Ministero della Giustizia
DIPARTIMENTO PER LA GIUSTIZIA MINORILE E DI COMUNITÀ

Prot. 27 febbraio 2020, n. 434.ID
Disposizioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

IL CAPO DIPARTIMENTO

VISTA la nota informativa della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute prot. n. 3190 del 03 febbraio 2020 recante “Indicazioni per gli operatori dei servizi/esercizi a contatto con il pubblico”;
VISTA la nota informativa della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute prot. n. 5443 del 22 febbraio 2020 recante “Nuove indicazioni e chiarimenti”
VISTO il Decreto-Legge 23 febbraio 2020 n. 6 recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”;
VISTO il dPCM 23 febbraio 2020 recante disposizioni attuative al Decreto-Legge 23 febbraio 2020 n. 6;
VISTO il dPCM 25 febbraio 2020 recante ulteriori disposizioni attuative al Decreto-Legge 23 febbraio 2020 n. 6;
VISTA la direttiva n 1/2020 del Ministro della Funzione pubblica;
CONSIDERATO che è in corso la completa definizione della cd. “catena epidemiologica” e che la situazione relativa alla diffusione del contagio è in continua evoluzione;
VISTE le dimensioni del fenomeno epidemico e il potenziale interessamento, in assenza di immediate misure di contenimento, di più ambiti sul territorio nazionale;
CONSIDERATO che, ai sensi della normativa vigente, la responsabilità della tutela del personale dal rischio biologico è in capo al datore di lavoro il quale provvede, in con la collaborazione del medico competente e con il Servizio di Prevenzione e Protezione, alla predisposizione delle misure necessarie (D.L.vo 81/08);
 

DISPONE
 

Modalità di svolgimento del lavoro.
L’azione amministrativa viene assicurata in via ordinaria all’interno del Dipartimento. I lavoratori portatori di patologie che li rendano maggiormente esposti al contagio o che abbiano qualsiasi tipo di problematica familiare legata all’emergenza epidemiologica in atto sono tenuti a farlo presente al dirigente delegato alla sicurezza aziendale, dott.ssa Lucia Castellano, al fine di consentire di pianificare il contemperamento delle esigenze del lavoratore con il corretto andamento dell’attività.

Obblighi informativi dei lavoratori.
I dipendenti e coloro che, a diverso titolo, operano presso il Dipartimento, qualora provengano da una delle aree di cui all’articolo 1, comma 1, del citato decreto legge o abbiano avuto contatto con persone provenienti dalle medesime aree, sono tenuti a comunicare tale circostanza al dirigente delegato per la sicurezza aziendale, anche per la conseguente informativa all’Autorità sanitaria competente ai fini della salvaguardia della salute sul luogo di lavoro.
È fatto obbligo per ciascun dipendente che abbia in programma, a qualsiasi titolo, spostamenti nelle cd. “aree a rischio” indicate nelle disposizioni di legge sopra richiamate, di darne preventiva comunicazione al dirigente delegato alla sicurezza aziendale.
In attuazione dell'art. 3, comma 1, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, e per le finalità di cui al medesimo articolo, i dipendenti che dal 1° febbraio 2020 sono transitati ed hanno sostato nei comuni di cui all'allegato 1 al DPCM 23/02/2020 sono obbligati a comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio, ai fini dell'adozione, da parte dell'autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
In conformità alle indicazioni del Ministero della Salute, i dipendenti con infezione respiratoria acuta (insorgenza improvvisa di almeno uno dei seguenti sintomi: febbre, tosse, dispnea) e che nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, abbiano soddisfatto almeno una delle seguenti condizioni:
storia di viaggi o residenza in Cina; oppure
contatto stretto con un caso probabile o confermato di infezione da COVID-19; oppure
abbia lavorato o ha frequentato una struttura sanitaria dove sono stati ricoverati pazienti con infezione da COVID-19,
non dovranno recarsi in ufficio e non dovranno accedere direttamente alle strutture di pronto soccorso; dovranno, invece, rivolgersi telefonicamente al numero verde (1500) del Ministero della Salute o al numero nazionale di emergenza (112), notiziando nel contempo l’ufficio di appartenenza.
I dipendenti con sintomi influenzali (febbre, tosse, dispnea etc) che non rientrano nelle definizioni di cui ai punti precedenti sono invitati a rivolgersi telefonicamente al proprio medico curante, a seguirne scrupolosamente le indicazioni, e a recarsi in ufficio solo previo parere conforme del sanitario.
Tutti i soggetti esterni che, a qualsiasi titolo, accedono agli Uffici dipartimentali (ivi compresi gli addetti alla manutenzione e alla fornitura di beni e/o servizi), dovranno essere, a cura del personale addetto alla portineria, sensibilizzati a tenere un comportamento responsabile e invitati, all’atto dell’accesso, a rilasciare una dichiarazione, compilando l’apposito modello allegato, nella quale dovranno comunicare la località di residenza, l’assenza di sintomi rivelatori di una infezione in atto (T° almeno 37,5; mal di gola, rinorrea, difficoltà respiratoria e sintomatologia simil-influenzale/simil polmonite), di non provenire o non aver soggiornato negli ultimi 14 giorni in paesi ad alta endemia o territori nazionali sottoposti a misure di quarantena, di non avere avuto contatti con persone affette da COVID-19 conclamato o, comunque, con persone rientranti nella categoria dei cd. “casi sospetti”.

Precauzioni per una corretta profilassi.
In data 25 febbraio è stato convocato presso gli uffici dipartimentali medico competente, dott. Vincenzo Galassi, il quale ha dettato le seguenti istruzioni in merito alla corretta profilassi da adottare per contenere l’emergenza epidemiologica:
lavaggio regolare delle mani almeno per 20 secondi (presso ogni servizio igienico è posizionato un flacone di alcool che è opportuno utilizzare dopo aver lavato le mani);
evitare i contatti stretti e protratti con persone con sintomi influenzali;
non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani, se non preventivamente igienizzate;
coprire bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
Il medico competente ha ritenuto opportuno segnalare, al fine di evitare inutili allarmismi, che:
i prodotti recanti l’indicazione “made in China” e i pacchi ricevuti dalla Cina non possono annoverarsi tra le possibili fonti di contagio e, dunque, non vanno considerati pericolosi;
gli animali da compagnia non comportano alcun rischio di diffusione del contagio.
Dalle verifiche effettuate risulta che i detergenti utilizzati dall’impresa di pulizie contengono cloro e candeggina e, dunque, possono considerarsi idonei alle operazione di pulizia e sanificazione degli ambienti, secondo le prescrizioni del medico competente.
La postazione di “front office” va sottoposta a periodiche operazioni di sanificazione, più volte al giorno, anche mediante l’utilizzo di alcool. Un flacone di alcool è posizionato anche in portineria.
Ove nel corso dell’attività lavorativa, un dipendente venga a contatto con soggetti che possano annoverarsi, secondo le indicazioni fornite dal Ministero della Salute, nella categoria dei cd. “casi sospetti”, dovrà immediatamente segnalare la situazione ai servizi sanitari competenti.
Si allegano i 10 comportamenti da seguire indicati dal Ministero della Salute, per una attenta lettura.
Presso la segreteria del dirigente delegato aziendale sono raccolte tutte le disposizioni finora emanate sulla gestione dell’emergenza, disponibili alla visione di chi ne faccia richiesta. Si rappresenta che le disposizioni contenute nel presente provvedimento sono suscettibili di modifiche ed integrazioni in ragione degli sviluppi della situazione.
Si confida nella capacità di ciascuno di gestire questa delicata fase di emergenza con il dovuto equilibrio e con senso di responsabilità.
 

Il Capo del Dipartimento
Gemma Tuccillo