Tipologia: CCNL
Data firma: 26 febbraio 2001
Validità: 01.02.2001 - 31.01.2004
Parti: Unci, Cnai, Ucict, Mcm-Cnai e Cisal, Fenasalc
Settori: Commercio, Cisal, Aziende da 15 a 50 dipendenti/soci
Fonte: CNEL

Sommario:

 Premessa
Titolo I - Validità e sfera di applicazione del contratto
Articolo 1.
Titolo II - Livelli di contrattazione: nazionale e regionale o provinciale o aziendale di settore
Articolo 2.
Articolo 3.
Articolo 4.
Titolo III - Diritti sindacali e di associazione
Articolo 5.
Articolo 6.
Articolo 7.
Articolo 8.
Articolo 9.
Articolo 10.
Titolo IV - Decorrenza - Durata
Articolo 11.
Titolo V - Esclusività di stampa - Distribuzione contratti
Articolo 12.
Articolo 13.
Articolo 14.
Titolo VI - Efficacia del contratto
Articolo 15.
Titolo VII - Mobilità e mercato del lavoro
Articolo 16.
Titolo VIII - Classificazione del personale
Articolo 17.
Articolo 18.
Titolo IX - Mansioni promiscue - Mutamento mansioni - Jolly
Articolo 19.
Articolo 20.
Articolo 21.
Titolo X - Assunzione - Documentazione - Visita medica
Articolo 22.
Articolo 23.
Articolo 24.
Articolo 25.
Titolo XI - Periodo di prova
Articolo 26.
Titolo XII - Orario di lavoro
Articolo 27.
Articolo 28.
Titolo XIII - Personale non soggetto a limitazione di orario
Articolo 29.
Titolo XIV - Orario di lavoro di fanciulli e adolescenti
Articolo 30.
Titolo XV - Lavoro domenicale - Festivo - Notturno
Articolo 31.
Articolo 32.
Articolo 33.
Titolo XVI - Lavoro straordinario
Articolo 34.
Titolo XVII - Lavoro a tempo determinato
Articolo 35.
Titolo XVIII - Lavoro parziale o part-time, genitori di portatori di handicap e di tossicodipendenti
Articolo 36.
Articolo 37.
Titolo XIX - Apprendistato
Articolo 38.
Articolo 39.
Articolo 40.
Articolo 41.
Articolo 42.
Articolo 43.
Titolo XX - Formazione professionale - Contratto di formazione e lavoro (CFL)
Articolo 44.
Articolo 45.
Articolo 46.
Articolo 47.
Articolo 48.
Titolo XXI - Lavoratori studenti
Articolo 49.
Titolo XXII - Contratto di inserimento di lavoratori extracomunitari - Contratto di inserimento di lavoratori portatori di handicap
Articolo 50.
Articolo 51.
Titolo XXIII - Occupazione femminile
Articolo 52.
Titolo XXIV - Riposo settimanale - Festività - Permessi retribuiti - Permessi straordinari retribuiti - Permessi non retribuiti
 Articolo 53.
Articolo 54.
Articolo 55.
Articolo 56.
Articolo 57.
Titolo XXV - Sospensione - Soste - Riduzione d'orario - Recuperi

Articolo 58.
Titolo XXVI - Intervallo per la consumazione dei pasti
Articolo 59.
Titolo XXVII - Congedo per matrimonio
Articolo 60.
Titolo XXVIII - Servizio militare - Volontariato
Articolo 61.
Articolo 62.
Titolo XXIX - Maternità
Articolo 63.
Titolo XXX - Ferie
Articolo 64.
Titolo XXXI - Aspettativa
Articolo 65.
Titolo XXXII - Malattia - Infortuni
Articolo 66.
• A. Periodo di comporto
• B. Trattamento economico
o a) caso di malattia
o b) caso di infortunio o malattia professionale
Titolo XXXIII - Gratifica natalizia
Articolo 67.
Titolo XXXIV - Trattamento economico
Articolo 68.
Titolo XXXV - Aumenti periodici di anzianità
Articolo 69.
Titolo XXXVI - Trasferta indennità per uso di mezzo di trasporto di proprietà del lavoratore dipendente
Articolo 70.
Titolo XXXVII - Indennità in caso di morte
Articolo 71.
Titolo XXXVIII - Corresponsione della retribuzione - Reclami sulla busta paga
Articolo 72.
Titolo XXXIX - Risoluzione del rapporto di lavoro - Preavviso
Articolo 73.
Articolo 74.
Titolo XL - Trattamento di fine rapporto (TFR)
Articolo 75.
Titolo XLI - Cessione - Trasformazione dell'azienda - Liquidazione della cooperativa
Articolo 76.
Titolo XLII - Indumenti - Attrezzi di lavoro
Articolo 77.
Titolo XLIII - Tutela della salute e dell'in tegrità fisica del lavoratore - Ambiente di lavoro
Articolo 78.
Titolo XLIV - Divieti
Articolo 79.
Titolo XLV - Risarcimento danni
Articolo 80.
Titolo XLVI - Commissione nazionale di garanzia e conciliazione
Articolo 81.
Titolo XLVII - Composizione delle controversie
Articolo 82.
Titolo XLVIII - Codice disciplinare
Art. 83 - Doveri del lavoratore dipendente.
• Disposizioni disciplinari.
Titolo XLIX - Patronati
Articolo 84.
Titolo L - Assistenza sanitaria e integrativa
Articolo 85.
Titolo LI - Previdenza integrativa
Articolo 86.
Titolo LII - Ente nazionale bilaterale delle organizzazioni autonome (Enboa)
Articolo 87.
Titolo LIII - Ente nazionale di mutualità delle organizzazioni autonome (Enmoa)
Articolo 88.
Nota a verbale.
Titolo LIV - Contratti di inserimento
Articolo 89.
Titolo LV - Contratti di riallineamento
Articolo 90.
Proprietà privata.
Norma transitoria.
Vacanza contrattuale.

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle aziende, per i dipendenti e soci delle cooperative esercenti attività nel settore del "commercio" (da 15 a 50 dipendenti o soci)

L'anno 2001 il giorno 26 del mese di febbraio in Roma tra
1. Unione Nazionale Cooperative Italiane (Unci) [...];
2. Coordinamento Nazionale Associazioni Imprenditori (Cnai) [...];
3. Unione Cristiana Italiana Commercio e Turismo (Ucict) [...];
4. Movimento Cooperative e Mutue Cnai (Mcm-Cnai) [...].
e
1. Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori (Cisal) [...];
2. Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Lavoratori Commercio (Fenasalc) [...]
si è stipulato il CCNL per i dipendenti delle aziende, per i dipendenti e i soci delle cooperative esercenti attività nel settore del "Commercio" da 15 a 50 dipendenti; esso si compone:
A. Indice
B. Premessa
C. Titoli LV
D. Articoli 90

Unci
Cnai
Ucict
Mcm-Cnai
Cisal
Fenasalc

Premessa
Le OO.SS. e datoriali firmatarie ritengono di aver dato con il contratto, una prima importante risposta alle esigenze, da più parti rappresentate, per un cambiamento della contrattualistica nazionale in un'ottica di rilancio reale dell'occupazione, fattore indispensabile per una espansione strutturale dell'economia e della produttività del Paese.
Il contratto si muove nelle logiche dettate dalla UE finalizzate al miglioramento dei rapporti individuali e collettivi di lavoro, alla crescita dei livelli occupazionali, alla protezione e sicurezza sociale, per concorrere a formulare e rafforzare le regole di garanzia e di tutela dei processi lavorativi.
Infatti, con il Protocollo aggiuntivo al trattato di Maastricht del 1991, relativo alla politica sociale, i Governi UE hanno indicato le materie su cui inciderà la politica sociale comunitaria per il conseguimento degli obiettivi delle loro azioni comuni: la sicurezza e la salute del lavoratore, le migliori condizioni di lavoro, l'informazione e la consultazione dei lavoratori, le pari opportunità, la rappresentanza e la difesa collettiva degli interessi dei lavoratori e dei datori di lavoro ivi compresa la cogestione, gli aiuti finanziari alla promozione dell'occupazione ed alla creazione dei posti di lavoro, la contrattazione collettiva europea. Per questi obiettivi, le OO.SS. e datoriali svolgono una specifica funzione che esercitano nei confronti del legislatore comunitario, nonché una essenziale funzione negoziale nell'ambito del dialogo sociale.
Le Parti concordano, altresì, sulla necessità di affermare la paritaria funzione delle OO.SS. e datoriali, sul piano del diritto al lavoro e all'esercizio dell'impresa privata in un contesto di riconosciute libertà associative.
Sulla base di tali principi le OO.SS. e datoriali firmatarie affermano il loro ruolo di stimolo e di controllo sulle politiche sociali e del lavoro, nonché la loro essenziale funzione negoziale nell'ambito del confronto con gli organismi istituzionali, governativi e legislativi del nostro Paese e della CE.
Con spirito improntato alla massima solidarietà tra lavoro e capitale, la stipula di questo contratto, tra le ulteriori ed originali soluzioni introdotte, ha opportunamente esplicitato innovazioni anche sulla metodologia contrattuale, prevedendo in modo consapevole un duplice livello di contrattazione:
- il primo, di livello nazionale [...]
- il secondo, di livello regionale, o provinciale, o aziendale [...]
Le parti stipulanti, oltre a dare valenza al duplice livello di contrattazione, che produrrà positivi risultati, hanno ritenuto opportuno inserire nel contratto un impianto normativo rivolto a migliorare il rapporto di lavoro. Sono previsti, infatti, istituti di garanzia contrattuale, una più efficace azione di tutela dei lavoratori e di salvaguardia dei loro diritti, ferma restando la facoltà delle aziende di esercitare liberamente e con profitto il diritto di impresa e di associazione.
[...]
Le parti ribadiscono, per concludere, che particolare cura sarà dedicata alla valutazione delle politiche aziendali e degli obiettivi da conseguire, in tutti gli ambiti territoriali, perché una parte non trascurabile degli utili aziendali venga destinata al miglioramento delle condizioni ambientali e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché a retribuire i risultati conseguiti in ragione dell'impegno partecipativo della componente lavoro.
Le parti, infine s'impegnano ad esercitare, con il massimo scrupolo, un'azione di controllo e a denunciare eventuali posizioni e/o gestioni irregolari, specie in ordine al "lavoro nero", e allo sfruttamento del lavoro minorile, che degradano il rapporto di lavoro e disonorano la società civile.

Titolo I - Validità e sfera di applicazione del contratto
Articolo 1.

Il presente CCNL disciplina in maniera unitaria, per tutto il territorio nazionale, i rapporti di lavoro a tempo indeterminato ed a tempo determinato, posti in essere in tutte le aziende e le cooperative nel settore del commercio, sotto qualsiasi forma e settore merceologico, che hanno alle proprie dipendenze da 15 a 50 dipendenti e limitatamente per i soci lavoratori alle cooperative che prescelgono la formula del lavoro dipendente. A titolo indicativo le aziende e le cooperative a cui si applica il presente CCNL sono:
a) Alimentazione:
- commercio all'ingrosso e al minuto (alimentari misti) di generi alimentari;
- supermercati, ipermercati, soft e hard discount;
- commercio all'ingrosso e al minuto di: salumerie, salsamenterie, pizzicherie, droghe e coloniali, droghe e torrefazioni, cereali, legumi, foraggi, bestiame, carne macellate, pollame, uova, selvaggina, formaggi, burro, latte, latticini, verdure, frutta, vini, mosti, liquori, spumanti, birra, aceto, acque gassate, acque minerali, bibite, oli, affini e derivati;
- importatori e torrefattori di caffè;
- macellerie, norcinerie, tripperie, spacci di carne fresca o congelata;
- commercio all'ingrosso e al minuto di prodotti della pesca;
- commercio al minuto all'ingrosso ed in commissione di prodotti ortofrutticoli effettuati nei mercati;
- aziende commerciali di stagionatura e conservazione dei prodotti lattieri caseari;
- aziende e cooperative che esercitano il commercio di vini, ivi comprese: le aziende e cooperative che acquistano uve e mosti per la produzione dei vini, acquisti di vini per imbottigliamento e infiascamento e la relativa vendita.
b) Merci d'uso e prodotti industriali:
- commercio all'ingrosso ed al minuto di: tessuti di ogni genere, di pelli e di pelliccerie, di articoli casalinghi e ferramenta in genere, di articoli di elettricità, di oreficeria ed argenteria e materiali preziosi, di giocattoli; di libri e prodotti affini; di autoveicoli in genere, cicli e motocicli, parti di ricambio ed accessori; di pneumatici; di oli lubrificanti, di prodotti petroliferi ed assistenza in genere; di ferro, acciai e prodotti ferrosi; di macchine, strumenti ed attrezzature in genere, di materiale chirurgico, sanitario, ottica, fotografia, strumenti musicali, apparecchi scientifici, pesi-misure, pietre in genere, articoli tecnici di carboni fossili, carboni vegetali; di combustibili solidi, liquidi e liquefatti; di materiale da costruzione in genere, di prodotti per tappezzerie in genere, di prodotti chimici in genere, di prodotti chimico-farmaceutici, di prodotti per l'agricoltura, di legnami ed affini, sughero, giunchi, saggine, ecc.;
- rivendita di generi di monopolio;
- gestione di impianti di carburanti;
- aziende distributrici di metano compresso per automazione, imprese di riscaldamento.
c) Fiori, piante ed affini:
- commercio all'ingrosso al minuto di piante; di fiori; di piante e fiori ornamentali; di piante aromatiche ed officinali; di prodotti erboristici in genere e affini di prodotti e articoli da giardinaggio.
Tutte quelle attività che direttamente o indirettamente possono rientrare nella sfera del commercio.
I dipendenti assunti con contratto a tempo determinato non vengono mai computati nel limite numerico delle 50 unità.
[...]
Le parti convengono che tra i requisiti per accedere al finanziamenti agevolati e/o agevolazioni fiscali e contributive, o ai fondi per la formazione professionale, erogati da Enti pubblici, nazionali, regionali, provinciali e/o della UE, sia compreso l'impegno da parte delle aziende e delle cooperative all'applicazione del presente CCNL e di legge in materia di lavoro. [...]
Per quanto non espressamente previsto dal presente CCNL valgono le disposizioni di legge vigenti in materia di lavoro.

Titolo II - Livelli di contrattazione: nazionale e regionale o provinciale o aziendale di settore
Articolo 2.

Le parti concordano di disciplinare la presente contrattazione collettiva nazionale di lavoro come appresso:
a) contrattazione di 1° livello: contratto nazionale di settore;
b) contrattazione di 2° livello: contratto integrativo regionale o provinciale od aziendale di settore.

Articolo 3.
[...]
Alla contrattazione collettiva di 1° livello è demandato di provvedere sulle seguenti materie specificatamente individuate:
a) costituzione e funzionamento della Commissione di Garanzia e Conciliazione;
b) regolamentazione e determinazione delle quote sindacali.

Articolo 4.
La contrattazione collettiva di 2° livello sarà svolta in sede regionale o provinciale o aziendale. Essa riguarda materie ed istituti stabiliti dal presente CCNL, diversi e non ripetitivi rispetto a quelli propri della contrattazione di 1° livello.
Alla contrattazione collettiva di 2° livello è demandato di provvedere sulle seguenti materie specificatamente individuate:
a) possibilità di una diversa articolazione dell'orario normale di lavoro che, può essere svolto in modo differenziato nel corso dell'anno;
[...]
c) costituzione e funzionamento dell'organismo regionale o provinciale o aziendale paritetico per la prevenzione infortuni, per l'attuazione delle norme per l'igiene e l'ambiente di lavoro, nonché tutto quanto previsto dalla legge n. 626/94 in materia di sicurezza sul posto di lavoro;
d) realizzazione di un incontro, a livello regionale o provinciale o aziendale, tra le parti stipulanti il presente CCNL, per la disamina ed approvazione dei CFL, secondo la disciplina nazionale e le leggi vigenti;
e) attuazione della disciplina della formazione professionale;
f) disciplina di altre materie od istituti che siano espressamente demandate alla contrattazione regionale o provinciale o aziendale dal presente CCNL, mediante specifiche clausole di rinvio.
[...]

Titolo III - Diritti sindacali e di associazione
Articolo 5.

Le parti riconoscono che ciascun lavoratore potrà usufruire nel corso dell'anno di permessi sindacali nei limiti di 8 ore, a titolo di diritto d'assemblea, che saranno richiesti al datore di lavoro dalle OO.SS. stipulanti il presente CCNL.
[...]

Titolo IX - Mansioni promiscue - Mutamento mansioni - Jolly
Articolo 21.

Vengono considerati Jolly quei lavoratori dipendenti cui l'azienda e la cooperativa non assegna una specifica mansione per adibirli sistematicamente a mansioni tecnicamente diverse su più fasi dell'intero cielo di produzione presente nell'azienda e nella cooperativa stessa.
L'inquadramento dei jolly sarà al livello immediatamente superiore a quello della generalità delle singole mansioni svolte.

Titolo X - Assunzione - Documentazione - Visita medica
Articolo 23.

Per l'assunzione sono richiesti i seguenti documenti:
[...]
3) libretto di "indennità sanitaria" per il personale da adibire a quelle attività per cui è richiesto dalla legge;
[...]

Articolo 24.
Il lavoratore potrà essere sottoposto, prima dell'assunzione, a visita medica da parte del sanitario di fiducia dell'azienda e della cooperativa per l'accertamento dei requisiti fisici e psico-attitudinali necessari per l'espletamento del lavoro cui è destinato.
Egualmente potrà essere sottoposto a visita medica, a cura di gabinetti medici o di analisi specializzati, gestiti da Enti pubblici o universitari, allorquando il lavoratore dipendente contesti la propria idoneità fisica a continuare ad espletare le proprie mansioni o ad espletarne altre che non siano compatibili, per maggior gravosità con la propria idoneità fisica.
Il datore di lavoro ha la facoltà di far controllare l'idoneità fisica del lavoratore da parte di Enti pubblici o da istituti specializzati di diritto pubblico.
Restano in ogni caso ferme le norme di legge circa le visite mediche obbligatorie la cui diagnosi sarà comunicata al lavoratore.

Titolo XII - Orario di lavoro
Articolo 27.

La durata normale del lavoro effettivo per la generalità delle aziende e delle cooperative è fissato in 40 ore settimanali distribuito su 5 o 6 giornate lavorative. Ad esso è commisurata la retribuzione.
Per i dipendenti da gestori di impianti di distribuzione di carburanti, l'orario di lavoro è fissato in 45 ore settimanali.
Per lavoro effettivo s'intende ogni attività che richiede un'applicazione assidua e continuativa, conseguentemente non sono comprese nella dizione di cui sopra quelle occupazioni che richiedono per loro natura o nella specificità del caso, un lavoro discontinuo o di semplice attesa o custodia.
Non sono altresì da considerarsi lavoro effettivo le soste durante il lavoro superiore a 15 minuti, nonché quelle comprese tra l'inizio e la fine dell'orario giornaliero; il tempo per recarsi sul posto di lavoro, i riposi intermedi presi sia all'interno che all'esterno dell'azienda e della cooperativa; comunque tutto quanto previsto dall'art. 5, RD n. 1955 del 10.9.23.
La durata normale di lavoro per il lavoratore dipendente con mansioni discontinue o di semplice attesa di cui all'art. 25 è fissato nei limiti previsti dalle leggi vigenti.
La distribuzione dell'orario di lavoro non potrà essere suddivisa in più di 3 frazioni.
In relazione alle particolari esigenze delle aziende e delle cooperative, al fine di migliorare il servizio ai consumatori, con particolare riguardo ai flussi di clientela e di utenza, l'orario complessivo annuale di lavoro, pari a 40 ore settimanali per 52 settimane annue, potrà essere distribuito nel corso dell'anno, con un aumento settimanale di 12 ore e per un massimo di 16 settimane all'anno. Il recupero dovrà essere effettuato nei periodi di minor lavoro o retribuito con una maggiorazione del 10%.
La contrattazione regionale o provinciale o aziendale potrà disciplinare la possibilità, per il lavoratore, di scegliere il momento iniziale e terminale della prestazione entro una certa fascia, assicurando comunque una certa estensione temporanea (flex-time).
La contrattazione regionale o provinciale aziendale potrà inoltre disciplinare la possibilità della condivisione, a 2 o più lavoratori, dello svolgimento del lavoro in un certo orario lasciando a loro la determinazione del rispettivo tempo di lavoro (job-sharing).
Diverse condizioni sono demandate alla contrattazione integrativa regionale o provinciale o aziendale, anche se la distribuzione dell'orario di lavoro viene determinata dal presente CCNL.
Il datore di lavoro deve esporre, in modo facilmente visibile ed in luogo accessibile a tutto il personale interessato l'orario di lavoro con indicazione dell'ora di inizio e di termine del lavoro del personale occupato, nonché la durata degli intervalli di riposo durante il periodo di lavoro.
Durante l'orario di lavoro il lavoratore dipendente non potrà lasciare il proprio posto senza motivo legittimo e non potrà uscire dall'azienda e dalla cooperativa senza esserne autorizzato.
Il trattenersi nell'ambiente di lavoro da parte del lavoratore per sue determinate esigenze, come il tempo dei riposi intermedi, la sistemazione della propria biancheria, la cura e l'igiene della propria persona, non è considerato "tempo" a disposizione del datore di lavoro.
[...]
Le Parti, per quanto concerne la flessibilità di cui al presente articolo, attuano una fattispecie di orario multiperiodale al sensi del DM 30.8.99.

Articolo 28.
Sempre in osservanza alle occupazioni che richiedono lavori discontinui o di semplice attesa o custodia alle quali non è applicabile la limitazione di orario sancita dall'art. 1, RDL 15.3.23 n. 692 approvata con RDL 6.12.23 n. 2657 e pubblicato nella G.U. n. 299 del 21.12.23, sono considerate tali le figure professionali, quali ad esempio:
a) custodi;
b) guardiani diurni e notturni;
c) portiere;
d) uscieri e inservienti;
e) commessi di negozi nelle città con meno di 5000 abitanti;
f) personale addetto ai lavori di carico e scarico;
g) addetti ai centralini telefonici privati;
h) personale addetto alla estinzione degli incendi;
i) personale addetto agli impianti di riscaldamento, ventilazione e inumidimento.

Titolo XIV - Orario di lavoro di fanciulli e adolescenti
Articolo 30.

L'orario di lavoro dei minori di età, tra i 15 anni compiuti e i 18 anni compiuti, non può superare le 7 ore giornaliere e le 35 settimanali.
L'orario di lavoro dei predetti minori, non può durare senza interruzione più di ore 4,30. Qualora l'orario di lavoro giornaliero superi le ore 4,30, deve essere interrotto da un riposo intermedio della durata di almeno 30 minuti ai sensi della legge n. 977/67 e successive modificazioni e integrazioni.
L'interruzione dell'orario giornaliero di lavoro per il consumo dei pasti non è cumulabile con le interruzioni sopra previste. L'interruzione di maggior durata assorbe quella di minore durata. L'orario e la durata delle interruzioni suddette dovranno essere esposte, insieme agli altri orari.

Titolo XV - Lavoro domenicale - Festivo - Notturno
Articolo 33.

[...]
Si considera lavoro notturno quello prestato dalle ore 22 alle ore 6; il personale addetto ai turni notturni, il cui orario di lavoro si protrae dalle ore 22 alle ore 6 dovrà osservare un riposo di almeno 12 ore consecutive prima di riprendere il lavoro.

Titolo XVI - Lavoro straordinario
Articolo 34.

[...]
Ai sensi delle vigenti disposizioni di legge è facoltà del datore di lavoro richiedere prestazioni lavorative straordinarie a carattere individuale, nel limite di 160 ore annue. Il lavoratore dipendente non può compiere lavoro straordinario ove non sia autorizzato dal datore di lavoro o da chi ne fa le veci. [...]
Per quanto non previsto dal presente CCNL, in materia di orario di lavoro e lavoro straordinario valgono le vigenti norme di legge.

Titolo XVII - Lavoro a tempo determinato
Articolo 35.

In tutte le aziende e cooperative comprese nell'ambito di applicazione di cui all'art. 1 del presente CCNL, ai sensi dell'art. 23, legge 28.2.87 n. 56, l'apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro individuale, oltre che nell'ipotesi di cui all'art. 1, legge 18.4.62 n. 230, all'art. 12, legge 24.6.87 n. 195 e successive modificazioni ed integrazioni è consentito, in relazione a particolari esigenze aziendali e al fine di evitare carenze del servizio, per le seguenti ipotesi:
[...]
k) per l'assistenza specifica nel campo della prevenzione, della sicurezza del lavoro e per l'ambiente.
[...]

Titolo XIX - Apprendistato
Articolo 38.

La disciplina dell'apprendistato è regolata dalla legge 19.1.95 n. 25, dal regolamento approvato dal DPR 3.12.96 n. 16 e dall'art. 16, legge 21.6.97 n. 196 oltre che dalle norme del presente CCNL. Possono essere assunti, con contratto di apprendistato, i giovani di età non inferiore a 16 anni e non superiore a 24 - ovvero a 26 anni nelle aree di cui agli obiettivi 1 e 2 del Regolamento UE n. 2081/93. Qualora l'apprendista sia portatore di handicap, i limiti di età di cui al precedente comma sono elevati di 2 anni. I soggetti portatori di handicap impiegati nell'apprendistato sono computati nelle quote di cui alla legge n. 482/68 e successive modificazioni ed integrazioni. Stante la delicatezza delle problematiche innescate dalla legge n. 196/97, le parti si impegnano ad incontrarsi con periodicità frequente, allo scopo di verificare le opportunità e gli effetti sull'occupazione, derivanti dall'applicazione concreta di tale istituto per i fini occupazionali.

Articolo 42.
Quanto ai contenuti dell'attività formativa si stabilisce che, questa andrà articolata in contenuti a carattere trasversale ed in contenuti a carattere professionale, riprendendo le indicazioni forniti a riguardo dai decreti del Ministero del lavoro 8.4.98 e del 20.5.99. La durata della formazione è pari a quanto appresso riportato:

titolo di studioore di formazione medie annuali
scuola dell'obbligo120
attestato di qualifica professionale100
diploma di scuola media superiore80
diploma universitario 60
diploma di laurea60

Titolo XX - Formazione professionale - Contratto di formazione e lavoro (CFL)
Articolo 44.

Nel quadro delle più generali intese tra le Organizzazioni stipulanti, il presente CCNL, preso atto che tutte le ragioni di addestramento e formazione professionale sono finalizzate all'arricchimento e all'aggiornamento delle conoscenze professionali inerenti le mansioni svolte, tenuto conto altresì della continua evoluzione del settore e della necessità di una costante revisione delle conoscenze individuali, le aziende e le cooperative realizzeranno idonee iniziative tecnico-pratiche per consentire:
a) un'efficace inserimento di tutti i lavoratori dipendenti neo-assunti;
b) un proficuo aggiornamento dei lavoratori dipendenti per quanto concerne la sicurezza, i nuovi metodi di lavoro, l'automazione dei processi produttivi;
c) un pronto inserimento dei lavoratori dipendenti, nelle nuovi mansioni a seguito dell'avvicendamento degli stessi.

Articolo 46.
Le parti convengono che, le caratteristiche dei CFL per l'acquisizione dei contenuti professionali sono indicate come segue.
Per l'acquisizione di professionalità elevata o professionalità intermedia o per agevolare l'inserimento professionale il CFL è consentito per il conseguimento della professionalità corrispondente al 1°-2°-3°-4°-5°-6° livello d'inquadramento e ha una durata massima di 24 mesi. Esso deve prevedere una formazione massima di ore come dalla tabella dell'art. 41 del presente CCNL, da effettuarsi presso il luogo di lavoro.
[...]

Articolo 47.
La formazione sarà normalmente impartita da persone qualificate o dal datore di lavoro, i quali forniranno le conoscenze necessarie per inserire il lavoratore nel processo produttivo per cui è stato avviato.

Articolo 48.
Ai lavoratori assunti con CFL, sarà assicurato il trattamento normativo ed economico di cui al presente CCNL.

Titolo XXII - Contratto di inserimento di lavoratori extracomunitari - Contratto di inserimento di lavoratori portatori di handicap
Articolo 50.

Nel caso di assunzione a tempo indeterminato o determinato di lavoratori extracomunitari valgono le norme di legge e del presente CCNL.

Articolo 51.
Nel caso di assunzione a tempo indeterminato o determinato di lavoratori portatori di handicap valgono le norme di legge e del presente CCNL.

Titolo XXIV - Riposo settimanale - Festività - Permessi retribuiti - Permessi straordinari retribuiti - Permessi non retribuiti
Articolo 53.

Il lavoratore dipendente ha diritto al riposo settimanale nel modi previsti dalla legge, alla quale presente contratto fa esplicito riferimento.
Si richiamano in maniera particolare le norme riguardanti le attività stagionali e quelle di pubblica utilità; lavori di manutenzione, pulizia e riparazione impianti, la vigilanza nelle aziende e nelle cooperative e degli impianti; la compilazione dell'inventario annuale.

Titolo XXV - Sospensione - Soste - Riduzione d'orario - Recuperi
Articolo 58.

[...]
Per i periodi di sosta dovuti a cause impreviste, indipendenti dalla volontà del lavoratore dipendente o dell'azienda o della cooperativa è ammesso il recupero, purché esso sia contenuto nei limiti di 1 ora al giorno e sia richiesto entro il mese successivo.

Titolo XXVI - Intervallo per la consumazione dei pasti
Articolo 59.

La durata del tempo per la consumazione dei pasti va da un minimo di mezz'ora ad un massimo di 2 ore, e viene concordato tra i lavoratori dipendenti e il datore di lavoro.

Titolo XXIX - Maternità
Articolo 63.

I casi di gravidanza e puerperio sono disciplinati dalle leggi vigenti ed i regolamenti sulla tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri dipendenti.
[...]
Durante lo stato di gravidanza e puerperio la lavoratrice dipendente ha diritto ad astenersi dal lavoro:
a) per 2 mesi precedenti la data presunta del parto indicata nel certificato medico di gravidanza;
b) per 3 mesi dopo il parto;
c) per il periodo intercorrente tra la data presunta del parto e il parto stesso;
d) per un ulteriore periodo di 6 mesi dopo il periodo di cui alla lett. c);
e) per malattia del bambino d'età inferiore a 3 anni. Diritto riconosciuto anche al padre lavoratore anche se il figlio è adottivo o affidato, ai sensi della legge 4.5.83 n. 184;
f) durante il 1° anno di vita del bambino, il datore di lavoro deve consentire alle madri lavoratrici dipendenti 2 periodi di riposo, anche cumulabili, durante la giornata. Il riposo è uno solo quando l'orario giornaliero di lavoro sia inferiore a 6 ore. Detti periodi di riposo hanno durata di un'ora ciascuno e comportano il diritto alla lavoratrice madre dipendente di uscire dall'azienda e dalla cooperativa; sono di mezz'ora ciascuno e non comportano il diritto ad uscire dall'azienda e dalla cooperativa quando la lavoratrice madre dipendente voglia usufruire della camera di allattamento o dell'asilo nido, ove istituito dal datore di lavoro nelle dipendenze dei locali di lavoro.
[...]

Titolo XXX - Ferie
Articolo 64.

[...]
Il diritto alle ferie è irrinunciabile e inalienabile.
[...]

Titolo XXXII - Malattia - Infortuni
Articolo 66.

[...]
Il lavoratore dipendente deve dare immediata notizia di qualsiasi infortunio, anche di lieve entità, al proprio datore di lavoro, quando il lavoratore dipendente abbia trascurato di ottemperare all'obbligo suddetto ed il datore di lavoro non essendo venuto altrimenti a conoscenza dell'accaduto e non abbia potuto inoltrare la prescritta denuncia ad Inail e all'autorità giudiziaria, resta esonerato da ogni e qualsiasi responsabilità derivante dal mancato ritardo stesso.
In mancanza di tali comunicazioni, salvo giuste ragioni di impedimento, le assenze scaturite da malattia o infortunio sono considerate ingiustificate, ferme restando le sanzioni previste dalla legge per il ritardo o mancata comunicazione, nonché quelle contrattuali.
Il lavoratore dipendente che presti servizio in aziende e cooperative addette alla preparazione, manipolazione e vendita di sostanze alimentari di cui alla legge 30.4.62 n. 283, ha l'obbligo, in caso di malattia di durata superiore a 5 giorni, di presentare al rientro in servizio al datore di lavoro il certificato medico attestante che il lavoratore non presenta pericolo di contagio dipendente dalla malattia medesima.
[...]

Per quanto non previsto dal presente CCNL in materia di malattia ed infortunio, valgono le norme di legge e regolamenti vigenti sia nazionali che regionali.

Titolo XLII - Indumenti - Attrezzi di lavoro
Articolo 77.

[...]
È parimenti a carico del datore del lavoro la spesa relativa agli indumenti che i lavoratori dipendenti sono tenuti ad usare per ragioni di sicurezza e per motivi igienico-sanitari.
Il datore di lavoro è inoltre tenuto a fornire gli attrezzi e gli strumenti necessari per l'esecuzione dei lavori.
Il lavoratore dipendente deve conservare in buono stato tutto quanto viene messo a sua disposizione senza apportarvi nessuna modificazione se non dopo averne chiesta ed ottenuta l'autorizzazione dal superiore diretto.
Qualunque modificazione da lui fatta arbitrariamente a quanto messo a sua disposizione darà diritto all'azienda e alla cooperativa di rivalersi sulle sue competenze per il danno subito previa contestazione formale dell'addebito.
[...]

Titolo XLIII - Tutela della salute e dell'integrità fisica del lavoratore - Ambiente di lavoro
Articolo 78.

Le parti firmatarie del presente CCNL, al fine di migliorare le condizioni di lavoro nelle aziende e nelle cooperative, convengono di promuovere la ricerca, l'elaborazione e l'attuazione di tutte le misure idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica del lavoratore dipendente sulla base di quanto in materia previsto dalle norme di legge vigenti, nonché dalle direttive comunitarie in tema di prevenzione.
Nei casi previsti dalla legge, e dagli accordi contrattuali ai vari livelli, l'azienda e la cooperativa fornirà gratuitamente idonei mezzi protettivi (esempio guanti, stivali, maschere, grembiuli, ecc.), osservando tutte le precauzioni igieniche.
Il lavoratore dipendente dovrà utilizzare secondo le disposizioni aziendali, curando altresì la conservazione, i mezzi protettivi avuti in consegna.
Ciascun lavoratore dipendente, deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella degli altri lavoratori dipendenti presenti sul luogo di lavoro, sui quali possono ricadere gli effetti delle sue azioni od omissioni.
In particolare i lavoratori:
a) osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro e dai superiori, ai fini della protezione collettiva e individuale;
b) utilizzano correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza;
c) utilizzano in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
d) segnalano immediatamente al datore di lavoro o al responsabile della sicurezza, deficienze dei mezzi e dispositivi di cui alle lett. b) e c), nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell'ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizie al datore di lavoro o al responsabile della sicurezza;
e) non rimuovono o modificano senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
f) non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza, ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori dipendenti;
g) si sottopongono ai controlli sanitari previsti nei loro confronti;
h) contribuiscano, insieme al datore di lavoro o al responsabile della sicurezza, all'adempimento di tutti gli obblighi imposti dall'autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori dipendenti durante il lavoro.
Le Parti firmatarie del presente CCNL concordano di istituire una Commissione Paritetica composta da 3 persone per parte per realizzare quanto previsto dalla legge n. 626/94 con apposito protocollo di intesa.

Titolo XLVI - Commissione nazionale di garanzia e conciliazione
Articolo 81.

È costituita una Commissione Nazionale di Garanzia e Conciliazione, composta da 12 membri di cui 6 nominate dalle Organizzazioni datoriali e 6 nominati dalle OO.SS. firmatarie del presente CCNL.
La Commissione ha i seguenti compiti:
a) esaminare e risolvere le controversie inerenti all'interpretazione e applicazione nell'azienda e nella cooperativa del presente CCNL e della contrattazione integrativa di 2° livello;
b) tentare la bonaria composizione, ai sensi e per gli effetti dell'articolo che segue, delle vertenze di lavoro di qualsiasi tipo in sede di conciliazione prima di adire le vie giudiziarie.
[...]
d) verificare e valutare l'effettiva applicazione nella singole aziende e cooperative di tutti gli istituti previsti dal presente CCNL e dalla sue modificazioni ed integrazioni, anche in ordine all'attuazione della parte retributiva e contributiva; il controllo è effettuato anche su richiesta di un solo lavoratore dipendente dell'azienda e della cooperativa: queste ultime sono tenute a fornire tutte le notizie necessarie alla Commissione;
e) esame e interpretazione autentica della normativa contrattuale in caso di dubbio o incertezza, su segnalazione di una delle parti stipulanti;
f) esame e soluzione di ogni eventuale problema che dovesse presentarsi in ordine alle esigenze rappresentate dalle parti contrattuali;
g) definire la classificazione del personale, come previsto dall'art. 17 del presente CCNL;
h) definire tutte le problematiche rinviate alla Commissione stessa dagli articoli del presente CCNL.

Titolo XLVIII - Codice disciplinare
Art. 83 - Doveri del lavoratore dipendente.

Il lavoratore dipendente deve esplicare l'attività per la quale è stato assunto con il massimo impegno e la massima diligenza e in particolare:
1) osservare l'orario di lavoro stabilito con il datore di lavoro o chi per esso ed adempiere a tutte le formalità che l'azienda e la cooperativa ha posto in essere per il controllo delle presenze;
2) svolgere tutti i compiti che gli verranno assegnati dal datore di lavoro o chi per esso, nel rispetto delle norme del presente CCNL applicato in azienda e cooperativa e delle disposizioni attuative con la massima diligenza e assiduità;
[...]
6) evitare nella maniera più assoluta di ritornare nei locali dell'azienda e della cooperativa e trattenersi oltre il normale orario di lavoro prestabilito, salvo che vi sia autorizzazione dell'azienda e della cooperativa, ovvero, che sia previsto dal presente CCNL o da disposizione legislative;
7) rispettare tutte le disposizioni in uso presso l'azienda e la cooperativa e dettate dai titolari c/o superiori se non contrastanti con il presente CCNL e con le leggi vigenti.

Disposizioni disciplinari.
I lavoratori dipendenti, che si renderanno inadempienti dei doveri inerenti all'attività da svolgere in riferimento al rapporto di lavoro instaurato, saranno sanzionati, in base alla gravità dell'infrazione commessa, con:
1) rimprovero verbale;
2) rimprovero scritto;
3) multa non superiore all'importo di 4 ore della retribuzione base;
4) sospensione dal lavoro e della retribuzione per un periodo non superiore a 10 giorni.
[...]
I provvedimenti disciplinari saranno presi nei confronti dei lavoratori dipendenti che:
[...]
b) abbiano abbandonato il posto di lavoro senza giustificato motivo;
c) abbiano ritardato senza giustificato motivo l'inizio del lavoro e/o lo sospendano e/o ne anticipino la cessazione;
d) procurino guasti, anche non gravi, a cose, attrezzature, impianti e quanto altro esistente presso l'azienda e la cooperativa;
[...]
f) non rispettino le norme e le regole stabilite nel presente CCNL in azienda e nella cooperativa, commettano atti che portino pregiudizio alla sicurezza, alla disciplina, all'igiene e alla morale dell'azienda e della cooperativa.
È evidente che il rimprovero verbale ed il rimprovero scritto saranno adottate per le mancanze di minor rilievo, la multa e la sospensione saranno adottate per le mancanze di maggior rilievo.

Titolo LII - Ente nazionale bilaterale delle organizzazioni autonome (Enboa)
Articolo 87.

Le Parti convengono di istituire una Commissione paritetica a livello nazionale, composta da 6 persone, 3 per ogni parte stipulante il presente CCNL, per individuare i sistemi, gli strumenti e gli schemi applicativi per la costituzione di Enboa.

Titolo LIII - Ente nazionale di mutualità delle organizzazioni autonome (Enmoa)
Articolo 88.

Le Parti convengono di istituire una Commissione paritetica a livello nazionale, composta da 6 persone, 3 per ogni parte stipulante il presente CCNL, per individuare i sistemi, gli strumenti e gli schemi applicativi per la costituzione di Enmoa.

Nota a verbale.
Per ciò che concerne gli artt. 87 e 88, Unci si riserva di aderire successivamente.