Tipologia: CPL
Data firma: 5 novembre 2021
Validità: 01.01.2020 - 31.12.2023
Parti: Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil
Settori: Agroindustriale, Operai Agricoli e florovivaisti, Taranto
Fonte: failaebat.it
Sommario:
Art. 1 Oggetto del contratto |
Art. 15 Orario di Lavoro |
Contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Taranto
L'anno 2021 il giorno 5 del mese di novembre presso la sede dell'Ente Bilaterale "Faila Ebat" di Taranto, tra la Confagricoltura - Unione Provinciale Agricoltori di Taranto […], la Federazione Provinciale Coldiretti di Taranto […], la Cia Agricoltori Italiani Puglia Area Due Mari […], la Flai Cgil di Taranto […], la Fai Cisl di Taranto […], la Uila Uil di Taranto […]
Art. 1 Oggetto del contratto
Il presente contratto collettivo regola su tutto il territorio provinciale i rapporti di lavoro fra le imprese condotte in forma singola, societaria o comunque associata che svolgono attività agricole, nonché attività affine e connesse - comprese le aziende florovivaistiche e le imprese che svolgono lavori di creazioni, sistemazione e manutenzione del verde pubblico e privato - e gli operai agricoli da esse dipendenti.
Il CCNL si applica, in particolare, alle imprese considerate agricole ai sensi dell'art. 2135 del Codice Civile e delle altre disposizioni di legge vigenti, quali a titolo esemplificativo:
• Le aziende ortofrutticole;
• Le aziende oleicole e i frantoi;
• Le aziende zootecniche e di allevamento di animali domestici di qualsiasi specie;
• Le aziende di allevamento pesci ed altri organismi acquatici;
• Le aziende di itticoltura, acquacoltura e mitilicoltura sia a terra che in mare o negli specchi d'acqua;
• Le aziende vitivinicole;
• Le aziende funghicole;
• Le aziende casearie;
• Le aziende tabacchicole;
• Le aziende faunistico-venatorie;
• Le aziende agrituristiche;
• Le aziende di servizi e di ricerca in agricoltura
• Le aziende di coltivazioni idroponiche.
Art. 3 Osservatorio Provinciale
È costituito presso l'ente bilaterale l'osservatorio provinciale al fine di monitorare l'intero settore agricolo del territorio jonico. Oltre a quanto previsto dall'art. 9 del CCNL si concorda che tale Osservatorio avrà il compito di monitorare e programmare le azioni di contrasto al lavoro nero, e verificare lo stato di attuazione delle leggi che disciplinano le emersioni al lavoro nero e la sicurezza sul lavoro, nonché il rispetto della Legge 28/2006 (Contrasto al lavoro irregolare) licenziata dal Governo Pugliese, anche con riferimento alla funzionalità della banca dati delle aziende beneficiarie di finanziamenti pubblici; inoltre monitorerà gli effetti dell'applicazione della Legge 199/2016 e coerentemente con le attività di analisi e monitoraggio occupazionale collaborerà fattivamente con la Cabina di Regia Territoriale costituita il 25 settembre 2019 e presieduta dall’Inps di Taranto.
L'Osservatorio altresì si impegnerà a diffondere l'interesse e la necessità di aderire alla Rete Nazionale del Lavoro agricolo di qualità per recuperarne le positive ricadute in termini di promozione commerciale e per distinguersi nello scenario imprenditoriale dell'intero Territorio Nazionale.
L'Osservatorio Provinciale, dovrà esaminare inoltre la corretta applicazione del presente contratto, con un riscontro cadenzato al fine di verificare gli effetti dello stesso sull'andamento del mercato del lavoro.
L'Osservatorio analizzerà l'andamento dell'occupazione dei lavoratori stranieri (Comunitari e non Comunitari in ambito provinciale) anche al fine di fornire indicazioni alle parti costituenti circa il relativo fabbisogno occupazionale;
Monitorerà l'occupazione e le azioni idonee al fine di superare le eventuali disparità esistenti e contrastare i fenomeni di dumping tra imprese ed offrire pari opportunità nel lavoro e nella professionalità, tutto ciò dovrà garantire l'applicazione delle leggi esistenti comprese quelle europee in tema di parità.
Art. 4 Mercato del Lavoro
Termo restando la piena applicazione dell'art. 12 del CCNL (Mercato del Lavoro: Azioni Bilaterali) in carenza di organismi e strumenti specifici per il governo del mercato del lavoro agricolo l'Osservatorio promuovere, nel rispetto delle competenze affidate alla Legislazione Regionale, la costituzione presso il Centro per l'impiego di una Commissione Tripartita composta dai rappresentanti delle Parti Sociali del settore agricolo stipulanti il presente contratto e dal Ministero del Lavoro. Tale organismo avrà il compito di:
• Attuare una politica attiva di lavoro in agricoltura da svolgersi in rapporto sinergico con l'INPS, titolato alla pubblicazione online degli elenchi anagrafici degli operai agricoli e con altri soggetti competenti in materia;
• Promuovere ed indirizzare idonee politiche formative e del lavoro anche con riferimento alle problematiche dei lavoratori migranti;
[…]
• Alla stessa Commissione vanno attribuiti compiti e funzioni in materia di:
> Valutazione delle richieste che devono pervenire da parte delle aziende sui fabbisogni formativi e sulla formazione in materia di sicurezza sul lavoro, prevedendo anche contributi finalizzati alla realizzazione di idonei percorsi formativi;
> Informazioni inerenti la mobilità territoriale e il trasporto dei lavoratori;
[…]
• Considerata la crescita massiccia di lavoratori stranieri e di lavoratori provenienti da altri settori economici sul territorio ionico, le parti concordano di mettere in campo politiche contrattuali e azioni specifiche che, attraverso il pieno coinvolgimento della bilateralità territoriale, dia priorità assoluta ad adeguati percorsi formativi.
A tal fine potrà essere disciplinata, all'interno della classificazione, una figura lavorativa che possa consentire l'inserimento dei su indicati lavoratori, nel settore agricolo.
• Applicazione della regolarità contributiva e la piena applicazione delle normative contrattuali;
• Formazione professionale;
• Politica dell'accoglienza;
• Gestione degli orari annui (Ferie);
• Sorveglianza sanitaria;
• Segnaletica in lingua.
• Traduzione in lingua delle informazioni essenziali sulla sicurezza e sul lavoro
La formazione professionale si dovrà articolare in 3 fasi:
• Di primo ingresso;
• Professionale, per il riconoscimento di una abilità;
• Formazione ed informazione sulla sicurezza.
I lavoratori immigrati e i lavoratori provenienti da altri settori economici, prima di essere utilizzati nei luoghi di lavoro, devono aver conseguito un minimo di ore di formazione presso l'Ente Bilaterale territoriale e/o presso qualsiasi ente di formazione riconosciuto, che gli rilascerà un attestato che confermi le ore di formazione eseguite.
Le parti si adopereranno con il coinvolgimento dell'ente bilaterale, in riferimento a quanto esposto nel citato articolo, per individuare incentivi in favore delle aziende in regola con i versamenti previdenziali ed accessori che:
• avviino progetti formativi sulla sicurezza sul lavoro e in materia di formazione e riqualificazione professionale;
• stabilizzano manodopera a tempo indeterminato;
• privilegiano la stabilizzazione occupazionale degli OTD e che si avvalgono degli ex dipendenti anche per più fasi lavorative;
• si avvalgono del trasporto pubblico e/o privato, effettuato da aziende iscritte in apposito elenco provinciale e regionale, e che potenziano il proprio parco macchine per il trasporto della manodopera;
• avviino progetti mirati per l'accoglienza dei lavoratori migranti.
Art. 6 Lavoratori Immigrati
Le parti concordano che, per evitare ulteriori costi aggiuntivi alle imprese si potrà ricorrere ai pertinenti finanziamenti pubblici finalizzati alla sicurezza da destinare alla formazione, all'integrazione e all'abitazione dei lavoratori migranti.
Si ravvisa la necessità di disciplinare in maniera adeguata la modalità di fruizione di ferie, permessi, riduzioni d'orario e successivi recuperi, nonché il diritto alla riassunzione comunque nel rispetto della vigente legislazione in materia di immigrazione. Al fine di garantire una migliore integrazione si concorda di rendere fruibili ai lavoratori e lavoratrici immigrati, le 150 ore di cui all'art. 36 del vigente CCNL per tale scopo saranno avviati contatti con le istituzioni locali ed il CSA (Centro Sociale di Accoglienza) di Taranto; inoltre, le parti concordano di avviare un percorso di sensibilizzazione nei confronti delle autorità locali rispetto ai temi dell'accoglienza, ovvero il problema abitativo e scolastico dei figli dei lavoratori migranti.
Al lavoratore immigrato bisognerà consentire una gestione delle ferie più lunga, in caso di documentato viaggio nel paese di provenienza agendo anche sulla leva dei permessi non retribuiti. Occorrerà intervenire, sull'informazione, affinché al lavoratore straniero sia garantito l'accesso all'assistenza sanitaria ed alle visite mediche previste dalla legge e dai contratti; tale intervento servirà per far conoscere il nostro sistema sanitario nazionale dando loro opportunità di avere un medico come prevede il SSN.
Art. 7 Salute, Sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro
Le parti concordano il pieno rispetto e l'applicazione di tutte le normative di legge in riferimento alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro nel settore agricolo, va prestata massima attenzione a questo tema allo scopo di assicurare anche ai lavoratori agricoli il rispetto della normativa vigente con particolare attenzione alla formazione, all'informazione e alla tutela sanitaria. A tale scopo bisogna regolamentare:
• Le visite mediche periodiche, da svolgersi con regolarità almeno 2 volte l'anno per i lavoratori a contatto con sostanze nocive; anche promuovendo specifiche convenzioni attraverso il sistema della bilateralità contrattuale;
• L'esclusione dai lavori pesanti e nocivi individuati dai contratti provinciali stessi, le donne in maternità, alle quali, nel periodo di gravidanza, va' garantita la possibilità di cambiare mansione;
Le parti, attraverso l'Ente Bilaterale, si impegnano a diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, promuovendo con nuovi bandi, incentivi alle aziende ed ai lavoratori per la corretta applicazione di quanto previsto dal testo unico sulla sicurezza.
Art. 8 Diritti Sindacali
Le parti, al fine di migliorare sempre più le relazioni sindacali, condividono di ampliare la possibilità per il sindacato territoriale, di accedere in azienda al fine di svolgere la propria funzione a partire dalle assemblee.
Art. 9 Bilateralità
Le ottime relazioni sindacali che hanno caratterizzato il settore agricolo, hanno consentito di sviluppare, nel tempo, una serie di organismi bilaterali che assolvono funzioni importanti sia rispetto alle parti stesse costitutrici e sia rispetto ai datori di lavoro ed ai lavoratori dell'agricoltura sia a livello nazionale che territoriale.
Le parti ritengono indispensabile rafforzare lo strumento della bilateralità anche alla luce delle esperienze già maturate tenendo conto delle positive pratiche di altri settori produttivi. Pertanto, vi è la necessità di proseguire tra le parti con relazioni sindacali continue finalizzate a:
• Una condivisione per una maggiore conoscenza e monitoraggio del settore per individuare obiettivi comuni e condivisi;
• Concretizzare gli atti contrattuali sottoscritti.
[…]
Le parti concordano la istituzione di un sistema di informazione, con incontri di cadenza semestrali. Nel corso di tali incontri le organizzazioni datoriali territoriali forniranno informazioni globali che riguarderanno il territorio jonico sullo stato e sulle prospettive della produzione e della occupazione nel settore, sulla struttura dell'occupazione e sul Mercato del Lavoro, sulla formazione professionale, sulle previsioni dello sviluppo del settore medesimo anche in riferimento alle modifiche eventualmente introducibili a seguito di evoluzioni scientifiche e tecnologiche.
Il sistema di informazione sarà finalizzato, sulle base degli indirizzi determinati dalla sessione nazionale e dal rapporto dell'Osservatorio, alla definizione di comuni obiettivi:
• Mercato territoriale degli investimenti in relazione all'utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche e private;
• Mercato territoriale del lavoro in relazione agli andamenti occupazionali, l'utilizzo degli strumenti a reddito e dei livelli di mobilità;
• Formazione e Mercato del Lavoro;
• Formazione per la sicurezza, Qualità del processo produttivo, Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali;
• Contrasto al lavoro irregolare, nero e sommerso.
Attraverso la bilateralità si dovrà sostenere la sicurezza e il rispetto delle leggi e delle normative contrattuali garantendo, da un lato le imprese, e dall'altra la salvaguardia dei diritti dei lavoratori escludendo quelle imprese che violano leggi e contratti e che inquinano il mercato del lavoro.
[…]
Art. 11 Tutela della Maternità e della Paternità
Oltre quanto previsto dall'art. 38 del CCNL, le parti convengono di riconoscere n. 3 giornate di permesso retribuito al padre lavoratore per la nascita del figlio.
Art. 14 Mansioni
[…]
Caposquadra - Incarico da attribuirsi esclusivamente all'operaio polifunzionale dell'Area 2 livello 4, che coordina la squadra formata da uno o più operai in fase esecutiva, per tale incarico, gli sarà corrisposto una indennità di funzione pari al 20% sulla paga lorda.
Art. 15 Orario di Lavoro
L'orario di lavoro è stabilito in 39 ore settimanali, pari a ore 6.30 giornaliere, così come previsto art. 34 del CCNL sottoscritto in data 19 giugno 2018.
Art. 17 Lavori nocivi e pesanti
Le parti concordano di far riferimento a quanto previsto nel CPL e nei CCNL vigenti e alle Disposizioni contenute nel D.lvo n. 81/2008 e delle attuali leggi di carattere nazionale ed europee.
Per i lavoratori impegnati nei lavori pesanti e nocivi è prevista una maggiorazione del salario pari al 25% ed una riduzione dell'orario di lavoro di 2 ore giornaliere.
Art. 25 Clausola sociale -Appalti pubblici
Per tutelare i lavoratori nei cambi di appalto, le parti sociali concordano una procedura da seguire da parte di entrambe le aziende ed il mantenimento in servizio, ove possibile, dei lavoratori precedentemente impiegati. La disciplina prevista è valida sia per l'impresa cessante che per quella subentrante a prescindere dalla tipologia giuridica delle stesse.
In particolare, l'azienda cessante deve consegnare una comunicazione preventiva di cessazione dell'appalto alle strutture sindacali aziendali e territoriali competenti, ove possibile nei 15 giorni precedenti tale cessazione. Tale comunicazione deve contenere tutti i dati relativi al personale e all'orario di lavoro degli stessi.
L'azienda subentrante deve dare comunicazione del suo subentro nell'appalto con la massima tempestività, preventivamente all'inizio dell'inizio della nuova gestione, in tempi utili e comunque su richiesta delle Organizzazioni sindacali territoriali firmatarie del presente CPL. Oltre a tali comunicazioni, l'azienda cessante deve fornire a quella subentrante tutte le informazioni necessarie alla gestione dei rapporti di lavoro, con la relativa documentazione riferita a ciascun lavoratore avente i requisiti previsti per l'eventuale assunzione.
In caso di Successione di appalto a parità di termini, modalità e prestazioni contrattuali, l'impresa subentrante si impegna a garantire il mantenimento in organico senza periodo di prova di tutti gli addetti presenti in organico nell'appalto precedente dimostrabili da documentazione che lo determini da almeno 4 mesi prima della cessazione d'appalto.
Rimangono esclusi i lavoratori che nel frattempo si siano dimessi, abbiano avuto accesso al pensionamento o altri casi particolari (ad esempio, decesso).
Se il nuovo appalto risulta sostanzialmente differente da quello precedentemente in atto in quanto a termini, modalità e prestazioni contrattuali, l'impresa subentrante viene convocata presso l'Associazione territoriale cui conferisce mandato o, in assenza, presso la Ispettorato Territoriale del Lavoro o eventuale analoga istituzione territoriale competente, insieme alla rappresentanza sindacale aziendale e alle Organizzazioni sindacali stipulanti territorialmente competenti per un esame della situazione, ove possibile nei 15 giorni precedenti la successione d'appalto.
L'incontro deve tendere ad armonizzare le mutate esigenze tecnico-organizzative dell'appalto con il mantenimento dei livelli occupazionali, tenuto conto delle condizioni professionali e di utilizzo del personale impiegato.
Art. 27 Disposizioni finali
[…]
Per quanto non inserito nel presente CPL restano valide le norme già previste e sottoscritte dai precedenti CPL, dal CCNL del 19 giugno 2018, dagli Avvisi Comuni sottoscritti a livello nazionale e regionale.