Categoria: Aggiornamenti D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81
Visite: 14429

DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81

 

Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

 


Vigente al: 20-12-2021


 

Allegato VIII¹

Indicazioni di carattere generale relative a protezioni particolari


Protezione dei capelli
I lavoratori che operano o che transitano presso organi in rotazione presentanti pericoli di impigliamento dei capelli, o presso fiamme o materiali incandescenti, devono essere provvisti di appropriato dispositivo di protezione individuale (quale ad esempio cuffia di protezione, resistente e lavabile) che racchiuda i capelli in modo completo.

Protezione della testa
I lavoratori esposti a specifici pericoli di offesa al capo per caduta di materiali dall’alto o per contatti con elementi comunque pericolosi devono essere provvisti di appropriato dispositivo di protezione individuale per la protezione della testa. Parimenti, devono essere provvisti di appropriato dispositivo di protezione individuale per la protezione della testa i lavoratori che devono permanere, senza altra protezione, sotto l’azione prolungata dei raggi del sole.

Protezione degli occhi o del viso
I lavoratori esposti al pericolo di offesa agli occhi per proiezioni di schegge o di materiali roventi, caustici, corrosivi o comunque dannosi, devono essere muniti di appropriati dispositivi di protezione individuale quali ad esempio occhiali, visiere o schermi appropriati.

Protezione degli arti superiori
Nelle lavorazioni che presentano specifici pericoli di punture, tagli, abrasioni, ustioni, causticazioni alle mani o alle braccia, i lavoratori devono essere dotati di dispositivi di protezione individuale quali ad esempio guanti o altri appropriati mezzi dispositivi di protezione.

Protezione degli arti inferiori
Per la protezione degli arti inferiori nelle lavorazioni in cui esistono specifici pericoli di ustioni, di causticazione, di punture o di schiacciamento, i lavoratori devono essere provvisti di dispositivi di protezione individuali resistenti ed adatte alla particolare natura del rischio. Tali calzature devono potersi sfilare rapidamente.

Protezione delle altre parti del corpo
Qualora sia necessario proteggere talune parti del corpo contro rischi particolari, i lavoratori devono avere a disposizione idonei dispositivi di protezione individuale, quali ad esempio schermi adeguati, tute, scafandri, grembiuli, pettorali, gambali o ghette, etc.

Protezione dalle cadute dall’alto o in spazi confinati
I lavoratori che sono esposti a pericolo di caduta dall’alto o entro vani o che devono prestare la loro opera entro pozzi, cisterne e simili in condizioni di pericolo, devono essere provvisti di dispositivi di protezione individuale adatti, quali ad esempio imbracatura di sicurezza.

Protezione delle vie respiratorie
I lavoratori esposti a specifici rischi di inalazione di agenti pericolosi sotto forma di gas, vapori, polveri, fibre, nebbie, fumi devono avere a disposizione appropriati dispositivi di protezione individuale per le vie respiratorie quali, ad esempio maschere intere con filtro adeguato o altri dispositivi idonei.
Dispositivi di protezione individuale idonei devono essere anche indossati in caso di presenza di atmosfere sotto-ossigenate o asfissianti. 

1. SCHEMA INDICATIVO PER L'INVENTARIO DEI RISCHI IN RELAZIONE ALLE PARTI DEL CORPO DA PROTEGGERE CON DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (*)

(*) Il presente elenco di rischi/parti del corpo non può essere esauriente.
In base alla valutazione dei rischi sarà stabilito se sia necessario l'impiego di dispositivi di protezione individuale ed eventualmente quali caratteristiche debbano avere tali dispositivi, conformemente alle disposizioni del presente decreto.

 

(1) Urti derivanti da cadute o proiezioni di oggetti, dall’impatto con ostacoli e da getti ad alta pressione.
(2) Cadute a causa di scivolamento.
(3) Cadute dall’alto.
(4) Vibrazioni.
(5) Compressione statica di parti del corpo.
(6) Lesioni meccaniche (abrasioni, perforazione, tagli, morsi, ferite anche da punta).
(7) Rischio di rimanere impigliati o intrappolati.
(8) Contatto diretto o indiretto.
(9) Compresa la luce solare (esclusa l'osservazione diretta).
(10) Polveri, fumi e fibre.
(11) Nebbie.
(1) Cfr. la raccomandazione 2011/696/UE sulla definizione di nanomateriale.
 

2. ELENCO INDICATIVO E NON ESAURIENTE DELLE TIPOLOGIE DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IN RELAZIONE AI RISCHI DAI QUALI PROTEGGONO
 

Dispositivi per la PROTEZIONE DELLA TESTA
- Caschi, elmetti e/o berretti/passamontagna/copricapi di protezione da:

- urti derivanti da cadute o proiezioni di oggetti;
- impatti con ostacoli;
- rischi meccanici (perforazione, abrasioni);
- compressione statica (schiacciamento laterale);
- rischi termici (fuoco, calore, freddo, solidi incandescenti ivi compresi i metalli fusi);
- scosse elettriche e lavoro sotto tensione;
- rischi chimici;
- radiazioni non ionizzanti ((UV, IR, visibili, radiazioni solari o da saldatura).

- Retine e cuffie per capelli per evitare che i capelli restino impigliati.

Dispositivi per la PROTEZIONE DELL’UDITO
- Cuffie (comprese ad esempio le cuffie attaccate al casco, con riduzione attiva del rumore, con ingresso audio elettrico, ecc.).
- Inserti auricolari (comprese ad esempio quelli dipendenti dal livello di rumore, ad adattamento individuale, ecc.).

Dispositivi PER LA PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO
- Occhiali, maschere (se del caso con lenti correttive) e schermi facciali o visiere di protezione da:

- rischi meccanici;
- rischi termici;
- radiazioni non ionizzanti (UV, IR, visibili radiazioni solari o da saldatura);
- radiazioni ionizzanti;
- aerosol solidi e liquidi di agenti chimici e biologici.


Dispositivi per la PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
- Dispositivi filtranti per la protezione da:

- particelle;
- gas;
- particelle e gas;
- aerosol solidi e/o liquidi.

- Dispositivi isolanti, con alimentazione d’aria respirabile.
- Dispositivi di autosoccorso.
- Dispositivi per immersione.

Dispositivi per la PROTEZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI
- Guanti (compresi i mezziguanti e le protezioni per le braccia) di protezione da:

- rischi meccanici;
- rischi termici (calore, fiamme e freddo);
- scosse elettriche e lavoro sotto tensione (elementi antistatici, conduttori, isolanti);
- rischi chimici;
- agenti biologici;
- radiazioni ionizzanti e contaminazione radioattiva;
- radiazioni non ionizzanti (UV, IR, radiazioni solari o da saldatura);
- rischi derivanti da vibrazioni.

- Ditali.

Dispositivi per la PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI e antiscivolamento
- Calzature (ad esempio scarpe, anche zoccoli in determinate circostanze, stivali anche con puntale d’acciaio, ecc.) per la protezione da:

- rischi meccanici;
- rischi di scivolamento;
- rischi termici (calore, fiamme e freddo);
- scosse elettriche e lavoro sotto tensione (elementi antistatici, conduttori, isolanti);
- rischi chimici;
- rischi derivanti da vibrazioni;
- rischi biologici.

- Dispositivi amovibili di protezione del collo del piede dai rischi meccanici.
- Ginocchiere di protezione dai rischi meccanici.
- Ghette di protezione dai rischi meccanici, termici e chimici e dagli agenti biologici.
- Accessori (chiodi, ramponi ecc.).

PROTEZIONE DELLA CUTE - CREME BARRIERA¹
- Le creme barriera potrebbero essere utilizzate per la protezione da:

- radiazioni non ionizzanti (UV, IR, radiazioni solari o da saldatura);
- radiazioni ionizzanti;
- sostanze chimiche;
- agenti biologici;
- rischi termici (calore, fiamme e freddo).

___
¹ In determinate circostanze, a seguito della valutazione del rischio, potrebbero essere utilizzate creme barriera unitamente ad altri dispositivi di protezione individuale al fine di tutelare la cute dei lavoratori dai relativi rischi. Le creme barriera fanno parte dei dispositivi di protezione individuale rientranti nel campo di applicazione della direttiva 89/656/CEE, in quanto i prodotti di questo tipo possono essere considerate, in determinate circostanze, «complemento o accessorio» ai sensi dell’articolo 2 della direttiva 89/656/ CEE. Tuttavia, le creme barriera non sono considerate dispositivo di protezione individuale in base alla definizione di cui all’articolo 3, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/425.


Dispositivi per la PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL’ALTO /ALTRE PROTEZIONI PER IL CORPO
- Dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto quali dispositivi anticaduta di tipo retrattile, imbracature complete, imbracature basse, cinture di posizionamento e di ritenuta e cordini di posizionamento, dispositivi di assorbimento dell’energia, dispositivi anticaduta di tipo guidato comprendenti una linea di ancoraggio, dispositivi di regolazione delle funi, dispositivi di ancoraggio non concepiti per essere fissati permanentemente e che non richiedono fissaggio prima dell’uso, connettori, corde, imbracature di salvataggio.
- Indumenti di protezione per l’intero corpo (ad es. tute) e per parti di esso (ad es. ghette, pantaloni, giacche, panciotti, grembiuli, camici, ginocchiere, cappucci, passamontagna), per la protezione da:

- rischi meccanici;
- rischi termici (calore, fiamme e freddo);
- agenti chimici;
- agenti biologici;
- radiazioni ionizzanti e contaminazione radioattiva;
- radiazioni non ionizzanti (UV, IR, visibili, radiazioni solari o da saldatura);
- scosse elettriche e lavoro sotto tensione (elementi antistatici, conduttori, isolanti);
- possibilità di rimanere impigliati o intrappolati.

- Giubbotti di salvataggio per la prevenzione dell’annegamento e ausili al galleggiamento.
- Dispositivi di protezione individuale aventi la funzione di segnalare visivamente la presenza dell’utilizzatore. 

3. ELENCO INDICATIVO E NON ESAURIENTE DELLE ATTIVITÀ E DEI SETTORI DI ATTIVITÀ PER I QUALI PUÒ RENDERSI NECESSARIO METTERE A DISPOSIZIONE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (*)

(*) In base alla valutazione dei rischi sarà stabilito se sia necessario l’impiego di dispositivi di protezione individuale ed eventualmente quali caratteristiche debbano avere tali dispositivi, conformemente alle disposizioni del presente decreto.
 

1. RISCHI FISICI

Rischi

Parte del corpo interessata
Tipo di dispositivo di protezione individuale

Esempi di attività in cui può essere necessario utilizzare il corrispondente dispositivo di protezione individuale (*)

Settori lavorativi

FISICI - MECCANICI

Urti derivanti da cadute o proiezioni di oggetti, dall’impatto con ostacoli e da getti ad alta pressione

Cranio
Casco/elmetto di protezione

-Lavori sopra, sotto o in prossimità di impalcature e luoghi di lavoro sopraelevati
-Lavori di carpenteria edile e lavori stradali
-Installazione e disinstallazione di casseforme
-Montaggio e installazione di impalcature
-Lavori di montaggio e installazione
- Demolizioni
- Brillamenti
-Lavori in fossati, trincee, pozzi e gallerie
-Lavori in prossimità di ascensori e montacarichi, apparecchi di sollevamento, gru e nastri trasportatori
-Lavori nel sottosuolo, nelle cave e negli scavi a cielo aperto
-Lavori in forni industriali, serbatoi, container, macchinari, silos, tramogge e condotte
-Linee di macellazione e sezionamento dei macelli
-Movimentazione o trasporto e stoccaggio di carichi
- Lavori forestali
-Lavori su ponti d’acciaio, opere edili d’acciaio, costruzioni idrauliche in acciaio, altiforni, acciaierie e laminatoi, grandi serbatoi, grandi condotte, caldaie e centrali elettriche
-Lavori in terra e in roccia
-Uso di estrattori di bulloni
-Lavori presso altiforni, impianti di riduzione diretta, acciaierie, laminatoi, stabilimenti metallurgici, impianti di fucinatura a maglio e a stampo, fonderie
-Lavori che comportano spostamenti su biciclette e su cicli a propulsione meccanica

- Edilizia
- Opere di genio civile
-Produzione, installazione e manutenzione di macchinari
- Cantieristica navale
- Lavori minerari
-Produzione di energia
-Costruzione e manutenzione di infrastrutture
- Industria siderurgica
- Macelli
- Smistamento ferroviario
- Porti, trasporti e logistica
- Industria forestale

 

Occhi e/o viso
Occhiali, maschere e schermi facciali

-Lavori di saldatura, molatura e tranciatura
-Martellamento manuale
-Lavori di mortasatura e scalpellatura
-Lavorazione e finitura di pietre
-Uso di estrattori di bulloni
-Impiego di macchine che lavorano per asportazione di truciolo
- Fucinatura a stampo
-Rimozione e frantumazione di schegge
-Operazioni di sabbiatura
-Uso di decespugliatori o motoseghe
-Interventi chirurgici e dentistici

- Edilizia
- Opere di genio civile
-Produzione, installazione e manutenzione di macchinari
- Cantieristica navale
- Lavori minerari
-Produzione di energia
-Costruzione e manutenzione di infrastrutture
-Industrie siderurgiche
-Industrie metallurgiche e del legno
-Lavori di intaglio su pietra
- Giardinaggio
- Settore sanitario
- Silvicoltura

 

Arti inferiori (parti)
Calzature (scarpe, stivali ecc.) con puntale di sicurezza o di protezione Calzature di sicurezza con protezione per il metatarso

-Lavori di carpenteria edile e lavori stradali
-Installazione e disinstallazione di casseforme
-Montaggio e installazione di impalcature
- Demolizioni
- Brillamenti
-Lavorazione e finitura di pietre
-Lavori sulle linee di macellazione e sezionamento
-Trasporto e stoccaggio
-Manipolazione di stampi nell’industria della ceramica
-Manipolazione di blocchi di carni surgelate e di contenitori di conserve
-Produzione, lavorazione e finitura di vetri piani e cavi
-Lavori di trasformazione e manutenzione
- Lavori forestali
-Impiego di calcestruzzo ed elementi prefabbricati con installazione e disinstallazione di casseforme
-Lavori in cantieri edili e aree di deposito
- Lavori sui tetti
-Lavori su ponti d’acciaio, opere edili d’acciaio, piloni, torri, ascensori e montacarichi, costruzioni idrauliche in acciaio, altiforni, acciaierie e laminatoi, grandi serbatoi, grandi condotte, gru, caldaie e centrali elettriche
-Costruzione di forni, installazione di impianti di riscaldamento e aerazione, montaggio di costruzioni metalliche
-Lavori presso altiforni, impianti di riduzione diretta, acciaierie, laminatoi, stabilimenti metallurgici, impianti di fucinatura a maglio e a stampo, impianti di pressatura a caldo e trafilatura
-Lavori nelle cave e negli scavi a cielo aperto, spostamento di ammassi di sterile
-Rivestimento di fornaci nell’industria della ceramica
-Smistamento ferroviario

- Edilizia
- Opere di genio civile
-Produzione, installazione e manutenzione di macchinari
- Cantieristica navale
- Lavori minerari
-Produzione di energia
-Costruzione e manutenzione di infrastrutture
- Industria siderurgica
- Macelli
- Aziende di logistica
-Industria manifatturiera
- Industria vetraria
- Industria forestale

Cadute a causa di scivolamento

Piedi
Calzature resistenti allo scivolamento

-Lavori su superfici scivolose
-Lavori in ambienti umidi

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
- Macelli
- Pulizie
- Industria alimentare
- Giardinaggio
- Industria della pesca

Cadute dall’alto

Corpo intero
Dispositivi di protezione individuale per la trattenuta o l’arresto delle cadute dall’alto

 - Lavori su impalcature
-Montaggio di elementi prefabbricati
- Lavori sui piloni
- Lavori sui tetti
-Lavori su superfici verticali o in pendenza
-Lavori in cabine sopraelevate di gru
-Lavori in cabine di manovra sopraelevate di transelevatori
-Lavori in posizione sopraelevata su torri di trivellazione
-Lavori in pozzi e fognature

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
-Manutenzione delle infrastrutture

Vibrazioni

Mani
Guanti di protezione

-Impiego di attrezzi manuali

-Industrie manifatturiere
- Opere edili
- Opere di genio civile

Compressione statica di parti del corpo

Ginocchia (parti delle gambe)
Ginocchiere di protezione

-Posa di blocchi da pavimentazione, piastrelle e pietre da selciato

- Edilizia
- Opere di genio civile

 

Piedi
Calzature con puntale di protezione

- Demolizioni
-Movimentazione di carichi

- Edilizia
- Opere di genio civile
-Trasporto e stoccaggio
- Manutenzione

Lesioni meccaniche (abrasioni, perforazione, tagli, morsi, ferite anche da punta)

Occhi e/o viso
Occhiali, maschere e schermi facciali di protezione

-Impiego di attrezzi manuali
-Saldatura e fucinatura
-Lavori di molatura e tranciatura
- Scalpellatura
-Lavorazione e finitura di pietre
-Impiego di macchine che lavorano per asportazione di truciolo
- Fucinatura a stampo
-Rimozione e frantumazione di schegge
-Operazioni di sabbiatura
-Uso di decespugliatori o motoseghe

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
- Lavori minerari
-Produzione di energia
-Manutenzione delle infrastrutture
-Industrie siderurgiche
-Industrie metallurgiche e del legno
-Lavori di intaglio su pietra
- Giardinaggio
- Silvicoltura

 

Mani
Guanti di protezione dai rischi meccanici

-Lavori su strutture d’acciaio
-Manipolazione di oggetti con spigoli vivi, esclusi i casi di utilizzo di macchinari per i quali sussista il rischio che i guanti rimangano impigliati
-Attività sistematica di taglio con il coltello nei reparti di produzione e macellazione
-Sostituzione delle lame delle macchine da taglio
- Lavori forestali
- Lavori di giardinaggio

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
-Manutenzione delle infrastrutture
-Industrie manifatturiere
- Industria alimentare
- Macellazione
- Industria forestale

 

Avambracci
Dispositivi di protezione delle braccia

-Disossamento e sezionamento

- Industria alimentare
- Macellazione

 

Tronco/addome/gambe
Ghette e grembiuli di protezione
Pantaloni di protezione resistenti alla perforazione (antitaglio)

-Attività sistematica di taglio con il coltello nei reparti di produzione e macellazione
- Lavori forestali

- Industria alimentare
- Macellazione
- Industria forestale

 

Piedi
Calzature resistenti alla perforazione

-Lavori di carpenteria edile e lavori stradali
- Demolizione
-Installazione e disinstallazione di casseforme
- Lavori forestali

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
- Lavori minerari
- Industria forestale

Rischio di rimanere impigliati o intrappolati

Corpo intero
Indumenti di protezione anti-pigliamento

-Rischio di rimanere impigliati in componenti di macchinari
-Rischio di essere catturati da componenti di macchinari
-Rischio di rimanere presi con capi di vestiario in componenti di macchinari
-Rischio di essere travolti

- Meccanica
-Fabbricazione di macchinari pesanti
- Ingegneria
- Edilizia
- Agricoltura

FISICI - ACUSTICI

Rumore

Orecchie
Dispositivi di protezione dell’udito

-Impiego di presse per metalli
-Impiego di utensili pneumatici
-Attività del personale a terra negli aeroporti
-Impiego di utensili elettrici
- Brillamenti
-Battitura di pali e costipazione del terreno
-Lavori nei settori del legname e tessile

-Industria metallurgica
-Industria manifatturiera
- Edilizia
- Opere di genio civile
-Industria aeronautica
- Lavori minerari

FISICI - TERMICI

Calore e/o fuoco

Viso/intera testa
Maschere e visiere da saldatori, elmetti/ caschi/berretti anticalore o ignifughi, cappucci di protezione anticalore e/o antifiamma

-Lavori in presenza di temperature elevate, calore radiante o fuoco
-Impiego di masse incandescenti fuse o lavori in prossimità di esse
-Impiego di pistole saldatrici per plastica
- Lotta antincendio

- Industria siderurgica
-Industria metallurgica
-Servizi di manutenzione
-Industria manifatturiera

 

Tronco/addome/gambe
Ghette e grembiuli di protezione

-Saldatura e fucinatura
- Fonditura
- Lotta antincendio

- Industria siderurgica
-Industria metallurgica
-Servizi di manutenzione
-Industria manifatturiera

 

Mani
Guanti per la protezione dal calore e/o dalla fiamma

-Saldatura e fucinatura
-Lavori in presenza di temperature elevate, calore radiante o fuoco
-Impiego di masse incandescenti fuse o lavori in prossimità di esse
- Lotta antincendio

- Industria siderurgica
-Industria metallurgica
-Servizi di manutenzione
-Industria manifatturiera

 

Avambracci
Soprammaniche di protezione anticalore e/o antifiamma

-Saldatura e fucinatura
-Impiego di masse incandescenti fuse o lavori in prossimità di esse

- Industria siderurgica
-Industria metallurgica
-Servizi di manutenzione
-Industria manifatturiera

 

Piedi
Calzature per la protezione contro il calore e/o la fiamma

-Impiego di masse incandescenti fuse o lavori in prossimità di esse
- Lotta antincendio

- Industria siderurgica
-Industria metallurgica
-Servizi di manutenzione
-Industria manifatturiera

 

Corpo intero o porzioni di esso
Indumenti per la protezione contro il calore e/o la fiamma

-Lavori in presenza di temperature elevate, calore radiante o fuoco
- Lotta antincendio

- Industria siderurgica
-Industria metallurgica
- Industria forestale

Freddo

 Mani
Guanti per la protezione contro il freddo

Piedi
Calzature per la protezione contro il freddo

 -Lavori all’aperto in condizioni di freddo estremo
-Lavori in impianti frigoriferi
-Impiego di liquidi criogenici

 - Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
- Lavori minerari
- Industria alimentare
- Agricoltura e pesca

 

Corpo intero o porzioni di esso, testa inclusa
Indumenti per la protezione contro il freddo

-Lavori all’aperto con clima freddo
-Lavori in impianti frigoriferi

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
- Lavori minerari
- Industria alimentare
- Agricoltura e pesca
-Trasporto e stoccaggio

FISICI - ELETTRICI

Elettrocuzione (contatto diretto o indiretto)

Intera testa
Caschi/elmetti con capacità isolanti dall’elettricità

Mani
Guanti con capacità isolanti dall’elettricità

Piedi
Calzature con capacità isolanti dall’elettricità

Corpo intero/mani/piedi
Dispositivi di protezione individuale conduttori che devono essere indossati da persone idonee ai lavori sotto tensione su sistemi elettrici aventi tensione nominale fino a 800 kV CA e a 600 kV CC

 -Lavori sotto tensione o in prossimità di componenti sotto tensione elettrica
-Lavori su impianti elettrici

-Produzione di energia
-Trasmissione e distribuzione di energia elettrica
-Manutenzione di impianti industriali
- Edilizia
- Opere di genio civile

Elettricità statica

Mani
Guanti con proprietà antistatiche

Piedi
Calzature con proprietà antistatiche/conduttrici

Corpo intero
Indumenti con proprietà antistatiche

- Manipolazione di plastica e gomma
-Versamento, raccolta o carico in serbatoi
-Lavori in prossimità di elementi a carica elevata quali nastri trasportatori
-Manipolazione di esplosivi

-Industria manifatturiera
-Industria dei mangimi
-Stabilimenti di imballaggio e confezionamento
-Produzione, stoccaggio o trasporto di esplosivi

FISICI - RADIAZIONI

Radiazioni non ionizzanti, compresa la luce solare (esclusa l’osservazione diretta)

Testa
Berretti e caschi di protezione

- Lavori all’aperto

- Agricoltura e pesca
- Edilizia
- Opere di genio civile

 

Occhi
Occhiali, maschere e schermi facciali di protezione

-Lavori che comportano esposizione al calore radiante
-Attività presso forni e fonderie
- Impiego di laser
- Lavori all’aperto
- Saldatura e ossitaglio
- Soffiatura del vetro
- Lampade germicide

-Industrie siderurgiche
-Industria manifatturiera
- Agricoltura e pesca

 

Corpo intero (pelle)
Dispositivi di protezione individuale dai raggi UV naturali e artificiali

- Lavori all’aperto
- Saldatura elettrica
- Lampade allo xeno
- Lampade germicide

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
- Lavori minerari
-Produzione di energia
-Manutenzione delle infrastrutture
- Agricoltura e pesca
- Industria forestale
- Giardinaggio
- Industria alimentare
-Industria della plastica
- Industria tipografica

Radiazioni ionizzanti

Occhi
Occhiali di protezione dalle radiazioni ionizzanti

Mani
Guanti di protezione dalle radiazioni ionizzanti

-Attività in ambienti con raggi X
-Attività nel settore della radiologia diagnostica
-Impiego di prodotti radioattivi

- Veterinaria
- settore sanitario
-Siti di rifiuti radioattivi
-Produzione di energia

 

Tronco/addome/ parti del corpo
Grembiuli di protezione dai raggi X /camici/giacche/gonne di protezione dai raggi X

-Attività in ambienti con raggi X
-Attività nel settore della radiologia diagnostica

- settore sanitario
- Veterinaria
- Odontoiatria
- Urologia
- Chirurgia
-Radiologia interventistica
- Laboratori

 

Testa
Copricapi di protezione
Dispositivi di protezione individuale per prevenire l’insorgenza di patologie come i tumori cerebrali

-Ambienti di lavoro e strutture in cui si usano raggi X a fini medici

- settore sanitario
- Veterinaria
- Odontoiatria
- Urologia
- Chirurgia
-Radiologia interventistica

 

Parti del corpo
Dispositivi di protezione della tiroide
Dispositivi di protezione delle gonadi

-Attività in ambienti con raggi X
-Attività nel settore della radiologia diagnostica

- settore sanitario
- Veterinaria

 

Corpo intero
Indumenti di protezione dalle radiazioni ionizzanti

-Attività nel settore della radiologia diagnostica
-Impiego di prodotti radioattivi

-Settore sanitario
-Produzione di energia
-Siti di rifiuti radioattivi

 

II. RISCHI CHIMICI (inclusi i nanomateriali)

Rischi

Parte del corpo interessata
Tipo di dispositivo di protezione individuale

Esempi di attività in cui può essere necessario utilizzare il tipo corrispondente di dispositivo di protezione individuale (*)

Settori e rami industriali

CHIMICI - AEROSOL

Solidi (polveri, fumi, fibre e nanomateriali)

Apparato respiratorio
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie per la protezione dalle particelle

- Demolizione
- Brillamenti
-Carteggiatura e levigatura di superfici
-Lavori in presenza di amianto
-Uso di materiali costituiti da nanoparticelle o contenenti nanoparticelle
- Saldatura
-Lavori da spazzacamino
-Lavori sui rivestimenti di forni e siviere qualora sia prevedibile la formazione di polveri
-Lavori in prossimità di colate nelle siviere qualora sia prevedibile che si sprigionino fumi di metalli pesanti
-Lavori in zone di caricamento di altoforni

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
- Lavori minerari
- Industrie siderurgiche
-Industrie metallurgiche e del legno
-Industria automobilistica
-Lavori di intaglio su pietra
- Industria farmaceutica
- settore sanitario
-Preparazione di citostatici

 

Mani
Guanti di protezione dai rischi chimici
e creme barriera quali protezioni supplementari/accessorie

-Lavori in presenza di amianto
-Uso di materiali costituiti da  nanoparticelle o contenenti nanoparticelle

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
-Manutenzione di impianti industriali

 

Corpo intero
Indumenti di protezione dalle particelle solide

- Demolizione
-Lavori in presenza di amianto
-Uso di materiali costituiti da nanoparticelle o contenenti nanoparticelle
-Lavori da spazzacamino
-Preparazione di prodotti fitosanitari

- Edilizia
- Opere di genio civile
- Cantieristica navale
-Manutenzione di impianti industriali
- Agricoltura

 

Occhi
Occhiali, maschere e schermi facciali di protezione.

-Lavorazione del legno
- Lavori stradali

- Industria mineraria
-Industrie metallurgiche e del legno
- Opere di genio civile

Liquidi (nebbie)

Apparato respiratorio
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie per la protezione dalle particelle

-Trattamento delle superfici (verniciatura, sabbiatura)
-Pulizia delle superfici

- Industria metallurgica
-Industria manifatturiera
-Industria automobilistica

 

Mani
Guanti per la protezione dagli agenti chimici

-Trattamento delle superfici
-Pulizia delle superfici
-Impiego di spray liquidi
-Impiego di soluzioni acide e alcaline, di disinfettanti e di sostanze detergenti corrosive

- Industria metallurgica
-Industria manifatturiera
-Industria automobilistica
-settore sanitario

 

Corpo intero
Indumenti di protezione dai rischi chimici

-Trattamento delle superfici
-Pulizia delle superfici

- Industria metallurgica
-Industria manifatturiera
-Industria automobilistica

CHIMICI - LIQUIDI

Immersione
Schizzi, spruzzi e getti

Mani
Guanti per la protezione dagli agenti chimici

-Impiego di spray liquidi
-Impiego di soluzioni acide e alcaline, di disinfettanti e di prodotti detergenti corrosivi
-Lavorazione di materiali di rivestimento
- Concia
-Lavori presso parrucchieri e centri estetici

-Industria tessile e dell’abbigliamento
- Industria delle pulizie
-Industria automobilistica
-Centri estetici e parrucchieri
-settore sanitario

 

Avambracci
Soprammaniche per la protezione dagli agenti chimici

-Impiego di soluzioni acide e alcaline, di disinfettanti e di prodotti detergenti corrosivi

- Pulizie
- Industria chimica
-Produzione di prodotti per pulizia e disinfezione
-Industria automobilistica

 

Piedi
Stivali per la protezione dagli agenti chimici

-Impiego di spray liquidi
-Impiego di soluzioni acide e alcaline, di disinfettanti e di prodotti detergenti corrosivi

-Industria tessile e dell’abbigliamento
- Produzione di prodotti per pulizia e disinfezione
-Industria automobilistica

 

Corpo intero
Indumenti per la protezione dagli agenti chimici

-Impiego di spray liquidi
-Impiego di soluzioni acide e alcaline, di disinfettanti e di prodotti detergenti corrosivi

- Pulizie
- Industria chimica
- Produzione di prodotti per pulizia e disinfezione
-Industria automobilistica
- Agricoltura

CHIMICI - GAS E VAPORI

Gas e vapori

Apparato respiratorio
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie per la protezione dai gas

-Trattamento delle superfici (verniciatura, sabbiatura)
-Pulizia delle superfici
-Lavori in ambienti adibiti alla fermentazione e alla distillazione
-Lavori all’interno di cisterne e digestori
-Lavori all’interno di  serbatoi, contenitori, spazi ristretti e forni industriali con funzionamento a gas, qualora sussista il rischio di intossicazione da gas o di carenza di ossigeno
-Lavori da spazzacamino
-Disinfettanti e sostanze detergenti corrosive
-Lavori in prossimità di convertitori di gas e di condotte di gas d’altoforno

- Industria metallurgica
-Industria automobilistica
-Industria manifatturiera
- Produzione di prodotti per pulizia e disinfezione
-Produzione di bevande alcoliche

-Impianti di trattamento delle acque reflue

-Impianti di trattamento dei rifiuti
- Industria chimica
 -Industria petrolchimica

 

Mani
Guanti per la protezione dagli agenti chimici

-Trattamento delle  superfici
-Pulizia delle superfici
-Lavori in ambienti adibiti alla fermentazione e alla distillazione
-Lavori all’interno di cisterne e digestori
-Lavori all’interno di serbatoi, contenitori, spazi ristretti e forni industriali con funzionamento a gas, qualora sussista il rischio di intossicazione da gas o di carenza di ossigeno

-Industria metallurgica
-Industria automobilistica
-Industria manifatturiera
-Produzione di bevande alcoliche
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
- Industria chimica
-Industria petrolchimica

 

Corpo intero
Indumenti per la protezione dagli agenti chimici

-Trattamento delle superfici
-Pulizia delle superfici
-Lavori in ambienti adibiti alla fermentazione e alla distillazione
-Lavori all’interno di cisterne e digestori
-Lavori all’interno di serbatoi, contenitori, spazi ristretti e forni industriali con funzionamento a gas, qualora sussista il rischio di intossicazione da gas o di carenza di ossigeno

- Industria metallurgica
-Industria automobilistica
-Industria manifatturiera
-Produzione di bevande alcoliche
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
- Industria chimica
-Industria petrolchimica

 

Occhi
Occhiali, maschere e schermi facciali di protezione

-Verniciatura a spruzzo
-Lavorazione del legno
- Attività estrattive

-Industria automobilistica
-Industria manifatturiera
- Industria mineraria
- Industria chimica
-Industria petrolchimica

 

III. AGENTI BIOLOGICI

Rischi

Parte del corpo interessata
Tipo di dispositivo di protezione individuale

Esempi di attività in cui può essere necessario utilizzare il tipo corrispondente di dispositivo di protezione individuale (*)

Settori e rami industriali

AGENTI BIOLOGICI (contenuti) - AEROSOL

Solidi e liquidi

Apparato respiratorio
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie per la protezione dalle particelle

-Lavori che comportano il contatto con fluidi e tessuti umani e animali
-Lavori in presenza di agenti biologici

-settore sanitario
-Cliniche veterinarie
-Laboratori di analisi
-Laboratori di ricerca
- Case di riposo
-Assistenza domiciliare
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
-Industria alimentare
-Produzione biochimica

 

Mani
Guanti per la protezione dagli agenti biologici

Corpo intero o porzioni di esso
Indumenti di protezione dagli agenti biologici

Occhi e/o volto
Occhiali, maschere e schermi facciali, di protezione

-Lavori che comportano il contatto con fluidi e tessuti umani e animali
-Lavori in presenza di agenti biologici

-settore sanitario
-Cliniche veterinarie
-Laboratori di analisi
-Laboratori di ricerca
- Case di riposo
-Assistenza domiciliare
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
-Industria alimentare

AGENTI BIOLOGICI (contenuti) - LIQUIDI

Contatto diretto e indiretto

Mani
Guanti per la protezione dagli agenti biologici

Corpo intero o porzioni di esso
Indumenti per la protezione dagli agenti biologici

Occhi e/o volto
Occhiali, maschere e schermi facciali, di protezione

-Lavori che comportano il contatto con fluidi e tessuti umani e animali (morsi, punture)
-Lavori in presenza di agenti biologici

-settore sanitario
-Cliniche veterinarie
-Laboratori di analisi
-Laboratori di ricerca
- Case di riposo
-Assistenza domiciliare
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
-Industria alimentare
-Industria forestale

Schizzi, spruzzi e getti

Mani
Guanti per la protezione dagli agenti biologici

-Lavori che comportano il contatto con fluidi e tessuti umani e animali
-Lavori in presenza di agenti biologici

-settore sanitario
-Cliniche veterinarie
-Laboratori di analisi
-Laboratori di ricerca
- Case di riposo
-Assistenza domiciliare
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
-Industria alimentare

 

Avambracci
Soprammaniche per la protezione dagli agenti biologici

-Lavori che comportano il contatto con fluidi e tessuti umani e animali
-Lavori in presenza di agenti biologici

-settore sanitario
-Cliniche veterinarie
-Laboratori di analisi
-Laboratori di ricerca
- Case di riposo
-Assistenza domiciliare
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
-Industria alimentare

 

Piedi/gambe
Ghette e copristivali di protezione

-Lavori che comportano il contatto con fluidi e tessuti umani e animali
-Lavori in presenza di agenti biologici

-Settore sanitario
-Cliniche veterinarie
-Laboratori di analisi
-Laboratori di ricerca
- Case di riposo
-Assistenza domiciliare
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
-Industria alimentare

 

Corpo intero
Indumenti per la protezione dagli agenti biologici

-Lavori che comportano il contatto con fluidi e tessuti umani e animali
-Lavori in presenza di agenti biologici

-Settore sanitario
-Cliniche veterinarie
-Laboratori di analisi
-Laboratori di ricerca
- Case di riposo
-Assistenza domiciliare
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
-Industria alimentare

AGENTI BIOLOGICI (contenuti) - MATERIALI, PERSONE, ANIMALI ecc.

Contatto diretto e indiretto

Mani
Guanti per la protezione dagli agenti biologici

Corpo intero o porzioni di esso
Indumenti di protezione dagli agenti biologici

Occhi e/o volto
Occhiali, maschere e schermi facciali, di protezione

-Lavori che comportano il contatto con fluidi e tessuti umani e animali (morsi, punture)
-Lavori in presenza di agenti biologici

-settore sanitario
-Cliniche veterinarie
-Laboratori di analisi
-Laboratori di ricerca
- Case di riposo
-Assistenza domiciliare
-Impianti di trattamento delle acque reflue
-Impianti di trattamento dei rifiuti
-Industria alimentare
-Industria forestale

 

IV. ALTRI RISCHI

Rischi

Parte del corpo interessata
Tipo di dispositivo di protezione individuale

Esempi di attività in cui può essere necessario utilizzare il tipo corrispondente di dispositivo di protezione individuale (*)

Settori e rami industriali

Mancanza di visibilità

Corpo intero
dispositivi di protezione individuale aventi la funzione di segnalare visivamente la presenza dell’utilizzatore

-Lavori in zone in cui circolano veicoli
-Lavori di asfaltatura e di segnalazione stradale
- Lavori ferroviari
-Guida di mezzi di trasporto
-Attività del personale a terra negli aeroporti

- Edilizia
-Opere di genio civile
-Cantieristica navale
- Lavori minerari
-Servizi di trasporto merci, trasporto di passeggeri

Carenza di ossigeno

Apparato respiratorio
Dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo isolante

-Lavori spazi confinati
-Lavori in ambienti adibiti alla fermentazione e alla distillazione
-Lavori all’interno di cisterne e digestori
-Lavori all’interno di serbatoi, contenitori, spazi ristretti e forni industriali con funzionamento a gas, qualora sussista il rischio di intossicazione da gas o di carenza di ossigeno
-Lavori in pozzetti, canali e altri ambienti sotterranei collegati alla rete fognaria

-Produzione di bevande alcoliche
-Opere di genio civile
- Industria chimica
-Industria petrolchimica

 

Apparato respiratorio
Attrezzature per immersione

- Lavori sottomarini

-Opere di genio civile

Annegamento

Corpo intero
Giubbotto per galleggiamento, salvagente

-Lavori sull’acqua o presso l’acqua
- Lavori in mare
-Lavori a bordo di aeromobili

-Industria della pesca
-Industria aeronautica
- Edilizia
-Opere di genio civile
-Cantieristica navale
- Darsene e porti

 
4. INDICAZIONI NON ESAURIENTI PER LA VALUTAZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
1. Caschi/elmetti di protezione per l'industria
2. Occhiali di protezione e schermi per la protezione del viso
3. Dispositivi di protezione per l’udito
4. Dispositivi di protezione delle vie respiratorie
5. Guanti di protezione
6. Calzature per uso professionale (di protezione, di sicurezza, da lavoro)
7. Indumenti di protezione
8. Giubbotti di salvataggio per l'industria
9. Dispositivi di protezione contro le cadute dall'alto

 

1. CASCHI/ELEMETTI DI PROTEZIONE PER L’INDUSTRIA

RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Meccanici

Cadute di oggetti, urti

- Capacità d’ammortizzare gli urti
-Resistenza alla perforazione
-Resistenza agli impatti

Schiacciamento laterale

Resistenza laterale

Elettrici

Bassa tensione elettrica

Isolamento elettrico

Termici

Freddo, caldo

Mantenimento delle caratteristiche alle basse e alte temperature

Spruzzi di metallo fuso

Resistenza agli spruzzi di metallo fuso

Ridotta visibilità

Percettibilità insufficiente

Colore luminescente/riflettente

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Caschi/elmetti di protezione per l’industria)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Disagio, interferenza con l’attività lavorativa

Comfort inadeguato

-Progetto ergonomico:
-peso
-intercapedine d’aria
-adattamento alla testa
-ventilazione

Infortuni e rischi per la salute

Scarsa compatibilità

Qualità dei materiali

Carenza di igiene

Facilità di manutenzione

Scarsa stabilità, perdita del casco

Adattamento del casco alla testa

Contatto con le fiamme

Non infiammabilità e resistenza alla fiamma

Invecchiamento

Esposizione a fenomeni atmosferici, condizioni dell’ambiente, pulizia, utilizzo

-Resistenza del dispositivo alle condizioni di utilizzo industriali
-Conservazione del dispositivo per la durata di utilizzo

RISCHI DERIVANTI DALL’USO DEL DISPOSITIVO

(Caschi/elemetti di protezione per l’industria)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Protezione inadeguata

Errata scelta del dispositivo

-Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi e condizioni di lavoro:
-osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante
-osservanza delle marcature del dispositivo (per es. livello di protezione, impieghi specifici)
-Scelta del dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore

Uso non corretto del dispositivo

-Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

Dispositivo sporco, logoro o deteriorato

-Mantenimento del dispositivo in buono stato
-Controlli regolari
-Sostituzione a tempo debito
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

 

2. OCCHIALI DI PROTEZIONE E SCHERMI PER LA PROTEZIONE DEL VISO

RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Generali (non specifici)

-Sollecitazioni connesse con l’utilizzo
-Penetrazione di corpi estranei di bassa energia

-Lente con resistenza meccanica sufficiente e rottura in schegge non pericolose
-Impenetrabilità e resistenza

Meccanici

-Particelle ad alta velocità, schegge, proiezioni

-Resistenza meccanica

Termici/Meccanici

Particelle incandescenti ad alta velocità

Resistenza a materiali incandescenti o fusi

Bassa temperatura

Ipotermia degli occhi

Perfetto adattamento al viso

Chimici

-Irritazione causata da:
-gas/vapori
- polveri
- fumi
-nebbie
-fibre

Impenetrabilità (protezione laterale) e resistenza a prodotti chimici

Radiazioni

-Sorgenti tecnologiche di radiazioni infrarosse, visibili e ultraviolette, di radiazioni ionizzanti e di radiazioni laser
-Radiazione naturale: luce del giorno

-Caratteristiche filtranti delle lenti
-Perfetta tenuta della montatura
-Montatura opaca alle radiazioni

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO
(Occhiali di protezione e schermi per la protezione del viso)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Disagio, interferenza con l’attività lavorativa

-Comfort inadeguato:
-dispositivo troppo grande

-Progetto ergonomico:
-riduzione della massa del dispositivo

-aumento della traspirazione

-ventilazione sufficiente, lenti antiappannanti

-adattamento poco stabile, pressione di contatto troppo alta

-Adattabilità individuale all’utilizzatore

Infortuni e rischi per la salute

 Scarsa compatibilità

Qualità dei materiali

Carenza di igiene

Facilità di manutenzione

Rischio di ferimento causato da spigoli taglienti

-Spigoli e bordi arrotondati
-Impiego di lenti di sicurezza

Alterazione della vista causata da cattiva qualità ottica, per es. distorsione delle immagini, modificazione dei colori e in particolare dei segnali, diffusione

-Essere vigilanti qualità ottica
-Impiego di lenti resistenti all’abrasione

Riduzione del campo visivo

Lenti di dimensioni sufficienti

Riverbero

Lenti e montature antiriverbero

Brusco e notevole cambiamento di trasparenza (chiaro/scuro)

Velocità di reazione degli oculari (fotocromatici)

Lente appannata

Dispositivi antiappannanti

Invecchiamento

Esposizione a fenomeni atmosferici, condizioni dell’ambiente, pulizia, utilizzo

-Resistenza del dispositivo alle condizioni di utilizzo industriali
-Conservazione del dispositivo per la durata di utilizzo

RISCHI DERIVANTI DALL’USO DEL DISPOSITIVO

(Occhiali di protezione e schermi per la protezione del viso)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Protezione inadeguata

Errata scelta del dispositivo

-Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi e condizioni di lavoro
-osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante
-osservanza delle marcature del dispositivo (per es. livello di protezione, impieghi specifici)
-Scelta del dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore

Uso non corretto del dispositivo

-Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

Dispositivo sporco, logoro o deteriorato

-Mantenimento del dispositivo in buono stato
-Controlli regolari
-Sostituzione a tempo debito
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

 

3. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELL’UDITO

RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Rumore

-Rumore continuo
-Rumore impulsivo

- Attenuazione acustica sufficiente per ogni tipo di rumore

Termici

Proiezione di gocce di metallo, ad esempio durante la saldatura

Resistenza agli oggetti fusi o incandescenti

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(dispositivi di protezione dell’udito)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Disagio, interferenza con l’attività lavorativa

-Comfort inadeguato:
-dispositivo troppo grande
-pressione troppo alta
-aumento della traspirazione
-adattamento insufficiente

- Progetto ergonomico:
-massa
-pressione quando viene indossato e sforzo richiesto per tenerlo a posto
-adattabilità individuale

Restrizione della capacità uditiva

 Deterioramento dell’intelligibilità della parola, del riconoscimento dei segnali, del riconoscimento dei rumori informativi connessi con il lavoro, deterioramento della capacità di localizzazione direzionale

-Variazione dell’attenuazione con la frequenza, ridotte prestazioni acustiche
-Possibilità di sostituire le conchiglie auricolari con tappi auricolari
-Scelta dopo la prova uditiva
-Impiego di un protettore elettroacustico appropriato

Infortuni e rischi per la salute

Scarsa compatibilità

Qualità dei materiali

Carenza di igiene

Facilità di manutenzione

Materiali inadatti

Possibilità di sostituire gli auricolari con conchiglie, impiego di tappi auricolari a perdere

Spigoli vivi

Spigoli e angoli arrotondati

Dispositivo che si impiglia nei capelli

Eliminazione degli elementi sporgenti

Contatto con corpi incandescenti

Resistenza alla combustione e alla fusione

Contatto con le fiamme

Non infiammabilità, resistenza alla fiamma

Invecchiamento

Esposizione a fenomeni atmosferici, condizioni dell’ambiente, pulizia, utilizzo

-Resistenza del dispositivo alle condizioni di utilizzo industriali
-Conservazione del dispositivo per la durata di utilizzo

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(dispositivi di protezione dell’udito)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Protezione inadeguata

Errata scelta del dispositivo

-Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi e condizioni di lavoro:
-osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante
-osservanza delle marcature del dispositivo (per es. livello di protezione, impieghi specifici)
-Scelta del dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore

 

Uso non corretto del dispositivo

-Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

 

Dispositivo sporco, logoro o deteriorato

-Mantenimento del dispositivo in buono stato
-Controlli regolari
-Sostituzione a tempo debito
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

 

4. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

agenti chimici pericolosi presenti nell’aria inalata

 Inquinanti in forma particellare (polveri, fumi, aerosol)

Filtro antipolvere di efficienza appropriata (classe del filtro), in relazione alla concentrazione, tossicità/rischio per la salute, e allo spettro granulometrico delle particelle. Prestare particolare attenzione alla eventuale presenza di particelle liquide (goccioline)

Inquinanti in forma di gas e vapori

Selezione dell’adatto tipo di filtro antigas e dell’appropriata classe del filtro in relazione alla concentrazione, tossicità/rischio per la salute, alla durata di impiego prevista ed al tipo di lavoro

Inquinanti in forma sia particellare che gassosa

Selezione dell’adatto tipo di filtro combinato secondo gli stessi criteri indicati per i filtri antipolvere e per i filtri antigas

Carenza di ossigeno nell’aria inalata

-Consumo di ossigeno
-Pressione dell’ossigeno (diminuzione)

-Alimentazione in ossigeno garantita dal dispositivo
-Tenere in considerazione la capacità in ossigeno del dispositivo in relazione alla durata dell’intervento

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Dispositivi di protezione delle vie respiratorie)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Disagio, interferenza con l’attività lavorativa

 

-Comfort inadeguato:
-dimensioni

-Progetto ergonomico:
-adattabilità

- massa

-massa ridotta, buona distribuzione del peso

-alimentazione

- ridotta interferenza con i movimenti del capo

-resistenza respiratoria

-resistenza respiratoria e sovrappressione nella zona respiratoria

- microclima nel facciale

-dispositivi con valvole, ventilazione

-utilizzo

-maneggevolezza/ utilizzo semplice

Infortuni e rischi per la salute

Scarsa compatibilità

Qualità dei materiali

Carenza di igiene

Facilità di manutenzione e disinfezione

Scarsa tenuta (perdite)

Adattamento a tenuta al viso; tenuta del dispositivo

Accumulo di CO nell’aria inalata

Dispositivi con valvole, ventilati o con assorbitori di CO

Contatto con fiamme, scintille, proiezioni di metallo fuso

Uso di materiali non infiammabili

Riduzione del campo visivo

Adeguato campo visivo

Contaminazione

Resistenza, facilità alla decontaminazione

Invecchiamento

Esposizione a fenomeni atmosferici, condizioni dell’ambiente, pulizia, utilizzo

-Resistenza del dispositivo alle condizioni di uso industriali
-Conservazione del dispositivo per la durata di utilizzo

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Dispositivi di protezione delle vie respiratorie)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Protezione inadeguata

Errata scelta del dispositivo

 -Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi e condizioni di lavoro:
-osservanza delle istruzioni del fabbricante
-osservanza delle marcature del dispositivo (per es. livello di protezione, impieghi specifici)
-osservanza delle limitazioni di impiego e della durata di utilizzo; in caso di concentrazioni di inquinanti troppo elevate o di carenza di ossigeno, impiego di dispositivi isolanti invece di dispositivi filtranti
-Scelta di dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore (possibilità di sostituzione)

Uso non corretto del dispositivo

-Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio
-osservanza delle informazioni e istruzioni per l’uso fornite dal fabbricante, dalle organizzazioni per la sicurezza e dai laboratori di prova

Dispositivo sporco, logoro o deteriorato

-Mantenimento del dispositivo in buono stato
-controlli regolari
-osservanza dei periodi massimi di utilizzo
-sostituzione a tempo debito
-osservanza delle istruzioni di sicurezza del fabbricante

 

5. GUANTI DI PROTEZIONE

RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Generali

 Contatto

Zona della mano da proteggere

Sollecitazioni connesse con l’utilizzo

Resistenza allo strappo, allungamento, abrasione

Meccanici

Abrasivi, oggetti taglienti o appuntiti

Resistenza alla penetrazione, al taglio

Impatto

Imbottitura

Termici

Materiali caldi o freddi, temperatura dell’ambiente

Isolamento contro il caldo o il freddo

Contatto con fiamme

Non infiammabilità, resistenza alla fiamma

Lavori di saldatura

Protezione e resistenza alla radiazione e alle proiezioni di metalli fusi

Elettrici

Elettricità

Isolamento elettrico

Chimici

Effetti degli agenti chimici

Impenetrabilità, resistenza

Vibrazioni

Vibrazioni meccaniche

Attenuazione delle vibrazioni

Contaminazioni

Contatto con materiali radioattivi

Impenetrabilità, facilità di decontaminazione, resistenza

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Guanti di protezione)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Disagio, interferenza con l’attività lavorativa

Comfort inadeguato

-Progetto ergonomico:
-massa, progressione delle taglie, area della superficie, comfort, permeabilità al vapore acqueo

Infortuni e rischi per la salute

Scarsa compatibilità

Qualità dei materiali

Carenza di igiene

Facilità di manutenzione

Calzata insoddisfacente

Progetto del modello

Invecchiamento

Esposizione a fenomeni atmosferici, condizioni dell’ambiente, pulizia, utilizzo

 -Resistenza del dispositivo alle condizioni di utilizzo industriali
-Conservazione del dispositivo per la durata di utilizzo
-Inalterabilità dimensionale

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Guanti di protezione)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Protezione inadeguata

Errata scelta del dispositivo

-Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi e condizioni di lavoro:
-osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante
-osservanza delle marcature del dispositivo (per es. livello di protezione, impieghi specifici)
-Scelta del dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore

Uso non corretto del dispositivo

-Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

Dispositivo sporco, logoro o deteriorato

-Mantenimento del dispositivo in buono stato
-Controlli regolari
-Sostituzione a tempo debito
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

 

6. CALZATURE PER USO PROFESSIONALE - di sicurezza, di protezione, da lavoro

RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Meccanici

Caduta di oggetti o schiacciamento della parte anteriore del piede

Resistenza della parte anteriore della calzatura

Cadute e urti sul tallone

-Capacità di assorbimento di energia nella zona del tallone
-Contrafforte rinforzato

Cadute per scivolamento

Resistenza delle suole allo scivolamento

Calpestamento di oggetti appuntiti o taglienti

Resistenza delle suole alla perforazione

-Danneggiamento di:
-malleoli
-metatarso
-gamba

- Protezione di:
-malleoli
-metatarso
-gamba

Elettrici

Bassa e media tensione

Isolamento elettrico

Alta tensione

Conducibilità elettrica

Termici

 Freddo, caldo

Isolamento termico

Proiezioni di metalli fusi

Resistenza, impenetrabilità

Chimici

Polveri o liquidi dannosi

Resistenza e impenetrabilità

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

 (Calzature per uso professionale - di sicurezza, di protezione, da lavoro)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Disagio, interferenza con l’attività lavorativa

 -Comfort inadeguato:
-calzata insoddisfacente

-Progetto ergonomico:
-forma, imbottitura, taglia

-insufficiente eliminazione della traspirazione

- permeabilità al vapore acqueo e capacità di assorbimento d’acqua

-fatica causata dall’impiego del dispositivo

-flessibilità, massa

-penetrazione di umidità

-impermeabilità all’acqua

Infortuni e rischi per la salute

Scarsa compatibilità

Qualità dei materiali

Carenza di igiene

Facilità di manutenzione

Rischio di lussazioni o di storte dovuto alla scorretta posizione del piede

Rigidità trasversale della scarpa e del cambriglione, adattabilità

Invecchiamento

Esposizione a fenomeni atmosferici, condizioni dell’ambiente, pulizia, utilizzo

-Resistenza alla corrosione, all’abrasione e allo sforzo della suola
-Resistenza del dispositivo alle condizioni di utilizzo industriali
-Conservazione del dispositivo per la durata di utilizzo

Carica elettrostatica

Scarica dell’elettricità statica

Conducibilità elettrica

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

 (Calzature per uso professionale - di sicurezza, di protezione, da lavoro)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Protezione inadeguata

Errata scelta del dispositivo

-Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi e condizioni di lavoro:
-osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante
-osservanza delle marcature del dispositivo (per es. livello di protezione, impieghi specifici)
-Scelta del dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore

Uso non corretto del dispositivo

-Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

Dispositivo sporco, logoro o deteriorato

-Mantenimento del dispositivo in buono stato
-Controlli regolari
-Sostituzione a tempo debito
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

 

7. INDUMENTI DI PROTEZIONE

RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Generali

Contatto

Zona del corpo da proteggere

Sollecitazioni derivanti dall’utilizzo

Resistenza allo strappo, allungamento, capacità di prevenire l’estensione delle lacerazioni

Meccanici

Oggetti abrasivi, appuntiti e taglienti

Resistenza alla penetrazione

Termici

Materiali freddi o caldi, temperatura dell’ambiente

Isolamento contro il freddo e il caldo, mantenimento delle caratteristiche protettive

Contatto con fiamme

Non infiammabilità, resistenza alla fiamma

Lavori di saldatura

Protezione e resistenza alla radiazione e alle proiezioni di metalli fusi

Elettrici

Elettricità

Isolamento elettrico

Chimici

Effetti dei prodotti chimici

Impenetrabilità e resistenza ai prodotti chimici

Umidità

Assorbimento di acqua da parte dell’abbigliamento

Impermeabilità all’acqua

Ridotta visibilità

Insufficiente percettibilità dell’abbigliamento

Colore brillante o riflettente

Contaminazione

Contatto con prodotti radioattivi

Impenetrabilità, facilità di decontaminazione, resistenza

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Indumenti di protezione)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Disagio, interferenza con l’attività lavorativa

Comfort inadeguato

-Progetto ergonomico
-taglia, progressione delle taglie, area della superficie, comfort, permeabilità al vapore acqueo

Infortuni e rischi per la salute

Scarsa compatibilità

Qualità dei materiali

Carenza di igiene

Facilità di manutenzione

Vestibilità insoddisfacente

Progetto del modello

Invecchiamento

Esposizione a fenomeni atmosferici, condizioni dell’ambiente, pulizia, utilizzo

-Resistenza del dispositivo alle condizioni di utilizzo industriali
-Conservazione del dispositivo per la durata di utilizzo
-Inalterabilità dimensionale

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Indumenti di protezione)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Protezione inadeguata

Errata scelta del dispositivo

-Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi e condizioni di lavoro:
-osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante
-osservanza delle marcature del dispositivo (per es. livello di protezione, impieghi specifici)
-Scelta del dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore

Uso non corretto del dispositivo

-Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

Dispositivo sporco, logoro o deteriorato

-Mantenimento del dispositivo in buono stato
-Controlli regolari
-Sostituzione a tempo debito
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

 

8. GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO PER L’INDUSTRIA

RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Annegamento

Caduta in acqua di persona in abito da lavoro, priva di coscienza o delle necessarie facoltà fisiche

- Galleggiabilità
-Capacità di posizionare correttamente l’utilizzatore anche se privo di coscienza
-Tempo necessario per il gonfiaggio
-Sistema di gonfiaggio automatico
-Capacità di mantenere la bocca e il naso al di fuori dall’acqua

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Giubbotti di salvataggio per l’industria)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Disagio, interferenza con l’attività lavorativa

Costrizione provocata da dimensioni o progetto inadeguati

Progetto ergonomico che non limiti la vista, la respirazione o il movimento

Infortuni e rischi per la salute

Perdita del giubbotto nella caduta in acqua

Progetto (mantenimento in posizione)

Danneggiamento del giubbotto durante l’utilizzo

Resistenza al danneggiamento (urto, schiacciamento, perforazione)

Alterazione della funzionalità del sistema di gonfiaggio

-Mantenimento delle caratteristiche di sicurezza in tutte le condizioni
-Tipo di gas usato per il gonfiaggio (capacità del contenitore del gas, innocuità)
-Efficienza del sistema di gonfiaggio automatico (anche dopo lungo periodo di immagazzinamento)
-Possibilità di azionare il gonfiaggio manualmente
-Possibilità di gonfiaggio a bocca anche quando il giubbotto è indossato

Utilizzo improprio

Schema delle istruzioni per l’uso stampate in modo indelebile sul giubbotto

Invecchiamento

Esposizione a fenomeni atmosferici, condizioni dell’ambiente, pulizia, utilizzo

-Resistenza agli agenti chimici, biologici e fisici: acqua di mare, detergenti, idrocarburi, microrganismi (batteri, muffe)
-Resistenza a fattori climatici: sollecitazioni termiche, umidità, pioggia, schizzi, raggi solari
-Resistenza dei materiali e delle custodie esterne: strappo, abrasione non infiammabilità, proiezioni di metalli fusi (saldatura)

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Giubbotti di salvataggio per l’industria)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Protezione inadeguata

Errata scelta del dispositivo

-Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi e condizioni di lavoro:
-osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante
-osservanza delle marcature del dispositivo (per es. livello di protezione, impieghi specifici)
-Scelta del dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore

Uso non corretto del dispositivo

-Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

Dispositivo sporco, logoro o deteriorato

-Mantenimento del dispositivo in buono stato
-Controlli regolari
-Sostituzione a tempo debito
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

 

9. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL’ALTO

RISCHI DA CUI PROTEGGERE

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Urto

-Cadute da posizione elevata
-Cadute in cavità
-Perdita dell’equilibrio

-Resistenza e idoneità del dispositivo e del punto di ancoraggio

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Disagio, interferenza con l’attività lavorativa

-Progetto ergonomico inadeguato
-Limiti alla libertà di movimento

-Progetto ergonomico:
-modalità di costruzione
-calzabilità
-flessibilità
-facile da indossare
-dispositivo di collegamento con regolazione automatica della lunghezza

Infortuni e rischi per la salute

Sollecitazione dinamica esercitata sull’utilizzatore e sul dispositivo durante la frenata

-Idoneità del dispositivo
-distribuzione delle sollecitazioni di frenata sulle parti del corpo che hanno maggiore capacità di assorbimento
-riduzione della forza di frenata
-distanza di frenata
-posizione dei dispositivi di aggancio/trattenuta

Oscillazione e urto laterale

Punto d’ancoraggio al di sopra della testa, ancoraggio in altri punti

Rischio di sospensione inerte

-Progetto del dispositivo (distribuzione delle sollecitazioni)

Scivolamento del dispositivo di collegamento

-Frazionamento degli ancoraggi

Invecchiamento

Modifica della resistenza meccanica causata da esposizione a fenomeni atmosferici, condizioni dell’ambiente, pulizia, utilizzo

-Resistenza alla corrosione
-Resistenza del dispositivo alle condizioni di utilizzo industriali
-Conservazione del dispositivo per la durata di utilizzo

RISCHI DERIVANTI DAL DISPOSITIVO

(Dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto)

Rischi

Origine e forma dei rischi

Criteri di sicurezza e prestazionali per la scelta del dispositivo

Protezione inadeguata

 Errata scelta del dispositivo

-Scelta del dispositivo in relazione al tipo, entità dei rischi e condizioni di lavoro:
-osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante
-osservanza delle marcature del dispositivo (per es. livello di protezione, impieghi specifici)
-Scelta del dispositivo in relazione alle esigenze dell’utilizzatore

 

Uso non corretto del dispositivo

-Impiego appropriato del dispositivo con attenzione al rischio
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante

 

Dispositivo sporco, logoro o deteriorato

-Mantenimento del dispositivo in buono stato
-Controlli regolari
-Sostituzione a tempo debito
-Osservanza delle istruzioni fornite dal fabbricante


¹ Allegato sostituito dal decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, 20 dicembre 2021, Recepimento Direttiva n. 2019/1832/UE della Commissione del 24 ottobre 2019, recante modifica degli allegati I, II e III della direttiva 89/656/CEE del Consiglio per quanto riguarda adeguamenti di carattere strettamente tecnico

Nota: Testo come modificato dal Decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106