Regione Toscana
Direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale
Settore prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro

Decreto 28 febbraio 2020, n. 2893
Riorganizzazione dei gruppi di lavoro regionali ai sensi della DGRT 151/2016: aggiornamento.


IL DIRIGENTE

Visto il D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n.123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e ss.mm.ii.;
Vista la legge regionale n. 40 del 24 febbraio 2005, “Disciplina del servizio sanitario regionale”, che pone l’accento sullo spirito di uniformità e sui principi di omogeneità nell’organizzazione e nella diffusione delle migliori pratiche all'interno degli Enti del Servizio Sanitario Regionale (S.S.R.);
Tenuto conto della LR 84/2015 che ha riordinato l’assetto istituzionale e organizzativo del SSR cui ha conseguito una modifica sostanziale delle organizzazioni dei servizi prevenzione e protezione e delle strutture dei medici competenti all’interno delle Aziende USL;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 151 del 01 marzo 2016 “Piano strategico regionale 2016-2020 per la sicurezza del lavoro” dove:
• vengono individuati i principali comparti lavorativi non esclusivi da presidiare per favorire lo sviluppo delle competenze professionali e l’orientamento degli indirizzi operativi a supporto del settore regionale competente e del livello gestionale delle Aziende USL;
• viene individuato il Centro Regionale Infortuni e Malattie Professionali (di seguito CeRIMP) come l’osservatorio regionale per la conoscenza dello stato della salute dei lavoratori e dei fenomeni infortunistici.
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 693 del 25/05/2015 che approva il Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2014/2018 e la Delibera n. 1314/2015 che lo rimodula ai sensi dell'Accordo n.56/CSR del 27/03/2015;
Tenuto conto che nel sopra citato Piano rientrano i progetti inerenti all'ambito Prevenzione, igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro: n. 38 “Report Informativo Integrato”, n. 39 “Sorveglianza sanitaria ex-esposti all'amianto quale strumento anche per la tutela dell'ambiente e dei cittadini in merito all'amianto”, n. 40 “Emersione malattie professionali”, n. 41 “Sviluppo della presenza e della compresenza degli RLS - RLST, sostegno alla bilateralità, promozione buone prassi e percorsi di responsabilità sociale (informazione e assistenza a tutti i portatori d'interesse), miglioramento del benessere organizzativo e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, n. 42 “Cultura della sicurezza nelle scuole”, n. 43 “Programmazione attività di controllo integrata per la riduzione degli infortuni gravi e mortali”, n. 44 “Qualità e omogeneità vigilanza” e n. 48 Rischio da radiazione solare ultravioletta nei lavoratori outdoor: linee di indirizzo sulle misure di prevenzione e valutazione di fattibilità di nuovi approcci per la loro diffusione;
Vista la Legge Regionale n. 51/13 “Norme per la protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto e promozione del risparmio energetico, della bioedilizia e delle energie alternative”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1058/2015 “Approvazione Schema di Protocollo d'intesa per la pianificazione degli interventi sulla sicurezza del lavoro nei porti di Carrara, Livorno e Piombino”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 458/2016 “Piano biennale straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 455/2018 “Protocollo di intesa sul coordinamento ed il monitoraggio della Sicurezza del lavoro in Toscana, tra Regione Toscana, Istituto Nazionale Infortuni Sul Lavoro - INAIL Direzione Regionale Toscana, Direzione regionale Vigili del Fuoco Toscana, CGIL, CISL, UIL, e Associazioni datoriali.”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1033/2018 “Protocollo per la promozione della sicurezza del lavoro nel porto di Livorno e negli stabilimenti industriali dell'area portuale”;
Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 755 del 28 luglio 2015 avente per oggetto “Nuovo protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Firenze e Procure della Repubblica presso i Tribunali di Firenze, Pistoia e Prato per il rafforzamento nel territorio dell'Area Vasta Centro delle azioni finalizzate alla vigilanza ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al contrasto al lavoro sommerso ed alla promozione delle politiche di integrazione e di sostegno alle situazioni di difficoltà”;
Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 739/2018 “Proroga scadenza seconda fase "Piano Straordinario Lavoro Sicuro AUSL Toscana Centro" ed integrazione risorse finanziarie.”;
Vista la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1609 del 16/12/2019 “Proroga protocolli d'intesa con le procure della repubblica in materia di tutela agroalimentare e sicurezza lavoro”, che proroga al 31/12/2020 la scadenza dei suddetti protocolli;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 241/2016 "Approvazione schema Protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Direzione regionale INAIL per la Toscana e Ufficio scolastico regionale per la Toscana, per la creazione del Sistema regionale in materia di sicurezza e salute nella scuola";
Visto il Decreto dirigenziale n. 8150/2017 “Attuazione DGRT 151/16 - Approvazione pianificazione aziendale "Ricerca attiva malattie da lavoro"”;
Ritenuto necessario aggiornare il Decreto dirigenziale n. 3012 del 07/03/2019 “Riorganizzazione dei gruppi di lavoro regionali ai sensi della DGRT 151/2016”, tenuto conto dell’evoluzione dei modelli produttivi ed organizzativi del mondo del lavoro e dei nuovi rischi ad essi associati e dell’adozione di nuovi protocolli di intesa/piani mirati della prevenzione;
 

DECRETA

1. Di sostituire l’Allegato A del Decreto dirigenziale n. 3012 del 07/03/2019 “Riorganizzazione dei gruppi di lavoro regionali ai sensi della DGRT 151/2016”, con l’Allegato A del presente decreto “Funzioni ed obiettivi dei Gruppi di lavoro regionali, loro individuazione e composizione” facente parte integrante del presente atto;
2. Di stabilire che per la partecipazione ai gruppi di cui al precedente punto 1 non sono previsti compensi;
 

Il Dirigente

 

Allegato A
Funzioni ed obiettivi dei Gruppi di lavoro regionali, loro individuazione e composizione
 

Indice generale
1 Premessa
2 I gruppi regionali
2.2 Gruppo Regionale Edilizia
2.3 Gruppo Regionale Agricoltura
2.4 Gruppo Estrattivo e Lapideo
2.5 Gruppo Attività portuali, cantieristica navale, lavoro in mare e navigazione
2.6 Gruppo Regionale Rischi per la Salute
2.7 Gruppo Attrezzature di lavoro e luoghi di lavoro
2.8 Gruppo Rete Regionale RLS
2.9 Gruppo Stress lavoro correlato
2.10 Gruppo Promozione della cultura della sicurezza e della salute tramite la scuola
2.11 Gruppo Revisione Indicatori MES


1 Premessa
I Gruppi regionali, elencati nei capitoli a seguire, supportano la Regione Toscana e l’articolazione regionale PISLL nel definire, programmare, attuare e monitorare i piani di prevenzione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Tali gruppi hanno normalmente carattere di multidisciplinarità e sono composti, in base alla materia e agli obiettivi, da personale regionale, anche di Direzioni diverse, da personale delle aziende e/o degli enti del sistema sanitario regionale e/o di altre Istituzioni, con l’obiettivo di perseguire in sinergia obiettivi predefiniti.
Il lavoro dei Gruppi è costante e prevede momenti di incontro, in presenza e/o in modalità videoconferenza, con periodicità stabilita in funzione della programmazione delle attività e delle eventuali situazioni di necessità contingenti.


2 I gruppi regionali
L’attività dei gruppi regionali, di cui al presente documento, è finalizzata al miglioramento dei livelli di efficacia ed efficienza delle attività di vigilanza e assistenza delle aree funzionali PISLL, in tema di prevenzione dai rischi per la salute e di miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ finalizzata altresì a raccordare, omogeneizzare la realizzazione di iniziative di prevenzione che si attuano sul territorio in base a piani e programmi regionali.
A tal fine, in generale, tali gruppi:
• Mantengono costanti relazioni con CERIMP, al fine di implementare i fabbisogni informativi dei singoli comparti lavorativi per lo sviluppo di indicatori e di attività di dettaglio, relativamente agli aspetti infortunistici e per l’analisi dei dati infortunistici e delle malattie professionali, al fine di fornire supporto al Settore regionale per la programmazione delle attività;
• Predispongono risposte a quesiti di carattere tecnico e/o giuridico, trasmessi da responsabili delle aree funzionali PISLL, nell’ottica di omogeneizzarne i criteri risolutivi a livello regionale, tenendo conto delle specificità locali;
• Supportano il Settore regionale per l’istruttoria relativa ad eventuali quesiti posti dall’esterno, anche relativamente a quesiti che la Regione intenda sottoporre alla Commissione Interpelli ex art. 12 del D.Lgs. 81/08;
• Supportano il piano di sviluppo di SISPC, raccordandosi con la governance di SISPC;
• Collaborano alla progettazione dei processi comunicativi, sviluppando linee di indirizzo e partecipando alla definizione dei fabbisogni;
• Collaborano alla progettazione delle attività formative previste in piani e programmi regionali, con particolare riguardo alla definizione dei fabbisogni e dei contenuti dei corsi;
• Sviluppano un quadro conoscitivo complessivo relativo al rischio/comparto di pertinenza, al fine di monitorare gli effetti delle azioni di vigilanza e prevenzione messe in campo e di proporre al Settore regionale la ridefinizione, eventualmente, di priorità, obiettivi, azioni;
• Collaborano con eventuali gruppi di argomenti correlati, costituiti per particolari progetti speciali in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.
• Collaborano con altre Direzioni Regionali che possono avere competenza nelle materie trattate nel gruppo, con l’obiettivo di omogeneizzare e rendere più efficace l’azione regionale in materia.
Al fine di divulgare il lavoro del gruppo, diffondendo i risultati ottenuti, e di fornire un supporto trasversale a tutti i soggetti competenti nel miglioramento della sicurezza dei luoghi di lavoro, i componenti dei gruppi di lavoro, devono:
• essere parte attiva nell’accogliere le eventuali segnalazioni/richieste da parte dei colleghi e nel fornire loro adeguati feedback rispetto ai lavori del gruppo regionale;
• rendersi eventualmente disponibili alla partecipazione ai gruppi di lavoro interregionali e/o nazionali sul tema;
• divulgare all’interno delle aree funzionali PISLL i resoconti delle riunioni del gruppo;
• collaborare con gli altri gruppi regionali e con la rete regionale RLS.
Dell’attività dei gruppi viene periodicamente riferito nell’ambito dell’articolazione PISLL.
La composizione dei Gruppi di lavoro è omogenea in termini di professionalità, in relazione all’argomento trattato ed alla rappresentatività delle Aziende e degli Enti appartenenti al Sistema Sanitario della Regione Toscana, e può prevedere, sulla base della complessità/estensione degli argomenti trattati, la creazione di opportuni sottogruppi.
I componenti dei gruppi regionali sono formalizzati nell’ambito dell’articolazione PISLL e tramite comunicazione con nota PEC da parte della Regione, recependo i nominativi comunicati dalle Aziende e/o dagli Enti del SSR, sulla base delle indicazioni definite nei paragrafi seguenti.
Tali nominativi rimangono in carica fino a diversa comunicazione formale inviata dalla relativa Azienda/Ente di appartenenza.
Per specifiche problematiche potranno essere invitati a partecipare ad alcune riunioni dei gruppi referenti esperti per fornire contributo al lavoro.
Il coordinatore del gruppo di lavoro assicura il corretto andamento dei lavori del gruppo, indice le riunioni, provvede alla verbalizzazione, assicura il perseguimento degli obiettivi, monitorando e relazionando in merito. Il coordinatore è scelto tra il personale assegnato al Settore Prevenzione e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, per la sua esperienza e professionalità nella materia trattata nel gruppo. Di norma, il coordinatore rappresenta il settore regionale nel corrispondente gruppo nazionale.
Al coordinatore regionale può affiancarsi un coordinatore tecnico, scelto nella prima riunione del gruppo, tra i membri rappresentanti delle AUSL, che supporta e collabora all’attività del coordinatore regionale. Il nominativo del coordinatore tecnico è formalizzato nell’ambito dell’articolazione PISLL e, tramite comunicazione con nota PEC da parte della Regione a tutti i membri del gruppo di lavoro.
Nel corso di uno dei primi incontri, il gruppo di lavoro dovrà dotarsi di uno specifico piano di attività, da elaborare in coerenza con gli obiettivi di lavoro prefissati, e di un relativo cronoprogramma , da verbalizzarsi.


2.1 Gruppo Regionale Edilizia
Coordinatore: Irene Chirizzi
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti della prevenzione in numero pari a due referenti per ogni ASL.


Obiettivo
Il gruppo regionale edilizia ha l’obiettivo di prevenzione dei rischi per la salute e di miglioramento della sicurezza nei cantieri temporanei o mobili di cui al Titolo IV del D.Lgs. 81/08.
Il gruppo, in particolare:
• Fornisce supporto al Settore regionale, per le materie di competenza, nei tavoli nazionali e regionali, in particolare per l'attuazione del Piano Nazionale Edilizia.
• Collabora e si interfaccia con il gruppo regionale “Attrezzature di lavoro e luoghi di lavoro”, con particolare riferimento alla protezione individuale dalla caduta dall’alto;
• Valida i contenuti da inserire nel portale www.coperturasicura.toscana.it, proposti in collaborazione con la Fondazione Architetti Firenze, come previsto dal Piano Mirato “Sicurezza nella gestione e manutenzione delle coperture” attualmente in vigore. Successivamente verrà previsto un piano regionale di manutenzione del portale web.
• Supporta il Settore regionale nella redazione di eventuali aggiornamenti normativi di settore ed in particolare del Regolamento regionale 75/R/2013 sulla prevenzione delle cadute dall’alto.
• Fornisce supporto per l'individuazione dei rischi e la risoluzione di eventuali criticità in termini di sicurezza del lavoro per le grandi opere.
 

2.2 Gruppo Regionale Agricoltura
Coordinatore: Francesca De Clemente
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti della prevenzione in numero pari a due referenti per ogni ASL.


Obiettivo
Il gruppo regionale agricoltura ha l’obiettivo di prevenzione dei rischi per la salute e di miglioramento della sicurezza nelle attività agricole.
Il gruppo, in particolare:
• Fornisce supporto al Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e regionali, in particolare per l'attuazione del Piano Nazionale Agricoltura;
• Fornisce supporto al Tavolo di lavoro regionale per la lotta al caporalato in agricoltura;
• Collabora e si interfaccia con il gruppo regionale “Attrezzature e luoghi di lavoro” e con il gruppo regionale “Fitosanitari”;
• Si avvale delle specifiche competenze presenti in ISPRO per gli aspetti relativi all’uso sostenibile e sicuro dei fitosanitari e per gli aspetti legati alla cancerogenicità delle sostanze utilizzate.


2.3 Gruppo Estrattivo e Lapideo
Coordinatore: Giovanna Bianco, Gianpiero Di Francesco
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti della prevenzione in numero pari a due referenti per ogni ASL.


Obiettivo
Il gruppo, in particolare:
• Analizza i rischi lavorativi del comparto estrattivo e lapideo e individua possibili azioni migliorative omogenee sul territorio;
• Collabora e si interfaccia con i piani mirati regionali per il comparto estrattivo e lapideo.


2.4 Gruppo Attività portuali, cantieristica navale, lavoro in mare e navigazione
Coordinatore: Stella Lanzilotta
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti di prevenzione dell’ASL Toscana NO e dell’ASL Toscana SE, in numero congruo a rappresentare le attività portuali in Regione Toscana.


Obiettivo
Il gruppo regionale persegue l’obiettivo della riduzione dei rischi per la salute e miglioramento della sicurezza relativamente a attività portuali, cantieristica navale, lavoro in mare e navigazione.
Il gruppo, in particolare:
• Supporta il Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e regionali, in particolare per l'attuazione dei piani mirati in vigore nei porti toscani;
• Collabora e si interfaccia con il gruppo regionale “Edilizia” con particolare riferimento alla cantieristica navale.


2.5 Gruppo Regionale Rischi per la Salute
Coordinatore: Silvia Vivoli
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti della prevenzione in numero congruo a rappresentare le attività in materia di rischi per la salute (con almeno un medico per ogni ASL) e da un referente del CeRIMP.


Obiettivo
Il gruppo, nell’ambito degli atti di programmazione regionale e di eventuali progetti mirati relativi alla ricerca attiva ed emersione delle malattie professionali:
• Analizza i rischi per la salute conseguenti a esposizioni professionali, ivi comprese i rischi derivanti da esposizione a cancerogeni, e individua possibili azioni migliorative omogenee sul territorio;
• Coordina e monitora le attività inerenti i suddetti progetti
• Si raccorda con il gruppo sorveglianza sanitaria ex esposti ad amianto e ex esposti a cancerogeni, con il gruppo stress lavoro correlato e con eventuali altri gruppi di argomenti correlati.


2.6 Gruppo Attrezzature di lavoro e luoghi di lavoro
Coordinatore: Bernardo Perazzi
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti della prevenzione in numero pari a due referenti per ogni ASL.


Obiettivo
Il gruppo, in particolare:
• Fornisce assistenza normativa agli Organi di Vigilanza anche in tema di gestione delle attrezzature: noleggi, concessioni d’uso, manutenzioni in conto terzi ecc.
• Esprime pareri tecnici su quesiti riguardanti attrezzature di lavoro e requisiti dei luoghi di lavoro;
• Analizza i rischi specifici di luoghi di lavoro particolarmente critici, quali gli ambienti confinati.
• Analizza le attività a maggior rischio in ambito manifatturiero per l’individuazione di possibili soluzioni tecnico-operative.
• Fornisce supporto al Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e regionali.
• Definisce linee di indirizzo per lo sviluppo del metodo feedback di cui alla DGRT 151/2016 individuando annualmente almeno una attrezzatura per l’attuazione di tale metodo.


2.7 Gruppo Rete Regionale RLS
Coordinatore: Stella Lanzilotta
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti di prevenzione delle AUSL, in numero congruo a rappresentare le attività in materia di RLS.


Obiettivo
Il gruppo, in particolare:
• Definisce linee di indirizzo e/o buone prassi relativamente ai diritti dei RLS di cui all’articolo 50 del D.Lgs. 81/08 con particolare riferimento al comma 1 lettera f);
• Realizza un convegno regionale e almeno un’iniziativa di comunicazione specifica per ciascuna Asl così come previsto dall’attuale piano regionale di Prevenzione progetto 41
• Coordina e monitora le attività inerenti ai progetti previsti negli atti di programmazione regionale o in eventuali progetti mirati relativi allo sviluppo della presenza degli RLS;
• Collabora con gli altri gruppi regionali con particolare riferimento al gruppo “attrezzature di lavoro e luoghi di lavoro” in tema di sviluppo del metodo feedback.
• Realizza stampa e diffonde almeno 2 numeri di Toscana Rls - Bollettino Regionale di Informazione per Rls così come previsto dall’attuale piano regionale di Prevenzione progetto 41;
• Collabora con i Servizi informativi per Rls della Regione Emilia Romagna e della Regione Lombardia per la condivisione di eventi e occasionalmente organizza eventi in comune;
• Definisce i criteri e gli elementi necessari alla creazione di un Portale Regionale RLS e collabora costantemente al suo aggiornamento.
Gli indirizzi programmatici dell’attività (argomenti dei seminari e/o dei bollettini, stesura di linee guida e/o buone prassi) elaborati dalla Rete RLS sono comunque discussi nell’ambito del Comitato regionale di coordinamento ex art 7 D.Lgs. 81/08, anche in analogia a quanto previsto dal Piano Regionale di Prevenzione.


2.8 Gruppo Stress lavoro correlato
Coordinatore: Benedetta Ammannati, Laura Lauri
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti della prevenzione in numero pari a due referenti per ogni ASL e da un referente della AOU Pisana.


Obiettivo
Il gruppo, in particolare:
• Aggiorna gli indirizzi tecnici per la valutazione dello stress lavoro correlato elaborati per la Regione Toscana.
• Coordina le attività di controllo ed assistenza in tema di stress lavoro correlato sulla base degli indirizzi interregionali per lo stress lavoro correlato;
• Coordina e monitora l'attuazione e lo sviluppo delle attività previste dal progetto regionale della rete UU.FF. Pisll e AOU Pisana, per la gestione dei casi di patologie da disadattamento lavorativo (D.D.2913 del 26/5/2015) rimodulato per il periodo 2017-2019.
• Definisce modelli per l’individuazione di comparti e/o attività a maggior rischio di aggressione e di linee di indirizzo per l’assistenza alle imprese nell’analisi e miglioramento dei relativi livelli di rischio, raccordandosi con l’osservatorio regionale aggressioni, di cui alla Delibera n. 1176 del 22-10-2018, e con il gruppo rischi per la salute;
• Supporta il Settore regionale per le materie di competenza nei tavoli nazionali e interregionali e per l’inoltro dei dati a livello nazionale.


2.9 Gruppo Promozione della cultura della sicurezza e della salute tramite la scuola
Coordinatore: Lionella Bardazzi
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti della prevenzione in numero pari a due referenti per ogni ASL, da un referente dell’Ufficio Scolastico Regionale e da un referente di SAFE.


Obiettivo
Il gruppo, in particolare:
• Promuove interventi educativi in materia di sicurezza e salute sul lavoro nelle scuole toscane, anche dando attuazione ad attività previste da piani, programmi e protocolli d’intesa regionali;
• Raccorda, coordina e monitora le attività sopra citate;
• Promuove interventi di comunicazione e diffusione dei prodotti educativi elaborati dagli istituti scolastici che hanno aderito a bandi di concorso realizzati negli anni passati
• Collabora all'attuazione di quanto indicato nel piano strategico regionale per la sicurezza sul lavoro e nella DGRT n. 866/2018 relativamente all'azione rivolta alle scuole mediante la definizione dei contenuti dei corsi di formazione dei docenti degli istituti di scuola media superiore con riguardo alle attività di alternanza scuola - lavoro, e mediante il supporto alla fase di attuazione.


2.10 Gruppo Revisione Indicatori MES
Coordinatore: Giovanna Bianco, Vincenzo Di Benedetto
Composizione

Il gruppo è composto dal personale individuato dai Dipartimenti della prevenzione in numero pari a un referente per ogni ASL e da un referente per SISPC.


Obiettivo
Il gruppo ha l’obiettivo di avviare un progetto di revisione degli indicatori MES sull’efficienza ed efficacia delle aree funzionali PISLL, da presentare al Network delle Regioni.
Il gruppo, in particolare:
• Procede alla revisione dell’indicatore F15 “Sicurezza sul lavoro”, e suoi sottoindicatori, del sistema MES di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali".
• valuta se gli indicatori di efficienza attualmente utilizzati sono misurati in maniera omogenea in tutte le Regioni che partecipano al Network e sono quindi effettivamente confrontabili;
• valuta l'opportunità di individuare nuove metodologie di misurazione del numero di ispezioni e del numero di operatori che vi partecipano, più idonee a garantire il confronto fra le varie Regioni;
• formula una proposta per nuovi indicatori, che consentano di misurare l’efficienza dei servizi PISLL, non solo in base al numero delle ispezioni effettuate, ma considerando tutte le attività svolte dalle strutture di prevenzione igiene e sicurezza sul lavoro: attività sanitarie, assistenza, formazione, informazione.
• si interfaccia con le aree funzionali PISLL e con i Dipartimenti di Prevenzione, al fine di condividere i risultati raggiunti, e proporre le nuove metodologie e i nuovi indicatori individuati al Network delle Regioni, con l’obiettivo di affiancare o sostituire gli indicatori esistenti.