Categoria: 2021
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Tipologia: Avviso comune
Data firma: 11 gennaio 2021
Parti: Fipe-Confcommercio, Egp, Federbingo, Operbingo Italia e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs
Settori: Commercio-Sale Bingo e Gaming Halls
Fonte: jamma.tv


Il contributo alla sicurezza dei lavoratori e dei consumatori e l’apporto all’economia nazionale delle Gaming Halls e Sale Bingo

Avviso Comune per il nuovo, rapido riavvio delle attività

Fipe Federazione Italiana Pubblici Esercizi - Confcommercio Imprese per l’Italia, congiuntamente ad Egp - Associazione Esercenti Giochi Pubblici, Federbingo - Federazione Nazionale Concessionari Bingo, Operbingo Italia spa e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs;
premesso che:
- le Associazioni e componenti aziendali firmatarie rappresentano una parte rilevante della distribuzione di gioco specializzata in Italia, in particolare mediante il modello organizzativo Gaming Hall - Sale Bingo;
- il modello specifico di offerta dei giochi pubblici realizzato dalle Gaming Hall - Sale Bingo, in ragione del significativo impegno di risorse di capitale e lavoro, dell’organizzazione strutturata degli spazi e del personale, dell’elevata interazione tra addetti e consumatori e delle numerose tecnologie di gestione e controllo disponibili, costituisce una risorsa per la tutela di tutti i consumatori e per il contrasto efficace all’offerta di gioco d’azzardo illegale ed alle dipendenze patologiche;
- il comparto della distribuzione di gioco specializzata in Italia occupa oltre 30.000 addetti nelle sale e nei servizi accessori, dei quali 12.000 solo nelle Sale Bingo, e contribuisce considerevolmente all’economia nazionale con i prelievi diretti dalle giocate nonché con le imposte dirette delle imprese e dei lavoratori impiegati nelle sale stesse;
- nel corso del 2020 le disposizioni governative atte a contenere l’emergenza epidemiologica hanno determinato la sospensione totale delle attività e dei ricavi delle sale per quasi metà dell’anno, sospensione prevista almeno fino al gennaio 2021 compreso;
- tutto il personale delle sale è stato ripetutamente posto in sospensione dal lavoro per il tramite degli ammortizzatori sociali, in maniera anche discriminatoria rispetto ad altri settori, con conseguenti pesantissimi effetti sulle retribuzioni dirette e differite, fino alla piena ripresa dell’attività, e che si pone la necessità di continuare a garantire copertura salariale ai dipendenti;
- le sopra richiamate organizzazioni hanno sottoscritto il 14 maggio u.s. il Protocollo d’intesa riguardante “Misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nelle Gaming Hall - Bingo”, che ha costituito il riferimento organizzativo per le sale per prevenire il rischio di contagio; il Protocollo è stato integralmente e continuativamente applicato e non si sono registrati casi di contagio nelle sale;
- lo stesso Protocollo è stato perfezionato nei giorni scorsi alla luce dell’esperienza concreta e nell’ottica di rendere ancora più efficaci sia le misure di mitigazione del rischio di aggregazione ed affollamento sia le condizioni di salubrità degli spazi nonché i controlli per una prevenzione generale. Nel Protocollo sono state previste, fin dal mese di maggio, misure di distanziamento interpersonale per tutte le attività di gioco e di servizio, non meno di 1 metro ovvero separatori tra postazioni, rigido rispetto dell’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale da parte di lavoratori e dei clienti, obbligo di consumare alimenti e bevande esclusivamente al tavolo, in applicazione delle disposizioni previste per la ristorazione, postazioni delle sale gioco singole e tavoli del Bingo che consentono la presenza contemporanea di 4 giocatori seduti al massimo, divisi da separatori ove il distanziamento lo richieda;
- con la revisione del Protocollo, che riporta misure di prevenzione più puntuali e stringenti di quelle delle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” definite dalla Conferenza delle Regioni ed adottate dai provvedimenti del Governo, sono confermate le condizioni di sicurezza realizzabili nell’offerta di gioco nelle sale, anche in coerenza con le valutazioni del Comitato tecnico-scientifico di cui alla ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020 espresse, relativamente allo stesso Protocollo, nella seduta dell’8 giugno 2020;
prendono atto che:
- il DL n. 33/2020 del 16 maggio ha previsto espressamente che “Le attività economiche, produttive e sociali devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi” oltre che “Le misure limitative delle attività economiche, produttive e sociali possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità”;
- dal 25 ottobre 2020 ed alla data odierna è ribadita nei provvedimenti governativi la sospensione delle “attività delle sale giochi, sale scommesse e sale bingo” nonostante gli impegni organizzativi realizzati dalle Parti e la rigida applicazione del Protocollo di misure condivise per gestire le attività in sicurezza e nel rispetto e tutela della salute dei lavoratori e dei consumatori;
evidenziano che:
- pur nell’impegno organizzativo posto in essere, mancano misure normative che abilitino un più efficace controllo all’accesso delle sale, per le finalità di contact tracing e di più generale sicurezza delle sale stesse;
- l’ulteriore protrarsi della chiusura delle Sale desta notevole preoccupazione per la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici, già fortemente penalizzati da periodi di chiusura più lunghi rispetto alle altre attività produttive, e che hanno dovuto sospendere nuovamente le loro attività e dovranno continuare la sospensione per il tramite degli ammortizzatori sociali. Tale condizione, che ad oggi si protrae per un tempo ancora indefinito ha rilevanti effetti sulle condizioni economiche, con una pesante caduta di reddito alla quale si aggiungono tutti gli aspetti materiali e immateriali legati a una condizione di perdurante inattività;
- le OO.SS. danno atto ad alcune importanti imprese di aver provveduto ad oggi all’anticipazione dei trattamenti di integrazione salariale previsti dalla normativa emergenziale; ciononostante, in altri casi, ciò non è stato possibile a causa delle specifiche situazioni economico-finanziarie, e ancora ad oggi si evidenziano significativi ritardi nell’erogazione diretta dei medesimi trattamenti da parte dell’INPS;
- la chiusura delle sale, assieme a condizioni regolamentari non adeguate come la debenza dei canoni di concessione anche in assenza di esercizio dell’attività ed alla necessità di sostenere comunque al contempo numerosi costi fissi per la continuità dei servizi, anche di sicurezza, e degli impianti, rende crescente la crisi di liquidità per le aziende di gestione delle sale;
- i c.d. ristori riconosciuti con Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 e decreti seguenti, sono interventi di sostegno ad oggi limitati ad una piccola parte del periodo di chiusura ed in misura minima rispetto alle esigenze di liquidità delle aziende di gestione; permane la necessità di fornire ulteriore supporto economico alle sale per favorire la possibilità di una riapertura celere e di una gestione economicamente sostenibile in permanenza dell’emergenza epidemiologica;
- in assenza di una celere riapertura e di condizioni economicamente sostenibili per le aziende si fa sempre più concreto il pericolo che molte sale non siano in grado di riaprire, vanificando l’ingente impegno, di tempo e risorse, per la creazione di un intrattenimento sicuro, legale e responsabile, sacrificando i posti di lavoro di queste sale e l’esperienza dei loro lavoratori e lasciando nuovo spazio a fenomeni di illegalità nel settore dei giochi;
richiedono che:
- il Governo nazionale ed i Governi regionali, pur nel permanere di condizioni di emergenza epidemiologica:
* individuino urgentemente date e modalità organizzative per la ripresa delle attività nel rispetto dei protocolli di sicurezza approvati e perfezionati;
* rivalutino nuovamente ed attentamente le ricadute economiche, occupazionali e sociali della reiterata sospensione delle attività esercitate nelle Sale; 
* rendano coerenti con le prospettive di riapertura le previsioni normative in merito alla tutela degli ammortizzatori sociali per il personale ed ai supporti economici alla liquidità delle aziende previsti per l’emergenza COVID-19.
Le Parti, nella consapevolezza dell’emergenza sanitaria in atto nel nostro Paese e delle conseguenti limitazioni a riunioni ed assemblee confermano che questo Avviso comune è stato concordato e redatto con modalità in remoto, compresi inoltro, visione e scambio del documento stesso che si ritiene approvato dalle Parti via mail.

11 gennaio 2021