Regione Toscana
Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale
Settore salute e sicurezza luoghi di lavoro e processi speciali n ambito di prevenzione

Decreto 7 marzo 2019, n. 3012
Riorganizzazione dei gruppi di lavoro regionali ai sensi della DGRT 151/2016

IL DIRIGENTE

Visto il D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e ss.mm.ii.;
Vista la legge regionale n. 40 del 24 febbraio 2005, “Disciplina del servizio sanitario regionale”, che nei propri fondamenti pone l’accento sullo spirito di uniformità e sui principi di omogeneità nell’organizzazione e nella la diffusione delle migliori pratiche all'interno degli Enti del Servizio Sanitario Regionale (S.S.R.);
Tenuto conto della LR 84/2015 che ha riordinato l’assetto istituzionale e organizzativo del SSR cui ha conseguito una modifica sostanziale delle organizzazioni dei servizi prevenzione e protezione e delle strutture dei medici competenti all’interno delle Aziende USL;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 151 del 01 marzo 2016 “Piano strategico regionale 2016-2020 per la sicurezza del lavoro” dove:
• vengono individuati i principali comparti lavorativi non esclusivi da presidiare per favorire lo sviluppo delle competenze professionali e l’orientamento degli indirizzi operativi a supporto del settore regionale competente e del livello gestionale delle Aziende USL;
• Viene individuato il Centro Regionale Infortuni e Malattie Professionali (di seguito CeRIMP) come l’osservatorio regionale per la conoscenza dello stato della salute dei lavoratori e dei fenomeni infortunistici.
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 693 del 25/05/2015 che approva il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2014/2018 e la Delibera n. 1314/2015 che lo rimodula ai sensi dell'Accordo n.56/CSR del 27/03/2015;
Tenuto conto che nel sopra citato Piano rientrano i progetti inerenti all'ambito Prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro: n. 38 “Report Informativo Integrato”, n. 39 “Sorveglianza sanitaria ex-esposti all'amianto quale strumento anche per la tutela dell'ambiente e dei cittadini in merito all'amianto”, n. 40 “Emersione malattie professionali”, n. 41 “Sviluppo della presenza e della compresenza degli RLS - RLST, sostegno alla bilateralità, promozione buone prassi e percorsi di responsabilità sociale (informazione e assistenza a tutti i portatori d'interesse), miglioramento del benessere organizzativo e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, n. 42 “Cultura della sicurezza nelle scuole”, n. 43 “Programmazione attività di controllo integrata per la riduzione degli infortuni gravi e mortali”, n. 44 “Qualità e omogeneità vigilanza” e n. 48 Rischio da radiazione solare ultravioletta nei lavoratori outdoor: linee di indirizzo sulle misure di prevenzione e valutazione di fattibilità di nuovi approcci per la loro diffusione;
Vista la Legge Regionale n. 51/13 “Norme per la protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto e promozione del risparmio energetico, della bioedilizia e delle energie alternative”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1058/2015 “Approvazione Schema di Protocollo d'intesa per la pianificazione degli interventi sulla sicurezza del lavoro nei porti di Carrara, Livorno e Piombino”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 458/2016 “Piano biennale straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 455/2018 “Protocollo di intesa sul coordinamento ed il monitoraggio della Sicurezza del lavoro in Toscana, tra Regione Toscana, Istituto Nazionale Infortuni Sul Lavoro - INAIL Direzione Regionale Toscana, Direzione regionale Vigili del Fuoco Toscana, CGI , CISL, UIL, e Associazioni datoriali.”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1033/2018 “Protocollo per la promozione della sicurezza del lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell'area portuale”;
Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 755 del 28 luglio 2015 avente per oggetto “Nuovo protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze e Procure della Repubblica presso i Tribunali di Firenze, Pistoia e Prato per il rafforzamento nel territorio dell'Area Vasta Centro delle azioni finalizzate alla vigilanza ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al contrasto al lavoro sommerso ed alla promozione delle politiche di integrazione e di sostegno alle situazioni di difficoltà”;
Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 739/2018 “Proroga scadenza seconda fase "Piano Straordinario Lavoro Sicuro AUSL Toscana Centro" ed integrazione risorse finanziarie.”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 241/2016 "Approvazione schema Protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Direzione regionale INAIL per la Toscana e Ufficio scolastico regionale per la Toscana, per la creazione del Sistema regionale in materia di sicurezza e salute nella scuola";
Visto il Decreto dirigenziale n. 8150/2017 “Attuazione DGRT 151/16 - Approvazione pianificazione aziendale "Ricerca attiva malattie da lavoro"”;
Visto il Decreto dirigenziale n. 1826/2012 “Costituzione "Gruppo di lavoro regionale per la definizione di linee di indirizzo per la realizzazione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori con pregresse esposizioni ad amianto"
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 396/2016 "Sorveglianza sanitaria e percorso clinico per gli ex esposti ad amianto e sviluppo di linee di indirizzo per la sorveglianza sanitaria di ex esposti ad altri cancerogeni occupazionali";
Alla luce dell’evoluzione dei modelli produttivi ed organizzativi del mondo del lavoro e dei nuovi rischi ad essi associati e dell’adozione di nuovi protocolli di intesa/piani mirati della prevenzione, ritenuto necessario, aggiornare il Decreto dirigenziale n. 12185/2018 “Riorganizzazione dei gruppi di lavoro regionali ai sensi della DGRT 151/2016” - Aggiornamento”;
 

DECRETA

1. Di sostituire l’Allegato A del Decreto dirigenziale n. 12185/2018 “Riorganizzazione dei gruppi di lavoro regionali ai sensi della DGRT 151/2016” - Aggiornamento”, con l’Allegato A del presente decreto “Funzioni ed obiettivi dei Gruppi di lavoro regionali, loro individuazione e composizione” facente parte integrante del presente atto;
2. Di stabilire che i componenti ed i coordinatori dei gruppi indicati in allegato A al presente decreto, saranno formalizzati mediante atti successivi;
3. Di stabilire che per la partecipazione ai gruppi di cui al precedente punto 2 non sono previsti compensi;
 

Il Dirigente

 

Allegato A - Funzioni ed obiettivi dei Gruppi di lavoro regionali, loro individuazione e composizione

Sommario
1 Premessa
1.1 Generalità
1.2 Definizioni
2 I gruppi regionali
2.1 Premessa
2.2 Nomine e sostituzioni
2.3 Mission generali dei gruppi regionali
2.4 Mission dei componenti i gruppi regionali
2.5 Gruppo Regionale Edilizia
2.5.1 Composizione
2.5.2 Attività per il perseguimento della mission
2.6 Gruppo Agricoltura
2.6.1 Composizione
2.6.2 Attività per il perseguimento della mission
2.7 Gruppo Estrattivo e Lapideo
2.7.1 Composizione
2.7.2 Attività per il perseguimento della mission
2.8 Gruppo Attività portuali, cantieristica navale, lavoro in mare e navigazione
2.8.1 Composizione
2.8.2 Attività per il perseguimento della mission
2.9 Gruppo Rischi per la salute
2.9.1 Composizione
2.9.2 Attività per il perseguimento della mission
2.10 Gruppo Rischio Chimico, ambienti sospetti di inquinamento e rischio Atmosfere Esplosive.
2.10.1 Composizione
2.10.2 Attività per il perseguimento della mission
2.11 Gruppo Gestione delle emergenze
2.11.1 Composizione
2.11.2 Attività per il perseguimento della mission
2.12 Gruppo Attrezzature di lavoro e dpi
2.12.1 Composizione
2.12.2 Attività per il perseguimento della mission
2.13 Gruppo Rete Regionale RLS
2.13.1 Composizione
2.13.2 Attività per il perseguimento della mission
2.14 Gruppo “Stress lavoro correlato”
2.14.1 Composizione
2.14.2 Attività per il perseguimento della mission
2.15 Gruppo Regionale Ferrovie
2.15.1 Composizione
2.15.2 Attività per il perseguimento della mission
3 I gruppi monoaziendali
3.1 Premessa e mission generale dei gruppi regionali
3.2 Nomine e sostituzioni
3.3 Mission dei componenti i gruppi regionali
3.4 Gruppo Piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo
3.4.1 Composizione
3.4.2 Attività per il perseguimento della mission
3.5 Gruppo Progetto Piano Lavoro Sicuro
4.5 Gruppo Regionale Tecnico di Coordinamento sulla sorveglianza sanitaria degli ex esposti a cancerogeni
3.5.1 Composizione
3.5.2 Attività per il perseguimento della mission
4 I gruppi interdisciplinari
4.1 Premessa e mission generale dei gruppi
4.2 Mission dei componenti i gruppi regionali
4.3 Gruppo Interdisciplinare Amianto - Sanità
4.3.1 Composizione
4.3.2 Attività per il perseguimento della mission
4.4 Gruppo “Promozione della cultura della sicurezza e della salute tramite la scuola”
4.4.1 Composizione
4.4.2 Attività per il perseguimento della mission

4.5 Gruppo Regionale Tecnico di Coordinamento sulla sorveglianza sanitaria degli ex esposti a cancerogeni
4.5.1 Composizione
4.5.2 Attività per il perseguimento della mission

1 Premessa
1.1 Generalità

I Gruppi regionali elencati nei capitoli a seguire, supportano la Regione Toscana nel definire, programmare, attuare e monitorare i piani di prevenzione della salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro.
Tali gruppi hanno normalmente carattere di multidisciplinarietà e sono composti, a seconda del caso, da personale regionale, da personale delle aziende e/o degli enti del sistema sanitario regionale e da personale afferente a più Assessorati e/o a più Istituzioni, con l’obiettivo di svolgere o ideare attività al fine di perseguire una mission predefinita.
Il lavoro dei Gruppi è costante e prevede momenti di incontro, in presenza e/o in modalità videoconferenza, con periodicità stabilita in funzione della programmazione delle attività e delle eventuali situazioni di necessità contingenti. Dalla loro attività può scaturire la necessità di costituire, in accordo con il Settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” e, relativamente ai gruppi di cui al precedente punto n.1, l’articolazione regionale PISLL, specifici sotto gruppi le cui composizione e mission sono formalizzate mediante atti ad hoc.


1.2 Definizioni

Gruppo regionale:

gruppo che affronta rischi e/o comparti di competenza pluriaziendale, in cui partecipano referenti delle aziende e/o degli enti del SSR competenti.

Gruppo monoaziendale:

gruppo di interesse regionale, normalmente legato a uno o più protocolli di intesa o piani mirati insistenti sul territorio di una singola azienda USL, in cui partecipa il personale dell’azienda stessa la quale provvede ad indicare sia i partecipanti che il coordinatore.

Gruppo interdisciplinare:

gruppo di livello regionale e di carattere trasversale, in cui normalmente partecipano referenti aziendali di più aziende e/o enti del SSR, personale afferente a più Assessorati e/o a più Istituzioni.

Competenze:

Insieme dalle conoscenze e dalle capacità di usarle in modo adeguato per i compiti e/o le attività richieste.

Partecipazione:

In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo al compiersi dell’attività stessa.

Multidisciplinarietà:

caratteristica che implica la presenza di diverse figure professionali per il raggiungimento degli obiettivi.

Coordinatore:

Persona che assicura il corretto andamento dei lavori di un gruppo di lavoro: indice e provvede alla verbalizzazione delle riunioni, assicura il perseguimento della mission, monitora e relazione in merito al raggiungimento degli obiettivi;

Referente regionale:

persona del settore regionale competente sistematicamente informata sullo stato di avanzamento lavori da parte del coordinatore del gruppo con il quale condivide e monitora gli obiettivi del gruppo stesso.

Referente aziendale:

persona individuata dall’Azienda/Ente di appartenenza quale rappresentante nel gruppo con il fine di perseguire la mission di componente così come definita nei paragrafi a seguire.


2 I gruppi regionali
2.1 Premessa

I Gruppi regionali di seguito elencati supportano il Settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” e l’articolazione regionale PISLL nella gestione attuativa delle indicazioni contenute nel Piano strategico regionale per la sicurezza sul lavoro e nei protocolli di intesa/piani mirati di prevenzione.
A tal fine, in generale tali gruppi:
• Mantengono costanti relazioni con CERIMP, al fine di implementare i fabbisogni informativi dei singoli comparti lavorativi per lo sviluppo di indicatori, di attività di dettaglio, relativamente agli aspetti infortunistici.
• Predispongono risposte a quesiti di carattere tecnico provenienti dal personale dei servizi PISLL nell’ottica di omogeneizzarne i criteri risolutivi a livello regionale, tenendo conto delle specificità locali;
• Supportano il Settore regionale per l’istruttoria relativa ad eventuali quesiti posti dall’esterno e, se del caso, da porre alla Commissione Interpelli ex art. 12 del D.Lgs. 81/08;
• Esprimono i bisogni, propongono e supportano il piano di sviluppo di SISPC;
• Sviluppano linee di indirizzo e collaborano alla definizione dei fabbisogni ed alla progettazione dei processi
• formativi e comunicativi, in accordo con gli indirizzi espressi dall’articolazione regionale PISLL;
• Sviluppano, in collaborazione con il Settore regionale, un quadro complessivo relativo al rischio/comparto di pertinenza al fine di monitorare gli effetti delle azioni di vigilanza e prevenzione messe in campo e di ridefinirne eventualmente priorità, obiettivi, azioni.
La composizione dei Gruppi di lavoro è omogenea in relazione all’argomento trattato ed alla rappresentatività delle Aziende e degli Enti appartenenti al Sistema Sanitario della Regione Toscana e può prevedere, sulla base della complessità/estensione degli argomenti trattati, la creazione di opportuni sottogruppi.


2.2 Nomine e sostituzioni
I componenti dei gruppi regionali sono formalizzati mediante atti regionali specifici di recepimento dei nominativi individuati dalle Aziende e/o dagli Enti del SSR sulla base delle indicazioni definite nei paragrafi seguenti.
Tali nominativi rimangono in carica fino a diversa comunicazione formale inviata dalla relativa Azienda/Ente di appartenenza; in caso di sostituzione di uno o più referenti aziendali e contestuale assenza della comunicazione appena citata, i nuovi nominati diventano automaticamente i responsabili della struttura organizzativa gestionale di appartenenza.


2.3 Mission generali dei gruppi regionali
In generale la mission dei gruppi regionali di cui al presente documento è quella di contribuire al miglioramento dei livelli di efficacia ed efficienza delle attività di vigilanza e assistenza dei servizi PISLL in tema di prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Oltre alle attività indicate nei paragrafi specifici, il perseguimento della mission è svolto da ogni gruppo mediante:
• La collaborazione con il Cerimp e con il sistema di governance del SISPC ai fini di una adeguata analisi dei dati infortunistici e di attività relativi al comparto di pertinenza con lo scopo di fornire supporto al settore regionale per la definizione della programmazione coerente con il Piano Nazionale e Regionale della Prevenzione e con i protocolli di intesa/piani mirati in vigore;
• Il supporto al Settore regionale e al SAFE per la progettazione e programmazione delle attività di formazione e informazione coerenti con il piano formativo regionale e con i protocolli di intesa/piani mirati in vigore;
• Il supporto al Settore regionale per la definizione dei contenuti delle Campagne di comunicazione;
• Il supporto al Settore regionale per il perseguimento dell’obiettivo di cui al progetto n. 44 “Qualità e omogeneità vigilanza”;
• La Predisposizione di risposte a quesiti di carattere tecnico, attraverso l’Articolazione regionale PISLL;
• Il supporto al Settore regionale per l’istruttoria relativa ad eventuali quesiti da porre alla Commissione Interpelli ex art. 12 del D. lgs. 81/08;
• La redazione e divulgazione all’interno dei servizi PISLL del resoconto di ogni riunione;
• La collaborazione con gli altri gruppi regionali con particolare riferimento alla rete regionale RLS.
 

2.4 Mission dei componenti i gruppi regionali
All’interno del gruppo regionale per il quale è individuato, al fine di contribuire efficacemente alla mission definita per il gruppo stesso, ogni componente ha una ulteriore mission da perseguire che è quella di essere parte attiva all’interno del gruppo regionale e dell’azienda di appartenenza. Per far ciò, egli/ella è necessario che:
• attui comportamenti sinergici rispetto agli altri componenti il gruppo regionale con particolare riferimento a quelli nominati dalla sua stessa azienda;
• metta a disposizione del gruppo le proprie competenze facendosi parte attiva e costruttiva nel perseguimento degli obiettivi collettivi;
• sia parte attiva nell’accogliere le eventuali segnalazioni/richieste da parte dei colleghi dei servizi e nel fornire loro adeguati feedback rispetto ai lavori del gruppo regionale;
• si renda eventualmente disponibile alla partecipazione ai gruppi di lavoro interregionali e/o nazionali sul tema.
 

2.5 Gruppo Regionale Edilizia
2.5.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato da due elementi: uno dei quali è individuato tra i sei referenti aziendali alla prima riunione del gruppo e l’altro è un rappresentante del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’egli/ella componente del gruppo.
I due coordinatori, non necessariamente attraverso una partecipazione simultanea, hanno la prerogativa di rappresentare il settore regionale nei gruppi di livello nazionale in tema di salute e sicurezza sul lavoro in edilizia.


2.5.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale edilizia persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili di cui al Titolo IV del D.Lgs. 81/08.
Oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo 2.3, il gruppo:
• Fornisce supporto al Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e regionali, in particolare per l'attuazione del Piano Nazionale Edilizia.
• Collabora e si interfaccia con il gruppo regionale “Attrezzature e dpi” con particolare riferimento alla protezione individuale dalla caduta dall’alto;
• Valida i contenuti da inserire nel portale www.coperturasicura.toscana.it proposti in collaborazione con la Fondazione Architetti Firenze, come da Piano Mirato “Sicurezza nella gestione e manutenzione delle coperture”.
• Supporta il Settore regionale nella redazione di eventuali aggiornamenti normativi del Regolamento regionale 75/R/2013 sulla prevenzione delle cadute dall’alto.


2.6 Gruppo Agricoltura
2.6.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato da due elementi: uno dei quali è individuato tra i sei referenti aziendali alla prima riunione del gruppo e l’altro è un rappresentante del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’egli/ella componente del gruppo.
I due coordinatori, non necessariamente attraverso una partecipazione simultanea, hanno la prerogativa di rappresentare il settore regionale nei gruppi di livello nazionale in tema di salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura.


2.6.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale agricoltura persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza nelle attività agricole:
Oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo 2.3, il gruppo:
• Fornisce supporto al Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e regionali, in particolare per l'attuazione del Piano Nazionale Agricoltura;
• Fornisce supporto al Tavolo di lavoro regionale sul caporalato in agricoltura;
• Collabora e si interfaccia con il gruppo regionale “Attrezzature e dpi” con particolare riferimento all’uso corretto delle attrezzature di lavoro;
• Si avvale delle specifiche competenze presenti in ISPRO per gli aspetti relativi all’uso sostenibile e sicuro dei fitosanitari e per gli aspetti legati alla cancerogenicità delle sostanze utilizzate.


2.7 Gruppo Estrattivo e Lapideo
2.7.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato da due elementi: uno dei quali è individuato tra i sei referenti aziendali alla prima riunione del gruppo e l’altro è un rappresentante del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’egli/ella componente del gruppo.


2.7.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Estrattivo e lapideo” persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza nel comparto estrattivo e lapideo e degli stabilimenti termali.
Uno dei due referenti del Dipartimento della Prevenzione dell’Azienda USL Toscana Nordovest è membro anche del gruppo monoaziendale “piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo” (§3.4) al fine di riportare all’interno del gruppo regionale di cui al presente paragrafo notizie sul monitoraggio del piano straordinario citato e/o elementi di cui alla mission del gruppo regionale stesso.
 

2.8 Gruppo Attività portuali, cantieristica navale, lavoro in mare e navigazione
2.8.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato da due elementi: uno dei quali è individuato tra i sei referenti aziendali alla prima riunione del gruppo e l’altro è un rappresentante del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’egli/ella componente del gruppo.
I due coordinatori, non necessariamente attraverso una partecipazione simultanea, hanno la prerogativa di rappresentare il settore regionale nei gruppi di livello nazionale in tema di salute e sicurezza sul lavoro nei porti.
 

2.8.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Attività portuali, cantieristica navale, lavoro in mare e navigazione” persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza, oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo 2.3:
• Supporta il Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e regionali, in particolare per l'attuazione dei piani mirati in vigore nei porti toscani.
• Collabora e si interfaccia con il gruppo regionale “Edilizia” con particolare riferimento alla cantieristica navale;
 

2.9 Gruppo Rischi per la salute
2.9.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato uno dei sei referenti aziendali la cui individuazione è svolta alla prima riunione del gruppo; questi condivide lo stato di avanzamento delle attività con il referente del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” non componente stabile del gruppo.
Il coordinatore ed il referente regionale, non necessariamente attraverso una partecipazione simultanea, hanno la prerogativa di rappresentare il settore regionale nei gruppi di livello nazionale in tema di salute e sicurezza da sovraccarico biomeccanico.


2.9.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Rischi per la salute” persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute con particolare riferimento a quelli dovuti al sovraccarico biomeccanico mediante:
• La collaborazione con il Cerimp per l’analisi dei dati infortunistici, delle malattie professionali e delle schede 3b al fine di fornire supporto al Settore regionale per la programmazione delle attività;
• Il coordinamento ed il monitoraggio delle le attività relative al progetto n. 40 “Emersione malattie professionali” ed la progetto n. n. 48 “Rischio da radiazione solare ultravioletta nei lavoratori outdoor: linee di indirizzo sulle misure di prevenzione e valutazione di fattibilità di nuovi approcci per la loro diffusione”;
• La redazione di linee di indirizzo per l’analisi dei rischi per la salute.


2.10 Gruppo Rischio Chimico, ambienti sospetti di inquinamento e rischio Atmosfere Esplosive
2.10.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato uno dei sei referenti aziendali la cui individuazione è svolta alla prima riunione del gruppo; questi condivide lo stato di avanzamento delle attività con il referente del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” non componente stabile del gruppo.


2.10.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Rischio Chimico ed Aziende ad Alto Rischio” persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza, oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo 2.3:
• Sovrintendendo la sperimentazione e verifica dell’applicazione delle Linee di indirizzo sulla valutazione del rischio chimico negli ambienti di lavoro prodotte nel 2017;
• Definendo linee di indirizzo per l’analisi dei rischi negli ambienti confinati;
• Definendo linee di indirizzo per l’analisi dei rischi negli ambienti a rischio atmosfere esplosive;
• Supportando il Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e interregionali.


2.11 Gruppo Gestione delle emergenze
2.11.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato uno dei sei referenti aziendali la cui individuazione è svolta alla prima riunione del gruppo; questi condivide lo stato di avanzamento delle attività con il referente del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” non componente stabile del gruppo.


2.11.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Gestione delle emergenze” persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza, oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo 2.3:
• Definendo linee di indirizzo per l’analisi dei sistemi di gestione dell’emergenza di cui agli articoli 43 e seguenti del D.Lgs. 81/08;
• Fornendo supporto agli altri gruppi regionali, in tema di gestione delle emergenze;


2.12 Gruppo Attrezzature di lavoro e dpi
2.12.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato da due elementi: uno dei quali è individuato tra i sei referenti aziendali alla prima riunione del gruppo e l’altro è un rappresentante del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’egli/ella componente del gruppo.
I due coordinatori, non necessariamente attraverso una partecipazione simultanea, hanno la prerogativa di rappresentare il settore regionale nei gruppi di livello nazionale in tema di salute e sicurezza sul lavoro relativo a macchine ed impianti.


2.12.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Attrezzature di lavoro e dpi” persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza in tema di utilizzo di macchine, impianti e dispositivi di protezione individuale fornendo, oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo 2.3:
• Collaborazione con il Cerimp per l’analisi dei dati infortunistici e delle malattie professionali al fine di fornire supporto al Settore regionale per la programmazione delle attività;
• Assistenza normativa agli Organi di Vigilanza anche in tema di gestione delle attrezzature: noleggi, concessioni d’uso, manutenzioni in conto terzi ecc.
• Pareri tecnici su quesiti riguardanti macchine, impianti e dispositivi di protezione individuale.
• Supporto al Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e regionali, in particolare per
l'attuazione dei piani mirati in vigore nei porti toscani.
• Definendo linee di indirizzo per lo sviluppo del metodo feedback di cui alla DGRT 151/2016 individuando annualmente almeno una attrezzatura per l’attuazione di tale metodo.


2.13 Gruppo Rete Regionale RLS
2.13.1 Composizione

Al fine di assicurare una adeguata territorialità del rapporto RLS - Rete Regionale RLS, il gruppo regionale è composto da personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari un referente per ogni ex Azienda ASL ante L.R. 84/2015, ed è coordinato da un rappresentante del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’esso componente del gruppo.


2.13.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Rete Regionale RLS” persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza in tema di sviluppo della figura del RSL attraverso, oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo 2.3:
• La definizione di linee di indirizzo relativamente ai diritti dei RLS di cui all’articolo 50 del D.Lgs. 81/08 con particolare riferimento al comma 1 lettera f);
• La realizzazione di un convegno regionale e di almeno un’iniziativa di comunicazione specifica per ciascuna Asl;
• Il coordinamento ed il monitoraggio delle le attività relative al progetto n. 41 relativamente allo “Sviluppo della presenza e della compresenza degli RLS - RLST e sostegno alla bilateralità”;
• La collaborazione con gli altri gruppi regionali con particolare riferimento al gruppo “attrezzature di lavoro e dpi” in tema di sviluppo del metodo feedback.
Gli indirizzi programmatici dell’attività (argomenti dei seminari e/o dei bollettini, stesura di linee guida e/o buone prassi) elaborati dalla Rete RLS sono comunque discussi in seno al Comitato regionale di coordinamento ex art 7 D.Lgs81/08 anche in analogia a quanto previsto dal Piano Regionale di Prevenzione.


2.14 Gruppo “Stress lavoro correlato
2.14.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato da due elementi: uno dei quali è individuato tra i sei referenti aziendali alla prima riunione del gruppo e l’altro è un rappresentante del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’egli/ella componente del gruppo; il gruppo, inoltre, potrà avvalersi della collaborazione di esperti delle stesse o di altre Amministrazioni.
I due coordinatori, non necessariamente attraverso una partecipazione simultanea, hanno la prerogativa di rappresentare il settore regionale nei gruppi di livello nazionale in tema di salute e sicurezza sul lavoro da stress lavoro correlato.


2.14.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Stress lavoro correlato” persegue la mission definita nel paragrafo 2.3 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza attraverso, oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo 2.3:
• L’aggiornamento degli indirizzi tecnici per la valutazione dello stress lavoro correlato elaborati per la Regione Toscana.
• Il coordinamento delle attività di controllo ed assistenza in tema di stress lavoro correlato sulla base degli indirizzi interregionali per lo stress lavoro correlato.;
• Il coordinamento ed il monitoraggio dell'attuazione e sviluppo delle attività previste dal progetto regionale della rete UU.FF. Pisll e AOU Pisana, per la gestione dei casi di patologie da disadattamento lavorativo (D.D.2913 del 26/5/2015) rimodulato per il periodo 2017-2019.
• La definizione di modelli per l’individuazione di comparti e/o attività a maggior rischio di aggressione e di linee di indirizzo per l’assistenza alle imprese nell’analisi e miglioramento dei relativi livelli di rischio;
• Supporto al Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e interregionali e per l’inoltro dei dati a livello nazionale.


2.15 Gruppo Regionale Ferrovie
2.15.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari due referenti per ogni ASL ed è coordinato da due elementi: uno dei quali è individuato tra i sei referenti aziendali alla prima riunione del gruppo e l’altro è un rappresentante del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’egli/ella componente del gruppo.
I due coordinatori, non necessariamente attraverso una partecipazione simultanea, hanno la prerogativa di rappresentare il settore regionale nei gruppi di livello nazionale in tema di salute e sicurezza nelle ferrovie.


2.15.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Ferrovie” persegue la mission definita nel paragrafo 2.2 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza attraverso, oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo 2.2:
• Assistenza normativa e tecnica agli Organi di Vigilanza in tema di salute e sicurezza nel comparto ferroviario;
• Collabora e si interfaccia con il gruppo regionale “Edilizia” con particolare riferimento alla cantieristica ed alle grandi opere ferroviarie;
• Il coordinamento delle attività di controllo ed assistenza sulla base delle linee di indirizzo emanate con circolare congiunta tra la Regione Toscana e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 10 giugno 2016
• L’attuazione di modelli sinergici di coordinamento delle attività con gli altri enti di controllo con particolare riferimento all’ispettorato del lavoro.
• Supporto al Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e interregionali.


3 I gruppi monoaziendali
3.1 Premessa e mission generale dei gruppi regionali

I Gruppi di seguito elencati hanno lo scopo di coordinare e monitorare le attività al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dai protocolli di intesa/piani mirati la cui competenza territoriale è limitata ad una singola Azienda.
La mission di questi gruppi è, quindi, definita all’interno dei protocolli di intesa/piani mirati formalizzati dalla Regione Toscana che, pertanto, ne detiene la supervisione attraverso il Settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione”.
A tal fine, relativamente al protocollo di intesa/piano mirato specifico, in generale tali gruppi:
• Collaborano con il Cerimp e con il sistema di governance del SISPC ai fini di una adeguata analisi dei dati infortunistici e di attività relativi al comparto di pertinenza con lo scopo di fornire supporto al settore regionale per la definizione della programmazione coerente con il protocollo di intesa/piano mirato in vigore;
• Mantengono relazioni con i gruppi regionali in particolare per questioni specifiche da affrontarsi in forma trasversale;
• Supportano il Settore regionale per l’istruttoria relativa ad eventuali quesiti da porre alla Commissione Interpelli ex art. 12 del D.Lgs. 81/08, laddove il quesito non possa essere ricondotto al gruppo regionale specifico;
• Esprimono i bisogni, propongono e supportano il piano di sviluppo di SISPC;
• Collaborano alla definizione dei fabbisogni ed alla progettazione dei processi formativi e comunicativi.
• Sviluppano, in collaborazione con il Settore regionale, un quadro complessivo relativo al protocollo di intesa/piano mirato di pertinenza al fine di monitorare gli effetti delle azioni di vigilanza e prevenzione messe in campo e di ridefinirne eventualmente priorità, obiettivi, azioni.
• Redigono e divulgano un sintetico resoconto di ogni riunione almeno al personale del servizio PISLL coinvolto nel protocollo di intesa/piano mirati.


3.2 Nomine e sostituzioni
I componenti dei gruppi regionali sono individuati, sia in termini numerici che nei nominativi, dall’Azienda USL competente del Protocollo di intesa/piano mirato, la quale individua tra di essi anche il coordinatore del gruppo; le nomine sono successivamente formalizzate mediante atti regionali specifici di recepimento.
I nominativi rimangono in carica fino a diversa comunicazione formale inviata dalla relativa Azienda; in caso di sostituzione di uno o più di essi e contestuale assenza della comunicazione appena citata, i nuovi nominati diventano automaticamente i responsabili della struttura organizzativa gestionale di appartenenza.


3.3 Mission dei componenti i gruppi regionali
All’interno del gruppo regionale per il quale è individuato, al fine di contribuire efficacemente alla mission definita per il gruppo stesso, ogni componente ha una ulteriore mission da perseguire che è quella di essere parte attiva all’interno del gruppo regionale. Per far ciò, egli/ella è necessario che:
• attui comportamenti sinergici rispetto agli altri componenti;
• metta a disposizione del gruppo le proprie competenze facendosi parte attiva e costruttiva nel perseguimento degli obiettivi collettivi;
• sia parte attiva nell’accogliere le eventuali segnalazioni/richieste da parte dei colleghi dei servizi e nel fornire loro adeguati feedback rispetto ai lavori del gruppo regionale.


3.4 Gruppo Piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo
3.4.1 Composizione

Il gruppo monoaziendale è composto dal personale individuato del Dipartimento della prevenzione dell’Azienda USL Toscana Nordovest; il coordinatore, individuato dall’ASL stessa, partecipa al nucleo locale previsto dal piano straordinario e condivide lo stato di avanzamento delle attività con il referente del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” non componente stabile del gruppo anche mediante la partecipazione al nucleo operativo di cui alla Decisione n. 2 del 27.09.2016.
Uno dei componenti il gruppo è membro anche del gruppo regionale “estrattivo e lapideo” (§2.7) dove riporta notizie sul monitoraggio del piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo e/o elementi di cui alla mission del gruppo regionale stesso.
 

3.4.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale Estrattivo e lapideo persegue la mission definita nel paragrafo 3.3 relativamente a quanto indicato nel piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo.
 

3.5 Gruppo Progetto Piano Lavoro Sicuro
3.5.1 Composizione

Il gruppo monoaziendale è composto dal personale individuato del Dipartimento della prevenzione dell’Azienda USL Toscana Centro; il coordinatore del gruppo è individuato nella DGRT 1328/2016 ed è coadiuvato da un secondo coordinatore individuato all’interno del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’egli/ella componente del gruppo.
 

3.5.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale Progetto Piano Lavoro Sicuro persegue la mission definita nel paragrafo 3.1 relativamente al protocollo di intesa di cui alle DGRT 1328/2016 e DGRT 739/2018.
 

4 I gruppi interdisciplinari
4.1 Premessa e mission generale dei gruppi

I Gruppi regionali di seguito elencati supportano la Regione Toscana nella gestione/definizione di aspetti di prevenzione in materia di salute e sicurezza di carattere trasversale coinvolgenti strutture afferenti a più Assessorati e/o a più Istituzioni ed il cui coordinamento è normalmente svolto da personale del Settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione”.
In generale la mission dei gruppi regionali di cui al presente capitolo è quella di contribuire al miglioramento dei livelli di prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e nell’ambiente.
Oltre alle attività indicate nei paragrafi specifici, il perseguimento della mission è svolto da ogni gruppo mediante:
• La collaborazione con il sistema di governance del SISPC ai fini di una adeguata registrazione e analisi dei dati di attività relativi con lo scopo di fornire supporto alla Regione per la definizione della corretta programmazione degli interventi;
• Il supporto al Settore regionale e al SAFE per la progettazione e programmazione delle attività di formazione e informazione coerenti con il piano formativo regionale;
• Il supporto al Settore regionale per la definizione dei contenuti delle Campagne di comunicazione;
• La collaborazione con gli altri gruppi regionali monodisciplinari.
La composizione dei Gruppi di lavoro è omogenea in relazione all’argomento trattato ed alla rappresentatività delle Aziende e degli Enti appartenenti al Sistema Sanitario della Regione Toscana.
I componenti dei gruppi regionali sono formalizzati mediante atti regionali specifici di recepimento dei nominativi individuati dalle Aziende e/o dagli Enti del SSR sulla base delle indicazioni definite nei paragrafi seguenti.
Tali nominativi rimangono in carica fino a diversa comunicazione formale inviata dalla relativa Azienda/Ente di appartenenza.
Nei paragrafi seguenti sono descritti i gruppi con le loro composizioni e mission.


4.2 Mission dei componenti i gruppi regionali
All’interno del gruppo regionale per il quale è individuato, al fine di contribuire efficacemente alla mission definita per il gruppo stesso, ogni componente ha una ulteriore mission da perseguire che è quella di essere parte attiva all’interno del gruppo regionale e dell’azienda di appartenenza. Per far ciò, egli/ella è necessario che:
• attui comportamenti sinergici rispetto agli altri componenti il gruppo regionale con particolare riferimento a quelli nominati dalla sua stessa azienda;
• metta a disposizione del gruppo le proprie competenze facendosi parte attiva e costruttiva nel perseguimento degli obiettivi collettivi;
• sia parte attiva nell’accogliere le eventuali segnalazioni/richieste da parte dei colleghi dei servizi e nel fornire loro adeguati feedback rispetto ai lavori del gruppo regionale;
• si renda eventualmente disponibile alla partecipazione ai gruppi di lavoro interregionali e/o nazionali sul tema.


4.3 Gruppo Interdisciplinare Amianto - Sanità
4.3.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari un referente dell’igiene Pubblica e Nutrizione e un referente del PISLL per ogni azienda ASL, un referente per il laboratorio di sanità pubblica di Siena, un referente ISPRO, due referenti ARPAT ed è coordinato dal settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’esso componente del gruppo.


4.3.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo Interdisciplinare Amianto - Sanità persegue la mission definita nel paragrafo 4.1 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza, oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo:
• Dando attuazione alla L.R. n. 51/2013 con particolare riferimento alla stesura delle linee guida regionali e del Piano Regionale Amianto, in raccordo con le altre strutture regionali.
• Provvedendo a coordinare e monitorare il programma di qualificazione dei laboratori che effettuano attività di campionamento ed analisi sull'amianto.
• Provvedendo a coordinare e monitorare il campionamento delle fibre di amianto idrodisperse nelle reti degli acquedotti.
• Provvedendo ad aggiornare dell'indice di valutazione dello stato di conservazione delle coperture in cemento amianto e ad individuarne opportune forme di divulgazione coerenti con l’obiettivo dell’indice stesso;
• Esprimendo pareri e risposte ai quesiti provenienti dal personale dei dipartimenti della prevenzione e dagli esterni;
• Elaborando linee di indirizzo per la gestione degli esposti e per la gestione delle emergenze come previsto dal Piano Regionale di Prevenzione e dalle linee guida di cui alla LR 51/2013;
• Assicurando, per gli aspetti di competenza, il supporto al gruppo regionale monodisciplinare “edilizia”.
 

4.4 Gruppo “Promozione della cultura della sicurezza e della salute tramite la scuola
4.4.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto dal personale dei Dipartimenti della prevenzione in numero pari un referente del PISLL per ogni azienda ASL, un referente del polo SAFE, un referente dell’ufficio Scolastico Regionale ed è coordinato dal settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione” anch’esso componente del gruppo.
 

4.4.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale “Promozione della cultura della sicurezza e della salute tramite la scuola” persegue la mission definita nel paragrafo 4.1 relativamente alla prevenzione dai rischi per la salute e sicurezza, oltre alle azioni indicate nel citato paragrafo, svolge attività di:
• Promozione di interventi educativi in materia di sicurezza e salute sul lavoro nelle scuole toscane, anche dando attuazione alle attività previste nel progetto 42 del PRP 2014-2018/2019, nonché a quelle previste nel protocollo di intesa di cui alla DGRT 455/2018 ed in coerenza con il protocollo d'intesa di cui alla DGRT 241/2016;
• Raccordo, coordinamento e monitoraggio delle attività sopra citate;
• Definizione e realizzazione di un intervento di comunicazione e diffusione dei risultati ottenuti con i progetti finanziati nell'ambito del bando di concorso attuato (realizzazione di una mostra dei materiali realizzati dalle scuole ed attività connesse).
• Collaborazione all'attuazione di quanto indicato nel piano strategico regionale per la sicurezza sul lavoro e nella DGRT n. 866/2018 relativamente all'azione rivolta alle scuole mediante la definizione dei contenuti dei corsi di formazione dei docenti degli istituti di scuola media superiore con riguardo alle attività di alternanza scuola - lavoro, e mediante il supporto alla fase di attuazione.
 

4.5 Gruppo Regionale Tecnico di Coordinamento sulla sorveglianza sanitaria degli ex esposti a cancerogeni
4.5.1 Composizione

Il gruppo regionale è composto un referente dei Dipartimenti della prevenzione per ogni Azienda USL e un referente della medicina del lavoro di ogni Azienda Ospedaliero Universitaria. Il gruppo è composto anche dal personale del settore regionale “Salute e sicurezza sul lavoro e Progetti speciali in ambito prevenzione”, che ne assume il coordinamento, di ISPRO e può avvalersi della collaborazione di esperti tecnici delle stesse o di altre Amministrazioni.
 

4.5.2 Attività per il perseguimento della mission
Il gruppo regionale Tecnico di Coordinamento sulla sorveglianza sanitaria degli ex esposti a cancerogeni persegue la mission definita nel paragrafo 4.1 anche prevedendo l'intervento su patologie neoplastiche e non determinate da esposizione a cancerogeni al fine di ricostruirne il quadro epidemiologico, individuare le occasioni di rischio lavorativo pregresso o attuale, garantire nei singoli casi il corretto percorso diagnostico anche ai fini medico legali e di giusto indennizzo. A tale scopo, il gruppo oltre alle azioni indicate al paragrafo 4.1, persegue la propria mission attraverso:
• Il consolidamento della rete sanitaria per la valutazione sistematica ed integrata di tutti i lavoratori della Toscana affetti da tali patologie generate dall’esposizione ad amianto;
• Il coordinamento ed il monitoraggio delle attività relative al progetto n. 39 “Sorveglianza sanitaria ex-esposti all'amianto quale strumento anche per la tutela dell'ambiente e dei cittadini in merito all'amianto”;
• L’aggiornamento delle linee di indirizzo per la realizzazione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori con pregresse esposizioni ad amianto di cui alla DGR 396/2016;
• La definizione di linee di indirizzo per la realizzazione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori con pregresse esposizioni a cancerogeni, attraverso:
o Il censimento dei protocolli locali di sorveglianza sanitaria offerti agli ex-esposti a cancerogeni,
o la definizione di un protocollo evidence-based di sorveglianza sanitaria per gli ex-esposti a cancerogeni, o la definizione dei criteri per la individuazione degli ex-esposti che potranno essere sottoposti a sorveglianza sanitaria, la
o valutazione della fattibilità e sostenibilità del protocollo proposto di sorveglianza sanitaria agli ex esposti che abbia i caratteri della semplicità di accesso ai servizi ed organizzato su base di Area Vasta
• il supporto e la collaborazione per la eventuale partecipazione a progetti e programmi, anche di carattere nazionale;