PROTOCOLLO D’INTESA INTERISTITUZIONALE SULLA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA, REGOLARITÀ, QUALITÀ DEL LAVORO.
 

> La Provincia di Piacenza con sede in Piacenza - Via Garibaldi, 50 - nella persona del Presidente, Dott. Gian Luigi Boiardi;
> La Prefettura di Piacenza, con sede in Piacenza- Via S.Giovanni, 17- nella persona del Vice Prefetto Vicario, Dott. Lorenzo de’ Luca di Pietralata;
> La Direzione Provinciale del Lavoro di Piacenza, con sede in Piacenza - Via Roma, 76 - nella persona del Direttore, Dott. Alfonso Filosa;
> L’ I.N.A.I.L. Piacenza, con sede in Piacenza - Via Boselli 59-63 - nella persona del Direttore, Dott. Maurizio Mazzetti;
> L’ I.N.P.S. di Piacenza, con sede in Piacenza- Piazza Cavalli, 62 - nella persona del Direttore, Dott. Domenico Losurdo;
> L’Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza, con sede in Piacenza, Corso Vittorio Emanuele, 169 - nella persona del Direttore Generale, Dott. Francesco Ripa di Meana;
> La Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Piacenza, con sede in Piacenza - Piazza Cavalli, 35 - nella persona del Presidente, Ing. Giuseppe Parenti;
VISTI:
> i compiti assegnati alle Commissioni Provinciali e Regionali per l’emersione del lavoro non regolare, istituite dall’art. 78 delle legge 448 del 1998;
> i compiti di coordinamento degli interventi della pubblica amministrazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, assegnati a livello provinciale ai Dipartimenti di Sanità pubblica dalla Deliberazione del Consiglio Regionale 18 luglio 1998, n. 930;
> l’Accordo sancito nella Conferenza Stato - Regioni nella seduta del 21 dicembre 2000, che pone in capo ai Presidenti della Giunta Regionale e delle Province autonome il coordinamento regionale delle iniziative rivolte all’informazione, alla formazione, all’assistenza ed alla vigilanza dei fenomeni connessi alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed all’emersione del lavoro irregolare;
> la delibera della Giunta Regionale n. 733 del l’ 8 maggio 2001 e il programma di intervento “Chiaro - Sicuro- Regolare”;
> il protocollo per la qualificazione e la regolarizzazione del lavoro sottoscritto il 19 giugno 2001 da Regione Emilia Romagna, Unione delle Province dell'Emilia - Romagna, Direzioni regionali di INPS ed INAIL, Direzione Regionale del Lavoro;
> il protocollo d’intesa sottoscritto il 15 novembre 2002, nell’ambito della Commissione provinciale per l’emersione del lavoro non regolare, da Amministrazione Provinciale di Piacenza, C.C.I.A.A., Direzione Provinciale di Piacenza, I.N.P.S., I.N.A.I.L., A.S.L., Prefettura, Organizzazioni Sindacali, Associazioni Datoriali;
> i compiti di coordinamento degli interventi di vigilanza previsti per i Comitati per il Lavoro e l'Emersione del Sommerso (C.L.E.S.) dal Decreto Legislativo n. 124 del 2004;
PRESO ATTO
degli indirizzi contenuti nel “Patto per la qualità dello sviluppo, la competitività, la sostenibilità ambientale e la coesione sociale in Emilia-Romagna”, siglato il 18 febbraio 2004 tra la Giunta regionale, gli enti locali, le parti sociali, il sistema camerale, orientato alla crescita economica ed al miglioramento delle condizioni di vita delle persone;
RITENUTO
necessario dare luogo ad una intesa interistituzionale tra i soggetti che a livello locale si occupano della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro;
CONVENGONO
sulla necessità di sottoscrivere il presente protocollo di intesa, mirato alla qualificazione del lavoro in Provincia di Piacenza, concordando sui seguenti punti:
 

1) FINALITÀ

L’intesa intende corrispondere all’obiettivo di definire una strategia istituzionale ed attuativa diretta alla qualificazione del lavoro in provincia di Piacenza, per rendere le condizioni di lavoro e le produzioni sicure, regolari, ispirate a principi di “qualità” del lavoro.
Le linee politiche ispiratrici degli interventi concordati deriveranno dagli indirizzi assunti in seno alla Commissione Provinciale Tripartita, della Commissione provinciale per l’emersione del lavoro non regolare, del Comitato per il Lavoro e l’Emersione del Sommerso.
 

2) AMBITI DI LAVORO

Gli ambiti di lavoro specifici di vengono individuati prioritariamente in:
• Miglioramento del flusso informativo tra le Amministrazioni, finalizzato (compatibilmente alle norme sulla privacy e alle limitazioni interne agli enti) ad una condivisione delle banche dati, con finalità di controllo incrociato e di supporto alle azioni di contrasto al lavoro non regolare.
• Organizzazione di momenti di informazione / formazione rivolti a datori di lavoro e ad operatori degli enti.
• Supporto alla qualificazione del ruolo della committenza pubblica negli appalti come strumento di promozione delle condizioni di regolarità del lavoro.
• Supporto alla diffusione di una cultura improntata alla responsabilità sociale e promozione del Marchio di Qualità Sociale del Lavoro.
• Predisposizione di azioni informative /formative sulla sicurezza, in particolare per i lavoratori neoassunti e definizione di standard minimi di formazione.
• Organizzazione di momenti di aggiornamento e di azioni di sostegno rivolte ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e ad altre figure comunque operanti nel settore “sicurezza sul lavoro”.
• Pubblicazione di rilevazioni statistiche relative agli interventi degli organi di vigilanza e all’andamento degli infortuni sul lavoro.
I sottoscrittori del protocollo d’intesa potranno concordare, tramite opportune integrazioni al protocollo stesso, ulteriori ambiti di lavoro, al verificarsi di innovazioni normative o di nuovi indirizzi assunti dalle commissioni citate al punto 1) FINALITÀ.
 

3) PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI

Operativamente verranno predisposti progetti tematici, validati dai soggetti sottoscrittori del presente protocollo specificatamente coinvolti, ed articolati secondo il seguente schema:
> titolo del progetto;
> motivazioni che ne determinano l’opportunità;
> modalità di realizzazione;
> durata del progetto ed articolazioni per fasi;
> indicazione dei referenti tecnici del progetto;
> data di sottoscrizione;
> sottoscrizione da parte dei Responsabili delle strutture coinvolte.
Ai singoli progetti, qualora se ne verifichi la necessità, potranno partecipare altri soggetti istituzionali, specificatamente individuati.
I soggetti sottoscrittori del protocollo si riuniranno a scadenza quadrimestrale, al fine di monitorare lo stato di avanzamento dei progetti e di verificare eventuali necessità di rimodulazione.
La Provincia di Piacenza svolge funzioni di segreteria tecnica al presente protocollo.

Piacenza, 16 maggio 2005