Categoria: Documentazione istituzionale
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ACCORDO

per la realizzazione del Progetto “Prevenzione integrata sul territorio del Friuli Venezia Giulia - SGSL MPI”, approvato dal Comitato Misto di Coordinamento territoriale (regionale) INAIL, CPRA(OPRA), ERFEA.

Tra

la Direzione Regionale per Friuli Venezia Giulia dell’istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (di seguito denominata INAIL), C.F. 01165400589, con sede in Trieste, Via Fabio Severo n. 12, nella persona del Direttore Regionale dott.ssa Carmela Sidoti;

e

l'Ente Bilaterale Artigianato Friuli Venezia Giulia (di seguito denominato EBIART), C.F. 94035850307 con sede a Udine in largo dei Cappuccini 1/c, nella persona del Presidente Sig. Dario Bruni

PREMESSO CHE:

• L’INAIL, ai sensi degli artt. 9 e 10 del D.lgs. n. 81/2008 e s.m.i., svolge i propri compiti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso lo sviluppo, anche mediante convenzioni, di “attività di informazione, assistenza, consulenza, formazione, promozione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in particolare nei confronti delle imprese artigiane [...] e delle piccole e medie imprese e delle rispettive associazioni dei datori di lavoro”;
• L’INAIL, sulla base delle Linee d’indirizzo Operative per la Prevenzione 2010-2011 e 2011-2012, ritiene prioritario lo sviluppo di progetti di assistenza e consulenza finalizzati a fornire alle imprese, in particolare medie e piccole, indicazioni su mezzi, strumenti e metodi operativi per la riduzione dei livelli di rischiosità in materia di salute e sicurezza sul lavoro e per il sostegno alla rete della bilateralità, da attuare in sinergia con le Parti Sociali e, in particolare, privilegiando gli accordi con gli Organismi paritetici e con gli Enti bilaterali;
• L’INAIL, con Determinazione del Presidente n. 123 del 18 maggio 2011, ha approvato le “Linee di indirizzo per l’implementazione di Sistemi di Gestione per la Salute e Sicurezza sul Lavoro nelle micro e piccole imprese - SGSL-MPI”;
• L’EBIART, Ente Bilaterale Artigianato FVG, costituito tra la CGIL, CISL, UIL FVG e Confartigianato Imprese FVG, CNA Regionale FVG, ha tra gli scopi statutari la promozione della prevenzione e della sicurezza negli ambienti di lavoro oltre che ad interventi volti ad incrementare la tutela della salute, la professionalità e l’occupazione;

CONSIDERATO CHE

• In data 18 luglio 2007 la Direzione Regionale per il Friuli Venezia Giulia dell’INAIL, il Comitato Paritetico Regionale per la salute e sicurezza sul lavoro dell’Artigianato (CP.R.A. ora O.P.R.A.) e la Sezione Ambiente e Sicurezza di E.R.F.E.A. (Ente Regionale Formazione e Ambiente) hanno sottoscritto un accordo per la costituzione del Comitato Misto di coordinamento (regionale) territoriale, con la finalità di coinvolgere le Parti Sociali nella promozione di interventi finalizzati ad elevare sul territorio i livelli qualitativi del sistema di prevenzione, attraverso il confronto, la sistematicità delle collaborazioni ed interazioni ed il rafforzamento del ruolo dei Comitati Misti INAIL/Parti sociali; 
• Nel corso dell’incontro del 28 giugno 2011 del predetto Comitato, è stato presentato il Progetto “Prevenzione integrata sul territorio del FVG” e sono state condivise le motivazioni e considerazioni in merito all’opportunità di fornire alle micro e piccole imprese della regione un supporto strutturato per l’organizzazione del sistema interno di salute e sicurezza, in vista della possibile implementazione di un vero e proprio SGSL;
• Nel corso del predetto incontro, a seguito di ampia discussione, il Comitato ha demandato all’EBIART, in qualità di soggetto attuatore, la riformulazione del sub progetto "Prevenzione integrata sul territorio FVG - SGSL MPI” apportando le modifiche emerse dal dibattito e ogni altra indicazione fornita dall’INAIL, nonché la predisposizione di un quadro economico di spesa articolato secondo le varie fasi di attività, stabilendo al contempo di dare per rato e valido quanto da EBIART operato (v. verbale di cui all’allegato 1);
• In data 14 maggio 2012 l’EBIART, in qualità di soggetto attuatore del Progetto elaborato dall’OPRA, ha presentato il Progetto “Prevenzione integrata sul territorio FVG”, riportando le modifiche richieste e articolando il relativo quadro economico (v. Progetto di cui all’allegato 2);
tutto ciò premesso le parti concordano quanto segue:

Art. 1 - Valore delle premesse

Le Premesse e l’allegato Progetto costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo.

Art. 2 - Oggetto della collaborazione

L’INAIL e l’EBIART collaborano per la realizzazione del progetto denominato “Prevenzione integrata sul territorio FVG”, approvato dal Comitato Misto di Coordinamento territoriale INAIL-CPRA(OPRA)-ERFEA e finalizzato a supportare le imprese artigiane e medio piccole della regione nel l'approccio strutturato e nella gestione organizzata del sistema di sicurezza aziendale, anche in vista della sperimentazione delle Linee di indirizzo emanate dall’INAIL “SGSL-MPI”, ai fini della possibile implementazione di un vero e proprio SGSL aziendale.

Art. 3 - Tavolo di coordinamento operativo

Viene istituito un Tavolo di coordinamento operativo avente la funzione di:
- consentire un confronto tecnico sulle attività;
- monitorare lo stato di avanzamento degli interventi;
- valutare i risultati ottenuti in relazione agli obiettivi inizialmente individuati, anche attraverso l'accesso alla piattaforma informatica.
Il Tavolo è composto dai seguenti referenti:
- per la Direzione Regionale dell’INAIL, dal Responsabile del Processo Prevenzione (o suo delegato) e da un professionista della CTE esperto in materia di SGSL;
- per l’EBIART, dal Vice Presidente (o suo delegato);
- per l’OPRA, dal Coordinatore e dal Vice Coordinatore (o loro delegati).

Art. 4 - Finanziamento

Il progetto, dal costo complessivo massimo di euro 109.200,00, è realizzato in compartecipazione tra le Parti. L'Inail si assume l’onere di quota del finanziamento per un massimo di euro 85.340= (ottantacinquetrecentoquarantaeuro). 
EBIART e OPRA concorrono con l’apporto diretto di risorse strumentali, servizi, attività professionale per il restante importo di euro 23.860= (ventitremilaottocentosessantaeuro).
L’erogazione della quota Inail avverrà al completamento delle attività sulla base di idonea e puntuale rendicontazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’EBIART, attestante l’intera attività svolta, corredata dalla documentazione contabile riguardante i costi con quota a carico dell’INAIL e delle pezze giustificative che dimostrino l’effettuazione delle attività fomite dai partner a titolo di compartecipazione.

Art. 5 - Controlli

L’INAIL potrà effettuare controlli finalizzati a verificare l’effettivo e concreto realizzarsi delle attività previste nel progetto. L’EBIART conserverà tutta la documentazione connessa al progetto e agli oneri conseguenti alla gestione dello stesso e ne consegnerà copia all’INAIL.

Art. 6 - Obblighi di tracciabilità

Ai fini del monitoraggio dei progetti di investimento pubblico di cui all’art. 11 della legge n. 3 del 16 gennaio 2003, il Codice Unico di Progetto (CUP) è E27H12000280005.
L’EBIART si impegna, in caso di ricorso all’acquisizione di beni e/o servizi da altro operatore diverso dall’Istituto, ad utilizzare le procedure previste a garanzia della trasparenza e la competitività del mercato e ad attivare procedure di evidenza pubblica, indicando nel rapporto con il terzo contraente la clausola con la quale il terzo assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art. 3 L. 136/2010.

Art. 7 - Durata

Il presente accordo entra in vigore alla data della sottoscrizione e ha durata sino al termine delle attività previste nell’allegato Progetto.

Letto, approvato e sottoscritto a Trieste il 30 Maggio 2012

All. 1: Verbale dell’incontro del Comitato Misto di coordinamento territoriale del 28/06/2011;
All. 2: Progetto “Prevenzione integrata sul territorio FVG".

Per l’INAIL
Il Direttore/Regionale FVG
per l’EBIART
Il Presidente

Allegato 1

COMITATO MISTO DI COORDINAMENTO DI CUI ALL’ACCORDO DD. 18/10/07 TRA INAIL DR FVG, CPRA ED ERFEA.

VERBALE SEDUTA DEL 28/06/2011

Il giorno 28/06/2011, presso la Direzione Regionale dell'istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni in Trieste, via Fabio Severo 12, si svolge rincontro del Comitato Misto di Coordinamento regionale, regolarmente convocato per te ore 10,00.
Sono presenti:
per CPRA FVG
Pavan Stefano (CNA)
Veronese Fabio (Confartigianato)
Catalano Waldy (CGIL)
Cinti Claudio (UIL)
Valion Fulvio (Ebiart)

per ERFEA FVG
Bertoli Alan (API)
De Faccio Emanuela (API)
Abdou Faye (CGIL)
Cinti Claudio (UIL)

per INAIL FVG
Ferrari Elda (Direttore Regionale)
Coianiz Rosanna (Responsabile Ufficio Attività Istituzionali)
Ferman Roberto (Coordinatore Contarp)
Trevisan Dino (Responsabile processo Prevenzione)

SVOLGIMENTO DELLA RIUNIONE

Il Direttore regionale dott.ssa Elda Ferrari porge il benvenuto ai presenti e dichiara aperta la seduta.
Introduce Rincontro, partecipando il nuovo assetto interno della Direzione Regionale visti i cambiamenti intercorsi dall’ultima riunione tenutasi ormai più di un anno fa.
Informa dei dati posti a disposizione dei partecipanti in cartellina riguardanti gli infortuni denunciati nel periodo 2005/2009 e ricorda che il prossimo 5 luglio ci sarà la presentazione del rapporto annuale INAIL, per il quale, in caso dì diffusione in videoconferenza classica e non in streaming (come risulta allo stato) inviterà i presenti presso questa DR.
Cede quindi la parola per un giro di premessa da cui emergano le aspettative e le intenzioni dei vari rappresentanti seduti al tavolo in merito alle attività in essere e future derivanti dalla volontà del tavolo medesimo. 
Inizia il giro Vallon (Ebiart, ente incaricato per il progetto 2010 di sensibilizzazione alla cultura della sicurezza nell’artigianato e nella piccola e media impresa, protocollo dd. 17/3/10) il quale spiega che il progetto 2010 è giunto praticamente alla conclusione, anche se per il raggiungimento del numero delle 100 aziende previste, ci si è dovuti scontrare con la contingente situazione economica per cui l’interruzione della produzione per il tempo del seminario ha incontrato alcune resistenze.
Informa che entro ottobre, completati gli interventi nelle ultime due aziende, il progetto sarà concluso e verranno formulate le relative analisi.
È lo stesso Vallon ad introdurre a questo punto il focus del progetto che il CPRA presenta al tavolo per il 2011, in una declinazione che però, per via della sua complessità, lo vedrebbe estendersi sino al giugno del 2013.
Si tratta infatti di coinvolgere ben 500 aziende con meno di 30 dipendenti in un percorso di analisi dei fabbisogni organizzativi attraverso io strumento approntato da EBRAU (ente bilaterale artigianato dell’Umbria) e validato/finanziato dalla DR Inail Umbria.
Il progetto sì configura come uno strumento di analisi delle esigenze e limiti di questo vasto campione di micro/piccole imprese al fine di approfondire la conoscenza dello stato delle condizioni di sicurezza di questa realtà produttiva.
Ciò consentirà di creare le basi per cui divenga possibile strutturare in regione la costituzione di un modello permanente di sostegno e crescita dei livelli di sicurezza nelle micro/piccole imprese, con in alcuni casi la sperimentazione delle linee di indirizzo SGSL-MPI Inail (di cui alla detpres. Inail 123/11).
Pavan e Veronese sottolineano che il tipo di argomento (con le sue intrinseche difficoltà) richiede una prospettiva di lungo periodo, che però ritengono debba e possa divenire un punto di forza nel creare condizioni virtuose permanenti.
Condivide e sostiene, anche in forza delle esperienze attuali concluse, validate da questo comitato, il rappresentante di CGIL Catalano.
Finito il giro di interventi con la presentazione del nuovo componente ERFEA Confapi Alan Bertoli da parte della dott.ssa De Faccio, Il Direttore Regionale ritiene che il progetto presentato dai CPRA necessiti, proprio in virtù dei suo spessore, di una precisa attualizzazione ai limiti regolamentari dell’Ente Inail, in primis di annualità di bilancio e poi di una modalità di lavoro di tipo orizzontale che consenta di attuare un primo sub progetto, già inserito nel Piano Territoriale della Prevenzione 2011, la cui conclusione deve avvenire entro il mese di settembre del 2012, contenente tutte le attività costitutive del progetto proposto, ridefinite in termini quantitativi.
Si dovranno campionare circa 200 aziende, portare alla seconda fase almeno 40 imprese, ed aver svolto un lavoro sufficiente, in merito all’implementazione del SGSL Inail (con anche l’implementazione in almeno 3 aziende) che consenta il riscontro alle nostre Consulenze tecniche coinvolte sull’applicabilità di tale strumento nelle piccole e medie imprese alla luce delle nuove linee guida.
Essenziale è che nell’ambito di tale sub progetto, venga realizzato un primo step entro il 31/12/2011 comprendente:
- adesione al progetto di 15 imprese
- raggiungimento livello L1 per 5 imprese
- sperimentazione linee guida SGSL UNI INAIL in 1 micro o piccola impresa
Cinti fa notare l’evidente carattere sperimentale di un progetto senza precedenti in Regione.
Contemporaneamente però il Direttore regionale concorda con la visione di lungo periodo (sempre però nel rispetto di una programmazione condivisa), ed assicura che detta attività verrà considerata nella formulazione del budget 2012. 
informa che la disponibilità finanziaria per quello che è stato definito come primo step, ma che contiene già tutti gli elementi costitutivi del progetto, è inscritto nel limite massimo dì 70.000€ (settantamila) per un’attività da completare entro il 30/09/12.
Il Tavolo condivide anche l’indicazione di tener conto, nella scelta delle aziende da coinvolgere nel progetto, prioritariamente dei settori Ateco legno e metalmeccanico, per il maggior indice infortunistico a livello regionale.
Il responsabile dell’ufficio Attività istituzionale ricorda, che in sede di formulazione definitiva dei progetto, dovranno essere articolati i costi previsti per voci di spesa, oggetto di rendicontazione a progetto ultimato o a fasi di realizzazione delle attività.
La dott.ssa De Faccio incaricata dell’API, prima di relazionare in merito al progetto ERFEA 2010, auspica che, nel progetto OPRA 2011, sia possibile il coinvolgimento di imprese del bacino ERFEA sempre nel limite dei 30 dipendenti.
In merito Bertoli ricorda come nella cerchia dei loro iscritti vi sono realtà aziendali interessate a certificazioni “concorrenti” (esempio RINA).
Passando poi al “Progetto per garantire i migliori livelli di prevenzione, tutela delia salute, sicurezza e regolarità nei luoghi di lavoro” di cui all’ Accordo Inali FVG - Erfea FVG dd. 16/12/10, la dott.ssa De Faccio riferisce che ad oggi sono state individuate 12 imprese aderenti, con una media di 60 dipendenti, che sono previsti almeno 30 interventi articolati in due fasi, la prima riguardante l’analisi dei possibili miglioramenti organizzativi con il DL, RSPP ed RLS seguita da un incontro formativo con i dipendenti, strutturato al fine di ottenere conforto dagli stessi sui miglioramenti organizzativi individuati dalla azienda.
Il rappresentante CGIL Faye esprime una valutazione positiva sul lavoro fin qui svolto.
Ultimati gli interventi.

IL COMITATO CONCORDA

- di accogliere le indicazioni formulate dal Direttore regionale in merito al Progetto presentato ai Tavolo;
- di demandare ad Ebiart, in qualità di soggetto attuatone del progetto “Prevenzione integrata sul territorio FVG - SGSL MPl 2011-” la riformulazione dei sub progetto 2011 con le modifiche emerse nella riunione odierna e ogni altra indicazione tecnica suggerita dalle Consulenze e dagli Uffici INAIL;
- di demandare ad Ebiart la predisposizione del quadro economico di spesa articolato secondo le varie fasi di attività;
- di dare sin d’ora per rato e valido quanto da Ebiart verrà operato.

La riunione termina alle ore 13,00,

Il verbalizzante

Allegati 1 Progetto proposto


Allegato 2

Progetto
Prevenzione integrata sui territorio dei FVG

Premessa

Il progetto PREVENZIONE INTEGRATA SUL TERRITORIO DEL FVG, presentato in sede di Comitato Misto di coordinamento territoriale INAIL, CPRA (ora OPRA), ERFEA in data 28.06.2011, si pone come naturale sviluppo delle iniziative positivamente sperimentate nel 2009 e nel 2010 e persegue lo scopo di:
- mettere a disposizione delle imprese destinatarie uno strumento condiviso che faciliti un approccio strutturato alla gestione della sicurezza aziendale e consenta il riconoscimento automatico del livello di applicazione delle regole di sicurezza in azienda;
- consolidare, con il supporto dell’organismo bilaterale, la gestione sistematica e organizzata del sistema di sicurezza aziendale;
Fermi restando gli scopi e gli obiettivi generali del Progetto, su delega del Comitato Misto di coordinamento territoriale INAIL, CPRA, ERFEA e in accoglimento delle indicazioni del Direttore Regionale dell’INAIL, il presente documento riformula la proposta sopracitata e delinea i contenuti del sub progetto “PREVENZIONE INTEGRATA SUL TERRITORIO DEL FVG”, esplicitando le attività da realizzare e gli obiettivi da perseguire entro un anno dalla sottoscrizione dell’accordo, con le relative previsioni di spesa (vedi all. 1 - quadro economico).

Destinatari

Il Progetto si rivolge alle imprese artigiane e alle piccole e medie imprese del FVG, fino a 30 dipendenti. Saranno coinvolti nelle fasi A e B tutti i comparti produttivi, a esclusione dell’edilizia e dell’autotrasporto, con particolare attenzione ai settori a più elevato tasso di incidentalità.

Durata

Il Progetto prende avvio dalla data di sottoscrizione del relativo accordo INAIL- EBIART e si concluderà entro un anno dalla sottoscrizione dell’accordo. Eventuali proroghe del termine dovranno essere vagliate dal Tavolo di coordinamento.

Descrizione sintetica delle attività e relativi obiettivi

Il Progetto 2012 si sviluppa in due attività principali che rappresentano, per le singole imprese aderenti, le possibili fasi di un progressivo perfezionamento della gestione della sicurezza aziendale, attraverso un percorso di approccio metodologico alle tematiche in merito alla salute e sicurezza stessa, base per un’eventuale successiva implementazione di un SGSL, da attuare con il supporto mirato dell’organismo bilaterale. L’Ente bilaterale svolgerà in modo parallelo le diverse attività previste nelle 2 fasi a seconda delle esigenze e delle possibilità di intervento nelle singole imprese, potrà avvalersi di tecnici esterni in possesso di idonei requisiti professionali nelle materie oggetto di intervento e si impegnerà ad informare periodicamente sullo stato di avanzamento delle attività, come in seguito specificato, il Responsabile Tecnico INAIL di riferimento. 

Fase A. Adesione e utilizzo del Kit della Prevenzione (270 imprese)
Obiettivo: ottenere l’adesione e utilizzo, da parte di almeno 270 imprese del cd “Kit della Prevenzione”, strumento operativo già approntato dall’EBRAU dell’Umbria (in sinergia con INAIL Umbria), finalizzato a supportare una corretta consapevolezza e “autogestione” delle attività prevenzionali da attuare in azienda.
Il Kit della prevenzione - costituito da una parte informatica e da specifica documentazione cartacea di supporto al processo, con relative procedure gestionali - è messo a disposizione dall’EBRAU e sarà proposto alle imprese da parte dell’EBIART. Eventualmente quest’ultimo ritenesse opportuno apportare allo strumento modifiche o integrazioni, queste dovranno essere sottoposte alla valutazione dei Tecnici INAIL e autorizzate espressamente dall’Amministrazione dell’istituto.
Le imprese che aderiscono al Kit della prevenzione, sostanzialmente, intraprendono un percorso di crescita nella gestione degli aspetti prevenzionistici, realizzando specifiche attività codificate e che, passo dopo passo, è documentabile e verificabile.
Pur assistito dai tecnici del progetto, ogni percorso intrapreso è parzialmente autogestito dall’impresa interessata, la quale può implementare i propri dati attraverso la specifica piattaforma informatica disponibile on-line. La piattaforma è strutturata in modo tale da permettere la fruizione di numerosi elementi tra cui:
- una guida illustrativa finalizzata a informare e formare tutti i soggetti coinvolti;
- una pluralità di strumenti di verifica dei principali adempimenti prevenzionali del datore di lavoro, compreso uno “strumento di autovalutazione” basato su check-list, visionate dall’INAIL;
- schemi guidati per la valutazione dei rischi;
- misure organizzative e attrattive per favorire l’organizzazione, la pianificazione e l’attuazione delle attività prevenzionali;
- archivio della documentazione SSL, di tipo strutturato;
L’utilizzo del Kit da parte di un campione rappresentativo di imprese potrà consentire:
- la rilevazione delle caratteristiche strutturali delle imprese utilizzatrici e l’analisi dei relativi bisogni in ambito prevenzionale;
- il perfezionamento di uno strumento di autodiagnosi che evidenzi il livello di conformità normativa relativamente a cinque indicatori prescelti (luoghi di lavoro, rischi di processo, risorse umane, misure tecnico-organizzative, valutazione dei rischi);
- la somministrazione assistita di check-list di verifica su un campione rappresentativo di imprese (con riferimento a comparti produttivi e territorio);
- lo sviluppo di strumenti che agevolino l’adozione di percorsi logici e metodologici per la razionale organizzazione e gestione della SSL in azienda.

Attività: al fine di raggiungere l’obiettivo l’EBIART si impegna a:
1. sottoporre alla valutazione dei Tecnici INAIL il Kit;
2. promuovere presso le imprese l’utilizzo del Kit;
3. selezionare le 270 imprese partecipanti al Progetto e verificare alcuni presupposti, tra cui una sostanziale conformità legislativa in materia di sicurezza sul lavoro e la sottoscrizione dei “codice etico” presente nel Kit;
4. monitorare le adesioni delle imprese e l’utilizzo dello strumento da parte delle stesse;
5. fornire assistenza tecnica alle imprese nell’utilizzo dello strumento;
6. effettuare un’analisi e una valutazione complessiva emergenti dai dati e dalle informazioni inserite (caratteristiche delle imprese, livello di applicazione della normativa, criticità/bisogni, ecc.);
7. rilasciare all’INAIL un’utenza per l’accesso ai monitoraggi e ai dati di cui sopra, in forma anonima.

Fase B. Raggiungimento del livello L1 di progetto (50 imprese)
Obiettivo: raggiungimento del livello L1 da parte di almeno 50 imprese.
Il progetto prevede che le aziende che hanno partecipato positivamente alla fase precedente:
1. partecipino almeno ad un intervento formativo/informativo in tema di prevenzione rivolto a tutti i lavoratori, integrativo rispetto alla formazione obbligatoria e della durata minima di 2 o più ore come dal seguente schema

Classe di addetti (*)

Minimo ore

da 1 a 9 addetti

2 ore

da 10 a 15 addetti

3 ore

da 15 a 30 addetti

4 ore

secondo le modalità già positivamente sperimentate durante il progetto INAIL- EBIART 2010 approvato da INAIL-CPRA_ERFEA opportunamente rivisitate (vedi allegato “MODULO BASE SEMINARIO”)
2. coinvolgono tutti i lavoratori sull’importanza dell’uso dei modelli di segnalazione dei quasi incidenti (v. allegato “A - MODELLO DI SEGNALAZIONE”) e utilizzino tali riscontri (v. allegato “B - MODELLO DI RILEVAZIONE DEI “QUASI INCIDENTI”), ai fini della verifica ed eventuale implementazione del documento di valutazione dei rischi dell’azienda.

Attività: al fine di raggiungere l’obiettivo l’EBIART si impegna a:
1. individuare i soggetti beneficiari degli interventi, selezionati tenendo conto di opportuni indicatori desumibili dalle procedure di cui alla fase A;
2. selezionare i tecnici che daranno supporto alle singole imprese nello svolgimento delle attività necessarie per il raggiungimento del livello L 1, secondo i requisiti indicati nell’allegato “MODULO BASE SEMINARIO”;
3. monitorare e accertare l’effettiva attuazione degli interventi e delle attività previste per il raggiungimento del livello L1, comprovata dalla stesura di verbale controfirmato dai RLS/RLST da consegnare all’Amministrazione INAIL.
L’Ebiart s’impegna inoltre a conservare l’elenco dei lavoratori di ogni azienda, l’elenco dei partecipanti ai corsi, i test di verifica dell’apprendimento e di monitorare l’utilizzo dello strumento di rilevazione dei quasi incidenti.
Le attività dovranno concludersi entro un anno dalla sottoscrizione dell’accordo. Eventuali proroghe del termine dovranno essere vagliate dal Tavolo di coordinamento.

Allegati n. 4:
1. Quadro economico
2. MODULO BASE SEMINARIO
3. A- MODELLO DI SEGNALAZIONE
4. B - MODELLO DI RILEVAZIONE DEI QUASI INCIDENTI


Allegato 2

“MODULO BASE SEMINARIO”

a) Risorse di personale
Un professionista esperto in formazione sulla sicurezza nello specifico settore aziendale individuato congiuntamente con OPRA con l’utilizzo di procedure che garantiscano trasparenza e competitività dei mercato;
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza RLS e/o RLST;
Il RSPP aziendale e/o un rappresentante territoriale datoriale.

b) Argomenti trattati
- Analisi ed illustrazione del documento di valutazione dei rischi (professionista esperto, DL, RSPP)
- Cenni a diritti e doveri dei lavoratori, rischi diretti ed indiretti sul lavoro del comparto in oggetto (professionista esperto, RLS o RLST)
- Approfondimenti sulle tecniche di diffusione della cultura della sicurezza in azienda (professionista esperto);
- Principi di rilevanza degli incidenti e dei “quasi incidenti” con presentazione di due modelli di segnalazione dei “quasi incidenti” ai fini della sensibilizzazione dei lavoratori nei riguardi delle tematiche della sicurezza e di ausilio alle aziende nell’ottica del miglioramento della ; salute e sicurezza nell’ambiente di lavoro (professionista esperto):
- modello A; per la segnalazione dei casi da parte dei lavoratori, con descrizione delle anomalie riscontrate e dei potenziali pericoli
- modello B: per la rilevazione dei “quasi incidenti”, con descrizione delle anomalie riscontrate e dei potenziali pericoli, alla luce dei contenuti del DVR e tipologia dei provvedimenti eventualmente attuati.
- Verifica del gradimento dei partecipanti attraverso questionari su supporto cartaceo.

c) Dibattito
Dibattito sulla modalità di diffusione e implementazione della sicurezza, analisi degli eventuali infortuni occorsi, ecc.

d) Materiali e metodi utilizzati
La riunione è tenuta direttamente presso l’azienda preferibilmente nel reparto produzione, in orario di lavoro;
L’azione formativa si sviluppa prevalentemente in attività teorica d’aula, testimonianze, slides e proiezioni multimediali (PC e proiettore portatile);
Ai partecipanti viene consegnata una dispensa quale promemoria degli argomenti trattati ed eventuali opuscoli;
Al termine dell’incontro il tecnico redige un verbale in triplice copia (una copia per l’impresa, una da archiviare presso il Comitato misto ed una presso l’INAIL FVG), comprovante la conformità dell’intervento secondo i punti elencati al paragrafo b) e attestante la partecipazione a cui sarà allegata una scheda contenente informazioni rilevanti e commenti utili allo sviluppo di successive attività di approfondimento.