Categoria: Normativa regionale
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Regione Lombardia
Deliberazione 3 marzo 2021, n. XI / 4384
Individuazione dei punti vaccinali in attuazione della dgr. n. XI/4353 del 24/02/2021 “approvazione del piano regionale vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS- COV-2”
 

VISTA la normativa in materia di emergenza epidemiologica da Covid-19 e, in particolare:
- la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020;
- il decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6 recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13, successivamente abrogato dal decreto-legge 25 marzo 2020 n. 19, ad eccezione dell'articolo 3 comma 6-bis, e dell'articolo 4;
- il DPCM 23 febbraio 2020, recante «Disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020 e successive modifiche ed integrazioni avvenute nel corso dei mesi marzo e aprile 2020;
- il DPCM del 1 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.”;
- il DPCM del 4 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.”;
- il DPCM del 8 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.”;
- il DPCM del 9 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.”;
- il DPCM del 11 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.”;
- il decreto legge n. 14 del 9 marzo 2020 “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all'emergenza COVID-19";
- il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, recante "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19" convertito in legge n. 27 del 24 aprile e, in particolare, l’art. 17-bis;
- il DPCM 22 marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.”;
- il decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020 "Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19";
- il DPCM 1 aprile 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.”;
- il decreto legge n. 23 del 8 aprile 2020 "Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali";
- il DPCM 10 aprile 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.”;
- il DPCM 26 aprile 2020 recante "Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale" e in particolare l'art. 8, sostituito dall'art. 9 del DPCM 17 maggio 2020;
- il decreto legge n. 28 del 30 aprile 2020 "Misure urgenti per la funzionalità dei sistemi di intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, ulteriori misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario, nonché disposizioni integrative e di coordinamento in materia di giustizia civile, amministrativa e contabile e misure urgenti per l'introduzione del sistema di allerta Covid-19";
- il Decreto del Ministero della Salute del 30 aprile 2020 "Emergenza COVID-19: attività di monitoraggio del rischio sanitario connesse al passaggio dalla fase l alla fase 2 di cui all'allegato l O del DPCM 26/4/2020";
- il DPCM 17 maggio 2020 "Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19";
- il decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19" convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
- il DPCM 11 giugno 2020 "Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19";
- il DPCM del 14 luglio 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.”;
- il decreto legge 30 luglio 2020, n. 83 "Misure urgenti connesse con la scadenza della dichiarazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 deliberata il 31 gennaio 2020";
- il DPCM del 7 agosto 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.”;
- il DPCM del 7 settembre 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto- legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19.”;
- il DPCM del 13 ottobre 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19»;
- il DPCM del 18 ottobre 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19»;
- il DPCM del 24 ottobre 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19»;
- il DPCM 3 novembre 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19”, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», in particolare art. l, comma l lettera c) e comma 9 lettere dd), ee) e art. 12;
- il decreto legge 2 dicembre 2020, n. 158 “Disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.”;
- il DPCM 3 dicembre 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante: «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19» e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante: «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», nonché del decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19»;
- il decreto legge n. 172 del 18 dicembre 2020 “Ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19.”;
- la legge 30 dicembre 2020, n. 178 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” in particolare l’art. 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178 e, in particolare, il comma 457 che prevede che "per garantire il più efficace contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV-2, il Ministro della salute adotta con proprio decreto avente natura non regolamentare il piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2, finalizzato a garantire il massimo livello di copertura vaccina/e sul territorio nazionale";
- il decreto legge 14 gennaio 2021, n. 2 “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell'emergenza epidemiologica da COVID- 19 e di svolgimento delle elezioni per l'anno 2021.”, con particolare riferimento all’art. 3 in tema di “Disciplina dei sistemi informativi funzionali all'implementazione del piano strategico dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2”;
- il DPCM 14 gennaio 2021 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, recante «Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante «Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19», e del decreto-legge 14 gennaio 2021 n. 2, recante «Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e prevenzione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e di svolgimento delle elezioni per l'anno 2021».;
- il decreto legge 12 febbraio 2021, n. 12 “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”;
- il decreto legge 23 febbraio 2021, n. 15 “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di spostamenti sul territorio nazionale per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.”;
RICHIAMATE le ordinanze e circolari del Ministero della Salute relative alla situazione emergenziale da COVID 19 e le ulteriori indicazioni o chiarimenti forniti dall'Istituto Superiore di Sanità;
RICHIAMATE altresì le deliberazioni adottate dalla Giunta Regionale in ordine all'emergenza sanitaria da Covid-19;
PRESO ATTO degli indirizzi di cui:
- al “Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2” di cui al decreto del Ministero della Salute prot. 0000001 - 02/01 /2021 - GAB - GAB - P del 2 gennaio 2021;
- alle “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti- SARS-CoV-2/COVID-19” del 8 febbraio 2021, elaborate dal Ministero della Salute insieme al Commissario Straordinario per l’Emergenza, l’Istituto Superiore di Sanità, Agenas ed AIFA;
RICHIAMATA la DGR n. XI/4353 del 24 febbraio 2021 ad oggetto “Approvazione del Piano regionale vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-Cov-2” che, sulla base degli indirizzi sopra richiamati, ha approvato il Piano regionale vaccini per programmare le azioni di sviluppo della campagna vaccinale, secondo il modello più adeguato al territorio ed alla popolazione lombarda;
DATO ATTO che la programmazione regionale di cui al Piano sopra richiamato è stata predisposta coniugando le priorità di cui alle indicazioni nazionali con la disponibilità di vaccini e con la presenza attuale e di prossima realizzazione sul territorio regionale di punti di erogazione al fine di garantire la vaccinazione di massa;
DATO ATTO altresì che il Piano regionale vaccini ha stabilito le caratteristiche strutturali dei punti vaccinali e la loro diversificazione in relazione alla collocazione, ai setting di riferimento e all’accessibilità:
- strutture sanitarie di ricovero e cura: personale di assistenza, ospiti e popolazione;
- strutture residenziali: personale di assistenza, ospiti e popolazione;
- strutture semiresidenziali sociosanitarie: personale di assistenza e ospiti;
- strutture ambulatoriali territoriali esistenti: popolazione generale suddivisa per priorità;
- strutture ambulatoriali della medicina generale: popolazione assistita;
- farmacie: popolazione generale suddivisa per priorità;
Stante la necessità di garantire un’offerta massiva sono organizzati:
- punti di erogazione di grandi e medie dimensioni riferiti al bacino di utenza per la popolazione generale suddivisa per priorità e accessibilità;
- punti di erogazione presso le imprese lombarde, nell’ambito del percorso della tutela della salute del lavoratore, grazie alla collaborazione dei medici competenti;
- punti di erogazione coerenti con le specificità territoriali conseguenti alla valutazione delle ATS e degli Enti Locali e validate dal Comitato esecutivo;
DATO ATTO altresì che saranno previsti team mobili di vaccinazione per vaccinare in piccoli centri abitati e lontano dai centri vaccinali massivi in strutture allestite a piccoli centri vaccinali o al domicilio;
RICHIAMATA la DGR n. XI/4232 del 29 gennaio 2021 ad oggetto “Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio sanitario e sociosanitario per l’esercizio 2021 - quadro economico programmatorio”;
DATO ATTO che la DGR n. XI/4353/2021 ha stimato i seguenti stanziamenti:
- per l'allestimento dei centri vaccinali, tenuto conto della normativa vigente in materia di autorizzazione alle attività sanitarie, fino ad un massimo di 18.000.000 euro in ragione della numerosità dei centri che saranno individuati;
- per i costi operativi sostenuti dagli enti sanitari fino ad un massimo di 15.000.000 di euro;
PRESO ATTO che le tipologie di allestimento e le modalità di acquisizione e di remunerazione sono quelle già previste nel paragrafo 9 dell’allegato 1 alla citata DGR n. 4353/2021 e che saranno riconosciuti ai proprietari degli immobili i costi sostenuti (quali a titolo di esempio le utenze, la climatizzazione, le pulizie) nonché gli eventuali canoni per allestimenti già disponibili il cui costo non potrà comunque risultare superiore all’esito della procedura di ARIA S.p.A. per analogo servizio;
TENUTO CONTO che nel programma di vaccinazione anti covid-19 sono altresì coinvolti, con un ruolo fondamentale e alle condizioni di cui alla DGR n. 4353/2021 che dovranno essere declinate in specifici accordi, tutti gli erogatori privati le cui strutture - ospedaliere e ambulatoriali - rappresentano punti di erogazione indispensabili per il buon esito del programma ,così come imprescindibile è il ruolo del volontariato e dei medici di medicina generale anche attraverso le loro forme aggregative tra cui assumono rilievo le cooperative che possono garantire il necessario supporto organizzativo, le strutture residenziali socio-sanitarie e ADI;
DATO ATTO altresì che per i centri vaccinali facenti capo alle ATS con successivi provvedimenti della Direzione Generale Welfare saranno disciplinati i relativi rapporti giuridici ed economici;
CONSIDERATO che il Piano regionale vaccini prevede, tra l’altro, che il ruolo delle ATS, oltre a diverse funzioni tra cui il coordinamento nella definizione della pianificazione delle somministrazioni, riguarda il loro coinvolgimento nello stoccaggio e nella distribuzione dei vaccini: sulla base delle linee guida della struttura commissariale è stato individuato un centro di conservazione per ogni capoluogo di provincia (fanno eccezione le zone più grandi, come Milano e il territorio dell'ATS Valpadana, in cui i centri sono tre). I punti vaccinali vengono così forniti da queste strutture secondo la programmazione condivisa dalla struttura regionale e le ATS;
TENUTO CONTO che la DGR n. XI/4353 del 24 febbraio 2021 ha individuato la programmazione della campagna vaccinale in funzione di una capacità vaccinale al picco pari a 170.000 somministrazioni al giorno, ferma restando la programmazione delle consegne dei vaccini, la disponibilità di personale garantita dalla struttura commissariale, l’impiego di un incrementato monte ore dei medici e infermieri già dipendenti, nonché della collaborazione di tutti i professionisti e gli attori del sistema, ivi incluso tutto il personale sanitario (ostetriche, operatori socio sanitari, farmacisti) e amministrativo;
PRESO ATTO quindi della ricognizione dei punti erogativi effettuata dalle ATS di concerto con gli Enti Locali e validata dal Comitato Esecutivo, sulla base di criteri di accessibilità, pronta disponibilità e coerenza con il programma;
RITENUTO, pertanto, di approvare il documento “Programmazione Centri Massivi”, allegato 1 al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale;
RITENUTO, altresì, di dare attuazione a quanto previsto al punto 10 del dispositivo della DGR n. 4353/2021 prevedendo, in coerenza con le indicazioni del Comitato Esecutivo, che nei Comuni più colpiti dalla pandemia oggetto di interventi specifici, la priorità nella somministrazione contempli la vaccinazione a partire dai 60 anni di età;
VISTA la lettera PG 0000090/2021 in data 9 gennaio 2021 con la quale Posteitaliane ha manifestato la disponibilità all’utilizzo pro bono delle funzionalità dei propri servizi al fine di potenziare e implementare gli sforzi già messi in atto da Regione Lombardia per il buon esito della campagna vaccinale anti covid-19;
VISTA la lettera prot. n. AI.2021.0062768 in data 1 febbraio 2021 con la quale il Presidente di Regione Lombardia ha manifestato l’interesse a collaborare con Posteitaliane;
PRESO ATTO che la DGR n. 4353 del 24 febbraio 2021 all’allegato 1, paragrafo 8 al fine di perseguire gli obiettivi del piano ha previsto la possibilità di avvalersi di ulteriori soggetti titolati in grado di rendere disponibili immediatamente piattaforme che possano consentire di potenziare ulteriormente il servizio di adesione, prenotazione e convocazione con sistemi di provata efficacia ed efficienza;
CONSIDERATO che la campagna di vaccinazione massiva è finalizzata a consentire l’accesso al vaccino in breve tempo ad una popolazione di circa 6,6 milioni di persone e, pertanto, risulta indispensabile avvalersi di tutte le potenzialità offerte dalle risorse rese disponibili nell’immediato;
CONSIDERATO che la piattaforma di Posteitaliane è stata già testata ed è in uso in altre regioni italiane e, pertanto, rappresenta un contributo efficace fin da subito per l’integrazione delle funzionalità esistenti in Regione Lombardia e potrà essere adottata per coadiuvare le attività nell’ambito dei centri di vaccinazione massiva di cui all’allegato 1 del presente provvedimento;
DATO ATTO che il piano strategico nazionale dei vaccini per il Covid-19 al paragrafo 5 detta linee di indirizzo finalizzate alla creazione di piattaforme omogenee su tutto il territorio nazionale;
RITENUTO, pertanto, anche in coerenza con il piano strategico nazionale di aderire alla proposta di Posteitaliane, già adottata da diverse regioni italiane, dando mandato agli uffici competenti di porre in essere gli atti indispensabili a darne attuazione, previa valutazione del Comitato Esecutivo;
TENUTO CONTO che, in considerazione della disponibilità a titolo gratuito dei servizi di Posteitaliane, si rende indispensabile rivalutare il quadro economico della DGR n. 4353/2021 per ciò che attiene ai servizi informativi di cui all’offerta tecnica economica presentata da ARIA S.p.A. e approvata con la citata deliberazione;
RITENUTO, inoltre, di stabilire che la presente programmazione potrà essere oggetto di ulteriori modifiche e integrazioni anche sulla base di esigenze specifiche che dovessero emergere sui diversi territori nello sviluppo delle attività del piano;
VISTA la legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 “Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità” e successive modifiche e integrazioni;
RICHIAMATE la l.r. 20/08 e le DD.G.R. relative all’assetto organizzativo della Giunta regionale;
VAGLIATE ed ASSUNTE come proprie le predette determinazioni;
A voti unanimi espressi nelle forme di legge;
 

DELIBERA

1. di approvare l’allegato 1 “Programmazione Centri Massivi” , parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che individua i centri vaccinali sulla base delle indicazioni del Piano regionale vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-Cov-2 approvato con DGR n. XI/4353 del 24 febbraio 2021, secondo la ricognizione condivisa dalle ATS con gli Enti Locali e validata dal Comitato esecutivo, sulla base di criteri di accessibilità, pronta disponibilità e coerenza con il programma;
2. di stabilire che le tipologie di allestimento e le modalità di acquisizione e di remunerazione sono quelle già previste nel paragrafo 9 dell’allegato 1 alla citata DGR n. 4353/2021 e che saranno riconosciuti ai proprietari degli immobili i costi sostenuti (quali a titolo di esempio le utenze, la climatizzazione, le pulizie) nonché gli eventuali canoni per allestimenti già disponibili il cui costo non potrà comunque risultare superiore all’esito della procedura di ARIA S.p.A. per analogo servizio;
3. di demandare alla Direzione Generale Welfare, previa validazione del Comitato Esecutivo, l’aggiornamento delle indicazioni del presente provvedimento, ove necessario, in base all’evoluzione della situazione epidemiologica e della programmazione delle consegne dei vaccini;
4. di demandare a successivi provvedimenti della Direzione Generale Welfare la regolamentazione dei rapporti giuridici ed economici dei punti vaccinali facenti capo alle ATS;
5. di dare atto che nel programma di vaccinazione anti covid-19 sono altresì coinvolti, con un ruolo fondamentale e alle condizioni di cui alla DGR n. 4353/2021 che dovranno essere declinate in specifici accordi, tutti gli erogatori privati le cui strutture - ospedaliere e ambulatoriali - rappresentano punti di erogazione indispensabili per il buon esito del programma, così come imprescindibile è il ruolo dei medici di medicina generale anche attraverso le loro forme aggregative tra cui assumono rilievo le cooperative che possono garantire il necessario supporto organizzativo, le strutture residenziali socio-sanitarie e ADI;
6. di stabilire che, in attuazione di quanto previsto al punto 10 del dispositivo della DGR n. 4353/2021 ed in coerenza con le indicazioni del Comitato Esecutivo, nei Comuni più colpiti dalla pandemia oggetto di interventi specifici, la priorità nella somministrazione contempli la vaccinazione a partire dai 60 anni di età;
7. di prendere atto della proposta di Posteitaliane all’utilizzo pro bono delle funzionalità dei propri servizi al fine di potenziare e implementare gli sforzi già messi in atto da Regione Lombardia per la campagna massiva di vaccinazione anti covid-19;
8. di aderire alla proposta di Posteitaliane in considerazione della gratuità dei servizi offerti, dell’immediatezza nella disponibilità della piattaforma e dell’utilizzo già testato da parte di altre regioni italiane, dando mandato agli uffici competenti di porre in essere gli atti indispensabili a darne attuazione, previa valutazione del Comitato Esecutivo;
9. di dare mandato alla Direzione Generale Welfare di rivalutare il quadro economico della DGR n. 4353/2021 per ciò che attiene ai servizi informativi di cui all’offerta tecnica economica presentata da ARIA S.p.A. e approvata con la citata deliberazione;
10. di stabilire che la presente programmazione potrà essere oggetto di ulteriori modifiche e integrazioni, anche sulla base di esigenze specifiche che dovessero emergere sui diversi territori nello sviluppo delle attività del piano, demandandole alla Direzione Generale Welfare, previa validazione del Comitato Esecutivo;
11. di trasmettere il presente provvedimento al Ministero della Salute e al Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19, anche ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1, comma 465 della legge n. 178/2020;
12. di dare atto che il presente provvedimento non è soggetto agli obblighi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del D.Lgs. n. 33/2013;

 

Allegato “Programmazione Centri Massivi”