Tipologia: Protocollo
Data firma: 1° aprile 2022
Parti: MIMS, Min. Interno, Anci, Asstra, Anav, Agens, Filt-Cgil, Fit- Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna
Settori: Trasporti, TPL
Fonte: mit.gov.it


Sommario:
Premessa
Misure di sistema
Misure specifiche


Protocollo per la promozione della sicurezza nel processo di sviluppo del trasporto pubblico locale e regionale sostenibili TPL - Mobilità Autoferrotranvieri – Internavigatori

Il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e il Ministro dell’interno, sentita la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, condividono con Anci-Associazione Nazionale Comuni Italiani, Asstra-Associazione Trasporti, Anav-Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori, Agens - Agenzia Confederale dei Trasporti e Servizi, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna il seguente:

Protocollo per la promozione della sicurezza nel processo di sviluppo del trasporto pubblico locale e regionale sostenibili

Premessa
Il trasporto pubblico locale e regionale assolve una funzione fondamentale per garantire l'esercizio del diritto alla mobilità di tutti i cittadini.
In questo contesto, il tema della sicurezza del servizio è da sempre argomento di grande rilievo per le istituzioni nazionali e locali e le parti sociali.
In tema di sicurezza rileva in particolare il fenomeno delle situazioni di criticità nelle quali può trovarsi il personale durante il servizio, in modo particolare gli autisti degli autobus e tram, quello di bordo e macchina dei treni e tutti gli operatori front line, quali quelli addetti alla verifica dei titoli di viaggio e alla vendita e assistenza clienti.
Tuttavia, la sicurezza rileva non solo durante il viaggio, a bordo del veicolo, ma anche alla partenza e all'arrivo, e quindi coinvolgendo necessariamente anche le infrastrutture, quali terminal, stazioni, fermate, etc.
La delicatezza del tema richiede un approccio organico e strutturato nell'ambito del quale il ruolo di elemento propulsivo non può che vedere il coinvolgimento attraverso una sistematica azione di promozione e sensibilizzazione dell'utenza a un uso consapevole del trasporto pubblico locale e regionale anche in linea con l'obiettivo previsto dal PNRR del trasferimento di una quota del 10% dalla mobilità privata motorizzata al trasporto collettivo. Risulta, altresì, auspicabile un intervento da parte di tutti i soggetti istituzionali finalizzato ad attribuire maggiori garanzie sotto il profilo della tutela al personale a diretto contatto con l'utenza.
In un’ottica di sistema, è parallelamente indispensabile strutturare un organismo in grado di intercettare dati, sia in termini di fenomenologia delle aggressioni che in termini di incidenza sui diversi ambiti territoriali e modali, innovazioni tecnologiche e best practice che orientino lo sviluppo di politiche per la sicurezza e stimolare la connessione tra i diversi livelli sociali e istituzionali. Il tema generale della sicurezza dei trasporti deve infatti coinvolgere le Istituzioni, a ogni livello, in capo alle quali si riconosce l'obbligo della tutela del territorio, e le Parti Sociali ognuna per le specifiche competenze e per gli specifici ambiti di rappresentanza. Le politiche per affrontare “la sicurezza e il senso di insicurezza”, comprese le azioni di terzi connesse al lavoro, devono essere sviluppate, in conformità con la legislazione vigente, attraverso un adeguato confronto tra tutte le parti interessate in stretta cooperazione con le istituzioni competenti e le forze di polizia.
Il presente documento prevede misure, adempimenti e raccomandazioni da prendere a riferimento per dette modalità di trasporto con particolare riferimento per lo specifico settore del trasporto pubblico locale e regionale.

Misure di sistema
In questo contesto si conviene sulla necessità di strutturare una sede istituzionale, a livello nazionale, di monitoraggio, consultazione, confronto e proposta sui temi della sicurezza nel servizio di trasporto pubblico locale e regionale. A questo proposito le funzioni dell’ “Osservatorio nazionale per la promozione del trasporto pubblico locale e regionale” (istituito ai sensi dell’articolo 1, comma 300, della legge n. 244/2007 e del Decreto interministeriale 25 novembre 2011, n. 325) possono essere ampliate attraverso la costituzione di tavoli tematici finalizzati all’elaborazione di proposte, all’acquisizione di dati informazioni, valutazioni e commenti in un’ottica di dialogo e confronto tra rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, del Ministero dell’ Interno, del Ministero dell’economia e delle finanze, delle Regioni e degli Enti Locali, e le Associazioni Datoriali e le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative dei rispettivi settori interessati e firmatarie del CCNL che sottoscrivono il presente documento al fine in particolare di:
- contribuire all'ideazione di campagne istituzionali di comunicazione mirate agli utenti per instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con gli operatori del trasporto pubblico locale;
- raccogliere dati e monitorare lo stato della sicurezza e della qualità del trasporto anche allo scopo di individuare specifiche situazioni territoriali, linee di trasporto, situazioni e orari che necessitano di particolare attenzione da parte delle forze dell'ordine e delle polizie locali;
- attivare un confronto con la rappresentanza delle istituzioni locali per individuare situazioni territoriali che necessitino di particolare attenzione da parte delle forze di pubblica sicurezza e delle polizie locali presso stazioni, capolinea e terminal bus finalizzati a migliorare anche gli standard di percezione di sicurezza da parte dei lavoratori e dei viaggiatori;
- attivare un confronto con la rappresentanza delle case costruttrici con la medesima finalità di realizzare sempre maggiori standard di sicurezza e qualità del trasporto;
- proporre la promozione dell'utilizzo di sempre più efficaci dispositivi tecnologici e soluzioni tecniche finalizzati ad aumentare la sicurezza del servizio nelle stazioni e sui mezzi di trasporto, a partire da quelli di nuova immatricolazione, che passi anche per una semplificazione della vigente normativa in tema di impianti audiovisivi;
- proporre soluzioni per il superamento di situazioni di criticità causate da un immotivato gap di percezione di soggetti che non incentivano fino in fondo il trasporto pubblico locale e regionale, e in particolare i trasporti a sede svincolata, ovvero ne riducono il livello di erogazione del servizio;
- contribuire alla rivisitazione e all’aggiornamento complessivo della normativa in materia di polizia, sicurezza e regolarità dei servizi di trasporto, anche al fine di prevedere l’introduzione di misure atte a prevenire e contrastare il fenomeno delle aggressioni (valutando l’estensione del cosiddetto DASPO urbano a coloro che hanno manifestato e/o reiterato condotte aggressive nei confronti del personale addetto al trasporto pubblico);
- contribuire alla proposizione di specifiche misure, anche di carattere normativo, volte alla possibile attribuzione di maggiori garanzie, sotto il profilo della tutela, al personale di front line, ivi compresa la revisione dell'attuale regime penalistico in tema di aggravanti in caso di aggressioni ai danni di detto personale;
- attivare tavoli prefettizi con Parti sociali, aziende, enti locali, organizzazioni datoriali e sindacali firmatarie del CCNL che monitorano il fenomeno e le aree a maggior rischio e possano proporre soluzioni, per arginare il fenomeno delle aggressioni a lavoratori e utenti del trasporto pubblico e prospettando anche le eventuali risorse necessarie;
L'Osservatorio contribuirà altresì all'elaborazione di specifiche Linee Guida che prevedano:
- la raccolta di informazioni per valutare la natura e le dimensioni del fenomeno attraverso l'elaborazione, distribuzione e raccolta di questionari anonimi;
- azioni di sensibilizzazione relative al tema della sicurezza a favore del settore del trasporto pubblico locale e regionale a dirigenti, lavoratori e passeggeri;
- l'individuazione di criteri per la selezione degli eventi di violenza attraverso la codifica delle modalità di accadimento;
- raccomandazioni all'utenza sul rispetto dei comportamenti a bordo dei mezzi di trasporto e sulla
corretta percezione della figura del personale di front-line di contrasto all'evasione tariffaria;
- valutazione di specifici moduli formativi del personale di front line che siano di ausilio a prevenire e gestire forme di conflittualità e a gestire di situazioni critiche e, nel contempo, organizzazione di campagne d'informazione della cittadinanza e dell'utenza;
- individuazione di percorsi di reinserimento lavorativo per i lavoratori vittime di forme particolarmente gravi di aggressioni e violenze e eventuali necessità di accomodamento ragionevole come previsto dal Patto per la fabbrica;
- individuazione di specifici sistemi e procedure per l’assistenza e il supporto al personale vittime di aggressioni.

Misure specifiche
L’Osservatorio contribuirà a definire condizioni, procedure e best practice anche con l’indicazione di eventuali risorse aggiuntive necessarie per l’adozione di misure specifiche a tutela della sicurezza quali:
- promozione di investimenti in infrastrutture e mezzi su videosorveglianza e protezione ambiente di lavoro, anche per quanto disposto dall’art. 18, comma 1, del d.lgs n. 81/2008 e ss.mm.ii, rendendo obbligatori equipaggiamenti minimi nell’acquisto dei mezzi;
- progressivo isolamento del posto di guida degli operatori di Tpl con cabine protette per le vetture di nuova immatricolazione;
- dotazione di sistemi di controllo degli accessi in stazioni/ingressi/autostazioni (analogamente alle misure in uso negli aeroporti);
- favorire convenzioni (per il servizio ferroviario con la Polfer e nei restanti settori con altri organi di polizia) per garantire più presenza a bordo su tratte definite a rischio aggressioni al personale e canali dedicati al personale per ricorrere in maniera più celere alla chiamata di soccorsi.
- istituzione di un numero “nazionale” diretto di emergenza dedicato al personale e agli utenti;
- adozione di procedure standard finalizzate alla protezione del personale;
- istituzione di programmi di protezione e sicurezza che consentano la presenza e l’intervento di personale dedicato ed addestrato in situazioni di pericolo e da utilizzare come deterrente nelle zone a maggior rischio; controllo e presidio del territorio, stazioni, capolinea, pensiline, anche attraverso la presenza di guardie giurate e unità cinofile come misure di deterrenza e prevenzione.
L’Osservatorio entro 90 giorni dalla prima riunione presenterà al Ministro delle infrastrutture e alla mobilità sostenibili e al Ministro dell’interno un rapporto sulle specifiche attività svolte, sulle soluzioni adottate e programmate e sulle eventuali risorse necessarie.