Categoria: Prassi amministrativa
Visite: 3636

Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
DIREZIONE CENTRALE DI SANITÀ

N. 850/A-P1 - numero del protocollo                                                                                                 Roma, data del protocollo


OGGETTO: Pandemia da SARS-CoV-2 - variante Delta.

A …omissis…


Negli ultimi giorni la diffusione della variante delta, insieme alla ridotta restrizione delle misure di contenimento della pandemia da SARS-CoV-2, ha fatto registrare un nuovo incremento dei casi di positività al virus nella popolazione generale, tanto da indurre l'allerta internazionale da parte degli organi competenti.
A questo incremento, peraltro abbastanza contenuto nel nostro paese, che ha interessato prevalentemente soggetti di giovane età. per la gran parte non vaccinati, non si è associato, fino ad ora, un andamento analogo dei casi gravi, dei ricoveri ospedalieri e dei decessi.
Dati in linea con quelli generali si stanno osservando anche nel personale della Polizia di Stato, nei cui uffici e reparti, al momento, non si rilevano focolai, né sono presenti casi recenti a particolare impegno clinico.
Tuttavia, possibili viraggi dell'andamento, legati alle maggiori occasioni di assembramento della stagione estiva ed ai relativi periodi di vacanza, alla propensione agli spostamenti sul territorio nazionale ed estero, devono indurre a tenere alta l’attenzione, al fine di evitare una più impegnativa durata dell’attuale pandemia e scongiurare che si ripeta quanto verificatosi nei mesi scorsi.
Per quanto attiene i comportamenti da adottare e le procedure da attuarsi all’interno della nostra comunità, ovviamente esportabili ad ogni contesto della vita di relazione, si ribadisce ancora una volta la necessità di non derogare alle regole consolidate di profilassi, rispettando le distanze, evitando contatti diretti interpersonali laddove possibile, utilizzando correttamente la mascherina, igienizzando spesso le mani, monitorizzando le proprie condizioni di salute (con particolare riferimento a sintomi simil influenzali) e quelle dei propri conviventi, assumendo tutte le cautele indicate in caso di sintomatologia sospetta ed evitando, in tal caso, di recarsi sul posto di lavoro ed in ambienti confinati senza prima aver escluso la positività del tampone.
Stessa premura dovrà ovviamente attuarsi qualora si siano avuti contatti stretti con persone risultate positive.
Particolare attenzione dovrà porsi a tutti quei casi di contatto stretto con persone conviventi, ove è necessario pervenire alla negativizzazione degli stessi per terminare il periodo di quarantena e riprendere il servizio, naturalmente previa esecuzione del tampone. 1 casi più recenti di contagio riguardano essenzialmente persone giovani, adolescenti e bambini, più spesso coinvolti in attività formative e ludiche promiscue, in cui l'adozione delle misure di profilassi è più problematica mentre è poi pressoché inevitabile il coinvolgimento successivo dei familiari.
Si rammenta che, in caso di contatto stretto con persone non conviventi, il periodo di quarantena resta di dieci giorni.
Tali procedure si applicano anche nel caso di coloro che hanno completato il ciclo vaccinale che. come noto, non esclude la possibilità di contagio.
È doveroso sottolineare, in ogni caso, come la vaccinazione rappresenti il cardine irrinunciabile e prioritario per contrarre la pandemia, tutelare la propria salute, quella dei propri cari e della collettività.
Le reazioni avverse ai diversi vaccini utilizzati restano confinate a pochi casi, mentre il numero dei casi gravi, delle ospedalizzazioni e dei decessi si è praticamente azzerato in coloro che sono stati sottoposti alla vaccinazione, nei quali, in caso di infezione, le manifestazioni cliniche sono assenti o molto lievi.
Per tali motivi va perseguita la massima diffusione della pratica vaccinale e si invita ogni dipendente a stimolare coloro che per ragioni diverse, spesso conseguenti a informazioni non corrette o a posizioni pregiudiziali, non avessero ancora aderito alla vaccinazione, seppure nella nostra Amministrazione i risultati raggiunti, in termini di compliance, siano più che soddisfacenti.
Gli effetti della vaccinazione sul personale della Polizia di Stato sono efficacemente rappresentati nei grafici di seguito riportati, in cui la banda rossa verticale rappresenta il momento di inizio della profilassi vaccinale.

Per informazioni e chiarimenti, ci si può rivolgere all’ufficio Sanitario di competenza.
I direttori, i dirigenti e i comandanti di uffici, reparti, scuole sono pregati di attenersi alla circolare n. 850/A.P1-3255 dell'8 maggio 2020 ed a segnalare tempestivamente a questa Direzione, come di consueto, eventuali criticità.
 

IL DIRETTORE CENTRALE
Ciprani