Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE
UFFICIO DI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ SANITARIE E DI MEDICINA LEGALE

 

Alle Scuole Centrali Antincendi
Alla Scuola di Formazione Operativa
Alle Direzioni Regionali e Interregionali VF
Ai Comandi VF

E p.c.   All' Ufficio del Capo del CNVF

Indirizzi PEC
 

Oggetto: Test antigenici rapidi per il personale del CNVF.

La situazione epidemiologica attuale, per quanto riguarda l'emergenza SARS CoV2, richiede l'adozione di misure preventive tempestive al fine di contenere il rischio epidemiologico all'interno delle strutture lavorative del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
A tale scopo è di primaria importanza il ricorso a test diagnostici che siano in grado di dare risposte in tempi compatibili da una parte con le esigenze di sanità pubblica dall'altra con il corretto funzionamento e la continuità del sistema di soccorso tecnico urgente.
A tal fine si è provveduto a fornire alle Direzioni Regionali ed ai Comandi Provinciali nonché ai centri di formazione i test antigenici rapidi su tampone nasofaringeo per le esigenze di cui sopra, in un numero stabilito in base ad un piano di distribuzione che ha tenuto conto del presunto fabbisogno.
Per l'immediato futuro si richiede agli uffici competenti delle Direzioni Regionali di ricalcolare il fabbisogno sull'effettivo utilizzo dei test in questa prima fase al fine di quantificare l'effettiva esigenza.
Si tratta di test antigenici rapidi di tipo qualitativo, di facilissima esecuzione in grado di dare una risposta SI/NO in un tempo di 5/8 minuti. Per le modalità di esecuzione e lettura del test si rimanda alle specifiche tecniche del test stesso.
Tenuto conto che il test molecolare rappresenta al momento il test più affidabile per sensibilità e specificità, il test antigenico rapido non intende essere una alternativa ma uno strumento aggiuntivo strategico il cui utilizzo trova indicazione:
1. Improvvisa insorgenza durante il servizio di sintomi compatibili con Covid-19. In particolare in questa congiuntura epidemiologica può essere di notevole aiuto nella diagnosi differenziale tra sindromi influenzali, parainfluenzali e Covid-19.
2. Inizio di corsi di formazione di tipo residenziale o semiresidenziale con personale proveniente da altri comandi o regioni.
3. In caso di cluster localizzati all'interno di una struttura VF per lo screening del personale che rientri nella definizione di contatto stretto.
4. In tutti quei casi in cui vi sia la necessità, a seguito di un caso positivo, di intercettare rapidamente tutti i possibili contatti tra il personale VF.
Laddove siano necessari ulteriori approfondimenti sulla scelta dei vari test diagnostici e sul loro utilizzo in vari contesti si rimanda alla “Nota tecnica ad interim. Test di laboratorio per SARS-CoV-2 e loro uso in sanità pubblica. Aggiornata al 23 ottobre 2020. Roma: Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità; 2020.”
Sarà compito del Medico incaricato dare indicazione all'esecuzione del test per evitare un uso improprio generalizzato che allo stato delle conoscenze scientifiche attuali non solo non trova indicazione ma potrebbe essere fonte di confusione.
In caso di test antigenico positivo è necessaria la conferma con il test molecolare che potrà essere attuato secondo le procedure previste e possibilmente concordate a livello locale con il servizio di prevenzione territoriale e/o le strutture sanitarie territoriali. Nel frattempo il paziente andrà posto in isolamento fiduciario almeno fino all'esito del tampone molecolare. In caso di test antigenico negativo non è necessaria la conferma con il test molecolare a meno di casi particolari su esclusiva indicazione medica.
Esecuzione del test: L'esecuzione di un tampone nasofaringeo è un “atto medico” quindi il tampone va eseguito manualmente dal medico incaricato o da personale adeguatamente formato e comunque sotto la diretta supervisione e responsabilità medica. La lettura del test e la refertazione è sempre a carico del medico.
Nell'esecuzione del test vanno indossati i DPI previsti dalla normativa vigente mascherina FFP2. Camice /grembiule monouso. Occhiali di protezione (occhiale a mascherina/visiera). Guanti . (Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni. Indicazioni ad interim per un utilizzo razionale delle protezioni per infezione da SARS-COV-2 nelle attività sanitarie e sociosanitarie (assistenza a soggetti affetti da covid-19) nell'attuale scenario emergenziale SARS-COV-2. Versione del 28 marzo 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 (Rapporto ISS COVID-19, n.2/ 2020 Rev.)
l materiale utilizzato andrà smaltito come rifiuto speciale. A tal fine, ove non sia già stato fatto è necessario prendere accordi con le ditte locali autorizzate allo smaltimento dei rifiuti speciali.
Laddove non sia disponibile il medico incaricato per l'esecuzione del test, per il quale un addendum alla convenzione attuale prevede un corrispettivo economico per ogni test eseguito, sarà cura degli uffici competenti delle Direzioni Regionali e Comandi Provinciali prendere accordi con strutture sanitarie esterne all'Amministrazione tramite appositi protocolli di convenzione.
Rimangono invariate le procedure di comportamento per isolamento, quarantena, e riammissione in servizio trattate nelle precedenti circolari dell'Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie e di Medicina Legale.
Diverse indicazioni o modifiche alle disposizioni attuali saranno possibili al variare del contesto epidemiologico o con l'avanzamento delle conoscenze scientifiche sulla diagnosi del Covid-19
 

IL DIRIGENTE SUPERIORE MEDICO
Dott. Roberto APPIANA