Osservatorio provinciale sulla Cooperazione della Provincia di Macerata

ATTO DI INDIRIZZO
ad uso delle Pubbliche Amministrazioni della Provincia di Macerata

IN MATERIA DI TUTELA DELLE CONDIZIONI DI LAVORO NEGLI APPALTI

per il tramite della

CONFERENZA PERMANENTE SEZIONE II - SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITÀ PRODUTTIVE PREFETTURA - UTG DI MACERATA


VISTO il Protocollo d'Intesa sottoscritto il 10 ottobre 2007 dal Ministro del Lavoro e dalle Parti Sociali che, fra l'altro, ha istituito l'Osservatorio permanente sulla Cooperazione in ambito provinciale;

PRESO ATTO della confermata e rinvigorita esigenza di realizzare un'efficace e capillare azione di contrasto al fenomeno delle cosiddette "cooperative spurie", le quali nella scelta dei rapporti di lavoro con i soci e i lavoratori spesso disattendono i principi cardine che caratterizzano i rapporti di lavoro dipendente ed autonomo, per la non corrispondenza ed effettività della fattispecie individuata con le mansioni realmente svolte, omettendo di assicurare il trattamento economico complessivo del contratto collettivo nazionale di lavoro sottoscritto dalle associazioni del movimento cooperativo e dalle organizzazioni sindacali per ciascuna parte comparativamente più rappresentative sul piano nazionale nel settore di riferimento;

RITENUTO di fondamentale importanza sensibilizzare le pubbliche amministrazioni al fine di promuovere una specifica e diffusa attività di verifica e di controllo sulla concreta e corretta applicazione della normativa e della contrattazione collettiva nazionale di lavoro;

VISTI i contratti collettivi di lavoro sottoscritti dalle associazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale;

TENUTO CONTO dei seguenti atti normativi, con riferimento ai testi in vigore, così come successivamente integrati e modificati:
• Legge 8 novembre 1991, n. 381 (disciplina delle cooperative sociali);
Legge 7 novembre 2000, n. 327 e successivi decreti ministeriali (valutazione dei costi del lavoro e della sicurezza nelle gare di appalto);
• Legge 3 aprile 2001, n. 142 (revisione della legislazione in materia cooperativistica, con particolare riferimento alla posizione del socio lavoratore);
• Legge 8 novembre 2000, n. 328. in particolare l'art. 5, e l'attuativo DPCM 30 marzo 2001 (atto di indirizzo e coordinamento per l'affidamento dei servizi alla persona);
• Decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 6 (riforma del diritto societario delle società di capitali e delle cooperative);
Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (cd. Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture);
• Legge regionale Marche 18 dicembre 2001, n. 34 (promozione e sviluppo della cooperazione sociale) e successive delibera/ioni applicative della Giunta Regionale Marche (tariffario regionale e criteri per l'affidamento dei servizi socio-assistenziali);

VISTO, in particolare, l'art. 7, commi 4 e 4-bis, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito in legge 28 febbraio 2008, n. 31;

VISTA, altresì, la vigente normativa nazionale in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, come modificato dal decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106, e successive modifiche ed integrazioni;

VISTO, inoltre, il decreto direttoriale n. 7 dell’11 giugno 2009 del Direttore della Direzione Provinciale del Lavoro (pubblicato in G.U. 27 giugno 2009, n. 147), in attuazione della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e del D.P.R. 18 aprile 1994, n. 342, che fissa le tariffe minime inderogabili per le prestazioni di facchinaggio in Provincia di Macerata;

VISTE le note del Ministero del Lavoro n. 13075 del 12 ottobre 2007, n. 13683 del 24 ottobre 2007, n. 1954 del 10 febbraio 2009, n. 6811 del 11 maggio 2009 e n. 1598 del 26 gennaio 2010, con le quali sono state dettate istruzioni operative per il corretto svolgimento delle funzioni affidate all'Osservatorio provinciale sulla Cooperazione;

CONSIDERATO che fra le attività di questo Osservatorio rientrano: l'esame dei regolamenti delle società cooperative approvati e depositati; la disamina delle tipologie di lavoro adottate nei regolamenti e praticate nelle realtà con riferimento alla effettiva rispondenza con il lavoro della cooperativa; l'analisi dei contratti collettivi applicati; l'esame delle relazioni sindacali praticate sul territorio nel sistema cooperativo; lo studio e l'analisi dei fattori di rischio per l'individuazione dei settori da privilegiare nella programmazione della attività ispettiva in materia di cooperazione; la verifica della regolare applicazione dei corretti profili normativi e contrattuali, retributivi, contributivi e assicurativi nei confronti dei lavoratori e dei soci delle cooperative;

CONSIDERATI i risultati della attività istruttoria specificamente richiesta da talune pubbliche amministrazioni dell'ambito provinciale a questo Osservatorio in merito alle valutazioni circa la congruità e la regolarità delle offerte proposte dagli Operatori Economici con riferimento alla tutela delle condizioni di lavoro, i cui esiti sono stati comunicati, rispettivamente:
- alla ASUR - ZT 8 con nota n. 24547 del 27 ottobre 2009;
- al Comune di Loro Piceno con nota n. 24548 del 27 ottobre 2009;
- alla ASUR - ZT 8 con nota n. 29330 del 18 dicembre 2009;
- alla ASUR - ZT 9 con nota n. 17445 del 17 agosto 2010;

CONSIDERATO che rivestono una assoluta e notevole importanza la garanzia del pieno rispetto della disciplina legislativa in materia di lavoro, di regolarità contributiva ed assicurativa, nonché il miglioramento delle condizioni di sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro, anche al fine di contrastare il lavoro sommerso, in particolare nell'ambito del sistema cooperativo;

RILEVATO che il settore degli appalti pubblici per forniture e servizi, anche con riferimento alle società cooperative, si va caratterizzando, in ambito provinciale, per una dinamica di mercato esasperatamente concorrenziale, con ribassi nelle aggiudicazioni di gara attestatisi ormai all'incirca al 30-40% con picchi in settori specialistici nell'ordine del 40-50%;

RITENUTO che il vaglio sulle condizioni di partecipazione alle procedure di selezione pubblica possa contribuire efficacemente a contrastare l'insorgenza di fenomeni distorsivi che mettono a repentaglio la corretta concorrenza e la libertà di mercato attraverso l'attuazione di comportamenti fraudolenti, sleali e ingannevoli, a svantaggio dei principi generali di trasparenza, efficienza ed efficacia della pubblica amministrazione, e a scapito della tutela dei lavoratori e dei soci delle cooperative, e delle condizioni di lavoro;

CONSIDERATO che gli appalti dei servizi sono un fenomeno da molti anni in espansione, prevalentemente connesso ai processi di esternalizzazione messi in atto dalle pubbliche amministrazioni: che tale processo in parte è motivato da ragioni inerenti la ricerca di maggiore flessibilità nella gestione del servizio, a volte connesso alla volontà di ampliare o introdurre nuovi servizi, ma non di rado spinto o sollecitato dall'esigenza di contrarre i costi di gestione;

CONSIDERATO che tutto ciò determina opportunità nuove ma anche problemi non indifferenti che attengono alle condizioni di lavoro dei lavoratori e dei soci delle cooperative, alla precarietà occupazionale, ai meccanismi di concorrenza fra le imprese, alla qualità del servizio: pertanto è sempre più importante operare affinché la gestione di questi processi avvenga correttamente e preveda un coinvolgimento di tutti i soggetti in campo - enti appaltanti, imprese, lavoratori e parti sociali in tutte le fasi, dall'individuazione corretta delle attività da esternalizzare, alle modalità e alle condizioni di appalto, al controllo sulla corretta attuazione delle clausole contrattuali;

CONSTATATO che il progressivo incremento del ricorso a procedure di esternalizzazione dei servizi da parte delle pubbliche amministrazioni determina, in particolare, una crescente importanza degli aspetti concernenti la predisposizione di un sistema di monitoraggio e controllo tale da garantire, in uno con la qualità del servizio offerto, il controllo dei costi e la salvaguardia delle condizioni di lavoro;

RILEVATO che questo Osservatorio, in data 24 aprile 2009. aveva già predisposto e sottoscritto un Protocollo di intesa, proposto alla adesione aperta, in materia di regolarità, legalità e sicurezza degli appalti con riguardo al settore coopera/ione e con riferimento agli appalti pubblici di servizi;

CONSIDERATO che questo Osservatorio ha successivamente partecipato ai più ampi lavori, coordinati dal Prefetto di Macerata nell'ambito delle competenze proprie della seconda Sezione della Conferenza permanente - Sviluppo economico e attività produttive della Prefettura - UTC di Macerata, per la stipula di un Protocollo d'Intesa fra gli Enti locali operanti nel territorio provinciale maceratese, le altre stazioni appaltanti pubbliche, le Organizzazioni sindacali e le Associazioni datoriali di tutti i settori, compresa la Cooperazione, al fine di costituire un Tavolo Tecnico che. sulla scorta di quanto già avviato da questo Osservatorio, si occupi di fornire alle stazioni appaltanti che ne abbiano necessità pareri di congruità e coerenza, rispetto alle norme legislative, regolamentari e contrattuali collettive di ogni livello, delle offerte presentate dagli Operatori Economici con riguardo alla materia del lavoro, della previdenza e della sicurezza sul lavoro;

CONSIDERATO che i tempi per la definizione del menzionato Protocollo d'Intesa in materia di regolarità, legalità e sicurezza degli appalti non sono allo stato certi, e che pertanto questo Osservatorio ritiene utile, nelle more, offrire alle stazioni appaltanti pubbliche un servizio di assistenza tecnica, nella delicata e difficile fase economica che il territorio provinciale sta vivendo, al fine di assicurare un sostegno costante e preciso nella valutazione delle condizioni di lavoro proposte e offerte dai singoli Operatori Economici;

PRESO ATTO che questo Osservatorio, in ragione della sua composizione mista, istituzionale e sociale, risulta luogo idoneo per la migliore conoscenza del settore della cooperazione nel territorio provinciale di riferimento;

CONSIDERATO che questo Osservatorio, così come già avvenuto fra l'autunno 2009 e l'estate 2010 per alcune pubbliche amministrazioni, intende mettersi a disposizione delle stazioni appaltanti pubbliche che intendessero avanzare specifica istanza di verifica della regolarità delle offerte con riguardo ai profili normativi e contrattuali delle condizioni di lavoro da parte di società cooperative;


TUTTO CIO' PREMESSO E CONSIDERATO,
ADOTTA LA SEGUENTE
CHECK-LIST DI PRINCIPI E CRITERI DI AZIONE


nei confronti della tutela del lavoro nel settore degli appalti pubblici di servizi e forniture che riguardano il sistema della Cooperazione:

1. le politiche sociali, economiche ed occupazionali devono garantire la centralità della persona nei requisiti di legalità e rispetto delle normative sulla sicure/za. delle leggi sul lavoro e dei contratti collettivi di lavoro;

2. vanno esclusi dai rapporti contrattuali in corso di esecuzione, mediante atto di recesso o di risoluzione unilaterale, a fronte di preciso e puntuale richiamo di quanto sancito nel presente documento nella normativa contrattuale pattizia conseguente alla aggiudicazione, quale parte integrante di questa, a seguito di apposita certificazione da parte di questo Osservatorio, su richiesta della singola stazione appaltante pubblica, gli Operatori Economici che siano risultati gravemente irregolari dal punto di vista retributivo, contributivo e assicurativo ovvero gravemente inadempienti rispetto all'osservanza delle normative sulla igiene e sicurezza sul lavoro in forza di specifici provvedimenti sanzionatoli adottati dai competenti organi di vigilanza, ove gli Operatori Economici stessi non forniscano tempestiva prova della completa e integrale regolarizzazione e dell'avvenuto ripristino della legalità delle condizioni di lavoro;

3. sono punti fermi ineludibili, con riguardo alla procedura di affidamento di contratti pubblici, l'integrale rispetto di quanto previsto dall'art. 38 del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (come interpretato dalla Determinazione n. 1 del 12 Gennaio 2010 dell'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici) e il rispetto delle previsioni normative in materia di regolarità contributiva e della relativa documentazione unica (Durc);

4. nel caso di appalti con ricorso al criterio del massimo ribasso (con o senza esclusione automatica ai sensi dell'art. 86. comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006), in ogni caso di aggiudicazione con ribasso superiore al 30%, è auspicabile che la stazione appaltante richieda a questo Osservatorio la verifica di congruità e regolarità delle condizioni di lavoro offerte;

5. andrebbe privilegiato l'utilizzo della procedura negoziata, di cui all'art. 122, comma 7-bis, del D.Lgs. n. 163/2006, tenuto conto che la scelta degli Operatori Economici deve basarsi, nel rispetto dei principi di non discrimina/ione, parità di trattamento, proporzionalità, trasparenza e rotazione, nonché della normativa vigente in materia, su criteri di attestata regolarità e comprovata serietà, oltreché di rilevata qualificazione e di adeguatezza delle risorse umane, strumentali, logistiche e organizzative dell'Operatore Economico;

6. qualora si avvalgano del criterio di aggiudicazione del massimo ribasso, previa espressa indicazione nei rispettivi bandi, le stazioni appaltanti dovrebbero adottare il metodo dell'esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia, individuata ai sensi dell'art. 86 del D.Lgs. n. 163/2006, in attuazione alle previsioni indicate dall'art. 122, comma 9, del medesimo decreto;

7. le stazioni appaltanti devono adempiere agli impegni economici assunti nei confronti degli Operatori Economici, rispettando le scadenze di pagamento, salva la verifica del puntuale rispetto degli obblighi retributivi, assicurativi e previdenziali derivanti dal contratto collettivo di lavoro;

8. in caso di affidamento dei lavori in subappalto o in cottimo, ai sensi dell'art. 118 del D.Lgs. n. 163/2006, è auspicabile che le stazioni appaltanti si rivolgano a questo Osservatorio per le verifiche di cui al punto 4;

9. con riferimento all'art. 118 del D.Lgs. n. 163/2006, nel bando di gara, e nel contratto di appalto, andrebbe previsto che qualora l'appaltatore non comprovi l'avvenuto pagamento del subappaltatore, mediante l'invio alla stazione appaltante, entro 20 giorni dal pagamento, di copia delle relative fatture quietanzate, con l'indicazione delle ritenute di garanzia effettuate, la stazione appaltante possa sospendere il successivi) pagamento a favore dell'appaltatore e provvedere a corrispondere direttamente al subappaltatore l'importo dovuto per le prestazioni dallo stesso eseguite sulla base della comunicazione effettuata dall'appaltatore alla stazione appaltante circa la parte delle prestazioni eseguite dal subappaltatore, con la specificazione del relativo importo e con proposta motivata di pagamento;

10. in caso di gravi irregolarità dal punto di vista retributivo, contributivo ed assicurativo come previsto dal punto 2, va previsto l'obbligo solidale in capo alla stazione appaltante, e all'appaltatore in caso di subappalto, di corrispondere le retribuzioni ai lavoratori e di versare i relativi contributi previdenziali ed assicurativi, prevedendo, altresì, l'obbligo solidale per l'appaltatore, nei confronti del subappaltatore, di versare le ritenute fiscali: restando comunque incluse, in entrambe le fattispecie, le eventuali somme dovute a titolo di interesse sui debiti previdenziali o fiscali;

11. andrebbero conseguiti alcuni fondamentali obiettivi, all'interno del quadro normativo nazionale e regionale e di quanto previsto dalla contrattazione collettiva;
a) esperire procedure che sappiano garantire la massima trasparenza;
b) privilegiare il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, valorizzando l'elemento qualitativo del progetto, in luogo del criterio del massimo ribassi) che può più facilmente determinare, oltre che scarsa attenzione agli elementi della qualità del servizio, una conseguente inapplicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro e delle altre tutele previste a favore dei lavoratori ed una penalizzazione di quelle imprese che tali tutele garantiscono;
c) assicurare la prestazione di adeguate garanzie relative alla capacità economico/finanziaria e tecnica delle imprese;
d) limitare, quando possibile, il ricorso al subappalto al fine di garantire l'organicità e la qualità del servizio, per la salvaguardia dei diritti sia dell'utenza sia dei lavoratori;
e) dare piena applicazione alle norme di legge e contrattuali a tutela dei trattamenti e della sicurezza dei lavoratori;
f) contrastare la concorrenza sleale e il ricorso alle offerte anomale;
g) valorizzare la continuità e la stabilità occupazionale e la qualificazione professionale dei lavoratori;
h) predisporre un idoneo sistema di valutazione dei progetti e di controllo sulla gestione del servizio;

12. andrebbero adottati criteri e metodologie che favoriscano un puntuale rispetto della normativa e che determinino comportamenti corretti, trasparenti ed omogenei volti a garantire:
a) la salvaguardia dei diritti contrattuali e di legge dei lavoratori addetti al servizio a partire dalla definizione del Ceni applicabile individuandolo in base alle specifiche presenti nella sfera di applicazione dello stesso;
b) una capacità di valutazione e di progettazione sul servizio esternalizzato;
c) un puntuale controllo sia nella fase di affidamento del servizio che durante l'espletamento dello stesso da parte degli Operatori Economici aggiudicatari per garantire il rispetto delle modalità di espletamento del servizio previste nei capitolati o nelle convenzioni e a garanzia dei diritti dell'utenza interessala;
d) l'informazione e l'illustrazione alle parti sociali del progetto e delle modalità di esternalizzazione dei servizi di cura e assistenza alla persona;

13. nei capitolati e nelle convenzioni andrebbero esplicitati per ogni singola tipologia di servizio affidato all'esterno, anche nei casi di affidamento diretto senza procedura di evidenza pubblica, i seguenti elementi:

I. per gli aspetti legati alla qualità del servizio:
a) la richiesta di iscrizione nel registro delle imprese e della consistenza patrimoniale e organizzativa degli O.E., in caso di ATI sia dell'impresa capofila che delle imprese associate, nonché la dichiarazione, in sede di aggiudicazione, delle imprese associate che effettueranno il servizio;
b) la richiesta, per le imprese cooperative, dell'attestazione di revisione di cui al D.I.gs. n. 220/2002 o di autocertificazione di cui all'art. 6 dello stesso decreto; per quest'ultima, in caso di aggiudicazione dell'appalto, dovrà essere prevista la sostituzione entro i successivi tre mesi con l'attestazione di avvenuta revisione;
c) l'adozione, nell'espletamento delle gare di appalto, del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, attribuendo, in via preferenziale, al corrispettivo non oltre il 30% dei punti, ovvero oltre il 20% per i servizi socio-assistenziali, in quanto più adeguata per garantire una maggiore qualità del servizio erogato;
d) l'applicazione, per i servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi, della delibera della Giunta regionale Marche n. 1133/2003 e successive modificazioni e integrazioni, con riguardo al tariffario e ai criteri di affidamento dei servizi stessi;
e) una congrua durata dei contratti per garantire la necessaria continuità, in considerazione della natura dell'appalto e. in via preferenziale, quando possibile, non inferiore al triennio nelle ipotesi di servizi di cura e assistenza alla persona;
f) gli obiettivi che si intendono raggiungere;
g) le linee strategiche e organizzative del servizio erogato;
h) gli standard di qualità richiesti per il servizio; prevedendo, altresì, che fra gli elementi qualitativi del progetto, fermo restando quanto previsto della delibera della Giunta regionale Marche n. 1133/2003 per i servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi, verranno considerati anche:
- la corrispondenza professionale degli addetti alle attività previste e i relativi livelli di inquadramento professionale;
- la garanzia dell'espletamento delle attività di aggiornamento e forma/ione dei lavoratori prevedendo fra i costi i relativi oneri;
- l'impegno all'impiego prevalente di lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato anche in riferimento alla durata dell'appalto;
- le ore lavorative e il numero degli addetti impiegati;
- gli eventuali progetti di inserimento di lavoratori disabili o svantaggiati;
i) l'assunzione esplicita del costo del lavoro, derivante dall'applicazione del CCNL e di eventuali accordi integrativi, come incomprimibile e quale parametro per una valutazione complessiva della qualità del servizio erogato;
j) la previsione della organizzazione di un coordinamento assiduo ed effettivo;
k) le modalità con le quali effettuare un monitoraggio complessivo sull'efficacia e sulla qualità del servizio in relazione alle risorse impegnate e alle clausole d'appalto o di affidamento;
l) la garanzia sulla effettiva applicazione delle vigenti clausole inerenti la revisione dei prezzi, per tutti i contratti di durata superiore ad un anno;
m) la garanzia sull'adeguamento al costo dei nuovi tariffari dei CCNL ed integrativi di ogni livello, a partire dall'anno successivo all'entrata in vigore, al netto della revisione prezzi;

II. per gli aspetti legati alla tutela dei lavoratori impegnati nel servizio:
a) l'indicazione dell'obbligo di rispettare integralmente il contratto collettivo nazionale di lavoro del settore oggetto dell'appalto, sottoscritto dalle associazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale, differenziato per categoria se l'appalto comprende più settori, ed eventuali accordi integrativi vigenti, sia nei confronti dei lavoratori dipendenti che dei soci lavoratori delle cooperative, nonché l'applicazione di tutte le normative vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e delle norme relative all'inserimento lavorativo dei disabili;
b) in caso di affidamento dell'appalto ad altro contraente subentrante (cd. "cambio di appalto"):
- l'impegno a garantire la ricollocazione dei lavoratori impiegati nell'appalto a condizioni normative e retributive non peggiorative rispetto a quelle preesistenti, sia nel caso di lavoratori dipendenti, sia nel caso di soci lavoratori, compresi i lavoratori in forza con contratti flessibili e parasubordinati, secondo quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro; l'impegno, inoltre, nei casi in cui il cambio di appalto non avvenga a parità di condizioni tecniche, ad attivare un confronto preventivo e tempestivo con le organizzazioni sindacali per tentare di individuare soluzioni tese alla salvaguardia dei posti e delle condizioni di lavoro;
- nei casi in cui non sia previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, l'impegno ad assumere alle proprie dipendenze il personale adibito alla gestione del servizio alle dipendenze dell'appaltatore uscente secondo una valutazione espressa e motivata delle mutate esigenze tecnico-organizzative dell'appaltatore subentrante da armonizzarsi con il mantenimento dei livelli occupazionali, tenuto conto delle condizioni professionali e di utilizzo del personale impiegato, anche facendo ricorso a processi di mobilità da posto di lavoro a posto di lavoro nell'ambito dell'attività dell'impresa ovvero a strumenti di flessibilità; di talché l'appaltatore subentrante dovrà prioritariamente assumere gli addetti che operavano alle dipendenze dell'uscente, ma a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano effettivamente armonizzabili con l'organizzazione d'impresa prescelta dall'imprenditore che subentra;
c) l'esclusione dell'utilizzo dei contratti di lavoro non subordinato, comunque denominati, anche nei confronti delle imprese subappaltatrici. per tutti i rapporti che prevedano vincolo di orario e di subordinazione;
d) l'impegno da parte delle stazioni appaltanti alla tempestiva erogazione dei compensi previsti per i singoli appalti;

14. in caso di appalto di forniture per l’approvvigionamento di beni e prodotti andrebbero favoriti e promossi la concorrenza leale e i comportamenti corretti, valorizzando anche le imprese del territorio (cd. "a km zero") e salvaguardando i diritti contrattuali e di legge dei lavoratori, ricorrendo, ove possibile, al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, in luogo del criterio del massimo ribasso, compatibilmente con la natura delle forniture da acquisire, al fine di poter valutare attentamente anche proposte progettuali migliorative dal punto di vista qualitativo ed ambientale; nei relativi bandi di gara per appalti di forniture per l'approvvigionamento di beni e prodotti andrebbero inseriti criteri che tengano in debita considerazione:
a) per la valutazione delle offerte, la valorizzazione dei beni e dei prodotti forniti: la tutela dell'ambiente e il risparmio energetico: il ridotto impatto ambientale, l'ecocompatibilità, lo smaltimento, la dimostrata rinnovabilità delle materie prime;
b) per l'ammissione del concorrente alla gara, la valorizzazione dell'impresa, con particolare riferimento a: capacità economico-finanziaria: qualificazione professionale dei lavoratori impiegati nell'appalto; corretta applicazione dei contratti collettivi di lavoro;

IN ATTUAZIONE DI TUTTO QUANTO PREMESSO. CONSIDERATO E ADOTTATO

questo Osservatorio, nell'ambito del Protocollo d'Intesa sottoscritto il 10 ottobre 2007, intende istituzionalizzare l'attività fin qui svolta, al fine di garantire il supporto, su un piano squisitamente tecnico, agli uffici delle stazioni appaltanti per una corretta e più agevole gestione delle procedure di gara o di affidamento;

tale supporto si esplicita nel verificare la congruità dei costi del lavoro, dell'inquadramento contrattuale collettivo e individuale, di coordinamento, di ammortamento di mezzi, attrezzature e prodotti, nonché dei costi generali nelle percentuali previste per il settore dei servizi e in tutti i casi dei costi relativi alla sicurezza sul lavoro, rispetto all'entità ed alle caratteristiche dei servizi e delle forniture oggetto di appalto o affidamento;

l'intervento dell'Osservatorio potrà essere pertanto richiesto secondo la seguente procedura:
- l'istanza con i relativi atti che si intende sottoporre al vaglio tecnico dell'Osservatorio Provinciale sulla Cooperazione di Macerata devono essere inviati con modalità telematica, all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o all'indirizzo di posta elettronica certificata Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
- la Direzione Provinciale del Lavoro di Macerata acquisirà al protocollo della Segreteria dell'Osservatorio Provinciale sulla Cooperazione l'istanza che sarà istruita dal Segretario dell'Osservatorio, individuato in un Ispettore del Lavoro appositamente designato dal Direttore della DPL;
- l'Osservatorio Provinciale sulla Cooperazione assumerà in trattazione l'istanza pervenuta nella prima sessione utile e. comunque, non oltre venti giorni dalla presentazione della stessa;
- il Segretario dell'Osservatorio provvederà ad inoltrare il parere tecnico adottato e rilasciato alla stazione appaltante che ha formulato l'istanza, nei successivi cinque giorni, esclusivamente a mezzo e-mail;

l'Osservatorio, nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali, in autonomia, anche su segnalazione, potrà rivolgersi alle stazioni appaltanti per effettuare le verifiche di congruità di cui al presente Atto di Indirizzo.

 

IL PRESIDENTE
Dell’Osservatorio Provinciale sulla Cooperazione


Gli Istituti previdenziali

INPS INAIL





Le Centrali Cooperative

CONFCOOPERATIVE Macerata
LEGACOOP Marche
AGCI Marche

Le Organizzazioni Sindacali

CGIL
CISL
UIL


Il presente Atto di Indirizzo è stato adottato dall'Osservatorio Provinciale sulla Cooperazione della Provincia di Macerata nella sessione del 10 settembre 2010, all'unanimità dei presenti, che hanno con me sottoscritto n. 11 originali, il primo dei quali acquisito al protocollo della Direzione Provinciale del Lavoro di Macerata con il n. 18724 di pari data, replicato in tutti gli altri. In fede.


IL PRESIDENTE

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Fonte: ADAPT