SENATO DELLA REPUBBLICA

XVI LEGISLATURA

Giunte e Commissioni


Resoconto stenografico

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette «morti bianche»



Seduta 76, mercoledì 23 marzo 2011

Audizione di rappresentanti dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e della Regione Emilia-Romagna


Presidenza del presidente TOFANI


Intervengono, in rappresentanza dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, il professor Francesco Saverio Violante, direttore Unità operativa medicina del lavoro, e il professor Stefano Mattioli, professore associato di medicina del lavoro; in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, il dottor Carlo Lusenti, assessore alle politiche per la salute, e il dottor Giuseppe Monterastelli, funzionario Servizio sanità pubblica - Assessorato alle politiche per la salute.


PRESIDENTE
L'ordine del giorno reca l'audizione di rappresentanti dell'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e della Regione Emilia-Romagna
Comunico che, ai sensi dell’articolo 13, comma 2, del Regolamento interno, è stata chiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo. Se non ci sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori. Avverto inoltre che sarà redatto e pubblicato il resoconto stenografico della seduta.
Ho accolto con piacere la richiesta dei rappresentanti dell'Università di Bologna di essere auditi in riferimento ad una iniziativa che stanno portando avanti congiuntamente con la Regione Emilia-Romagna perché questa Commissione è particolarmente attenta a quanto, a livello istituzionale, si cerca di fare in riferimento ad un problema che è quotidianamente all'attenzione della cronaca, ovvero quello delle morti sui luoghi di lavoro.
Per l'Università di Bologna sono presenti il professor Francesco Saverio Violante, direttore dell'Unità operativa medicina del lavoro, e il professor Stefano Mattioli, professore associato di medicina del lavoro; in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, intervengono il dottor Carlo Lusenti, assessore alle politiche per la salute, e il dottor Giuseppe Monterastelli, funzionario Servizio sanità pubblica - Assessorato alle politiche per la salute.
Do senz'altro la parola al professor Violante.

VIOLANTE
Signor Presidente, è per me un onore essere presente a questa seduta della Commissione, che si occupa di un problema di vitale interesse per il nostro Paese, e colgo l'occasione per portare i saluti del Magnifico Rettore, che a causa di impegni imprevisti non ha potuto essere qui oggi.
Il tema della salute nei luoghi di lavoro, in particolare delle malattie da lavoro e degli infortuni, è da molti anni al centro dell'interesse di ricerca dell'Università di Bologna e della collaborazione che essa ha con la Regione in questo campo.
Grazie anche all'attività della Commissione, gli infortuni sul lavoro rappresentano oggi una problematica importante per il nostro Paese: sono attenzionati, se ne parla e si lavora sull'argomento. Forse il tema delle malattie da lavoro rimane un po' in ombra rispetto alla rilevanza che assumono gli infortuni sul lavoro, ma resta di grande importanza e ad esso è dedicata gran parte della attività di ricerca dell'Università di Bologna, che si propone di produrre conoscenze in questo settore che possano essere utili per iniziative di prevenzione. Infatti la mancata prevenzione in questo ambito è estremamente importante per i costi sociali e umani che comporta e quindi riveste grande interesse per l'Ateneo e per la collaborazione che esso ha con la Regione.
Al riguardo, non vi è dubbio che in Italia siano stati fatti grandi passi in avanti in materia e pensiamo che la distanza che ancora separa la situazione del nostro Paese da quella dei Paesi europei che vantano i migliori risultati da questo punto di vista possa giovarsi di una collaborazione tra l'Università, che ha come missione la produzione delle conoscenze e la loro diffusione, e la Regione, che è l'istituzione, secondo la Costituzione, più importante per competenze in questo ambito.
La linea che ispira l'Università nella collaborazione con la Regione ha già dato buoni frutti negli altri Paesi europei dove questo tipo di collaborazione è presente. Vorrei citare solo alcuni dei temi che assumono rilevanza in questo progetto: il tema delle malattie da lavoro; il tema assai importante delle modalità più efficaci per prevenire tali eventi attraverso la messa a disposizione delle aziende e dei lavoratori degli strumenti più efficienti; i temi collegati ai principali problemi di salute oggi presenti all'interno delle nostre comunità lavorative. Al riguardo, i dati appena pubblicati dell'ultima indagine (2010) della "Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro" di Dublino confermano come al primo posto tra i problemi di salute denunciati dai lavoratori europei ci siano le malattie muscolo-scheletriche, seguite immediatamente dagli aspetti collegati allo stress lavorativo.
Si tratta di temi emergenti di grande importanza, rispetto ai quali pensiamo che la collaborazione tra istituzioni possa dare frutti molto positivi.

LUSENTI
Signor Presidente, ringrazio lei ed i senatori presenti. Come è stato ben illustrato dal professor Violante, quello che oggi presentiamo è un esempio di buona e positiva collaborazione tra istituzioni, non scontata, non automatica, bensì frutto di una comune visione. Questa si realizza mettendo in sinergia e portando a sistema competenze e ruoli diversi che convergono su un obiettivo comune: da un lato, le competenze e la mission dell'Università riguardo alla ricerca, all'accrescimento ed avanzamento delle conoscenze e alla loro diffusione; dall'altro, il ruolo istituzionale della Regione che, tra i suoi compiti fondanti ha quello di promuovere le condizioni, la qualità e la sicurezza sul lavoro. In questo ambito rientrano l'organizzazione, i controlli ed i sistemi di verifica, ma anche lo sviluppo della ricerca a livello nazionale e internazionale, ciò che intendiamo perseguire con questo accordo e con il progetto che gli darà seguito.
Si tratta di una ricerca volta a promuovere e sostenere sia i progressi nell'ambito della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali collegate all'ambiente ed alle condizioni di lavoro, sia la semplificazione e l'efficientamento del sistema di verifiche e controlli, le condizioni di lavoro e la sicurezza sul lavoro, anche con riferimento ai trasferimenti connessi al sistema degli appalti e dei subappalti. Lo scopo è quello di costruire un punto permanente di riferimento di grande competenza rispetto all'avanzamento delle conoscenze, al confronto internazionale ed alla ricerca in questo ambito che ha una rilevanza non solo scientifica, clinica ed epidemiologica, ma anche riguardo alle condizioni di vita dei cittadini.
Da questo punto di vista, ci sembra assolutamente pertinente al ruolo delle istituzioni sostenere, come facciamo in molti ambiti, l'azione dell'Università in questo campo specifico, svolgendo un ruolo coerente con la missione fondante dell'istituzione regionale. Quindi da ora in avanti offriremo un sostegno convinto e continuo alle iniziative che decideremo di mettere in campo congiuntamente, per migliorare e diffondere le conoscenze e per sostenere la formazione degli operatori. Del resto lo abbiamo fatto anche di recente: la delibera istitutiva del progetto che darà vita al centro di ricerca, sostenuto congiuntamente dall'Università e dalla Regione, risale al dicembre del 2010; si tratta di un atto recente e ci troviamo dunque in una fase di avvio. Contiamo pertanto di offrire un contributo di rilievo alla crescita delle condizioni di sicurezza e della qualità del lavoro dei cittadini di questo Paese.

PRESIDENTE
Vi ringrazio e prendo atto con soddisfazione che state percorrendo la strada maestra per cogliere al meglio i problemi e studiare come intervenire in modo efficace. Nella vostra iniziativa vengono infatti coniugate in maniera armoniosa le competenze della ricerca e - se posso esemplificare - della scienza e quelle dell'attività amministrativa e legislativa, con riferimento alle competenze regionali. Desidero dunque sapere se sia già stato individuato un percorso per definire l'intesa tra Università e Regione, oppure se siete ancora in una fase di approccio e quindi di elaborazione delle prime iniziative che ritenete opportune o necessarie.

LUSENTI
Siamo in una fase di avvio, ma già strutturata, visto che la delibera adottata definisce gli ambiti di azione comuni, gli obiettivi di intervento comuni e alcuni progetti di ricerca da sviluppare congiuntamente, che fanno riferimento ai temi citati dal professor Violante: le condizioni di stress lavoro-correlato e le malattie muscolo-scheletriche (ovvero le condizioni più frequentemente legate all'attività lavorativa), le problematiche assicurative, connesse alla tutela dei lavoratori e concernenti la gestione amministrativa, per quanto riguarda la standardizzazione e la semplificazione delle procedure. È chiaro che resta da fare ancora molto lavoro, per sviluppare quanto è stato fatto sino ad ora e tradurlo in progetti di ricerca puntuali e specifici.

MATTIOLI
Per quanto riguarda il rapporto di collaborazione con la Regione, il ruolo della Commissione d'inchiesta parlamentare è stato estremamente importante: essa ha assunto infatti un ruolo di stimolo e di ispirazione, che ci ha motivato a sviluppare ancora di più la collaborazione interistituzionale, come ha detto in precedenza l'assessore Lusenti. Tale finalità ci guiderà dunque anche nella futura attività di collaborazione.

PRESIDENTE
La Commissione sarà lieta di avere delle relazioni sui risultati ottenuti nel corso della vostra attività. Mi sembra inoltre corretto annunciarvi che dalla prossima settimana cominceremo a svolgere delle missioni sul territorio, che proseguiranno fino alla fine della legislatura, per avere un raccordo più diretto con tutte le Regioni. Svolgeremo infatti delle specifiche visite sui vari territori proprio per capire, anche in riferimento all'enorme importanza delle competenze regionali, in che modo le Regioni si stanno organizzando alla luce delle competenze loro assegnate dal decreto legislativo n. 81 del 2008, per comprendere se ci sono delle criticità, anche dal punto di vista giuridico e normativo.
Attraverso questo nostro percorso di conoscenza desideriamo altresì far emergere situazioni di eccellenza nel contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Sono d'accordo con quanto detto dai nostri ospiti: gli infortuni mortali rappresentano un fenomeno drammaticamente eclatante, ma non bisogna dimenticare il fenomeno più silente, ma ugualmente complesso e grave delle malattie da lavoro. Per quanto è nelle nostre possibilità, abbiamo iniziato un'altra grande sfida volta ad una maggiore conoscenza e al contrasto delle malattie professionali. Non è infatti un caso che all'interno della Commissione sia stato costituito un apposito gruppo di lavoro che si interessa specificamente di questo tema. Quello appena svolto è stato dunque un incontro molto importante, che ci ha offerto la possibilità di incontrare due soggetti significativi che lavorano per dare risposte sempre più cogenti ad un problema sociale e civile di grande portata, come quello relativo alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Da parte nostra ci sembra giusto comunicarvi che stiamo per iniziare la serie di missioni sul territorio di cui vi ho parlato: la prima avrà luogo a Firenze il prossimo 28 marzo, per la Regione Toscana, e la successiva a Trento il prossimo 18 e 19 aprile, per la Regione Trentino-Alto Adige e le Province autonome di Trento e Bolzano. Continueremo dunque il nostro percorso per fare in modo che questa Commissione entri in possesso di una documentazione significativa, che metteremo a disposizione delle varie Regioni, in modo da offrire un contributo volto all'unificazione dell'azione di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali, evitando che essa si svolga in modo parcellizzato, visto che si tratta di materie di competenza concorrente tra Stato e Regioni. Vorremmo infatti evitare che si registrasse tra le Regioni una doppia velocità nel contrasto a tale fenomeno che deve essere affrontato ovunque con la medesima e massima accelerazione possibile.
Ringrazio dunque i nostri auditi per la loro presenza e per la loro iniziativa, di cui ero a conoscenza avendo già avuto il piacere di recarmi a Bologna insieme al senatore Nerozzi, vicepresidente della Commissione, che ha organizzato l'incontro odierno. Auspico inoltre che si possa rimanere in contatto, per scambiarci le conoscenze ed evidenziare le criticità che man mano emergeranno e per essere messi a conoscenza delle soluzioni che proporrete.

LUSENTI
Sarà nostro dovere, oltre che onore, rendere conto alla Commissione dell'attività che andremo a svolgere e lavorare in un rapporto di collaborazione istituzionale, per avere anche un ruolo propulsivo nei confronti delle altre Regioni.

PRESIDENTE
Ringrazio nuovamente i nostri ospiti e dichiaro conclusa l'audizione odierna.


Note: Testi non rivisitati dagli oratori
Fonte: Senato della Repubblica