Si pubblicano i contributi presentati al Convegno organizzato dalla Direzione regionale dell'INAIL Marche sul tema "Gli ambienti confinati: una strategia comune contro il rischio" (Ancona, 8 luglio 2010).*


INAIL

Direzione Regionale Marche

GLI AMBIENTI CONFINATI: UNA STRATEGIA COMUNE CONTRO IL RISCHIO

Ancona 8 luglio 2010


PRESENTAZIONE

La scelta di organizzare un convegno sugli ambienti confinati, prima, e di pubblicarne i relativi atti, poi, è nata dalla amara riflessione che molti lavoratori negli ultimi anni hanno perso la vita mentre lavoravano in cisterne, silos, serbatoi o altri “spazi”, con una sequenza anche ravvicinata nel tempo tra i vari eventi, gran parte dei quali sono stati collettivi.
Sotto un profilo oggettivo, ulteriore elemento a sostegno dell’iniziativa è stata la constatazione dell’estrema trasversalità di detti ambienti, presenti in una vastissima pluralità di settori produttivi e, per tale caratteristica, particolarmente complessi ai fini di una piena ed esauriente individuazione delle più idonee misure in termini di informazione e formazione nei confronti dei lavoratori e degli stessi datori di lavoro.
Gli atti del convegno, che vengono pubblicati a seguito delle autorizzazioni e delle liberatorie prescritte, intendono fornire un compendio di indicazioni tecniche, inevitabilmente e giustamente accompagnate da notizie ed immagini di impatto emotivo, la cui conoscenza e diffusione può rivelarsi utile.
In qualità di Direttore regionale INAIL per le Marche, ritengo necessario sottolineare che il presente prodotto multimediale deve rappresentare la prima fase di un ampio ed articolato percorso progettuale che, nei tempi più rapidi possibile, realizzi le condizioni per una capillare informazione/formazione delle risorse umane interessate.
Le slide relative all’intervento dei professionisti della Direzione regionale INAIL per la Puglia, sia del ramo tecnico-professionale che del ramo legale riportano le informazioni che in questa sede è possibile divulgare.
Resta di assoluto e generale interesse quanto, in relazione all’infortunio mortale collettivo di Molfetta, i citati colleghi hanno opportunamente posto in rilievo.
E’ emerso, infatti, che in quel drammatico episodio si sono concentrate numerose inadempienze ed azioni lesive delle norme in materia di sicurezza, sulle quali, come è noto, è intervenuta la magistratura.
In particolare, è stata evidenziata la molteplicità di soggetti che, a vario titolo, sono risultati coinvolti: dall’azienda produttrice della sostanza pericolosa a quella fornitrice della stessa; dall’azienda addetta al relativo trasporto a quella incaricata dell’intervento di bonifica sul luogo dell’incidente, in una filiera di compiti e di responsabilità nella quale si inserisce in tutta la sua criticità il tema degli appalti.
Tema che, come è noto, è anch’esso di grandissima attualità, ancor più dopo l’ennesimo incidente collettivo in ambienti confinati che lo scorso settembre ha provocato la morte di tre operai a Capua.


Dr. Bruno Adinolfi



Programma

APERTURA DEI LAVORI
Bruno Adinolfi
Direttore Regionale INAIL Marche


Lavori in ambienti confinati: procedure operative negli ambienti confinati in presenza di atmosfere esplosive
Fausto Di Tosto
I.S.P.E.S.L.

Gli ambienti confinati nella Regione Marche
Raffaella Compagnoni
CON.T.A.R.P.
INAIL Marche


I rischi degli ambienti confinati
Alessandro Carella
CON.T.A.R.P.
INAIL Marche

Rischi e procedure di sicurezza per i lavori in ambienti confinati e misure di prevenzione degli incidenti
Claudio Manzella
Vigili del Fuoco ANCONA


Una esperienza pratica: il caso della Regione Puglia
Rinaldo Rinaldi
CON.T.A.R.P.
INAIL Puglia


Ambienti confinati ed attività agricole
Carlo Zoppi
R.S.P.P. – Lega Cooperative


Dibattito

Conclusioni
Bruno Adinolfi


* Un particolare ringraziamento alla Direzione Regionale Marche Inail e al suo Direttore Dott. Adinolfi che hanno permesso la pubblicazione