PROTOCOLLO D'INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI
PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA SICUREZZA NEI SETTORI DELL'EDILIZIA E
DELL'AUTOTRASPORTO, NONCHÉ PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA NEGLI
AMBIENTI DI LAVORO IN AMBITO SCOLASTICO.
Nell'ambito della politica di contrasto degli infortuni sul lavoro, per i quali
nella provincia di Terni si registra un tasso di incidenza assai elevato, due
sono i settori - edilizia ed autotrasporto - in cui si ritiene di dover
intervenire con azioni mirate ed elaborazione di modelli operativi per ridurre
il numero degli eventi infortunistici. Inoltre appare sempre più evidente che
una efficace azione di prevenzione e controllo non può più prescindere dalla
diffusione di una vera e propria cultura della sicurezza. Pertanto:
PREMESSO
A:
-
che i cantieri edili individuano un settore di attività che espone i lavoratori a rischi particolarmente elevati;
-
che il cantiere edile è influenzato da un rapporto dei parametri spazio-tempo estremamente variabili, tali da richiedere una specifica strategia nella predisposizione ed attuazione delle attività di prevenzione e controllo, per rendere il più possibile tempestivo l'intervento degli organi a ciò preposti;
-
che il settore dell'edilizia è stato attraversato negli ultimi armi da un profondo processo di destrutturazione, veicolato da un ampio ricorso al subappalto ed al cottimo; che il crescente numero di micro-imprese nel settore, determinato dalla tendenza delle grandi imprese a non assumere direttamente ma a spingere la manodopera verso il lavoro autonomo, mediante contratti di appalto, incide pesantemente sui livelli di sicurezza del lavoro, per l'inadeguatezza della organizzazione imprenditoriale alla sostenibilità economica dei relativi Piani;
B:
-
che in Italia avvengono 230.000 incidenti stradali l'anno, con 5.100 morti e 325.000 feriti, e che gli incidenti che riguardano i mezzi pesanti rappresentano il 7% circa del totale;
-
che gli incidenti stradali determinano, secondo quanto emerso dagli atti di un convegno promosso dal Gruppo Federtrasporti nel giugno 2009, oltre il 50% delle morti sul lavoro e che, in questo ambito, l'autotrasporto rappresenta una componente delicata per effetto del numero di mezzi in circolazione e della tipologia di merci trasportate;
-
che il Ministero dell'Interno nell'agosto 2009 è intervenuto con apposita circolare prot. 300/A10142/09/108/8/3 per indirizzare l'azione delle Forze dell'ordine e delle Polizie locali e potenziare il controllo su strada al fine di combattere il fenomeno dell'abusivismo nel settore dell'autotrasporto, che pesantemente incide sulla sicurezza stradale;
C:
-
che il tema della salute e sicurezza sul lavoro costituisce ambito privilegiato di competenza istituzionale, e che pertanto la materia, per l'alto contenuto di valori sociali, non può essere relegata a strumento di verifica del rispetto delle regole per gli addetti ai lavori, ma impone l'attuazione di ogni consentito sforzo per la promozione, ad ogni livello, di una vera e propria cultura della sicurezza;
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che si ritiene indispensabile per la promozione della cultura della sicurezza coinvolgere il mondo della scuola, per primo interessato alla formazione dei lavoratori di domani e responsabile della creazione di una "coscienza della sicurezza", che sola può creare le premesse per una piena tutela della salute, dell'integrità e della dignità della persona in ogni ambiente di vita e di lavoro;
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che si intende estendere a tutti gli Istituti tecnico-professionali presenti in provincia la formazione in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, traendo impulso da una esperienza già realizzata grazie alle intese raggiunte tra la ASL n.4 ed alcuni Istituti tecnici del comune capoluogo nel periodo 2005-2009;
PRESO ATTO
-
che le premesse del presente protocollo assumono particolare rilievo in un momento, come quello attuale, in cui la cultura della sicurezza rappresenta la componente imprescindibile per una moderna organizzazione d'impresa e per la formazione di futuri tecnici in grado di trasmettere alle maestranze ed ai datori di lavoro importanti sollecitazioni, in linea con una struttura aziendale al passo con i tempi, disponibile a considerare la sicurezza sul lavoro una priorità ed un fattore di promozione e sviluppo della società civile oltre che della impresa stessa;
-
che la mutata condizione dell'economia ha ingenerato fenomeni di aggressività nel mercato attraverso forme di concorrenza spinta, di inserimento lavorativo di immigrati spesso non in grado di comprendere la lingua italiana, fattori che, congiuntamente al ricorso al lavoro nero ed alla possibile ricerca di sbrigative forme di finanziamento, hanno inciso pesantemente sul fenomeno infortunistico e sui costi di gestione con conseguenti drammatiche ripercussioni anche sugli investimenti in tema di rispetto ed adeguamento alla normativa sulla sicurezza del lavoro;
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che le amministrazioni e gli enti preposti a tutela della sicurezza sul lavoro hanno sentito forte l'impulso a ricercare nuovi modelli di intervento per azioni mirate di controllo che consentano lo scambio delle informazioni raccolte tra i vari soggetti istituzionali coinvolti e che contribuiscano a formare una visione d'insieme più ampia di quella derivante dalle attività di controllo e prevenzione poste in essere separatamente;
-
che gli Istituti tecnico professionali presenti in provincia ritengono che la sicurezza sul lavoro costituisca un aspetto della formazione complessiva dell'individuo e abbia pertanto dignità di materia curriculare;
LA PREFETTURA E LA PROVINCIA DI TERNI
con la collaborazione di
ASL, DPL, INPS, INAIL, ISPESL, CARABINIERI, GUARDIA DI FINANZA, POLIZIA STRADALE
E POLIZIA PROVINCIALE, I PRESIDI DEGLI ISTITUTI TECNICO PROFESSIONALI DELLA
PROVINCIA
ritiene opportuno promuovere il coordinamento dei controlli
nei settori dell'edilizia e dell'autotrasporto al fine di rendere più incisivo
ed efficace l'azione di contrasto dei comportamenti illegali. Pertanto,
Per quanto riguarda l'edilizia:
1.1) La ASL e la DPL si impegnano a programmare mensilmente almeno due
interventi ispettivi congiunti nei cantieri edili;
1.2) I Carabinieri, e la Polizia Stradale si impegnano, nell'ambito delle
rispettive attività istituzionali, a raccogliere i dati contenuti in apposita
scheda di rilevazione (all. 1), al fine di svolgere una capillare attività
ricognitiva e di segnalazione in materia di sicurezza sul lavoro, ed all'invio
di tali dati alla competente ASL;
1.3) La Guardia di Finanza comunica alla ASL evidenti situazioni di pericolo per
la sicurezza e l'igiene dei lavoratori, che rileva durante l'esecuzione dei
propri compiti istituzionali;
1.4) La ASL si impegna a divulgare tutte le informazioni ricevute alla DPL e
secondo le rispettive competenze, agli altri uffici preposti al controllo ed
alla vigilanza, per successive verifiche;
1.5) Qualora dall'analisi della scheda da parte della ASL e della DPL, venga
rilevata la necessità di ispezioni mirate, all'esito delle stesse saranno
segnalate agli altri enti istituzionali firmatari del protocollo eventuali
inadempienze riscontrate sugli aspetti di rispettiva competenza.
Per quanto riguarda l'autotrasporto:
1.6) La Polizia stradale e i Carabinieri si impegnano a raccogliere ed inviare
alla ASL le informazioni che, nell'ambito dell'ordinaria attività di controllo
su strada, siano d'interesse per gli ulteriori accertamenti di competenza
dell'Azienda e delle altre amministrazioni, secondo uno schema preconcordato
(all. 2 ), informazioni che verranno inviate agli enti competenti tra cui in
primis la DPL;
1.7) la Guardia di Finanza comunica alla ASL evidenti situazioni di pericolo per
la sicurezza e l'igiene dei lavoratori, che rileva durante l'esecuzione dei
propri compiti istituzionali;
1.8) La ASL si impegna a divulgare tutte le informazioni ricevute alla DPL e
secondo le rispettive competenze, agli altri uffici preposti al controllo ed
alla vigilanza, per successive verifiche, con particolare riguardo alla verifica
degli adempimenti di cui al
D.Lvo. 81/2008
quali:
- analisi e valutazione del Documento di Valutazione dei Rischi;
- valutazione dell'efficacia degli interventi di formazione ed informazione dei
soggetti destinatari di norme di sicurezza ed igiene del lavoro;
- analisi e valutazione delle procedure operative aziendali, ivi compresa la
verifica delle manutenzioni programmate ed effettuate sugli autoveicoli;
1.9) Qualora dall'analisi della scheda da parte della ASL e della DPL, venga
rilevata la necessità di ispezioni mirate, all'esito delle stesse saranno
segnalate agli altri enti istituzionali firmatari del protocollo eventuali
inadempienze riscontrate sugli aspetti di rispettiva competenza.
Per quanto riguarda la diffusione e la formazione della cultura sulla
sicurezza nel mondo della scuola, i firmatari del presente protocollo:
2.1) Organizzano, fatta eccezione per le Forze dell'Ordine, corsi di formazione
destinati sia agli studenti dell'ultimo triennio degli Istituti tecnico
professionali della Provincia, sia ai docenti dei medesimi plessi, attraverso un
programma che si articola in una fase formativa, poi applicativa - con appositi
stages in azienda - ed infine di condivisione delle nozioni acquisite,
attraverso convegni su specifici argomenti per l'approfondimento delle
competenze acquisite;
2.2) Costituiscono un gruppo tecnico per organizzare e realizzare il progetto
formativo, in collaborazione con i dirigenti e docenti delle scuole interessate,
secondo le linee definite dal programma di attività allegato al presente
protocollo (all. 3) e che ne costituisce parte integrante;
2.3) Costituiscono, fatta eccezione per le Forze dell'Ordine, un Comitato
Direttivo con potere decisionale, che delibererà all'unanimità sulla gestione
operativa ed economica di tutte le attività inerenti alla realizzazione degli
obiettivi perseguiti;
2.4) Contribuiranno, fatta eccezione per le Forze dell'Ordine, con le risorse a
loro disposizione a sostenere gli oneri relativi all'organizzazione, alla
gestione e alla verifica dei risultati dell'iniziativa;
2.5) Gli Istituti tecnico professionali della provincia si impegnano a
collaborare all'iniziativa formativa, a favorirne la concreta realizzazione sia
all'interno dei plessi scolastici sia all'esterno degli stessi con la
programmazione di appositi stages presso aziende locali;
2.6) I costi finanziari saranno sostenuti attraverso il ricorso ai fondi
regionali dedicali alla formazione delle Scuole Tecniche e da INAIL, e saranno
determinati nel piano operativo redatto dal Comitato Direttivo;
2.7) La gestione delle risorse finanziarie è affidata interamente alla Provincia
di Terni.
Si conviene infine che, con cadenza mensile, le parti interessate si incontrino
per una verifica delle metodologie adottate e dei risultati conseguiti.
Il presente protocollo ha validità triennale.
Gli allegati (n. 3) al presente documento sono parte integrante dello stesso.
Terni, 25 febbraio 2010
PREFETTO
PROVINCIA DI TERNI
DIRETTORE DELLA ASL N. 4
DIRETTORE DELLA DPL
DIRETTORE DELL'INAIL
DIRETTORE DELL'ISPESL
DIRETTORE DELL'INPS
COMANDANTE PROVINCIALE CARABINIERI
COMANDANTE PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA
COMANDANTE SEZIONE POLIZIA STRADALE DI TERNI
COMANDANTE POLIZIA PROVINCIALE DI TERNI
PRESIDE I.I.S."Allievi Pertini" - Terni
PRESIDE Istituto Onnicomprensivo-Amelia
PRESIDE I.I.S. "Gandhi" - Narni
PRESIDE I.I.S. Tecnico Professionale - Orvieto
PRESIDE I.I.S.A.G. - Terni