Categoria: Prassi amministrativa
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Ministero dell’Interno
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
DIREZIONE CENTRALE DI SANITÀ

 

N. 850/A - numero del protocollo

Roma, data del protocollo

 

OGGETTO: Pandemia da SARS-CoV-2. Aggiornamenti.
 

A … omissis…
 

I dati sui contagi da SARS-CoV-2, sui ricoveri e sui decessi da COVID-19 indicano in modo inequivocabile come l'attuale andamento della pandemia sia strettamente correlato alla vaccinazione.
Coloro che hanno aderito e completato il ciclo vaccinale, pur potendo contrarre l'infezione da SARS-CoV-2, non sviluppano forme cliniche importanti che richiedano ricovero ospedaliero: la vaccinazione, in sostanza, mette al riparo dalla morte da COV1D- 19 che, purtroppo, non rappresenta un'eventualità remota, contandosi finora nel nostro paese circa 130.000 decessi.
Nella nostra realtà si sono registrati ad oggi 17 decessi, ma nessuno di coloro che è stato vaccinato nei mesi scorsi risulta attualmente ammalato di forme gravi che richiedano l'ospedalizzazione.
Il rischio di contagiarsi resta però elevato: nelle ultime tre settimane di agosto, nel nostro personale, si è registrato un numero medio di 90 nuovi casi di positività a settimana. Di questi. 40 hanno riguardato soggetti non vaccinati.
Questo dato va letto con attenzione, poiché, una lettura superficiale potrebbe indurre a ritenere che il numero dei vaccinati che si contagiano è maggiore di quello dei non vaccinati. In realtà, l'evidenza che soltanto il 20% degli operatori della Polizia di Stato non risulta vaccinato indica chiaramente come il tasso di incidenza di contagio dei non vaccinati sia più che triplicato, ammontando a 200/100.000, rispetto a 62.5/100.000 dei vaccinati.
Ma non è soltanto un problema di maggiore probabilità di contagio. I non vaccinati rappresentano attualmente la parte vulnerabile, cioè quella che, come detto, può presentare forme cliniche gravi e mortali, nonché quella che può trasmettere con più forza il virus. Studi autorevoli hanno infatti documentato una forte associazione negativa tra il tasso di vaccinazione a livello di comunità e il rischio di infezione per i membri della comunità non vaccinati. Ciò vuol dire che i vaccinati proteggono anche i non vaccinati, conferendo un effetto positivo all'intera comunità.
Seppure le campagne mediatiche abbiano più volte centrato i loro messaggi sulle evidenze positive della vaccinazione, le purtroppo frequenti confutazioni e distorsioni che hanno subito, spesso impostate così artatamente da divenire di non immediato e corretto discernimento anche per gli addetti ai lavori, possono aver finito con il condizionare negativamente strati di popolazione non irrilevanti.
La scelta di proteggersi, di autotutelarsi o meno, deve infatti passare preliminarmente ed irrinunciabilmente per la conoscenza più ampia possibile dell'andamento e della fenomenologia della pandemia, sulla base dei dati fin qui disponibili.
Oggi, lo ripetiamo con chiarezza, rischia di ammalarsi seriamente e di morire quasi esclusivamente chi non si è vaccinato. Il report settimanale di monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità, del 25 agosto u.s.. indica come il completamento del ciclo vaccinale, per tutte le fasce di età, abbatta il rischio del 95.48% di forme che necessitano di ricovero in terapia intensiva e del 97,01% di morte.
Si tratta di numeri e di evidenze incontestabili, che raccomandano, più che fortemente, la vaccinazione contro il SARS-CoV-2, per la quale oggi sono peraltro agevolmente disponibili su tutto il territorio i vaccini ad m-RNA (Pfizer e Moderna), gravati da effetti collaterali trascurabili in rapporto al loro livello di efficacia.
Al contempo, è necessario continuare a rispettare le usuali misure di profilassi, rappresentate essenzialmente dall'uso delle mascherine, dal distanziamento, dall’igienizzazione delle mani, dalla segnalazione tempestiva di sintomatologia sospetta al proprio curante e all'ufficio Sanitario competente, perseguire tutte le procedure utili ad una diagnosi precoce degli stati di positività al virus ed al tracciamento dei contatti, ai provvedimenti di isolamento e di quarantena, secondo le modalità comunicate ed aggiornate nel tempo dagli organi preposti e da questa Direzione.
In particolare, per le indicazioni all'uso dei dispositivi di protezione individuale in rapporto alle diverse attività di servizio, si rimanda alla tabella sottostante, che. opportunamente attualizzata sulla base dell'evoluzione del quadro epidemiologico e delle indicazioni emanate dagli organi competenti, e fatte salve le diverse disposizioni regionali in base all'afferenza alle differenti definizioni delle zone di rischio, sostituisce ed integra quella allegata alla circolare di questa Direzione n. 850/A.P 1-3255 dell'8 maggio 2020. Si precisa che il distanziamento interpersonale deve essere di almeno un metro, ove non diversamente specificato.
 

Servizio in ufficio Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Spazi indoor comuni Mascherina chirurgica
Sportelli front-office Se non presenti barriere di separazione e non possibile il distanziamento sociale mascherina chirurgica
Attività di sala operativa Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Attività di vigilanza interna Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Attività di vigilanza esterna Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Servizio automontato Mascherina chirurgica ad ambedue gli occupanti
Servizio motomontato Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Servizio a cavallo Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Attività di polizia giudiziaria esterna Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Servizio di Polizia Stradale Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento. Mascherina FFP2/3 e guanti se si effettua alcol-test
Servizio di Polizia Ferroviaria a bordo di treni Mascherina chirurgica
Servizio di Polizia Ferroviaria nelle stazioni Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Servizi di ordine pubblico Durante il trasporto sul mezzo mascherina chirurgica a tutti gli occupanti. Nel corso del servizio mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Servizio in elicottero Mascherina chirurgica
 
Servizio cinofili Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Servizi di scorta e di rimpatrio a bordo di aeromobili Mascherina FFP2/3, guanti monouso
Attività di fotosegnalamento Mascherina FFP2/3, guanti monouso
Attività di polizia scientifica outdoor Oltre i comuni equipaggiamenti, mascherina chirurgica se non si rispetta il distanziamento
Attività in laboratorio biomedico e di polizia scientifica Oltre i comuni equipaggiamenti, mascherina chirurgica se non si rispetta il distanziamento
Attività medica ed infermieristica presso uffici sanitari Mascherina chirurgica. Dispositivi ulteriori (camice, guanti monouso, FFP2/3, calzari, cuffie) in rapporto a manovre diagnostiche a rischio
Attività addestrativa tecniche operative Mascherina chirurgica
Attività esercitativa di tiro Mascherina chirurgica
Attività di istruttore di tiro Mascherina chirurgica
Attività su natanti Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Attività aeroportuali esterne Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento
Attività di docenza presso gli Istituti di Istruzione Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il distanziamento di almeno due metri
Servizio in autorimessa/officina Mascherina chirurgica solo se non si rispetta il di stanziamento
Attività di artificiere Oltre i comuni equipaggiamenti mascherina chirurgica se non si rispetta il di stanziamento
Attività degli atleti FF.OO. Adeguarsi alle indicazioni fornite dalle Federazioni Sportive di riferimento
Attività di orchestrale Limitazione attività strumentisti a fiato e coristi, possibile anche al chiuso, ma con adeguato distanziamento (almeno 2 metri). Distanziamento di almeno un metro e mascherina chirurgica per altri strumentisti
Interventi per i quali necessitino azione coercitive nei riguardi di soggetti con sospetta infezione Mascherina facciale FFP2/3, guanti monouso, guanti di servizio e casco operativo con visiera
Interventi in situazioni di assembramento Mascherina facciale FFP2/3


Per gli aspetti di rispettiva competenza e per la corretta adesione alle raccomandazioni di cui sopra, si confida nelle iniziative dei direttori/dirigenti/comandanti di uffici e reparti e dei medici della Polizia di Stato.
 

IL DIRETTORE CENTRALE
Ciprani