Categoria: 2007
Visite: 14830

Tipologia: Protocollo di intesa
Data firma: 18 ottobre 2007
Validità: Quinquennale
Parti: Inail, CPRA, Sezione Ambiente e Sicurezza di Erfea
Settori: Artigianato, Friuli Venezia Giulia
Fonte: INAIL

Sommario:

  Art. 1 Finalità e scopo della collaborazione
Art. 2 Costituzione del Comitato Misto di Coordinamento territoriale (regionale)Inail/Confartigianato/Cna/Cgil/Cisl/Uil/Confapi/Cgil/Cisl/Uil
Art. 3 Compiti del Comitato Misto di Coordinamento a livello territoriale
  Art. 4 Costituzione dei Gruppi di Lavoro
Art. 5 Accordi di adesione
Art. 6 Durata
Piano di attività territoriale

Protocollo d'intesa

Tra la Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia dell'Istituto nazionale contro gli infortuni sul lavoro nella persona del Direttore Regionale [...] e il Comitato Paritetico Regionale per la salute e sicurezza sul lavoro dell'Artigianato rappresentato da Cgil Regionale FVG, Cisl Regionale FVG, Uil Regionale FVG, Confartigianato Imprese FVG, Cna Regionale FVG e la Sezione Ambiente e Sicurezza di Erfea (Ente Regionale Formazione e Ambiente) rappresentata da Confapi - Federazione regionale PMI del Friuli Venezia Giulia, Cgil Regionale FVG, Cisl Regionale FVG, Uil Regionale FVG.

- Visto il Decreto Legislativo n. 626/94, la legge 123 del 3/8/2007 ed il protocollo d'intesa tra le corrispettive rappresentanze nazionali siglato in data 20/7/2006;
- considerati i rispettivi ruoli assegnati dalla richiamata normativa;
- considerato che, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e per il perseguimento degli obiettivi di prevenzione nei luoghi di lavoro è centrale l'impostazione di forme e modalità di collaborazione e di interazione tra Istituzioni e Parti Sociali, nella scelta di fondo di valorizzare la trilateralità quale snodo portante del sistema prevenzionale;
- considerate le linee di indirizzo del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inail, ed in particolare le delibere: 26 luglio 2005 n. 23 (Programma generale e linee d'indirizzo 2006), 20 settembre 2005 n. 24 (Obiettivi strategici pluriennali 2006/2008) e n. 29 dell'8 novembre 2005 (delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 settembre 2006 n. 438 concernente l'attuazione degli obiettivi gestionali dell'area tematica F - Prevenzione - Piano di intervento per la sicurezza nel lavoro. Task force per la sicurezza nel lavoro - Costituzione);
- ritenuto pertanto di sviluppare logiche di rilancio ed ampliamento delle collaborazioni ed interazioni con le Parti Sociali attraverso la costituzione a livello regionale di una rete di sistema di strutture a carattere trilaterale tra Inail e Parti Sociali, al fine di imprimere una svolta significativa nella promozione di azioni di sistema e nella realizzazione di interventi sempre più efficaci ed incisivi in risposta alle esigenze ed alle problematiche di prevenzione del mondo del lavoro;

Concordano

Art. 1 Finalità e scopo della collaborazione
Il presente protocollo ha lo scopo di coinvolgere le Parti Sociali nella promozione di interventi ed iniziative finalizzate ad elevare sul territorio i livelli qualitativi del sistema di prevenzione, attraverso la valorizzazione dei seguenti aspetti di azione:
- il confronto e la partecipazione per calibrare gli interventi in logiche di sempre maggiore rispondenza alle esigenze che emergono da un'analisi sistemica delle dinamiche di prevenzione;
- la sistematicità delle collaborazioni ed interazioni;
- il rafforzamento del ruolo dei Comitati misti Inail/Parti Sociali ed ampliamento delle aree di intervento, definendo modalità operative e regole di interazione e raccordo coerenti con tale obiettivo.

Art. 2 Costituzione del Comitato Misto di Coordinamento territoriale (regionale) Inail/Confartigianato/Cna/Cgil/Cisl/Uil/Confapi/Cgil/Cisl/Uil
Nelle finalità espresse e per l'attuazione del presente Accordo viene costituito un Comitato misto Inail/Confartigianato/Cna/Cgil/Cisl/Uil/Confapi/Cgil/Cisl/Uil di coordinamento nelle seguenti componenti, designate dalle parti:
per l'Inail:
- Il Direttore Regionale
- Il Direttore Regionale Vicario
- Il Dirigente dell'Ufficio Attività Istituzionali
per le Parti Sociali gli Organismi Paritetici:
- Comitato Paritetico Regionale Artigianato del Friuli Venezia Giulia - CPRA - di Ebiart
- la Sezione Regionale Formazione e Sicurezza di Erfea di Confapi e Cgil/Cisl/Uil
Il coordinamento del Comitato Misto è affidato al Direttore Regionale Inail o suo delegato.
Nella riunione d'insediamento del Comitato, vengono designati due Vice Coordinatori, uno di espressione delle Associazioni Datoriali ed uno di espressione dalle OO.SS. dei lavoratori.
I due Vice Coordinatori si avvicenderanno rispettando una turnazione garante della rappresentanza di tutte le Parti Sociali.
Le attività di segreteria sono curate dalla Direzione Regionale Inail.

Art. 3 Compiti del Comitato Misto di Coordinamento a livello territoriale
Il Comitato Misto a livello territoriale, tenuto conto delle linee guida relative alla funzione prevenzionale Inail - elaborate dalla Direzione Centrale Prevenzione in attuazione degli indirizzi degli Organi dell'Istituto - ed in coerenza con i programmi ed i piani concordati a livello nazionale definisce:
- le linee strategiche che dovranno informare le azioni e gli interventi, caratterizzandoli in logiche di intervento e partecipazione;
- stabilisce ed attua in tali parametri il proprio lavoro annuale e definisce quello di eventuali gruppi di lavoro costituiti.
Il Direttore Regionale con i Vice Coordinatori rappresentanti le Parti Sociali garantiscono il coordinamento ed i raccordi operativi per la realizzazione degli obiettivi definiti in sede di comitato Misto.

Art. 4 Costituzione dei Gruppi di Lavoro
Per la realizzazione dei programmi possono essere costituiti Gruppi di Lavoro e/o gruppi "a progetto" per settori di interesse - anche permanenti per esigenze di continuità su specifiche aree espressione dell'Inail e elle Parti Sociali costituenti il Comitato di Coordinamento - individuati dalle Parti in considerazione dei contenuti dei progetti e delle attività correlate.
Ad ogni Gruppo di lavoro, coordinato da un membro del Comitato di Coordinamento, è affidata la progettazione delle iniziative da sottoporre al Comitato stesso, per l'approvazione finalizzata al passaggio alla fase di realizzazione.
Sono condivise quali prioritarie le seguenti aree di interesse:
- il monitoraggio dei fenomeni e l'osservatorio sulle aree emergenti e/o critiche (tipologie di lavoro - infortuni mortali - specificità di genere - giovani -extracomunitari - malattie professionali non tabellate);
- l'informazione, anche attraverso organi e strumenti delle Parti Sociali, rivolta ai lavoratori e ai datori di lavoro;
- il miglioramento della qualità delle informazioni nell'ambito dello sviluppo del sistema informativo integrato per la prevenzione nei luoghi di lavoro, con diffusione dei flussi informativi;
- le campagne di sensibilizzazione/eventi/progetti di comunicazione, anche in collaborazione con le strutture di Patronato delle Parti Sociali;
- Il sostegno alla formazione.

Art. 5 Accordi di adesione
In sede di Comitato Misto saranno valutate le proposte di adesione presentate da Parti Sociali non firmatarie del presente Protocollo d'intesa, per la successiva fase di formalizzazione e sottoscrizione di specifico atto.

Art. 6 Durata
Il presente Protocollo d'intesa entra in vigore dalla data di sottoscrizione ed ha durata di cinque anni.
Il presente atto decade sessanta giorni dopo la disdetta scritta che può essere inviata in qualsiasi momento, da una delle parti firmatarie.

Trieste, 18/10/2007

Inail
CPRA
Sezione Ambiente e Sicurezza di Erfea


Comitato misto della Regione Friuli Venezia Giulia
Inail
CPRA - Comitato Paritetico Regionale per la salute e sicurezza dell'Artigianato Erfea - Ente regionale Formazione e ambiente Friuli V.G. - Sez. Ambiente e Sicurezza


Piano di attività territoriale
Il Comitato Misto della regione Friuli V.G., nell'ambito del protocollo di intesa del ............ tra Inail Direzione FVG, CPRA e la Sezione Ambiente e Sicurezza Erfea, in riferimento al primo punto dell'art. 3 del Protocollo d'intesa, opera la individuazione di indirizzi e priorità e la conseguente valutazione della coerenza dei progetti presentati. L'azione è particolarmente rivolta ai lavoratori, ai loro rappresentanti aziendali e/o territoriali, ai datori di lavoro; ai datori di lavoro che svolgono direttamente la funzione di RSPP.
In questo contesto il Comitato ritiene che i progetti prioritariamente finanziabili dalla Direzione Regionale Inail debbano rispondere ai requisiti della bilateralità ed alle finalità definite nel capoverso precedente e debbano altresì riferirsi allo sviluppo di azioni di sistema, innovazione, sperimentazione di buone pratiche e garantire la loro riproducibilità.

(Inserire i progetti di prevenzione 2007).