Categoria: 2020
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Tipologia: Protocollo Integrazioni
Data firma: 22 ottobre 2020
Validità: 31 dicembre 2020
Parti: INL e Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp*, Fp Confintesa*, Confsal Unsa, Cida Fc, Unadis, Anmi Assomed Sivemp, Flepar*
Comparti: P.A., INL
Fonte: fpcgil.it


Protocollo di sicurezza per il contenimento della diffusione del virus Covid-19 firmato in data 7 settembre 2020
Disposizioni integrative tra L'Ispettorato Nazionale Del Lavoro Rappresentato dal Direttore Gen. Leonardo Alestra e le Organizzazioni Sindacali rappresentative del personale appartenente alle aree funzionali e del personale appartenente alle qualifiche dirigenziali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Flp*, Fp Confintesa*, Confsal Unsa, Cida Fc, Unadis, Anmi Assomed Sivemp, Flepar*


Le parti in data 22 ottobre 2020, in relazione alle nuove disposizioni normative introdotte con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 ottobre 2020 e con il Decreto del Ministro per la Pubblica amministrazione del 19 ottobre 2020 e in considerazione dell'evolversi della situazione epidemiologica in tutto il territorio nazionale, ritengono necessaria la parziale revisione delle indicazioni fissate con il protocollo di sicurezza per il contenimento della diffusione del virus covid-19 firmato in data 7 settembre 2020.
In particolare, le nuove disposizioni dei decreti citati recano, in fase di prima applicazione del terzo periodo del comma 1 dell'art. 263 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 conv. in L. 77/2020, ulteriori modalità organizzative e criteri di flessibilità nell'ambito dello svolgimento delle attività lavorative, con particolare riferimento alla modalità del lavoro agile. Dette previsioni scaturiscono dalla necessità di adeguamento all'evolversi della situazione epidemiologica e dunque dalla necessità di adottare le correlate misure di contenimento, considerata altresì la necessità di garantire l'erogazione dei servizi rivolti a cittadini e imprese con regolarità, continuità ed efficienza.
Premesso quanto sopra, si riportano di seguito le necessarie integrazioni del citato Protocollo del 7 settembre u.s., nella parte relativa alle misure organizzative, con specifico riferimento al lavoro agile.
In considerazione della necessità di tutelare determinate categorie di lavoratori individuate dalla normativa emergenziale, si riportano le seguenti indicazioni:

• Lavoratori fragili
Per i lavoratori rientranti in tale categoria è prevista l'esclusione della presenza in sede, salva l'ipotesi di richiesta espressa dell'interessato di prestare la propria attività in presenza in determinate giornate e diversa indicazione del medico competente; in tal caso la presenza del lavoratore deve avvenire con il puntuale e rigoroso rispetto di tutte le misure precauzionali e di contenimento previste, fermo restando la valutazione dell'evolversi dell'epidemia nell'ambito del territorio di riferimento, nonché nell'ambito dell'Ufficio di appartenenza.
Il personale rientrante nella categoria dei lavorati fragili non potrà in ogni caso essere adibito ad attività esterna.

• Lavoratori conviventi con persone immunodepresse
I lavoratori conviventi con persone immunodepresse la cui condizione dovrà essere certificata dal proprio medico di medicina generale, che per espressa disposizione normativa hanno diritto all'accesso al lavoro agile, dovranno essere autorizzate all'effettuazione delle giornate lavorate in presenza in misura minima nell'arco settimanale o plurisettimanale in relazione alle esigenze dell'Ufficio con il puntuale e rigoroso rispetto di tutte le misure precauzionali e di contenimento previste (ove possibile non più di un giorno a settimana).

• Personale adibito ad attività di vigilanza.
La presenza in sede di detto personale dovrà essere pianificata per ciascuna unità in modo ripartito nell'arco settimanale, in modo tale da limitare la compresenza dello stesso.
Il personale che svolge attività di vigilanza potrà accedere al proprio ufficio nelle giornate in cui non è previsto il proprio rientro programmato, previa autorizzazione del dirigente, ma la presenza dovrà limitarsi al tempo strettamente necessario allo svolgimento delle attività indifferibili.
In considerazione della situazione epidemiologica, si fissano altresì le seguenti misure organizzative:

• Riunioni
Le riunioni dovranno svolgersi in modalità a distanza mediante l'utilizzo della piattaforma e-Teams, salva la sussistenza di motivate ragioni.

• Lavoro agile e unità di presidio
In considerazione della situazione di rischio di contagio derivante dall'andamento epidemiologico nell'ambito del territorio nonché nell'ambito dell'Ufficio, il dirigente dovrà assicurare il ricorso alla percentuale più elevata possibile di lavoro agile del personale (almeno il cinquanta per cento), fino all'eventuale attivazione delle unità di presidio già attivate nella fase antecedente secondo le indicazioni fornite con nota prot. 82 del 9 marzo 2020.
Il personale in presenza potrà terminare le ultime due ore del proprio orario di lavoro giornaliero in modalità agile, previo parere favorevole del dirigente.
In caso di attivazione delle unità di presidio la flessibilità oraria in entrata non potrà in ogni caso superare le ore 10,00.

• Protocolli di sicurezza in ambito locale
In relazione all'evolversi della situazione epidemiologica, le misure di sicurezza da adottarsi in ambito locale dovranno essere oggetto di apposita condivisione con le organizzazioni sindacali territoriali.

• Risorse strumentali
L'amministrazione assume l'impegno per la fornitura in tempi rapidi a tutto il personale amministrativo che svolge l'attività lavorativa in modalità agile dei dispositivi informatici necessari (PC portatili).

• Buono pasto
In relazione alle richieste di corresponsione del buono pasto per le giornate in modalità agile a decorrere dal 15 settembre u.s., l'amministrazione si impegna ad individuare le misure organizzative e gli strumenti idonei che permettano l'erogazione degli stessi in conformità alle previsioni contrattuali.

• Disposizioni finali
Dette disposizioni restano in vigore fino al 31 dicembre, salva necessità di ulteriore integrazione o proroga a seguito del mutamento del quadro epidemiologico e/o normativo.


* non sottoscrivono il Protocollo