INAIL
ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE
CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO
DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA
REGIONE
TOSCANA

 


PROTOCOLLO OPERATIVO

PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO IN OTTICA DI GENERE

TRA

REGIONE TOSCANA

e

INAIL DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA



Firenze, 6 settembre 2010

La Regione Toscana
e
L'Inail Direzione Regionale per la Toscana


PREMESSO

• che la U.E. con la strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro 2002-2006 ha iniziato a introdurre il tema della differenza di genere come strategico rispetto ai propri obiettivi ed ha evidenziato la necessità di prendere in considerazione la problematica della dimensione di genere nell'ambito della sicurezza e nella salute sul lavoro: migliore progettazione dei luoghi e dei posti di lavoro, organizzazione del lavoro e adattamento delle attrezzature di lavoro;
• che questo orientamento, di promozione della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro in un'ottica di genere, è stato confermato con il Piano Strategico Nazionale 2007/2012 nel quale si afferma espressamente che per migliorare l'attitudine occupazionale delle donne e degli uomini e la qualità della vita professionale, occorre fare progressi nel settore della parità tra i sessi in quanto le disparità, sia all'interno che all'esterno del mondo del lavoro, possono avere conseguenze sulla sicurezza e la salute delle donne sul luogo di lavoro e quindi incidere sulla produttività;
• che il Dlgs 81/08 e successive modifiche, apre in maniera chiara ad un approccio alla salute e sicurezza sul lavoro attento e rispettoso delle differenze di genere, con riferimenti espressi inseriti in disposizioni chiave che consentono interventi sostanziali e non formali;
• che lo stesso Dlgs all’art. 28 prevede espressamente che nella valutazione dei rischi si tenga conto di quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro;
• che il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 prevede all'art. 8 che il sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro abbia tra i contenuti dei flussi informativi il quadro dei rischi anche in un'ottica di genere;
• che il D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 prevede all'art. 11 comma 5 che "l'INAIL finanzia progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro... ";
• che l'INAIL da tempo è impegnato sul tema della prevenzione in ottica di genere anche mediante l'attività del proprio Comitato per le Pari Opportunità;
• che l'INAIL - Direzione Regionale per la Toscana, insieme al Comitato per le Pari Opportunità, ha predisposto un progetto dal titolo "Salute e sicurezza sul lavoro: una questione anche di genere";
• che tale progetto si pone in linea con le attività della Regione Toscana in materia di salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici ed in particolare con il "Piano sanitario regionale 2008-2010" approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 53 del 16 luglio 2008 all'Azione 5.2.2. che prevede "La promozione di progetti "lavoro e salute";
• che in data 9 giugno 2009 è stato firmato da Regione Toscana e INAIL Regionale il protocollo "quadro" di cui alla Delibera di Giunta regionale n. 352 del 4 maggio 2009, protocollo che individua una serie di interventi congiunti volti a promuovere la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro;
• che la Regione Toscana ha manifestato il proprio interesse per il progetto "Salute e sicurezza sul lavoro: una questione anche di genere" e ha definito con proprio Decreto dirigenziale n. 5533 del 5 novembre 2009 di approvarlo come iniziativa congiunta all'INAIL;

CONSIDERATO


• che nel quadro del programma di azione comune dedicato alla sicurezza e finalizzato allo sviluppo della cultura della prevenzione nei giovani, lavoratori/lavoratrici e datori di lavoro, occorre promuovere interventi educativi e di sensibilizzazione rivolti alla questione di genere;

• che il diritto alla salute ed alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro costituisce impegno prioritario di tutte le Istituzioni e delle Parti Sociali e occorre pertanto promuovere rapporti sinergici tra gli Enti per la realizzazione di azioni congiunte di prevenzione anche in ottica di genere nell'ambito delle rispettive competenze;

• che il progetto "Salute e sicurezza sul lavoro; una questione anche di genere" contiene in sé le potenzialità per sviluppare, in maniera sinergica, una adeguata azione di sistema volta all'approfondimento delle conoscenze in materia di rischi specifici legati anche all'appartenenza ad un genere, alla elaborazione di adeguate indicazioni rivolte a tutti i soggetti della sicurezza, alla diffusione dei risultati conseguiti attraverso interventi di comunicazione, formazione e informazione;



TUTTO CIÒ PREMESSO

CONVENGONO

Art. 1

(Premesse e considerazioni)

Le premesse e le considerazioni sono parte integrante del presente atto.

Art. 2

(Oggetto)

Le parti decidono di aderire e si impegnano, per quanto di competenza e con le modalità che si vanno ad indicare agli articoli successivi, a realizzare il progetto "Salute e sicurezza sul lavoro: una questione anche di genere" promosso dall'INAIL- Direzione Regionale per la Toscana, insieme al Comitato per le Pari Opportunità INAIL (approvato con decreto dirigenziale regionale n. 5533 del 5/11/2009).
Il progetto nasce dalla volontà di portare un contributo serio e scientifico al tema della prevenzione in ottica di genere in una Regione nella quale l'obiettivo salute e sicurezza sul lavoro è particolarmente sentito.
La realizzazione del progetto prevede attività di studio, ricerca, sensibilizzazione, informazione, formazione e comunicazione; tra gli obiettivi da raggiungere si evidenziano per la loro primaria importanza:
• elaborazione di linee guida per la per la prevenzione, la valutazione e la rimozione dei rischi in ottica di genere che potranno essere rilasciate dall'INAIL a livello locale in relazione a contesti lavorativi territoriali
• moduli formativi per i responsabili della sicurezza, in primis, e per tutti gli attori del Sistema salute e sicurezza che tengano conto dei rischi di genere, come previsto nel documento unico di valutazione di cui all'art. 28 D.Lgs. 81/2008.

Art. 3

(Attività)

Le attività necessarie alla realizzazione del progetto sono state evidenziate ed individuate nella stesura del medesimo. Ad ogni buon conto le parti concordano nel ritenere indispensabili al buon esito del progetto:
• indagini conoscitive (studi epidemiologici ecc)
• elaborazione dei dati acquisiti ed acquisibili
• osservatori di realtà lavorative anche territoriali e locali e/o l'implementazione dell'osservatorio già esistente
• un portale dedicato
• la realizzazione di strumenti adeguati di informazione e comunicazione che potranno essere utilizzati anche per la formazione degli attori della salute e sicurezza sul lavoro

Art. 4

(Coinvolgimento di altri soggetti)

Le parti esprimono fin d'ora il proprio consenso al coinvolgimento, per la realizzazione del progetto, di soggetti con competenze istituzionali nel campo della salute e sicurezza e/o della parità uomo/donna nei mondo del lavoro.
In particolare, fin d'ora si individuano come partners di elezione:
• le Azienda U.S.L.
• le Direzioni Provinciali del Lavoro
• la Rete delle Consigliere di parità
• le Università
• le parti sociali

Art. 5

(Impegno e oneri a carico INAIL)

L'INAIL- Direzione Regionale per la Toscana da parte sua si impegna a conferire nel progetto:
• il supporto del Comitato per le Pari Opportunità, che interviene nel progetto anche in qualità di promotore e ideatore dello stesso
• le proprie competenze professionali interne (CONTARP, Consulenza Medico legale, Avvocatura, Statistica e Informatica, Comunicazione e Prevenzione)
• l'impegno economico relativo, nella prima fase del progetto, alla realizzazione del portale e al supporto, anche esterno, per la prima stesura di linee guida anche in riferimento ai settori lavorativi che si andranno a scegliere come più rappresentativi dell'occupazione femminile e maschile.

Art. 6

(Impegni a carico della Regione Toscana)

La regione Toscana da parte sua si impegna a conferire nel progetto:
• le proprie competenze professionali interne anche attraverso il diretto coinvolgimento di professionisti delle Aziende Usl, del CeRIMP e dell'IRPET.
• risorse umane dedicate allo sviluppo di contenuti e metodologie, nonché ad occasioni di sperimentazione sul campo, di formazione dedicata agli attori regionali e territoriali della salute e sicurezza in modo tale che l'ottica di genere possa essere presa adeguatamente in considerazione dagli stessi nell’espletamento dello loro funzioni;
• diffusione del materiale elaborato per la realizzazione degli strumenti formativo/informativo per veicolare e far crescere la cultura della prevenzione in ottica di genere

Art. 7

(Osservatorio)

Le parti, ciascuna per quanto di propria competenza, si impegnano a fare il possibile affinché i dati ricavabili dall'Osservatorio congiunto INAIL-Direzione Regionale della Toscana-Regione Toscana-CeRIMP siano disaggregati per genere. È compito dell'Osservatorio, istituito nel 2004, osservare e analizzare i fenomeni avversi alla salute dei lavoratori, per contribuire alla corretta conoscenza del fenomeno infortunistico e fornire un valido strumento per la programmazione e la valutazione degli interventi di prevenzione attuati sul territorio dagli attori istituzionali a ciò preposti.
Le parti si impegnano altresì a verificare la possibilità di estendere l'ambito dell'Osservatorio ampliandone il campo di azione da verifica ex post a strumento predittivo e esplorativo soprattutto in relazione ai rischi emergenti, collocandosi in una prospettiva europea.

Art 8

(Modalità operative)

Al fine di rendere operativo il progetto le parti convengono di costituire un gruppo di lavoro nel quale saranno rappresentate tutte le professionalità sopra indicate sia dall'INAIL che dalla Regione Toscana; all'interno di tale gruppo verranno individuati tre sottogruppi operativi che si occuperanno nelle fasi intermedie:
• dell'esame e studio dei rischi in prospettiva di genere sotto il profilo normativo e scientifico, nonché delle più appropriate metodologie e strumenti riguardanti il processo di prevenzione, valutazione e rimozione dei rischi stessi;
• della creazione di uno strumento informatico sul sito Inail adeguato per la raccolta delle informazioni, la condivisione e la diffusione dei risultati;
• della realizzazione di uno strumento formativo/informativo per veicolare e far crescere la cultura della prevenzione in ottica di genere.
Le parti convengono fin d'ora che il coordinamento di tali gruppi verrà assunto dall'INAIL.

Art. 9

(Durata)

Per gli scopi e le finalità che si intendono perseguire con l'iniziativa di cui al presente protocollo si prevede che il progetto abbia una durata di tre anni con verifiche intermedie annuali all'esito delle quali potranno essere riviste modalità operative, impegno e oneri in relazione al buon esito del progetto.

Enti Firmatari

Regione Toscana
Rappresentata da Daniela Scaramuccia


INAIL- Direzione Regionale per la Toscana
Rappresentata da Aniello Spina


Firenze, 6 settembre 2010

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Fonte: Inail Toscana