzativo, occorre individuare i soggetti preposti al trattamento e fornire loro le istruzioni necessarie. A tal fine, si ricorda che i dati possono essere trattati esclusivamente per finalità di prevenzione dal contagio da COVID- 19 e non devono essere diffusi o comunicati a terzi al di fuori delle specifiche previsioni normative (es. in caso di richiesta da parte dell'Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali "contatti stretti di un lavoratore risultato positivo al COVID-19);
4) in caso di isolamento momentaneo dovuto al superamento della soglia di temperatura, assicurare modalità tali da garantire la riservatezza e la dignità del lavoratore. Tali garanzie devono essere assicurate anche nel caso in cui il lavoratore comunichi all'ufficio responsabile del personale di aver avuto, al di fuori del contesto aziendale, contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 e nel caso di allontanamento del lavoratore che durante l'attività lavorativa sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria e dei suoi colleghi (v. infra).
Qualora si richieda il rilascio di una dichiarazione attestante la non provenienza dalle zone a rischio epidemiologico e l'assenza di contatti, negli ultimi 14 giorni, con soggetti risultati positivi al COVID-19, si ricorda di prestare attenzione alla disciplina sul trattamento dei dati personali, poiché l'acquisizione della dichiarazione costituisce un trattamento dati. A tal fine, si applicano le indicazioni di cui alla precedente nota n. 1 e, nello specifico, si suggerisce di raccogliere solo i dati necessari, adeguati e pertinenti rispetto alla prevenzione del contagio da COVID-19. Ad esempio, se si richiede una dichiarazione sui contatti con persone risultate positive al COVID-19, occorre astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alla persona risultata positiva. Oppure, se si richiede una dichiarazione sulla provenienza da zone a rischio epidemiologico, è necessario astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alle specificità dei luoghi.


7. Uffici amministrativi pubblici, uffici aperti al pubblico, studi professionali
Il lavoro a distanza continua ad essere preferibile anche in questa fase di progressiva riattivazione delle attività, in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione. Il lavoro a distanza può essere utilizzato anche in alternanza con il lavoro in presenza: per ridurre le occasioni di contatto tra colleghi/e, l'alternanza distanza/presenza andrà organizzata preferibilmente su base giornaliera e/o settimanale e, pertanto, ove possibile non su frazioni temporali all'interno della stessa giornata lavorativa.
Al fine di agevolarne l'utilizzo da parte dei dipendenti/collaboratori-ici, è utile, ove possibile, che i Responsabili studino piani di turnazione/rotazione del personale che tengano conto di eventuali condizioni di maggiore fragilità e/o di speciali esigenze di cura e conciliazione dei dipendenti e dei Collaboratori (figli fino a 14 anni di età o 10 qualsiasi età se portatori di disabilità, dipendenti/collaboratrici che usufruiscono per sé o per altri, dei benefici della L. 104/1992, dipendenti/collaboratori/ici portatori di patologie o comunque "fragili", dipendenti/collaboratori/ici che risiedono in comuni diversi e/o lontani, privilegiando comunque la volontarietà. Il personale con qualifica di Responsabile/coordinatori/capi area prestano, in via ordinaria, il proprio lavoro in sede al fine di garantire il necessario presidio e coordinamento tra il personale in presenza e quello in lavoro agile. In tutte le sedi è necessario il rispetto del distanziamento interpersonale.
Definire percorsi direzionali di accesso e di uscita agli uffici.
Le presenti indicazioni si applicano all'uso degli uffici, pubblici e privati, degli studi professionali e dei servizi amministrativi:
■ Per l'ingresso in azienda si rimanda al paragrafo Modalità di accesso in azienda.
■ Favorire l'accesso degli utenti solo tramite prenotazione, consentendo la presenza contemporanea di un numero limitato di utenti in base alla capienza del locale (vedi punto successivo).
■ Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 3 metri di separazione tra le singole postazioni di lavoro, eventualmente distanza riducibile attraverso idonee separazioni fisiche o altre misure organizzative e di protezione.
■ Per gli uffici aperti al pubblico o l'accesso di altri utenti fermo restando le indicazioni su esposte è obbligatorio l'uso di mascherine sia per l'operatore che per l'utente se non presenti idonee barriere protettive.
■ Nelle aree di attesa, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l'igiene delle mani degli utenti, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani. Non potranno essere messe/i a disposizione riviste e materiale informativo se non ad uso esclusivo.
■ L'attività di front office per gli uffici ad alto afflusso con flusso di clienti esterni può essere svolta esclusivamente nelle postazioni dedicate e dotate di vetri o pareti di protezione. Nell'eventualità che la barriera non sia totale (ad esclusione della fessura passa-carte) l'uso della mascherina è obbligatorio.
■ Nel caso di scambio di documentazione cartacea le misure da adottare sono alternativamente:
- Deposito senza contatto della documentazione cartacea in apposito spazio per i tempi previsti dall'Allegato 2 Tabella 4 tempi di decadimento del virus (es. materiale esclusivamente cartaceo 3 ore);
- Igienizzazione delle mani dell'utente e dell'operatore prima e dopo lo scambio. La documentazione dopo eventuale controllo viene riposta in apposito in apposito spazio per i tempi previsti dall'Allegato 2 Tabella 4 tempi di decadimento del virus (es. materiale esclusivamente cartaceo 3 ore);
E' possibile utilizzare per lo scambio di documentazione i guanti monouso igienizzandoli comunque ad ogni scambio.
■ Per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza; in alternativa, dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 2 metri (riferimento definizione di contatto stretto).
■ Assicurare una adeguata pulizia delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e un'adeguata disinfezione delle attrezzature.
■ Si raccomanda la frequente aerazione naturale dei locali mentre per quanto riguarda gli impianti di condizionamento e di ricambio d'aria, nonché l'utilizzo di ventilatori, saranno gestiti sulla base delle linee guida tecnico/sanitarie di cui all'ALLEGATO 1 Ventilazione e aerazione.
■ Si raccomanda di evitare gli assembramenti (in qualsiasi momento della giornata lavorativa e per qualsiasi motivo) e di mantenere la distanza di almeno 1 metro da chiunque sia presente nell'ambiente di lavoro (collega, utente esterno, fornitore), fatto salvo quanto previsto specificatamente per le compresenze negli uffici condivisi.
■ E' necessario procedere alla disinfezione della propria postazione di lavoro con regolarità (tastiera, mouse, maniglie, piano di lavoro), tra un appuntamento e il successivo, utilizzando disinfettante e carta a
perdere in dotazione.
■ E' obbligatorio indossare la mascherina anche durante tutta l'attività lavorativa se il locale in cui si lavora non è a proprio uso esclusivo e comunque in presenza di utenza, fornitori, visitatori ecc.
■ Gli spostamenti all'interno degli uffici devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle presenti indicazioni.
■ Servizi igienici: nell'antibagno potrà sostare una sola persona in attesa che si liberino i WC. Le porte di accesso dei blocchi dei servizi igienici andranno mantenute aperte per consentire di vedere se è presente qualcuno nell'anti wc per evitare gli incroci tra chi entra e chi esce. Vanno messi a disposizione di dipendenti e collaboratori/ici dispenser con soluzione igienizzante per la detersione delle mani, da effettuare sia all'ingresso che all'uscita dai bagni. Nei servizi igienici saranno comunque sempre disponibili: acqua, sapone, un sistema di asciugatura delle mani. Precauzionalmente non sarà consentito l'accesso ai servizi igienici a utenza, visitatori, fornitori ecc...fatta salva la possibilità di garantirne la pulizia e la disinfezione durante l'arco di tutta la giornata.
■ Negli spazi dove sono ubicati i distributori automatici si deve evitare ogni forma di assembramento e devono essere messi a disposizione i sussidi di igienizzazione delle mani da usare prima e dopo l'utilizzo.


8. Gestione appalti endo-aziendali
Tale aspetto rappresenta un momento molto delicato e da presidiare con attenzione attraverso una fase di scambio di informazioni reciproche in materia di gestione Covid-19 e di definizione delle relative procedure e misure di prevenzione nelle diverse fasi in cui si articola e caratterizza il lavoro.
Anche in relazione alle previsioni di cui all'art. 26 del D.Lgs. 81/08, nel caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda, il datore di lavoro dovrà pertanto fornire agli stessi soggetti dettagliate informazioni sulle misure adottate per la gestione dell'emergenza Covid-19 in relazione alla propria realtà aziendale (modalità di accesso, sistema di sorveglianza, ecc.) Le imprese o lavoratori autonomi dovranno altresì informare il datore di lavoro committente sulle proprie modalità di gestione Covid-19.
Nei casi di cui sopra il datore di lavoro committente promuove e sovraintende alla cooperazione e coordinamento delle misure di prevenzione e contrasto al contagio, valutando i rischi e indicando le misure da adottare per eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze (DUVRI) o, laddove consentito in relazione alle attività previste dall'art. 26 c.3, affidando al proprio incaricato di sovraintendere a tali attività e attuazione delle relative misure individuate.
Le indicazioni di cui ai punti 4 e 6 (sezione precedente e successiva) si estendono, per le parti applicabili, alle aziende in appalto e lavoratori autonomi.


9. Modalità di accesso dei fornitori esterni e visitatori
1. Per l'accesso di fornitori esterni individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale in forza nei reparti/uffici coinvolti;
2. Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l'accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro;
3. Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno individuare/installare servizi igienici dedicati, prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera;
4. Va ridotto, per quanto possibile, l'accesso ai visitatori; qualora fosse necessario l'ingresso di visitatori esterni (impresa di pulizie, manutenzione ecc.), gli stessi dovranno sottostare a tutte le regole aziendali, ivi comprese quelle per l'accesso ai locali aziendali di cui al precedente paragrafo 2;
5. Ove presente un servizio di trasporto organizzato dall'azienda va garantita e rispettata la sicurezza dei lavoratori lungo ogni spostamento;
6. Tali indicazioni si estendono alle aziende in appalto che possono organizzare sedi e cantieri permanenti e provvisori all'interno dei siti, delle aree produttive e degli altri luoghi di lavoro.


10. PULIZIA DEGLI AMBIENTI
Pulizia di ambienti non sanitari e servizi igienici
La programmazione delle Pulizie degli ambienti dovrà tenere conto ed essere calendarizzati in funzione delle precauzione anti-contagio a seconda dell'utilizzo degli ambienti (es. ufficio esclusivo o aperto al pubblico). I servizi igienici sono una zona di particolare rischio di contagio e quindi vanno gestiti in maniera attenta di conseguenza va prevista la sanificazione frequente dei bagni (e soprattutto sulle superfici di contatto, rubinetteria, maniglie, interruttori, ecc). Per l'attività di pulizia ed igienizzazione dovrà avvenire secondo le seguenti procedure si rimanda all'ALLEGATO 2 Pulizia ... sanificazione.


11. Comportamento in caso di riscontro positivo in azienda
Nel caso il lavoratore sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al datore di lavoro e si dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell'autorità sanitaria e a quello degli altri presenti nei locali; l'azienda procede immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti. Questo vale anche nel caso il lavoratore sviluppi la sintomatologia al di fuori dell'azienda nel periodo non lavorativo o di persone che in varia veste abbiano frequentato l'azienda e la stessa ne sia venuta a conoscenza.
L'azienda deve collaborare con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali "contatti stretti" di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19 o sintomatologia suggestiva di infezione da Coronavirus, secondo le indicazioni di cui alla sezione 8 (collaborazione medico competente). Ciò al fine di permettere alle Autorità di applicare le necessarie e opportune misure di quarantena. In attesa di definire i contatti stretti l'azienda potrà cautelativamente chiedere agli eventuali possibili contatti di allontanarsi dal luogo di lavoro in isolamento volontario a domicilio fino al completamento dell'indagine epidemiologica.
Nell'eventualità di un caso sarà necessario provvedere alla immediata sospensione dell'attività nel reparto produttivo o locale di lavoro e provvedere alla disinfezione (per l'attività di pulizia, igienizzazione e sanificazione dovrà avvenire secondo le seguenti procedure si rimanda all'ALLEGATO 2 Pulizia ... sanificazione) secondo le modalità ministeriali di seguito ricordate, assicurandosi prima di iniziare le operazioni, di arieggiare i locali attraverso l'apertura di porte o finestre o comunque creando le condizioni per un ricambio dell'aria.
In prospettiva di riscontrare in azienda o durante i trasferimenti un lavoratore che manifesta sintomatologia simil- influenzale durante il lavoro è necessario adeguare il contenuto della cassetta o del pacchetto di P.S. con un kit di protezione specifico per il lavoratore che assisterà il sintomatico (guanti, occhiali e mascherina FFP2 senza valvola), il quale dovrà immediatamente indossare una mascherina chirurgica.


12. La collaborazione del medico competente
La figura del medico competente gioca un ruolo molto importante nella valutazione e gestione del rischio biologico e, in questo specifico momento, può svolgere nelle aziende un ruolo strategico in collaborazione con il datore di lavoro e il responsabile del servizio prevenzione e protezione su come affrontare al meglio l'attuale emergenza.
La sua collaborazione potrà quindi valorizzarsi osservando le seguenti raccomandazioni:
■ Incrementare l'attività di collaborazione con le altre figure aziendali della prevenzione e di informazione sulle misure igieniche per il contrasto della diffusione del virus anche in occasione dell'attività di sorveglianza sanitaria;
■ Rafforzare il ruolo di informazione e consulenza in azienda nella valutazione e gestione del rischio biologico che, tanto più in questo momento, può risultare particolarmente efficace per gestire al meglio l'attuale emergenza;
■ Rafforzare l'attività di informazione e la comunicazione di tutte le informazioni/raccomandazioni utili anche nei confronti dei RLS/RLST;
■ Assicurare l'attività di sopralluogo tesa soprattutto alla verifica della attuazione delle misure igienico sanitarie per il contenimento della diffusione del Covid-19 anche in relazione alle necessità o richieste espresse dall'azienda in condivisione con il/i RLS;
■ Mantenere l'attività di sorveglianza sanitaria in particolare quella a carattere di urgenza e necessaria a formulare l'idoneità nei casi non prorogabili - a titolo esemplificativo visite preventive, visite su richiesta del lavoratore (in particolar modo se soggetti suscettibili), visita precedente alla ripresa del lavoro a seguito di assenza per motivi di salute superiore ai 60 giorni continuativi;
■ Non interrompere la sorveglianza sanitaria periodica, anche per intercettare possibili casi e sintomi sospetti del contagio, e per garantire l'informazione e la formazione che il medico competente può fornire ai lavoratori al fine di evitare la diffusione del contagio (da parte dell'azienda e del medico competente dovranno essere garantiti i requisiti minimi di sicurezza e protezione dal contagio - es. locali idonei, areazione adeguata, servizi igienici comunicanti o in prossimità dell'ambulatorio dotati di detergente e asciugamani monouso, carta copri-lettino monouso, dispositivi di protezione come facciali filtranti FFP2 o P3 per il medico e mascherina chirurgica per i lavoratori, adeguato numero di guanti in nitrile, soluzioni disinfettanti). Qualora l'attività di sorveglianza sanitaria ordinaria implichi particolari rischi di esposizione in relazione alle esigenze logistiche e organizzative necessarie al suo svolgimento, la stessa potrà essere differita per un tempo congruo a quello indicato dal Dpcm 9 marzo 2020 e s.m., recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale;
Qualora l'attività di sorveglianza sanitaria ordinaria implichi particolari rischi di esposizione in relazione alle esigenze logistiche e organizzative necessarie al suo svolgimento, la stessa potrà essere differita fino al 31 luglio salvo ulteriori proroghe;
■ Collaborare con l'azienda all'individuazione dei "contatti stretti" con il caso riscontrato positivo al Covid-19 o con sintomatologia suggestiva di infezione da Coronavirus (febbre con tosse o altri sintomi a carici delle vie respiratorie, congiuntivite, dolori muscolari e articolazioni) in ambito lavorativo e contribuire alla trasmissione dei dati ai Servizi di Igiene Pubblica Territoriale dell'APSS ai quali rimane comunque in carico l'indagine epidemiologica anche dei contatti lavorativi; l'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Rimane tuttavia attivo per facilitare le comunicazione con UOPSAL da parte del medico competente e dei referenti aziendali nella gestione delle problematiche COVID correlate.
■ previa presentazione di documentazione di avvenuta negativizzazione dei tamponi di guarigione secondo le modalità previste dal Dipartimento di Prevenzione, effettuare la visita medica precedente alla ripresa del lavoro a quei lavoratori che, indipendentemente dalla durata dell'assenza per malattia, hanno subito un ricovero ospedaliero a seguito di patologia Covid correlata (circolare del Ministero della Salute n. 14915 di data 29 aprile 2020). Ciò al fine di verificare l'idoneità alla mansione e per valutare eventuali profili specifici di rischiosità. Resta comunque confermato il diritto di ogni lavoratore, anche senza ricovero ospedaliero, di poter richiedere l'effettuazione della visita medica del MC, anche non rientrando nelle fattispecie di cui sopra.
• Sottoporre a sorveglianza sanitaria eccezionale i lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell'età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia COVID-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità (Art. 83 decreto rilancio).
• Suggerire l'adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus e della salute dei lavoratori (*¹).
(*) In relazione a questo ultimo aspetto si precisa che, attualmente, il tampone basato sulla rilevazione dell'RNA del virus risulta essere l'unico "mezzo diagnostico" affidabile per accertare l'infezione da nuovo Coronavirus e che i test, cosiddetti sierologici, possano invece essere raccomandati e utilizzati a fini epidemiologici e non diagnostici.
I test sierologici attualmente disponibili non potranno quindi essere utilizzati nell'ambito della sorveglianza sanitaria per l'espressione del giudizio di idoneità, in quanto, per tale finalità, non risultano ancora caratterizzati da una sufficiente validità.
Al fine inoltre di fornire elementi precisi per una corretta interpretazione delle informazioni che i test rivelano, è importante comunicare al lavoratore quanto segue:
- in caso la ricerca su siero degli anticorpi anti SARS-Cov2 abbia dato esito positivo significa che è stata rilevata la presenza di anticorpi di cui però non si conosce ancora il significato protettivo; non significa quindi essere immuni alla malattia;
- si potrà invece affermare che nel corso del periodo pandemico il lavoratore ha "incontrato" il virus SARS-CoV2, indipendentemente dal fatto che abbia manifestato o meno sintomatologia.
- l'effettuazione del tampone potrà aggiungere l'informazione che, in caso di negatività, non si è in quel momento contagiosi perché il virus non è presente nelle secrezioni naso-faringee.
NB. Interpretazioni non adeguate dei risultati dei test sierologici potrebbero indurre ad assumere da parte del lavoratore comportamentali non conformi alle misure di prevenzione finalizzate al contenimento del virus.

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¹ (*) In relazione a questo aspetto si precisa che, attualmente, il tampone basato sulla rilevazione dell'RNA del virus risulta essere l'unico "mezzo diagnostico" affidabile per accertare l'infezione da nuovo Coronavirus e che i test, cosiddetti sierologici, possano invece essere raccomandati e utilizzati a fini epidemiologici e non diagnostici.


Gestione dei lavoratori "fragili"
Il protocollo nazionale tra Governo e parti sociali del 24 aprile 2020 prevede che il Medico Competente debba segnalare all'azienda situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti; spesso però tale dato non è in disponibilità del Medico Competente o non è aggiornato in quanto il quadro clinico potrebbe essere variato nell'intervallo intercorso dall'ultima visita oppure il lavoratore potrebbe non essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. È dunque importante che gli stessi lavoratori si facciano parte proattiva e, una volta informati sulle condizioni e patologie che potrebbero influenzare negativamente l'andamento e l'esito dell'infezione da Covid-19, richiedano un contatto con il medico competente.
L'individuazione di situazioni di particolare fragilità, in assenza di ulteriori indicazioni a livello nazionale, fa riferimento ai criteri generali stabiliti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 8 marzo 2020 e successivamente precisati dal Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 188. In particolare sono fragili le lavoratrici e i lavoratori che si trovino nelle seguenti condizioni (circolare PCM 2/20):
a) disabili gravi, ai sensi del citato articolo 3, comma 3, della legge n.104/1992;
b) immunodepressi, lavoratori con patologie oncologiche o sottoposti a terapie salvavita, in possesso di idonea certificazione.
Altre condizioni di salute o non, possono rappresentare fattori di maggiore suscettibilità ("fragilità") nei confronti del Sars-Cov-2 (Coronavirus).
Fra queste si ricordano in particolare:
1. Patologie critiche tra cui:
• Neoplasie maligne attive negli ultimi 5 anni
• Diabete mellito in compenso labile
• Ipertensione arteriosa non stabilizzata
• Malattie cardiovascolari in fase critica (infarti recenti, aritmie o vasculopatie importanti, ecc.)
• Malattie croniche delle vie respiratorie con deficit ventilatori
• Insufficienza renale o epatica conclamata
• Malattie e terapie che indeboliscono il sistema immunitario (ad es. terapia con cortisonici)
2. Insufficienti capacità cognitive e comportamentali tali da rendere inaffidabile da parte loro l'uso corretto delle protezioni e l'osservanza di comportamenti preventivi (distanza di sicurezza, igiene personale, ecc.)
3. Stato di gravidanza
4. Età superiore a 55 anni (rif. documento tecnico INAIL 23/04/2020)
In relazione a tale aspetto si precisa che i dati epidemiologici indicano in effetti una maggiore fragilità, anche legata all'età nelle fasce di età più elevate della popolazione, ma tuttavia il criterio dell'età non può, da solo, rappresentare una condizione di fragilità tale da condizionarne l'idoneità lavorativa.
Nei confronti dei lavoratori di età più elevata, a prescindere dall'idoneità lavorativa, si dovrà comunque porre maggior attenzione alla loro collocazione lavorativa in particolare per quelle situazioni in cui possano sussistere particolari condizioni di rischio (es. addetti al front/office, addetti all'assistenza alla persona ecc).
In presenza invece di una o più patologie, rientranti nelle condizioni di maggior suscettibilità, tali soggetti dovranno invece essere valutati in relazione al rischio lavorativo della loro mansione anche ai fini di formulare un giudizio di idoneità con eventuali prescrizioni/limitazioni utili a garantire una maggior tutela e a consentire al datore di lavoro un adeguato loro collocamento.
1) L'individuazione dei lavoratori fragili potrà avvenire:
a. da parte del MC sulla base delle informazioni raccolte nell'ambito della sorveglianza sanitaria ex D.L.vo 81/08
b. da parte del lavoratore stesso attraverso la richiesta di una visita straordinaria (in particolare se non sottoposto a sorveglianza sanitaria o in caso di sorveglianza sanitaria pluriennale e che ritenga di trovarsi in una condizione di fragilità) prevista dal D.L.vo 81/08. A tal fine, il lavoratore dovrà fornire tutta la documentazione sanitaria comprovante il caso oppure potrà richiedere al Medico di medicina generale (MMG) o allo Specialista di riferimento una relazione clinica di aggiornamento che potrà così essere presa in considerazione dal medico competente per la sua valutazione.
2) Una volta accertata la condizione di "fragilità", il MC collabora con il Datore di Lavoro nel valutare la probabilità di esposizione al contagio connessa all'attività lavorativa specifica (sulla base della valutazione del rischio e degli elementi clinici in suo possesso).
Qualora, a giudizio del MC, le due condizioni (fragilità da una parte e probabilità di esposizione al contagio dall'altra) configurassero una minaccia per la salute del lavoratore, il MC segnala al Datore di Lavoro la necessità di attuare interventi organizzativi (lavoro a distanza, modifica dell'orario, modifica anche parziale di mansioni che comportano un aumento della probabilità di esposizione, ecc.) e/o particolari misure di protezione individuali e collettive (ad es. separazioni fisiche, protezioni respiratorie particolari, ecc.).
Si ricorda che solo i soggetti fragili che rientrano tra le categorie contemplate ai sensi dell'art. 26 del decreto del 17 marzo 2020 (prorogato fino al 31 luglio ai sensi dell'art 74 Decreto Legge 19 maggio 2020, n 34) hanno la possibilità di assentarsi dal lavoro e l'assenza da servizio è equiparata a ricovero ospedaliero (copertura con certificazione INPS).


Sorveglianza sanitaria eccezionale
Il decreto Rilancio (DL 34 del 19 maggio 2020) introduce all'art. 83 una nuova forma di sorveglianza sanitaria cd. eccezionale, valevole fino alla data di cessazione dello stato di emergenza pandemia Covid-19. In particolare il datore di lavoro assicura tale sorveglianza sanitaria ai lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell'età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia COVID-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità, condizioni che possono caratterizzare una maggiore rischiosità. Per i datori di lavoro che, ai sensi della valutazione dei rischi non sono tenuti alla nomina del medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria, fermo restando la possibilità di nominarne uno per il periodo emergenziale, la sorveglianza sanitaria eccezionale, può essere richiesta ai servizi territoriali dell'INAIL che vi provvedono con propri medici del lavoro, su richiesta del datore di lavoro. L'eventuale inidoneità alla mansione accertata ai sensi della sorveglianza sanitaria eccezionale non può in ogni caso giustificare il recesso del datore di lavoro dal contratto di lavoro.


13. Indicazioni igieniche e di comportamento necessarie a proteggersi dall'infezione da Coronavirus
Tutte le persone, indipendentemente al suo grado di esposizione al Covid-19, possono offrire un rilevante contributo nel limitare la diffusione e il contagio del virus attraverso l'adozione di comportamenti consapevoli e responsabili da osservare negli ambienti di vita, così come nei luoghi di lavoro:
1. Lavare spesso le mani con acqua e sapone per almeno 60 secondi oppure con soluzioni preferibilmente idroalcoliche;
2. Mantenere la distanza di almeno 1 metro da altre persone;
3. Evitare abbracci e strette di mano;
4. Evitare di toccare occhi, naso e bocca con le mani;
5. Tossire e starnutire all'interno del gomito o utilizzando un fazzoletto usa e getta;
6. Pulire spesso le superfici che usi con disinfettanti a base di cloro o alcol;
7. Evitare di condividere bottiglie, bicchieri, sigarette, asciugamani e in genere oggetti ad uso personale
8. Evitare il contatto ravvicinato con persone che manifestano sintomi di infezioni di tipo respiratorio (febbre, raffreddore e/o tosse);
9. Non recarsi al lavoro e contatta il tuo medico di base in caso di febbre anche bassa (37,5°) con tosse, mal di gola o raffreddore;
10. Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.


14. Contatti e numeri utili
PAT - Dipartimento Salute - numero verde dedicato 800 867 388 + Nazionale 1500
PAT - Dipartimento Salute - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. APSS - Dipartimento di Prevenzione - UOPSAL Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 0461 904502/45 Supporto Psicologico 800833833
Emergenze 112


15. Frequently Asked Questions (FAQ)
1) Mense aziendali: esistono ad oggi limiti/divieti/precauzioni da porre in essere?
Sì. È necessario evitare l'affollamento attraverso un'idonea organizzazione dei turni per accedere alla mensa o una diversa ripartizione/assegnazione degli spazi e applicando in modo puntuale le regole d'igiene elencate dal Ministero della Salute (decalogo) garantendo in particolar modo un adeguato distanziamento tra le persone. In mancanza di tali presupposti dovrà essere valutata la possibilità di evitare l'utilizzo dei locali mensa individuando eventualmente altre soluzioni o sospendendo il servizio.
I tavoli dovranno essere posizionati in modo che la distanza tra il dorso di una sedia e il dorso dell'altra, sia maggiore di 1 mte che le persone che sono rivolte l'una verso l'altra siano distanziate da almeno 1 metro. (meglio quindi posti a sedere sfasati). Ai tavoli non sarà possibile lasciare a libero servizio condimenti o altri alimenti (oliera, formaggiera, cestino del pane) o altri oggetti se non possono essere sanificati.
Nel comparto edilizia lo spazio mensa può essere ricavato all'aperto con tendoni o similari.


1 bis) Utilizzo di stoviglie: ci sono precauzioni particolari?
Si consiglia di lavare piatti, bicchieri, posate e simili in lavastoviglie a temperatura adeguata, indicativamente sopra i 70 °C con un ciclo di almeno 15 minuti; l'uso di cicli più brevi richiede di portare la temperatura sopra gli 82°C. Laddove le apparecchiature non consentano di fare dei cicli come sopra descritti, dovrà essere assicurata una disinfezione, dopo la detersione, con una soluzione disinfettante a base di cloro o alcol con le concentrazioni note. Se per qualche motivo il lavaggio automatico non fosse possibile, in caso di lavaggio manuale si consiglia di utilizzare le procedure standard con lavaggio, disinfezione e risciacquo (se previsto per il disinfettante impiegato). Le stoviglie lavate e disinfettate a mano, dovranno essere asciugate con carta monouso. In alternativa potranno essere impiegate tovaglie e tovaglioli in carta, posate, piatti e bicchieri monouso possibilmente riciclabili. Si ricorda che è necessario sottoporre a sanificazione tutti gli oggetti, anche se non utilizzati a tavola, ma che potrebbero essere entrati in contatto con le mani. Analogamente anche per tovaglie, tovaglioli e altri tessuti per la tavola deve essere fatto un lavaggio a 90°C o più con successiva stiratura.


2) Spogliatoi aziendali: esistono ad oggi limiti/divieti/precauzioni da porre in essere?
. Vale quanto già indicato per le mense. Evitare l'affollamento e seguire il decalogo del Ministero della Salute. In mancanza di tali presupposti anche in questo caso dovrà essere valutata la possibilità di evitare l'utilizzo dei locali adibiti a spogliatoio, individuando eventualmente altre soluzioni.


3) Il lavoratore che deve stare a casa in isolamento, deve prendere aspettativa/ferie o malattia?
No. Chi pone l lavoratore in isolamento domiciliare contatterà il medico curante per il rilascio del certificato medico riportante la diagnosi prevista dal DPCM. Il medico provvederà ad inviare tale certificato secondo le consuete procedure


3 bis) Cosa bisogna fare al termine dell'isolamento fiduciario per rientrare al lavoro?

Al termine del periodo di isolamento fiduciario, se non sono comparsi sintomi, la persona può rientrare al lavoro ed il periodo di assenza risulta coperto dal certificato emesso all'inizio del periodo di isolamento.
Qualora durante il periodo di isolamento fiduciario la persona dovesse sviluppare sintomi, il Dipartimento di Prevenzione, che si occupa della sorveglianza sanitaria, provvederà all'esecuzione del tampone per la ricerca del virus. In caso di esito positivo bisognerà attendere la guarigione clinica (assenza totale di sintomi).
A quel punto verranno effettuati 2 tamponi di conferma di avvenuta guarigione.


4) Caso di un lavoratore non sintomatico che ha avuto contatti stretti con un caso di COVID-19. Cosa deve fare il datore di lavoro?
Il lavoratore che ha avuto contatti stretti con persone ammalate esterne al luogo di lavoro, solitamente è già noto all'APSS ed è posto in isolamento domiciliare. Non sono previste particolari misure di tutela per gli altri soggetti che hanno soggiornato e condiviso spazi comuni con soggetti asintomatici.


5) Caso di un lavoratore con sintomatologia da infezione respiratoria, con febbre, tosse, raffreddore o mal di gola: il datore di lavoro cosa deve fare?
Il datore di lavoro invita il lavoratore a stare a casa e a contattare telefonicamente il proprio medico di medicina generale che provvederà, se del caso, ad inoltrare la segnalazione ad APSS secondo i protocolli stabiliti.


6) Qualora un caso accertato di COVID-19 abbia soggiornato nei locali dell'azienda, devono essere effettuate pulizie straordinarie negli ambienti di lavoro?
Sì. Si applicano le indicazioni ministeriali contenute nella circolare del Ministero della Salute 0005443 del 22.02.2020 *).
Per i locali non frequentati dal lavoratore infetto, è sufficiente procedere alle pulizie ordinarie degli ambienti con i comuni detergenti avendo cura di pulire con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici.
È importante avvertire le eventuali imprese appaltatrici incaricate di svolgere la pulizia dei locali, affinché il datore di lavoro di queste ultime adotti tutte le cautele necessarie in attuazione di quanto previsto dall'art. 26 D.Lgs. 81/2008.
*) Pulizia di ambienti non sanitari
Vedi ALLEGATO 2 Pulizia e sanificazione


7) Si può contrarre il Covid-19 attraverso il contatto con oggetti e superfici contaminate?
Si. La trasmissione può avvenire attraverso oggetti contaminati ed è sempre buona norma, per prevenire infezioni, anche respiratorie, lavarsi frequentemente e accuratamente le mani, dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca. L'uso dei guanti non sostituisce il lavaggio delle mani.


8) Il dipendente o artigiano che accede in luoghi privati, ad es. appartamento, per l'effettuazione di lavori di breve durata e non, come deve comportarsi?
Al momento della chiamata o comunque prima di accedere al suo interno, l'addetto che effettuerà l'intervento dovrà accertarsi che le persone presenti nell'abitazione non abbiano febbre, tosse, problemi respiratori, e che non siano state in contatto con persone accertate da APSS come caso o sospetto malato COVID-19. Nel caso sia riferita la presenza di febbre e/o altri sintomi sopra indicati, se possibile procrastinare l'effettuazione dell'intervento. Nel caso l'intervento sia urgente e improcrastinabile, si dovranno adottare tutte le necessarie precauzioni, quali mascherina chirurgica e guanti. Tali dispositivi dovranno essere smaltiti in modo sicuro.


9) Come devo comportarmi nel caso di uso di automezzo aziendale in compresenza di più lavoratori?
L'utilizzo in compresenza o promiscuo del mezzo aziendale va evitato o limitato alle attività in emergenza o comunque non rinviabili. In tale caso, qualora nel mezzo non possa essere osservata la distanza di almeno un metro è necessario dotare il personale di mascherina.
È necessario anche valutare la distanza e la durata del viaggio e se del caso dare indicazioni per l'osservanza di eventuali pause (indicativamente ogni di 15 minuti) per consentire il ricambio d'aria.
Inoltre, anche in caso di utilizzo del mezzo da parte di un solo operatore è necessario dare indicazioni per la pulizia frequente prima e dopo l'uso dell'automezzo con specifici prodotti per la disinfezione delle superfici maggiormente utilizzate nella guida.


10) È possibile svolgere attività lavorative mantenendo una distanza tra i lavoratori inferiori al metro?
Il Datore di lavoro deve assumere misure di sicurezza anti-contagio organizzando le attività, il lay-out e gli spazi di lavoro garantendo una distanza di almeno un metro. Laddove non fosse praticabile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro è necessario adottare altre misure di contenimento del rischio tra cui barriere fisiche (pannelli di protezione) da installare sulle postazioni di lavoro, utilizzo di protezioni individuali (mascherine) o altri sistemi di protezione.


11) Cosa vuol dire essere a contatto?
È noto che il contagio è evitabile attraverso la rigorosa osservanza delle distanze di sicurezza (almeno > di un metro); inoltre anche il tempo di contatto è un parametro determinante per la trasmissione del virus e quindi, il semplice contatto, non è in genere in grado, da solo, di trasmettere la malattia.
Ai fini di ipotizzare la trasmissione del virus è necessario un avere un cosiddetto CONTATTO STRETTO cioè:
■ una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
■ una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
■ una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
■ una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
■ una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
■ un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l'impiego dei DPI raccomandati o mediante l'utilizzo di DPI non idonei;
■ una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all'assistenza e i membri dell'equipaggio addetti alla sezione dell'aereo dove il caso indice era seduto (qualora il caso indice abbia una sintomatologia grave od abbia effettuato spostamenti all'interno dell'aereo, determinando una maggiore esposizione dei passeggeri, considerare come contatti stretti tutti i passeggeri seduti nella stessa sezione dell'aereo o in tutto l'aereo).


12) Quali sono i principali aspetti strutturali/tecnologici e organizzativi da valutare?
Fermo restando il rispetto dei contenuti già previsti dai DPCM e dei relativi protocolli nazionali e provinciali, l'azienda dovrà effettuare una analisi della propria realtà finalizzata
Valutazione di tipo strutturale/tecnologica.
• alla verifica e definizione dei presupposti o della necessità di eventuali modifiche o adattamenti del lay-out² e degli spazi per la gestione ottimale del rischio COVID-19 con l'individuazione delle adeguate misure di prevenzione e protezione dando priorità a quelle collettive;
• alla verifica e definizione delle misure per garantire il distanziamento ( 1-2 m da valutare a seconda della attività lavorativa);
• alla definizione degli accessi e percorsi interni adeguati al controllo degli spostamenti nel rispetto delle distanze di sicurezza;
• alla verifica delle condizioni di un'adeguata ventilazione dei luoghi di lavoro privilegiando se possibile sistemi di areazione naturale;
• alla verifica delle proprie risorse tecnologiche al fine di consentire comunque modalità di lavoro a distanza;
• ad implementare tutti i percorsi e le risorse materiali e organizzative che favoriscano la digitalizzazione e l'informatizzazione spinta a salvaguardia dei contatti fisici interumani.


Valutazione di tipo organizzativo.
• a ridefinire, se necessario, le postazioni di lavoro, le modalità di accesso e i possibili luoghi e momenti di ristoro (pausa caffè) in grado di evitare assembramenti di persone e il rispetto del distanziamento;
• a valutare, relativamente al momento del pasto, ulteriori soluzioni a salvaguardia dei contatti fisici interumani considerata l'impossibilità di utilizzo delle mascherine;
• a verificare la compatibilità tra le condizioni strutturali e la densità dei lavoratori riorganizzando se del caso l'attività lavorativa e l'orario di lavoro, distribuendolo, se necessario su un periodo più ampio;
• a garantire la continuità della operazioni di pulizia ordinaria e la necessità di attuare procedure di sanificazione definendone tipo e periodicità;
• a definire il fabbisogno, l'approvvigionamento, la tipologia e le modalità di utilizzo dei necessari presidi di protezione individuale; i DPI dovranno essere provvisti di adeguata certificazione;
• definire il fabbisogno, l'approvvigionamento e la distribuzione logistica dei distributori per l'igienizzazione delle mani;
• a definire le modalità di gestione in caso di lavori affidati ad altre ditte o a lavoratori autonomi all'interno della propria azienda (appalti, forniture, soggetti terzi ecc.);
• definire un sistema di controllo sull'attuazione delle misure individuate.
______

² La definizione di uno spazio minimo va correlata alla destinazione d'uso del locale e alla tipologia di attività svolta al suo interno, rispettando comunque il principio di evitare la presenza contemporanea di più persona andrà considerato anche il tempo di permanenza in quello spazio.
 

16. FONTI
DPCM del 1 marzo 2020 art. 3 comma 1 lettera a);
DECRETO-LEGGE 2 marzo 2020, n. 9 Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 - art. 34 comma 3;
DPCM del 8 marzo 2020 - Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 - Art. 2 e Allegato 1;
DPCM del 11 marzo 2020 - Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale;
Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro siglato il 24 aprile 2020;
Ordinanza del Ministro della Salute 20 marzo 2020 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale. (20A01797);
DPCM del 22 marzo 2020 - Ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale;
DPCM del 26 aprile 2020
DPCM del 17 maggio 2020
Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34 recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID- 19".
INDICAZIONI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI NEL CONTESTO DELL'EMERGENZA
COVID-19 , a cura del Gruppo di Ricerca Risk Assessment and Human Health, Dipartimento di
Scienza e Alta Tecnologia, Università degli Studi dell'Insubria - Como, Con il contributo del Consiglio Direttivo Nazionale dell'Associazione Italiana degli Igienisti Industriali (AIDII), Milano,6 aprile 2020 - Rev.01
Le indicazioni e/o disposizioni emanate a livello Nazionale e Regionale (riferimenti disponibili al link www.protezionecivile.gov.it/attivita-rischi/rischio-sanitario/emergenze/coronavirus/normativa- emergenza- coronavirus), saranno da considerare prevalenti rispetto a quelle richiamate nel presente documento.
Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagi da SARS- CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione INAIL APRILE 2020
Rapporto Emergenza COVID 19 Imprese Aperte lavoratori protetti Vers. 20/04/2020 Politecnico di Torino Indirizzi per la gestione rev. 2 Provincia Autonoma di Trento Indicazioni ad interim sull'igiene degli alimenti durante l'epidemia da virus SARS-CoV-2 Rapporto ISS COVID-19 • n. 17/202019/04/2020
• DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 maggio 2020 .
• DECRETO MINISTERIALE 7 luglio 1997, n. 274 "Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attivita' di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione".
• Ordinanza del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, del 13 aprile 2020;
• Ordinanza del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, del 15 aprile 2020;
• Ordinanza del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, del 19 aprile 2020;
• Ordinanza del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, del 26 aprile 2020;
• Ordinanze successive;
• Nota del Dipartimento sviluppo economico, ricerca e sviluppo della Provincia Autonoma di Trento, del 16 aprile 2020;
• Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute
• Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome Nuovo Coronavirus SARS-CoV-2
• Europa. Regolamento (CE) n. 648/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004 relativo ai detergenti. Gazzetta ufficiale dell'unione europea L 104, 8.4.2004
• Europa. Regolamento (CE) n.1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici. Gazzetta ufficiale dell'unione europea L 342/59, 22/12/2009
• Europa. Regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi. Gazzetta ufficiale dell'unione europea L 167/1, 27/6/2012.
• Italia. Decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1998, n. 392. Regolamento recante norme per la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione ed all'immissione in commercio di presidi medicochirurgici, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 266,13/11/1998.
• Ministero della Sanità. Provvedimento 5 febbraio 1999. Approvazione dei requisiti della domanda e relativa documentazione da presentare ai fini dell'autorizzazione all'immissione in commercio ed alla variazione di autorizzazioni già concesse per i presidi medicochirurgici. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.34 del 11/02/1999.
• Europa. Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006. Gazzetta ufficiale dell'unione europea L 353/1, 31/12/2008.
• European Centre for Disease Prevention and Control. Interim guidance for environmental cleaning in non-healthcare facilities exposed to SARS-CoV-2. Stockholm: ECDC; 2020.
• Lai MYY, Cheng PKC, Lim WWL. Survival of severe acute respiratory syndrome coronavirus. Clinical Infectious Diseases 2005;41(7):e67-e71.
• Hulkower RL, Casanova LM, Rutala WA, Weber DJ, Sobsey MDl. Inactivation of surrogate coronaviruses on hard surfaces by health care germicides. American Journal of Infection Control. 2011;39(5):401-7.
• Kampf G, Todt D, Pfaender S, Steinmann E. Persistence of coronaviruses on inanimate surfaces and their inactivation with biocidal agents J Hosp Infect. 2020 Mar;104(3):246-51.
• Neeltje van Doremalen, Trenton Bushmaker, Dylan H. Morris, Myndi G. Holbrook, Amandine Gamble, Brandi
• N. Williamson, Azaibi Tamin, Jennifer L. Harcourt, Natalie J. Thornburg, Susan I. Gerber, James O. Lloyd-Smith, Emmie de Wit, Vincent J. Munster. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1. New England Journal of Medicine 2020; doi: 10.1056/NEJMc2004973.
• World Health Organization, Guide to Local Production: WHO-recommended Handrub Formulations. Geneva: WHO; 2010. https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf
• ECHA. Efficacy Working Group Article 55(1) - hygienic hand disinfection (DE) 27/03/2020
• Suchomel M, Kundi M, Pittet D, Weinlich M, Rotter ML. Testing of the World Health Organization recommended formulations in their application as hygienic hand rubs and proposals for increased efficacy. Am J Infect Control. 2012; 40(4):328-31
• US EPA List N: Products with Emerging Viral Pathogens AND Human Coronavirus claims for use against SARS-CoV-2 https://www.epa.gov/pesticide-registration/list-n-disinfectants-use-against-sars-cov-2 (lista aggiornata al 2 aprile 2020)
Rapporti ISS COVID-19 Accessibili da https://www.iss.it/rapporti-covid-19
• Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni.Indicazioni ad interim per l'effettuazione dell'isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell'attuale contesto COVID-19. Versione del 7 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 1/2020)
• Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni. Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-CoV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da COVID-19) nell'attuale scenario emergenziale SARS- CoV-2. Versione del 28 marzo 2020.Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 2 Rev./2020)
• Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Gestione dei Rifiuti. Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2. Versione del 31 marzo 2020.Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 3 Rev./2020)
• Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni. Indicazioni ad interim per la prevenzione e il controllo dell'infezione da SARS-CoV-2 in strutture residenziali sociosanitarie. Versione del 17 aprile 2020.Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n. 4/2020 Rev.)
• Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Qualità dell'aria indoor. Indicazioni ad per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2. Versione del 21 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 5/2020 Rev.).
• Gruppo di lavoro ISS Cause di morte COVID-19. Procedura per l'esecuzione di riscontri diagnostici in pazienti deceduti con infezione da SARS-CoV-2. Versione del 23 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 6/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Biocidi COVID-19 e Gruppo di lavoro ISS Ambiente e Rifiuti COVID-19. Raccomandazioni per la disinfezione di ambienti esterni e superfici stradali per la prevenzione della trasmissione dell'infezione da SARS-CoV-2. Versione del 29 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 7/2020).
• Osservatorio Nazionale Autismo ISS. Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno delle persone nello spettro autistico nell'attuale scenario emergenziale SARS-CoV-2. Versione del 30 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 8/2020).
• Gruppo di Lavoro ISS Ambiente - Rifiuti COVID-19. Indicazioni ad interim sulla gestione dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del virus SARS-CoV-2. Versione del 3 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 9/2020).
• Gruppo di Lavoro ISS Ambiente-Rifiuti COVID-19. Indicazioni ad interim su acqua e servizi igienici in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2. Versione del 7 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 10/2020).
• Gruppo di Lavoro ISS Diagnostica e sorveglianza microbiologica COVID-19: aspetti di analisi molecolare e sierologica. Raccomandazioni per il corretto prelievo, conservazione e analisi sul tampone oro/nasofaringeo per la diagnosi di COVID-19. Versione del 7 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 11/2020).
• Gabbrielli F, Bertinato L, De Filippis G, Bonomini M, Cipolla M. Indicazioni ad interim per servizi assistenziali di telemedicina durante l'emergenza sanitaria COVID-19. Versione del 13 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 12/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Ricerca traslazionale COVID-19. Raccomandazioni per raccolta, trasporto e conservazione di campioni biologici COVID-19. Versione del 15 aprile 2020.Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 13/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Malattie Rare COVID-19. Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno delle persone con enzimopenia G6PD (favismo) nell'attuale scenario emergenziale SARS-CoV-2. Versione del 14 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 14/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Farmaci COVID-19. Indicazioni relative ai rischi di acquisto online di farmaci per la prevenzione e terapia dell'infezione COVID-19 e alla diffusione sui social network di informazioni false sulle terapie. Versione del 16 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID- 19, n. 15/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare COVID-19. Animali da compagnia e SARS-CoV-2: cosa occorre sapere, come occorre comportarsi. Versione del 19 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 16/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare COVID-19. Indicazioni ad interim sull'igiene degli alimenti durante l'epidemia da virus SARS-CoV-2. Versione del 19 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 17/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Ricerca traslazionale COVID-19. Raccomandazioni per la raccolta e analisi dei dati disaggregati per sesso relativi a incidenza, manifestazioni, risposta alle terapie e outcome dei pazienti COVID-19. Versione del 26 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 18/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Biocidi COVID-19. Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell'attuale emergenza COVID-19: presidi medico-chirurgici e biocidi. Versione del 25 aprile 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 19/2020).
• Gruppo di Lavoro ISS Prevenzione e Controllo delle Infezioni. Indicazioni per la sanificazione degli ambienti interni per prevenire la trasmissione di SARS-COV 2. Versione dell'8 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 20/2020).
• Ricci ML, Rota MC, Scaturro M, Veschetti E, Lucentini L, Bonadonna L, La Mura S. Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive e altri edifici ad uso civile e industriale, non utilizzati durante la pandemia COVID-19. Versione del 3 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 21/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Salute mentale ed emergenza COVID-19. Indicazioni ad interim per la gestione dello stress lavoro-correlato negli operatori sanitari e socio-sanitari durante lo scenario emergenziale SARS- COV-2. Versione del 7 maggio. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 22/2020)
• Gruppo di lavoro ISS Salute mentale ed emergenza COVID-19. Indicazioni di un programma di intervento dei Dipartimenti di Salute Mentale per la gestione dell'impatto dell'epidemia COVID-19 sulla salute mentale. Versione del 6 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 23/2020).
• Gruppo di lavoro ISS Malattie Rare COVID-19. Indicazioni ad interim per una appropriata gestione dell'iposurrenalismo in età pediatrica nell'attuale scenario emergenziale da infezione da SARS-CoV-2. Versione del 10 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19, n. 24/2020)
• Gruppo di Lavoro ISS Biocidi COVID-19. Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell'attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento. Versione del 15 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19 n. 25/2020)


17. ALLEGATI
Allegato 1 Ventilazione ... Aerazione

SARS-COV 2: INDICAZIONI PER AREAZIONE AMBIENTI

BUONE PRATICHE GENERALI

Garantire buon ricambio d'aria in tutti gli ambienti privilegiando l'apporto di aria naturale attraverso le aperture dall'esterno per favorire il ricambio e la diluizione dell'aria negli ambienti. Negli ambienti dove non è possibile l'apporto di aria esterna è necessario utilizzare impianti di ventilazione meccanica che movimentano e consentono il ricambio dell'aria con l'esterno, gli impianti devono mantenere attivi l'ingresso e l'estrazione dell'aria 24h o almeno due ore prima e due ore dopo l'orario di lavoro.
I filtri presenti su tutti gli impianti sono utili per limitare la proliferazione dei patogeni, ma NON garantiscono una barriera alla diffusione del virus Sars-Cov-2.

VERIFICA TIPOLOGIA IMPIANTO

Acquisire tutte le informazioni sulla tipologia e sul funzionamento dell'impianto di trattamento aria (es. controllo dell'efficienza di funzionamento, perdite di carico, verifica del registro di conduzione, tempi di scadenza della manutenzione, tipo di pacco filtrante installato, interventi programmati, ecc.)

IMPIANTI TRATTAMENTO ARIA CENTRALIZZATI

• In questo periodo di emergenza deve essere eliminata totalmente la funzione di ricircolo dell'aria per evitare l'eventuale trasporto di agenti patogeni (batteri, virus, ecc.) nell'ambiente. Aprire frequentemente durante la giornata lavorativa tutte le aperture con l'esterno per aumentare ulteriormente il livello di ricambi dell'aria.
• Gli eventuali dispositivi di recupero calore possono trasportare virus, gli scambiatori di calore dovranno essere disattivati per impedire la contaminazione dei flussi d'aria in ingresso e uscita. I dispositivi di recupero che garantiscono una completa separazione dell'aria tra mandata ed espulsione possono invece essere mantenuti in funzione. Nei casi in cui non sia tecnicamente possibile il bv-pass sui recuperatori di calore, l'UTA dovrà essere spenta e si dovrà provvedere in maniera alternativa al ricambio dell'aria.
• Non risultano necessari interventi straordinari sui filtri delle UTA, purché venga continuativamente effettuata la regolare manutenzione ordinaria degli stessi e delle altre componenti dell'impianto. Le normali procedure di sostituzione dei filtri in ordinaria manutenzione dovranno essere implementate con procedure di sicurezza atte alla salvaguardia del personale che svolge l'operazione di sostituzione; i filtri andranno sostituiti con l'impianto spento, l'operatore dovrà indossare guanti, idonea mascherina e collocare il filtro esausto in contenitore che andrà sigillato.

IMPIANTI
RISCALDAMENTO RAFFRESCAMENTO

Negli edifici dotati di impianti di riscaldamento/raffrescamento (es. pompe di calore, fancoil, termoconvettori), tenere spenti gli impianti per evitare il possibile ricircolo in aria del virus SARS- CoV-2. Qualora non sia possibile tenere fermi gli impianti, pulire frequentemente i filtri secondo le indicazioni fornite dal produttore. La pulizia va fatta a impianto fermo e a cadenza settimanale. Non utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sul filtro. Negli ambienti per i pernottamenti è possibile far funzionare gli impianti di riscaldamento/raffrescamento garantendo una pulizia dei filtri ad ogni cambio ospite. Per la pulizia del filtro fare riferimento alle indicazioni fornite dal produttore. Pulire le prese e le griglie di ventilazione con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone lasciando asciugare, oppure con soluzione alcool etilico min 70%. L'operatore dovrà indossare durante le operazioni guanti, idonea mascherina.

SERVIZI IGIENICI E LOCALI NON FINESTRATI ESTRAZIONE ARIA

Servizi igienici degli ambienti comuni e di lavoro: i raccomanda inoltre, ove possibile, il mantenimento in depressione dell'aria nei servizi igienici h 24, facendo funzionare in modo continuativo gli aspiratori per l'espulsione dell'aria (ove presenti), mantenendo chiuse le finestre. Il mantenimento in funzione h 24 potrebbe causare guasti, è quindi necessario procedere a verifica tecnica e periodico controllo dell'efficienza dell'impianto.
Servizi igienici annessi alle stanze: l'aspirazione dei servizi igienici annessi alle stanze, non subirà variazione rispetto alla normale gestione pre-emergenza da Sars-Cov-2.
Locali senza finestre (es. archivi, spogliatoi, ecc.): gli impianti devono essere mantenuti in funzione per tutto il tempo di permanenza delle persone.

Tutti i ventilatori dovranno essere spenti e non utilizzati


Allegato 2 Pulizia ... Sanificazione

SARS-COV 2: INDICAZIONI PER PULIZIA, IGIENIZZAZIONE, DISINFEZIONE, SANIFICAZIONE
DEFINIZIONI

PULIZIA

Consiste nella rimozione di polvere, residui, sporcizia dalle superfici, è realizzata con detergenti comuni e mezzi meccanici e rimuove anche parte di contaminanti patogeni (Reg. CE 648/2004).

IGIENIZZAZIONE

Consiste nella pulizia a fondo con sostanze in grado di rimuovere o ridurre gli agenti patogeni su oggetti e superfici. Le sostanze igienizzanti (es. ipoclorito di sodio ovvero candeggina/varichina) sono attive nei confronti degli agenti patogeni, ma normalmente non sono considerate disinfettanti in quanto non autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico chirurgici. Con circolare n. 5543 del 22 febbraio 2020 il Ministero della Salute raccomanda l'uso di ipoclorito di sodio O, 1% come decontaminante da SARS-COV-2 dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate da ipoclorito di sodio utilizzare etanolo al 70% dopo la pulizia con un detergente neutro (cit.). PMC reg. UE 528/2012.

DISINFEZIONE

E' il procedimento che con l'utilizzo di sostanze disinfettanti (PMC e Biocidi Tabella 1) riduce la presenza di agenti patogeni, distruggendone o inattivandone in una quota rilevante ma non assoluta (si parlerebbe in tal caso di sterilizzazione). Praticare la disinfezione mediante un disinfettante efficace contro i virus. I prodotti con attività virucida normati dalla ISO EN 14476 sono autorizzati dai mercati nazionali e possono essere utilizzati seguendo la scheda tecnica e la scheda di sicurezza presenti sul prodotto.

DISINFESTAZIONE

Riguarda il complesso di procedimenti e operazioni atti a distruggere piccoli animali, in particolare artropodi, sia perché parassiti, vettori o riserve di agenti infettivi sia perché molesti e specie vegetali non desiderate. La disinfestazione può essere integrale se rivolta a tutte le specie infestanti ovvero mirata se rivolta ad singola specie.

STERILIZZAZIONE

Processo fisico o chimico che porta alla distruzione mirata di ogni forma microbica vivente, sia in forma vegetativa che in forma di spore.

DERATTIZZAZIONE

Riguarda il complesso di procedimenti e operazioni di disinfestazione atti a determinare o la distruzione completa oppure la riduzione del numero della popolazione dei ratti o dei topi al di sotto di una certa soglia.

BONIFICA

Procedura di pulizia e disinfezione mirata a privare un ambiente, un'apparecchiatura, un impianto (es: canali di aerazione), di qualsiasi traccia di materiale contenuto o trattato precedentemente all'interno dello stesso. L'operazione garantisce l'abbattimento della Cross-Contamination (contaminazione incrociata).

DECONTAMINAZIONE

Sanificazione + bonifica.

DECADIMENTO NATURALE DEL VIRUS

In alternativa ai trattamenti sopra definiti si evidenzia la possibilità di isolare l'ambiente oggetto o attrezzatura potenzialmente contaminati il tempo massimo di decadimento del Virus previsto dalla TABELLA 4

SANIFICAZIONE

Con il termine " sanificazione " si intende l'intervento globalmente necessario per rendere sano un ambiente, che comprende le fasi di pulizia, igienizzazione e/o disinfezione e di miglioramento delle condizioni ambientali (microclima: temperatura, l'umidità e ventilazione). Nel caso del SARS-COV 2 l'attività di igienizzazione con ipoclorito di sodio o alcool equivale a quella di disinfezione. La sanificazione può essere necessaria per decontaminare interi ambienti e richiede quindi attrezzature specifiche per la diffusione dei principi attivi e competenze professionali, oppure aree o superfici circoscritte, dove gli interventi sono alla portata anche di soggetti non specializzati. La sanificazione interviene riducendo o abbattendo i microrganismi patogeni nell'immediato, ma la sua efficacia non dura nel tempo. Pulire e igienizzare frequentemente, anche se più circoscrivendo alle superfici di frequente contatto.
Per la sanificazione periodica dei locali e spazi comuni o puntuale delle aree specifiche frequentate da sintomatici o casi di COVID-19 si deve attuare quanto segue:
• Garantire un buon ricambio dell'aria in tutti gli ambienti, in maniera naturale per circa 1 ora, e poi pulire accuratamente con detergente neutro.
• Eseguire la disinfezione delle superfici che si sporcano con secrezioni respiratorie o altri fluidi corporei della persona o delle persone malate o sospette, ad esempio toilette, lavandini e vasche da bagno con una soluzione disinfettante per uso domestico ipoclorito di sodio contenente lo 0,5% di cloro attivo o per superfici delicate e porose 0,1 %.
• Risciacquare con acqua pulita dopo 10 minuti di contatto con il cloro.
• Quando l'uso dell'ipoclorito di sodio non è adatto (es. telefono, apparecchiature di controllo a distanza, maniglie delle porte, pulsanti dell'ascensore, ecc.) utilizzare alcool etilico al 70%.
• Quando possibile, usare solo materiali di pulizia monouso.
• Se necessario, disinfettare adeguatamente gli attrezzi per la pulizia non porosi con una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,5% altrimenti 0,1% o secondo le istruzioni del produttore prima dell'uso per altri ambienti.
• Per superfici porose come moquette e tappeti, rimuovere lo sporco visibile, pulire con detergenti e disinfettanti appropriati (istruzioni del produttore).
• Lavare piatti, bicchieri, posate e simili in lavastoviglie. Se non fosse possibile, in caso di lavaggio manuale, si consiglia di utilizzare le procedure standard lavaggio, disinfezione e risciacquo (se previsto per il disinfettante impiegato). Le stoviglie sporche non dovranno rimanere sui piani di lavoro o sui tavoli per tempi prolungati. Asciugare le stoviglie lavate e disinfettate a mano con carta monouso o equivalenti. Si raccomanda di garantire la separazione tra sporco e pulito.
• Raccogliere la biancheria sporca in contenitori chiusi manipolandola e scuotendola il meno possibile nell'ambiente prima dell'inserimento nel sacco e dell'invio all'impresa qualificata (sia essa esterna o interna all'organizzazione) addetta al lavaggio e alla sanificazione. Nel caso in cui il servizio di lavanderia sia fornito da una impresa esterna (es. dotata di certificazione UNI EN 14065:2016 Tessili trattati in lavanderie), sostituire la biancheria da letto e da bagno utilizzata con biancheria sanificata. Nel caso la teleria sia lavata all'interno della struttura, lavare (es. biancheria da letto, tende, ecc.) con un ciclo ad acqua calda (60°C o più per almeno 30 minuti) e con l'aggiunta di comune detersivo per il bucato. Se non è possibile utilizzare un ciclo ad acqua calda per il tipo di tessuti, è necessario aggiungere prodotti chimici specifici per il lavaggio (es. candeggina o prodotti per il bucato contenenti ipoclorito di sodio o prodotti di decontaminanti specifici).
• Non appoggiare le lenzuola e la biancheria al corpo.
• Gli articoli monouso (asciugamani di carta, guanti, mascherine, fazzoletti) devono essere messi in un contenitore con coperchio e smaltiti secondo le procedure individuate e le norme nazionali per la gestione dei rifiuti.

Trattamenti definizioni e riconoscimento

TRATTAMENTO OZONO

L'utilizzo dell'ozono è attualmente consentito a livello internazionale in campo alimentare, per i servizi igienico-sanitari di superfici e acque potabili. Non esistono informazioni specifiche sull'efficacia contro il SARS COV-2. Di contro sono disponibili diversi studi che ne supportano l'efficacia virucida (Norovirus) in ambienti sanitari e non. L'utilizzo di questo trattamento di disinfezione implica l'utilizzo di specifiche attrezzature corredate di manuale d' uso e di manutenzione e di adeguata formazione e di specifici DPI. Per approfondimenti il DL.vo 155/2010 fissa valori limite e obiettivi di qualità anche per le concentrazioni nell'aria ambiente di ozono.

CLORO ATTIVO

Il cloro attivo normalmente non è considerato disinfettante in quanto non può essere autorizzato dal Ministero della Salute come presidio medico chirurgico (DPR n. 392/98). Sebbene la valutazione non sia stata completata, sono già disponibili indicazioni in merito all' efficacia contro il SARS-COV 2, impatto ambientale e effetti per la salute umana.

RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA

Poiché l'attività disinfettante della radiazione ultravioletta, si attua mediante un'azione di natura fisica e non chimica non rientra nella definizione di prodotto Biocida. Non esistono informazioni specifiche sull'efficacia contro il SARS COV-2. L'utilizzo di questo trattamento implica l'utilizzo di specifiche attrezzature corredate di manuale d' uso e di manutenzione e di adeguata formazione e di specifici DPI.

PEROSSIDO DI IDROGENO

Il perossido d'idrogeno è un principio attivo biocida approvato ai sensi del BPR per i disinfettanti. Considerata la classificazione del principio attivo, come anche il metodo di applicazione, l'utilizzo di perossido d'idrogeno vaporizzato/aerosolizzato è ristretto ai soli operatori professionali.

 

Buone pratiche

In considerazione della potenziale capacità del virus SARS-CoV-2 di sopravvivere sulle superfici, è buona norma procedere frequentemente e accuratamente alla detersione (pulizia) e disinfezione delle superfici ambientali che devono essere tanto più accurate e regolari in particolar modo per quelle superfici con le quali si viene più frequentemente a contatto (es. maniglie, superfici di lavoro, cellulare, tablet, PC, sanitari e rubinetti).
> Pulire regolarmente, giornalmente e puntualmente al bisogno.
> Igienizzare giornalmente, puntualmente negli usi comuni (circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 Ministero della Salute).
> Disinfettare con Presidi Medico Chirurgici (PCM) e biocidi (vedi Tabella 1 e 2) quando necessario. I principi attivi maggiormente utilizzati nei prodotti disinfettanti autorizzati a livello nazionale (Presidi Medico Chirurgici; PMC) ed Europeo (biocidi), come riportato nel Rapporto N. 19/2020-
Nell'attuale emergenza COVID-19: tra i presidi medico chirurgici e biocidi individuati dal "Gruppo di lavoro ISS Biocidi" - Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020 si annoverano l'etanolo, i sali di ammonio quaternario (es. cloruro di didecil dimetil ammonio - DDAC, cloruro di alchil dimetilbenzilammonio, ADBAC), il perossido d'idrogeno, il sodio ipoclorito e altri principi attivi.
 

Raccomandazioni

• Sanificazione periodica e in caso conclamato SARS-COV2 (circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 Ministero della Salute).
• Eseguire le pulizie, igienizzazione, disinfezione con guanti e mascherine chirurgiche o in caso di sospetto COVID-19 a seconda del prodotto utilizzato come descritto nella scheda di sicurezza (circ. n. 5443 del 22/02/ 2020 Min. della Salute).
• L'igiene delle mani deve essere eseguita ogni volta prima e dopo aver rimosso guanti o mascherina.
• I materiali di scarto prodotti durante la pulizia devono essere collocati in un sacchetto separato e ben chiuso, che può essere smaltito con la spazzatura indifferenziata;
• Il personale che ha effettuato le procedure di sanificazione in locali dove abbia soggiornato un sospetto caso COVID-19 non va considerato come CONTATTO STRETTO salvo mancata osservanza delle misure di protezione o di esposizione accidentale;
• Leggere attentamente le etichette dei prodotti utilizzati;
• Evitare di creare schizzi e spruzzi durante la pulizia;
• Arieggiare le stanze/ambienti sia durante che dopo l'uso dei prodotti per la pulizia, soprattutto se si utilizzano intensamente prodotti disinfettanti/detergenti potenzialmente tossici (controllare i simboli di pericolo sulle etichette), successivamente uscire dal locale e aumentare temporaneamente i tassi di ventilazione dei sistemi di ventilazione meccanica controllata o aprendo le finestre e le porte finestre;
• Utilizzare panni, diversi per ciascun tipo di oggetto/superficie, in microfibra inumiditi con acqua e sapone;
• Utilizzare disinfettanti quali quelli a base di alcool almeno al 70% o in alternativa ipoclorito di sodio diluito allo 0,5% per i servizi igienici e le altre superfici (es. candeggina), e allo 0,1% per tutte le altre superfici (vedi tabella conversione), tenendo in considerazione il tipo di materiale sul quale si interviene;
• Assicurarsi che tutti i prodotti di pulizia siano tenuti fuori dalla portata dei bambini, dei ragazzi e degli animali da compagnia;
• Conservare tutti i prodotti in un luogo sicuro;
• Non si deve utilizzare aria compressa e/o acqua sotto pressione, o altri metodi che possono produrre spruzzi o possono aerosolizzare materiale potenzialmente infettivo nell'ambiente, fatta eccezione per particolari trattamenti che possano essere attuati in ambiente protetto ad esempio sanificazione con disinfettanti in soluzione acquosa aerosolizzati dall'esterno all'interno degli abitacoli dei mezzi/ambienti garantendone la sigillatura per evitare il contatto con le persone;
• In caso di pulizia e disinfezione di locali utilizzati da casi sintomatici o conclamati COVID-19 non utilizzare aspirapolvere per la pulizia dei pavimenti per il rischio di generazione di aerosol;
• Presenza di casi sospetti di persone con COVID-19 all'interno dell'edificio, è necessario procedere alla sanificazione dell'ambiente. In questo contesto, è opportuno ricordare che i coronavirus, quali il virus della SARS, e quello della MERS e lo stesso SARS-CoV-2, possono persistere su superfici inanimate fino a 9 giorni in dipendenza della matrice/materiale, della concentrazione, della temperatura e dell'umidità, anche se non è accertato vi persistano in forma vitale. Il personale dedicato alla pulizia ambientale degli spazi pubblici frequentati da una persona sospetta o confermata COVID-19 deve indossare i dispositivi medici e i DPI: mascherina chirurgica o meglio FFP2, grembiule in plastica uniforme e monouso, guanti, occhiali di protezione (se presente rischio di schizzi di materiale organico o sostanze chimiche), stivali o scarpe da lavoro chiuse.
• Per i dispositivi elettronici come tablet, touch screen, tastiere, telecomandi, seguire le istruzioni del produttore per tutti i prodotti di pulizia e disinfezione. Se non sono disponibili le istruzioni del produttore, considerare l'uso di salviette pre¬impregnate o panni imbevuti di prodotti a base di alcol etilico al 70% per disinfettare. Asciugare accuratamente le superfici per evitare il ristagno di liquidi. Considerare anche l'impiego di involucri sanificabili per tali dispositivi.
• Si raccomanda di non spruzzare in maniera diretta i disinfettanti sopra gli eventuali spandimenti di materiale biologico, al fine di evitare la formazione di aerosol.
• La pulizia di servizi igienici, lavandini del bagno così come tutte le superfici accessibili di pareti e finestre devono essere eseguite con cura.
• Le apparecchiature di laboratorio utilizzate devono essere sanificate in accordo con quanto prescritto dalla ditta produttrice o
in accordo ai protocolli in uso all'interno dei laboratori.
• Procedere dalle aree più pulite verso quelle più contaminate, dall'alto verso il basso e tenendo per ultimo il pavimento.


Tabella 1 per preparare diluizioni per igienizzazione/decontaminazione ambienti:

Se sulla confezione della candeggina è indicata la presenza di cloro al 5%

Come arrivare alla diluizione dello

0,5% in cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

100

ml di prodotto in 900 millilitri di acqua (100 ml corrispondono a circa mezzo bicchiere di acqua)

Recipiente da 5 litri:

0,5 litri di prodotto in 4,5 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

1 litro di prodotto in 9 litri di acqua

Come arrivare alla diluizione dello

0,1% di cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

20

ml di prodotto in 980 millilitri di acqua

Recipiente da 5 litri:

100

ml di prodotto in 4,9 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

200

ml di prodotto in

9,8 litri di acqua

Se sulla confezione della candeggina è indicata la presenza di cloro al 3%

Come arrivare alla diluizione dello

0,5% in cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

167

ml di prodotto in 833 millilitri di acqua

Recipiente da 5 litri: 0,83 litri di

prodotto in 4,17 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

1,67 litri di prodotto in

8,33 litri di acqua

Come arrivare alla diluizione dello

0,1% di cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

33

ml di prodotto in 967 millilitri di acqua

Recipiente

da 5 litri:

167

ml di prodotto in

4,833 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

330

ml di prodotto in

9,67 litri di acqua

Note: predisponiamo i calcoli per recipiente da un litro, poi è agevole ottenere altri risultati per eventuali altri contenitori mancanti: basta moltiplicare i dati per ottenere i valori negli altri recipienti. Ad esempio, se si vuole aggiungere un recipiente da 5 litri, basta moltiplicare per 5 tutti i valori del contenitore da un litro.
La candeggina in commercio presenta in etichetta la percentuale di cloro attivo (normalmente 3% o 5%).
Se la candeggina è al 5%, in un litro ci sono 50 ml di cloro. Se la candeggina è al 3%, in un litro ci sono 30 ml di cloro.
Se voglio arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro, per ottenere 1 litro di prodotto unisco a 5 ml di cloro, 995 ml di acqua.
Quanta candeggina mi serve per fare questo se la candeggina è al 5%?
Imposto una proporzione: 1 litro di candeggina al 5% sta a 50 ml di cloro contenuti come quantità necessaria sta a 5 ml X=1 litro * 5 / 50 = 100
 

Tabella 2. Principi attivi per la disinfezione delle superfici suggeriti da Organismi nazionali e internazionali e derivanti dai PMC attualmente autorizzati

Superficie

Detergente

Superfici in pietra, metalliche o in vetro escluso il legno

Detergente neutro e disinfettante virucida - sodio ipoclorito 0,1 % o etanolo (alcol etilico) al 70% o altra concentrazione, purché sia specificato virucida

Superfici in legno

Detergente neutro e disinfettante virucida (contro i virus) a base di etanolo (70%) o ammoni quaternari (es. cloruro di benzalconio; DDAC)

Servizi

Pulizia con detergente e disinfezione con disinfettante a base di sodio ipoclorito almeno allo 0.1% sodio ipoclorito

Tessili (es. cotone, lino)

Lavaggio con acqua calda (70°C-90°C) e normale detersivo per bucato; in alternativa: lavaggio a bassa temperatura con candeggina o altri prodotti disinfettanti per il bucato

 
Non si esclude che prodotti autorizzati con concentrazioni inferiori di etanolo siano comunque efficaci contro i virus in considerazione di fattori quali tempi di contatto e organismo bersaglio. Sono inoltre disponibili ed efficaci prodotti disinfettanti per superfici, sempre autorizzati dal Ministero della Salute, a base di altri principi attivi, come miscele di sali di ammonio quaternario (es. cloruro di didecil dimetil ammonio, cloruro di alchil dimetilbenzilammonio) o perossido d'idrogeno, che dichiarano in etichetta attività antivirale/virucida.
Tabella 3. Modalità di sanificazione in ambienti di rilevante valore storico

Superficie

Modalità

Superfici in pietra o arredi lignei

Nebulizzare (spruzzare) su carta assorbente una soluzione di disinfettante a base di etanolo al 70%, o altra concentrazione purché sia specificato virucida.
È comunque sconsigliata l'applicazione in presenza di finiture superficiali (es. lacche, resine) che sono suscettibili all'interazioni con acqua e/o solventi.

Superfici metalliche o in vetro

Disinfettante a base di etanolo al 70%

Si raccomanda di utilizzare carta monouso o panni puliti e disinfettati con sodio ipoclorito.

Nota: La disinfezione in luoghi con opere rilevanti per il patrimonio artistico dovrebbe essere sempre effettuata senza ricorrere all'utilizzo di prodotti a base di cloro (es. ipoclorito di sodio), troppo ossidanti, che possono causare danni, anche gravi, su specifiche superfici (marmi, superfici metalliche in genere, legno decorato, ecc.), provocando alterazioni cromatiche e/odecoesioni.


Tabella 4 Tempo di decadenza del Virus

Superfici

Particelle virali infettanti non rilevate dopo

Carta da stampa e carta velina

3 ore

Tessuto

2 giorni

Legno

2 giorni

Banconote

4 giorni

Vetro

4 giorni

Plastica

7 giorni

Acciaio inox

7 giorni

Mascherine chirurgiche strato interno

7 giorni

Mascherine chirurgiche strato esterno

non determinato


Tabella 5 Principi attivi e biocidi
Esempi di principio attivo (p.a.) in prodotti disinfettanti autorizzati in Italia negli ultimi due anni (PMC) (Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza COVID-19:
presidi medico chirurgici e biocidi Gruppo di lavoro ISS Biocidi COVID-19 Rapporto ISS COVID-19 . n. 19/2020)

Prodotti contenenti un principio attivo

% p/p

Tempo di azione

PT

 

62,50%

5‘ batteri/lieviti

15' funghi

PT2

 

59,20%

5' batteri/lieviti

15' funghi

PT2

Etando

(n. CAS 64-17-5)

89,00%

20" batteri/lieviti/virus

90" disinfezione dell e mani del chirurgo

PT1

89,00%

2' disinfezione delle mani del chirurgo

PT1

 

85,00%

3 mLx 2' virucida

3 mLx 30"

batten e lieviti

PT1

 

82,00%

3 mLx 90" virucida

3 mLx 30"

batten e lieviti

PT1

 

74,00%

30" virus

PT1

 

73,60%

90" virus

PT1

 

6,93%

30' virus

PT1

Cloruro di didecil di metil ammonio

1,80%

5 batten/l leviti

PT1

(n. GAS 7173-51-5)

0,40%

5' batteri

15’ iieviti

PT1

 

9,00%

5' batteri

15' lieviti

15' funghi

PT2

Ipoclorito di sodio (n. CAS 7681-52-9)

7,00%

15' batteri/virus/funghi

PT2

5,60%

15' batteri/lieviti

PT2

5,20%

5' batteri/lieviti

PT2

 

4,00%

5! batteri 15' funghi

PT2

 

0,12%

15' virus

PT2

Perossido di idrogeno (n. CAS 7722-84-1)

25,20%

1,05%

3-4 ore batteri/lieviti/fu nghi

5' batteri

PT2

PT2

1,50%

30' virus

PT2

1,50%

51 batteri/lieviti/funghi

30' spore

PT2

Prodotti contenenti due principi attivi

% p/p

Tempo d'azione

PT

1-Propando (n GAS 71-23-8) +

Propan-2-do

(n. CAS 67-63-0)

51,97%+17,33%

5' batteri/funghi/lieviti

PT2

1-Propando (n. CAS 71-23-8) +

Propan-2-do (ri CAS 67-63-0)

25%+35%

30" batteri e lieviti

PT2

1-Propando (n. CAS 71-23-8) +

Propan-2-do (n. CAS 67-63-Ó)

49%+ 19,5%

15' lieviti

PT2

t-Propando (rr CAS 71-23-8) +

Propan-2-do

(n CAS 67-63-0)

2,92%+ 69,3%

30" batteri e iieviti

PT1

Etando (n CAS 64-17-5) + 1-Propando (n. CAS 71-23-8)

65%+ 10%

30" batteri e iieviti

PT1

Benzii-C12-18-alchildimetil cloruro (n. CAS 68391-01-5) +

Didecildimetil ammonio cloruro (n. CAS 68424-95-3)

0,18%+ 0,27%

51 virus

PT2

Alchildimetil

benzil ammonio cloruro (n. CAS 68391-01-5) + Acido lattico (n. CAS 50-21-5)

2,45%+ 8%

5' batteri

15' funghi

PT2

PT1 : “prodotti applicati sulla pelle o il cuoio capelluto, o a contatto con essi, alto scopo principale di disinfettare la pelle o il cuoio capelluto".
PT2: "prodotti disinfettanti non destinati all’applicazione diretta sull'uomo o sugli animali".


ALLEGATO 3 Gestione rifiuti
Nelle operazioni di pulizia, igienizzazione e disinfezione effettuate in ambienti lavorativi (ambienti non sanitari) ove non abbiano soggiornato soggetti sospetti o conclamati COVID-19 e finalizzate quindi alla prevenzione della diffusione dell'infezione COVID-19, i rifiuti prodotti quali ad esempio stracci, panni spugna, carta, guanti monouso, mascherine ecc., dovranno essere conferiti preferibilmente nella raccolta indifferenziata come "rifiuti urbani non differenziati (codice CER 20.03.01)".
Le raccomandazioni comportamentali a scopo precauzionale per la gestione di tali rifiuti prevedono:
• Utilizzare 2 sacchi di idoneo spessore uno dentro l'altro;
• Evitare di comprimere il sacco durante il confezionamento per fare uscire l'aria;
• Chiudere adeguatamente i sacchi;
• Utilizzare DPI monouso per il confezionamento dei rifiuti e la movimentazione dei sacchi;
• Lavarsi accuratamente le mani al termine delle operazioni di pulizia e confezionamento rifiuti, anche se tali operazioni sono state eseguite con guanti.
VEDI LINEE GUIDA ADOTTATE DA AZIENDA RACCOLTA E SMALTIMENTO


ALLEGATO 4 Scelta ed utilizzo delle mascherine
MASCHERINE E RESPIRATORI FACCIALI
Le mascherine in commercio sono di diversi tipi e forniscono diversi modi e gradi di protezione, ma la cosa più importante è capire chi si vuole proteggere e quando bisogna proteggere o proteggersi per non sprecare risorse inutilmente. In commercio ci sono sostanzialmente due tipologie di mascherine: i respiratori facciali e le mascherine chirurgiche.
I respiratori facciali riducono l'esposizione agli aerosol presenti nell'aria, sono DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), servono a proteggere chi li indossa e sono disponibili con diversi livelli di protezione.
Le mascherine chirurgiche, invece, impediscono che le particelle espirate con l'alito si disperdano nell'ambiente e proteggono le persone che si trovano nelle vicinanze di chi le indossa. Anch'esse, in questo momento di emergenza, sono state assimilate a DPI e sono quindi da considerarsi obbligatorie per la protezione dei lavoratori. Fra i respiratori facciali in commercio ci sono le MASCHERINE FFP3 CON VALVOLA DI ESALAZIONE ed elevato livello di protezione, che sono impiegati negli ospedali nei reparti terapia intensiva e proteggono il PERSONALE SANITARIO che è a contatto con pazienti certamente contagiati). Un livello subito inferiore di protezione offrono le MASCHERINE FFP2 CON VALVOLA DI ESALAZIONE, utiiizzate dai SOCCORRITORI che sono a contatto con persone e/o pazienti potenzialmente contagiati. MASCHERINE FFP2 SENZA VALVOLA sono in dotazione a LAVORATORI ESPOSTI AL PUBBLICO solo in caso di emergenza e come ausilio ai soccorritori che devono essere protetti, ma non rischiare di contagiarsi tra di loro.
Le MASCHERINE FFP2 SENZA VALVOLA sono in dotazione anche ai MEDICI DI FAMIGLIA e alle GUARDIE MEDICHE quando sono in presenza di paziente potenzialmente malato.
NB. Mascherine FFP2 e FFP3 con valvola di esalazione non sono consigliate se non per categorie di lavoratori che possono avere un'esposizione certa (alcuni sanitari e soccorritori); negli altri casi possono costituire un rischio maggiore del beneficio per la possibile diffusione di esalazioni contagiose.
Sono necessari in alcuni contesti lavorativi come, per esempio, per i settori della pulizia, della ristorazione o del commercio di alimenti. Sono indispensabili nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare agli ammalati. La scelta della tipologia delle mascherine, seguendo le indicazioni del protocollo generale, di cui dotare il proprio personale rimane a capo del Datore di lavoro. Si sottolinea che devono essere DPI certificati o riconosciuti come da spiegazione seguente.
I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e i Dispositivi Medici (DM) messi a disposizione dal datore di lavoro devono essere marcati CE dal produttore, ai sensi della specifica attinente normativa europea il quale, per rispondere ai requisiti essenziali richiesti, potrà fare riferimento ai contenuti tecnici delle norme UNI EN 149:2009 + A1:2009 o, nel caso delle mascherine chirurgiche, delle norme UNI EN 14683:2019 e UNI EN ISO 10993-1:2010.
In questo periodo di emergenza sanitaria tuttavia, ai sensi dell'articolo 15 della legge 24 aprile 2020 n. 27, possono essere ritenute idonee anche le mascherine facciali che rispondono ai medesimi requisiti tecnici delle norme citate e che hanno ottenuto "Parere favorevole per la produzione, commercializzazione ed utilizzo" dall'Istituto Superiore di Sanità, in caso di Dispositivi Medici o da INAIL in caso di Dispositivi per Protezione Individuale non marcati CE. Relativamente a questo ultimo punto, il datore di lavoro potrà accertarsi circa l'adeguatezza del dispositivo di protezione non marcato CE, verificando che:
- il fabbricante del dispositivo abbia ottenuto "Parere favorevole per la produzione, commercializzazione ed utilizzo" con protocollo e data del parere;
- il fabbricante nel Manuale d'uso abbia specificatamente previsto il loro utilizzo in ambito lavorativo.
La scelta può ricadere anche su modelli riutilizzabili o lavabili purché certificate e da non confondere con la mascherina di comunità che non è un DPI."

 

Scelta delle mascherine

Utilizzo delle mascherine


ALLEGATO 5 Uso corretto dei guanti

TIPOLOGIA GUANTI IN COMMERCIO

GUANTI
I guanti costituiscono un ottimo strumento per limitare il contagio a patto che siano rispettate delle semplici REGOLE e non sostituiscono la corretta igiene delle mani che deve essere accurata e durare almeno 60 secondi.
I guanti devono essere sostituiti ogni volta che si sporcano, devono essere eliminati al termine dell'uso e non devono essere riutilizzati.
• GUANTI IN LATTICE: sono sottili, elastici e aderenti. Offrono una buona protezione contro contaminazioni e infezioni ma sono anche una buona barriera contro le sostanze chimiche contenute nei comuni detergenti. Il principale "difetto" di questo materiale è che molto frequentemente può sviluppare allergie.
• GUANTI IN NITRILE: sono un'ottima alternativa a quelli in lattice per tutti quei soggetti che ne sono allergici. Sono molto resistenti, soprattutto alla perforazione, e per questo utilizzati anche in ambito meccanico.
• GUANTI IN VINILE: realizzati completamente in materiale sintetico, sono un'altra buona alternativa ai guanti in lattice. Hanno generalmente un buono spessore che ne garantisce sicurezza e resistenza.
• GUANTI IN POLIETILENE: molto pratici, sono idonei per molteplici utilizzi. Adatti al contatto alimentare, possono trovare impiego anche in ambito medico o nel campo estetico. Garantiscono igiene e proteggono le mani mantenendo al contempo una grande sensibilità tattile.


ALLEGATO 6 Formazione - schema sedute aula senza tavoli con tavoli

 

ALLEGATO 7 - Riepilogo delle classi di rischio e aggregazione sociale

ATECO

2007

Descrizione Classe di aggregazione sociale Classe di Rischio
A AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA    
01 COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI, CACCIA E SERVIZI CONNESSI 1 BASSO
02 SILVICOLTURA ED UTILIZZO DI AREE FORESTALI 1 BASSO
03 PESCA E ACQUACOLTURA 1 BASSO
B ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE    
06 ESTRAZIONE DI PETROLIO GREGGIO E DI GAS NATURALE 1 BASSO
07 ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI 1 BASSO
08 ALTRE ATTIVITÀ DI ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 1 BASSO
09 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI SUPPORTO ALL'ESTRAZIONE 1 BASSO
C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE    
10 INDUSTRIE ALIMENTARI 1 BASSO
11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE 1 BASSO
12 INDUSTRIA DEL TABACCO 1 BASSO
13 INDUSTRIE TESSILI 1 BASSO
14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA 1 BASSO

 

ATECO

2007

Descrizione

Classe di aggregazione sociale

Classe di Rischio

15

FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI

1

BASSO

16

INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI);

FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO

1

BASSO

17

FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA

1

BASSO

18

STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI

1

BASSO

19

FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO

1

BASSO

20

FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI

1

BASSO

21

FABBRICAZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI

1

BASSO

22

FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE

1

BASSO

23

FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI

1

BASSO


 

ATECO

2007

Descrizione Classe di aggregazione sociale Classe di Rischio
  MINERALI NON METALLIFERI    
24 METALLURGIA 1 BASSO
25 FABBRICAZIONE Di PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE) 1 BASSO
26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI 1 BASSO
27 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE 1 BASSO
28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA 1 BASSO
29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI 1 BASSO
30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO 1 BASSO
31 FABBRICAZIONE DI MOBILI 1 BASSO
32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 1 BASSO

 

ATECO 2007

Descrizione

Classe di aggregazione sociale

Classe di Rischio

33

RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED

INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE

2

MEDIO-BASSO

D

FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA

   

35

FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA

1

BASSO

E

FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO

   

36

RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA

1

BASSO

37

GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE

1

MEDIO-ALTO

38

ATTIVITÀ DI RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI;

RECUPERO DEI MATERIALI

2

MEDIO-BASSO

39

ATTIVITÀ DI RISANAMENTO E ALTRI SERVIZI DI GESTIONE DEI RIFIUTI

2

BASSO

F

COSTRUZIONI

   

41

COSTRUZIONE DI EDIFICI

1

BASSO

42

INGEGNERIA

CIVILE

1

BASSO

 

ATECO 2007

Descrizione

Classe di aggregazione sociale

Classe di Rischio

43

LAVORI DI COSTRUZIONE SPECIALIZZATI

1

BASSO

G

COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

   

45

COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

2

BASSO

46

COMMERCIO ALL'INGROSSO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI)

2

BASSO

47

COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI)

2*

MEDIO-BASSO

 

ATECO

2007

Descrizione

Classe di aggregazione sociale

Classe di Rischio

H

TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO

   

49

TRASPORTO TERRESTRE E TRASPORTO MEDIANTE CONDOTTE

3

MEDIO

BASSO

50

TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D'ACQUA

3**

MEDIO

-BASSO

51

TRASPORTO

AEREO

3

ALTO

52

MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO Al TRASPORTI

2

BASSO

53

SERVIZI POSTALI E ATTIVITÀ DI CORRIERE

2

BASSO

I

ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE

   

55

ALLOGGIO

3

BASSO

56

ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE

3

MEDIO-BASSO

J

SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

   

58

ATTIVITÀ EDITORIALI

2

BASSO

59

ATTIVITÀ DI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA, DI VIDEO E DI PROGRAMMI TELEVISIVI, DI REGISTRAZIONI MUSICALI E SONORE

3

BASSO

60

ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE E TRASMISSIONE

3

BASSO

61

TELECOMUNICAZIONI

3

BASSO

62

PRODUZIONE DI SOFTWARE, CONSULENZA INFORMATICA E ATTIVITÀ CONNESSE

1

BASSO

 

ATECO

2007

Descrizione

Classe di aggregazione sociale

Classe di Rischio

63

ATTIVITÀ DEI SERVIZI D'INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI

1

BASSO

K

ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE

   

64

ATTIVITÀ DI SERVIZI FINANZIARI (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE)

1

BASSO

65

ASSICURAZIONI, RIASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE)

1

BASSO

66

ATTIVITÀ AUSILIARE DEI SERVIZI FINANZIARI E DELLE ATTIVITÀ ASSICURATIVE

1

BASSO

L

ATTIVITÀ' IMMOBILIARI

   

68

ATTIVITÀ IMMOBILIARI

1

BASSO

M

ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE

   

69

ATTIVITÀ LEGALI E CONTABILITÀ

1

BASSO

70

ATTIVITÀ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE

1

BASSO

71

ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D'INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE

1

BASSO

72

RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO

1

BASSO

 

ATECO 2007

Descrizione

Classe di aggregazione sociale

Classe di Rischio

73

PUBBLICITÀ E RICERCHE DI MERCATO

1

BASSO

74

ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE

1

BASSO

N

NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

   

78

ATTIVITÀ DI RICERCA, SELEZIONE, FORNITURA DI PERSONALE

2

BASSO

79

ATTIVITÀ DEI SERVIZI DELLE AGENZIE DI VIAGGIO, DEI TOUR

OPERATOR E SERVIZI DI PRENOTAZIONE E ATTIVITÀ CONNESSE

3

BASSO

80

SERVIZI DI VIGILANZA E INVESTIGAZIONE

3

MEDIO-BASSO

81

ATTIVITÀ DI SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO

2

MEDIO-BASSO

82

ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D'UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

2

BASSO

0

AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA

   

84

AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA;

ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA

1

MEDIO-ALTO

P

ISTRUZIONE

   

85

ISTRUZIONE

3

MEDIO-BASSO

 

ATECO 2007

Descrizione

Classe di aggregazione sociale

Classe di Rischio

Q

SANITÀ' E ASSISTENZA SOCIALE

   

86

ASSISTENZA SANITARIA

3

ALTO

87

SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE RESIDENZIALE

3

MEDIO-ALTO

88

ASSISTENZA SOCIALE NON RESIDENZIALE

3

ALTO

R

ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO

   

90

ATTIVITÀ CREATIVE, ARTISTICHE E DI INTRATTENIMENTO

4

BASSO

91

ATTIVITÀ DI BIBLIOTECHE, ARCHIVI, MUSEI ED ALTRE ATTIVITÀ CULTURALI

3

BASSO

92

ATTIVITÀ RIGUARDANTI LE LOTTERIE, LE SCOMMESSE, LE CASE DA GIOCO

4

MEDIO-ALTO

93

ATTIVITÀ SPORTIVE, DI INTRATTENIMENT 0 E DI DIVERTIMENTO

4

MEDIO-BASSO

S

ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI

   

94

ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI

ASSOCIATIVE

2

MEDIO-BASSO

95

RIPARAZIONE DI COMPUTER E DI BENI PER USO PERSONALE E PER LA CASA

2

BASSO

96

ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI PER LA PERSONA

2

MEDIO-ALTO

 

ATECO 2007

Descrizione

Classe di aggregazione sociale

Classe di Rischio

T

ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE

   

97

ATTIVITÀ Di FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO

2

MEDIO-ALTO


*classe 4 per i centri commerciali ** classe 4 per le navi da crociera


- Analisi di terzo livello delle classi di aggregazione e rischio per il settore ATECO “G - Commercio”

Codice Ateco 2007

Descrizione

Classe Aggregazione

Classe Rischio

G

COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

2

BASSO

45

COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

2

BASSO

45.1

COMMERCIO DI AUTOVEICOLI

2

BASSO

45.2

MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI

2

BASSO

45.3

COMMERCIO DI PARTI E ACCESSORI DI AUTOVEICOLI

2

BASSO

45.4

COMMERCIO, MANUTENZIONE E RIPARAZIONE DI MOTOCICLI E RELATIVE PARTI ED ACCESSORI

2

BASSO

46

COMMERCIO ALL'INGROSSO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI)

2

BASSO

46.1

INTERMEDIARI DEL COMMERCIO

2

BASSO

46.2

COMMERCIO ALL'INGROSSO DI MATERIE PRIME AGRICOLE E DI ANIMALI VIVI

1

BASSO

46.3

COMMERCIO ALL'INGROSSO DI PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E PRODOTTI DEL TABACCO

1

BASSO

46.4

COMMERCIO ALL'INGROSSO DI BENI DI CONSUMO FINALE

1

BASSO

46.5

COMMERCIO ALL'INGROSSO DI APPARECCHIATURE ICT

1

BASSO

46.6

COMMERCIO ALL'INGROSSO DI ALTRI MACCHINAR], ATTREZZATURE E FORNITURE

1

BASSO

46.7

COMMERCIO ALL'INGROSSO SPECIALIZZATO DI ALTRI PRODOTTI

1

BASSO

46.9

COMMERCIO ALL'INGROSSO NON SPECIALIZZATO

1

BASSO

47

COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO QUELLO DI AUTOVEICOLI E DI MOTOCICLI)

2*

MEDIO-BASSO

47.1

COMMERCIO AL DETTAGLIO IN ESERCIZI NON SPECIALIZZATI

2*

MEDIO-BASSO

47.2

COMMERCIO AL DETTAGLIO DI PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO IN ESERCIZI SPECIALIZZATI

2*

MEDIO-BASSO

47.3

COMMERCIO AL DETTAGLIO Di CARBURANTE PER AUTOTRAZIONE IN ESERCIZI SPECIALIZZATI

2*

MEDIO-BASSO

47.4

COMMERCIO AL DETTAGLIO DI APPARECCHIATURE INFORMATICHE E PER LE TELECOMUNICAZIONI (ICT) IN ESERCIZI SPECIALIZZATI

2*

MEDIO-BASSO

47.5

COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ALTRI PRODOTTI PER USO DOMESTICO IN ESERCIZI SPECIALIZZATI

2*

MEDIO-BASSO

47.6

COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ARTICOLI CULTURALI E RICREATIVI IN ESERCIZI SPECIALIZZATI

2*

MEDIO-BASSO

47.7

COMMERCIO AL DETTAGLIO DI ALTRI PRODOTTI IN ESERCIZI SPECIALIZZATI

2*

MEDIO-BASSO **

47.8

COMMERCIO AL DETTAGLIO AMBULANTE

3

MEDIO-BASSO

47.9

COMMERCIO AL DETTAGLIO AL DI FUORI DI NEGOZI, BANCHI E MERCATI

2

MEDIO-BASSO

* classe 4 se all’interno di centri commerciali
** fanno eccezione le farmacie con classe di rischio ALTO


A cura del Sottogruppo COVID19 - Comitato prov. Coord. SSL
Dott. Marcello Cestari - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Dipartimento Salute PAT (Coordinamento)
Dott.ssa Barbara Battistello - rappresentanza settore agricoltura
Dott. Arch.Raffaella Giannini - Serv. Antincendi e Protezione Civile -PAT
Manuela Faggioni - CGIL Trento- rappresentanza sindacale
Dott.ssa Sandra Cainelli-Serv. Lavoro PAT
Dott.Dario Uber - Uopsal - Dip. Di Prevenzione - APSS
Dott.Ing. Paolo Angelini - Ass.Artigiani Trento - rappresentanza datoriale
Dott.Ing. Alfonso Piccioni - INAIL Trento
Dott. Azelio De Santa - rappresentanza Medici Competenti

REV.5MCE03062020


Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento
PROTOCOLLO SALUTE E SICUREZZA NELLE SCUOLE - COVID-19
NIDI D'INFANZIA E MICRO-NIDI (0 - 3 anni) e
SERVIZIO TAGESMUTTER - NIDI FAMILIARI
VER.1 - 03 giugno 2020

 

INDICE
Premessa generale
• premessa
• valutazione dei rischi
• referente Covid-19
• riorganizzazione del servizio
Stadio 1: Ripresa delle attività da parte del personale, senza la presenza dei bambini
• Indicazioni distinte per soggetto
o tutto il personale e eventuali terzi
o educatori
o addetti alle funzioni ausiliarie e alla cucina
o cuochi
Stadio 2: Ripresa delle attività, con la presenza dei bambini
• Misure di igiene e prevenzione
o rilevazione della temperatura corporea e gestione di casi sospetti
o dispositivi di prevenzione e protezione
o igiene personale
o distanziamento
o sanificazione degli ambienti
o gestione aerazione - ricambi d'aria (naturale e artificiale)
o informazione e formazione
• Misure organizzative
o accoglienza e ingresso
■ misure di contenimento del rischio
■ esemplificazione procedura di accesso (bambini, genitori/accompagnatori e personale)
o accesso da parte di soggetti terzi, prestatori di forniture e servizi
o uso degli ascensori
o numero di bambini per gruppo-sezione e progetto organizzativo
o attività libere
o pasto
o attività psicomotorie e libere in zone dedicate
o sonno
o servizi igienici e di pulizia dei bambini
o disposizioni particolari per i bambini con bisogni educativi speciali
o uscita
Servizio Tagesmutter - nidi familiari

 

Premessa generale

PREMESSA
In relazione alla situazione di emergenza sanitaria nazionale, e della necessità di offrire delle indicazioni per la riapertura dei servizi educativi per la prima infanzia, si riportano i seguenti indirizzi per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 volti a minimizzare quanto più possibile le probabilità di trasmissione in un ambito in cui, la particolarità dei rapporti e delle relazioni interpersonali, rendono la gestione della sicurezza particolarmente critica e delicata.
Il documento è strutturato e suddiviso in macroaree in modo tale da renderlo mirato nella focalizzazione dei rischi e delle misure atte al loro contenimento, favorendone così una rapida comprensione.
In attesa di indicazioni dal tavolo tecnico nazionale, i contenuti di riferimento sono stati i DPCM intervenuti, le ordinanze del Presidente della Provincia, i documenti redatti dal dipartimento di prevenzione in merito ad altri tavoli dedicati (ad esempio: imprese, ristorazione), e il recente documento redatto dal politecnico di Torino “Scuole aperte, società protette”. Queste linee di indirizzo sono in ogni caso subordinate alle disposizioni previste dai D.P.C.M. o dalle Ordinanze del Presidente.
L'analisi si sviluppa considerando le fasi del processo dell'attività di cura alla prima infanzia che vede coinvolti i bambini e il personale, e le relative “criticità”, tenendo presente le principali misure di sanità pubblica che hanno mostrato maggiore evidenza scientifica, ossia il distanziamento, l'igiene delle mani, corretti comportamenti personali (nello starnutire o nel tossire), il corretto uso della mascherina, l'igiene ambientale (pulizia e disinfezione), la sorveglianza sanitaria (individuazione e isolamento dei soggetti sintomatici) e l'applicazione di una metodologia che consenta l'adozione di comportamenti funzionali al contrasto del contagio.
Nel rispetto delle misure di cui sopra, anche nell'ambito dell'organizzazione del servizio di cura alla prima infanzia deve essere previste in particolare misure organizzative finalizzate a favorire ingressi scaglionati, a evitare gli assembramenti, a favorire l'attività all'aperto, a garantire idoneo distanziamento sia per i bambini che per tutto il personale per l'intero periodo di attività, individuare gruppi/sezione composti sempre dagli stessi bambini con il loro insegnante, evitando interazioni con altri gruppi/sezione.
Secondo quanto previsto dalle raccomandazioni ministeriali per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del Covid-19 è fondamentale la collaborazione e l'impegno di tutti nell'osservare alcune norme igieniche sia in ambito di vita privata che sul posto di lavoro; quindi è importante sottolineare la necessità di un atto di responsabilizzazione nel garantire adeguate misure di tutela sia da parte delle famiglie dei bambini sia da parte del personale.


VALUTAZIONE DEI RISCHI
Si premette che il presidio della sicurezza nei nidi d'infanzia e micronidi è ben strutturato e definito nella sua organizzazione anche attraverso un costante monitoraggio da parte dei soggetti affidatari del servizio. Sulla base dei contenuti delle linee di indirizzo per la tutela e la salute della sicurezza dei lavoratori e utenti nei servizi per la prima infanzia, è cura del datore di lavoro definire nel documento di valutazione dei rischi (DVR), che è lo strumento deputato all'individuazione dei rischi specifici, le fasi o i momenti critici in cui si evidenziano i maggiori rischi di contagio con la conseguente individuazione delle misure di tutela. Nel documento di valutazione dei rischi deve essere inserito uno specifico allegato nel quale sono delineate le misure per gestire i rischi di trasmissione del contagio all'interno ed intorno agli edifici, le situazioni di emergenza anche in relazione ai mutamenti della situazione epidemiologica e dei relativi provvedimenti che dovessero essere adottati, nonchè i soggetti deputati a garantire l'attuazione delle misure individuate nel DVR, anche in relazione alla specificità delle singole strutture.


REFERENTE COVID-19
Questo percorso di riapertura dei nidi d'infanzia o micronidi comporta una serie di verifiche programmatiche e operative che necessitano di un sistema il più possibile organizzato e in cui è necessario fornire al datore di lavoro uno specifico supporto. A tal fine è fortemente raccomandata l'individuazione della figura del Referente Covid-19: raccomandazione contenuta anche nell'Ordinanza del Presidente della Provincia del 15 aprile 2020.
E' auspicabile che la persona individuata, in virtù delle funzioni richieste e delle misure che devono essere messe in atto, debba avere competenze anche in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il referente Covid-19 può comunque coincidere con il datore di lavoro in particolare nei casi in cui lo stesso svolga direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione.
Si può pensare che il ruolo di referente Covid-19 possa essere ricoperto o dal dirigente/responsabile o suo collaboratore, o dal RSPP o da un ASPP con la collaborazione dei coordinatori pedagogici del soggetto gestore del servizio, unitamente ai coordinatori interni presenti nelle singole strutture.
Per l'individuazione e le funzioni del Referente Covid-19 vedere P.to 3 - PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. REV.4 - 28 maggio 2020.


RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO
Per dare seguito alle indicazioni contenute in queste linee di indirizzo si ritiene auspicabile introdurre criteri di riorganizzazione nell'erogazione del servizio per dare la maggiore risposta possibile alle esigenze di supporto delle famiglie/utenti, anche aprendo un tavolo di confronto per attuare le previsioni contenute nell'articolo 48 del decreto legge “Cura Italia” convertito nella legge n. 27 del 2020.
 

Stadio 1
Ripresa delle attività da parte del personale, senza la presenza dei bambini

In questo stadio 1 non sono presenti bambini ma possono accedere alle strutture il personale e anche i genitori dei bambini per le formalità connesse con il servizio o soggetti terzi per manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. In considerazione degli spazi presenti nei servizi socio/educativi per la prima infanzia e del numero di lavoratori addetti si ritiene sussistano le condizioni per garantire il distanziamento e evitare gli assembramenti.
Come esplicitato nelle premesse, le misure di seguito delineate si fondano sulla necessità di garantire il distanziamento, limitare gli assembramenti, minimizzare gli incroci di flussi di persone, nonché della necessità di indossare i dispositivi di protezione e di fornire a tutti le informazioni utili e sono riprese da quanto descritto nello “Stadio 2” al quale si rinvia per maggiori dettagli sia per le Misure di igiene e prevenzione che per le Misure organizzative, per gli aspetti relativi al personale.

Indicazioni distinte per soggetto

TUTTO IL PERSONALE E EVENTUALI TERZI
• La struttura deve essere dotata, in prossimità dell'ingresso, di specifico gel per la pulizia della mani. Tutti coloro che entrano sono tenuti alla disinfezione delle mani con specifico gel a base alcoolica e devono garantire un distanziamento almeno di un metro dai colleghi e/o da eventuali altre persone presenti;
• Il lavaggio delle mani, anche con sapone, deve avvenire prima e dopo l'attività didattica/ricreativa e in ingresso e uscita dalla scuola o comunque in ogni caso vi sia la necessità. L'uso di guanti da parte del personale non sostituisce il lavaggio delle mani.
• la struttura deve essere dotata di un sistema di raccolta rifiuti differenziata per mascherine e guanti monouso opportunamente segnalato prevedendo anche una specifica procedura per lo smaltimento nel rispetto della procedura prevista dall'allegato 3 Gestione rifiuti - PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. REV.4 - 28 maggio 2020;
• chiunque accede deve togliersi le scarpe e utilizzare calzature esclusive per l'attività da svolgere oppure utilizzare copriscarpe monouso;
• al momento dell'accesso al nido educativo o micronido il personale e soggetti terzi può essere sottoposto al controllo della temperatura che altrimenti è attestata dal medesimo soggetto tramite comunicazione;
• per chiunque é obbligatorio indossare la mascherina dal momento in cui si accede alla struttura e per tutta la durata del servizio e mantenere un distanziamento tra le persone di almeno 1 metro durante le attività;
• il datore di lavoro deve garantire la dotazione quotidiana necessaria di tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI);
• favorire le attività all'aperto, anche se di preparazione, compatibilmente con le possibilità strutturali, gli spazi e le condizioni meteo;
• all'interno, privilegiare attività di preparazione individuali in stanza senza compresenza di altri colleghi: quest'ultima rappresenta l'unica condizione che consente di non utilizzare la mascherina ;
• evitare gli assembramenti, organizzare gli incontri in videochiamata ma, se è necessario organizzare gli incontri in presenza, privilegiare l'utilizzo delle aule più grandi prevedendo attività in gruppo-sezione ristretti nel rispetto del distanziamento previsto e dell'utilizzo di mascherina;
• prevedere l'aerazione costante dei locali, o nell'impossibilità sia costante, di almeno 5/10 minuti ogni ora di permanenza.
Informazione e formazione
• Il coordinatore/responsabile:
o comunica a tutti i soggetti interessati con apposita nota informativa le regole, indicazioni e modalità di accesso e comportamento previste dalla scuola anche in relazione a ulteriori previsioni di cui al DPCM 26-04-2020, allegato 6, e Protocollo generale del Comitato provinciale di Coordinamento in materia di SSL;
o definisce una procedura e una conseguente informativa standard da divulgare a tutte le famiglie e al personale, comprensiva delle modalità organizzative adottate per l'accesso alla scuola nonché dell'effettuazione di tutte le attività connesse (orari, accessi su appuntamento, nominativi del referente e dei suoi eventuali collaboratori, orari di sanificazione e pulizia, protocolli aerazione, DM/DPI quando è fatto obbligo di utilizzarli e di che tipo, ecc.);
o prevede apposita segnaletica e cartellonistica indicante le principali misure e procedure adottate;
o prevede una formazione specifica al personale per rendere tutti consapevoli e parte attiva nell'adozione dei protocolli di prevenzione e del corretto uso dei DPI;
o dà informazione sulle procedure operative nel caso di riscontrata positività alla rilevazione della temperatura o di sintomi eclatanti suggestivi di Covid-19;
• a chiunque è vietato l'accesso alla struttura ed è richiesto di rimanere al proprio domicilio in presenza di sintomatologia febbrile con temperatura superiore ai 37,5 °C e di non poter accedere o permanere laddove sopravvengono condizioni di pericolo, quali sintomi influenzali o contatti con persone positive nei 14 giorni precedenti.
• Il personale deve informare immediatamente il nido nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19;
o soggetto a misure di quarantena/isolamento;
• Nessuno deve recarsi al nido nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19.
EDUCATORI E COORDINATORI IN PRESENZA
Gli educatori e tutto il personale con i loro coordinatori/responsabili programmano le attività da compiere per preparare l'apertura del servizio prendendo a riferimento quanto previsto in queste linee di indirizzo in particolare nello “Stadio 2”, di cui qui di seguito si richiamano alcuni punti a titolo riepilogativo, ma non esaustivo:
• riprogrammare e rivedere l'uso degli spazi per garantire il distanziamento valutando anche la possibilità di
rimodulazione degli arredi;
• privilegiare le attività che prevedono un distanziamento tra bambini;
• evitare tutte le attività che prevedono la compresenza di gruppi diversi di bambini (sottogruppi, ecc);
• selezionare i giochi e il materiale da mettere a disposizione dei bambini tenendo conto che a fine giornata devono essere sanificati (nella selezione dei giochi valutare come privilegiare quelli di grandi dimensioni poiché di più facile sanificazione);
• definire strumenti per informare le famiglie e gli esterni circa le misure adottate per l'accesso alla struttura e le modalità di erogazione del servizio (orario, attività, gruppi, ecc.);
• definire un progetto organizzativo tenendo conto in particolare della riduzione del numero di bambini per gruppo-sezione.
ADDETTI ALLE FUNZIONI AUSILIARIE E ALLA CUCINA
Gli addetti alle funzioni ausiliarie eseguono, in collaborazione con gli educatori, tutte le operazioni utili per preparare l'apertura della struttura prendendo a riferimento quanto previsto in queste linee di indirizzo in particolare nello “Stadio 2”, di cui qui di seguito si richiamano alcuni punti a titolo riepilogativo, ma non esaustivo:
• le operazioni di pulizia devono essere intensificate rispetto alle operazioni ordinarie e con particolare attenzione alle parti di maggiore contatto (parte inferiore dei tavoli, interruttori, maniglie delle porte e infissi, degli armadietti ecc.);
• effettuano le operazioni di pulizia, di norma, in autonomia e non in compresenza con i colleghi. A tal fine, se sono presenti più addetti, può essere utile una divisione preliminare degli spazi o stanze assegnate a ognuno di essi;
• effettuano la pulizia dei locali scolastici indossando in particolare i dispositivi previsti per tali attività come individuati nel documento di valutazione dei rischi e indossando anche la mascherina;
• per lo smaltimento delle salviette e fazzoletti il personale indossa i guanti e chiude il sacchetto prima di toglierlo dal suo contenitore, per poi smaltirlo come rifiuto indifferenziato;
• nella movimentazione di scatoloni, pacchi, e tutti i contenitori utilizzano guanti. L'utilizzo dei guanti non sostituisce la pulizia della mani anche con gel disinfettante. Per dettagli sull'utilizzo di guanti e mascherine si rimanda a specifico documento;
• durante le operazioni di pulizia deve essere garantita una aerazione costante.
• per la sanificazione si rinvia a specifico punto contenuto in “Stadio 2”
CUOCHI
In particolare i cuochi eseguono le operazioni di pulizia e sistemazione della cucina per preparare l'apertura della struttura prendendo a riferimento quanto previsto in queste linee di indirizzo in particolare nello “Stadio 2”, di cui qui di seguito si richiamano alcuni punti a titolo riepilogativo, ma non esaustivo:
• le operazioni di pulizia in cucina e nel deposito delle derrate alimentari devono essere intensificate rispetto alle normali operazioni ordinarie e con particolare attenzione alle parti sensibili (parte inferiore dei banconi, interruttori, maniglie delle porte e infissi, ecc.);
• il cuoco effettua anche queste operazioni di pulizia per le parti di competenza, di norma, in autonomia;
• anche se svolge il lavoro da solo deve indossare la mascherina e inoltre nella sistemazione delle derrate alimentari, nello spostamento di scatoloni, casse ecc. deve indossare i guanti monouso; in ogni caso l'utilizzo dei guanti non sostituisce la pulizia della mani anche con gel disinfettante. Per dettagli esplicativi sull'utilizzo di guanti e mascherine si rimanda a specifico documento;
• durante le operazioni di pulizia deve essere garantita un'aerazione costante.
Per l'eventuale erogazione del servizio mensa nei confronti del personale si rinvia a quanto previsto dallo “Stadio 2” alla specifica voce e al PROTOCOLLO DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. Ristorazione e pubblici esercizi LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL RISCHIO COVID-19 VER.1 - 8 maggio 2020.


Stadio 2

Ripresa delle attività, con la presenza dei bambini

In questo stadio 2 sono presenti anche i bambini e deve essere inoltre considerata la presenza di tutto il personale e di eventuali terzi.
Come esplicitato nelle premesse, le misure di seguito delineate si fondano sulla necessità di disciplinare il distanziamento, limitare gli assembramenti, minimizzare incroci di flussi di bambini e persone, nonché sulla necessità di indossare i dispositivi di protezione e di fornire a tutti le informazioni utili.
Le misure di igiene e prevenzione unitamente alle misure organizzative assumono un ruolo fondamentale nel minimizzare le possibilità di contagio.
Secondo quanto previsto dalle raccomandazioni ministeriali per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del Covid 19 è fondamentale la collaborazione e l'impegno di tutti nell'osservare alcune norme igieniche sia in ambito di vita privata che sul posto di lavoro; quindi è importante sottolineare la necessità di un atto di responsabilizzazione nel garantire adeguate misure di tutela sia da parte del personale, sia da parte delle famiglie dei bambini che fruiscono di un servizio, peraltro non obbligatorio, accettando una sorta di “patto”; è necessaria una responsabilizzazione collettiva adottando le misure di precauzione previste da queste linee di indirizzo, proteggendo così il proprio figlio e indirettamente quelli frequentanti con lui la scuola attraverso in particolare: distanziamento, uso mascherine, igiene delle mani, sorveglianza dei sintomi con misurazione costante della temperatura corporea, ecc.

Misure di igiene e prevenzione

Le misure di igiene personale e pulizia degli ambienti, con particolare cura delle parti sensibili, sono fondamentali nelle prevenzione del contagio. A maggior ragione nei servizi educativi per la prima infanzia in virtù del numero di presenze di personale e di bambini e nell'oggettiva impossibilità, quantomeno in alcune azioni, del distanziamento.
RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA E GESTIONE DI CASI SOSPETTI
• a chiunque è vietato l'accesso alla struttura ed è richiesto di rimanere al proprio domicilio in presenza di sintomatologia febbrile con temperatura superiore ai 37,5 °C e di non poter accedere o permanere laddove sopravvengono condizioni di pericolo, quali sintomi influenzali o contatti con persone positive nei 14 giorni precedenti.
• Il personale e i genitori/accompagnatori per i bambini, devono informare immediatamente il gestore del servizio nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19;
o soggetto a misure di quarantena/isolamento;
• Nessuno deve usufruire del servizio nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19.
• Al momento dell'accesso alla struttura il personale, i genitori/accompagnatori e i soggetti terzi possono essere sottoposti al controllo della temperatura che altrimenti è attestata dal medesimo soggetto tramite comunicazione; nel caso di misurazione della temperatura la stessa è effettuata da personale della struttura debitamente formato;
• Anche ai bambini, in presenza di sintomi influenzali suggestivi di possibile Covid-19, può essere misurata la temperatura con gli adeguati strumenti di rilevazioni messi a disposizione (preferibilmente quelli che non prevedono il contatto con il bambino ad esempio il termometro a infrarossi);
• il coordinatore/responsabile comunica a tutti i soggetti interessati, con apposita nota informativa, le regole, indicazioni e modalità di accesso e comportamento stabiliti, anche in relazione a ulteriori previsioni di cui al DPCM 26-04-2020, allegato 6, e Protocollo generale sulla sicurezza sul lavoro rev. n. 4 - 28 maggio 2020;
• Nel caso di temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi di infezione respiratoria quali la tosse o di sua segnalazione in merito:
o se trattasi di lavoratore, si rinvia a specifico punto contenuto nel PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL;
o se trattasi di bambino, viene accudito dal personale fino all'arrivo del familiare (che deve arrivare nel minor tempo possibile), distanziandolo dal resto del gruppo in un locale separato. In questo caso il personale deve indossare guanti, occhiali e mascherina FFP2 senza valvola, camice e cuffia. Il genitore deve poi contattare nel più breve tempo possibile il proprio pediatra di libera scelta e seguire le sue indicazioni. Il pediatra di libera, valutato il caso, se conferma l'ipotesi di caso possibile Covid-19 lo segnala al Servizio Igiene di competenza, per l'avvio dell'inchiesta epidemiologica e l'applicazione delle misure di quarantena e isolamento fiduciario.
DISPOSITIVI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Dispositivi di protezione individuale

• Tutte le persone che entrano nella struttura a diverso titolo, escluso i bambini frequentanti il servizio, devono indossare almeno la mascherina chirurgica. Per le mascherine è necessario informare il personale in particolare su quando vanno utilizzate dove sono messe a disposizione e dove smaltirle;
• i bambini non devono indossare la mascherina chirurgica mentre la deve indossare tutto il personale e chiunque entri nella struttura; non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dal bambino, è consigliabile, valutando le specifiche situazioni, l'utilizzo per il personale di ulteriori dispositivi quali ad esempio: guanti in nitrile, dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose, filtrante facciale FFP2 senza valvola;
• personale e bambini devono indossare abiti che devono essere lavati quotidianamente;
• i nidi d'infanzia o micronidi devono attrezzarsi e fornire i dispositivi al personale (mascherina e altro).
• deve essere predisposta un'informativa relativa ai dispositivi e alle misure igieniche, in particolare mascherine, guanti.
• per la gestione (assistenza) di eventuali casi Covid-19, avere in dotazione kit che includano i seguenti elementi: filtrante facciale FFP2 senza valvola, occhiali o protezione facciale, guanti monouso, camice chirurgico monouso e cuffia.
IGIENE PERSONALE
• garantire l'igiene delle mani e a tal fine mettere a disposizione distributori di gel igienizzante in più postazioni tra cui:
o ingresso struttura, spazio accoglienza;
o in tutti i locali utilizzati per le attività con i bambini;
• Il lavaggio delle mani, anche con sapone, deve avvenire prima e dopo l'attività didattica/ricreativa e in ingresso e uscita dalla struttura o comunque in ogni caso vi sia la necessità. L'uso di guanti da parte del
personale non sostituisce il lavaggio delle mani.
• Evitare asciugamani a getto d'aria e utilizzare solo salviette usa e getta al fine di evitare la possibile dispersione di droplet e la circolazione di getti d'aria. Di conseguenza non è consentito l'utilizzo di asciugamani personali. E' possibile l'uso di asciugamani in tessuto che non siano riutilizzabili se non dopo essere stati puliti a 90°C (oppure a 70°C e successivo stiraggio) da parte della scuola.
• Prevedere bavaglini monouso. Di conseguenza non è consentito l'utilizzo di bavaglini personali in tessuto a meno che non siano puliti quotidianamente a 90° da parte del nido d'infanzia o micronido.
• Dotare i servizi igienici di contenitori con sacchetti monouso chiudibili per gettare le salviette ed i fazzoletti.
• Utilizzare copriscarpe o sostituire le scarpe prima di spostarsi all'interno della struttura
• Prevedere, all'ingresso, un'informativa per famiglie, soggetti terzi e fornitori sulla misure da adottare
sull'obbligatorietà dell'igiene delle mani e per il contenimento della diffusione del virus.

DISTANZIAMENTO
Il distanziamento interpersonale di almeno di 1 metro, oltre all'uso di mascherine, è una delle misure più efficaci per contrastare il contagio e la diffusione del virus. Tale misura vale anche nelle attività all'aperto che peraltro devono essere favorite. Tuttavia nei servizi educativi per la prima infanzia, i bambini vanno accuditi, a volte presi in braccio e hanno bisogno di essere aiutati e cambiati. La necessità di cura passa attraverso il contatto fisico. Il distanziamento è difficile da applicare e pertanto, pur cercando di limitare le situazioni di contatto, si rende necessario il rispetto delle modalità organizzative descritte in questo documento atte in particolare a:
• individuare gruppi/sezione composti sempre dagli stessi bambini con il loro educatore, per periodi più lunghi possibile, evitando interazioni con altri gruppi/sezione e l'utilizzo condiviso di spazi. Se è necessario utilizzare lo stesso spazio tra più gruppi/sezione nella stessa giornata prevedere la sanificazione dello spazio, delle attrezzature e dei giochi e dei mobili e tutto quanto in esso contenuto, tra un utilizzo e l'altro;
• ridurre il numero delle presenze e il tempo di presenza dei bambini nella struttura;
• ridurre il numero di bambini per sezione;
• garantire il distanziamento durante l'eventuale consumo della merenda o del pasto;
• evitare la promiscuità fra gruppi/sezione;
• eliminare le interferenze tra i flussi di bambini.
SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
(aule, tavoli, sedie, pavimenti, maniglie, corrimani, porte, gabinetti, ecc.)
• la sanificazione degli ambienti è una procedura che prevede un livello di detersione e di disinfezione quotidiana;
• nei casi di accertata positività Covid-19 di un soggetto è necessario effettuare una sanificazione straordinaria di tutti gli ambienti frequentati dal soggetto, come previsto da circolare del Ministero della salute n. 5443 del 22 febbraio 2020, alla quale si rinvia;
• si raccomanda di incrementare/migliorare i servizi di igiene. Un'attenzione speciale deve essere data alla pulizia come misura generale di prevenzione per l'epidemia da Covid-19. La sanificazione di superfici dovrà essere particolarmente accurata, scrupolosa e frequente;
• effettuare la pulizia dei locali indossando i dispositivi di protezione individuale previsti per tali attività dal
documento valutazione rischi;
• le operazioni di pulizia sono intensificate rispetto alle normali operazioni ordinarie e con particolare
attenzione alle parti a possibile contatto col virus: zona accoglienza/filtro, parte superiore e inferiore dei tavoli, sedie, interruttori, maniglie delle porte e infissi, ecc.; l'individuazione di ulteriori superfici “critiche”, sulle quali adottare misure più frequenti di disinfezione, è oggetto di valutazione dell'organizzazione da parte del responsabile del servizio;
• nel caso di utilizzo straordinario dello stesso spazio/aula tra più gruppi/sezione nella stessa giornata
prevedere la sanificazione dello spazio/aula, delle attrezzature e dei giochi e dei mobili e tutto quanto in esso contenuto, tra un utilizzo e l'altro;
• provvedere alla disinfezione delle attrezzature e dei giochi utilizzati da ciascun gruppo/sezione a fine giornata; se l'utilizzo è tra più gruppi/sezione provvedere alla disinfezione alla fine dell'utilizzo da parte del gruppo/sezione;
• gli ambienti devono essere arieggiati frequentemente prima, durante e dopo la sanificazione;
• deve essere effettuata una pulizia frequente e comunque sempre a fine giornata con acqua e detergenti
seguita da disinfezione con ipoclorito di sodio allo 0,1% (equivalente a 1000 ppm) per la disinfezione di superfici toccate frequentemente (maniglie e pomelli, bottoni dell'ascensore, corrimano, interruttori etc) e per i bagni allo 0,5% (equivalente a 5000 ppm), lasciando agire per almeno 1 minuto, tempo riferito
unicamente allo scopo di inattivare eventuale presenza di Covid-19. In alternativa potrà essere effettuata la disinfezione con alcool etilico almeno al 70% per lo stesso tempo. Le superfici devono essere sciacquate;
Istruzioni pratiche ai fini della preparazione dei prodotti per la sanificazione
 

Se sulla confezione della candeggina è indicata la presenza di cloro al 5%

come arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

100 ml di prodotto in 900 millilitri di acqua

(100ml corrisp. a circa 1/2 bicchiere di acqua)

Recipiente da 5 litri:

0,5 litri di prodotto in 4,5 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

1 litro di prodotto in 9 litri di acqua

come arrivare alla diluizione dello 0,1% di cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

20 ml di prodotto in 980 millilitri di acqua

Recipiente da 5 litri:

100 ml di prodotto in 4,9 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

200 ml di prodotto in

9,8 litri di acqua

Se sulla confezione della candeggina è indicata la presenza di cloro al 3%

come arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

167 ml di prodotto in 833 millilitri di acqua

Recipiente da 5 litri:

0,83 litri di prodotto in 4,17 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

1,67 litri di prodotto in

8,33 litri di acqua

come arrivare alla diluizione dello 0,1% di cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

33 ml di prodotto in 967 millilitri di acqua

Recipiente da 5 litri:

167 ml di prodotto in 4,833 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

330 ml di prodotto in

9,67 litri di acqua

Note:
- I calcoli sono predisposti per recipiente da un litro, poi è agevole ottenere altri risultati per eventuali altri contenitori: è sufficiente moltiplicare i
dati per ottenere i valori. Ad esempio, se si vuole aggiungere un recipiente da 5 litri, basta moltiplicare per 5 tutti i valori del contenitore da un litro;
- La candeggina in commercio presenta in etichetta la percentuale di cloro attivo (normalmente 3% o 5%). Se la candeggina è al 5%, in un litro ci
sono 50 ml di cloro. Se la candeggina è al 3%, in un litro ci sono 30 ml di cloro.
- Se si vuole arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro, in 1 litro di prodotto ci voglio 5 ml di cloro, e quindi 995 ml di acqua. Ad es. quanta
candeggina mi serve per sanificare, se la candeggina è al 5% cloro? Utilizziamo una proporzione per ottenere la quantità necessaria (1 litro di candeggina al 5%) sta a (50 ml di cloro contenuti) come (quantità necessaria) sta a (5 ml) X (quantità necessaria) = 1 litro * 5 / 50 = 100 Pertanto per un litro d'acqua mi servono 100 ml di candeggina e 900 di acqua per portare la soluzione al litro.


GESTIONE AERAZIONE - RICAMBI D'ARIA
Per contrastare la diffusione dell'epidemia garantire la qualità dell'aria negli ambienti chiusi (indoor), rappresenta uno dei principali determinanti fondamentali nella tutela della salute di tutti gli occupanti. Va assicurato un adeguato e costante ricambio d'aria mediante la ventilazione naturale o forzata di tutti gli ambienti per la quale è opportuna la previsione di uno specifico protocollo di attuazione delle misure previste per ogni struttura definito in base alle dimensioni, alla complessità e alla tipologia di impianto, per mantenere UTA e condotte pulite e sanificate. Per questa misura si rinvia a quanto previsto dal PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL. Allegato n.1 Ventilazione - Aerazione.
INFORMAZIONE E FORMAZIONE (per tutti compresa utenza esterna)
• Il coordinatore/responsabile:
o comunica a tutti i soggetti interessati con apposita nota informativa le regole, indicazioni e modalità di accesso e comportamento previste anche in relazione a ulteriori previsioni di cui al DPCM 26-04-2020, allegato 6, e PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL.
o definisce una procedura e una conseguente informativa standard da divulgare a tutte le famiglie e al personale, comprensiva delle modalità organizzative adottate per l'accesso alla struttura nonché dell'effettuazione di tutte le attività connesse (orari, accessi su appuntamento, nominativi del referente e dei suoi eventuali collaboratori, orari di sanificazione e pulizia, protocolli aerazione, DM/DPI quando è fatto obbligo di utilizzarli e di che tipo, ecc.). Se compatibile con la normativa in materia di privacy, prevedere una comunicazione alle famiglie sull'avvenuto riscontro di un caso Covid-19 nella scuola, offrendo elementi utili ai fini della comprensione delle modalità attuate per la gestione del caso;
o prevede apposita segnaletica e cartellonistica indicante le principali misure e procedure adottate; o prevede una formazione specifica per rendere tutti consapevoli e parte attiva nell'adozione dei protocolli di prevenzione e del corretto uso dei DPI;
o dà informazione sulle procedure operative nel caso di riscontrata positività alla rilevazione della temperatura o di sintomi eclatanti suggestivi di Covid-19 (anche durante il tragitto casa - nido) e informare le rispettive famiglie.
• a chiunque è vietato l'accesso alla struttura ed è richiesto di rimanere al proprio domicilio in presenza di sintomatologia febbrile con temperatura superiore ai 37,5 °C e di non poter accedere o permanere laddove sopravvengono condizioni di pericolo, quali sintomi influenzali o contatti con persone positive nei 14 giorni precedenti.
• Il personale deve informare immediatamente il gestore del servizio nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19;
o soggetto a misure di quarantena/isolamento;
• Nessuno deve recarsi al nido nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19.
 

Misure organizzative

Considerando le indicazioni contenute in queste linee di indirizzo, ogni nido d'infanzia o micro nido definisce un progetto organizzativo considerando il numero delle sezioni, dei bambini, del personale, orari di apertura del servizio, sonno e comunque di tutti quegli aspetti che devono essere organizzati per il contenimento della diffusione del virus.
ACCOGLIENZA E INGRESSO
Misure di contenimento del rischio:
• allargamento della fascia oraria di accesso dei bambini alla scuola, rispetto a quella prevista, valutando la fissazione di orari personalizzati da definire nel progetto organizzativo;
• definire uno “spazio accoglienza/filtro”, che può anche essere totalmente o parzialmente all'esterno dell'edificio, finalizzato a gestire e filtrare l'accesso al servizio e dove comunque deve essere sempre garantito il distanziamento tra i presenti di almeno un metro. Si deve inoltre non consentire agli accompagnatori dei bambini di uscire dallo spazio accoglienza/filtro;
• per favorire il distanziamento ed evitare assembramenti in ingresso è necessario scaglionare gli accessi, tenendo conto anche dei bambini che usano il servizio di trasporto organizzato, e aumentare la sorveglianza dei bambini
• tutti indossano la mascherina, escluso i bambini frequentanti il servizio;
• in casi eccezionali, nel momento dell'accoglienza dei bambini prevedere, pur nel rispetto del distanziamento, la contemporanea presenza di bambini appartenenti al medesimo gruppo-sezione;
• chi entra nell'edificio deve sostituire le scarpe o indossare copriscarpe e pulire le mani con gel disinfettante messo a disposizione;
• implementare la sorveglianza nelle varie zone della struttura;
• stabilire, laddove è possibile, sensi unici di movimento per rendere più agevole il necessario distanziamento ed evitare incrocio di flussi di persone;
Esemplificazione procedura di accesso (bambini, genitori/accompagnatori e personale):
- dei bambini con i genitori/accompagnatori:
• ogni bambino accede alla struttura all'orario fissato dal gestore della stessa;
• l'accesso alla struttura è in uno “spazio accoglienza/filtro”, che può anche essere totalmente o parzialmente all'esterno dell'edificio, dove il bambino: toglie le scarpe e indossa calzature dedicate, igienizza le mani;
• se lo spazio/accoglienza è all'interno dell'edificio, l'accompagnatore: mette il copriscarpe monouso, igienizza le mani e consegna il bambino.
- del personale:
• si accede alla struttura all'orario fissato dal gestore della stessa;
• l'accesso alla struttura è in uno “spazio filtro” dove si svolgono le seguenti operazioni: togliere le scarpe e sostituire con calzature dedicate, igienizzare le mani, indossare la mascherina chirurgica.
ACCESSO DA PARTE DI SOGGETTI TERZI, PRESTATORI DI FORNITURE E SERVIZI
La gestione degli appalti endoaziendali deve essere regolamentata tenendo conto delle indicazioni previste dal PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL.
USO DEGLI ASCENSORI
• l'uso dell'ascensore è consentito limitatamente a una persona alla volta, anche con il trasporto di cose accompagnate; nel caso in cui sia necessario accompagnare in ascensore una persona o un bambino che necessita del trasporto, può essere presente solo un accompagnatore. Si rinvia in particolare al PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL.

NUMERO DI BAMBINI PER GRUPPO-SEZIONE E PROGETTO ORGANIZZATIVO
Numero di bambini per insegnante/aula:

• il rapporto fra numero dei bambini e insegnante deve essere 4 a 1 per i lattanti e 4-5 a 1 per i divezzi;
• il rapporto fra numero dei bambini e metri quadrati dell'aula/spazio deve essere 1 bambino ogni almeno 4 metri quadrati fino a un massimo di 5 bambini per aula/spazio;
Progetto organizzativo:
Nel rispetto delle prescrizioni previste da queste linee di indirizzo, nel rispetto delle indicazioni “Numero di bambini per insegnante/aula” e nell'ottica di accogliere il maggior numero possibile di bambini, il progetto organizzativo, e di conseguenza il progetto educativo:
• prevede l'utilizzo di tutti gli spazi a disposizione;
• favorisce il più possibile l'utilizzo degli spazi all'aperto rispetto alle aule pur nel rispetto delle distanze previste;
• individua preliminarmente le aule più grandi rispetto alle normali aule per attività programmate;
• prevede il distanziamento delle zone e togliere dalle aule tutti i mobiletti che non sono funzionali a garantire il distanziamento previsto;
• favorisce attività che facilitano un distanziamento tra bambini rispetto a quelle che implicano la vicinanza;
• minimizza lo scambio di giochi tra bambini prevedendo, ove possibile, delle dotazioni individuali di giochi;
• implementa, per quanto possibile, la vigilanza sul fatto che i bambini non portino alla bocca i giochi e provvedere alla igienizzazione degli stessi a fine utilizzo;
• evita le possibilità di interferenze fra gruppi che devono essere mantenuti distinti in ogni attività prevista;
• evita le attività che prevedono interferenze tra flussi di bambini;
• dotare l'aula di contenitori con coperchio a pedale sacchi monouso per riporre salviette e fazzoletti;
• dota la struttura di un sistema di raccolta rifiuti differenziata per mascherine e guanti monouso opportunamente segnalato prevedendo anche una specifica procedura per lo smaltimento nel rispetto della procedura prevista dall'allegato 3 Gestione rifiuti - PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. REV.4 - 28 maggio 2020;
• prevede tutte le fasi di pulizie e igienizzazione delle aule e delle postazioni prima e dopo il pasto.
PASTO
• favorire la consumazione del pasto da parte dei bambini nelle aule;
• individuare le modalità con cui possono spostarsi i bambini fra le diverse zone della struttura, in particolare subito dopo aver consumato il pasto per garantire anche la necessaria aerazione;
• aggiornare il piano di autocontrollo haccp per il servizio di preparazione e erogazione dei pasti nel rispetto delle indicazioni dell'autorità sanitaria connesse all'emergenza Covid-19 e in particolare del PROTOCOLLO DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. Ristorazione e pubblici esercizi LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL RISCHIO COVID-19 VER.1 - 8 maggio 2020.
• resta fermo che durante la distribuzione del pasto deve essere garantito il rispetto del distanziamento di almeno 1 metro, l'uso della mascherina e di tutte le altre misure di igiene e prevenzione previste;
• durante la fruizione del pasto è garantito il distanziamento di almeno 1 metro e di tutte le altre misure di igiene e prevenzione previste;
• l'insegnante consuma il pasto unitamente ai bambini del proprio gruppo/sezione e su un tavolo dedicato nel rispetto del distanziamento previsto;
• operatori d'appoggio e cuochi consumano il pasto in uno spazio loro dedicato nel rispetto del distanziamento previsto.
ATTIVITÀ PSICOMOTORIE E LIBERE IN ZONE DEDICATE
• sono vietate le attività con la presenza di più gruppi /sezione;
• privilegiare le attività all'aperto rispetto alle attività al chiuso;
• nei giardini individuare, al bisogno, le zone da assegnare al singolo gruppo-sezione di bambini;
• evitare, nell'utilizzo dei giochi, interazioni fra gruppi/sezioni diversi;
• prevedere le pulizie dei giochi all'aperto a fine giornata; se l'utilizzo è tra più gruppi/sezione provvedere alla disinfezione alla fine dell'utilizzo da parte del gruppo/sezione;
• favorire le attività che riducono al minimo il contatto fisico bambino/bambino e bambino/insegnante;
• utilizzare le strutture extrascolastiche se viene garantita la sanificazione e l'igienizzazione;
• per l'utilizzo delle aule o degli spazi destinati a attività psicomotorie e/o libere valgono le stesse misure di contenimento individuate per le attività programmate.
SONNO
• per attivare il sonno va favorito prioritariamente l'utilizzo della stessa aula del gruppo/sezione, sempre nel rispetto delle distanze interpersonali di almeno 1 metro;
• come per tutti gli spazi al chiuso, garantire la messa in atto dei protocolli di aerazione previsti per i locali;
• il lettino deve essere assegnato al bambino e non prevedere un uso promiscuo;
• implementare il lavaggio della biancheria (lenzuola, coprimaterasso e sacco-sonno), secondo i criteri e le modalità previste dal PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA revisione 4 del 28.05.2020, allegato 2.
SERVIZI IGIENICI e DI PULIZIA DEI BAMBINI
• nelle strutture con servizi igienici per bambini annessi alle aule l'utilizzo è esclusivo per il gruppo-sezione che svolge attività nell'aula;
• nel caso di strutture con blocchi unici di servizi igienici per bambini, sono assegnate delle postazioni ai bambini del medesimo gruppo/sezione;
• nel progetto organizzativo sono indicate anche le modalità più consone per l'individuazione da parte dei bambini delle postazioni a loro assegnate;
• evitare, per quanto possibile, la compresenza contemporanea nei servizi igienici di bambini appartenenti a gruppi-sezione diversi;
• implementare l'aerazione del locale, le pulizie e l'igienizzazione del servizio igienico;
• dotare i locali della struttura di contenitori con coperchio a pedale e sacchi monouso con chiusura a nastro per riporre salviette e fazzoletti;
• se è necessario utilizzare un fasciatoio tra più gruppi/sezione, prevedere l'igienizzazione dello stesso tra un utilizzo e l'altro;
• quando è richiesto il supporto del personale per la pulizia dei bambini, il personale stesso indossa tutti i dispositivi previsti dal DVR; in caso di necessità d'intervento di più unità di personale (insegnante supplementare e operatore d'appoggio) è necessario organizzarsi in modo tale da contenere al minimo
la compresenza ravvicinata.
DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER I BAMBINI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Oltre alle misure di tutela previste dagli altri punti di queste linee di indirizzo, per i bambini con bisogni educativi speciali (BES) si applicano le seguenti misure, anche derogatorie, tenendo conto anche delle attività definite nella progettazione specifica adottata:
• non essendo sempre possibile garantire il distanziamento, potrà essere previsto per l'educatore l'utilizzo dei dispositivi previsti per trattare eventuale caso Covid-19;
• l'attività deve essere programmata e proporzionata in base agli spazi disponibili e al personale a disposizione;
• l'orario d'accesso del bambino deve essere concordato con l'educatore e comunque l'educatore deve essere presente nella struttura prima dell'arrivo del bambino;
• favorire il lavaggio frequente della mani e l'uso di gel igienizzante;
• privilegiare attività che prevedano il distanziamento rispetto alle attività di gruppo;
• le attività che prevedono il distanziamento possono essere svolte, di norma, in spazi adiacenti al gruppo/sezione dove è inserito il bambino, o in zone dedicate; nel progetto organizzativo deve essere riprogrammato l'uso degli spazi per garantire il distanziamento valutando anche la possibilità di rimodulazione degli arredi;
• le attività di inclusione e socializzazione del bambino devono avvenire sempre nello stesso gruppo/sezione di bambini in cui è inserito e non devono esserci compresenze di bambini con BES inseriti in gruppi/sezione diversi;
• a fine attività/giornata devono essere sanificate tutte le strumentazioni particolari utilizzate per le varie attività (tavoli e sedie particolari, carrozzine, strumentazione didattica ecc...);
USCITA
• valgono le stesse indicazioni date per l'accoglienza/accesso con flusso di persone e bambini in senso contrario, ma meglio se la porta di uscita non coincide con la porta di entrata.
 

Servizio Tagesmutter - nidi familiari

• durante il servizio della Tagesmutter non devono essere presenti altri soggetti, compresi i famigliari, tranne i figli della Tagesmutter di età inferiore ai 13 anni, come stabilito dalla legge provinciale n. 4 del 2002;
• il rapporto fra numero dei bambini e Tagesmutter deve essere massimo 3 a 1; è possibile che il rapporto sia 4 a 1 se un bambino è figlio della Tagesmutter;
• il rapporto fra numero dei bambini e metri quadrati dello spazio disponibile deve essere 1 bambino ogni almeno 4 metri quadrati fermo restando il numero massimo di bambini;
• fermo restando quanto previsto dai punti precedenti, per l'erogazione del servizio Tagesmutter - nidi familiari si applica:
o nel caso in cui il servizio sia erogato presso il domicilio della Tagesmutter: quanto previsto da queste linee di indirizzo nella Premessa, nello Stadio 2 - Misure di igiene e prevenzione;
o nel caso in cui il servizio non sia erogato presso il domicilio della Tagesmutter: quanto previsto da queste linee di indirizzo;
• garantire un controllo a campione da parte della Provincia in merito al rispetto delle misure previste da questo punto.
 

Proposta a cura del gdL SCUOLA PAT / APSS
Dott. Livio Degasperi - PAT

Dott. Maurizio Adami - PAT

Dott.ssa Silva Franchini- APSS

Dott. Mirko Mazzurana APSS

Dott. Marco Ferretti - APSS
Per il Comitato prov coord. SSL a cura del Sottogruppo COVID19
Dott. Marcello Cestari - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Dipartimento Salute PAT (Coordinamento)
Dott. Alessandro Pedrotti - Uopsal APSS (collaborazione con Uff. Sic. Amb. Lavoro PAT)
Dott.ssa Barbara Battistello - rappresentanza settore agricoltura
Dott. Arch.Raffaella Giannini - Serv. Antincendi e Protezione Civile -PAT
Manuela Faggioni - CGIL Trento- rappresentanza sindacale
Dott.ssa Sandra Cainelli - Serv. Lavoro PAT
Dott.Dario Uber - Uopsal - Dip. Di Prevenzione - APSS
Dott.Ing. Paolo Angelini - Ass.Artigiani T rento - rappresentanza datoriale
Dott.Ing. Alfonso Piccioni - INAIL Trento
Dott. Azelio De Santa - rappresentanza Medici Competenti

VER.1MCE03062020



Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento
PROTOCOLLO SALUTE E SICUREZZA NELLE SCUOLE - COVID-19
SCUOLE DELL'INFANZIA (3 - 6 anni) e
VER.1 - 03 giugno 2020

 

INDICE
Premessa generale
• premessa
• valutazione dei rischi
• referente Covid-19
• flessibilizzare il servizio
Stadio 1: Ripresa delle attività da parte del personale, senza la presenza dei bambini
• Indicazioni distinte per soggetto
o tutto il personale e eventuali terzi docenti
o operatori d'appoggio
o cuochi
Stadio 2: Ripresa delle attività didattico/educative, con la presenza dei bambini
• Misure di igiene e prevenzione
o rilevazione della temperatura corporea e gestione di casi sospetti

o dispositivi di prevenzione e protezione (individuale e collettiva)

o igiene personale

o distanziamento

o sanificazione degli ambienti

o gestione aerazione - ricambi d'aria (naturale e artificiale)

o informazione e formazione
• Misure organizzative
o trasporto accompagnato o accoglienza e ingresso
■ misure di contenimento del rischio
■ esemplificazione procedura di accesso (bambini, genitori/accompagnatori e personale)
o accesso da parte di soggetti terzi, prestatori di forniture e servizi

o numero di bambini per gruppo-sezione e progetto organizzativo

o mensa o attività psicomotorie e libere

o sonno

o servizi igienici e di pulizia dei bambini

o disposizioni particolari per i bambini con bisogni educativi speciali

o uscita
 

Premessa generale

PREMESSA
In relazione alla situazione di emergenza sanitaria nazionale, e della necessità di offrire delle indicazioni per la riapertura delle scuole, si riportano i seguenti indirizzi per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 volti a minimizzare quanto più possibile le probabilità di trasmissione in un ambito in cui, la particolarità dei rapporti e delle relazioni interpersonali, rendono la gestione della sicurezza particolarmente critica e delicata.
Il documento è strutturato e suddiviso in macroaree in modo tale da renderlo mirato nella focalizzazione dei rischi e delle misure atte al loro contenimento, favorendone così una rapida comprensione.
In attesa di indicazioni dal tavolo tecnico nazionale, i contenuti di riferimento sono stati i DPCM intervenuti, le ordinanze del Presidente della Provincia, i documenti redatti dal dipartimento di prevenzione in merito ad altri tavoli dedicati (ad esempio: imprese, ristorazione), e il recente documento redatto dal politecnico di Torino “Scuole aperte, società protette”. Queste linee di indirizzo sono in ogni caso subordinate alle disposizioni previste dai D.P.C.M. o dalle Ordinanze del Presidente.
L'analisi si sviluppa considerando le fasi del processo dell'attività scolastica che vede coinvolti i bambini e il personale, e le relative “criticità”, tenendo presente le principali misure di sanità pubblica che hanno mostrato maggiore evidenza scientifica, ossia il distanziamento, l'igiene delle mani, corretti comportamenti personali (nello starnutire o nel tossire), il corretto uso della mascherina, l'igiene ambientale (pulizia e disinfezione), la sorveglianza sanitaria (individuazione e isolamento dei soggetti sintomatici) e l'applicazione di una metodologia che consenta l'adozione di comportamenti funzionali al contrasto del contagio.
Nel rispetto delle misure di cui sopra, anche nell'ambito dell'organizzazione del servizio scolastico della scuola dell'infanzia devono essere previste in particolare misure organizzative finalizzate a favorire ingressi scaglionati, a evitare gli assembramenti, a favorire l'attività all'aperto, a garantire idoneo distanziamento sia per i bambini che per tutto il personale per l'intero periodo di attività scolastica, individuare gruppi/sezione composti sempre dagli stessi bambini con il loro docente, evitando interazioni con altri gruppi/sezione.
Secondo quanto previsto dalle raccomandazioni ministeriali per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del Covid-19 è fondamentale la collaborazione e l'impegno di tutti nell'osservare alcune norme igieniche sia in ambito di vita privata che sul posto di lavoro; quindi è importante sottolineare la necessità di un atto di responsabilizzazione nel garantire adeguate misure di tutela sia da parte delle famiglie dei bambini sia da parte del personale scolastico.


VALUTAZIONE DEI RISCHI
Si premette che il presidio della sicurezza nelle scuole dell'infanzia è ben strutturato e definito nella sua organizzazione anche attraverso un costante monitoraggio da parte della Provincia. Sulla base dei contenuti di queste linee di indirizzo per la tutela e la salute della sicurezza dei lavoratori e utenti nelle scuole dell'infanzia, è cura del datore di lavoro definire nel documento di valutazione dei rischi (DVR), che è lo strumento deputato all'individuazione dei rischi specifici, le fasi o i momenti critici in cui si evidenziano i maggiori rischi di contagio con la conseguente individuazione delle misure di tutela. Nel documento di valutazione dei rischi deve essere inserito uno specifico allegato nel quale sono delineate le misure per gestire i rischi di trasmissione del contagio all'interno ed intorno agli edifici e le situazioni di emergenza anche in relazione ai mutamenti della situazione epidemiologica e dei relativi provvedimenti che dovessero essere adottati, nonchè i soggetti deputati a garantire l'attuazione delle misure individuate nel DVR, anche in relazione alla specificità delle singole strutture.


REFERENTE COVID-19
Questo percorso di riapertura del servizio scolastico comporta una serie di verifiche programmatiche e operative che necessitano di un sistema il più possibile organizzato e in cui è necessario fornire al datore di lavoro uno specifico supporto. A tal fine è fortemente raccomandata l'individuazione della figura del Referente Covid-19: raccomandazione contenuta anche nell'Ordinanza del Presidente della Provincia del 15 aprile 2020.
E' auspicabile che la persona individuata, in virtù delle funzioni richieste e delle misure che devono essere messe in atto, debba avere competenze anche in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il referente Covid-19 può comunque coincidere con il datore di lavoro in particolare nei casi in cui lo stesso svolga direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione.
Vista l'organizzazione delle scuole dell'infanzia, si può pensare che il ruolo di referente Covid-19 possa essere ricoperto o dal dirigente/responsabile o suo collaboratore, o dal RSPP, o da un ASPP, con la collaborazione dei coordinatori pedagogici unitamente ai preposti individuati nelle singole realtà scolastiche.
Per l'individuazione e le funzioni del Referente Covid-19 vedere P.to 3 - PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. REV.4 - 28 maggio 2020.


FLESSIBILIZZARE IL SERVIZIO
Per dare seguito alle indicazioni contenute in queste linee di indirizzo si ritiene auspicabile introdurre criteri di flessibilizzazione nell'erogazione del servizio anche al fine di dare la maggiore risposta possibile alle esigenze di supporto delle famiglie/utenti.

 

Stadio 1
Ripresa delle attività da parte del personale, senza la presenza dei bambini

In questo stadio 1 non sono presenti bambini ma possono accedere alle strutture scolastiche il personale e anche i genitori dei bambini per le formalità connesse con il servizio o soggetti terzi per manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. In considerazione degli spazi presenti nelle scuole e del numero di lavoratori addetti si ritiene sussistano le condizioni per garantire il distanziamento e evitare gli assembramenti.
Come esplicitato nelle premesse, le misure di seguito delineate si fondano sulla necessità di garantire il distanziamento, limitare gli assembramenti, minimizzare gli incroci di flussi di persone, nonché della necessità di indossare i dispositivi di protezione e di fornire a tutti le informazioni utili e sono riprese da quanto descritto nello “Stadio 2” al quale si rinvia per maggiori dettagli sia per le Misure di igiene e prevenzione che per le Misure organizzative, per gli aspetti relativi al personale.


Indicazioni distinte per soggetto

TUTTO IL PERSONALE E EVENTUALI TERZI
• La scuola deve essere dotata, in prossimità dell'ingresso, di specifico gel per la pulizia della mani. Tutti coloro che entrano sono tenuti alla disinfezione delle mani con specifico gel a base alcoolica e devono garantire un distanziamento almeno di un metro dai colleghi e/o da eventuali altre persone presenti;
• Il lavaggio delle mani, anche con sapone, deve avvenire prima e dopo l'attività didattica/ricreativa e in ingresso e uscita dalla scuola o comunque in ogni caso vi sia la necessità. L'uso di guanti da parte del personale non sostituisce il lavaggio delle mani.
• la scuola deve essere dotata di un sistema di raccolta rifiuti differenziata per mascherine e guanti monouso opportunamente segnalato prevedendo anche una specifica procedura per lo smaltimento nel rispetto della procedura prevista dall'allegato 3 Gestione rifiuti - PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. REV.4 - 28 maggio 2020.
• chiunque accede deve togliersi le scarpe e utilizzare calzature esclusive per l'attività da svolgere oppure utilizzare copriscarpe monouso;
• al momento dell'accesso a scuola il personale e soggetti terzi può essere sottoposto al controllo della temperatura che altrimenti è attestata dal medesimo soggetto tramite comunicazione;
• per chiunque è obbligatorio indossare la mascherina dal momento in cui si accede alla scuola e per tutta la durata del servizio e mantenere un distanziamento tra le persone di almeno 1 metro durante le attività;
• il datore di lavoro deve garantire la dotazione quotidiana necessaria di tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI);
• favorire le attività all'aperto, anche se di preparazione, compatibilmente con le possibilità strutturali, gli spazi e le condizioni meteo;
• all'interno, privilegiare attività di preparazione individuali in aula senza compresenza di altri colleghi: quest'ultima rappresenta l'unica condizione che consente di non utilizzare la mascherina;
• evitare gli assembramenti, organizzare gli incontri in videochiamata ma, se è necessario organizzare gli incontri in presenza, privilegiare l'utilizzo delle aule più grandi prevedendo attività in gruppo-sezione ristretti nel rispetto del distanziamento previsto e dell'utilizzo di mascherina;
• prevedere l'aerazione costante dei locali, o nell'impossibilità sia costante, di almeno 5/10 minuti ogni ora di permanenza.
Informazione e formazione
• Il coordinatore/responsabile:
o comunica a tutti i soggetti interessati con apposita nota informativa le regole, indicazioni e modalità di accesso e comportamento previste dalla scuola anche in relazione a ulteriori previsioni di cui al DPCM 26-04-2020, allegato 6, e Protocollo generale del Comitato provinciale di Coordinamento in materia di SSL;
o definisce una procedura e una conseguente informativa standard da divulgare a tutte le famiglie e al personale, comprensiva delle modalità organizzative adottate per l'accesso alla scuola nonché dell'effettuazione di tutte le attività connesse (orari, accessi su appuntamento, nominativi del referente e dei suoi eventuali collaboratori, orari di sanificazione e pulizia, protocolli aerazione, DM/DPI quando è fatto obbligo di utilizzarli e di che tipo, ecc.);
o prevede apposita segnaletica e cartellonistica indicante le principali misure e procedure adottate; o prevede una formazione specifica al personale per rendere tutti consapevoli e parte attiva nell'adozione dei protocolli di prevenzione e del corretto uso dei DPI;
o dà informazione sulle procedure operative nel caso di riscontrata positività alla rilevazione della temperatura o di sintomi eclatanti suggestivi di Covid-19.
• a chiunque è vietato l'accesso alla struttura ed è richiesto di rimanere al proprio domicilio in presenza di sintomatologia febbrile con temperatura superiore ai 37,5 °C e di non poter accedere o permanere laddove sopravvengono condizioni di pericolo, quali sintomi influenzali o contatti con persone positive nei 14 giorni precedenti.
• Il personale deve informare immediatamente la scuola nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19;
o soggetto a misure di quarantena/isolamento;
• Nessuno deve recarsi a scuola nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19.
DOCENTI
I docenti e tutto il personale con i loro coordinatori/responsabili programmano le attività da compiere per preparare l'apertura della scuola prendendo a riferimento quanto previsto in queste linee di indirizzo in particolare nello “Stadio 2”, di cui qui di seguito si richiamano alcuni punti a titolo riepilogativo, ma non esaustivo:
• riprogrammare l'uso degli spazi per garantire il distanziamento valutando anche la possibilità di
rimodulazione degli arredi;
• privilegiare le attività che prevedono un distanziamento tra bambini;
• evitare tutte le attività che prevedono la compresenza di gruppi diversi di bambini (interclasse, sottogruppi, ecc);
• selezionare i giochi e il materiale scolastico da mettere a disposizione dei bambini tenendo conto che a fine giornata devono essere sanificati (nella selezione dei giochi valutare come privilegiare quelli di grandi dimensioni poiché di più facile sanificazione);
• definire strumenti per informare le famiglie e gli esterni circa le misure adottate per l'accesso alle scuole e le modalità di erogazione del servizio scolastico (orario, attività, gruppi, ecc.);
• definire un progetto organizzativo tenendo conto in particolare della riduzione del numero di bambini per gruppo-sezione.
OPERATORI D'APPOGGIO
Gli operatori d'appoggio eseguono, in collaborazione con gli insegnanti, tutte le operazioni utili per preparare l'apertura della scuola prendendo a riferimento quanto previsto in queste linee di indirizzo in particolare nello “Stadio 2”, di cui qui di seguito si richiamano alcuni punti a titolo riepilogativo, ma non esaustivo:
• le operazioni di pulizia devono essere intensificate rispetto alle operazioni ordinarie e con particolare attenzione alle parti di maggiore contatto (parte inferiore dei tavoli, interruttori, maniglie delle porte e infissi, degli armadietti ecc.);
• effettuano le operazioni di pulizia, di norma, in autonomia e non in compresenza con i colleghi. A tal fine può essere utile una divisione preliminare degli spazi o stanze assegnate a ognuno di essi;
• effettuano la pulizia dei locali scolastici indossando in particolare i dispositivi previsti per tali attività come individuati nel documento di valutazione dei rischi e indossando anche la mascherina;
• per lo smaltimento delle salviette e fazzoletti il personale indossa i guanti e chiude il sacchetto prima di toglierlo dal suo contenitore, per poi smaltirlo come rifiuto indifferenziato;
• nella movimentazione di scatoloni, pacchi, e tutti i contenitori utilizzano guanti. L'utilizzo dei guanti non sostituisce la pulizia della mani anche con gel disinfettante. Per dettagli sull'utilizzo di guanti e mascherine si rimanda a specifico documento;
• durante le operazioni di pulizia deve essere garantita una aerazione costante.
• per la sanificazione si rinvia a specifico punto contenuto in “Stadio 2”
CUOCHI
In particolare i cuochi eseguono le operazioni di pulizia e sistemazione della cucina per preparare l'apertura della scuola prendendo a riferimento quanto previsto in queste linee di indirizzo in particolare nello “Stadio 2”, di cui qui di seguito si richiamano alcuni punti a titolo riepilogativo, ma non esaustivo:
• le operazioni di pulizia in cucina e nel deposito delle derrate alimentari devono essere intensificate rispetto alle normali operazioni ordinarie e con particolare attenzione alle parti sensibili (parte inferiore dei banconi, interruttori, maniglie delle porte e infissi, ecc.);
• il cuoco effettua anche queste operazioni di pulizia per le parti di competenza, di norma, in autonomia;
• anche se svolge il lavoro da solo deve indossare la mascherina e inoltre nella sistemazione delle derrate alimentari, nello spostamento di scatoloni, casse ecc. deve indossare i guanti monouso; in ogni caso l'utilizzo dei guanti non sostituisce la pulizia della mani anche con gel disinfettante. Per dettagli esplicativi sull'utilizzo di guanti e mascherine si rimanda a specifico documento;
• durante le operazioni di pulizia deve essere garantita una aerazione costante.
Per l'eventuale erogazione del servizio mensa nei confronti del personale si rinvia a quanto previsto dallo “Stadio 2” alla specifica voce e al PROTOCOLLO DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. Ristorazione e pubblici esercizi LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL RISCHIO COVID-19 VER.1 - 8 maggio 2020.
 

Stadio 2
Ripresa delle attività didattico/educative, con la presenza dei bambini

In questo stadio 2 sono presenti anche i bambini e deve essere inoltre considerata la presenza di tutto il personale e di eventuali terzi.
Come esplicitato nelle premesse, le misure di seguito delineate si fondano sulla necessità di disciplinare il distanziamento, limitare gli assembramenti, minimizzare incroci di flussi di bambini e persone, nonché sulla necessità di indossare i dispositivi di protezione e di fornire a tutti le informazioni utili.
Le misure di igiene e prevenzione unitamente alle misure organizzative assumono un ruolo fondamentale nel minimizzare le possibilità di contagio.
Secondo quanto previsto dalle raccomandazioni ministeriali per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del Covid 19 è fondamentale la collaborazione e l'impegno di tutti nell'osservare alcune norme igieniche sia in ambito di vita privata che sul posto di lavoro; quindi è importante sottolineare la necessità di un atto di responsabilizzazione nel garantire adeguate misure di tutela sia da parte del personale, sia da parte delle famiglie dei bambini che fruiscono di un servizio, peraltro non obbligatorio, accettando una sorta di “patto”; è necessaria una responsabilizzazione collettiva adottando le misure di precauzione previste da queste linee di indirizzo, proteggendo così il proprio figlio e indirettamente quelli frequentanti con lui la scuola attraverso in particolare: distanziamento, uso mascherine, igiene delle mani, sorveglianza dei sintomi con misurazione costante della temperatura corporea, ecc.
 

Misure di igiene e prevenzione

Le misure di igiene personale e pulizia degli ambienti, con particolare cura delle parti sensibili, sono fondamentali nelle prevenzione del contagio. A maggior ragione nelle scuole dell'infanzia in virtù del numero di presenze di personale e di bambini e nell'oggettiva impossibilità, quantomeno in alcune azioni, del distanziamento.
RILEVAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA E GESTIONE DI CASI SOSPETTI
• a chiunque è vietato l'accesso alla struttura ed è richiesto di rimanere al proprio domicilio in presenza di sintomatologia febbrile con temperatura superiore ai 37,5 °C e di non poter accedere o permanere laddove sopravvengono condizioni di pericolo, quali sintomi influenzali o contatti con persone positive nei 14 giorni precedenti.
• Il personale e i genitori/accompagnatori per i bambini, devono informare immediatamente la scuola nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19;
o soggetto a misure di quarantena/isolamento.
• Nessuno deve recarsi a scuola nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19.
• Al momento dell'accesso a scuola il personale, i genitori/accompagnatori e soggetti terzi possono essere sottoposti al controllo della temperatura che altrimenti è attestata dal medesimo soggetto tramite comunicazione; nel caso di misurazione della temperatura la stessa è effettuata da personale della scuola debitamente formato;
• Anche ai bambini, in presenza di sintomi influenzali suggestivi di possibile Covid-19, può essere misurata la temperatura con gli adeguati strumenti di rilevazioni messi a disposizione (preferibilmente quelli che non prevedono il contatto con il bambino ad esempio il termometro a infrarossi);
• il coordinatore/responsabile comunica a tutti i soggetti interessati con apposita nota informativa le regole, indicazioni e modalità di accesso e comportamento previste dalla scuola, anche in relazione a ulteriori previsioni di cui al DPCM 26-04-2020, allegato 6, e Protocollo generale sulla sicurezza sul lavoro rev. n. 4 - 28 maggio 2020.
• Nel caso di temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi di infezione respiratoria quali la tosse o di sua segnalazione in merito:
o se trattasi di lavoratore, si rinvia a specifico punto contenuto nel PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL;
o se trattasi di bambino, viene accudito dal personale fino all'arrivo del familiare (che deve arrivare nel minor tempo possibile), distanziandolo dal resto del gruppo in un locale separato e indossa una mascherina chirurgica. In questo caso il personale deve indossare guanti, occhiali e mascherina FFP2 senza valvola, camice e cuffia. Il genitore deve poi contattare nel più breve tempo possibile il proprio pediatra di libera scelta e seguire le sue indicazioni. Il pediatra di libera, valutato il caso, se conferma l'ipotesi di caso possibile Covid-19 lo segnala al Servizio Igiene di competenza, per l'avvio dell'inchiesta epidemiologica e l'applicazione delle misure di quarantena e isolamento fiduciario.
DISPOSITIVI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Dispositivi di protezione individuale

• tutte le persone che entrano nelle scuole a diverso titolo, escluso i bambini frequentanti la scuola, devono indossare almeno la mascherina chirurgica. Per le mascherine è necessario informare il personale in particolare su quando vanno utilizzate dove sono messe a disposizione e dove smaltirle;
• i bambini non devono indossare la mascherina chirurgica mentre la deve indossare tutto il personale e chiunque entri nella struttura; non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dal bambino, è consigliabile, valutando le specifiche situazioni, l'utilizzo per il personale di ulteriori dispositivi quali ad esempio: guanti in nitrile, dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose, filtrante facciale FFP2 senza valvola;
• personale e bambini devono indossare abiti che devono essere lavati quotidianamente;
• le scuole devono attrezzarsi e fornire i dispositivi al personale (mascherina e altri);
• deve essere predisposta un'informativa relativa ai dispositivi e alle misure igieniche, in particolare mascherine, guanti;
• per la gestione (assistenza) di eventuali casi Covid-19, avere in dotazione kit che includano i seguenti elementi: filtrante facciale FFP2 senza valvola, occhiali o protezione facciale, guanti monouso, camice chirurgico monouso e cuffia;
Dispositivi di protezione collettiva
• la separazione delle postazioni dei bambini tramite schermi non fa venir meno l'obbligo di garantire il distanziamento previsto. Per la consumazione della merenda e del pasto nelle aule è necessario definire modalità organizzative per garantire il distanziamento e altrimenti è necessario utilizzare degli schermi separatori quali dispositivi di protezione collettiva. Possono essere utilizzate barriere fisiche in materiale
impermeabile e igienizzabile.

IGIENE PERSONALE
• La scuola deve garantire l'igiene delle mani e a tal fine mette a disposizione distributori di gel igienizzante in più postazioni tra cui:
o ingresso scuola, spazio accoglienza;
o in tutti i locali utilizzati per le attività con i bambini;
• Il lavaggio delle mani, anche con sapone, deve avvenire prima e dopo l'attività didattica/ricreativa e in ingresso e uscita dalla scuola o comunque in ogni caso vi sia la necessità. L'uso di guanti da parte del personale non sostituisce il lavaggio delle mani.
• Evitare asciugamani a getto d'aria e utilizzare solo salviette usa e getta al fine di evitare la possibile dispersione di droplet e la circolazione di getti d'aria. Di conseguenza non è consentito l'utilizzo di asciugamani personali. E' possibile l'uso di asciugamani in tessuto che non siano riutilizzabili se non
dopo essere stati puliti a 90°C (oppure a 70°C e successivo stiraggio) da parte della scuola.
• Prevedere bavaglini monouso. Di conseguenza non è consentito l'utilizzo di bavaglini personali in tessuto a meno che non siano puliti quotidianamente a 90° da parte della scuola.
• Dotare i servizi igienici di contenitori con sacchetti monouso chiudibili, per gettare le salviette ed i fazzoletti.
• Utilizzare copriscarpe o sostituire le scarpe prima di spostarsi all'interno della struttura;
• Prevedere, all'ingresso, un'informativa per famiglie, soggetti terzi e fornitori sulla misure da adottare sull'obbligatorietà dell'igiene delle mani e per il contenimento della diffusione del virus.

DISTANZIAMENTO
Il distanziamento interpersonale di almeno di 1 metro, oltre all'uso di mascherine, è una delle misure più efficaci per contrastare il contagio e la diffusione del virus. Tale misura vale anche nelle attività all'aperto che peraltro devono essere favorite. Tuttavia nelle scuole dell'infanzia, i bambini vanno accuditi, a volte presi in braccio e hanno bisogno di essere aiutati e cambiati. La necessità di cura passa attraverso il contatto fisico. Il distanziamento è difficile da applicare e pertanto, pur cercando di limitare le situazioni di contatto, si rende necessario il rispetto delle modalità organizzative descritte in questo documento atte in particolare a:
• individuare gruppi/sezione composti sempre dagli stessi bambini con il loro docente, evitando interazioni con altri gruppi/sezione e l'utilizzo condiviso di spazi. Se è necessario utilizzare in via straordinaria lo stesso spazio tra più gruppi/sezione nella stessa giornata prevedere la sanificazione dello spazio, delle attrezzature e dei giochi e dei mobili e tutto quanto in esso contenuto, tra un utilizzo e l'altro;
• ridurre il numero delle presenze e il tempo di presenza a scuola dei bambini;
• ridurre il numero di bambini per sezione;
• garantire il distanziamento durante l'eventuale consumo della merenda o del pasto;
• evitare la promiscuità fra gruppi;
• eliminare le interferenze tra i flussi di bambini.
SANIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
(aule, tavoli, sedie, pavimenti, maniglie, corrimani, porte, gabinetti, ecc.)
• la sanificazione degli ambienti è una procedura che prevede un livello di detersione e di disinfezione quotidiana;
• nei casi di accertata positività Covid-19 di un soggetto è necessario effettuare una sanificazione straordinaria di tutti gli ambienti frequentati dal soggetto, come previsto da circolare del Ministero della salute n. 5443 del 22 febbraio 2020, alla quale si rinvia;
• si raccomanda di incrementare/migliorare i servizi di igiene. Un'attenzione speciale deve essere data alla pulizia come misura generale di prevenzione per l'epidemia da Covid-19. La sanificazione di superfici dovrà essere particolarmente accurata, scrupolosa e frequente;
• effettuare la pulizia dei locali scolastici indossando i dispositivi di protezione individuale previsti per tali
attività dal documento valutazione rischi;
• le operazioni di pulizia sono intensificate rispetto alle normali operazioni ordinarie e con particolare
attenzione alle parti a possibile contatto col virus: zona accoglienza/filtro, parte superiore e inferiore dei tavoli, sedie, interruttori, maniglie delle porte e infissi, ecc.; l'individuazione di ulteriori superfici “critiche”, sulle quali adottare misure più frequenti di disinfezione, è oggetto di valutazione dell'organizzazione da parte del responsabile;
• nel caso di utilizzo straordinario dello stesso spazio/aula tra più gruppi/sezione nella stessa giornata
prevedere la sanificazione dello spazio/aula, delle attrezzature e dei giochi e dei mobili e tutto quanto in esso contenuto, tra un utilizzo e l'altro;
• provvedere alla disinfezione delle attrezzature e dei giochi utilizzati da ciascun gruppo/sezione a fine giornata; se l'utilizzo è tra più gruppi/sezione provvedere alla disinfezione alla fine dell'utilizzo da parte del gruppo/sezione;
• gli ambienti devono essere arieggiati frequentemente prima, durante e dopo la sanificazione;
• deve essere effettuata una pulizia frequente e comunque sempre a fine giornata con acqua e detergenti
seguita da disinfezione con ipoclorito di sodio allo 0,1% (equivalente a 1000 ppm) per la disinfezione di superfici toccate frequentemente (maniglie e pomelli, bottoni dell'ascensore, corrimano, interruttori etc) e per i bagni allo 0,5% (equivalente a 5000 ppm), lasciando agire per almeno 1 minuto, tempo riferito unicamente allo scopo di inattivare eventuale presenza di Covid-19. In alternativa potrà essere effettuata la disinfezione con alcool etilico almeno al 70% per lo stesso tempo. Le superfici devono essere poi sciacquate;
 

Istruzioni pratiche ai fini della preparazione dei prodotti per la sanificazione

Se sulla confezione della candeggina è indicata la presenza di cloro al 5%

come arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

100 ml di prodotto in 900 millilitri di acqua

(100ml corrisp. a circa 1/2 bicchiere di acqua)

Recipiente da 5 litri:

0,5 litri di prodotto in 4,5 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

1 litro di prodotto in 9 litri di acqua

come arrivare alla diluizione dello 0,1% di cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

20 ml di prodotto in 980 millilitri di acqua

Recipiente da 5 litri:

100 ml di prodotto in 4,9 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

200 ml di prodotto in

9,8 litri di acqua

Se sulla confezione della candeggina è indicata la presenza di cloro al 3%

come arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

167 ml di prodotto in 833 millilitri di acqua

Recipiente da 5 litri:

0,83 litri di prodotto in 4,17 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

1,67 litri di prodotto in

8,33 litri di acqua

come arrivare alla diluizione dello 0,1% di cloro attivo

Recipiente da 1 litro:

33 ml di prodotto in 967 millilitri di acqua

Recipiente da 5 litri:

167 ml di prodotto in 4,833 litri di acqua

Recipiente da 10 litri:

330 ml di prodotto in

9,67 litri di acqua

Note:
- I calcoli sono predisposti per recipiente da un litro, poi è agevole ottenere altri risultati per eventuali altri contenitori: è sufficiente moltiplicare i
dati per ottenere i valori. Ad esempio, se si vuole aggiungere un recipiente da 5 litri, basta moltiplicare per 5 tutti i valori del contenitore da un litro;
- La candeggina in commercio presenta in etichetta la percentuale di cloro attivo (normalmente 3% o 5%). Se la candeggina è al 5%, in un litro ci
sono 50 ml di cloro. Se la candeggina è al 3%, in un litro ci sono 30 ml di cloro.
- Se si vuole arrivare alla diluizione dello 0,5% in cloro, in 1 litro di prodotto ci voglio 5 ml di cloro, e quindi 995 ml di acqua. Ad es. quanta
candeggina mi serve per sanificare, se la candeggina è al 5% cloro? Utilizziamo una proporzione per ottenere la quantità necessaria (1 litro di candeggina al 5%) sta a (50 ml di cloro contenuti) come (quantità necessaria) sta a (5 ml) X (quantità necessaria) = 1 litro * 5 / 50 = 100 Pertanto per un litro d'acqua mi servono 100 ml di candeggina e 900 di acqua per portare la soluzione al litro.


GESTIONE AERAZIONE - RICAMBI D'ARIA
Per contrastare la diffusione dell'epidemia garantire la qualità dell'aria negli ambienti chiusi (indoor), rappresenta uno dei principali determinanti fondamentali nella tutela della salute di tutti gli occupanti. Va assicurato un adeguato e costante ricambio d'aria mediante la ventilazione naturale o forzata di tutti gli ambienti
per la quale è opportuna la previsione di uno specifico protocollo di attuazione delle misure previste per ogni scuola definito in base alle dimensioni, alla complessità e alla tipologia di impianto, per mantenere UTA e condotte pulite e sanificate. Per questa misura si rinvia a quanto previsto dal PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL. Allegato n.1 Ventilazione - Aerazione.
INFORMAZIONE E FORMAZIONE (per tutti compresa utenza esterna)
• Il coordinatore/responsabile:
o comunica a tutti i soggetti interessati con apposita nota informativa le regole, indicazioni e modalità di accesso e comportamento previste dalla scuola anche in relazione a ulteriori previsioni di cui al DPCM 26-04-2020, allegato 6, e PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL.
o definisce una procedura e una conseguente informativa standard da divulgare a tutte le famiglie e al personale, comprensiva delle modalità organizzative adottate per l'accesso alla scuola nonché dell'effettuazione di tutte le attività connesse all'attività didattica (orari, accessi su appuntamento, nominativi del referente e dei suoi eventuali collaboratori, orari di sanificazione e pulizia, protocolli aerazione, DM/DPI quando è fatto obbligo di utilizzarli e di che tipo, ecc.). Se compatibile con la normativa in materia di privacy, prevedere una comunicazione alle famiglie sull'avvenuto riscontro di un caso Covid-19 nella scuola, offrendo elementi utili ai fini della comprensione delle modalità attuate per la gestione del caso;
o prevede apposita segnaletica e cartellonistica indicante le principali misure e procedure adottate;
o prevede una formazione specifica per rendere tutti consapevoli e parte attiva nell'adozione dei protocolli di prevenzione e del corretto uso dei DPI;
o dà informazione sulle procedure operative nel caso di riscontrata positività alla rilevazione della temperatura o di sintomi eclatanti suggestivi di Covid-19 (anche durante il tragitto casa - scuola) e informare le rispettive famiglie.
o a chiunque è vietato l'accesso alla struttura ed è richiesto di rimanere al proprio domicilio in presenza di sintomatologia febbrile con temperatura superiore ai 37,5 °C e di non poter accedere o permanere laddove sopravvengono condizioni di pericolo, quali sintomi influenzali o contatti con persone positive nei 14 giorni precedenti.
• Il personale deve informare immediatamente la scuola nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19;
o soggetto a misure di quarantena/isolamento;
• Nessuno deve recarsi a scuola nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19.
 

Misure organizzative

Considerando le indicazioni contenute in queste linee di indirizzo, ogni scuola definisce un progetto organizzativo considerando il numero delle sezioni, dei bambini, del personale, orari di apertura del servizio scolastico e comunque di tutti quegli aspetti che devono essere organizzati per il contenimento della diffusione del virus.
TRASPORTO ACCOMPAGNATO
• Nessuno può accedere al servizio di trasporto nel caso di:
o temperatura superiore ai 37,5° C e/o sintomi influenzali;
o contatti con persone positive o con sintomi suggestivi a Covid-19.
• I genitori/accompagnatori al momento della consegna del bambino al servizio di trasporto, devono informare il personale della scuola che effettua la vigilanza sui bambini durante il trasporto, in merito allo stato di salute degli stessi in particolare riguardo a:
o temperatura inferiore ai 37,5° C e assenza sintomi influenzali;
o assenza di contatti con persone positive o assenza di sintomi suggestivi a Covid-19.
• E' cura della società affidataria del servizio di trasporto definire le modalità di accesso al servizio, il numero massimo di bambini da poter trasportare, i posti che possono essere occupati, l'igienizzazione delle mani, e provvedere alla pulizia e sanificazione secondo le regole del trasporto pubblico prima dell'inizio del trasporto. Il personale in servizio presso la scuola che vigila i bambini durante il trasporto applica e rispetta le disposizioni della società affidataria del servizio, ma in ogni caso durante il trasporto il personale che effettua la vigilanza deve indossare la mascherina e avere a disposizione il kit per gestione caso sospetto Covid-19.
ACCOGLIENZA E ACCESSO
Definizione (D.P.G.P. 9 agosto 1976 n. 17-69/Legisl.): possono comprendere zone per accoglienza dei bambini, spogliatoio ad uso esclusivo, locali lavabi e piccoli depositi e/o ripostigli per giochi o materiale didattico.
Misure di contenimento del rischio:
• allargamento della fascia oraria di accesso dei bambini alla scuola, rispetto a quella prevista, valutando la fissazione di orari personalizzati da definire nel progetto organizzativo;
• definire uno “spazio accoglienza/filtro”, che può anche essere totalmente o parzialmente all'esterno dell'edificio, finalizzato a gestire e filtrare l'accesso al servizio e dove comunque deve essere sempre garantito il distanziamento tra i presenti di almeno un metro. Si deve inoltre non consentire agli accompagnatori dei bambini di uscire dallo spazio accoglienza/filtro;
• per favorire il distanziamento ed evitare assembramenti in ingresso è necessario scaglionare gli accessi, tenendo conto anche dei bambini che usano il servizio di trasporto organizzato, nonché aumentare la sorveglianza dei bambini;
• tutti indossano la mascherina chirurgica, escluso i bambini frequentanti la scuola;
• in casi eccezionali, nel momento dell'accoglienza dei bambini prevedere, pur nel rispetto del distanziamento, la contemporanea presenza di bambini appartenenti al medesimo gruppo-sezione;
• chi entra nell'edificio deve sostituire le scarpe o indossare copriscarpe e pulire le mani con gel disinfettante messo a disposizione;
• implementare la sorveglianza nelle varie zone della scuola, con la collaborazione degli operatori d'appoggio;
• stabilire, laddove è possibile, sensi unici di movimento per rendere più agevole il necessario distanziamento ed evitare incrocio di flussi di persone;
Esemplificazione procedura di accesso (bambini, genitori/accompagnatori e personale):
- dei bambini con i genitori/accompagnatori:
• ogni bambino accede alla scuola dell'infanzia all'orario fissato dalla scuola stessa;
• l'accesso alla scuola è in uno “spazio accoglienza/filtro”, che può anche essere totalmente o parzialmente all'esterno dell'edificio, dove il bambino: toglie le scarpe e indossa calzature dedicate, igienizza le mani;
• se lo spazio/accoglienza è all'interno dell'edificio, l'accompagnatore: mette il copriscarpe monouso, igienizza le mani e consegna il bambino;
- del personale:
• si accede alla scuola dell'infanzia all'orario fissato dalla scuola stessa;
• l'accesso alla scuola è in uno “spazio filtro” dove si svolgono le seguenti operazioni: togliere le scarpe e sostituire con calzature dedicate, igienizzare le mani , indossare la mascherina chirurgica.
ACCESSO DA PARTE DI SOGGETTI TERZI, PRESTATORI DI FORNITURE E SERVIZI
La gestione degli appalti endoaziendali deve essere regolamentata tenendo conto delle indicazioni previste dal PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL
USO DEGLI ASCENSORI
• l'uso dell'ascensore è consentito limitatamente a una persona alla volta, anche con il trasporto di cose accompagnate; nel caso in cui sia necessario accompagnare in ascensore una persona o un bambino che necessita del trasporto, può essere presente solo un accompagnatore. Si rinvia in particolare al PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO REV.4 - 28 maggio 2020 Comitato Provinciale SSL.

NUMERO DI BAMBINI PER GRUPPO-SEZIONE E PROGETTO ORGANIZZATIVO
Definizione (D.P.G.P. 9 agosto 1976 n. 17-69/Legisl.): Aule per attività di sezione o intersezione in cui i bambini svolgono attività a tavolino, bancone, attività ludiche in genere.
Numero di bambini per insegnante/aula:
• il rapporto fra numero dei bambini e insegnante è 6-10 a 1 per parte dell'orario giornaliero, mentre per l'altra parte dell'orario giornaliero in questo rapporto il numero di bambini è ridotto della metà secondo quanto di seguito specificato:
o si prevede un servizio di 7 ore giornaliere, senza erogazione del servizio di prolungamento, con almeno 3 ore di compresenza di 2 insegnanti per ogni gruppo/sezione, esclusi quelli supplementari e/o facilitatori;
o è previsto inoltre l'utilizzo dell'organico ora dedicato al servizio di prolungamento, per potenziare la compresenza all'interno delle 7 ore giornaliere.
• il rapporto tra bambino con bisogni educativi speciali (BES) e insegnante supplementare è 1 a 1;
• il rapporto fra numero dei bambini e metri quadrati dell'aula deve essere 1 bambino ogni almeno 4 metri quadrati fino a un massimo di 10 bambini per aula;
Progetto organizzativo:
Nel rispetto delle prescrizioni previste da queste linee di indirizzo, nel rispetto delle indicazioni “Numero di bambini per insegnante/aula” e nell'ottica di accogliere il maggior numero possibile di bambini, il progetto organizzativo, e di conseguenza il progetto educativo:
• prevede l'utilizzo di tutti gli spazi a disposizione;
• favorisce il più possibile l'utilizzo degli spazi all'aperto rispetto alle aule pur nel rispetto delle distanze previste;
• individua preliminarmente le aule più grandi rispetto alle normali aule per attività programmate;
• prevede il distanziamento delle zone e togliere dalle aule tutti i mobiletti che non sono funzionali a garantire il distanziamento previsto;
• favorisce attività che facilitano un distanziamento tra bambini rispetto a quelle che implicano la vicinanza;
• minimizza lo scambio di giochi tra bambini prevedendo, ove possibile, delle dotazioni individuali di giochi;
• implementa, per quanto possibile, la vigilanza sul fatto che i bambini non portino alla bocca i giochi e provvedere alla igienizzazione degli stessi a fine utilizzo;
• evita le possibilità di interferenze fra gruppi che devono essere mantenuti distinti in ogni attività prevista;
• evita le attività che prevedono interferenze tra flussi di bambini;
• verifica la fattibilità di interporre schermi protettivi in alcune postazioni utilizzate dai bambini;
• dotare l'aula di contenitori con coperchio a pedale sacchi monouso per riporre salviette e fazzoletti;
• dota la scuola di un sistema di raccolta rifiuti differenziata per mascherine e guanti monouso opportunamente segnalato prevedendo anche una specifica procedura per lo smaltimento nel rispetto della procedura prevista dall'allegato 3 Gestione rifiuti - PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. REV.4 - 28 maggio 2020.
• prevede tutte le fasi di pulizie e igienizzazione delle aule e delle postazioni prima e dopo il pasto;
• può prevedere l'attivazione del “sonno” nel rispetto delle condizioni sotto indicate;
MENSA
Definizione (D.P.G.P. 9 agosto 1976 n. 17-69/Legisl.): La mensa può essere collocata in uno spazio a sé stante, comune a tutte le sezioni o, in alternativa, i pasti possono essere consumati nelle aule per attività programmate nel rispetto delle norme di igiene alimentare
• favorire la consumazione del pasto da parte dei bambini nelle aule;
• individuare le modalità con cui possono spostarsi i bambini fra le diverse zone della scuola, in particolare subito dopo aver consumato il pasto per garantire anche la necessaria aerazione;
• aggiornare il piano di autocontrollo haccp per il servizio di preparazione e erogazione dei pasti nel rispetto delle indicazioni dell'autorità sanitaria connesse all'emergenza Covid-19 e in particolare del PROTOCOLLO DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Comitato Provinciale SSL. Ristorazione e pubblici esercizi LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL RISCHIO COVID-19 VER.1 - 8 maggio 2020.
• resta fermo che durante la distribuzione del pasto deve essere garantito il rispetto del distanziamento di almeno 1 metro, l'uso della mascherina e di tutte le altre misure di igiene e prevenzione previste;
• durante la fruizione del pasto è garantito il distanziamento di almeno 1 metro e di tutte le altre misure di igiene e prevenzione previste;
• l'insegnante consuma il pasto unitamente ai bambini del proprio gruppo/sezione e su un tavolo dedicato nel rispetto del distanziamento previsto;
• operatori d'appoggio e cuochi consumano il pasto in uno spazio loro dedicato nel rispetto del distanziamento previsto.
ATTIVITÀ PSICOMOTORIE E LIBERE
• sono vietate le attività con la presenza di più gruppi /sezione;
• privilegiare le attività all'aperto rispetto alle attività al chiuso;
• nei giardini individuare, al bisogno, le zone da assegnare al singolo gruppo-sezione di bambini;
• evitare, nell'utilizzo dei giochi, interazioni fra gruppi/sezioni diversi;
• prevedere le pulizie dei giochi all'aperto a fine giornata; se l'utilizzo è tra più gruppi/sezione provvedere
alla disinfezione alla fine dell'utilizzo da parte del gruppo/sezione;
• favorire le attività che riducono al minimo il contatto fisico bambino/bambino e bambino/insegnante;
• utilizzare le strutture extrascolastiche se viene garantita la sanificazione e l'igienizzazione;
• per l'utilizzo delle aule o degli spazi destinati a attività psicomotorie e/o libere valgono le stesse misure di contenimento individuate per le attività programmate.
SONNO
• il sonno può essere attivato se compatibile con le fasce orarie di apertura del servizio stabilite nel progetto organizzativo;
• per attivare il sonno va favorito prioritariamente l'utilizzo della stessa aula del gruppo/sezione, sempre nel rispetto delle distanze interpersonali di almeno 1 metro; per i lettini a castello è possibile l'uso di un solo posto;
• come per tutti gli spazi al chiuso, garantire la messa in atto dei protocolli di aerazione previsti per i locali;
• il lettino deve essere assegnato al bambino e non prevedere un uso promiscuo;
• implementare il lavaggio della biancheria (lenzuola, coprimaterasso e coperte), secondo i criteri e le modalità previste dal PROTOCOLLO GENERALE PER LA SICUREZZA revisione 4 del 28.05.2020, allegato 2.
SERVIZI IGIENICI e DI PULIZIA DEI BAMBINI
• nelle scuole con servizi igienici per bambini annessi alle aule l'utilizzo è esclusivo per il gruppo-sezione che svolge attività nell'aula;
• nel caso di scuole con blocchi unici di servizi igienici per bambini, sono assegnate delle postazioni ai bambini del medesimo gruppo nel numero non inferiore a 2 per ogni gruppo-sezione;
• nel progetto organizzativo sono indicate anche le modalità più consone per l'individuazione da parte dei bambini delle postazioni a loro assegnate;
• evitare, per quanto possibile, la compresenza contemporanea nei servizi igienici di bambini appartenenti a gruppi-sezione diversi.
• implementare l'aerazione del locale, le pulizie e l'igienizzazione del servizio igienico;
• dotare i locali della scuola di contenitori con coperchio a pedale e sacchi monouso con chiusura a nastro per riporre salviette e fazzoletti;
• se è necessario utilizzare un fasciatoio tra più gruppi/sezione, prevedere l'igienizzazione dello stesso tra un utilizzo e l'altro;
• quando richiesto il supporto del personale per l'igiene e la pulizia dei bambini, il personale stesso indossa tutti i dispositivi previsti dal DVR; in caso di necessità d'intervento di più unità di personale (insegnante supplementare e operatore d'appoggio) è necessario organizzarsi in modo tale da contenere al minimo la compresenza ravvicinata.
DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER I BAMBINI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Oltre alle misure di tutela previste dagli altri punti di queste linee di indirizzo, per i bambini con bisogni educativi speciali (BES) si applicano le seguenti misure, anche derogatorie, tenendo conto anche delle attività definite nella progettazione specifica adottata:
• non essendo sempre possibile garantire il distanziamento, potrà essere previsto per l'insegnante supplementare l'utilizzo dei dispositivi previsti per trattare eventuale caso Covid-19;
• il rapporto insegnante supplementare e bambino bes è di uno a uno;
• l'attività deve essere programmata e proporzionata in base agli spazi disponibili e al personale a disposizione;
• l'orario d'accesso del bambino deve essere concordato con l'insegnante supplementare e comunque l'insegnante deve essere presente nella struttura prima dell'arrivo del bambino;
• favorire il lavaggio frequente della mani e l'uso di gel igienizzante;
• privilegiare attività che prevedano il distanziamento rispetto alle attività di gruppo;
• le attività che prevedono il distanziamento possono essere svolte, di norma, in spazi adiacenti al gruppo/sezione dove è inserito il bambino, o in zone dedicate; nel progetto organizzativo deve essere riprogrammato l'uso degli spazi per garantire il distanziamento valutando anche la possibilità di rimodulazione degli arredi;
• le attività di inclusione e socializzazione del bambino devono avvenire sempre nello stesso gruppo/sezione di bambini in cui è inserito e non devono esserci compresenze di bambini con BES inseriti in gruppi/sezione diversi;
• a fine attività/giornata devono essere sanificate tutte le strumentazioni particolari utilizzate per le varie attività (tavoli e sedie particolari, carrozzine, strumentazione didattica ecc...).
USCITA
• valgono le stesse indicazioni date per l'accoglienza/accesso con flusso di persone e bambini in senso contrario, ma meglio se la porta di uscita non coincide con la porta di entrata.
 

Proposta a cura del gdL SCUOLA PAT / APSS
Dott. Livio Degasperi - PAT
Dott. Maurizio Adami - PAT
Dott.ssa Silva Franchini- APSS
Dott. Mirko Mazzurana APSS
Dott. Marco Ferretti - APSS
Per il Comitato prov coord. SSL a cura del Sottogruppo COVID19
Dott. Marcello Cestari - Uff. Sicurezza negli Ambienti di Lavoro - Dipartimento Salute PAT (Coordinamento)
Dott. Alessandro Pedrotti - Uopsal APSS (collaborazione con Uff. Sic. Amb. Lavoro PAT)
Dott.ssa Barbara Battistello - rappresentanza settore agricoltura
Dott. Arch.Raffaella Giannini - Serv. Antincendi e Protezione Civile -PAT
Manuela Faggioni - CGIL Trento- rappresentanza sindacale
Dott.ssa Sandra Cainelli - Serv. Lavoro PAT
Dott.Dario Uber - Uopsal - Dip. Di Prevenzione - APSS
Dott.Ing. Paolo Angelini - Ass.Artigiani T rento - rappresentanza datoriale
Dott.Ing. Alfonso Piccioni - INAIL Trento
Dott. Azelio De Santa - rappresentanza Medici Competenti

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