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1 In particolare, nella X legislatura, venne istituita una Commissione parlamentare monocamerale d'inchiesta del Senato «sulle condizioni di lavoro nelle aziende», presieduta dal senatore Lama, la quale operò) tra il 1988 ed il 1989. Durante la XIII legislatura, negli anni 1996-1997, la 11a Commissione permanente del Senato (Lavoro e previdenza sociale) e la XI Commissione permanente della Camera (Lavoro pubblico e privato) svolsero congiuntamente un'indagine conoscitiva sulla sicurezza e l'igiene del lavoro. Nel corso della medesima legislatura, dal 1999 al 2000, la 11a Commissione del Senato condusse una nuova indagine conoscitiva, ai fini della «verifica della situazione a due anni» dalla precedente indagine.
2 Com'è noto, nelle statistiche degli infortuni sul lavoro, oltre ai valori assoluti occorre tenere conto dei valori relativi rappresentati dagli indici di incidenza, espressi dal rapporto tra infortuni rilevati dall'INAIL e occupati di fonte ISTAT (in genere si fa riferimento al numero di incidenti ogni 1.000 occupati). Gli indici in questione offrono un valore indicativo della tendenza temporale di un determinato fenomeno, esprimendo, in pratica, quanto «incide» il fenomeno su una certa collettività (popolazione generale, occupati, lavoratori assicurati, ... ) rappresentata in termini di persone.

3 Si tratta di una distinzione fondamentale, soprattutto nell'analisi degli infortuni mortali. Si può ragionevolmente ritenere, infatti, che i decessi in itinere non siano strettamente collegati alla specifica attività svolta dall'infortunato e quindi richiedano anche una diversa valutazione nella lettura del rischio che determina il fenomeno infortunistico, il che spiega perché questi incidenti siano esclusi nella costruzione degli indicatori di rischio (indici di frequenza). Occorre ricordare, inoltre, che la metodologia adottata da EUROSTAT, l'Ufficio statistico dell'Unione Europea, esclude nella rilevazione degli infortuni sul lavoro quelli occorsi in itinere.

4 Su 60 milioni di persone complessivamente residenti in Italia, le pili recenti cifre diffuse dall'ISTAT stimano oltre 3,9 milioni di stranieri residenti, di questi circa la meta di sesso femminile. Oltre 800.000 i minori.

5 Il rischio infortunistico viene valutato mediante l'elaborazione degli indici di frequenza, che derivano dal rapporto fra infortuni indennizzati ed addetti/anno di fonte INAIL (unita di lavoro annuo ottenute a calcolo sulla base delle retribuzioni dichiarate dalle aziende); tali indici esprimono più precisamente la frequenza infortunistica rispetto al tempo di effettiva esposizione al rischio.

6 Si veda, ad esempio, l'articolo «Le vittime delle cisterne. Numerosi gli incidenti in cui muoiono operai impegnati nella pulizia di contenitori silos o vasche», Corriere della Sera, 26 maggio 2009.

7 Si segnalano, in particolare, le audizioni svolte nella seduta del 20 maggio 2009.

8 Per ulteriori approfondimenti sulla questione delle macchine agricole e forestali, si veda il paragrafo 5.2.

9 Sul tema delle macchine ed attrezzature per l'edilizia si veda anche il paragrafo 5.2.

10 Si vedano al riguardo anche i paragrafi 2.6., 4.2. e 4.6.

11 Si tratta precisamente delle Procure di Alessandria, Brescia, Como (dove sono morte due persone), Lucca, Messina, Milano, Nola, Padova e Trapani.

 

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Fonte: Senato della Repubblica