PROTOCOLLO D’INTESA PER IL POTENZIAMENTO DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA PROVINCIA DI CREMONA


L’anno 2022, il giorno 16 del mese di novembre, gli enti promotori:
- Prefettura di Cremona
- Provincia di Cremona
- Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cremona
- Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cremona
- INAIL - Direzione Territoriale Mantova - Cremona
- INPS - Direzione provinciale di Cremona
- ATS Val Padana
- ASST CREMONA (Unità Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro)
- ARPA - Dipartimento di Cremona e Mantova
- Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona
- Camera di Commercio di Cremona
- CGIL Cremona
- CISL Asse del Po Cremona - Mantova
- UIL Cremona - Mantova
- Associazione Industriali della provincia di Cremona
- Apindustria Confimi Cremona
- Associazione Costruttori ANCE Cremona
- Confartigianato Imprese Cremona
- Confartigianato Imprese Crema
- Confederazione Italiana Agricoltori CIA EST Lombardia - sede Cremona
- Libera Associazione Agricoltori Cremona
- Federazione provinciale Coldiretti Cremona
- Confcommercio Cremona
- Confcooperative Cremona
- Confesercenti Lombardia Orientale sede di Cremona
- CNA - Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa Associazione territoriale di Cremona
- Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro - Consolato provinciale di Cremona
 

promuovono e sottoscrivono il seguente Protocollo d’Intesa

PREMESSO che la tutela della sicurezza sul lavoro si iscrive nel novero del più ampio diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della Costituzione della Repubblica italiana quale diritto fondamentale della persona;
PRESO ATTO che la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici rappresenta un valore condiviso da tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nelle politiche del lavoro e, in particolare, dalle Amministrazioni competenti e dalle Associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
PREMESSO che il presente protocollo ha come finalità specifica la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali e che tale finalità può essere efficacemente perseguita grazie alla collaborazione di tutti gli attori della prevenzione; in particolare attraverso iniziative di sensibilizzazione sul tema, la diffusione e l’accrescimento della cultura della sicurezza tra i datori di lavoro ed i lavoratori, la messa a disposizione di strumenti operativi che meglio consentano di leggere, conoscere e trovare soluzioni alle situazioni di rischio di infortuni e malattie professionali;
PRESO ATTO che l’art. 7 del D.lgs. 81/2008 affida ai “Comitati regionali di coordinamento” la realizzazione di una programmazione coordinata degli interventi nonché uniformità degli stessi, ed il necessario raccordo con il Comitato di cui all’art. 5 e con la Commissione Permanente di cui all’art. 6 dello stesso D.Lgs 81/2008;
VISTO il Piano Nazionale della Prevenzione 2021-2025 che definisce Programmi Predefiniti per la tutela del lavoratore - PP6, PP7 e PP8 - individuando nel Piano Mirato della Prevenzione la modalità di controllo che consente di offrire assistenza e formazione alle aziende;
PRESO ATTO, inoltre, che Regione Lombardia, con Delibera XI/2395 del 15 febbraio 2022, ha assunto il Piano Regionale di Prevenzione 2021/2025 quale documento attuativo del Piano Nazionale di Prevenzione;
CONSIDERATO che è stata rilevata l’opportunità di aggiornare gli strumenti e le iniziative attraverso cui affrontare la tematica della sicurezza sul lavoro in chiave congiunta e coordinata, con particolare attenzione ai settori più esposti al rischio di infortuni e malattie professionali;
RILEVATA l’opportunità di promuovere iniziative/sinergie comuni volte ad implementare l’efficacia e l’efficienza delle azioni di prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro, rendendo più incisive e unitarie le iniziative a tutela della salute dei lavoratori attraverso la valorizzazione del contributo specifico di tutti gli attori coinvolti;
ATTESO che il presente protocollo di Intesa costituisce una cornice di carattere generale delle attività da intraprendere, all’interno della quale potranno essere promosse specifiche iniziative, anche operative, da sviluppare nei singoli comparti produttivi, mediante la previsione di appositi gruppi di lavoro settoriali;
RITENUTO opportuno che, nell’ambito delle iniziative congiunte che saranno realizzate sulla base del presente Protocollo d’Intesa, sia rivolta una particolare attenzione alla promozione, in tutti i settori, di specifiche azioni di prevenzione;
RITENUTO che gli ambiti strategici in cui sviluppare iniziative congiunte a tutela della salute dei lavoratori siano l’analisi dei dati del fenomeno infortunistico, tecnopatico e morbigeno, la formazione in materia di sicurezza sul lavoro e i controlli sul rispetto della normativa di settore;
RILEVATA, in particolare, l’utilità di costruire un sistema di analisi congiunta dei dati da parte delle istituzioni pubbliche competenti in materia di sicurezza e infortuni sul lavoro e delle parti sociali, al fine di svolgere un monitoraggio dell’andamento del fenomeno infortunistico, tecnopatico e morbigeno in questo ambito provinciale che consenta di acquisire una migliore conoscenza dello stesso, nonché di orientare le iniziative che saranno poste in essere negli altri ambiti di intervento del presente Protocollo;
RILEVATA, inoltre, l’esigenza di accrescere la cultura e la pratica della sicurezza sul lavoro, sviluppando iniziative e diffondendo contenuti che consentano di elevare il livello di formazione e di conoscenza dei lavoratori e dei datori di lavoro sugli obblighi, i divieti e le buone pratiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche attraverso il ruolo e l’attività degli organismi paritetici costituiti dalle Associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
RILEVATA, altresì, l’utilità di sviluppare iniziative di informazione, di sensibilizzazione e di prima formazione sulla tematica della sicurezza nei luoghi di lavoro rivolte agli studenti di ogni ordine e grado, con particolare riguardo alle scuole secondarie e ai cicli universitari e finalizzate a promuovere la cultura della sicurezza in una fase precedente a quella dell’ingresso nel mondo del lavoro;
RILEVATA la necessità di implementare l’efficacia dei controlli sul rispetto delle norme in materia di lavoro e di legislazione sociale, anche attraverso la valorizzazione del modello dei sopralluoghi congiunti da parte degli Enti preposti a svolgere funzioni di vigilanza;
 

tutto ciò premesso, convengono quanto segue

Articolo 1
Monitoraggio dell’andamento del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali nella Provincia di Cremona

1. La Prefettura, la Provincia di Cremona, l’ITL di Cremona, l’ATS Val Padana, l’INAIL di Cremona, l’INPS di Cremona, l’ARPA di Cremona e l’ASST di Cremona (Unità operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro) svolgono, ciascuno per i propri ambiti di competenza, in collaborazione con le Associazioni rappresentative dei lavoratori e con le Associazioni rappresentative dei datori di lavoro firmatarie del presente Protocollo, un’attività di analisi condivisa dei dati disponibili relativi agli infortuni sul lavoro occorsi e delle malattie professionali nella Provincia di Cremona, attraverso anche elaborazioni statistiche ed epidemiologiche che si avvalgono prevalentemente delle banche dati disponibili di INAIL, INPS e ISTAT, tenendo conto anche dell’andamento economico, dei livelli occupazionali, delle tipologie contrattuali e dei livelli di formazione dei lavoratori coinvolti, nonché dell’andamento demografico e del genere della popolazione lavorativa.
2. Fermi restando i sistemi istituzionali già previsti dall’art. 7 del Decreto Legislativo n. 81/2008 e ss.mm.ii., concernente la costituzione dei Comitati Regionali di Coordinamento cui sono demandate specifiche finalità, è istituito presso la Prefettura di Cremona l’Osservatorio Provinciale Permanente, quale luogo di sintesi e raccordo tra i diversi livelli istituzionali e le parti sociali che risultano coinvolte a vario titolo nella materia della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il predetto organismo sarà costituito dai rappresentanti dei soggetti istituzionali sottoscrittori del presente protocollo.
3. L’Osservatorio effettuerà un’attività di analisi del fenomeno infortunistico e tecnopatico della Provincia di Cremona, i cui esiti saranno sintetizzati in report annuali di monitoraggio.
4. Entro il primo semestre dell’anno successivo, i report saranno presentati in Prefettura, anche in coerenza con gli obiettivi definiti dal Piano Nazionale della Prevenzione 2021-2025 Programmi Predefiniti PP6-PP8 alla presenza di tutti gli Enti firmatari del presente Protocollo, al fine di condividere e proporre ulteriori iniziative mirate, da porre in essere nel rispetto dei ruoli istituzionali di ciascuno, nell’ambito della formazione e dei controlli.
 

Articolo 2
Iniziative di formazione rivolte ai lavoratori, ai datori di lavoro

La Prefettura, la Provincia di Cremona, l’ITL di Cremona, l’ATS Valpadana, l’INAIL di Cremona, l’INPS di Cremona, l’ARPA di Cremona e le Associazioni rappresentative dei lavoratori e le Associazioni rappresentative dei datori di lavoro sviluppano e promuovono, ciascuno per il propri ambiti di competenza, anche in collaborazione con la Camera di Commercio e con gli organismi paritetici costituiti dalle Associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, iniziative rivolte ai lavoratori e ai datori di lavoro finalizzate ad accrescere la cultura e la pratica della sicurezza e a promuovere il ruolo degli attori della prevenzione.
Inoltre, appare fondamentale avviare iniziative per una formazione dedicata alle figure di rappresentanza e responsabilità riferite sia ai lavoratori che ai datori di lavoro quali RSL, RSPP, ASPP, Medico competente.
 

Articolo 3
Iniziative di formazione rivolte agli studenti

1. La Prefettura, la Provincia di Cremona, l’ITL di Cremona, l’ATS Val Padana, l’INAIL di Cremona, l’INPS di Cremona e le Associazioni rappresentative dei lavoratori e le Associazioni rappresentative dei datori di lavoro sviluppano e promuovono - anche in collaborazione con l’ANMIL, l’Ufficio scolastico
provinciale, la Camera di Commercio, la Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro, gli organismi paritetici costituiti dalle Associazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale - iniziative di informazione, di sensibilizzazione e di prima formazione rivolte agli studenti (ad es. percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, tirocini presso gli Enti aderenti al presente Protocollo), in particolare delle scuole secondarie di secondo grado.
2. L’Ufficio scolastico provinciale, in collaborazione con i sopranominati organismi, promuove e sostiene le sopraddette attività mediante l’implementazione di azioni formative strutturate e trasversali al curriculum scolastico, rivolte agli studenti degli istituti di secondo grado, nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali, l’orientamento e dell’Educazione civica, al fine di favorire in essi lo sviluppo consapevole della cultura della prevenzione.
3. L’Ufficio scolastico territoriale di Cremona diffonde dette iniziative tra gli Istituti scolastici della Provincia, al fine di assicurare la più ampia circolazione dei contenuti proposti.
4. Dette iniziative sono condotte nel rispetto dei principi ispiratori del Protocollo d’Intesa stipulato tra il Ministero dell’istruzione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’ispettorato Nazionale del Lavoro e l’istituto Nazionale per Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro il 26 maggio 2022.
5. Gli stessi soggetti predispongono, con cadenza annuale, un programma congiunto di tutte le iniziative organizzate. Preliminarmente all’avvio di ciascun anno, nel mese di settembre il programma è presentato in Prefettura alla presenza di tutti i soggetti firmatari. Con le stesse modalità, nel mese di giugno di ciascun anno sono presentate le eventuali integrazioni del programma e le eventuali modifiche introdotte.
 

Articolo 4
Sopralluoghi da parte degli Enti preposti a svolgere fungioni di vigilanza

1. Ferma rimanendo l’autonoma programmazione delle attività di competenza da parte degli enti di controllo, la Prefettura promuove con cadenza annuale uno specifico momento di confronto, nell’ambito del quale verrà valutata l’opportunità di sviluppare ulteriori sinergie operative, anche attraverso l’ausilio delle Forze di Polizia territorialmente competenti, sulla scorta degli elementi conoscitivi e valutativi emersi a seguito delle iniziative e delle azioni intraprese di cui agli articoli precedenti e anche sulla base di eventuali segnalazioni o notizie qualificate da parte degli Enti firmatari del presente Protocollo.
2. ATS Val Padana e Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cremona, d’intesa con i competenti organi ispettivi (Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cremona, INAIL Cremona, INPS Cremona):
- definiscono un calendario semestrale di sopralluoghi congiunti;
- individuano e selezionano gli obiettivi oggetto di sopralluoghi congiunti da parte degli Enti preposti a svolgere funzioni di vigilanza in materia di lavoro e di legislazione sociale e, ove necessario, con l’ausilio delle Forze di Polizia territorialmente competenti, garantendone il coordinamento;
- relazionano semestralmente alla Prefettura sulle attività di vigilanza svolte in materia di salute e sicurezza.
3. I controlli congiunti possono essere disposti anche al di fuori del calendario semestrale, nel caso di situazioni eccezionali su richiesta degli Enti competenti e/o da altri soggetti (Forze di Polizia, Organizzazioni Sindacali, ecc.) che segnalano strutture produttive che necessitano di ispezioni straordinarie.
4. Con cadenza annuale è predisposto un documento informativo, con dati aggregati e in forma anonima, delle risultanze dei sopralluoghi, illustrato in occasione della presentazione di cui all’art. 1, comma 4. I documenti informativi sono presentati in Prefettura alla presenza di tutti gli Enti firmatari, anche al fine di orientare le iniziative che saranno poste in essere negli altri ambiti di intervento del presente Protocollo.
 

Articolo 5
Trattamento dei dati

1. Le Parti convengono che nell'ambito delle attività di cui al presente Protocollo d'intesa, qualora si rendesse necessario il trattamento di dati personali, esse agiranno in osservanza dei principi di legge previsti in materia.
 

Articolo 6
Oneri

1. L’attuazione del presente protocollo di intesa non comporta oneri per le Parti sottoscrittici.
 

Articolo 7
Vigenza del Protocollo e future adesioni

1. Il presente Protocollo ha durata triennale dal momento della sua sottoscrizione e può essere rinnovato con l’accordo di tutte le parti.
2. Il presente Protocollo può essere esteso anche ad altri Enti, qualora interessati, nel rispetto delle disposizioni previste dall’Accordo.

Cremona, 16 novembre 2022