Provincia Autonoma di Trento
Delibera 12 luglio 2019, n.1058
Ricostituzione del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui all'articolo 7 del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".


Il giorno 12 Luglio 2019 ad ore 08:15 nella sala delle Sedute
in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita

LA GIUNTA PROVINCIALE

….

Il Relatore comunica,
l’articolo 7 del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” prevede che presso ogni Regione e Provincia autonoma operi il Comitato regionale di coordinamento di cui al D.P.C.M. 21 dicembre 2007 “Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro” il quale, valutata la necessità di garantire l'uniformità dell'attività di prevenzione e vigilanza della pubblica amministrazione su tutto il territorio nazionale, anche al fine di individuare le priorità e le modalità dei rispettivi interventi nonché le sinergie da sviluppare, ha disciplinato l’attività dei Comitati, definendone le funzioni, la composizione e le attività.
Con riferimento alla composizione il D.P.C.M. 21 dicembre 2007 prevede che il Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro sia presieduto dal Presidente della Giunta regionale o da un Assessore da lui delegato, con la partecipazione degli assessori regionali competenti per le funzioni correlate e che comprenda rappresentanti territorialmente competenti: dei servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro delle aziende sanitarie locali, dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), dei settori ispezione del lavoro delle direzioni regionali del lavoro, degli ispettorati regionali dei Vigili del fuoco, delle agenzie territoriali dell’Istituto superiore per la sicurezza sul lavoro (ISPESL), degli uffici periferici dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), degli uffici periferici dell’Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA), degli uffici periferici dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), dell’Associazione nazionale dei comuni d’Italia (ANCI), dell’Unione province italiane (UPI) e rappresentanti degli uffici di sanità aerea e marittima del Ministero della salute nonché delle autorità marittime portuali ed aeroportuali.
Lo stesso D.P.C.M. 21 dicembre 2007 prevede altresì che ai lavori del Comitato partecipino quattro rappresentanti dei datori di lavoro e quattro rappresentanti dei lavoratori designati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello regionale.
L’articolo 51 della legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16 “Tutela della salute in provincia di Trento” stabilisce che il Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro venga costituito con deliberazione della Giunta provinciale, la quale ne integra eventualmente la composizione e ne disciplina le modalità di funzionamento.
Con deliberazione della Giunta provinciale n. 1080 di data 30 giugno 2014 è stato costituito il Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro per la XV Legislatura, confermando le modalità di funzionamento precedentemente approvate con deliberazione della Giunta provinciale n. 1165 di data 15 maggio 2009, secondo le quali il Comitato viene nominato all’inizio di ogni Legislatura e rimane in carica per la durata della stessa.
Considerato che con lo scadere della XV Legislatura si rende necessario ricostituire il Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con note di data 8 aprile 2019 il Dipartimento salute e politiche sociali ha chiesto agli enti, istituzioni e parti sociali previsti dalla normativa nazionale di segnalare un proprio rappresentante per la partecipazione al Comitato in oggetto. Nel dettaglio i soggetti a cui è stata chiesta l’individuazione di un proprio rappresentante sono:
• l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento;
• l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente;
• il Servizio lavoro della Provincia;
• il Servizio antincendi e protezione civile della Provincia;
• l’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) – Direzione provinciale di Bolzano - U.O. territoriale di certificazione, verifica e ricerca di Bolzano;
• l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) - Direzione provinciale di Trento;
• l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) - Direzione regionale;
• il Consorzio dei Comuni Trentini;
• le Organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello regionale (Cgil, Cisl e Uil);
• le quattro organizzazioni sindacali dei datori di lavoro maggiormente rappresentative a livello provinciale (Associazione artigiani e piccole imprese della provincia di Trento, Confcommercio Imprese per l’Italia - Unione della imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo, Coldiretti di Trento, Confindustria Trento - Associazione degli industriali della provincia di Trento).
Con riferimento alle organizzazioni sindacali dei lavoratori si precisa che, al il fine di sostenere il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), la scelta della Provincia autonoma di Trento è quella di far si che uno dei quattro rappresentanti dei lavoratori sia proprio un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) designato congiuntamente dalle tre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello provinciale.
Tenuto conto che l’articolo 51 della legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16 “Tutela della salute in provincia di Trento” prevede che la Giunta provinciale possa integrare la composizione del Comitato, in aggiunta alle quattro organizzazioni sindacali dei datori di lavoro maggiormente rappresentative a livello territoriale, nel corso degli anni hanno chiesto di partecipare al Comitato anche altre organizzazioni sindacali, alle quali, in data 8 aprile 2019, è stato chiesto, se ancora interessati, di segnalare il nominativo di un proprio rappresentante da designare in seno al Comitato.
In particolare tale richiesta è stata inviata:
• alla Federazione Trentina della Cooperazione;
• a Confesercenti del Trentino;
• all’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro - Sede territoriale di Trento;
• Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza;
• a CIA Agricoltori Italiani;
• all’Associazione Nazionale medici d’azienda e competenti - Sezione Trentino Alto Adige;
• alla Società Italiana di medicina del lavoro e igiene industriale - Sezione Triveneto;
• a ConfProfessioni;
• all’Associazione Trentina per l’Edilizia.
Viste le seguenti note con cui i soggetti interessati hanno comunicato il nominativo di un proprio rappresentante da nominare in seno al Comitato in oggetto:
• nota n. 57441 di data 11 aprile 2019 dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Graziano Maranelli;
• nota n. 248811 di data 16 aprile 2019 dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ mbiente, con cui è stato segnalato il nominativo del p.i. Massimo Baldessari;
• nota n. 234150 di data 10 aprile 2019 del Servizio lavoro della Provincia, con cui è stato segnalato il nominativo della dott.ssa Sandra Cainelli;
• nota n. 243204 di data 15 aprile 2019 del Servizio antincendi e protezione civile della Provincia, con cui è stato segnalato il nominativo del p.ch. Dino Visintainer;
• e-mail di data 9 aprile 2019, acquisita a protocollo al numero 258939 di data 19 aprile 2019, dell’istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) - Direzione provinciale di Bolzano - U.O. territoriale di certificazione, verifica e ricerca di Bolzano, con cui è stato segnalato il nominativo dell’ing. Maria Oss;
• nota n. 25369 di data 9 aprile 2019 dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul
lavoro (INAIL) - Direzione provinciale di Trento, con cui è stato segnalato il nominativo della dott.ssa Stefania Marconi;
• nota di data 17 aprile 2019, acquisita a protocollo al n. 266383 di data 23 aprile 2019, dell’Istituto
nazionale della previdenza sociale (INPS) - Direzione Regionale, con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Claudio Floriddia;
• nota di data 18 aprile 2019, acquisita a protocollo al n. 273618 di data 29 aprile 2019, del Consorzio dei Comuni Trentini, con cui è stato segnalato il nominativo dell’ing. Tiziano Bonella;
• e-mail di data 29 aprile 2019, acquisita a protocollo al n. 274142 di data 29 aprile 2019, di Cgil, Cisl e Uil, con cui sono stati segnalati i seguenti nominativi: signora Milena Sega (Cisl), signor Alan Tancredi (Uil), signora Manuela Faggioni (Cgil), signor Antonio Mele (RSU/RLS);
• nota n. 420 di data 9 aprile 2019 dell’Associazione artigiani e piccole imprese della provincia di Trento, con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Paolo Angelini;
• nota n. 429 di data 7 maggio 2019 di Confcommercio Imprese per l’Italia - Unione della imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo, con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Mauro Bonvicin;
• nota n. 45 di data 11 aprile 2019 di Coldiretti di Trento, con cui è stato segnalato il nominativo della dott.ssa Barbara Battistello;
• nota n. 301 di data 23 aprile 2019, acquisita a protocollo in data primo luglio 2019, di Confindustria Trento con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Mario Pelanda;
• nota n. 2160 di data 9 maggio 2019 della Federazione Trentina della Cooperazione, con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Luca Laffi;
• e-mail di data 15 aprile 2019, acquisita a protocollo al n. 265466 di data 23 aprile 2019, di Confesercenti del Trentino, con cui è stato segnalato il nominativo della dott.ssa Rossana Roner;
• e-mail di data 25 giugno 2019, acquisita a protocollo al n. 406650 di data 27 giugno 2019, dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro - Sede territoriale di Trento, con cui è stato segnalato il nominativo del signor Enzo Iori;
• nota di data 9 aprile 2019 di CIA Agricoltori Italiani, con cui è stato segnalato il nominativo del signor Massimo Tomasi;
• e-mail di data primo luglio 2019, acquisita a protocollo al n. 416258 di data 2 luglio 2019, dell’Associazione Nazionale medici d’azienda e competenti - Sezione Trentino Alto Adige, con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Azelio De Santa;
• nota di data 18 giugno 2019 della Società Italiana di medicina del lavoro e igiene industriale - Sezione Triveneto, con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Azelio De Santa;
• e-mail di data 24 aprile 2019, acquisita a protocollo al numero 272346 di data 29 aprile 2019, di ConfProfessioni, con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Francesco Antonucci;
• e-mail di data 9 aprile 2019, acquisita a protocollo al numero 409690 di data 27 giugno 2019, dell’Associazione Trentina per l’Edilizia, con cui è stato segnalato il nominativo dell’ing. Diego Geronazzo;
• e-mail di data 2 luglio 2019, acquisita a protocollo al numero 425400 di data 4 luglio 2019, dell’Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza, con cui è stato segnalato il nominativo del dott. Claudio Compagni.
Con nota prot. n. 241400 di data 12 aprile 2019 il Presidente della Provincia. dott. Maurizio Fugatti, ha delegato l’Assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, signora Stefania Segnana, a partecipare al Comitato di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Si riportano di seguito le modalità di funzionamento del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro:
Durata in carica del Comitato: il Comitato viene nominato all’inizio di ogni Legislatura e rimane in carica per l’intera durata della stessa.
Cadenza delle riunioni: il Comitato viene convocato con cadenza periodica e comunque tra una riunione e l’altra devono intercorrere al massimo tre mesi, come prevede la normativa (art. 4, comma 1, del D.P.C.M. 21 dicembre 2007). Sono previste anche cadenze molto ristrette di incontro se incorrono motivi di priorità e di urgenza.
Modalità di convocazione: il Comitato viene convocato con apposita nota, trasmetta ai componenti tramite posta elettronica certificata almeno 7 giorni prima della riunione.
Programmazione dei lavori del Comitato: nella convocazione viene stabilito l’ordine del giorno della riunione, stabilito dal Presidente, anche sulla base di quanto concordato con il Comitato stesso o in altri contesti.
Membri supplenti: ogni componente può delegare autonomamente un supplente in caso di sua assenza o impedimento, che può essere scelto di volta in volta a seconda della competenza in merito agli specifici argomenti trattati nella seduta.
Sostituzione componenti: i componenti effettivi, che, per qualsiasi ordine di ragione, divengono dimissionari, vengono sostituiti dall’Ente/soggetto di appartenenza previa richiesta da parte del Presidente del Comitato.
Valore legale della seduta: devono essere presenti la metà più uno dei componenti.
Approvazione decisioni: le decisioni devono essere approvate dalla maggioranza qualificata (2/3) dei presenti alla seduta.
Verbale delle sedute: il verbale è redatto dal Segretario, che provvede a trasmetterlo ai componenti, prima per ricevere eventuali integrazioni o modifiche, poi in via definitiva, dopo la sottoscrizione del Presidente.
Partecipazione di soggetti esterni ai lavori del Comitato: a seconda della tematica trattata, il Presidente del Comitato può stabilire di invitare alla seduta altri Assessori della Provincia o loro delegati e/o altri soggetti.
Gruppi di lavoro: per l’approfondimento o la progettualizzazione di tematiche specifiche, si prevede la creazione di gruppi di lavoro con presenza del Segretario (che svolge la funzione di coordinatore del gruppo stesso e di raccordo con il Comitato), di alcuni componenti del Comitato e di esperti esterni all’organismo, indicati dai componenti stessi. I risultati del lavoro svolto dal gruppo vengono riportati al Comitato, dove sono sottoposti alla discussione e all’approvazione secondo le modalità sopra indicate.
Applicazione delle decisioni del Comitato: le decisioni prese ed approvate dal Comitato vengono rese operative tramite la loro assunzione, a seconda dei casi, con provvedimento o nota della Provincia, in cui si stabiliscono anche le modalità di monitoraggio e di verifica della loro applicazione.
Compensi: ai sensi della normativa vigente, nessun compenso o rimborso spese viene corrisposto ai componenti designati, in quanto gli stessi svolgono la loro attività in rappresentanza delle rispettive organizzazioni.
Ciò premesso,

 

la Giunta provinciale

• visti gli atti e le norme citate in premessa;
• visto il D.P.G.P. 26 marzo 1998, n. 6-78/Leg., così come modificato dal D.P.G.P. 26 novembre 1998, n. 36-108/Leg., concernente il "Regolamento recante le funzioni della Giunta provinciale e la gestione amministrativa dei Dirigenti";
A voti unanimi espressi nelle forme di legge,
 

d e l i b e r a

1. di ricostituire il Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui all’articolo 7 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, con la seguente composizione:
• Presidente: signora Stefania Segnana, Assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, su delega del Presidente della Provincia dott. Maurizio Fugatti;
• vice Presidente: dott. Giancarlo Ruscitti, Dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali;
• dott. Graziano Maranelli - U.O. Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento;
• p.i. Massimo Baldessari - Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente;
• dott. ssa Sandra Cainelli - Servizio lavoro della Provincia;
• p.ch. Dino Visintainer - Servizio antincendi e protezione civile della Provincia;
• ing. Maria Oss - Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) - Direzione provinciale di Bolzano - U.O. territoriale di certificazione, verifica e ricerca di Bolzano;
• dott.ssa Stefania Marconi - Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) - Direzione provinciale di Trento;
• dott. Claudio Floriddia - Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) - Direzione Regionale;
• ing. Tiziano Bonella - Consorzio dei Comuni Trentini;
• signora Milena Sega - Cisl del trentino;
• signor Alan Tancredi - Uil del Trentino;
• signora Manuela Faggioni - Cgil del Trentino;
• signor Antonio Mele - RSU/RLS;
• dott. Paolo Angelini - Associazione artigiani e piccole imprese della provincia di Trento;
• dott. Mauro Bonvicin - Confcommercio Imprese per l’Italia - Unione della imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo;
• dott.ssa Barbara Battistello - Coldiretti Trento;
• dott. Mario Pelanda - Confindustria Trento;
• dott. Luca Laffi - Federazione Trentina della Cooperazione;
• dott.ssa Rossana Roner - Confesercenti del Trentino;
• signor Enzo Iori - Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro - Sede territoriale di Trento;
• signor Massimo Tomasi - CIA Agricoltori Italiani;
• dott. Azelio De Santa - Associazione Nazionale medici d’azienda e competenti - Sezione Trentino Alto Adige e Società Italiana di medicina del lavoro e igiene industriale - Sezione Triveneto;
• dott. Francesco Antonucci - ConfProfessioni - Delegazione territoriale di Trento;
• ing. Diego Geronazzo - Associazione Trentina per l’Edilizia;
• dott. Claudio Compagni - Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza;
• segretaria, signora Daniela Bonaldi - Dipartimento salute e politiche sociali.
2. di approvare le seguenti modalità di funzionamento del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro:
Durata in carica del Comitato: il Comitato viene nominato all’inizio di ogni Legislatura e rimane in carica per l’intera durata della stessa.
Cadenza delle riunioni: il Comitato viene convocato con cadenza periodica e comunque tra una riunione e l’altra devono intercorrere al massimo tre mesi, come prevede la normativa (art. 4, comma 1, del D.P.C.M. 21 dicembre 2007). Sono previste anche cadenze molto ristrette di incontro se incorrono motivi di priorità e di urgenza.
Modalità di convocazione: il Comitato viene convocato con apposita nota, trasmetta ai componenti tramite posta elettronica certificata almeno 7 giorni prima della riunione.
Programmazione dei lavori del Comitato: nella convocazione viene stabilito l’ordine del giorno della riunione, stabilito dal Presidente, anche sulla base di quanto concordato con il Comitato stesso o in altri contesti.
Membri supplenti: ogni componente può delegare autonomamente un supplente in caso di sua assenza o impedimento, che può essere scelto di volta in volta a seconda della competenza in merito agli specifici argomenti trattati nella seduta.
Sostituzione componenti: i componenti effettivi, che, per qualsiasi ordine di ragione, divengono dimissionari, vengono sostituiti dall’Ente/soggetto di appartenenza previa richiesta da parte del  Presidente del Comitato.
Valore legale della seduta: devono essere presenti la metà più uno dei componenti.
Approvazione decisioni: le decisioni devono essere approvate dalla maggioranza qualificata (2/3) dei presenti alla seduta.
Verbale delle sedute: il verbale è redatto dal Segretario, che provvede a trasmetterlo ai componenti, prima per ricevere eventuali integrazioni o modifiche, poi in via definitiva, dopo la sottoscrizione del Presidente.
Partecipazione di soggetti esterni ai lavori del Comitato: a seconda della tematica trattata, il Presidente del Comitato può stabilire di invitare alla seduta altri Assessori della Provincia o loro delegati e/o altri soggetti.
Gruppi di lavoro: per l’approfondimento o la progettualizzazione di tematiche specifiche, si prevede la creazione di gruppi di lavoro con presenza del Segretario (che svolge la funzione di coordinatore del gruppo stesso e di raccordo con il Comitato), di alcuni componenti del Comitato e di esperti esterni all’organismo, indicati dai componenti stessi. I risultati del lavoro svolto dal gruppo vengono riportati al Comitato, dove sono sottoposti alla discussione e all’approvazione secondo le modalità sopra indicate.
Applicazione delle decisioni del Comitato: le decisioni prese ed approvate dal Comitato vengono rese operative tramite la loro assunzione, a seconda dei casi, con provvedimento o nota della Provincia, in cui si stabiliscono anche le modalità di monitoraggio e di verifica della loro applicazione.
Compensi: ai sensi della normativa vigente, nessun compenso o rimborso spese viene corrisposto ai componenti designati, in quanto gli stessi svolgono la loro attività in rappresentanza delle rispettive organizzazioni;
3. di dare atto che il presente provvedimento non comporta impegni di spesa.