Categoria: 2020
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Tipologia: Accordo
Data firma: 21 dicembre 2020
Validità: 31 marzo 2021
Parti: Abi e Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin Falcri-Silcea-Sinfub
Settori: Credito Assicurazioni, Credito-Abi
Fonte: fisac-cgil.it


Verbale di riunione

Il 21 dicembre 2020, Abi e Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin Falcri-Silcea-Sinfub

Premesso che:
- il 25 febbraio 2019 è stato sottoscritto tra le Parti l'Accordo di settore di rinnovo dell'accordo 25 novembre 2015 in materia di libertà sindacali, che costituisce una normativa unitaria e inscindibile per ogni sua parte e contiene un'esauriente disciplina sulle assemblee del personale;
- in occasione del Verbale di incontro del 12 maggio 2020, di integrazione al Protocollo condiviso del 28 aprile 2020 recante “Misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 per garantire l'erogazione dei servizi del settore bancario”, è stato anche convenuto uno specifico impegno delle Parti in materia di assemblee del personale;
- in particolare, tenuto conto del divieto di assembramenti correlato all'emergenza Covid-19, le Parti hanno concordato di valutare, nell'ambito dell'Osservatorio nazionale paritetico previsto all'art. 8 dell'Accordo 25 febbraio 2019 in materia di libertà sindacali, l'adozione di eventuali soluzioni a titolo sperimentale per lo svolgimento “in remoto” di assemblee del personale anche con attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori in lavoro agile, nel rispetto della attuale regolamentazione (di cui all'art. 20 della legge n. 300/1970 e all'Accordo 25 novembre 2015 - come modificato con l'Accordo di rinnovo del 25 febbraio 2019 - in tema di libertà sindacali);
- la normativa di contrasto alla diffusione del virus Covid-19 conferma il divieto di assembramenti quale fondamentale misura di contenimento;
tutto ciò premesso:
al fine di rendere effettivo il diritto alle assemblee del personale anche in questa situazione, le Parti condividono di procedere ad una fase sperimentale di svolgimento delle assemblee “in remoto”, che favorisca anche la partecipazione da parte dei lavoratori in lavoro agile, secondo i seguenti criteri:
• rispetto della disciplina generale contenuta nell'Accordo 25 novembre 2015 in materia di libertà sindacali, rinnovato con Accordo 25 febbraio 2019, in tema di indizione delle assemblee, ambiti di riferimento, etc.;
• le imprese provvederanno ad individuare - nell'ambito delle soluzioni tecnologiche a disposizione e con salvaguardia dell'operatività ordinaria dei sistemi e della sicurezza informatica- le piattaforme/canali per lo svolgimento delle assemblee in remoto e le modalità di organizzazione che potranno tenere conto della numerosità dei possibili partecipanti;
• tenuto conto della sperimentalità delle assemblee “in remoto”, le stesse saranno indette congiuntamente - fatte salve le assemblee rivolte agli iscritti ad una singola Organizzazione sindacale - da tutte le organizzazioni sindacali legittimate all'indizione in base alla disciplina di cui all'Accordo nazionale 25 novembre 2015, modificato con Accordo 25 febbraio 2019, evitando coincidenze temporali salvo accordo con la Direzione aziendale competente;
• tenuto conto della sperimentalità delle assemblee “in remoto”, in ragione di peculiari esigenze organizzative correlate a garantire l'effettiva possibilità di collegamento attivo/passivo, le imprese potranno richiedere alle lavoratrici/lavoratori interessati di comunicare la partecipazione alle assemblee nella giornata lavorativa precedente a quella di indizione.
Le Parti nazionali - con particolare riferimento alla fase di avvio della sperimentazione, al fine di favorirne i migliori esiti - assicurano che le Parti aziendali garantiranno reciprocamente spirito di collaborazione nell'applicazione di quanto sopra.
Le presenti indicazioni hanno carattere sperimentale e troveranno applicazione fino al 31 marzo 2021. Nell'ambito delle attività dell'Osservatorio nazionale paritetico previsto all'art. 8 dell'Accordo 25 febbraio 2019 in materia di libertà sindacali, nel mese di marzo le Parti effettueranno un incontro di verifica degli esiti della sperimentazione anche ai fini di una sua proroga in relazione al protrarsi delle esigenze di contrasto alla diffusione del virus Covid-19.