Tipologia: Protocollo di intesa
Data firma: 23 settembre 2009
Validità: Biennale
Parti: Inail Veneto e EBV
Settori: Commercio, Veneto
Fonte: INAIL

Sommario:

  Premessa
Allegato 1 Sicurezza: Qualità del lavoro per un'impresa competitiva
1. Soggetto proponente
2. Descrizione dei soggetti proponenti
• Ente Bilaterale Veneto
• Confesercenti Veneto
• Iniziativa Comunitaria Equal Vita: Imparare un nuovo destino
• Progetto Boss
• Iniziativa Comunitaria Equal Transito
4. Obiettivi generali del progetto
  5. Elementi descrittivi del progetto
• Analisi delle criticità
• Implementazione del modello
• Informazione
• Sperimentazione
6. Attività
7. Tempi di realizzazione
• Gant temporale delle attività del progetto
8. Preventivo

Protocollo d'intesa per la realizzazione di un Programma di Attività per la Prevenzione e Promozione della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro del settore del Turismo, Terziario, della Distribuzione e dei Servizi - anni 2009/2010

Tra Inail Direzione Regionale per il Veneto e Ente Bilaterale Veneto (di seguito EBV)

Premesso
- che il decreto lgs. 9 aprile 2008, n. 81, e il successivo d. lgs 106 del 3 agosto 2009 hanno conferito all'Inail competenze di informazione, formazione, consulenza ed assistenza in materia sicurezza sul lavoro;
- che, con la delibera n. 16 del 28 luglio 2008, il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'Inail ha approvato il "Piano di settore 2008-2010 - Politiche della prevenzione" predisposto dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 306 del 17 giugno 2008 e ha deliberato la realizzazione di una reale partecipazione delle parti sociali allo sviluppo dei progetti per rendere effettivo ed efficace il sistema trilaterale per la prevenzione, introdotto dal nuovo Testo Unico per la sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008);
- che l'EBV è un ente bilaterale costituto pariteticamente da Confesercenti Veneto e dalle OO.SS Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil del Veneto che promuove e gestisce a livello regionale le intese tra le parti costituenti, finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori dipendenti e delle imprese aderenti alla Confesercenti del Veneto, ovvero che applichino i CCNL dei settori Turismo e Terziario Distribuzione e Servizi e gli accordi relativi alla contrattazione integrativa, essendo quindi un organismo rappresentativo;
- che l'EBV del Veneto intende operare per diffondere la cultura della salute e sicurezza coinvolgendo i lavoratori nei processi di miglioramento dell'ambiente di lavoro e che l'attività ha un'ampia ricaduta sul territorio;
- che la missione dell'Inail è garantire la tutela integrale del lavoratore attraverso l'attuazione di interventi finalizzati alla realizzazione dei quattro momenti fondamentali di tale tutela: prevenzione, indennizzo, riabilitazione e reinserimento lavorativo e sociale;
- che attualmente le parti concordano di sviluppare comportamenti pro-attivi che conducano ad una diminuzione degli incidenti e degli infortuni, ed anche ad un notevole risparmio in termini di risorse economiche nonché di incremento della competitività;

Ciò premesso, si conviene quanto segue:
- di stipulare un accordo finalizzato a favorire l'attuazione di iniziative di collaborazione per sperimentare in sede regionale lo sviluppo di azioni positive in materia di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché di diffusione della cultura della sicurezza in aziende dei settori Turismo, Terziario, della Distribuzione e Servizi;
- di individuare, nell'allegato 1, le iniziative che saranno realizzate, in base ai bisogni emergenti dal territorio ed ai rischi specifici, per incrementare i livelli di sicurezza degli ambienti di lavoro attraverso il progetto denominato: "Sicurezza e qualità per la competitività delle Imprese";
- di affidare alcune attività alle parti sociali costituenti l'EBV o a enti di loro emanazione, in virtù del fatto che Confesercenti Veneto, associando oltre 15.000 imprese e tutelando gli interessi delle PMI commerciali, turistiche e dei servizi, rappresenta uno strumento importante ed incisivo per la tutela e l'evoluzione dell'imprenditoria minore;
- di concludere le attività entro gennaio 2011;
- che Inail e EBV concordano di cofinanziare in parti eguali il progetto con un importo complessivo pari ad € 80.000,00 nel biennio 2009/2010;
- che l'Inail Direzione Regionale del Veneto provvedere all'accredito di € 10.000,00 a titolo di acconto per l'anno 2009 entro 60 giorni dalla sottoscrizione del presente accordo; un secondo acconto pari ad € 10.000,00 sarà corrisposto a EBV Veneto entro il mese di gennaio 2010, previa rendicontazione delle attività svolte nell'anno 2009; il saldo sarà erogato previa presentazione di dettagliata relazione contabile per il periodo 2009/2010 che EBV presenterà a Inail Direzione Regionale entro il 31 gennaio 2011. L'Inail comunque, determinerà l'effettivo importo del contributo in relazione alle iniziative portate a termine e ridurrà proporzionalmente il compenso in caso di parziale realizzazione delle attività;
- che EBV si impegna a promuovere in ogni occasione la cultura del reinserimento lavorativo dei disabili Inail favorendone l'integrazione lavorativa e/o sociale presso le aziende associate;
- di verificare periodicamente e congiuntamente lo stato di realizzazione delle attività in corso di svolgimento;
- di verificare a fine biennio l'impatto delle iniziative realizzate in termini di riduzione degli infortuni nelle aziende coinvolte.
Le premesse e l'allegato 1 fanno parte integrante del presente accordo.

Il presente accordo ha durata biennale.

Venezia 23 settembre 2009

Inail - Direzione Regionale Veneto
EBV- Ente Bilaterale Veneto

Allegato 1
Sicurezza: Qualità del lavoro per un'impresa competitiva

1. Soggetto proponente
Ente Bilaterale Regionale dei Settori Turismo terziario della Distribuzione e dei servizi denominato Ente Bilaterale Veneto (si seguito EBV)

2. Descrizione dei soggetti proponenti
Ente Bilaterale Veneto
L'EBV promuove e gestisce a livello regionale le intese tra le parti costituenti finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori dipendenti e delle imprese aderenti alla Confesercenti del Veneto che applichino il CCNL dei settori Turismo, Terziario, della Distribuzione e Servizi e gli accordi relativi alla contrattazione integrativa. Sono iscritti all'EBV 6.000 lavoratori della nostra regione
L'EBV si articola in due livelli di prestazione e servizi:
a) I livello, con contribuzioni, prestazioni e servizi comuni derivanti da accordi collettivi, a tutte le imprese e i lavoratori iscritti;
b) II livello, con contribuzioni, prestazioni e gestione di risorse specifiche dei singoli settori, previste da apposita contrattazione integrativa regionale.
In particolare l'EBV si occupa:
- di iniziative in materia di formazione e qualificazione professionale, finalizzate al sostegno temporaneo del reddito dei lavoratori coinvolti in processi di ristrutturazione e riorganizzazione che comportino la cessazione e/o la sospensione dei rapporti di lavoro a tempo determinato, di finanziare corsi di riqualificazione per il personale interessato da tali provvedimenti, di attuare interventi per il sostegno dei redditi dei lavoratori stagionali che partecipino ai corsi di formazione predisposti dall'Ente stesso;
- di istituire le Commissioni Paritetiche provinciali;
- di predisporre progetti formativi per le singole figure professionali per migliorare l'utilizzo dei contratti di formazione lavoro;
- di attuare risoluzioni a carattere sociale a favore delle lavoratrici e dei lavoratori per interventi solidaristici, mutualizzazione di prestazioni integrative, iniziative di previdenza che siano attribuite dalle parti costituenti l'Ente;
- di svolgere, attraverso un'apposita Commissione paritetica, le funzioni previste dal CCNL Commercio, Turismo e Servizi riferite ai Contratti di formazione e lavoro, all'apprendistato, alla tutela della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori, agli orari, ovvero agli eventuali accordi territoriali in materia;
- di sostenere le attività di studio e di ricerca finalizzate alla promozione di azioni positive a favore del personale femminile.
L'EBV si prefigge, di realizzare le azioni più opportune affinché dagli organismi competenti siano predisposti corsi di studio che, garantendo la finalità di contribuire al miglioramento culturale e professionale dei lavoratori, favoriscano l'acquisizione di più elevati valori professionali e siano appropriati alle caratteristiche delle attività di comparto.
L'EBV può istituire l'Osservatorio del Mercato del Lavoro, strumento per lo studio delle iniziative adottate dalle parti in materia di occupazione, mercato del lavoro, formazione e qualificazione professionale, realizzando una fase di esame e di studio idonea a cogliere gli aspetti più peculiari delle realtà diverse presenti nel territorio e a consentire la stima dei fabbisogni occupazionali.

Confesercenti Veneto
La Confesercenti tutela gli interessi delle PMI commerciali, turistiche e dei servizi e promuove lo sviluppo in un confronto continuo con le istituzioni per ottenere leggi e politiche mirate.
In un contesto, come quello italiano, in cui le imprese piccole e medie costituiscono l'asse portante dell'economia, la Confesercenti rappresenta uno strumento importante ed incisivo di tutela e di evoluzione dell'imprenditoria minore. Lo sviluppo economico, la solidità delle imprese e la crescita dell'occupazione, rappresentano gli obiettivi centrali della Confederazione, che avanza proposte per orientare le pubbliche Istituzioni verso scelte ottimali che tengano conto della peculiarità delle esigenze della parte fondamentale del mondo produttivo.
Nella Regione Veneto Confesercenti rappresenta più di 15.000 imprese. Inoltre, attraverso il fondo interprofessionale Fonter aderiscono circa 45.000 dipendenti delle 6.000 aziende iscritte al fondo
La Confesercenti Regionale del Veneto è stata coinvolta in qualità di partner nei seguenti progetti:

Iniziativa Comunitaria Equal Vita: Imparare un nuovo destino
Obiettivo principale del progetto è stato quello di individuare, sperimentare, consolidare nuovi circuiti e percorsi di inserimento sociale e lavorativo per i/le giovani provenienti dalle aree del disagio, attivando percorsi virtuosi di messa in rete di quanto oggi già agisce in questo campo e definendo un modello capace di superare la frantumazione e la non comunicazione.

Progetto Boss
Ingrandirsi, reagire con successo alle difficoltà economiche e approfittare delle nuove opportunità di business: sono queste le priorità delle piccole-medie imprese. Ma per ottenere tutto ciò esse hanno sempre più bisogno di sistemi di supporto di facile accesso, comprensibili e rilevanti rispetto alle necessità delle loro attività di business.
Questo bisogno diventa ancor più rilevante per quelle PMI che operano in aree frontaliere e che per la loro posizione si sono trovate a dover affrontare le conseguenze socioeconomiche derivate dal processo di adesione dei nuovi Stati membri.
Cercando di rispondere a queste esigenze, l'obiettivo generale del progetto è quindi stato quello di assistere tre regioni frontaliere dell'Unione europea, due in Italia (Veneto e Friuli Venezia-Giulia) e una in Grecia (Macedonia Centrale), nel loro processo di aggiustamento economico, migliorandone la competitività e aiutandole ad adattarsi alle nuove condizioni economiche e sociali.

Iniziativa Comunitaria Equal Transito
Il progetto è nato con V intento di sviluppare contenuti complementari al progetto Boss presentato da Unioncamere e Confesercenti Veneto e finanziato dal bando comunitario Border Region. Le linee guida dell'intervento si possono così riassumere:
- accrescere gli sforzi per eliminare impedimenti al mercato transfrontaliere, che rappresenta il motore principale dello sviluppo economico dell'UE;
- definire una rete di servizi in grado di sostenere le imprese in questo processo di cambiamento.

4. Obiettivi generali del progetto
La sicurezza sui luoghi di lavoro è diventato un argomento sempre all'ordine del giorno a causa dei numerosi incidenti quotidianamente riportati dai media nazionali e locali all'attenzione di tutti. Ogni anno in Italia muoiono circa 1.300 persone sul posto di lavoro. Secondo i dati pubblicati sul Rapporto Annuale Inail, recentemente presentato, gli infortuni denunciati in Italia nel 2008 sono stati circa 875 mila. Gli infortuni mortali che si sono verificati nello stesso anno sono stati 1.120.
Investire in sicurezza non vuol dire un costo da evitare ma un'occasione per la qualità del lavoro, della risorsa umana e della sua tutela. Per cogliere questa occasione quello che conta è che ci sia un'azione congiunta di tutte le forze, sociali, politiche, istituzionali.
La proposta presentata parte dal presupposto che le imprese vedono considerano i costi per la sicurezza solo come un inutile esborso. Se si dimostra alle imprese che un comportamento pro-attivo non solo porta ad una diminuzione degli incidenti e degli infortuni, ma anche ad un notevole risparmio in termini di risorse, e di conseguenza anche un incremento della competitività delle stesse, allora le stesse imprese attueranno di loro spontanea volontà tutte quelle azioni di prevenzione che sono le uniche ad essere realmente efficaci.
Obiettivo del progetto è il coinvolgimento di almeno 10 imprese del settore commercio, turismo e servizi per la sperimentazione.

5. Elementi descrittivi del progetto
Il percorso intende creare un dispositivo organizzativo e di assistenza tecnica che operi con azioni collettive e individuali di formazione e consulenza, al fine di garantire massimo supporto agli imprenditori, consulenti, manager e lavoratori delle imprese nello sviluppo di attività di applicazione del modello che favorisca una profonda riflessione sull'identità e visione delle proprie imprese tramite processi di comparazione con realtà simili all'interno di un confronto dialettico.
In particolare, si vogliono analizzare le maggiori criticità nella gestione dei rischi sulla sicurezza dei lavoratori e nell'applicazione della normativa da parte delle piccole e medie imprese e sperimentare un modello che possa permettere una riduzione dei rischi e degli incidenti e realizzare una maggiore consapevolezza da parte delle imprese sulle problematicità e sui costi legati alla non applicazione della normativa.
L'intervento previsto si basa su quattro fasi fondamentali:
• analisi delle criticità nei settori di riferimento;
• implementazione di un modello che individui possibili soluzioni;
• azioni di informazione ad aziende, lavoratori e consulenti;
• sperimentazione del modello

Analisi delle criticità
Il progetto vuole partire da una attenta analisi dell'applicazione della normativa vigente nelle piccole e imprese del commercio e del turismo e servizi del Veneto in termiti di concreta prevenzione e gestione dei rischi e di effettiva conoscenza e consapevolezza delle problematiche inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Questa analisi verterà essenzialmente su due livelli:
- una ricerca e rilevazioni dei rischi avvenuti negli anni passati nelle imprese dei settori di riferimento;
- una indagine sulla conoscenza effettiva della normativa da parte dei datori di lavoro e sulla loro percezione rispetto alle problematiche della sicurezza;
Questi due livelli di indagine saranno poi incrociati e analizzati per individuare le maggiori criticità nella gestione e prevenzione dei rischi per la sicurezza dei lavoratori evidenziando anche le ricadute economiche sull'impresa per la mancata applicazione della normativa.

Implementazione del modello
Quindi si intende implementare un modello con possibili soluzioni da applicare a determinate categorie di imprese a seconda dei risultati dell'analisi focalizzando l'attenzione sulle categorie di incidenti o di cause statisticamente più rilevanti o sui settori economici di impresa più interessanti da studiare in funzione del numero di eventi problematici.
Lo scopo del modello è essenzialmente quello di individuare modalità semplificate ed adeguate alle tipologie di imprese di riferimento per la riduzione degli infortuni.

Informazione
Successivamente si intendono realizzare azioni di informazione e sensibilizzazione dirette alle imprese e ai lavoratori, ma anche a consulenti del lavoro, parti sociali, rappresentanti dei lavoratori aziendali e territoriali e alle istituzioni per presentare i risultati della ricerca, l'elaborazione del modello e sulle possibili soluzioni individuate.
Questa azione di informazione si realizzerà essenzialmente attraverso due tipologie di interventi:
dei seminari informativi o workshop da svolgersi a livello regionale, rivolti principalmente ai soggetti intermediari e alle imprese;
un depliant o scheda informativa per i lavoratori delle imprese coinvolte nel progetto; Questa fase è destinata ad una platea di circa 2000 persone individuate tra: imprese, consulenti e lavoratori interessati.

Sperimentazione
Nella terza ed ultima fase si intende sperimentare concretamente il modello strutturato in almeno 10 imprese con consulenza personalizzata sull'adozione delle possibili soluzioni adottate. Parallelamente sarà attivato uno sportello regionale destinato ai consulenti.

6. Attività
Le attività previste nel progetto sono le seguenti:
I. Avvio del progetto e sua promozione
II. Realizzazione di una rete per la realizzazione della ricerca (con il coinvolgimento di consulenti, organizzazioni sindacali, parti sociali costituenti l'ente, ecc.);
III. Analisi delle maggiori criticità relative alla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
IV. Implementazione di un modello che individui possibili soluzioni e che riduca il numero di infortuni;
V. Informazione e diffusione del modello tramite seminari informativi e workshop;
VI. Attivazione sportello informativo regionale;
VII. Elaborazione e stampa di 2.000 libretti informativi sui sistemi di sicurezza nelle imprese del commercio, del turismo e dei servizi;
VIII. Individuazione e selezione delle aziende partecipanti alla sperimentazione;
IX. Messa punto della metodologia di sperimentazione;
X. Realizzazione della sperimentazione;
XI. Conferenza stampa finale per la diffusione dei risultati del progetto.

Tali attività sono schematizzate secondo le quattro fasi sopra descritte in relazione alle voci di costo riportare nel preventivo indicato nel punto 8:

Fase Attività Descrizione Soggetti coinvolti/beneficiari
Trasversale Progettazione Progettazione esecutiva  
Trasversale Project Management Gestione progetto, segreteria, amministrazione, coordinamento soci costituenti e partner  
Analisi criticità e implementaz. modello Attività di consulenza Analisi criticità ed predisposizione modello Consulenti del lavoro, parti sociali, imprese
Informazione Materiale promozionale  Elaborazione e stampa depliant informativi 3000 persone tra lavoratori, datori di lavoro e consulenti (direttamente o per il tramite dei consulenti)
Informazione Seminari informativi Seminari/workshop informativi a imprese/lavoratori e consulenti
Sperimentazione Attività di consulenza Consulenza alle imprese per sperimentazione modello N. 10 imprese
Trasversale Promozione e diffusione Promozione presso i media locali e conferenza stampa finale  

7. Tempi di realizzazione
La durata complessiva del progetto prevista è pari a 16 mesi con avvio dell'attività nel mese di settembre 2009 e conclusione entro il mese di dicembre 2010 ad eccezione della progettazione realizzata nei mesi di luglio e agosto.
La pianificazione temporale delle attività descritte nel punto seguente dovrebbe indicativamente seguire il gant temporale schematizzato nella tabella seguente, salvo variazioni minime che potrebbero modificare la temporalità delle azioni previste.

Gant temporale delle attività del progetto

Fase Attività lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10
Trasversale Progettazione x x x                              
Trasversale Project Management     x x x x x x x x x x x x x x x x
Informaz. Materiale promozionale     x x x x x                      
Elaboraz. modello Attività di ricerca e analisi       x x x x x                    
Informaz. Seminari informativi               x                   x
Sperimentaz. attività di consulenza         x x x x x x x x x x x x x x
Trasversale Promozione e diffusione     x x x     x x                 x

8. Preventivo
Il costo previsto del progetto è il seguente:
 

Fase Voce

TOTALE

di cui co-finanziato da INAIL di cui co-finanziato da EBV
Trasversale Progettazione 4.050,00   4.050,00
Trasversale Project Management 8.100,00 2.000,00 6.100,00
Analisi criticità ed implementaz. modello Attività di consulenza 7.200,00 2.000,00 5.200,00
Informazione Materiale promozionale 8.400,00 6.000,00 2.400,00
Informazione Seminari informativi 9.000,00 7.000,00 2.000,00
Sperimentazione Attività di consulenza 36.000,00 23.000,00 13.000,00
Trasversale Spese di promozione e diffusione 2.160,00   2.160,00
Trasversale Spese generali 5.090,00   5.090,00
TOTALE   80.000,00 40.000,00 40.000,00

Tale costo è indicativamente suddiviso nei due esercizi di bilancio 2009 e 2010 come segue:

Fase Voce

TOTALE

2009 2010
Trasversale Progettazione 4.050,00 4.050,00  
Trasversale Project Management 8.100,00 5.100,00 3.000,00
Analisi criticità ed implementaz. modello Attività di consulenza 7.200,00 7.200,00  
Informazione Materiale promozionale 8.400,00 8.400,00  
Informazione Seminari informativi 9.000,00 8.250,00 750,00
Sperimentazione Attività di consulenza 36.000,00 3.000,00 33.000,00
Trasversale Spese di promozione e diffusione 2.160,00 1.000,00 1.160,00
Trasversale Spese generali 5.090,00 3.000,00 2.090,00
TOTALE   80.000,00 40.000,00 40.000,00