PROTOCOLLO D'INTESA PER LA PROMOZIONE DI INIZIATIVE CONGIUNTE DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE NEL SETTORE EDILE STIPULATO TRA



- INAIL Direzione Regionale per la Toscana
- Coordinamento Regionale dei Comitati Paritetici Territoriali Toscani per la sicurezza sui luoghi di lavoro
- Comitato Tecnico Paritetico della Toscana
- ANCE Toscana
- CNA Toscana
- Confartigianato Imprese Toscana
- ANIEM Toscana
- ARCPL Toscana
- FILLEA - CGIL
- FILCA - CISL
- FENEAL - UIL

La Direzione Regionale dell'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), con sede in Firenze in via Bufalini 7, legalmente rappresentata dal Direttore Regionale Bruno Adinolfi,

e

il Coordinamento regionale dei Comitati Paritetici Territoriali Toscani per la sicurezza sui luoghi di lavoro, rappresentati dal Comitato di Presidenza, nelle persone di Simone Bianchi, Giacomo Bondiclli, Marco Baldi, Adolfo Martino, Leonardo Belardi, Serafino Marino, con sede in Lucca,

e

il Comitato Tecnico Paritetico della Toscana con sede in Firenze, via Val di Pesa n.6/7, legalmente rappresentato da Ernesto D'Anna,

e

l'ANCE Toscana, con sede in Firenze, via Valfonda n. 9, legalmente rappresentata da Alberto Ricci,

e

la CNA Toscana, con sede in Firenze, via Alamanni n. 23, legalmente rappresentata da Riccardo Sabatini,

e

la Confartigianato Imprese Toscana, con sede in Firenze, via Pian dei Carpini, 98/106, legalmente rappresentata da Fabrizio Fantappiè,

e

l'ANIEM Toscana, con sede in Firenze, via Sandro Pettini, 40, legalmente rappresentata da Lapo Borghi,

e

l'ARCPL Toscana, con sede in Firenze,via Fiume n. 5, legalmente rappresentato da Olmo Gazzarri

e

- FILLEA - CGIL Toscana
- FILCA - CISL Toscana
- FENEAL - UIL Toscana

VISTO

- i1 D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i., recante "attuazione dell'art. 1 della Legge 3 agosto 2007 n. 123. in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro";
- il DPCM 17 dicembre 2007 in esecuzione dell'accordo del 1° agosto 2007, recante "Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro";

CONSIDERATO CHE

- il diritto alla salute e alla sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori sui luoghi di lavoro costituisce un impegno imprescindibile di tutte le istituzioni e delle parti sociali, nonché un interesse prioritario dell'intera società civile;
- tale impegno richiede la realizzazione di azioni organiche e coordinate sul territorio regionale, in un quadro di coerenza con le responsabilità dei singoli soggetti firmatari;
- i sottoscrittori del presente Protocollo concordano sul fatto che, per la concreta attuazione di quanto disposto dal Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i., sia necessario attivare percorsi di informazione e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al fine di elevare i livelli di conoscenza e percezione del rischio in ambiente lavorativo;
- l'obiettivo della riduzione del fenomeno infortunistico e di quello tecnopatico si persegue anche attraverso la diffusione delle conoscenze e la condivisione di buone prassi;
- l'informazione, la comunicazione e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, con particolare riguardo alle nuove generazioni, soprattutto su temi quali la sicurezza e la tutela della salute ed il rispetto della legalità e l'affermazione della propria responsabilità di cittadini nella società civile, l'accoglienza e l'integrazione nel tessuto sociale dei lavoratori stranieri, rientrano nella missione istituzionale dell’INAIL, trattandosi di valori e obiettivi volti al benessere collettivo e, in quanto tali, pienamente condivisi e sostenuti dalle parti sociali;
- la sicurezza e salute nel settore edilizia si sviluppa anche attraverso la rete diffusa su tutto il territorio nazionale di organismi paritetici costituiti con i sindacali dei lavoratori sul fronte delle assistenze ai lavoratori stessi (Casse Edili), della sicurezza del lavoro (Comitati paritetici territoriali per la prevenzione infortuni, igiene e ambiente di lavoro - CPT) e della formazione provinciale (Enti Scuola);

PREMESSO CHE

- i1 Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i. ribadisce l'importanza della promozione della cultura della sicurezza a partire dal mondo della scuola, individuato come luogo fondamentale per promuovere tali azioni:
- l'INAIL e tutti i sottoscrittori citati intendono promuovere la diffusione della cultura della sicurezza e della salute ne! settore dell'edilizia in considerazione anche del relativo andamento infortunistico, caratterizzato da un elevato numero di eventi gravi e mortali;
- l'INAIL, cui è affidata la gestione dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, la tutela integrale dei lavoratori ed il sostegno alle imprese, svolge altresì attività finalizzate alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, nonché attività di informazione, assistenza, consulenza, formazione, promozione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro;
- l'attento impegno nella legislazione regionale toscana verso il settore dell'edilizia si è espresso nei provvedimenti normativi di seguito indicati:
• la l.r. 8/2000;
• la l.r. 64/2003;
• la l.r. 1/2005;
• la l.r. 38/2007;
- nei seguenti atti amministrativi e protocolli di intesa l'attenzione verso la sicurezza e prevenzione nel comparto edile costituisce un obiettivo primario:
• il piano nazionale di prevenzione in edilizia e la relativa declinazione regionale (dgrt 468/2011);
• il Protocollo d'intesa per la promozione della salute e sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro mediante lo sviluppo di interventi congiunti, sottoscritto fra Inail Direzione Regionale per la Toscana e la Regione Toscana il 9 giugno 2009;
• il Protocollo di intesa per la formazione di esperti della sicurezza nei luoghi di lavoro "safety manager" siglato il 10 febbraio 2010;

TUTTO CIÒ CONSIDERATO E PREMESSO

l'INAIL e le Parti Sociali sopra menzionate convengono quanto segue.

Art. 1 - Finalità e oggetto del Protocollo

Le parti firmatarie sì costituiscono come Sistema Regionale in materia di Sicurezza e Salute nel settore edile e intendono perseguire le seguenti finalità:
1) attuare una fattiva e qualificata collaborazione per promuovere, diffondere e sviluppare nell'ambito del settore la cultura della sicurezza e della salute con particolare riguardo alle imprese micro, piccole e medie;
2) promuovere, attraverso una programmazione congiunta, iniziative di formazione, informazione e sensibilizzazione degli operatori stranieri del settore edile per sviluppare una maggiore consapevolezza sui temi della prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali tra coloro che provengono da culture diverse e che costituiscono ormai una realtà per l'economia regionale;
3) rivitalizzare il sistema di sicurezza, formare le figure previste per legge (RLS, RLST, RSPP, ASPP ctc.) e promuovere la loro effettiva presenza presso tutte le realtà produttive anche di piccole dimensioni con l'intento di "fare rete" in modo capillare;
4) promuovere ed incentivare l'attività di formazione e di prevenzione sui luoghi di lavoro per i lavoratori autonomi; se da un lato, infatti, si registra nel settore dell'edilizia il loro continuo aumento, dall'altro, purtroppo, non sono previsti per essi particolari obblighi formativi dalla vigente normativa. Viene cosi lasciata ai lavoratori stessi la "facoltà" di formazione in materia di salute e sicurezza con oneri a proprio carico;
5) individuare i maggiori rischi in edilizia con specifico riguardo a: cadute dall'alto, uso dì piattaforme in quota, "linee vita", interventi manutentivi e impiantistici, viabilità interna ed esterna al cantiere;
6) dare impulso alla formazione in cantiere per lo specifico carattere di immediata percezione della stessa;
7) promuovere collaborazioni con il mondo accademico e favorire attività di ricerca nello specifico settore dell'edilizia con l'intento di pervenire a soluzioni tecnologiche utili al contenimento degli eventi infortunistici e tecnopatici;
8) intervenire in ogni ulteriore ambito coerente con le finalità di cui in premessa.

Art. 2 - Ambiti di collaborazione

Le parti si impegnano a sviluppare le predette finalità mediante:
a. l’individuazione di una o più tematiche e di almeno un obiettivo annuale su cui orientare le attività per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro;
b. la costituzione di uno o più "tavoli tecnici" aventi la funzione di elaborare specifici progetti relativamente ad interventi di carattere prevenzionale;
c. la progettazione e lo sviluppo di specifiche campagne di comunicazione mirate alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica, in genere, ed alla sensibilizzazione dei committenti e dei tecnici per attività occasionali o professionali;
d. la collaborazione con le scuole edili del sistema della bilateralità per la valorizzazione di percorsi formativi e di addestramento degli studenti degli istituti superiori di secondo grado;
e. la promozione di iniziative come convegni, concorsi, manifestazioni, eventi rivolti ai lavoratori, ai datori di lavoro, ai professionisti e agli studenti prossimi ad entrare nel mondo del lavoro, per favorire la sensibilizzazione e l'acquisizione di corretti comportamenti;
f. la diffusione di prodotti per la prevenzione e la sicurezza e di "buone prassi" (video, opuscoli, schede informative);
g. l'effettuazione di interventi in ogni ulteriore ambito coerente con le finalità di cui sopra.

Art. 3 - Modalità attuative del protocollo

Per realizzare !e attività sopra descritte le parti si impegnano a rendere disponibili le relative risorse, secondo modalità che saranno concordate in fase di programmazione, in conformità ai criteri ed alle finalità di cui all'art. 11, comma 5, del D.Lgs. n. 81/2008, cosi come modificato dall'art. 9 del D.Lgs. 106/2009.
I soggetti firmatari del presente protocollo si impegnano a mettere a disposizione dei singoli "tavoli tecnici" di progetto le proprie risorse professionali, nonché le proprie competenze di carattere progettuale, organizzativo e operativo per la realizzazione delle attività previste dal presente protocollo compatibilmente con la rispettiva realtà organizzativa.

Art. 4 - Organismi e modalità di riunione

I firmatari del protocollo si riuniranno in seduta plenaria almeno una volta nell'arco dell'anno solare (in litica di massima per la programmazione delle attività e per la rendicontazione delle stesse).
Per meglio coordinare le attività è costituito un gruppo di progetto definito Comitato di Indirizzo cosi composto: quattro componenti per INAIL quattro componenti in rappresentanza delle parti sociali regionali.
I "tavoli tecnici" dedicati ai singoli progetti organizzeranno le attività al loro interno secondo principi di flessibilità e autonomia.

Art. 5 - Durata

Il presente Protocollo decorre dalla data di sottoscrizione e ha durata triennale. Al termine di tale periodo sarà automaticamente rinnovato, salvo disdetta da comunicarsi da una delle parti anticipatamente entro tre mesi dalla scadenza.

FIRMATARI

- INAIL Direzione Regionale per la Toscana
- Coordinamento Regionale dei Comitati Paritetici Territoriali Toscani per la sicurezza sui luoghi di lavoro
- Comitato Tecnico Paritetico della Toscana
- ANCE Toscana
- FILLEA-CGIL
- FILCA-CISL
- FENEAL-UIL
- CNA Toscana
- Confartigianato Toscana
- ANIEM Toscana
- ARCPL Toscana

Firenze, 23 novembre 2011


Fonte: INAIL