Protocollo d’intesa per la Costituzione del Coordinamento Informativo Provinciale per la Sicurezza sul lavoro (C.I.P.Si.)

Premesso che:

l'istituzione della figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza aziendale/territoriale (RLS/RLST) costituisce un elemento fondamentale per la promozione della salute dei lavoratori e una occasione per lo sviluppo di nuovi strumenti e nuove iniziative da parte delle organizzazioni dei lavoratori e delle strutture pubbliche che si occupano di prevenzione;
il ruolo del RLS/RLST è decisivo per una effettiva applicazione delle norme di tutela in quanto svolge funzioni di:
• verifica della realizzazione delle misure di prevenzione e protezione;
• promozione e miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza del lavoro;
• promozione della partecipazione dei lavoratori alla soluzione dei problemi inerenti la tutela della salute e sicurezza;
il RLS/RLST deve in particolare:
• esercitare i compiti attribuiti con riferimento a tutte le unità produttive del territorio o del comparto di rispettiva competenza.
• combinare efficacemente la conoscenza delle diverse normative in materia di salute e sicurezza del lavoro con la loro applicazione pratica dei diversi contesti lavorativi;
• elaborare strumenti adeguati per una corretta lettura dei rischi nell'azienda;
• stabilire relazioni con gli altri soggetti, interni ed esterni all'azienda, che devono occuparsi della prevenzione dei rischi;
il RLS/RLST, per poter svolgere adeguatamente le sue funzioni deve essere sostenuto da un processo di formazione specifica e deve anche disporre, oltre che della formazione prevista dagli Accordi Interconfederali, di momenti di aggiornamento, nonché di specifica consulenza e assistenza tecnica; il RLS/RLST deve affrontare compiti impegnativi e problemi complessi in assenza di competenze professionali specifiche e necessita per questo di adeguati strumenti di carattere informativo, in particolare della possibilità di accedere facilmente e in modo mirato alle diverse fonti informative e a documentazione specifica, aggiornata e fruibile.

Considerato che:

il Piano sanitario nazionale 2006-2008 ha individuato tra le priorità le seguenti:
• organizzare meglio e potenziare la promozione della salute e la prevenzione;
• favorire il ruolo partecipato del cittadino e delle associazioni nella gestione del SSN.
• la prevenzione degli infortuni sul lavoro e di quelli stradali e domestici;
• l'attuazione di programmi per il controllo e la promozione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, in sintonia con le linee europee, consolidando i livelli di integrazione interistituzionale già presenti.
L'attività di prevenzione deve basarsi su due principali cardini:
• il sistema informativo finalizzato all'individuazione dei bisogni anche sulla base di risultati di indagini epidemiologiche;
• la programmazione e pianificazione degli interventi relativi; fondamentali sono la sinergia e la collaborazione tra i numerosi soggetti istituzionali che concorrono alla prevenzione dei rischi e dei danni da lavoro, evitando la duplicazione e sovrapposizione di competenze e, al contrario, attivando azioni congiunte e integrate non solo tra le istituzioni ma anche in accordo con le parti sociali;
il ruolo complesso che l'organizzazione sanitaria svolge rispetto alle influenze del rapporto tra invecchiamento e salute sulla società e sull'economia, con conseguenze importanti sulla salute e sul sistema economico generale, determina la necessità di promuovere la salute anche attraverso l'adozione di comportamenti che contribuiscano a migliorare la qualità della vita;
La Conferenza Carta 2000 - sicurezza sul lavoro - e la conferenza di Napoli 2006 hanno posto l'accento sulla necessità di un rafforzamento del ruolo delle RLS - RLST e di un maggiore coinvolgimento anche da parte dell'Organo di Vigilanza, come richiamato dalla Circolare congiunta dei Ministeri del Lavoro e della Sanità e dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome;
La legge Regionale 9 agosto 2006,n.26, più in generale, e il Piano regionale della prevenzione in particolare, hanno incluso tra gli obiettivi prioritari la promozione della salute e della sicurezza sul lavoro, indicando tra le azioni di informazione e assistenza erogate dai S.P.e.S.A.L. anche l'accesso facilitato agli stessi da parte dei Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza attraverso la definizione di rapporti strutturati su specifici protocolli di intesa con le OO.SS. a livello provinciale;
la Scuola di specializzazione in Medicina del lavoro dell'Università degli Studi di Bari è disponibile, anche in considerazione della presenza del corso di laurea nel polo didattico di Taranto, a mettere a disposizione le sue competenze per gli scopi citati in premessa e per quelli di seguito indicati:
la Provincia di Taranto;
il Comune di Taranto
la Direzione Provinciale del Lavoro di Taranto;
la Azienda USL di Taranto;
l'INAIL- sede di Taranto;
l'ISPESL - sede di Taranto;
l'Università degli Studi di Bari - Medicina del Lavoro polo didattico Taranto;
le Organizzazioni sindacali CGIL,CISL e UIL della provincia di Taranto;
si concorda la stipula del seguente Protocollo di Intesa per la costituzione e sperimentazione del Coordinamento Informativo Provinciale per la Sicurezza sul lavoro (C.I.P.SI.).

Art. 1 Obiettivi.

Il Coordinamento Informativo Provinciale per la Sicurezza sul lavoro (di seguito denominato C.I.P.SI. Taranto) persegue il sostegno dell'attività di RLS/RLST attraverso:
• analisi dei bisogni informativi dei RLS/RLST;
• accesso guidato a documentazione qualificata;
• aggiornamento dei RLS/RLST sulle modifiche e novità legislative e normative legate alla prevenzione nei luoghi di lavoro, nonché ai risultati delle indagini epidemiologiche;
• attività di informazione e assistenza rivolta dagli Enti Pubblici INAIL, ISPESL e ASL, Università ai RLS/RLST; produzione e/o diffusione di materiale informativo e documentale specifico;
• promozione di momenti di formazione specifici, integrativi e aggiuntivi alla formazione obbligatoria programmata dagli Organismi Paritetici Bilaterali;
• Altre attività che possono contribuire a rafforzare le iniziative per la sicurezza sul lavoro nel territorio provinciale.

Art. 2 Struttura.

Il C.I.P.SI. Taranto,con sede presso la ASL TA, Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro - Dipartimento di Prevenzione, costituirà uno sportello informativo specifico rivolto ai RLS/RLST, al quale ci si potrà rivolgere direttamente ovvero attraverso la rete telefonica/telematica e in grado di mettere a disposizione un'adeguata capacità di accoglimento dei RLS/RLST.
È prevista anche l'attivazione di uno specifico sito Internet, sul quale i RLS/RLST potranno trovare la principale documentazione sulla attività del C.I.P.SI. Taranto, sulla legislazione e normativa in materia di prevenzione, sulle indagini epidemiologiche e attraverso il quale sarà possibile dialogare con i componenti della struttura.
Il C.I.P.SI. Taranto opererà inoltre in stretta collaborazione anche con:
• Il Servizio di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPeSAL) del Dipartimento di Prevenzione - Azienda ASL della provincia di Taranto, che continua ad esercitare l'attività di assistenza agli RLS/RLST per la prevenzione nei luoghi di lavoro su temi specifici rilevati nelle singole aziende del territorio della Provincia di Taranto;
• gli Organismi paritetici bilaterali operanti sul territorio di Taranto, per acquisire i dati e gli elenchi degli RLS/RLST e integrare la specifica attività informativa/formativa rispettivamente sviluppata dal C.I.P.SI. Taranto e dagli stessi Organismi paritetici.
Per la realizzazione di questi obiettivi verranno messe a disposizione:
- da parte della Azienda ASL Taranto - Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro - Dipartimento di Prevenzione, l'accesso alla documentazione disponibile presso lo SPeSAL, la collaborazione per l'analisi dei bisogni formativi, per la realizzazione di iniziative formative, informative e per l'assistenza necessaria per la soluzione di problemi di prevenzione di valenza generale con l'individuazione presso l'ASL della sede operativa del C.I.P.SI attraverso anche una idonea disponibilità di risorse professionali e tecniche;
- da parte della Provincia di Taranto- Assessorato alle Politiche del Lavoro e alla formazione professionale - la disponibilità al coordinamento e alla programmazione di specifici interventi formativi relativi alla Sicurezza sul lavoro rivenienti dalle indicazioni del C.I.P.SI. di Taranto;
- da parte del Comune di Taranto- la disponibilità e supporto a tutte le iniziative opportune e necessarie in materia di igiene e sicurezza del lavoro, in particolare nelle tematiche affrontate dal C.I.P.SI
- da parte della Direzione Provinciale del Lavoro di Taranto- la disponibilità a integrare nel C.I.P.SI. la conoscenza con materiale informativo e documentale specifico (ivi comprese statistiche e banche dati), nel rispetto della normativa
vigente, sui controlli effettuati o programmati, al fine di individuare i settori di intervento e le relative priorità;
- da parte dell'INAIL di Taranto- materiale editoriale informativo e documentale specifico, realizzato direttamente dall'Istituto o in collaborazione con Enti, Aziende e Associazioni con i contributi stanziati a sostegno di progetti di formazione e informazione in materia di prevenzione, nonché la collaborazione alla realizzazione delle iniziative stesse con la disponibilità di rispondenti risorse professionali e strumentali;
- da parte dell'ISPESL di Taranto- materiale editoriale informativo e documentale specifico, realizzato direttamente dall'Istituto o in collaborazione con Enti, Aziende e Associazioni con i contributi stanziati a sostegno di progetti di formazione e informazione in materia di prevenzione, nonché la collaborazione alla realizzazione delle iniziative stesse con la disponibilità di rispondenti risorse professionali e strumentali;
- da parte dell'Università degli Studi di Bari- Scuola di specializzazione in Medicina del Lavoro- polo didattico di Taranto, materiale editoriale informativo e documentale specifico, realizzato direttamente dall'Università o in collaborazione con Enti, Aziende e Associazioni con i contributi stanziati a sostegno di progetti di formazione e informazione in materia di prevenzione, nonché la collaborazione alla realizzazione delle iniziative stesse.
- da parte delle Organizzazioni Sindacali- materiale editoriale informativo e documentale specifico, nonché la collaborazione per la realizzazione delle iniziative e la divulgazione tra i RLS/RLST e, più in generale, tra i lavoratori degli scopi e degli obiettivi dell'attività del C.I.P.SI provinciale. Inoltre saranno poste a disposizione le necessarie agibilità per la partecipazione dei propri rappresentanti nelle attività del C.I.P.SI.
La funzionalità progettuale e operativa del C.I.P.SI. di Taranto sarà assicurata da un Comitato di coordinamento composto dai rappresentanti individuati come segue:
1 rappresentante della Provincia di Taranto;
1 rappresentante del Comune di Taranto;
1 rappresentante della Direzione Provinciale del Lavoro;
1 rappresentante Azienda USL;
1 rappresentante dell'INAIL;
1 rappresentante dell'ISPESL;
1 rappresentante dell'Università degli Studi di Bari - Medicina del Lavoro;
1 rappresentante dell'Università degli Studi di Bari- Polo didattico di Taranto
3 rappresentanti indicati dalle CGIL-CISL-UIL provinciali;
Al suo interno il Comitato, nella riunione di insediamento, indicherà un Coordinatore, indicato tra i componenti istituzionali, e un vice-coordinatore, indicato dalle Organizzazioni Sindacali. Essi potranno essere sostituiti, nel corso della vigenza del progetto, qualora si rendesse necessario, su iniziativa delle componenti di provenienza.

Art. 3 Durata del progetto.

Il progetto ha carattere sperimentale per due anni, e verrà effettuata una verifica a distanza di un anno, dalla firma di questo protocollo, per valutarne l'attività e i risultati conseguiti nonché l'eventualità di un allargamento ad altri soggetti istituzionali e/o sociali.


Fonte: cipsi.taranto.it