Regione Veneto
Deliberazione della Giunta Regionale 2 marzo 2021, n. 239
Integrazione della D.G.R. n. 1801 del 22/12/2020 e approvazione dei relativi documenti operativi per l'organizzazione dei Centri di Vaccinazione per la Popolazione (CVP) e per l'estensione della campagna vaccinale anti-COVID19 ai lavoratori dei servizi pubblici essenziali.
B.U.R. 12 marzo 2021, n. 36
Note per la trasparenza
Con il presente provvedimento si intende procedere all’integrazione della D.G.R. n. 1801 del 22/12/2020 e alla approvazione dei relativi documenti operativi per l’organizzazione dei Centri di Vaccinazione per la Popolazione (CVP) e per l'estensione della campagna vaccinale anti-COVID19 ai lavoratori dei servizi pubblici essenziali.
Il presente provvedimento non comporta spesa a carico del bilancio regionale.
L'Assessore Manuela Lanzarin riferisce quanto segue.
Con la D.G.R. n. 1801 del 22/12/2020 sono state approvate le “Linee di indirizzo per l’organizzazione del Piano di Vaccinazione anti-COVID-19”, che, attraverso la promozione di comportamenti omogenei sull’intero territorio regionale, hanno individuato il modello organizzativo per la pianificazione e la somministrazione del vaccino anti-COVID-19 alla popolazione, secondo le priorità definite a livello nazionale e nei tempi ritenuti necessari per un’efficace azione di contrasto alla diffusione del virus.
In particolare, nel predetto documento sono stati individuati i principali contesti in cui hanno preso avvio e si sono sviluppate le prime fasi della campagna di vaccinazione, anche tenendo in considerazione l’evoluzione degli indirizzi nazionali di cui al recente documento recante “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19”:
- Fase 1.A: vaccinazione degli operatori delle strutture sanitarie (ospedaliere e territoriali) e vaccinazione degli operatori e ospiti delle strutture socio-sanitarie territoriali;
- Fase 1.B: vaccinazione della popolazione di età maggiore o uguale a 80 anni;
- Fase 2: vaccinazione dei soggetti estremamente vulnerabili.
L’avvio di tali fasi ha reso necessaria l’organizzazione di un modello per l’offerta della vaccinazione che risponda a specifiche necessità, sia in termini logistici che di risorse umane e strumentali, al fine di poter garantire la somministrazione delle dosi di vaccini ad un grande numero di persone, nel minor tempo possibile, mantenendo livelli ottimali di efficienza e sicurezza.
Con specifico riferimento alla campagna vaccinale rivolta alla popolazione generale (non solo di età uguale o superiore a 80 anni, di cui alla Fase 1.B attualmente in corso), anche in applicazioni delle indicazioni ministeriali, è stata individuata un'organizzazione improntata sulla attivazione di Centri di Vaccinazione di Popolazione (CVP), che consentono di utilizzare strutture di grandi o grandissime dimensioni (ad esempio, auditorium, palestra, palazzetto dello sport, strutture per fiere, ecc.) e di somministrare la vaccinazione in modo rapido e sicuro ad un elevato numero di persone.
A supporto dell’organizzazione dei suddetti CVP, la Direzione Regionale Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria ha elaborato il “Manuale per l’organizzazione di un Centro di Vaccinazione per la Popolazione (CVP)”, che si intende proporre all’approvazione della Giunta Regionale, quale Allegato “A” al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, e che è stato predisposto in accordo con le indicazioni ministeriali e del Commissario per l’Emergenza COVID-19. Il Manuale può fornire un valido supporto e va adattato alle specifiche realtà e alle modalità organizzative che saranno ritenute più opportune dai servizi vaccinali nei diversi contesti territoriali.
Inoltre, tra le linee di lavoro di cui alla citata D.G.R. n. 1801/2020 rientrava l’estensione della vaccinazione ai lavoratori dei servizi essenziali (Fase 3). All’interno di tali servizi essenziali, a livello nazionale, con l’approvazione delle “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19” del 08/02/2021 sono state individuate le prime categorie da considerare nell’offerta vaccinale, rappresentate da forze dell’ordine, forze armate, personale scolastico e universitario docente e non docente.
A supporto della vaccinazione dei lavoratori dei servizi essenziali, la Direzione Regionale Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria ha definito il documento tecnico “Procedura operativa - Estensione della campagna vaccinale anti-COVID19 al personale dei servizi essenziali”, che si intende proporre all’approvazione della Giunta Regionale, quale Allegato “B” al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, al fine di proporre il modello organizzativo più appropriato.
In particolare, per consentire lo sviluppo in parallelo delle diverse fasi del piano di vaccinazione, si ritiene che la vaccinazione dei lavoratori dei servizi essenziali possa essere avviata con il coinvolgimento dei rispettivi Medici Competenti e/o servizi sanitari interni.
Il modello su cui si basa la campagna per la vaccinazione degli operatori dei servizi essenziali deve garantire i seguenti principi:
- rispetto delle indicazioni tecniche e delle buone pratiche relative alla preparazione e somministrazione del vaccino;
- rispetto delle tempistiche del calendario vaccinale;
- rispetto della continuità del servizio considerando i turni di lavoro del personale;
- prioritarizzazione attraverso una “stratificazione del rischio” interna, realizzata sentiti RSPP e Medico Competente (es. priorità per il personale a contatto col pubblico);
- rispetto delle indicazioni regionali per l’alimentazione dei flussi informativi. A tal proposito, per le categorie che procederanno autonomamente alla somministrazione del vaccino mediante il Medico Competente e/o i Servizi Sanitari interni, verranno messe a disposizione soluzioni informatiche per la registrazione di tutti i dati obbligatori per assolvere al debito informativo nei confronti delle strutture centrali (regionali/nazionali);
- rispetto delle misure di prevenzione anti-contagio durante tutte le fasi della vaccinazione, da adattare ad ogni contesto locale al fine di individuare percorsi e spazi al fine di garantire il regolare flusso degli operatori.
Inoltre, al fine di dare prosecuzione al Piano di vaccinazione, con nota prot. n. 68276 del 12/02/2021 la Direzione Regionale Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria ha ridefinito la programmazione per la distribuzione dei vaccini nelle varie fasi previste (1.A, 1.B e 2), anche in applicazione delle indicazioni contenute nella recente Circolare DGPRE prot. n. 5079 del 09/02/2021.
Per le persone che per età o per grave patologia sono allettate o che hanno gravi difficoltà di deambulazione oppure, in specifiche condizioni, per le persone costrette a casa, perché estremamente vulnerabili per condizione clinica e ad alto rischio di forme gravi di COVID, se contagiate, è stata prevista la somministrazione della vaccinazione anti-COVID19 a domicilio.
In tali ipotesi, i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) delle Aziende ULSS del Veneto, in collaborazione con gli altri servizi aziendali coinvolti (in particolare, Distretti attraverso Medici dell’Usca, reti dei Servizi Sociali e altri Medici secondo l'organizzazione aziendale), svolgono un ruolo di coordinamento e di pianificazione delle diverse fasi dell’attività di vaccinazione domiciliare, anche relativamente alla priorità di utilizzo delle dosi di vaccino disponibili.
Al fine di consentire nel più breve tempo possibile la vaccinazione per tutti gli ultraottantenni è stata rivista la tempistica di chiamata riportato nell’Allegato “C” al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale, nel quale sono riportate lo schema delle coorti ed il cronoprogramma. Al fine di garantire l’espletamento dell’offerta vaccinale nel tempo più breve possibile è necessario che ogni Azienda ULSS ed Ospedaliera orienti le attività a sostegno dell’attuazione del Piano Vaccinale regionale.
Il relatore conclude la propria relazione e propone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.
LA GIUNTA REGIONALE
UDITO il relatore, il quale dà atto che la struttura competente ha attestato, con i visti rilasciati a corredo del presente atto, l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado di pregiudicare l'approvazione del presente atto;
VISTA la Circolare DGPRE prot. n. 5079 del 09/02/2021 il Ministero della Salute;
VISTI l'art. 2, comma 2 e l'art. 4 della L.R. n. 54 del 31/12/2012;
VISTA la L.R. n. 1 del 10/1/1997;
VISTA la D.G.R. n. 1801 del 22/12/2020;
delibera
1. di approvare le premesse quale parte integrale e sostanziale della presente deliberazione;
2. di integrare la D.G.R. n. 1801 del 22/12/2020, contenente le “Linee di indirizzo per l’organizzazione del Piano di Vaccinazione anti-COVID-19”, come indicato in premessa;
3. di approvare il “Manuale per l’organizzazione di un Centro di Vaccinazione per la Popolazione (CVP)”, contenuto all’Allegato “A” al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
4. di approvare il documento tecnico “Procedura operativa - Estensione della campagna vaccinale anti-COVID19 al personale dei servizi essenziali”, contenuto all’Allegato “B” al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
5. di approvare il documento “Schema Vaccinazione anti-COVID19 per gli ultraottantenni. Campagna di vaccinazione anti-COVID19”, contenuto all’Allegato “C” al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
6. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del bilancio regionale;
7. di incaricare la Direzione Prevenzione, Sicurezza Alimentare, Veterinaria all'esecuzione del presente atto;
8. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.
Allegato A Manuale per l’organizzazione di un Centro di Vaccinazione per la Popolazione (CVP) (bur)
ALLEGATO B
PROCEDURA OPERATIVA
ESTENSIONE DELLA CAMPAGNA VACCINALE ANTI-COVID19 AL PERSONALE DEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI
PREMESSA
Il piano strategico nazionale “Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19”, approvato dal Ministro della Sanità con proprio decreto del 2 gennaio 2021 e progressivamente aggiornato, è articolato in diverse fasi, il cui il modello organizzativo è condizionato da diversi fattori, quali quantità di vaccino disponibile, categorie target considerate prioritarie per la vaccinazione e aspetti logistici legati alla tipologia di catena del freddo (estrema/standard) necessaria per il loro trasporto e stoccaggio.
In funzione delle fasi e del target, la campagna vaccinale anti-COVID19 richiede un notevole impegno organizzativo idoneo a sostenere l’eccezionalità delle dimensioni della popolazione destinataria e la concentrazione temporale dell’intervento, nel rispetto delle caratteristiche tecniche dei vaccini disponibili e delle loro modalità di somministrazione.
SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI
Coerentemente con il citato piano strategico nazionale e con le linee di indirizzo della Regione del Veneto per lo sviluppo della campagna di vaccinazione anti-COVID19 (rif. DGR n. 1801 del 22.12.2020), oltre alla tutela e al funzionamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie e alla protezione dei soggetti fragili (Fase 1 e Fase 2), tra le categorie da tutelare in caso di pandemia, più specificamente nella campagna di vaccinazione, riveste un ruolo significativo il personale appartenente ai servizi pubblici essenziali (Fase 3), tra i quali rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo: Aeronautica militare, Arma dei Carabinieri, Capitaneria di Porto, Corpo di Polizia Penitenziaria, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Esercito, Guardia di Finanza, Marina Militare, Personale dell’amministrazione della giustizia, Personale scolastico e universitario, Polizia di Stato, Polizia Locale, Protezione Civile.
In base al piano nazionale, tali categorie dovranno essere vaccinate successivamente alle categorie prioritarie individuate dal Ministero della Salute e inserite in Fase 1 e 2. Tuttavia, in considerazione della disponibilità delle dosi e della disponibilità da parte di tali categorie a procedere autonomamente alla somministrazione del vaccino previsto, si potrà procedere in parallelo, nel rispetto dei criteri di seguito descritti.
PRINCIPI GENERALI
L’attività di vaccinazione dei lavoratori dei servizi pubblici essenziali sarà effettuata con la collaborazione dei rispettivi Medici Competenti e/o Servizi sanitari interni, se presenti, o secondo le modalità organizzative previste dal Servizio Sanitario Regionale.
In ogni caso, la campagna richiede un modello per la vaccinazione degli operatori che garantisca i seguenti principi:
• rispetto delle indicazioni tecniche e delle buone pratiche relative alla preparazione e somministrazione del vaccino;
• rispetto delle tempistiche del calendario vaccinale;
• rispetto della continuità del servizio considerando i turni di lavoro del personale;
• prioritarizzazione attraverso una “stratificazione del rischio” interna, realizzata sentiti RSPP e Medico Competente (es. priorità per il personale a contatto col pubblico);
• rispetto delle indicazioni regionali per l’alimentazione dei flussi informativi. A tal proposito, per le categorie che procederanno autonomamente alla somministrazione del vaccino mediante il Medico Competente e/o i Servizi Sanitari interni, verranno messe a disposizione soluzioni informatiche per la registrazione di tutti i dati obbligatori per assolvere al debito informativo nei confronti delle strutture centrali (regionali/nazionali);
• rispetto delle misure di prevenzione anti-contagio durante tutte le fasi della vaccinazione, da adattare ad ogni contesto locale al fine di individuare percorsi e spazi al fine di garantire il regolare flusso degli operatori.
MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE E VIGILANZA A BREVE TERMINE
In riferimento al precedente elenco, per le categorie dotate di strutture sanitarie interne il vaccino sarà reso disponibile dalle Aziende ULSS di riferimento (analogamente ad esperienze già condotte, quali le campagne di vaccinazione anti-influenza stagionale) e somministrato a cura dei rispettivi Medici Competenti e/o Servizi sanitari interni, in ambienti idonei nell’ambito delle strutture di appartenenza (o individuate in accordo con l’Azienda ULSS di riferimento).
L’attività sarà erogata nel rispetto delle indicazioni di sicurezza e di tutela degli operatori e dei soggetti da vaccinare, con particolare riferimento a:
• informazione circa la somministrazione del vaccino e sue conseguenze;
• raccolta dell’anamnesi;
• acquisizione del consenso informato;
• verifica delle condizioni di salute ai fini di un’appropriata somministrazione del vaccino;
• tempestiva registrazione dei dati relativi alle singole vaccinazioni espletate;
• vigilanza di eventuali reazioni avverse a breve termine successive alla somministrazione del vaccino;
• registrazione delle reazioni avverse e successivo invio ai sistemi di gestione della farmacovigilanza.
Particolare attenzione sarà posta alla formazione del personale coinvolto nelle attività di vaccinazione, nel rispetto di tutte le evidenze scientifiche di volta in volta disponibili, anche attraverso la condivisione di materiale informativo, in stretta collaborazione con gli organismi nazionali ed internazionali.
La seduta vaccinale è presieduta dal medico presente nella sede operativa, eventualmente coadiuvato da altro personale sanitario incaricato.
Il medico che presiede la seduta vaccinale assume la responsabilità generale in ordine alla gestione della stessa; verifica quindi la corretta conduzione dell'operatività (adesione ai protocolli, applicazione delle regole di buona pratica vaccinale, ecc.), garantisce l'approfondimento informativo e la decisione relativamente alla praticabilità della vaccinazione, dirige il pronto intervento in caso di emergenza dovuta a reazione a vaccino a rapida insorgenza o altro e comunque esercita ogni altra funzione che contribuisca ad assicurare il regolare svolgimento dell'attività.
Si evidenzia che dopo l'esecuzione delle vaccinazioni il personale vaccinatore deve invitare il vaccinato a sostare, di norma, per 15 minuti circa negli spazi d'attesa della sede vaccinale, allo scopo di intervenire immediatamente nel caso di reazioni avverse a rapida insorgenza. Il periodo di osservazione va prolungato a 60 minuti in caso di anamnesi positiva per gravi allergie a sostanze non presenti nei vaccini (alimenti, farmaci, ecc.).
Per garantire la somministrazione del vaccino nel rispetto degli standard qualitativi fondamentali e dei requisiti minimi strutturali e tecnologici per le attività vaccinali previsti dalle normative regionali, gli ambienti destinati a tale attività dovranno disporre di dispositivi medici adeguati al tipo di vaccinazione previsto nella seduta, di materiali per la disinfezione e di kit di primo soccorso per eventuali reazioni allergiche, ivi compreso il carrello delle emergenze per la gestione delle reazioni gravi/gravissime.
SISTEMA INFORMATIVO E MONITORAGGIO
I sistemi informativi già normalmente utilizzati dalle singole Regioni/Province Autonome sono essenziali per una gestione operativa efficace e coerente con le esigenze dettate dall’emergenza in tutte le fasi della campagna vaccinale.
Attualmente l’Anagrafe Vaccinale regionale (SIAVr) è già operativa per la gestione e registrazione delle vaccinazioni proposte ad ampie coorti di soggetti in tutti i contesti regionali.
A supporto dell’attività di vaccinazione condotta presso i servizi pubblici essenziali di cui al presente documento, verrà resa disponibile ai soggetti coinvolti un’applicazione appositamente sviluppata per la registrazione delle vaccinazioni nel Sistema Informativo dell’Anagrafe Vaccinale Regionale.
Le richieste di accesso a tale applicazione vanno inoltrate, per la validazione, all’Azienda ULSS territoriale di riferimento, secondo le modalità che verranno comunicate.
La registrazione della vaccinazione, o dell’eventuale dissenso a questa, avverrà in concomitanza dell’attività vaccinale per garantire un monitoraggio puntuale dell’andamento della campagna, dei tassi di adesione e delle stime di copertura.
VACCINO-VIGILANZA E SORVEGLIANZA IMMUNOLOGICA
L’introduzione dei vaccini che saranno disponibili a seguito dell’approvazione da parte delle Agenzie regolatorie richiede un’attenta e puntuale attività di monitoraggio di tutte le possibili reazioni avverse. Per tale ragione devono essere sensibilizzati adeguatamente gli operatori sull’importanza della tempestiva segnalazione degli eventi avversi. Gli applicativi di cui al paragrafo precedente, già normalmente utilizzati per la segnalazione delle reazioni avverse, garantiscono uno strumento fondamentale per l’attività regionale di farmacovigilanza.
Saranno, inoltre, predisposte modalità di rinforzo del sistema di farmacovigilanza, anche in sinergia con iniziative di carattere nazionale ed internazionale, al fine di rilevare gli eventi avversi, mediante la proposta anche di modalità telematiche di rilevazione.
DISPOSIZIONI FINALI
Le presenti indicazioni operative sono subordinate per tempistica di applicazione alla disponibilità effettiva delle dosi, nonché alla tipologia del vaccino impiegato, nel rispetto delle indicazioni tecniche relative all’utilizzo dei diversi vaccini determinate dal Ministero della Salute.
Allegato C Popolazione target e calendario delle attività.(bur)