Categoria: 2020
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Tipologia: Protocollo contrasto e contenimento virus SARS-CoV-2
Data: 29 aprile 2020
Comparti: P.A., Università di Padova
Fonte: unipd.it


Protocollo contrasto e contenimento virus SARS-CoV-2

Premessa
Il presente documento intende fornire indicazioni sulle procedure di base da seguire per il rientro nelle strutture di Ateneo in modo da preservare la salute dei lavoratori e contenere, anche per il tramite della salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative, il rischio di contagio da SARS- CoV-2 nel rispetto dei principi di precauzione, proporzionalità e ragionevolezza.
Occorre ricordare che, anche in considerazione della comparsa recente del virus e della sua diffusione nonché delle implicate, rilevanti incertezze (si rinvia, per l'approfondimento, alla “Valutazione scientifica sugli interventi di prevenzione e mitigazione del contagio da SARS- CoV-2 da implementare alla ripartenza delle attività lavorative”, disponibile nel sito dell'Ateneo), ogni attività deve essere guidata dalla prudenza e dall'attenzione, oltre che dal rigoroso rispetto delle norme vigenti e delle disposizioni via via impartite dall'Ateneo, le quali tutte si intendono qui richiamate.
Si rammenta come la prima e più efficace misura di sicurezza sia l'esercizio costante e attento di un comportamento responsabile da parte di ciascuno attraverso le seguenti azioni:
• Rispetto individuale delle norme igieniche e del distanziamento sociale
• Utilizzo corretto dei dispositivi di protezione
• Mantenimento di condizioni di pulizia e igiene degli ambienti di lavoro (anche con azioni personali)
Le indicazioni di base contenute nel presente Protocollo sono state redatte tenendo in considerazione, anche sul piano metodologico, il “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategia di prevenzione” pubblicato dall'INAIL.
Tali indicazioni di base andranno declinate da ciascuna struttura dell'Ateneo, nell'ambito delle azioni previste dal presente Protocollo, attraverso una regolamentazione ad hoc che ne definirà con maggiore dettaglio la modalità applicativa, in relazione alle specifiche caratteristiche logistiche e organizzative.
Le disposizioni contenute nel presente Protocollo si applicano a chiunque abbia accesso alle strutture universitarie, compresi i dipendenti di enti terzi la cui sede di lavoro e/o attività sia presso l'Ateneo.
Per il personale convenzionato con il Servizio Sanitario Regionale si applicano prioritariamente le disposizioni stabilite dai Dipartimenti di area sanitaria e dalle unità operative di riferimento.

Misure generali
Accesso alle strutture dell'Ateneo

L'accesso alle Strutture Universitarie avviene attraverso entrate contingentate in ogni edificio.
Occorre avere sempre cura che all'entrata e all'uscita dagli edifici venga rispettata la distanza interpersonale di almeno 1 metro ed evitata ogni forma di assembramento. Nelle strutture complesse si raccomanda di procedere a indicare i percorsi di entrata e di uscita da utilizzare.
L'accesso alle strutture avviene indossando la mascherina chirurgica e previamente compilando in modalità informatica ovvero depositando in formato cartaceo la prescritta dichiarazione (Allegato 1).
Per l'accesso dei fornitori va osservata l'apposita procedura n. prot. 200602 del 29 aprile 2020.
Per l'esecuzione di lavori e manutenzioni vige l'obbligo del rispetto dell'Allegato 7 al DPCM 26 aprile 2020.
Ogni struttura deve porre in essere le misure organizzative necessarie a fare sì che i servizi di ricevimento del pubblico (ove indispensabili per lo svolgimento delle attività) vengano svolti, per quanto possibile, in locali che consentano l'accesso diretto dall'esterno o che, comunque, minimizzino il percorso all'interno dell'edificio.
Si ricorda che:
• Vanno rispettate le misure indicate dal decalogo del Ministero della Salute e reperibile al link https://www.unipd.it/nuovo-coronavirus
• chiunque presenti febbre (oltre 37.5°), tosse, difficoltà respiratorie o altri sintomi quali mialgie diffuse, ageusia (assenza di gusto) e anosmia (perdita olfatto), dovrà rimanere presso il proprio domicilio e contattare immediatamente il proprio Medico di Medicina Generale (o il Servizio di Continuità Assistenziale) o, in caso di sintomi gravi, il 118;
• è vietato l'accesso all'Ateneo ove, nei precedenti 14 giorni, si abbiano avuto contatti con soggetti risultati positivi al Virus SARS-CoV-2;
• vanno rispettate le norme di legge nonché tutte le disposizioni di precauzione e prevenzione dettate delle Autorità e/o disposte dall'Ateneo per la gestione dell'emergenza;
• vanno osservate le ulteriori e specifiche misure e regole adottate dalla Struttura cui si debba accedere;
• si può contattare il Numero Verde 800 462 340 e il numero 1500 di pubblica utilità messo a disposizione per la richiesta di informazioni sull'emergenza legata al COVID-19.

Informazione
L'Ateneo, attraverso molteplici e variegate modalità idonee, provvede a informare tutti i lavoratori nonché tutte le persone che a qualunque titolo frequentino le strutture dell'Ateneo circa le disposizioni delle Autorità, consegnando e/o affiggendo all'ingresso nei luoghi maggiormente visibili e rendendoli disponibili al link https://www.unipd.it/nuovo-coronavirus dépliant informativi e procedure di comportamento per il contrasto al Covid-19.


Spostamenti interni e riunioni
Gli spostamenti all'interno dell'Ateneo devono essere limitati al necessario, fermo il rigoroso rispetto delle misure previste.
Non sono consentite riunioni degli Organi Collegiali in presenza.
Nello svolgimento di riunioni o incontri di lavoro va privilegiata la modalità da remoto. Qualora la riunione o incontro avvenga in presenza, va garantito il rispetto della distanza fisica di sicurezza di 1 metro e l'uso della mascherina chirurgica.
Sono annullati, o comunque sospesi/rinviati, tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in aula, anche obbligatoria, che non sia possibile eseguire in modo telematico.
Si raccomanda che fra il personale in servizio vi siano “Addetti all'emergenza primo soccorso e antincendio”.

Pulizia
L'Ateneo assicura la pulizia giornaliera dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni in conformità a quanto previsto dalle “Indicazioni operative per la tutela della salute negli ambienti di lavoro non sanitari” - Versione 10 del 11.04.2020 della Regione Veneto.
In ipotesi di persona positiva al COVID-19 che abbia frequentato sedi dell'Ateneo, si procede secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute.
Tali interventi vanno richiesti dal Responsabile di Struttura all'Ufficio Gestione Beni e Servizi tramite l'indirizzo mail ***@unipd.it, tramite ticket o ai numeri di telefono ***.
La pulizia degli ambienti e la manutenzione degli impianti è assicurata dagli uffici centrali o di struttura che curano i rispettivi contratti. Si raccomanda la periodica aerazione naturale dei locali anche quando sono in funzione impianti di condizionamento/raffrescamento.

Misure igieniche personali
È obbligatorio il rigoroso rispetto delle precauzioni igieniche prescritte.
È vivamente raccomandata la frequente igiene delle mani con acqua e sapone ovvero, se non disponibili, con soluzioni/gel a base alcolica.
L'Ateneo garantisce l'accesso a locali che ospitano lavabi dotati di acqua corrente, di mezzi detergenti e di asciugatura, tali da consentire il rispetto delle misure igieniche stabilite dal Decalogo del Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità.
Le procedure per il corretto lavaggio e corretta asciugatura delle mani sono reperibili al link https://www.unipd.it/nuovo-coronavirus e devono essere affisse in maniera diffusa e visibile all'interno di ogni luogo di lavoro e all'interno di ogni servizio igienico.
Le strutture mettono a disposizione dei lavoratori disinfettanti per mani a base di alcool (concentrazione di alcool pari almeno al 70%), i quali possono essere richiesti all'Ufficio Gestione Beni e Servizi.
I detergenti per le mani devono essere accessibili a tutti anche attraverso specifici dispenser, visibili e riconoscibili.

Distanza interpersonale
Salvo specifiche e motivate ipotesi, va garantita e osservata la distanza fisica di almeno 1 metro prevista dal DPCM 26 aprile 2020. In via cautelare si raccomanda l'osservanza della distanza di 1,5 metri, sino a quando ciascuna struttura non abbia provveduto alla valutazione e regolamentazione di dettaglio indicata in premessa.
È vietata ogni situazione di aggregazione, assembramento e affollamento nei luoghi di lavoro e pertinenze, negli spazi comuni.
L'organizzazione e articolazione del lavoro dovranno venire ridefinite favorendo il distanziamento fisico, riducendo il numero di presenze contemporanee nel luogo di lavoro e prevenendo, ove necessario mediante flessibilità degli orari, assembramenti in entrata e uscita.
Vanno altresì approntate, quando necessario per il rispetto della distanza interpersonale, misure organizzative di rimodulazione degli spazi e postazioni di lavoro.
È sconsigliato l'uso dell'ascensore.

Dispositivi di protezione individuale
Nei luoghi di lavoro che comportano la compresenza di persone nello stesso locale e negli spazi comuni, indipendentemente dalla distanza interpersonale, è fatto obbligo di indossare sempre la mascherina chirurgica, che sarà messa a disposizione dall'Ateneo; è fatto obbligo di indossare i guanti laddove esplicitamente previsto da specifiche attività.
I Responsabili della didattica e della ricerca nei laboratori e i Preposti forniranno il supporto necessario a verificare il rispetto delle norme igieniche e di comportamento dei lavoratori.

Gestione degli spazi comuni e dei luoghi promiscui
L'accesso agli spazi comuni, ai punti di ristoro, ai distributori di bevande e alimenti e agli spogliatoi va ridotto al necessario e, comunque, adeguatamente contingentato, garantendo frequente aerazione dei locali, turnazione nella fruizione, tempi stretti di sosta all'interno di tali spazi e costante mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro, impiego di mascherina chirurgica e guanti (qualora si tocchino superfici comuni). Prima e dopo l'utilizzo dei distributori automatici è obbligatoria la disinfezione delle mani mediante le apposite soluzioni. È garantita la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, delle tastiere dei distributori di bevande e snack, delle maniglie delle porte, dei corrimani e delle porte di accesso all'edificio.
Anche all'interno degli spazi promiscui dei servizi igienici, si dovrà mantenere, per quanto possibile, la distanza di 1 metro e dovrà essere indossata la mascherina chirurgica.


Interventi di primo soccorso e gestione di persona sintomatica
Nel caso in cui una persona presente in Ateneo necessiti di soccorso, gli addetti al primo soccorso dovranno immediatamente indossare i DPI come indicato nel successivo paragrafo e fare indossare alla persona che ha manifestato i sintomi una mascherina chirurgica (ove non già indossata); contattare il 118; fare allontanare dai locali eventuali altri lavoratori o utenti presenti. Dovranno inoltre darne informazione immediatamente al Servizio di Medicina Preventiva.
L'Ateneo ha fornito agli addetti al primo soccorso un kit di DPI (mascherina FFP2, occhiali di protezione, guanti monouso) per interventi di primo soccorso con possibilità di contaminazione biologica e predisposto una procedura https://www.unipd.it/nuovo-coronavirus recante le istruzioni per il corretto utilizzo dei Dispositivi di Protezione Individuali - DPI.
Laddove si verifichi un caso di positività al COVID-19, l'Ateneo seguirà le procedure vigenti per il contenimento dell'epidemia.
L'Ateneo ha predisposto una “Procedura operativa per la gestione dell'emergenza sanitaria in caso di personale che abbia contratto il contagio” reperibile al link https://www.unipd.it/circolari-coronavirus
Il Servizio di Medicina Preventiva e la Struttura in cui ha stazionato la persona riscontrata positiva al tampone COVID-19 collaborano con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti”. Durante il periodo di effettuazione di detta indagine, l'Ateneo potrà chiedere ai contatti stretti di lasciare cautelativamente la Struttura secondo le indicazioni dell'Autorità Sanitaria.

Rispetto delle misure
Al dirigente/direttore, ai preposti e ai responsabili dei laboratori è affidato il compito relativo al controllo del rispetto delle prescrizioni, secondo quanto sancito dalla normativa in materia di sicurezza.
Si ricorda che il mancato rispetto delle misure di sicurezza sanitaria da parte del dipendente costituisce illecito disciplinare alla stregua delle previsioni del codice di comportamento dei dipendenti.


Allegati
- Dichiarazione per l'accesso alle strutture universitarie


Misure specifiche
Biblioteche

La riapertura delle biblioteche è indirizzata a consentire lo svolgimento delle attività di ricerca a docenti, ricercatori, borsisti, dottorandi, specializzandi, assegnisti, contrattisti e laureandi. La riapertura delle biblioteche riguarda i seguenti servizi: prestito e restituzione volumi, document delivery e prestito interbibliotecario, consultazione rapida, consultazione con permanenza.
Il Centro di Ateneo per le Biblioteche predispone un piano di riapertura delle biblioteche differenziato per aree scientifiche e disciplinari, secondo le previsioni di affluenza e le documentate necessità di utilizzo.
L'accesso e la permanenza nei locali per attività di studio e consultazione dei testi possono avvenire esclusivamente mediante prenotazione telematica di apposita postazione identificata dalla biblioteca in modo da garantire il prescritto distanziamento sociale. L'ingresso degli utenti prenotati verrà ugualmente contingentato attraverso la prenotazione allo scopo di evitare assembramenti.
La richiesta e restituzione di volumi senza permanenza nei locali avverranno mediante prenotazione telematica.
L'Ateneo doterà i locali dei dispositivi aggiuntivi relativi alle specifiche attività delle biblioteche, in particolare: guanti usa e getta a disposizione anche degli utenti, che debbono indossarli per tutto il periodo in cui si trattengono all'interno degli spazi della biblioteca; barriere protettive per banconi, ferma la necessità che l'ambiente goda di sufficiente aerazione.
I volumi rientrati dal prestito vengono ricoverati in luoghi appositi e separati per un periodo di 48 ore prima di essere resi nuovamente disponibili per la consultazione e il prestito.

Uffici e studi
Va sempre garantita e osservata la distanza interpersonale di almeno 1 metro, dovrà essere indossata sempre la mascherina chirurgica quando nell'ufficio è presente più di una persona ed evitata ogni forma di assembramento.
Igiene delle mani con acqua e sapone o gel igienizzante prima e dopo l'utilizzo di attrezzature condivise (stampanti, postazioni condivise, materiale cartaceo o di cancelleria condiviso).
Va ridotto all'indispensabile l'accesso ad altri uffici; deve essere preferita la comunicazione via telefono e via telematica
I servizi di ricevimento del pubblico e attività di front office (ove necessari) vanno svolti il più possibile mediante prenotazione telematica, organizzando e contingentando gli appuntamenti in locali che consentano l'accesso agevole dall'esterno e prevedendo, ove possibile, l'introduzione di barriere separatorie.

Sopralluoghi
In caso di necessità di sopralluoghi per attività di verifica cantieri, verifica servizi in appalto e assistenza informatica, va osservato il distanziamento fisico, utilizzata la mascherina chirurgica e guanti (ove necessario), fatto salvo l'impiego di DPI di protezione superiore in ragione di specifiche attività.

Laboratori e officine
Va sempre garantita e osservata la distanza interpersonale di almeno 1 metro, dovrà essere indossata la mascherina chirurgica ed evitata ogni forma di assembramento.
La riapertura dei laboratori è indirizzata a consentire lo svolgimento delle attività di ricerca a docenti, ricercatori, borsisti, dottorandi, assegnisti, specializzandi, contrattisti e laureandi.
È necessaria l'aerazione frequente dei locali.
Al termine della giornata lavorativa le superfici di banconi e scrivanie vanno pulite e passate accuratamente con soluzioni al 70% di etanolo. Vanno rimosse tutte le coperture in carta o similari dai piani di lavoro da sostituire giornalmente.
È necessaria la disinfezione con etanolo 70% delle superfici oggetto di contatti ripetuti e promiscui quali maniglie (porte, finestre, frigoriferi, incubatori, vetri esterni delle cappe, oculari dei microscopi, tastiere degli strumenti, tastiere di computer e mouse), rubinetti, manopole.
L'utilizzo dei dispositivi “anti contagio” COVID-19 può essere sostituito dall'utilizzo di DPI di protezione superiore per specifiche attività.
L'accesso agli spogliatoi è contingentato; in ogni caso vanno garantiti aerazione continua dei locali e mantenimento della distanza di 1 metro tra le persone.


Attività Agronomiche Azienda Agraria, Agripolis e Orto Botanico
L'accesso agli spogliatoi è contingentato; in ogni caso vanno garantiti aerazione continua dei locali, tempo ridotto di sosta all'interno degli spazi e mantenimento della distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone.
Occorre provvedere alla organizzazione degli spazi e alla sanificazione degli spogliatoi per lasciare nella disponibilità dei lavoratori luoghi per il deposito degli indumenti da lavoro e garantire loro idonee condizioni igieniche sanitarie.
L'utilizzo di mascherine e guanti è obbligatorio nelle attività che non consentano il prescritto distanziamento.
Pulizia e disinfezione con soluzione al 70% di etanolo di mezzi, delle attrezzature o parti di essi oggetto di contatti ripetuti e promiscui.


Stabilimenti utilizzatori e Ricoveri per animali
Per gli stabilimenti utilizzatori di animali a fini scientifici (ai sensi del D.L.vo 26/2014) nonché per i ricoveri degli animali a finalità zootecniche, valgono le medesime indicazioni procedurali dei laboratori.
L'operatività diretta sugli animali da parte di più operatori, ricercatori, addetti all'animal care, medici veterinari deve essere il più possibile limitata temporalmente, compatibilmente con la buona riuscita della operazione stessa e nel rispetto del benessere animale


Ospedale Veterinario Universitario Didattico (OVUD) e Sale Settorie di Anatomia Patologica e Anatomia Normale Veterinaria
L'accesso all'OVUD da parte dei clienti/pazienti avviene solo su prenotazione, con contingentamento degli appuntamenti, in modo da ridurre al minimo la presenza nella sala di aspetto e da consentire il rispetto delle misure di distanziamento fisico.
Nel caso non fosse possibile mantenere il distanziamento in sala d'aspetto i clienti/pazienti verranno ricevuti e registrati all'esterno della struttura nel piazzale antistante la struttura stessa.
Le procedure mediche, diagnostiche e chirurgiche saranno condotte dai medici veterinari e dagli assistenti tecnici veterinari nel rispetto, nei limiti delle possibilità concesse, delle medesime procedure di distanziamento e con obbligo di utilizzo di guanti e mascherine. Valgono gli obblighi di aerazione dei locali al termine di ogni procedura e di disinfezione degli elementi promiscui ad opera degli assistenti tecnici veterinari e dei preposti.
La gestione clinica di animali sospetti COVID positivo deve attenersi alle disposizioni emanate dall'ISS nel documento (Rapporto ISS - COVID 19: Animali da Compagnia e SARS-CoV 2 aggiornato al 19 aprile 2020), che sarà messo a disposizione via e-mail da parte della Direzione Sanitaria a tutto il personale.
Le medesime procedure sopra enunciate si applicano anche allo stabile del Pronto Soccorso notturno e festivo e ai locali del Centro di Fecondazione Equina.
Per le Sale Settorie ed i locali annessi di Anatomia Patologica Veterinaria e di Anatomia Normale Veterinaria valgono le medesime procedure previste per i laboratori; nel caso di cadavere di animale sospetto COVID positivo è fatto obbligo attenersi alle disposizioni emanate dall'ISS nel documento soprariportato.

Dichiarazione per l'accesso alle strutture universitarie
…omissis…