PROTOCOLLO D'INTESA
Tra

L'Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale Lazio, nella persona del Direttore Regionale Arch. Antonio Napolitano domiciliato per la canea in Via Nomentana n. 74, 00161 - Roma

e

Il Comitato Paritetico Regionale Lazio per la Salute e Sicurezza sul Lavoro dell'Artigianato (CPRA)

e

L’EBLA (Ente Bilaterale Lavoro e Ambiente) Sezione Ambiente e Sicurezza

Rappresentati da

CGIL Roma e Lazio Sig. Augusto Alonzi
CISL Lazio Dr. Luciano Barbato
UIL Roma e Lazio Sig. PierPaolo Bombardieri
CONFARTIGIANATO Imprese Lazio Dr.ssa Sabrina D'Agostino
CNA Roma e Lazio Dr. Giorgio Bollini
CASARTIGIANI Lazio Dr. Michele De Sossi
CLAAI Dr. Paolo Sebaste
FEDERLAZIO Dr.ssa Anna Rita Proietti

Visto il Decreto Legislativo n. 626/94 e successive modificazioni ed integrazioni;
Considerati i ruoli rispettivi affidati dalla richiamata normativa;
Considerato che in coerenza con il quadro normativo di riferimento e per il perseguimento degli obiettivi di prevenzione nei luoghi di lavoro è centrale la collaborazione e l'interazione tra Istituzioni e Parti Sociali per imprimere una svolta significativa nella promozione di interventi sempre più incisivi in tema di prevenzione nel campo degli infortuni sul lavoro;
Visto il Protocollo d'intesa stipulato tra l'Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, nella persona del Presidente Avv. Prof. Vincenzo Mungari, il Comitato Paritetico Nazionale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro dell'artigianato (CPNA) e la Sezione Nazionale Ambiente e Sicurezza di CONFAPI CGIL/CISL/UIL il 20 luglio 2006 con la finalità di riconfermare la volontà espressa con i precedenti Protocolli d’Intesa e di sviluppare logiche di rilancio ed ampliamento delle collaborazioni ed interazioni con le Parti Sociali con la costituzione, a livello nazionale e a livello regionale, di una rete di strutture a carattere trilaterale costituite INAIL e Parti Sociali.

Concordano

Art. 1
Finalità e scopi della collaborazione

Il presente Protocollo ha lo scopo di realizzare il concorso delle Parti Sociali nella definizione del Piano di settore per la Prevenzione e di promuovere e realizzare d’intesa programmi pluriennali ed annuali di interventi nell’ambito del Piano stesso, finalizzati ad elevare i livelli quantitativi del sistema prevenzionale, attraverso:
• Il confronto e la partecipazione, quali fasi prioritarie nel processo di pianificazione delle attività dell’Istituto, per calibrare gli interventi alle esigenze che emergono da un’analisi sistematica delle dinamiche prevenzionali;
• La sistematicità delle collaborazioni ed interazioni;
• Il rafforzamento del ruolo del Comitato Misto INAIL/Parti Sociali ed ampliamento delle aree di intervento, definendo modalità operative e regole di interazione e raccordo coerenti con tale obiettivo.

Art. 2
Costituzione del Comitato Misto di Coordinamento territoriale INAIL / FEDERLAZIO / CONFARTIGIANATO / CNA / CGIL / CISL / UIL / CASARTIGIANI / CLAAI di Roma e del Lazio

Per l'attuazione del presente Protocollo è costituito il Comitato Misto di Coordinamento territoriale del Lazio nelle seguenti componenti, designate dalle parti:
per INAIL:
Direttore Regionale Lazio: Arch. Antonio Napolitano
Dirigente dell'Ufficio Progr. Organiz. e Controllo: Dr ssa Maria Di Pasquale
Dirigente dell'Ufficio Attività Istituzionali: Dr.ssa Vittoria Rossi
per CNA Roma e Lazio: Dr Giorgio Bollini
per CONFARTIGIANATO Imprese Lazio: Dr ssa Sabrina D'Agostino
per USR ClSL Lazio: Dr Luciano Barbato
per UIL di Roma e del Lazio: Sig Pierpaolo Bombardieri
per CGIL Roma e Lazio: Sig Augusto Alonzi
per CASARTIGIANI Lazio:
per CLAAI: Dr. Paolo Sebaste
per FEDERLAZIO: Dr.ssa Anna Rita Proietti
Il coordinamento del Comitato Misto è affidato al Direttore della Direzione Regionale del Lazio o suo delegato
Svolgeranno a turno il ruolo di Vice Coordinatore un rappresentante delle Parti Sociali
Le attività di segreteria sono curate dalla Direzione Regionale Lazio.

Art. 3
Compiti del Comitato Misto di Coordinamento territoriale

Il Comitato Misto di Coordinamento territoriale:
tenuto conto delle linee guida relative alla funzione prevenzionale INAIL, elaborate in attuazione degli indirizzi degli Organi dell'Istituto, della Direzione Centrale Prevenzione, sentite le altre Strutture e Consulenze dell'INAIL, per i profili di rispettiva competenza, ed in coerenza con i programmi ed i piani concordati a livello nazionale:
- definisce:
• Il proprio programma pluriennale e annuale di azioni ed interventi in logiche di confronto e di partecipazione;
• Il piano di iniziative ed interventi da realizzare in collaborazione ed interazione, anche con l'attivazione di gruppi di lavoro anche permanenti, e/o a progetto secondo la propria specificità territoriali.
- stabilisce ed attua in tali parametri il proprio piano di lavoro annuale e definisce quello dei Gruppi di lavoro costituiti;
- coordina le fasi di realizzazione dei programmi e di attività dei "tavoli" Centro/territorio.
Il Direttore Regionale INAIL con il Vice Coordinatore rappresentante delle Parti Sociali garantisce il coordinamento ed i raccordi operativi per la realizzazione degli obiettivi definiti in sede di Comitato Misto di Coordinamento territoriale.

Art. 4
Costituzione Gruppi di lavoro

Per la realizzazione dei programmi sono costituiti Gruppi di lavoro e/o Gruppi " a progetto" per settori di interesse, anche permanenti per esigenze di continuità su specifiche aree espressione dell'INAIL e delle Parti Sociali, individuati dalle Parti in considerazione dei contenuti dei progetti e dette attività correlate Sono condivise quali prioritarie le seguenti aree di interesse:
• Gli osservatori;
• L'informazione;
• Il miglioramento della qualità delle informazioni nell'ambito dello sviluppo del sistema informativo integrato per la prevenzione nei luoghi di lavoro (studio e sperimentazione di modalità e forme e metodologie di acquisizione delle informazioni ai fini del miglioramento dei servizi all’utenza);
• Le campagne di sensibilizzazione/eventi/progetti di comunicazione a sostegno delle iniziative;
• La formazione;
• Le aree emergenti e/o critiche (tipologie di lavoro - giovani - extracomunitari)

Art. 5
Accordi di adesione

In sede di Comitato Misto saranno valutate le proposte di adesione presentate dalle Parti Sociali non firmatarie del presente Protocollo d'intesa, per la successiva fase di formalizzazione e sottoscrizione di specifico atto a livello territoriale.

Art. 6
Durata

Il presente Protocollo d'intesa entra in vigore dalla data della sottoscrizione ed ha durata di cinque anni.
Il presente atto decade sessanta giorni dopo la disdetta scritta, che può essere inviata in qualsiasi momento da una delle Parti firmatarie.

Roma, 26 Marzo 2007