Regione Veneto
Ordinanza del Presidente della Giunta regionale 13 giugno 2020, n. 59
Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da virus COVID-19. Ulteriori disposizioni.
B.U.R. 13 giugno 2020, n. 88
Note per la trasparenza
Alla luce dell’esperienza maturata e dei dati epidemiologici e sanitari raccolti, vengono adottate misure di adeguamento delle restrizioni disposte con precedenti provvedimenti.
Il Presidente
Visti l’art. 32 e 117, commi 3 e 4, Cost.;
Visti l’art. 32 l. 833/78, l’art. 117, d.lgs. 112/98, l’art. 50, comma 5, d.lgs. 267/00 e il d.lgs. 1/18;
Visti il D.L. 25.3.2020, n. 19 e il D .L. 16.5.2020, n. 33;
Rilevato, sulla base dei dati forniti in data 12 giugno 2020 da Azienda Zero, che la situazione del contagio da Covid-19, registra n. 41 ricoverati positivi, in diminuzione, e 230 negativizzati, per un totale di 271 ricoverati, che erano 570 il 17 maggio 2020, oltre a 15 ricoverati in terapia intensiva tra positivi –pari ad 1- e negativizzati, su una disponibilità di posti di terapia intensiva di 464 posti base e un totale di 825 posti di terapia intensiva disponibili per contagio Covid-19, con conseguente evidente, ampia adeguatezza dell’offerta di strutture sanitarie pubbliche per far fronte ad ogni esigenza anche difronte ad una non prospettabile, allo stato, ripresa del contagio, il quale, per contro, si presenta in netta riduzione pur a fronte delle rilevanti riaperture di attività economiche e di ripresa di movimentazione sociale avvenute a partire dal 4 maggio 2020, come risulta anche dal numero di soggetti attualmente positivi, pari a 778, ammontanti a 8601 unità il 30 aprile 2020, e 831 in isolamento domiciliare;
Rilevato che il decreto legge 16.5.2020, n. 33, consente, al comma 14 dell’art. 1, lo svolgimento di tutte le attività economiche, produttive e sociali “nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali” e permette, al comma 16, alla Regione, “In relazione all'andamento della situazione epidemiologica sul territorio, accertato secondo i criteri stabiliti con decreto del Ministro della salute del 30 aprile 2020 e sue eventuali modificazioni, nelle more dell'adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020, …, informando contestualmente il Ministro della salute” di “introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte ai sensi del medesimo articolo 2”;
Visto l’art. 1, lett. c) del DPCM 17 maggio 2020, che stabilisce che “a decorrere dal 15 giugno 2020, è consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia di cui all'allegato 8; le Regioni e le Province Autonome possono stabilire una diversa data anticipata o posticipata a condizione che abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali”;
Viste le linee guida sulle attività economiche e produttive approvate il 9 giugno 2020 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, all’unanimità, su proposta degli uffici di prevenzione dei Dipartimenti di Sanità pubblica, da intendersi operanti ed efficaci ai sensi dell’art. 1, comma 14 e 16, del decreto-legge n. 33/2020, anche in deroga di eventuali linee guida nazionali;
Vista la nota in data 10 giugno 2020, con la quale il Casinò di Venezia ha trasmesso la documentazione relativa alla tutela dei lavoratori, condivisa con la parte sindacale, e i clienti, impegnandosi al rispetto della documentazione medesima;
Ritenuto, sulla base di parere del Dipartimento Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria dell’Area Sanità e Sociale della Regione, che la documentazione predetta sia idonea a tutelare lavoratori e frequentatori del Casinò di Venezia;
Rilevato che con riguardo ai servizi per l’infanzia e per l’adolescenza, compresi i campi estivi, il Dipartimento Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria ha elaborato uno specifico e analitico documento conforme alle linee guida;
Rilevato che il rapporto sull'andamento della situazione epidemiologica sul territorio regionale, accertato secondo i criteri stabiliti con decreto del Ministro della salute del 30 aprile 2020 e sue modificazioni, inviato dal predetto Ministero della Salute in data 12 giugno 2020 e relativo alla settimana 1/6-7/6, con aggiornamento 9 giugno 2020 e data analisi dell’11 giugno 2020, attesta, per quanto riguarda la valutazione relativa all’aumento di trasmissione ed attuale impatto di COVID-19 sui servizi assistenziali, una incidenza bassa e sottolinea: “Casi complessivamente in diminuzione. Rt minore di 1, anche nell’intervallo di confidenza maggiore. Sono segnalati 75 focolai attivi (in diminuzione) di cui 3 nuovi focolai nella settimana di monitoraggio in corso. Non sono segnalati casi non associati a catene di contagio note. Non si rilevano segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali ospedalieri monitorati”;
Ritenuto, sulla base dei suddetti dati, che la situazione epidemiologica sia compatibile con lo svolgimento delle attività oggetto della presente ordinanza agli effetti dell’art. 1, commi 14 e 16, del decreto legge n. 33 del 2020;
Rilevato, peraltro, che perdurando il contagio, si presenta opportuno prevedere alcune misure relative al comportamento individuale finalizzate alla prevenzione del contagio;
Dato atto che la struttura competente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale,
ordina
A. ATTIVITA’ ECONOMICHE SOCIALI E RICREATIVE
A.1 Ripresa di attività
Cinema e spettacoli
Le attività relative a sale cinematografiche, teatri, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere, anche viaggianti, produzione lirica, sinfonica, orchestrale, teatrale, coreutica, spettacoli musicali, sono svolte in conformità alle linee guida di cui all’allegato 1;
Data di apertura: 15 giugno 2020;
Il numero massimo di spettatori per cinema e altri luoghi di spettacolo è determinato in relazione alla capienza della struttura aperta o chiusa, dovendosi assicurare uno spazio libero tra sedute fisse e identificate e, in caso di sedute fisse e non identificate quali spalti e gradinate, con distanziamento interpersonale di almeno m. 1;
sagre e fiere
Le attività relative a sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni assimilabili sono svolte in conformità all’allegato 1;
data di apertura: 19 giugno 2020;
congressi e grandi eventi fieristici
Le attività relative a convegni, congressi, grandi eventi fieristici, convention aziendali ed eventi ad essi assimilabili sono svolte in conformità all’allegato 1;
data di apertura: 19 giugno 2020
sale slot, sale giochi, sale bingo
Le attività relative a sale slot, sale giochi e sale bingo sono svolte in conformità all’allegato 1;
data apertura 19 giugno 2020;
discoteche e locali assimilabili
Le attività relative a discoteche e ad altri locali assimilabili destinati all’intrattenimento, in particolar modo serale e notturno e per eventuali servizi complementari quali ristorazione, produzioni musicali, spettacoli, etc., sono svolte in conformità all’allegato 1;
data di apertura: 19 giugno 2020;
Casinò di Venezia
L’attività del Casinò di Venezia deve avvenire nel rispetto dei protocolli di sicurezza del lavoro sottoscritti dalla relativa amministrazione con i sindacati e, con riguardo, ai clienti, nel rispetto dei documenti trasmessi alla Regione con nota del 10.6.2020;
data di apertura: 19 giugno 2020;
Attività sportive con contatto
Dal 25 giugno 2020, è consentito lo sport di contatto nel rispetto delle linee guida emanate dall'Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio o delle linee guida regionali pubblicate sul predetto sito internet regionale; la data suddetta potrà essere anticipata in caso di raggiungimento dell’intesa con il Ministero della Salute;
Presa in carico di turisti risultati positivi
I turisti non residenti in Veneto e presenti nel territorio regionale risultati positivi all’esame diagnostico o con sintomi di contagio devono essere presi in carico dai servizi di igiene e sanità pubblica dell’Azienda Ulss competente nel luogo dell’alloggio ed effettuata l’indagine epidemiologica, e sono collocati in isolamento per 14 giorni presso strutture individuate dall’Azienda medesima in conformità alle disposizioni regionali;
A.2 Prosecuzione delle attività con adeguamento della disciplina
Dal 15 giugno 2020 le attività di seguito indicate sono svolte nel rispetto dell’allegato 1:
1. ristorazione (ogni tipo di esercizio di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali, nonché per l’attività di catering; cerimonie e banchetti);
2. attività turistiche (stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge e aree turistiche libere);
3. attività ricettive (strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, agli alloggi in agriturismo, locazioni brevi, alle strutture turistico-ricettive all’aria aperta, ai rifugi alpini ed escursionistici e agli ostelli della gioventù, disposizioni da integrare, in funzione dello specifico contesto, con quelle relative a ristorazione, balneazione, piscine, palestre, strutture termali e centri benessere);
4. servizi alla persona (servizi degli acconciatori, barbieri, estetisti e tatuatori);
5. commercio al dettaglio;
6. commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati all’aperto e al chiuso, settimanali o non periodici, mercatini degli hobbisti, mercati agricoli, commercio ambulante)
7. uffici aperti al pubblico (uffici, pubblici e privati, degli studi professionali e dei servizi amministrativi che prevedono accesso del pubblico);
8. piscine (piscine pubbliche, piscine finalizzate ad uso collettivo inserite in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive quali pubblici esercizi, agrituristiche, camping, etc., ove sia consentito l’uso natatorio; escluse le piscine ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termale, nonché le piscine inserite in parchi tematici o strutture ricettive, balneari o di ristorazione ove non sia consentita l’attività natatoria, alle quali trova applicazione, limitatamente all’indice di affollamento, quanto previsto per le piscine termali nella specifica scheda);
9. palestre (palestre di enti locali e altri soggetti pubblici e privati per attività fisiche anche con modalità a corsi, senza contatto fisico interpersonale);
10. manutenzione del verde;
11. musei, archivi e biblioteche (strutture di enti locali e altri soggetti pubblici e privati quali musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura);
12. attività fisica all’aperto (impianti sportivi dove si pratica attività all'aperto che hanno strutture di servizio al chiuso, reception, deposito attrezzi, sala ricezione, spogliatoi, direzione gara, ecc.);
13. noleggio veicoli e altre attrezzature;
14. informatori scientifici del farmaco;
15. aree giochi per bambini (zone attrezzate con giochi per bambini, presenti all’interno di aree pubbliche e private, comprese quelle all’interno di strutture ricettive e commerciali; sale gioco per bambini ed adolescenti);
16. circoli culturali e ricreativi (luoghi di ritrovo di associazioni culturali, circoli ricreativi, club, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età);
17. formazione professionale (attività formative da realizzare nei diversi contesti in presenza quali aula, laboratori e imprese, compresi gli esami finali teorici e/o pratici, le attività di verifica, di accompagnamento, tutoraggio e orientamento in gruppo e individuali; formazione obbligatoria in materia di sicurezza del lavoro);
18. parchi tematici e di divertimento (parchi divertimenti permanenti con giostre e spettacoli viaggianti quali luna park, parchi tematici, parchi acquatici, parchi avventura, parchi zoologici, faunistici, acquatici ecc., e ogni altro contesto di intrattenimento in cui sia previsto un ruolo interattivo dell’utente con attrezzature e spazi);
19. strutture termali e centri benessere (strutture termali e centri benessere, anche inseriti all’interno di strutture ricettive, e alle diverse attività praticabili in tali strutture collettive e individuali);
20. professioni della montagna (guide alpine e maestri di sci) e guide turistiche.
B) DISPOSIZIONI SPECIALI REGIONALI
Servizi per l’infanzia e l’adolescenza (età 0/17 anni)
I servizi per l’infanzia e l’adolescenza (età 0/17 anni) sono svolti nel rispetto dell’allegato 2) della presente ordinanza, adeguato alle disposizioni dell’allegato 8 del DPCM 11 giugno 2020;
Informatori scientifici
Agli informatori scientifici è consentito, ai fini dello svolgimento dell’attività professionale e negli orari d’ufficio, l’accesso alle strutture sanitarie del Servizio Sanitario Regionale anche in deroga alle disposizioni limitative degli accessi adottate dalle singole strutture e nel rispetto delle prescrizioni relative all’uso di dispositivi personali e al distanziamento personale in funzione della prevenzione del contagio da covid-19;
Piscine condominiali
L’utilizzo delle piscine condominiali a servizio di condomìni con almeno 9 unità abitative, anche non interessate da locazioni turistiche di breve durata o altre strutture turistico-alberghiere o extralberghiere, è subordinato, se idonee per dimensione alla pratica natatoria, al rispetto delle disposizioni stabilite per le piscine contenute nell’apposita scheda dell’allegato 1) della presente ordinanza. Le modalità di vigilanza sul rispetto delle disposizioni sono stabilite dal condomìnio, che vi provvede nel rispetto della disciplina vigente;
Servizi semiresidenziali per minori
E’ prorogata fino a specifico provvedimento l’efficacia dell’allegato 1 dell’ordinanza n. 56 del 3 giugno 2020;
Trasporto di persone mediante impianti a fune
Dal 15 giugno 2020 il trasporto di persone mediante impianti a fune è svolto nel rispetto delle linee guida di cui all’allegato 3);
Strutture residenziali extraospedaliere
Le “Linee di indirizzo Strutture residenziali extraospedaliere-Indicazioni per l’accoglienza di nuovi ospiti e l’accesso di familiari, visitatori e di altro personale esterno” di cui all’allegato 3 dell’ordinanza n. 55 del 29 maggio 2020, rimangono efficaci fino all’adozione di appositi provvedimenti;
Attività non specificamente regolate
Le attività non specificamente regolate dalle disposizioni di cui sopra sono sottoposte alle linee guida relative all’attività più similare.
C) COMPORTAMENTI INDIVIDUALI
Nel territorio regionale e' fatto obbligo di usare le mascherine nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e, all’esterno, in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza tra non conviventi. Non sono soggetti all'obbligo i bambini al di sotto dei sei anni nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti.
Sono fatte salve le specifiche disposizioni relative a determinate attività economiche e sociali come disciplinate dalle linee guida allegate alla presente ordinanza e dalle altre disposizioni vigenti.
Nello spostamento in autoveicoli si applicano le disposizioni relative al luogo di lavoro se lo spostamento avviene nell’ambito dell’attività lavorativa. Negli altri casi, è obbligatorio l’uso della mascherina laddove non si assicuri il distanziamento di un metro tra non conviventi. Negli spostamenti in motociclo i passeggeri devono usare protezioni delle vie respiratorie e delle mani.
Sono vietati gli assembramenti in area pubblica o aperta al pubblico tra non conviventi.
D) DISPOSIZIONI FINALI
1. La presente ordinanza ha effetto dal 15 giugno 2020, salve le specifiche indicazioni di cui ai punti precedenti, al 10 luglio 2020. Gli aggiornamenti delle schede relative alle linee guida per le singole attività avranno effetto dalla pubblicazione sul sito regionale, anche senza previo recepimento con ordinanza;
2. La violazione delle presenti disposizioni comporta l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 4 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19. L’accertamento compete agli organi di polizia di cui all’art. 13 della legge n. 689/81 e le sanzioni pecuniarie sono destinate al conto Iban IT 41 V 02008 02017 000100537110 causale: “Violazione ordinanze regionali Covid 19”;
3. La presente ordinanza viene comunicata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri;
4. È incaricata dell’esecuzione del presente provvedimento la Direzione Protezione Civile-Unità Organizzativa Polizia Locale;
5. Il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale;
6. Il presente atto è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Luca Zaia
L’Allegato 2 è stato integrato con il fac simile n. 1 ed il fac simile n. 2 con avviso di rettifica pubblicato nel Bollettino ufficiale n. 89 del 14 giugno 2020, ndr.
Allegato 1
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME
20/96/CR1/COV19
Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative
Roma, 11 giugno 2020
Allegato 2
COVID-19
Fase 2
Linee di indirizzo per la riapertura dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza 0-17 anni
Interventi e misure di sicurezza per la prevenzione e il contenimento della diffusione di SARS-CoV-2
Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria
Area Sanità e Sociale
Regione del Veneto
1 Premessa
2 Definizione della priorità
3 Indicazioni generali per la riapertura
Distanziamento sociale tra bambini/ragazzi e tra minori e personale
Distanziamento sociale tra adulti
Dispositivi di protezione
Controllo e monitoraggio dello stato di saluti di bambini, genitori e personale
Misure di igiene personale
Misure di igiene di spazi, ambienti, superfici ed oggetti
Minori o familiari più fragili affetti da patologie croniche o con disabilità
4 Datore di lavoro
5 Personale dipendente
6 Fornitori della struttura
7 Accoglienza dei bambini
8 Permanenza dei bambini in struttura
9 Genitori dei bambini
10 Manutenzione dei locali
11 Caso confermato o sospetto di COVID-19
11.1 Caso confermato di COVID-19
11.2 Contatto di un soggetto che frequenta il servizio con un caso confermato di COVID-19
11.3 Bambino o operatore con sintomi sospetti (non confermato)
11.4 Genitore o convivente del bambino che presenta sintomi sospetti
1 Premessa
Considerato l'attuale scenario epidemiologico e la sua prospettiva di evoluzione nel medio termine, che sarà costante oggetto di attento monitoraggio da parte della Regione del Veneto, in considerazione della graduale apertura delle attività produttive, si forniscono le linee di indirizzo per la riapertura dei servizi dedicati ai minori (dai 0 ai 17 anni).
Il presente documento avvia un percorso che consente la graduale ripresa delle attività educative per tali fasce di età, nel rispetto dei principi di sicurezza e prevenzione, a supporto delle famiglie. Allo stesso tempo, tale progettualità consentirà di sviluppare ulteriori riflessioni e modelli organizzativi finalizzati alla ripresa delle attività scolastiche dal prossimo settembre.
L'attivazione di questi servizi, oltre che consentire la conciliazione vita-lavoro, risulta prioritaria per la tutela del benessere dei minori in un'ottica di ripresa del percorso educativo, di crescita e di socializzazione. Fondamentale sarà la sorveglianza e l'individuazione precoce di eventuali soggetti sospetti e/o positivi in stretta collaborazione tra genitori, servizi educativi, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta e Servizi di Igiene e Sanità Pubblica.
I progetti delle attività offerte potranno essere realizzati dagli enti interessati, dai soggetti gestori da questi individuati, nonché da organizzazioni ed enti del terzo settore.
Sarà condiviso e sottoscritto un accordo tra l'ente gestore (eventuale ente appaltante), operatori e i genitori coinvolti per l'accettazione delle indicazioni e delle regole di gestione dei servizi destinati ai minori di età 0-17 anni previste. In via prioritaria ogni struttura dovrà individuare la figura del responsabile per la riapertura e sarà costituito un gruppo di lavoro interno coadiuvato dal RSPP che verifichi la corretta e puntuale applicazione delle misure di prevenzione del rischio.
I gestori comunicano al Comune i progetti organizzativi del servizio offerto con una descrizione generale delle attività, compilando la dichiarazione di possesso dei requisiti (format in allegato). Non è invece prevista l'approvazione dei suddetti progetti da parte delle Aziende Sanitarie Locali, nè è prevista la certificazione dello stato di salute del minore frequentante da parte del Pediatra per l'ammissione al servizio.
Le attività e l'organizzazione dei servizi, in questa fase, dovranno essere ripensate nel rispetto delle indicazioni riportate nel presente documento:
- definizione di criteri di priorità per la frequenza (es. assenza di rete parentale di supporto, priorità ai genitori entrambi rientrati al lavoro, bambino che deve completare il percorso educativo in vista dell'inizio della scuola primaria, ecc.);
- rimodulazione della frequenza (es. a mezza giornata) per dare la possibilità di frequenza a più famiglie;
- ampliamento degli orari di apertura e chiusura in modo da consentire ai genitori la presenza al lavoro nel turno richiesto;
- rivalutazione del fabbisogno del personale disponibile e/o del monte ore per adottare le nuove modalità organizzative nel rispetto dei principi di sicurezza;
- predisposizione da parte di ogni struttura di momenti di formazione specifica per il personale dipendente, in materia di procedure organizzative interne e per l'adozione delle misure e dei comportamenti igienico-sanitari (utilizzo mascherine, lavaggio delle mani, misure generali di igiene, ecc.);
- formazione del personale relativamente alle nuove modalità didattiche necessarie alla nuova organizzazione;
- comunicazione alle famiglie delle modalità di accesso al servizio prima della riapertura, modalità che devono essere accettate e scrupolosamente rispettate;
- possibilità di prevedere un collegamento da remoto con le famiglie non frequentanti per l'organizzazione di attività ludico-didattiche e supporto educativo;
- possibilità di attivare forme di supporto domiciliare per rispondere a particolari bisogni;
- possibilità di usare locali che offrano le funzionalità necessarie, in termini di spazi per le attività all'interno e all'esterno, servizi igienici, spazi per servizi generali e per il supporto alla preparazione e distribuzione di pasti (es. nidi e spazi per l'infanzia, scuole, oratori, centri parrocchiali, strutture comunali, sedi e centri d'aggregazione del terzo settore e degli enti locali, sedi scout, giardini, palestre, centri sportivi, centri estivi con gli sport acquatici o di altra attività sportiva, aree verdi, aziende agricole attive quali fattorie didattiche e nell'ambito dell'agricoltura sociale, contesti rurali);
- nel caso di bambini che non hanno mai frequentato un nido o una scuola dell'infanzia, si possono prevedere attività in altri luoghi, eventualmente riprendendo anche l'esempio dei micronidi o delle cosiddette tagesmutter (articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 65/2017; articolo 48 del decreto legislativo 18/2020).
Il presente documento andrà rivalutato nel tempo in considerazione delle eventuali nuove indicazioni di carattere scientifico, delle raccomandazioni nazionali ed internazionali e in funzione dell'evoluzione dello scenario epidemiologico.
Per le fattorie didattiche, in quanto aziende agricole, le indicazioni del presente documento vanno integrate nel già adottato Protocollo per la gestione dell'emergenza COVID-19.
2 Definizione della priorità
È possibile proporre, in questa fase, di individuare dei criteri per gestire domande in sovrannumero rispetto ai posti disponibili determinati dal contingentamento del numero dei bambini/ragazzi presenti in struttura e dagli spazi a disposizione:
• famiglie che prima della sospensione già utilizzavano i servizi dell'ente gestore;
• minore certificato (per il quale deve essere prevista la presenza di un OSS per l'orario di permanenza nella struttura oppure di una persona dedicata);
• nuclei familiari monoparentali con genitore lavoratore;
• minore figlio di genitori lavoratori e assenza di rete parentale a supporto;
• minore figlio di genitori entrambi lavoratori;
• fratelli e sorelle in età 0-17 anni;
• minore di 5 anni in vista dell'inserimento alla scuola primaria che inizierà a settembre 2020.
È il gestore a definire i tempi e i modi di iscrizione, dandone comunicazione in modo pubblico e con congruo anticipo rispetto all'inizio delle attività proposte.
3 Indicazioni generali per la riapertura
Considerato che l'infezione virale si realizza per droplets (goccioline di saliva emesse tossendo, starnutendo o parlando) o per contatto (toccare, abbracciare, dare la mano o anche toccando bocca, naso e occhi con le mani precedentemente contaminate), le misure generali di prevenzione e mitigazione del rischio che rimangono da applicare, in quanto fattori di protezione "chiave" sia nei contesti sanitari sia di comunità, includono le seguenti azioni:
1. praticare frequentemente l'igiene delle mani con acqua e sapone o con soluzioni/gel a base alcolica e in tutti i momenti raccomandati (prima e dopo il contatto interpersonale, dopo il contatto con liquidi biologici, dopo il contatto con le superfici);
2. evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani;
3. tossire o starnutire all'interno del gomito con il braccio piegato o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, che poi deve essere immediatamente eliminato;
4. evitare contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone, in particolare con quelle con sintomi respiratori;
5. in caso di febbre e/o sintomi respiratori (e/o gastrointestinali in particolare nei bambini) non uscire di casa e contattare il proprio Medico curante;
6. indossare la mascherina ed eseguire l'igiene delle mani prima di indossarla e dopo averla rimossa ed eliminata;
7. praticare un'accurata igiene degli ambienti e delle superfici con particolare attenzione a quelle che più frequentemente vengono toccate o manipolate o sulle quali possono depositarsi goccioline prodotte con il respiro, il parlato o colpi di tosse e starnuti;
8. aerare frequentemente i locali e privilegiare le attività all'aria aperta, evitando i luoghi chiusi e affollati.
Tali principi per prevenire la trasmissione e contenere la diffusione di SARS-CoV-2 devono essere però adattati al contesto dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza in considerazione delle specificità degli stessi.
Distanziamento sociale tra bambini/ragazzi e tra minori e personale
I principi del distanziamento sociale devono essere modulati in funzione di questo specifico contesto, consapevoli della difficoltà di applicare, soprattutto per quanto riguarda le fasce di età 0-6 anni, il mantenimento della distanza interpersonale tra personale educativo e bambini, e tra bambini stessi, e considerando la capacità dei bambini e degli adolescenti di aderire alle altre misure preventive da attuarsi per ridurre il rischio di COVID-19, oltre che il loro grado di autonomia nelle attività comuni come il pasto o l'uso dei servizi igienici.
Per tali ragioni è fondamentale organizzare l'attività ricreativa ed educativa prevedendo spazi adeguati e piccoli gruppi di bambini al fine di promuovere il distanziamento interpersonale. Si raccomanda un rapporto numerico tra personale educativo e minori di:
- 1:5 nel caso di bambini da 0 a 5 anni;
- 1:7 nel caso di bambini da 6 a 11 anni;
- 1:10 nel caso di ragazzi da 12 a 17 anni.
Il rispetto delle norme di distanziamento e il mantenimento della distanza interpersonale sono obiettivi che possono essere applicati solo compatibilmente con il grado di autonomia e di consapevolezza dei minori e in considerazione dell'età degli stessi. Pertanto, sulla base di tali considerazioni, le attività e le strategie dovranno essere modulate in ogni contesto specifico.
Se possibile, favorire condizioni di omogeneità fra i diversi bambini ed adolescenti accolti. A tale scopo, devono essere distinte sottofasce di età relative al nido ed alla scuola dell'infanzia (dai 0 ai 5 anni), alla scuola primaria (dai 6 agli 11 anni) ed alla scuola secondaria (dai 12 ai 17 anni); fra i diversi bambini ed adolescenti accolti; a tale scopo, dovranno essere distinte fasce relative al nido d'infanzia (da 0 a 2 anni), alla scuola dell'infanzia (da 3 a 5 anni), alla scuola primaria (da 6 a 11 anni) ed alla scuola secondaria (da 12 a 17 anni).
La composizione dei gruppi di bambini deve essere il più possibile stabile per tutto il tempo di svolgimento delle attività, mantenendo, inoltre, il più possibile lo stesso personale a contatto con lo stesso gruppo di minori. I gruppi devono considerarsi come unità epidemiologiche e devono preferibilmente essere formati da bambini che appartengano al minor numero possibile di gruppi di familiari. Le attività devono evitare i possibili contatti tra gruppi diversi di bambini (evitare attività di intersezione) in modo che, nell'eventualità di un caso di COVID-19, sia più limitato possibile il numero dei "contatti stretti", facilitando le conseguenti attività di ricerca e monitoraggio e limitando la possibilità di casi secondari.
Vanno altresì favorite il più possibile le attività all'aperto nel rispetto dei principi appena esposti e organizzato per turni l'utilizzo degli spazi comuni (es. mensa) in funzione della numerosità e delle dimensioni degli ambienti.
Quanto ai contenuti delle attività educative, è necessario puntare su interventi che possano essere realizzati garantendo il necessario distanziamento sociale. In base alle caratteristiche delle diverse fasce d'età, si potranno realizzare, ad esempio, percorsi centrati sullo sviluppo di competenze artistico-musicali, creativo-manuali, informatiche, scientifiche e ambientali che possano favorire l'adozione delle misure di distanziamento sociale compatibilmente con l'età e il grado di autonomia e consapevolezza dei minori coinvolti.
Distanziamento sociale tra adulti
Tra adulti è fondamentale il rispetto delle regole di distanziamento e l'adozione di tutte le accortezze previste dal protocollo sanitario in tutti gli altri contesti. In particolare devono essere adottate misure organizzative per evitare assembramenti tra genitori, al momento di portare il minore o di venirlo a prendere (parcheggi adiacenti e spazi esterni inclusi). Agli stessi genitori e/o accompagnatori non deve essere consentito l'ingresso alla struttura, ad eccezione del locale dedicato all'accoglienza e al ritiro.
Il rispetto delle distanze di sicurezza di almeno un metro deve essere mantenuto tra personale dipendente ed eventuali fornitori e, per quanto possibile, anche tra genitore e personale dipendente.
Le riunioni del gruppo di lavoro e con i genitori, compresi i colloqui, possono svolgersi mediante i supporti digitali. Il personale in compresenza manterrà il distanziamento previsto.
Dispositivi di protezione
L'utilizzo di mascherine può essere difficoltoso quando si organizzano attività per minori, specialmente se devono essere indossate durante tutta la giornata, come nel caso di campeggi o campi estivi. Le mascherine devono essere indossate da tutto il personale, e da tutti gli iscritti con più di 6 anni di età. Le mascherine sono essenziali quando il distanziamento fisico è più difficile da rispettare. Non dovrebbero essere utilizzate nel caso di bambini con meno di 3 anni di età, di persone con difficoltà respiratorie o in stato di momentanea incoscienza o di persone con disabilità tale da rendergli impossibile la rimozione della mascherina senza aiuto da parte di un'altra persona
Le mascherine vanno posizionate sempre ben aderenti al volto, a coprire naso, bocca e mento e vanno indossate e tolte tenendole per l'elastico o i lacci da passare dietro le orecchie o legare dietro la nuca. Si ricorda di praticare sempre l'igiene delle mani prima di indossarle e dopo averle eliminate, di non toccarle con le mani durante l'uso. In considerazione dell'età dei minori, per il personale, preferire mascherine colorate e/o con stampe.
I guanti, come le mascherine, aiutano a prevenire le infezioni ma solo se utilizzati correttamente: il loro uso non deve sostituire la corretta igiene delle mani; al pari delle mani non devono venire a contatto con bocca, naso e occhi; devono essere ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati nei rifiuti indifferenziati; al termine dell'uso devono essere eliminati e non possono essere riutilizzati. Risultano necessari particolarmente in alcuni contesti lavorativi, ad esempio per il personale addetto alla pulizia e alla ristorazione, mentre per il personale educativo possono essere raccomandati nell'eventualità di manovre dove sia prevedibile un contatto diretto con secrezioni e liquidi biologici.
Nel caso di attività con neonati o bambini in età 0-3 anni (es. bambini in culla o bambini deambulanti), gli operatori, educatori o animatori, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dal bambino, possono utilizzare ulteriori dispositivi (es. guanti in nitrile o frequente lavaggio/disinfezione delle mani e dispositivi per gli occhi, viso e mucose) oltre alla consueta mascherina chirurgica.
Controllo e monitoraggio dello stato di saluti di bambini, genitori e personale
Per prevenire ogni possibile contagio da SARS-CoV-2 è fondamentale che qualunque persona che presenta sintomi che possano far sospettare un'infezione (a titolo di esempio non esaustivo: anosmia, ageusia, febbre, difficoltà respiratorie, tosse, congiuntivite, vomito, diarrea, inappetenza) non faccia ingresso nella struttura e venga invece invitata a rientrare al domicilio e a rivolgersi al Medico Curante. Fondamentale è la collaborazione con i genitori che non dovranno portare il minore al servizio educativo in caso di sintomatologia sia del minore stesso che di un componente del proprio nucleo familiare o convivente, rivolgendosi al Pediatra o al Medico di Medicina Generale per le valutazioni del caso.
Si raccomanda la misurazione della temperatura corporea per tutti i minori e il personale dipendente all'ingresso e per chiunque debba entrare nella struttura. In caso di rialzo della temperatura > 37.5° la persona dovrà essere allontanata dalla struttura ed invitata a rivolgersi al proprio Medico Curante per le valutazioni del caso.
Inoltre, in particolare in questa fase, in considerazione del fatto che nella maggior parte dei casi l'espressività clinica di COVID-19 in età pediatrica si caratterizza per forme asintomatiche o paucisintomatiche a carico principalmente degli apparati respiratorio e gastrointestinale, particolare attenzione deve essere posta alle condizioni di salute dei genitori, familiari e conviventi di tutti i bambini che frequentano la struttura. Dovrà essere garantita una forte alleanza tra genitori e servizi educativi, volta a favorire una comunicazione efficace e tempestiva qualora un genitore o convivente del bambino, presentasse sintomatologia febbrile o respiratoria. Tale aspetto dovrà, in via prudenziale, essere considerato un possibile campanello d'allarme, anche in assenza di sintomi nel bambino, che richiederà le opportune sinergie con Pediatra di Libera Scelta, Medico di Medicina Generale del genitore/convivente e Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.
Misure di igiene personale
Dovranno essere avviate specifiche attenzioni alla costante, frequente e corretta igiene delle mani (lavaggio con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica), raccomandata soprattutto prima e dopo il contatto interpersonale, dopo il contatto con liquidi biologici, dopo il contatto con le superfici. Tali comportamenti dovranno essere condotti con i bambini più piccoli anche con modalità ludico- ricreative seguendo le raccomandazioni degli organismi internazionali. Si sottolinea la particolare importanza di tale semplice ma efficace misura di mitigazione del rischio di trasmissione di SARS- CoV-2, vista la difficoltà nei bambini più piccoli di far rispettare le misure di distanziamento interpersonale e le misure di protezione delle vie respiratorie tramite mascherina o le misure preventive per il rischio di trasmissione da contatto diretto con bocca, naso, occhi. Dovranno essere poste attenzioni particolari al vestiario, ad uso esclusivo presso la struttura sia da parte del personale dipendente che da parte dei minori. Infine, dovrà essere evitato un utilizzo promiscuo di bottiglie, bicchieri, posate, ecc.
Misure di igiene di spazi, ambienti, superfici ed oggetti
Occorre garantire una pulizia approfondita giornaliera degli ambienti con detergente neutro con particolare attenzione agli arredi e alle superfici toccate più frequentemente (es. porte, maniglie, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, giochi, ecc.), che andranno disinfettate regolarmente almeno una volta al giorno.¹
Una particolare attenzione deve essere rivolta a tutti gli oggetti che vengono a contatto con i bambini/ragazzi (fasciatoi, seggioloni, lettini, postazioni di gioco, banchi, ecc.), a quelli utilizzati per le attività ludico-ricreative e a giochi e giocattoli, ricordando che questi dovranno essere ad uso di un singolo "gruppo" di bambini, mentre se usati da più "gruppi" di bambini è opportuna la disinfezione prima dello scambio.
Deve essere inoltre garantito un buon ricambio dell'aria in tutte le stanze, in maniera naturale, tenendo le finestre aperte per la maggior parte del tempo, tenendo conto del numero delle persone presenti nella stanza, del tipo di attività svolta e della durata della permanenza. Durante il ricambio naturale dell'aria è opportuno evitare la creazione di condizioni di disagio/discomfort (correnti d'aria o freddo/caldo eccessivo). Per quanto non riportato nel presente documento si rimanda alle indicazioni contenute nel Rapporto ISS COVID-19 n.5/2020 "Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2 - Gruppo di Lavoro ISS Ambiente e Qualità dell'Aria Indoor" e successive modifiche. Garantire un buon ricambio dell'aria anche negli ambienti/spazi dove sono presenti i distributori automatici di bevande calde, acqua e alimenti. In questi ambienti deve essere garantita la pulizia/disinfezione periodica (da parte degli operatori professionali delle pulizie) e una pulizia/disinfezione giornaliera (da parte degli operatori addetti ai distributori automatici) delle tastiere dei distributori con appositi detergenti compatibilmente con i tipi di materiali.
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¹ Rapporto ISS COVID-19 n.5/2020 "Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell'infezione da virus SARS-CoV-2 - Gruppo di Lavoro ISS Ambiente e Qualità dell'Aria Indoor
Minori o familiari più fragili affetti da patologie croniche o con disabilità
Si precisa inoltre che, per tutti i minori con patologie specifiche o in caso di familiare/convivente del bambino affetto da condizioni che possano determinare una situazione di maggiore rischio di infezione da SARS-CoV-2, si sottolinea l'importanza delle valutazioni cliniche del Pediatra di Famiglia e del Medico di Medicina Generale in relazione all'opportunità alla frequenza del servizio per l'infanzia e l'adolescenza ed anche per l'eventuale necessità di applicare misure protettive aggiuntive individualizzate.
Per quanto riguarda i minori con disabilità, per i quali il rapporto numerico con educatore previsto dovrebbe essere di 1 a 1, dovrà richiedersi un'attenta analisi della situazione specifica, per evitare di esporre a rischi ulteriori situazioni già fragili, o che si presentano particolarmente critiche per la difficoltà di mantenere il distanziamento sociale.
Nella consapevolezza delle particolari difficoltà che le misure restrittive per contenere i contagi hanno comportato per bambini ed adolescenti con disabilità, e della necessità di includerli in una graduale ripresa della socialità, particolare attenzione e cura vanno rivolte alla definizione di modalità di attività e misure di sicurezza specifiche per coinvolgerli nelle attività estive.
Il personale coinvolto deve essere adeguatamente formato anche a fronte delle diverse modalità di organizzazione delle attività, tenendo anche conto delle difficoltà di mantenere il distanziamento, così come della necessità di accompagnare bambini ed adolescenti con disabilità nel comprendere il senso delle misure di precauzione. In alcuni casi, è opportuno prevedere, se possibile, un educatore professionale o un mediatore culturale, specialmente nei casi di minori che vivono fuori dalla famiglia d'origine, minori stranieri, non accompagnati, minori che vivono in carcere.
4 Datore di lavoro
• Verificare i requisiti di formazione del personale e prevedere un numero di operatori supplenti disponibili in caso di necessità.
• Per periodi d'attività superiori a 15 giorni, è possibile prevedere un cambio degli operatori, educatori o animatori responsabili per ogni piccolo gruppo. Si raccomanda inoltre che venga predisposta un'attività di affiancamento con un altro operatore, educatore o animatore, qualora sia previsto tale cambio, così da favorire una familiarità fra i bambini ed adolescenti con il nuovo operatore, educatore o animatore responsabile del piccolo gruppo.
• Predisporre per il personale dipendente, sia professionale che volontario, momenti di formazione specifica sui temi della prevenzione di COVID-19, del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, delle misure di igiene, e sulle nuove modalità didattiche necessarie alla nuova organizzazione.
• I gestori e gli operatori possono fruire del corso di formazione e-learning "Misure per la prevenzione e il contenimento della diffusione di SARS-CoV-2 nei servizi per l'infanzia e l'adolescenza", realizzato a cura della Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria in collaborazione con la Fondazione SSP - Scuola di Sanità Pubblica, disponibile al link: http://fondazionessp.it/servizi-infanzia-e-adolescenza-formazionepersonale, oppure dei corsi online erogati dall'Istituto Superiore di Sanità sulla propria piattaforma istituzionale di formazione online a distanza (http://eduiss.it), salvo specifiche attività formative richieste o promosse dalle autorità competenti.
• Informare i dipendenti che, qualora siano venuti a contatto con un caso confermato o sospetto di COVID-19 nei 14 giorni precedenti, devono astenersi dal lavoro e contattare immediatamente il proprio Medico Curante o il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica territorialmente competente.
• Predisporre idoneo materiale informativo da appendere e consegnare a dipendenti e genitori rispetto alle indicazioni igienico-comportamentali da tenere per contrastare la diffusione di SARS-CoV-2, utilizzando eventualmente i manifesti e le grafiche realizzate dalla Regione del Veneto o dal Ministero della Salute disponibili sui rispettivi siti istituzionali.
• Includere messaggi educativi (es. video esplicativi) sui comportamenti corretti da tenere al fine di prevenire la diffusione del contagio, quando vengono inviate comunicazioni al personale o alle famiglie (es. il sito web della struttura, nelle e-mail, tramite gli account ufficiali sui social media).
• Affliggere idonea segnaletica, anche con pittogrammi affini ai bambini, nei luoghi con una visibilità significativa (es. presso le entrate in struttura, le aree destinate al consumo dei pasti, le aree destinate al riposo notturno) che promuova misure protettive giornaliere e descriva come ostacolare la diffusione dei germi, ad esempio attraverso il corretto lavaggio delle mani ed il corretto utilizzo di mascherine.
• Raccogliere autocertificazione di operatori e genitori/tutori che loro stessi e i minori iscritti e i loro conviventi non siano sottoposti a quarantena o isolamento domiciliare fiduciario.
• Per le segreterie favorire la gestione della documentazione per via telematica, se in presenza, gli addetti dovranno essere in possesso di idonei DPI e di postazioni dotati di barriere che evitino il contatto diretto con i genitori.
• Non prevedere attività che comprendano assembramenti di più persone, come le feste periodiche con le famiglie, privilegiando forme audiovisuali di documentazione ai fini della comunicazione ai genitori o tutori.
• Favorire il costante e frequente ricambio d'aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell'aria; in ogni caso, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d'aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell'aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell'Istituto Superiore di Sanità. Se tecnicamente possibile,va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l'estrattore d'aria.
SERVIZI CON PERNOTTAMENTO
In caso di campi estivi che prevedano il pernottamento di bambini e/o operatori presso il servizio stesso (es. campi scout, ecc.) il gestore deve prevedere ulteriori procedure specifiche, che rispettino queste indicazioni:
• favorire al momento dell'accompagnamento dei minori prima della partenza, un'organizzazione che eviti gli assembramenti di genitori e accompagnatori;
• al momento della consegna del minore dovrà essere rilevata la temperatura corporea: in caso di T > 37.5° del genitore e/o accompagnatore il minore non potrà partire, così come in presenza di eventuale sintomatologia febbrile o respiratoria del minore o di un membro del nucleo familiare;
• prevedere anche in questi contesti la rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti gli operatori e i bambini. In caso di T > 37.5° il soggetto dovrà essere isolato ed assistito utilizzando idonei DPI, attivandosi per una valutazione medica e per il rientro presso il domicilio, in accordo con i genitori;
• le aree comuni, dove possibile, devono essere riorganizzate per favorire il rispetto della distanza interpersonale raccomandata, in particolare negli ambienti chiusi e favorire la differenziazione dei percorsi all'interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita delle aree comuni;
• si suggerisce, a tal proposito, di affliggere dei cartelli informativi e/o delimitare gli spazi (ad es. con adesivi da attaccare sul pavimento, palline, nastri segnapercorso, ecc.) responsabilizzando e coinvolgendo bambini e ragazzi compatibilmente con la loro età e grado di autonomia;
• l'organizzazione delle camere deve consentire il rispetto della distanza interpersonale, in particolare garantendo una distanza di 1.5 metri tra i letti (o 1 metro fino a 11 anni di età);
• i letti e la relativa biancheria devono essere ad uso singolo;
• le camerate per il pernottamento non possono prevedere un numero di bambini superiore a quello previsto dalla composizione dei gruppi stessi dei bambini, e non possono essere condivise da gruppi diversi;
• per i bagni ad uso collettivo si raccomanda di prevedere un'organizzazione anche su turni, in base agli spazi, che eviti gli assembramenti ed in particolare l'intersezione tra gruppi diversi;
• gli spazi per il pasto devono prevedere una disposizione dei tavoli che assicuri il mantenimento della distanza di almeno 1 metro tra le persone.
5 Personale dipendente
1. Utilizzare sempre e correttamente tutti i DPI raccomandati previsti dal decreto legge che verranno forniti dal datore di lavoro.
2. Il personale dovrà provvedere ad una frequente igiene delle mani con acqua e sapone o in alternativa con soluzione idroalcolica: all'arrivo in struttura, ad ogni cambio attività, dopo l'utilizzo dei servizi igienici e prima dell'eventuale consumazione di pasti, ogni volta che si è venuti a contatto con i fluidi o secrezione di un bambino (prima di toccare altri bambini, superfici o giocattoli), prima di lasciare la struttura.
3. Il vestiario utilizzato all'interno del servizio non dovrà essere utilizzato in altri contesti sociali.
4. Le scarpe da esterno dovranno essere lasciate in zona accoglienza e non utilizzate all'interno della struttura; all'interno della struttura utilizzare solo le scarpe previste per il lavoro.
5. Si raccomanda la rilevazione quotidiana della temperatura corporea all'ingresso: in caso di T > 37.5° il personale verrà immediatamente allontanato dalla struttura e dovrà contattare il proprio Medico di Medicina Generale.
6. In caso di sintomi che possano far sospettare una infezione da SARS-CoV-2 (a titolo di esempio non esaustivo: anosmia, ageusia, febbre, difficoltà respiratorie, tosse, congiuntivite, vomito, diarrea, inappetenza) il lavoratore non dovrà recarsi al lavoro e provvederà a restare in isolamento domiciliare, a contattare immediatamente il proprio Medico Curante e a comunicare al datore di lavoro la motivazione dell'assenza.
6 Fornitori della struttura
1. Tutti i fornitori devono rimanere all'esterno della struttura. È assolutamente vietato l'accesso se non si rispettano le misure di sicurezza previste per il personale educatore e dipendente.
2. Prima di arrivare in struttura i fornitori devono telefonare e avvisare circa l'orario del loro arrivo.
3. La merce consegnata deve essere appositamente conservata, evitando di depositare la stessa negli spazi dedicati alle attività dei bambini.
7 Accoglienza dei bambini
1. I minori potranno entrare presso la struttura accompagnati da un genitore per volta, è preferibile che sia sempre lo stesso genitore o la stessa figura di riferimento.
2. Al fine di tutelare la salute dei soggetti più fragili, è preferibile che gli accompagnatori non siano persone con più di 60 anni.
3. Se possibile, organizzare la zona di accoglienza all'esterno, segnalando con appositi riferimenti le distanze da rispettare.
4. La zona accoglienza/commiato, qualora in ambiente chiuso, dovrà essere adeguatamente pulita dopo ogni turno di ingresso e di uscita con particolare attenzione alla disinfezione delle superfici toccate con maggior frequenza.
5. Prevedere punti di accoglienza per l'entrata e l'uscita dall'area dedicata alle attività, provvisti di idonei dispenser di soluzione idroalcolica opportunamente segnalati per l'igienizzazione delle mani prima di entrare e uscire dalla struttura. Quando possibile, i punti di ingresso devono essere differenziati dai punti di uscita, con individuazione di percorsi obbligati.
6. Si raccomanda la rilevazione quotidiana della temperatura corporea, all'arrivo in struttura: in caso di temperatura > 37.5° all'ingresso il bambino non potrà accedere alla struttura e dovrà essere il genitore a contattare il proprio Pediatra di Libera Scelta o il Medico di Medicina Generale.
7. L'accesso alla struttura deve prevedere un'organizzazione anche su turni, che eviti assembramenti di genitori e/o accompagnatori all'esterno della struttura stessa, eventualmente ampliando gli orari di ingresso ed uscita.
8. Non è consentito portare dall'esterno all'interno della struttura oggetti o giocattoli da condividere in gruppo, eventuali altri oggetti personali portati da casa (es. cappellino per il sole, zainetto, attrezzature per uso sportivo, ecc.), devono essere ad uso esclusivo del singolo bambino/ragazzo ed essere comunque sempre facilmente identificabili per evitare l'uso promiscuo. Si raccomanda la frequente pulizia degli stessi.
9. Il lavaggio delle mani del minore sarà effettuato al suo arrivo dal personale del servizio non appena sarà lasciato dai genitori, poi verrà offerto ai bambini/ragazzi, oltre ai soliti rituali, in modo sistematico, ad ogni cambio attività, dopo l'utilizzo dei servizi e prima dell'eventuale pasto, ed infine all'uscita dalla struttura prima di essere riconsegnato all'accompagnatore.
8 Permanenza dei bambini in struttura
1. Favorire un'organizzazione che mantenga, per quanto possibile, lo stesso personale a contatto con lo stesso gruppo di minori evitando sovrapposizioni ed intersezioni.
2. In considerazione della necessità di favorire, per quanto possibile, il distanziamento interpersonale compatibilmente all'età e al grado di autonomia, organizzare una pluralità di diversi spazi per lo svolgimento delle attività programmate.
3. Le verifiche sulla funzionalità dell'organizzazione dello spazio ad accogliere le diverse attività programmate non possono prescindere dalla valutazione dell'adeguatezza di ogni spazio dal punto di vista della sicurezza.
4. Per i più piccoli, il momento dell'eventuale cambio e dell'utilizzo dei servizi deve essere svolto dal personale in modo tale da evitare assembramenti nel bagno e da garantire la pulizia prima dell'accesso del bambino successivo.
5. Per i più piccoli, il cambio dei pannolini sarà eseguito dal personale munito di DPI (guanti, mascherina e visiera protettiva) e verrà utilizzata solo carta usa e getta.
6. Per i più piccoli, terminato il cambio, disinfettare il fasciatoio ed eventuali altre superfici utilizzate, con i prodotti specifici, facendo attenzione a lavarsi le mani al termine delle procedure.
7. Si raccomanda che la biancheria utilizzata dai minori venga lavata regolarmente dai genitori, possibilmente ad una temperatura > 60°.
8. Prediligere l'utilizzo di spazi esterni anche per pranzi e riposo.
9. In caso di utilizzo di spazi chiusi, il momento del pranzo dovrà essere strutturato in modo da favorire il mantenimento della distanza interpersonale e evitare nella stessa sala l'intersezione tra gruppi diversi, organizzando il pranzo anche a turni o utilizzando più sale o sale più ampie.
10. Nel rispetto delle normative vigenti in materia di preparazione dei pasti:
• vanno previste monoporzioni: la previsione del pasto in monoporzione si riferisce al caso in cui il pasto venga prodotto nella struttura o consegnato da ditte esterne. In tal caso ogni bambino/ragazzo dovrà avere l'intero pasto, compreso il pane e la bevanda, contenuto in un vassoio o piatto ad uso personale, ai fini di evitare la condivisione ad esempio di cestini del pane, piatti di portata a centro tavola, caraffe ad uso promiscuo. Pertanto, nel caso in cui venga effettuata la preparazione presso la cucina della struttura, sarà cura del personale impiattare ogni singolo piatto e destinarlo ad ogni singolo bambino. Allo stesso modo, nel caso di preparazioni fornite dall'esterno, qualora non siano già pre-confezionate in monoporzioni, dovranno essere impiattate come sopra;
• è preferibile usare posate, bicchieri e stoviglie personali o monouso e biodegradabili. Altrimenti, il gestore deve prevedere che le stoviglie siano pulite con sapone ed acqua calda, o tramite una lavastoviglie;
• gli operatori, educatori o animatori devono lavarsi le mani prima di preparare il pasto e dopo aver aiutato eventualmente i bambini.
11. Pulire e disinfettare i tavoli di consumazione e aerare gli ambienti ad ogni fine turno mensa.
12. Il riposo pomeridiano per i più piccoli potrà essere fatto negli appositi materassini o lettini che dovranno essere ad uso esclusivo del singolo bambino. La biancheria (es. lenzuola) deve essere ad uso esclusivo del bambino ed andrà periodicamente lavata ad una temperatura > 60°.
13. Ove possibile si raccomanda e si predilige l'attività all'aperto (ove non vi sia presenza di esterno, creare rete con il comune ed appoggiarsi a parchi, spazi aperti, cortili delle chiese, fattorie didattiche, sociali ed aree rurali, ecc.), tenendo conto di adeguate zone d'ombra, con attività programmate per sottogruppi.
14. I giochi e il materiale in genere destinato alle attività dovrà essere ad uso di un singolo "gruppo" di bambini/ragazzi. Se usati da più "gruppi" diversi è opportuna la disinfezione prima dello scambio. Per i più piccoli: attenzione a sciacquare nuovamente con acqua, dopo la disinfezione, i giochi che vengono messi in bocca dai bambini e lasciar asciugare, mentre nel caso di peluche lavabili si consiglia il lavaggio alla temperatura maggiore consentita, e la completa asciugatura.²
15. Nel caso dei bambini più piccoli, favorire una programmazione di attività che eviti l'uso promiscuo di giocattoli, con particolare attenzione a quelli che possono essere portati alla bocca e condivisi tra i bambini stessi. Quando un bambino termina di giocare con un determinato oggetto, quest'ultimo deve essere messo in una scatola comune in attesa di idonea disinfezione a fine turno.
16. Vietare di portare da casa giochi o altri oggetti da condividere in gruppo, eventuali altri oggetti personali portati da casa (es. cappellino per il sole, zainetto, attrezzature per uso sportivo, ecc.), devono essere ad uso esclusivo del singolo bambino/ragazzo ed essere comunque sempre facilmente identificabili per evitare l'uso promiscuo. Si raccomanda la frequente pulizia degli stessi.
17. Vietare di portare da casa alimenti da condividere in gruppo (es. torte, snack salati, etc.). E' invece consentito portare alimenti quali a titolo di esempio una merenda o bevanda ad esclusivo uso del singolo bambino/ragazzo purché l'alimento, la bevanda e il contenitore siano sempre facilmente identificabili come appartenenti al singolo bambino/ragazzo.
18. Prediligere giochi e oggetti facilmente lavabili. Eliminare il materiale ludico e i complementi di arredo difficili da pulire e disinfettare.
19. Si raccomanda la riduzione di materiale ludico a cui il bambino/ragazzo possa accedere in autonomia e la messa a disposizione del solo materiale utile al gioco/attività del momento.
20. Favorire, per quanto possibile e compatibilmente al servizio svolto, formule di accoglimento e accudimento dei bambini più piccoli che prevedano attività singole e non di gruppo, come ad esempio colorare schede, giocare con le costruzioni, leggere fiabe, giocare con paste modellatrici, favorire ogni attività al banco. Lo stesso vale per le attività dei ragazzi, che devono privilegiare modalità che permettano di adoperare tutte le possibili misure di distanziamento finalizzate a contenere il rischio di contagio.
21. Distanziare i banchi e le postazioni di gioco a 1,5/2 metri.
22. Limitare gli spostamenti dei bambini/ragazzi e degli operatori all'interno degli ambienti dedicati al servizio.
23. Se al chiuso, consumare qualsiasi pasto, compresa la merenda, su postazioni distanziate. È comunque da prediligere l'outdoor.
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² Centers for Disease Control and Prevention - Guidance for for Child Care Programs that Remain Open
9 Genitori dei bambini
1. Ai genitori (o accompagnatori) non è consentito l'accesso alla struttura ad eccezione che per l'area accoglienza/commiato.
2. I genitori devono evitare assembramenti negli spazi esterni (inclusi piazzale o parcheggio antistante).
3. I genitori devono sempre essere muniti di apposita mascherina correttamente posizionata, nel rispetto delle raccomandazioni nazionali e regionali.
4. All'ingresso dell'area di accoglienza/commiato, e comunque prima di procedere ad entrare in contatto con qualsiasi superficie o oggetto, l'accompagnatore dovrà lavarsi le mani con soluzione idroalcolica.
10 Manutenzione dei locali
1. Dovrà essere garantito un buon ricambio dell'aria in tutti gli spazi chiusi frequentati, in maniera naturale, aprendo le finestre per la maggior parte del tempo, tenendo conto del numero delle persone presenti nella stanza, del tipo di attività svolta e della durata della permanenza. Durante il ricambio naturale dell'aria si deve evitare la creazione di condizioni di disagio/discomfort (correnti d'aria o freddo/caldo eccessivo).
2. Le superfici a maggior contatto con le mani (es. maniglie delle porte, interruttori, corrimano, etc.) dovranno essere disinfettate regolarmente almeno una volta al giorno.
3. Dovrà essere garantita la disponibilità di soluzioni/gel a base alcolica, con particolare attenzione alle zone di ingresso/uscita, ed in più posizioni per consentire facile accesso agli operatori, minori, fornitori e genitori/accompagnatori.
4. Dovrà essere garantito l'utilizzo di carta monouso su ciascun lavabo.
5. Riorganizzare le strutture e le attività svolte al fine di garantire la presenza dei soli arredi, oggetti e giochi strettamente indispensabili.
6. Pulizia accurata dei locali una volta al giorno con particolare attenzione alla zona filtro/commiato.
7. Disinfezione dei servizi igienici almeno una volta al giorno con soluzioni a base di ipoclorito di sodio allo 0.1% di cloro attivo o altri prodotti virucidi autorizzati seguendo le istruzioni per l'uso fornite dal produttore.
8. Le superficie toccate più frequentemente e i materiali/giochi di maggior utilizzo dovranno essere sottoposti a maggiori attenzioni con regolare disinfezione, con particolare attenzione a quanto contaminato da secrezioni respiratorie e/o saliva, e comunque ogni volta che gli stessi vengono utilizzati da un nuovo gruppo di bambini/ragazzi.
11 Caso confermato o sospetto di COVID-19
11.1 Caso confermato di COVID-19
Nell'eventualità di presenza di un caso confermato di COVID-19 che frequenta il servizio per l'infanzia e l'adolescenza (personale dipendente o minore) si procederà come segue:
1. il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica territorialmente competente viene tempestivamente informato attraverso le modalità previste dal flusso informativo regionale;
2. il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dispone l'immediata chiusura della struttura per un periodo indicativo di 2-5 giorni, compatibile con l'attuazione delle misure di contact tracing, sorveglianza sanitaria, isolamento domiciliare fiduciario e quarantena sulla base delle valutazioni di competenza.
3. tutte le famiglie di eventuali altri gruppi vengono tempestivamente informate e invitate in misura precauzionale a rispettare il distanziamento sociale in attesa degli esiti dell'inchiesta epidemiologica;
4. sulla base delle attività di contact tracing il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, con la collaborazione di struttura e genitori, individua tutti i soggetti che sono stati o possono essere stati a contatto stretto con il caso (es. personale dipendente a contatto con il gruppo a cui appartiene il bambino, e gli altri bambini del gruppo ristretto) per i quali va quindi disposto il periodo di isolamento domiciliare fiduciario o la quarantena e l'esecuzione del tampone nasofaringeo;
5. il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica valuterà se estendere l'esecuzione dei controlli anche ad altri contatti occasionali all'interno della struttura in funzione della tipologia del contatto stesso e in virtù degli esiti dei test effettuati;
6. tutti gli ambienti con cui il caso positivo di COVID-19 è venuto in contatto devono essere sottoposti a ricambio dell'aria, a pulizia e disinfezione, se possibile aspettando almeno 24 ore, prima di poter riaprire al pubblico, in accordo con il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica territorialmente competente;
7. il caso positivo per COVID-19 (bambino o operatore) potrà riprendere la frequenza del servizio per l'infanzia solo dopo la documentazione dell'avvenuta guarigione clinica contestualmente alla negativizzazione di due tamponi nasofaringei ripetuti a distanza di almeno 24 ore uno dall'altro in accordo con le indicazioni nazionali e regionali.
11.2 Contatto di un soggetto che frequenta il servizio con un caso confermato di COVID-19 (non frequentante il servizio)
Nell'eventualità di un soggetto che frequenta il servizio per l'infanzia (personale dipendente o bambino/ragazzo) che è stato contatto di un caso confermato di COVID-19, si dispone per il soggetto stesso la sospensione della frequenza e la quarantena ad opera del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica che provvederà agli accertamenti (incluso tampone nasofaringeo al termine della quarantena) del caso in collaborazione con il Pediatra di Libera Scelta.
11.3 Bambino o operatore con sintomi sospetti (non confermato)
In caso di soggetto (bambino o operatore) che frequenta la struttura e che presenta sintomi febbrili e/o respiratori (e/o gastrointestinali specie nel bambino), si dovrà procedere come segue:
1. il soggetto deve essere immediatamente isolato, invitato a rientrare al proprio domicilio e contattare il Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta, segnalando allo stesso la frequenza di un servizio per l'infanzia e l'adolescenza;
2. nel caso si tratti di sintomatologia sospetta, sarà il Medico Curante ad attivare le procedure localmente previste per l'esecuzione del tampone nasofaringeo. Il soggetto sintomatico verrà posto in isolamento domiciliare fiduciario e tutti i contatti scolastici (bambini del gruppo e relativi operatori dedicati) verranno posti in quarantena in attesa dell'esito del test diagnostico del caso sospetto:
• in caso di tampone positivo vedere indicazioni per caso confermato;
• in caso di tampone negativo per COVID-19 il soggetto ammalato potrà riprendere a frequentare gli ambienti scolastici ad avvenuta guarigione clinica mentre gli altri bambini ed operatori potranno riprendere a frequentare gli ambienti scolastici solo dopo la notifica dell'esito negativo del test diagnostico eseguito nel soggetto ammalato.
11.4 Genitore o convivente del bambino che presenta sintomi sospetti
In considerazione del fatto che la letteratura scientifica pubblicata evidenzia che frequentemente la popolazione pediatrica manifesta forme asintomatiche o paucisintomatiche in caso di infezione da SARS-CoV-2, particolare attenzione deve essere posta alle condizioni di salute dei genitori, familiari e conviventi (contatti stretti) di tutti i bambini che frequentano il servizio. In caso di genitore o convivente che presenta sintomatologia febbrile o respiratoria, il bambino non dovrà frequentare il servizio, in attesa che il soggetto malato concordi con il Medico Curante le eventuali indicazioni e/o accertamenti. Il rispetto di tale indicazione rientra nell'accordo tra genitori ed ente gestore di cui in premessa.
FAC SIMILE N° 1
DICHIARAZIONE POSSESSO REQUISITI E PROGETTO ORGANIZZATIVO PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO COVID-19
...omissis...
FAC SIMILE N° 2
PATTO DI RESPONSABILITÀ RECIPROCA TRA IL GESTORE DEL CENTRO EDUCATIVO DIURNO PER MINORI E LE FAMIGLIE
...omissis...
[in B.U.R. 14 giugno 2020, n. 89]
Allegato 3
IMPIANTI A FUNE
Al fine di evitare un incremento dei tempi di attesa in coda e, di conseguenza, del rischio di contagio, gli operatori degli impianti garantiranno la riduzione dei tempi di percorrenza applicando la massima velocità di trasporto consentita ed utilizzando contemporaneamente in linea il maggior numero possibile di veicoli (entrambi parametri definiti in fase di collaudo per ogni tipologia d'impianto).
Sarà necessario bilanciare l'affluenza con la portata, favorendo il più possibile la fluidità e la costante mobilità. In assenza di code il riempimento dei veicoli infatti si riduce automaticamente.
Le cabinovie possono essere ben arieggiate e può essere garantito il costante ricambio di aria necessario a ridurre significativamente il rischio di contagio.
Il problema non si pone sulle seggiovie, che si differenziano dalle cabinovie perché hanno veicoli aperti. L'eventuale cupola protettiva, che potrebbe anche essere bloccata aperta, lascia comunque una notevole circolazione d'aria. Su queste tipologie di impianto l'ipotesi di distanziare le sedute porrebbe problemi per il trasporto dei bambini che devono obbligatoriamente essere accompagnati.
Lo stesso principio vale ovviamente anche per le sciovie.
È inoltre necessario garantire:
• Obbligo del distanziamento fisico di almeno 1 metro tra le persone in tutte le fasi preparatorie al trasporto (transito dal parcheggio, coda alla cassa, coda ai tornelli, accesso alla stazione di partenza, sala d'aspetto, ecc.)
• Obbligo di utilizzare mascherina chirurgica per gli utenti (distribuita con lo skipass o fornita in albergo)
• Obbligo di areazione della cabinovia e funivia bloccando uno o più finestrini anche durante il trasporto
• Obbligo dell'apertura delle porte delle cabinovie o funivie (solo se vuote) per una areazione completa, laddove possibile.
• Igienizzazione (non sanificazione) giornaliera delle cabine, funivie e pulizia del pavimento con candeggina.