Categoria: 2020
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Tipologia: Protocollo Covid
Data: 13 maggio 2020
Settori: Scuola privata, Istituto Salesiano San Lorenzo Novara
Fonte: salesianinovara.it


Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro

1. Oggetto

Visto l'attuale scenario epidemiologico legato alla diffusione del coronavirus, e il protrarsi della situazione di emergenza istituita a livello nazionale, è necessario definire alcune prassi operative di sicurezza anti-contagio da COVID-19, per garantire la sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro, ferme restando le disposizioni di sospensione delle attività lavorative non essenziali.
Il COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure uguali per tutta la popolazione. La presente procedura contiene, quindi, misure che seguono e attuano la logica della precauzione, le prescrizioni del legislatore e le indicazioni dell'Autorità sanitaria.
Eventuali valutazioni in merito al mantenimento, all'integrazione o alla modifica delle presenti indicazioni saranno valutate in considerazione dell'evoluzione dello scenario epidemiologico e di eventuali ulteriori indirizzi di carattere tecnico-scientifico di livello nazionale o internazionale.

2. Riferimenti normativi
D.Lgs. 81/08 - Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
Decreto legge n. 6 del 23/02/2020 "Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19" e successive disposizioni attuative
DPCM 4 marzo 2020 - "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale"
DPCM 11 marzo 2020 "Ulteriori misure per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19";
Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro - Rev 2 - 24 aprile 2020
Vademecum per la gestione del Rischio Coronavirus in ambito lavorativo - AIAS - (Vers. 1.5)
Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute;
DPCM 26 aprile 2020

3. Responsabilità ed avvertenze
Non essendo presenti rappresentanze sindacali non è stato costituito in azienda un Comitato per l'applicazione e la verifica delle regole del presente protocollo.
La responsabilità della diffusione e della vigilanza della corretta applicazione della presente procedura è affidata al legale rappresentante.
L'applicazione della presente procedura è affidata a tutto il personale che opera e collabora all'interno della struttura.
Si rammenta che è dovere di tutti i lavoratori e collaboratori rispettare e far rispettare le misure anti-contagio adottate.
Il legale rappresentante monitora costantemente l'evoluzione della situazione e si accerta della scrupolosa osservanza delle disposizioni in materia di contenimento del contagio da parte di chiunque mantenga con l'Opera rapporti professionali e commerciali.

3.1. Gestione delle problematiche
Per chiarimenti sulla presente procedura e per la gestione di problematiche ad essa collegate, rivolgersi agli uffici dell'Economato Ispettoriale. Di seguito si riportano i contatti:
sig. G.R. tel. 011*** mail: ***@salesianipiemonte.it

4. Misure operative
La prosecuzione dell'attività istituzionali, ferme restando le disposizioni adottate ai sensi del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19 e s.m.i., può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione, e devono essere sospese le attività ritenuti non indispensabili.
Le seguenti misure di natura operativa vengono adottate per tutelare la salute delle persone presenti all'interno dell'opera e garantire la salubrità dell'ambiente di lavoro.

4.1. Informazione
Il contenuto del presente Protocollo viene reso noto ai lavoratori dipendenti, collaboratori continuativi, appaltatori, volontari e membri della comunità salesiana che prestano servizio presso la struttura, attraverso
• affissione di poster nei locali ed ambienti di lavoro (ingresso, aree comuni, uffici)
• invio tramite posta elettronica.
L'aggiornamento delle informazioni può venire comunicato verbalmente o con affissione o con eventuale aggiornamento della procedura e/o delle istruzioni operative contenute al suo interno.

4.2. Modalità di ingresso
Si devono individuare procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto.
L'ingresso sarà consentito solo per chi è provvisto di mascherina.
È obbligatorio indossare la mascherina negli spazi comuni (bagni, corridoi, zona pausa caffè, hall, sale riunioni, ecc.) e in compresenza con altre persone all'interno dello stesso locale qualora non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro.
Prima dell'accesso al luogo di lavoro, il lavoratore dovrà aver effettuato il controllo della temperatura in autonomia. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37.5°C, il lavoratore dovrà rimanere presso il proprio domicilio.
Se nel corso della giornata lavorativa il lavoratore manifestasse tale condizione, dovrà allontanarsi dalla struttura e fare ritorno presso il proprio domicilio. Non dovrà recarsi al Pronto Soccorso, ma dovrà contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni.
Inoltre è precluso l'accesso agli ambienti di lavoro per chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatto con soggetti risultati positivi al COVID-19 (cfr. paragrafo 4.8).
Nella gestione dell'entrata e dell'uscita dei lavoratori devono essere favoriti orari scaglionati.
In ogni caso si dovrà rispettare il distanziamento sociale di almeno 1 metro.
Modalità di accesso di persone esterne all’azienda
Per quanto riguarda l'accesso alla struttura di persone esterne all'azienda, questo verrà ridotto ai soli casi estremamente necessari per tutto il perdurare dell'emergenza epidemiologica. Qualora fosse necessario l'ingresso di persone esterne, quest'ultime dovranno sottostare a tutte le regole aziendali imposte al personale interno.
Alle persone esterne all'azienda è vietato l'uso dei servizi igienici utilizzati dal personale interno. In caso di estrema urgenza è stato individuato, quale servizio igienico dedicato a tali soggetti, quello identificato da apposita cartellonistica.

4.3. Pulizia e sanificazione
Le normali procedure di pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro verranno intensificate, senza ulteriori particolari specificità, con l'utilizzo dei comuni detergenti già in uso, che rispondano ai requisiti richiesti dal Ministero della Salute. La pianificazione delle attività di pulizia e sanificazione potrà subire variazioni a seconda dell'evolversi della situazione.
In particolare le superfici toccate di frequente, quali ad esempio le scrivanie, le sedie, le tastiere, gli schermi touch, i mouse, i muri, le maniglie di porte e finestre, nonché le fotocopiatrici, le tastiere di eventuali distributori di cibi o bevande, dovranno essere puliti frequentemente con adeguati detergenti a base di ipoclorito di sodio o alcool.
Per le postazioni di lavoro fisse ogni operatore sarà responsabile della pulizia giornaliera della sua postazione. Per le aree comuni il compito sarà effettuato dal personale incaricato dall'azienda.
Per disinfettare le superfici si possono utilizzare sia disinfettanti a base alcolica sia prodotti a base di cloro (es. l'ipoclorito di sodio).
La percentuale di cloro attivo in grado di eliminare il virus senza provocare irritazioni dell'apparato respiratorio è lo 0,1% in cloro attivo per la maggior parte delle superfici.
Anche per la disinfezione dei pavimenti si possono usare prodotti a base di cloro attivo. Si consiglia in particolare prima della detersione di passarli con un panno umidito con acqua e sapone per una prima rimozione dello sporco più superficiale.
Per i servizi igienici (gabinetto, doccia, lavandini) la percentuale di cloro attivo che si può utilizzare sale allo 0,5%.
In caso di presenza di una persona positiva al Covid-19 all'interno della struttura, gli ambienti devono essere sanificati prima di essere utilizzati.
Ad integrazione si veda specifico allegato "Attività di pulizia e a sanificazione"

4.4. Precauzioni igieniche e sociali
Tutto il personale è tenuto a rispettare le seguenti regole di comportamento all'interno della struttura:
• È obbligatorio indossare la mascherina chirurgica per accedere alla struttura, negli spazi comuni e in compresenza con altri all'interno dello stesso locale.
• Lavarsi accuratamente le mani il più spesso possibile: il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l'infezione.
• Evitare abbracci o strette di mano.
• Mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno 1 metro.
• Non toccarsi occhi, naso e bocca se non ci si è lavati le mani.
• Coprirsi la bocca e il naso con un fazzoletto -preferibilmente monouso- o con il braccio, ma non con la mano, qualora si tossisca o starnutisca.
• Buttare subito negli appositi contenitori i fazzolettini di carta.
• Arieggiare tutti i locali il più spesso possibile.
• Qualora si manifestassero febbre (oltre 37.5°C) o altri sintomi influenzali durante l'orario di lavoro, informare tempestivamente il responsabile del personale.
Inoltre:
• Gli spostamenti all'interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile;
• È vietato lo svolgimento di incontri formativi e riunioni ad eccezione di quelle svolte con mezzi di comunicazione a distanza;
• Sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati.

4.4.1. Soluzione alcolica o gel per lavaggio mani
Sono disponibili soluzioni alcoliche per la disinfezione delle mani.

4.4.2. Dispositivi di protezione
Per quanto attiene i dispositivi di protezione individuali specifici per il rischio di infezione da SAR-COV-2, vengono adottate mascherine chirurgiche.
Al lavoratore sprovvisto di mascherina all'ingresso in azienda verrà fornita in base alle necessità lavorative. Per i lavoratori a contatto con il pubblico, qualora non ci fossero sufficienti possibilità o condizioni per garantire l'adeguato distanziamento, vengono adottati schermi di protezione in plexiglass o analoghe barriere fisiche.

4.4.3. Gestione dei rifiuti
Le mascherine monouso vanno gettate nella raccolta indifferenziata.

4.5. Impianti di ventilazione ed aerazione esistenti
Un'azione per limitare un eventuale rischio di infezione da COVID-19 per via aerea è quella di ventilare il più possibile gli ambienti interni con aria esterna. Gli impianti di ventilazione meccanica e gli impianti di climatizzazione ambientale che svolgono anche la funzione di ventilazione, possono assolvere tale funzione in modo più efficace della semplice apertura delle finestre, anche perché migliorano la qualità dell'aria esterna con la filtrazione.
Per gli impianti di climatizzazione si prevede periodica pulizia dei filtri.

4.6. Gestione spazi comuni
Per l'accesso agli spazi comuni vengono adottate misure specifiche. Per tutti gli spazi comuni si raccomanda una ventilazione continua dei locali, un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi e il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone che li occupano. Inoltre si ricorda l'obbligo di utilizzo della mascherina chirurgica.

4.6.1. Zona distributori bevande e alimenti
Per l'utilizzo dei distributori automatici di caffè, alimenti e bevande vengono adottate le seguenti misure:
• Evitare stazionamento in gruppi maggiori di 2 persone per volta;
• Mantenere in ogni caso almeno 1 metro di separazione tra i presenti.

4.6.2. Ascensori
Per l'utilizzo degli ascensori vengono adottate le seguenti misure:
• Si sconsiglia l'utilizzo dell'ascensore essendo luogo angusto e chiuso
• Qualora fosse necessario l'utilizzo
o limitare il numero di persone compresenti in base alla possibilità di garantire il distanziamento, avendo cura di indossare la mascherina;
o evitare di toccare le pareti o i corrimano se non necessario.

4.7. Organizzazione aziendale
In riferimento al DPCM 11 marzo 2020 e s.m.i., per tutto il perdurare dell'emergenza, si adottano le seguenti misure di carattere organizzativo.

4.7.1. Rimodulazione delle attività
Si è provveduto a disporre la chiusura di tutti gli uffici per i quali è possibile il funzionamento mediante il ricorso a modalità di lavoro agile.

4.7.2. Smart work
Il lavoro a distanza continua ad essere favorito anche nella fase di progressiva riattivazione del lavoro in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione.

4.7.3. Turni di lavoro

Sono adottate opportune rotazioni, turnazioni e accessi scaglionati alla struttura, stabiliti in base alle necessità operative, nell'ottica di limitare allo stretto indispensabile il personale presente all'interno della struttura nel rispetto di eventuali necessità di gestione familiare del personale.
Si recherà presso la struttura solo il personale funzionale allo svolgimento delle attività necessarie.
Inoltre viene incentivato il ricorso a permessi, ferie, congedi, ecc.

4.7.4. Ridistribuzione spazi di lavoro
Compatibilmente con la natura dei processi e degli spazi aziendali, per garantire il rispetto del distanziamento sociale, si è disposta una rimodulazione degli spazi di lavoro.

4.8. Gestione casi sospetti, casi probabili, casi accertati o contatti stretti, soggetti fragili
Qualora si presentino casi sospetti, casi probabili, casi accertati o casi di personale che ha avuto contatti stretti con infetti COVID-19 si possono ipotizzare tre scenari per i quali è stato integrato il protocollo di sorveglianza sanitaria previsto in accordo con il medico competente; si rimanda a tale documento la gestione di ognuno dei casi sottoelencati:
• caso A - lavoratori risultati positivi per Covid-19 in un precedente test e che non siano in possesso di certificazione medica che attesti l'avvenuta negativizzazione di un doppio tampone
• caso B - lavoratori che negli ultimi due mesi dal caso hanno avuto sintomi potenzialmente correlati al Covid-19 (quali, ad esempio, uno o più tra i seguenti: febbre superiore a 37.5°C, tosse, rinite, congiuntivite, dispnea, astenia, perdita e/o alterazione dell'olfatto, perdita e/o alterazione del gusto, diarrea), e non hanno mai effettuato un tampone
• caso C - lavoratori che siano stati dichiarati contatti stretti, secondo le indicazioni di cui al punto 4.8.2 e che non abbiano sviluppato sintomi al termine del periodo di quarantena di quattordici giorni
In ogni caso è necessario coinvolgere il medico competente per la gestione dei casi sopra riportati.

4.8.1. Definizione di "soggetto fragile”
Stante quanto indicato dal Protocollo Condiviso (DPCM 26.04.2020, allegato 6, art. 12, punto 5) ("Il Medico Competente segnala all'azienda situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti e l'azienda provvede alla loro tutela nel rispetto della privacy"), ai fini di poter adempiere tale indicazione includendo con certezza tutti i lavoratori interessati, è necessario che, attraverso canali d'informazione aziendali che raggiungano tutto il personale, tutti i lavoratori che:
• presentano patologie che causano indebolimento del sistema immunitario,
• e/o effettuano terapie con farmaci che possono ridurre le difese immunitarie,
• e/o sono affetti da patologie croniche che possono rendere più suscettibili nei confronti delle infezioni virali e delle loro complicazioni, come quelle indicate, a titolo esemplificativo, tra le più frequenti concause di mortalità, nell'analisi dei dati svolta bisettimanalmente dall'istituto Superiore di Sanità quali, tra le quali:
o patologie respiratorie (p. es. asma, enfisema, bronchite cronica)
o patologie neoplastiche di recente diagnosi e/o attive negli ultimi cinque anni e/o ancora in terapia e/o follow-up
o patologie cardiovascolari (p.es. cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca)
o patologie neurologiche (p.es. morbo di Parkinson, sclerosi multipla, esiti di ictus)
o diabete non ben compensato o con complicanze
o ipertensione arteriosa non ben compensata
o epatopatie croniche di rilevanza clinica
o obesità
o insufficienza renale
o malattie autoimmuni
siano sollecitati ad esercitare la facoltà di richiedere al Medico Competente sorveglianza sanitaria ex D.Lgs. 81/08, art. 41, comma 2, lettera c), se già non si sono rivolti al proprio Medico di Medicina Generale per ottenere le tutele previste.
Il non esercitare tale facoltà da parte del lavoratore, equivale ad autocertificazione di assenza di condizioni di fragilità.
La richiesta deve essere indirizzata (unitamente al numero di telefono al quale è possibile reperire il lavoratore) alle funzioni aziendali preposte, che la trasmetteranno al Medico Competente.
Onde evitare al massimo trasferte immotivate e per rispettare al meglio le indicazioni preventive fornite in queste settimane dagli organi competenti, il Medico Competente provvederà a contattare telefonicamente gli interessati per fare il punto della situazione e concordare con ciascuno l'eventuale necessità di differire la ripresa dell'attività lavorativa e/o di riprenderla con indicazioni ad hoc.
L'esito dell'eventuale valutazione di limitazione di idoneità o di inidoneità sarà, come sempre, trasmesso tramite il giudizio di idoneità del Medico Competente espresso ai sensi del D.Lgs. 81/08, art. 41, comma 6.

4.8.2. Definizione di “contatto stretto”
• una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19,
• una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (per esempio la stretta di mano),
• una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati),
• una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti,
• una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa, automobile, ascensore) con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri,
• un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso dì COVID-19 senza l'impiego dei DPI raccomandati o mediante l'utilizzo di DPI non idonei,
• il contagio può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

4.9. Sorveglianza sanitaria e test diagnostici
La sorveglianza sanitaria deve proseguire rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (c.d. decalogo).
Verranno privilegiate, in questo periodo, le visite preventive, le visite a richiesta e le visite da rientro da malattia, se necessarie.
Per ulteriori dettagli si rimanda all'allegato "Sorveglianza sanitaria - integrazione del protocollo"

5. Norme di sicurezza per la ripresa delle attività
Si riporta di seguito un prospetto riassuntivo sull'obbligatorietà delle misure atte a contenere il contagio in ambienti di lavoro, sulla base delle recenti indicazioni del DPCM del 26/04/2020 e del documento tecnico Inail con le misure di contenimento e prevenzione nei luoghi di lavoro.
Quest'ultima pubblicazione, approvata dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Protezione Civile, contiene indicazioni mirate ad affrontare la graduale ripresa in sicurezza delle attività produttive e a garantire adeguati livelli di tutela della salute per tutta la popolazione.
In base a quanto riportato nel documento tecnico, è possibile adottare una serie di misure atte a prevenire/mitigare il rischio di contagio per i lavoratori.
Tali misure sono classificate in:
• Misure organizzative
• Misure di prevenzione e protezione
• Misure specifiche per la prevenzione dell'attivazione di focolai epidemici
Il seguente tabulato riporta con chiarezza se gli interventi da mettere in atto nell'organizzazione aziendale sono obbligatori o solamente consigliati, in base alla normativa vigente.

 

CLASSIFICAZIONE MISURA INTERVENTI TIPOLOGIA NOTE
MISURE

ORGANIZZATIVE

1. Gestione degli spazi di lavoro con compresenza di più lavoratori Ricollocazione arredi per favorire distanza di sicurezza Consigliata  
Introduzione barriere separatone in assenza di distanza di sicurezza Consigliata  
Ventilazione spazi comuni Obbligatorio  
Gestione entrata /uscita con porte dedicate Consigliato  
Favorire riunioni a distanza Obbligatorio  
Spostamenti all'interno dell'azienda ridotti Consigliato  
2. Organizzazione e orario di lavoro Riduzione di presenze in contemporanea Consigliato  
Prevenire assembramenti con orari flessibili Obbligatorio  
Valorizzazione forme di lavoro a distanza (smart working) Consigliato fortemente  
MISURE DI

PREVENZIONE E

PROTEZIONE

3. Informazione e formazione Comunicare ai lavoratori le principali fonti istituzionali di riferimento:

Ministero della Salute, ISS, INAIL, OMS, ECDC

Obbligatorio  
Affissione di poster/brochure per raccomandare frequente pulizia delle mani Obbligatorio  
Corretta comunicazione del rischio biologico e delle soluzioni adottate Obbligatorio  
4. Misure igieniche e di sanificazione degli ambienti Lavare le mani con acqua e sapone o con soluzione idroalcolica Obbligatorio  
Sanificazione straordinaria alla riapertura Consigliato  
Pulizia giornaliera locali, ambienti, postazioni di lavoro, aree comuni Obbligatorio  
Sanificazione periodica locali, ambienti, postazioni di lavoro, aree comuni Obbligatorio  
5. Utilizzo di DPI pervie respiratorie Mascherina chirurgica per tutti i lavoratori in assenza di distanza di sicurezza Obbligatorio  
MISURE DI

PREVENZIONE E

PROTEZIONE

6. Sorveglianza sanitaria e tutela dei lavoratori fragili Coinvolgimento del medico competente Obbligatorio In assenza di nomina di medico competente, contattare in caso di necessità gli uffici dell'Economato Ispettoriale
Sorveglianza sanitaria su richiesta del lavoratore Consigliato  
Sorveglianza sanitaria su richiesta del lavoratore "soggetto fragile" Consigliato fortemente  
Visita di idoneità lavorativa se il lavoratore ha contratto SARS-CoV-2 Obbligatorio Nel caso di reinserimento lavorativo di dipendente che ha contratto SARS-CoV-2, contattare gli uffici dell'Economato Ispettoriale
MISURE SPECIFICHE PER LA PREVENZIONE DELL'ATTIVAZIONE DI

FOCOLAI EPIDEMICI

7. Prevenzione dell'attivazione di focolai epidemici Controllo della temperatura corporea Non obbligatorio  
Vietato ingresso a lavoratori con febbre > 37.5°C e sintomatologia respiratoria Obbligatorio  
Fornitura mascherina a soggetti con febbre > 37.5°C e sintomatologia respiratoria Obbligatorio  
Contatto del medico curante da parte di soggetti con febbre > 37.5°C e sintomatologia respiratoria Obbligatorio  
MISURE SPECIFICHE PER LA PREVENZIONE DELL'ATTIVAZIONE DI

FOCOLAI EPIDEMICI

(come sopra) Isolamento lavoratore con febbre > 37.5°C e sintomatologia respiratoria manifestatesi durante attività lavorativa Obbligatorio  
Fornitura mascherina a soggetti con febbre > 37.5’C e sintomatologia respiratoria manifestatesi durante attività lavorativa Obbligatorio  
Contatto del medico curante da parte di soggetti con febbre > 37.5°C e sintomatologia respiratoria manifestatesi durante attività lavorativa Obbligatorio  
Gestione dei contatti stretti di una persona positiva al tampone presente in azienda, in accordo con Autorità territoriali Obbligatorio Nel caso di reinserimento lavorativo di dipendente definito "contatto stretto", contattare gli uffici dell'Economato Ispettoriale